Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 38 - 20 settembre 1953

LA FIERA LETTERAR Anno VIII • N. 38 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 20 settembre 1953 SI PUBBLICA LA DOMENICA I Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DIREZ~ONE, A~O.UNISTRAZIONE ROMA, VIA D'ARACOELI n. 3: Telefoni: Amminlurazlor.c 684097 - Redazione 684098 - Pubblicità: Amm.nc e LA PIERA LETTERARIA t • via d'.(r;CÒCU, n. 3 _ Roma _ Tarlfie: CommerclaJt llre 60 • Editoriali L. 40 al mm. ABBONAMENTI. Annuo L. 2. 7 oo - Semc st re L. 1.400 • Trimestre L. •50 - &,tero: Annuo L 4.000 - Abbona-::,ento speciale llnseP:nanli e studenti,: ratA mensile L 225 - Copia 11.rretrata L 100. Sotdl.l';-ioneIn c.c.p. IGruoÌ,O 111 • Conto corrente postale num. J/31428 * AVTONOltllA ·E COiHVi\'/lfll\ 1 E IIEGU St•llll'l'l :'f. L'amieizia della paee .. . ' enore Sarebbe bene che gli uomini di"RENE'LE SEN1'.1E lilomri;i e lo ac1,irito ,lei.o d,c die non ,ono filo1ofi, o creilo- 1 ~ eMòl m.111iru1,. 01ni domina fi- no di non cuerlo. non giudi- loEofica e un:1 confeuionc pub- ~auero un congreuo di filoso- penegua J. ricerca che è la aor• L'c;;iHenthalhta, wccialiota della Ulic:a in cui il .•uo :mtore ,i mo· fia solo come una varielÌI più 1cn1e vin della loro ,•ita. :m•o&cia, 11rorla111eriche non ,i i:n. componendo ciO c:he è a;iii ricercala di turiamo, in cui ci Per i filowfi. ai 1mò riaponde· rn1~0 più c•&ot11tee che, dopo e eiò <"hccerca di euerc. ,i a!aicnra una co,cieni:a più vi- dere an%ilulto che 110nci ai riu- Kierkeg:rnrd, e umo ciò C cam- Ciò che è ,·ero nll'in1erno di ,·a delle delitie del corpo ag- niace in un congreuo per ri1lC· l1ia10 >: ma il r:1tion:ili6111t·on- uu concreho filo,ofico Jo e an· i;iungendo,·i le raffin111e:u.c del- 1crvi lulli in!ieme, per ,,arie tinuerà flcnrnmlic:11nen1e a pra- che :il di fuori. Cli indi,•idui e. lo api~ito, ~111·~ccade?1!~. di 'I;'~· giornale. le tteue ,a~e~~r.ioni. tic.ir_c il mcto_do, h d~du:donc ~ in c:on~cgucnr.u. le nationi ,i in– kmo m _c:ua _J!"li emp1n~11 nut~•: Quando degli uom1n1 dn·1dono, il ,1atema. S1 sono mtcee, ne1 t:onlrano e ai diuinguono. La rebhero 1I JHatere della quahla con lo ateuo ardore, la !tena conFre,,i, 11arole come quc•1e: .ioria ahern 11 i movimenti mi– e J:ii i1!cali;1i quello della Luo· com•im:ionc, e~!i _non 1,11rlano, e Quu10 e tompl~lnmtnte auur: li1uri i:, cui i 1101 ,oli convengo• na to!c1enu. eun111no.011cd1e diu:cndono dal do, o e Non vi e alcuna rcaha no nella unitll di 11110 .ieuo re· E' già :mticipal:m1en1c ,icuro fen·ore dcll'en11ui11fmO nella in q11es10modo di ._Pcn,.'lfe:,, gime. c j 1110, imenti rcnlrifughi rhe no_ie111r~n1eren1? e difend~- fredd~:,;ia della ri~le•sione: . e . Queni ,ono i folli, non 1u_.,. thc -membnno gli lnta)eri e ~ n.-1110idee d1fferent1, fpe»o da· pcrd1e quc~lo l)re7.IOJO !Jllr1to J1amo 11011confeuarlo .• \la 11:1•comunilii. Come ~e un 11 clialct~ ,,erJ!cnti o anche :ml:1goni1te, di r.onlr•ddi:,;ione rhe le madri mo i 1oli a podederc il perito- tir: 1 ddla unitll e dcli~ ilivcraitll Fiiuhit il tcn1po lo pèrmellcri, rimproverano ai figli. ma che !oso prh,;ilegio del dihen,9? Al· do\t-ese manltnt.re in;;ienie Ja noi discutcr.cmo. Quea10 non ,or- 1111in1a il J)t'll!Ìcro dei parenti. le di&euuioni filotofichc 1, ro- eolidi1ii èdl:, umaniti e Ja \'a- 1uendcr:i 1:011ini,one 11ubblit1 lo con.centra 1ull11 incons_i,1enz.~n1e una imn~enga eco il tumu\lo ric1i Je;di uomini, una 10lid,,– nclla 1111ulc e radicala la certci.- delle idee e sulla 1me11111adc, del no~lro r,1ane1a. Prcuo 111111 1 ric1it el,1i1ic:1\'Oha 11 \Olla ci av· z.1 c:-he non si po,,ono 1rov1rc foni. Noi dun'que ditcuieremo, rilosofi come preo...•olulli gli uo- \'irin:i e ci allnnlana. d!!i~~:n;l\~•i:1:_e t::;~!~,fc:ar:b: :~i:"~dT:~u!~:i:, ~:;ose~'~: ;:; :rii;\nlaali:~11 e!~e~~i~tg:h~n da~!~~= Po1rej11mo I lamcn_•a~cene? .B!· !,ero insi,:ni in quanto inu,:ne- penelran'i, Mòho ,:en1ilmcnle. il t:SU&llre Ja tingoluritll d"i ogni ~ 0 ,~~ C ie Il I u1:'•~ 1111 ; prr 1 ;r• 11 !· rehlwro tutti le 1lel!ie ,·erhi. i 1ale logico dirhiarcri 111 tale mc u•erc; e se, fra tulle le cono• ~~-- 1 11113 1 unu,~il~ .e •e I a~t filo•ofi m.ii . lo non sono ••curo tafi!ico che la mctafiai<:a C fat- s.:eni:c, ve ne' è 11n11che de\·.- ~ 1 ' 1'" 11 11 u;.wn_n• non ure ;: , che i ,j1pic111i •iano ,e111pre lu· la di upr&1•ioni u1olu1amen1e m11nife,1arlo, e proprio la filo- e ~ 1 ~ 1~~a mr.io~ c •~nz? 1 1 1 Jin,:oti ,li (JllC•la identità di pen- vuole di fen&o,e il metafisico re- ,ofia: poiehC la .-ono,cenza di ~~i" 1111 p ieognur·J el '' 1. "'~ 1 /' 1iern e di di..couo rh~ C loro 1llic:btri che una lo,:ita t1ru1111-una leJFe ~cicnlifica o di un 1 1 7'° ;:•. J-~t' 1. 1 ea e hinlc e· altrilmit:1 e. t"crlamc111e, UH te&· raie è un 1tioco di ·c:irte in cui n-veni,uento ,torico è una co11o· ,'.', 11 e f~ ea 1 °'? 1 f'~ 11 ",~ I! 1111 ~~ ,a di etacre \'tra O\'Un(Juc ai non ci aono nemmeno le carte. ,cen7,a :utralla nel 11enaiero, una t: 0 1 :;,;; 011 ~: 1 :; 11 ~in~:l::'r,:,c::~;c il~ · 11ue,h.1ideale. Li. inrompurahili RIPROPOSTA L'OPERADI U~ GRANDE DUCATORE' fatto da a mentalità d'ailora, e non poteva farsi s1raùa :n nessun modo anche perchè si considera\·a come una gran f.f~~~~:~~.a d~!al a~rliticu Fu dunque un gc~to dei ;,IU !ludacl e coraggiosi qu,:llo di Giuseppe Cala~nzio che .xin l'istituzione della scuola J)()J)()• lare - falla sorgere prima– mente nella gran madre Ro– ma - \'Olle redento Il pc,11010 dalla schiavitù dell'analfaOC• tlsmo. Estimatore non Cacllmcnl<• comparabile della cultura. Intuita e intesa come \·alido mezzo di elevaziÒne i;plritua– lc e materiale per ,ç:11 Indivi– dui per i ceti per le nazioni. non poteva e non \'OIC\'a ve– derne interdetti a nessuno I vantaggi preziosi, anche per– chè prt>fondamcnte saturo di t'rlstlano altruismo li suo cuore. I venuti più tardi nella sto– ria della scuola e nell'esercl– zlo di cosi nobile missione trovarono la strada aperta e i solchi tracciati i,:::là,ed ebbe- ro perciò note\'olmcnlc radll• tat1,, il com 1,ito. MA l'antesi– gnano befU'!rncrito. Il pioniere"------------------~ iblioteca Gino Bianco li radicale d,.i no!lri a11i e dei GJOVANNI CAltNOVALI detto Il Picclo: Gina Cac:cla dallu c,,llana \'"rde UN LIBRO ALLA SETTIMANA PRESENTATO DA:'CARLV B<.f .MAR-I.A Suona la tron1b lf.. ,U DIEGfJ J<',UIBIU Quella mattino mi avcglil> un auono di tromtx,. Sono avvezzo alle voci dGDh &trumenti: il ,10,tro ca&amcnto iie d pi1,it0; r1UCl3i &em1,re, u,i. plonoforte, al dopo pra11zo u11 clari110, e c'P anche, talvolta, ,l oorghegy,,,,re di una G<rntante; JIW 1,er W J)rima volta 3e,itwo -,qu""rc quelle, tromba dom(I-St1ca, da b..rnda di per1ferl{I; ma quegli 1,qti1lli mattu11er1, che ma togl1evm,o all'ultimo aonno, b<utarooo 1Hn· creornu l'eq1uvoco del, gludiz,o u,uvcr– «il,e. Ba&ta 1m(I modeatiuimo tromba 11"0/liata da labbrCI a11corQ ine..perte 1,er ca,uiare di queate 11mi.!1tmte &U!J· uutio,ii i" cln, come me. ancoro tra la veylia e il &omio, ll"W A- u.ao addormentarai con l'a&iduo pen&iero di tot alto, orcano 9iudizio ~emprt, &oa1,e&o&u "oi. "" tutti noi. Io so1io tra quelli che 1·6do110 crucer&i accanto, 0911i 9iorno, Te 1JOUine, i /a&cicoli di quato ,n1ater'°80 giudi.:io, e 11e ]I(, mm certa 11reoccupazione, un certo tremore. Pcrchè 7,oi !'.abitudine _di convivere co-&que&to atrano et1rtegoio 1,roce&,wle che ci riguarda co.rl per&onalmente, /orma o 1>0Ci> a J>OCO 1m11 itpontanea coacien.:a giuridico. lmpa– rlomo, ciOO, a adoppiarci i11giudici e in accuaati: a ili• t6rrogarci, a dife,1derci, ad accuaarci, a co11damiarc1 o 1,e-r cof;lO o per dolo, co11o aenza attenuanti - o ad asaolverci. E &enta volerlo queato noatYt> C03tume di giudici pri1X1tici induce e, 9uardor tutto 0011 q1tcati atc&aì occhi, u coi11ool9ere tutto quel cho incontri{lmo - te c,,µe e gli uomini - in <1u«to e.,ame, i11 qucato guuh:10, c1,e cb,a;, lentamente, &i ollaroo, &i allarga e acqiii&to di• mè111io11i 11reoccu.panti. Camminiamo per le atrade, PoMiomo tra la ge11tc, e queau, noatra mentoliM g(t,dicotT"ice commino con np,: g1rorda e aenten,Jia. c-Que-ato atrado è da Yaddru::are •; c'il colore degli OCChi di queato rogo.z~a è da mutllrc • piti t 14 rchini - •: e e da nmtare é c1nc11e il di&c9,it> tli quel /it>re ... > - .ti comincia coal, come reatauratori. con 1rn'i11tolleronza det tutto innocua. Poi... 1101 UH gìor11t> v0Nen1mo 1t&Cir f1tt>ri dalla 110.,tra porte, di COMI per tfor cott&igli-agli i11c,uili11i de9li (lppart<w1e11ti acconto; preti• dere a broccetto quell'uomt> &eo11oac11,to che pa.'J3<,. 8 710rlargli di certi problemi, ili certe i;eritù c11e ci .t«urn~ molto a c1iore, e co11vincerlo; fermare quel gn,11{>()_ di rago:zi che 1mn110 a ac11ol(1 e proporre loro ~ttt> ~w•.cm/8 metodo di di&eip1ina ... Ci prende una 8»J(lt11a di 111ter– /6f'ire, cli intf1Mie11ire nella uita degli altri 1>er modi/1• carta, per migl,orarla aecondo un ~o.stra rirt>petto. E 11ot1 obbiomt> piiL pace. Que&to comn1to com1ttcu:1 ad "-'· aillorei .. La gente cammino h1~ieme a noi per .lii !tmda, ride e ai ripoao nei giardini. guarda acorrere 11 /11011" e le ,mvole e 11011 ,•accorge cl,e de, muti riformatt>ri •11io• no -,tcrnd~ al auo /itutco. Vo9/io110 .solt!lnto corre9yerc, ira3/orm«Ye un poco, riformare, i11&t>mma, uomi11i e ao– ciehì. E anche la orea.:-ione. Sicuro. (ltlcl1e <11,ielfo ... So voi -,tate attenti i;i occor!}ete che nei loro di.&cora1 c'il -,e1117.1re. 110,i detto, un rimprovert> a chi lw /ntto il ,non• do e gll 1iomini in quel certo modt> - -,1x1gliati. cioè. l ri/t>rmatori aono n 1>er q1u.?Ato; per rrttificare le 1rt:i6te del Cre<1tore e n1ettere _fi,wlmente tutto in ordi11e. Pcr– clit. qqefti rifor11wtori. Jwnno aempre - lx1dr,tc be11c - ideali" rkf' noti &i eaita·o tlc/inire. a vriml1 ui-,ta. - e t10• bili.> -; lto1111t> " cuore il bene prt>11rio e de, 11r&11ri vi– cini: 1·oglio1m &incemmentt> vederli piìi /clid. Q11cAti uonlin;.. &qmbrano pcrcil> tlegni dt nwlto ri3JH!tto ~ di nl– t.a-eU«nt« cot1&idPTU.:io11e: ai ,fm111n -11tim,;rre. mmkhe Ul)lt(I nn\.miTUYe e perfino flmnre. Sem.bra1101•er1meJ1te il buoM /e-rnumto della cii;i/tù. lo, per /11n9lii mrni. co11osccndol1 dai libri, pe11~i elle a loro. -,t>pr(ltutto 'J loro. dov~·"" qndore la noatra ve11ero.:fo11n: " quoti riformatori dello ::;;:t:~::.~~ 11 ~e ! 1·e~~~P/~t~~~):~ 1 11::~!•~: ii"~'/:t:t t f~ ,.,ratica 6T"O, a lor& cl,e J)e,utavo. Oncato fervore rl, Ira• ator111.a.do11e - n11eAt'ormn p('r~onnt.,, atr,n111<1ff1 311111'1 1'f()– ,-ia e aulfo r.rea.zione - mi -,cmbr(ll'<I l'11111co rt>m11ito dcr111odi m1 11t>mo coaciente dell.(1 µro1irit1 mi.$.!Umc. Quuto lo credetti /iiti) a quel mot1i110 i11 cui fui ai·c– r,liatt> dal auo,w di tromba, cd t'bbi il 11reaaqio <,!cl gm– tf;zio 1utit1erpde i11nt1l11ei1t'3. All01"tl nvvmu1e i11 mr u11 a-iuolgime11to: come-&e acopriNi d'improuvi&n "" trll('C0 < i11tuiaa1 Ct>n ~,rema •cltiorc.::.::a una cerit1ì. rio>-: C'he l'ideai.e v1;1r('l111c11te e nobile~ 11•n era aforuirai di C't>r– Ycggerc lo creado11e - 'lii uo111i11i. ~,,prr,,,,uo -. "'" uccettare le coae e le pei·ao11e coaì comr .11()1•0 - amarlfJ DlEGO FABHIU ------ (Continua a pag. 2) RICORDO DI UNO· SCRIITORE OBLIATO quadro In quanto narratore Orleu è stato un interprete dei 11uol tempi che furono I nostri n1a non un esatto ero• nista. l':gli ~ stato un pittore pronlt> a servirsi di se stes– so. dei famlliui. amici e don– ne .11.matecome modelli per quadri di .composizione. non un fotografo che ritrae dAI vero colla massima preci- Nonostante la fedeltà degli amici, Pierre Drieu La Rochelle è rimasto abbandonalo " '!oasi -tradito anc~t'. dopo 111 morte sollecUAzloni degli amici. Per riuscire nel suo Intento h.11. dovuto gloc.11.rd 'Astuzia · f\no all'ultimo. i\fa a ~omparlre era. dE'cl· so da tempo. Più di un allno e mc1.1.o prima della tragica sera del marzo 1945 qunndo lasciandoci per l'ultima \'Ol– ta SSl)l:\'Rmo di non 1>0tercl ~~ù ,\~li:'~f1~~~<;1rén~':t~g,u~: rebbe ~tnla liberata dal gio– go (.C(IC~o. mi di~..;e: • Vous re\'lendrez mais \'Ous ne me trouvercz plui;. Non , rniment fen al as.,;ez de \•lvre. Aclucl-– lement Je dols rcsler. Mal!' ff;ie'tu\~~!~:{,! 1 ~i 1 ~~--di~ !-'fatta tolAle dell8 Cermanlfl. Ne "rn tanto l'om·!nto da non limltnrfsl a dirlo parlando <'O· ~11amici ma a scriverlo an– c-h,._ malJ:::rado la c-cnsura na– zista In 11nartirolo della pri– ma\'era 19,14 Mppres<=o (!alla cen<=ura tedc<:ca e pubblicato postumo ranno sCOr$Ul<:crls• <:econ splrllo \'r,ramPnte pro– fetico: e Aloni; Il y aura di>· cidèment en France un 1iarli ruAAe et un parti ami\rlrl\in. F.n Anv.lctcrre. en Allema– vnc. partout cn Europe, Il fa11fl.ra cJlolsìr •. Plerre Drlt'u LI\ Hochtlle Tanta {amil'arilA col nen– <=ierodell~ llll"lrte 'l'.li ronferl• Wl hl l""~ib!IIU rl'un d\l'fR('CO da ml"llte ronrlncenz('. Drleu nuò a\•('r -=has:JlntonPIIR St'Cl- 11\ ml\ lo hn fatto n,.I modo più di~intercs<:PIO. ('(\Il" ma.<=– $ln," 1r,.nern<:il'\ anche nri -----------------'--'-– rl'lnfrnntl dP'l'.li tt\·w•rsarl. Nf'n av1>.,,1nrondivl~o 1<, sue ii:l,ee oollfi,.he r, rPll'!loc,-., 1wcnrln """; I\ nl.'1 rinr,.<:" fl.i– <=cu,~n "~"~~""'"t" I'"" lul "l"J• ~~i-~n o ;~~; :in~;~~U 11 : 1~r~~: tl 1 ~~1 1f~~osc::1j: 1 ~~~ 0 n~n/:;; I ~~ 1 rnJì~i~ol\~t'~fl°n111~,6~ 0 0~?!~ ed erano Influenzate dal!e ha lealm,.nte combattuto e orhrinl. dalle esperienze d'ln- so!fçrto per le sue idee. Per fanz:la e d'adolescenza. GH nr- questo ruerita rispetto. ~~~j~i 1 :i~~r~i~~~Taa,QiU~: tt?~~ ~~~:l~;e c;il u~0~6~~ ran~~co~,afir!~ =~om~~:::d~s:~ Imperfezioni tanti 1iovanl ne ricercano l'opera ed asslcu• nmo ad essa una durata. non è per la parte teoretica o po- ~~~c~u·~tJ~nredt 1 !'cr1~~~~~ 1 t! l'autenticità della testlmo• nlanu.. Plèrrc DrlC'u la Ro– chelle è In Franch, uno del plU puri rfl.J)present,inti del– la ienerazlone sorta giova– nlu1ma dopo l'allra guerra. ·cAmpata per miracolo alla morte. alle trincee, al fango ed agi! orrori. presentata~! suhito ,:en:i:a alcuna muslone. ftnlm1'la rtal desiderio di go– dere sen1.11. llmltl quanto la vi– ta , pote,·o. Rncora offrire. mossa anche cla un -'quasi lstlnli\'O bisOJ!.'nt>di mutar!' radlc11.lmente le assbl mornll e sociali di una ch•lllà che ll\'e\•a condotto ad un simile ml'ls.<:tu;ro cercando di ~lustlfl– cl\rlo coll.11. più impudente 1 -~ 1 ~~~1\zlone artistica e la e<:perienza personale sflno In· llmanwntP legate nell'opera di Drieu. Ln presenza di ele– menti 11.utobioS?ro.flcinel ro• manzi elfi. .. L'Homme Cou– \'ert cle Femmes • a e C\lles • e • Ré\'euse Bourgeolsle • i> stt1.ta cosi spesso 11.Hermftta da Indurre lettori. superficia– li ed incauti ad Identificare l'uomo Drleu nel profas:onl– st11.d'ognuno del lihrl cd 11. tro,·are nei r,ersonn°<?i !em– mlnlll il prel'lso rifl('!'SQ di donne 11. lui care. L'eca<?cra– -;:ion,. sfr1111ata pii, tardi eia <rnantl ,·nll,.rn ..... r,•lrsene con <;rllrAA l'll"""' ~ lnl ,.11 ... thu,le cd abho11~11nt• lonc.rlcift A Ylsle- 11:no rlc\le lorn tr1-i l'\nlemlchc ha· falsato Interamente ti ,h ,! sione. , tai~~\~~(~:~er~J~~~~~~ gli ltOmlgllano. !)'origine nor– manna era molto alto. sn11l– zo, biondo di capelli con chiari occhi azzurri. elegante nel \'estlre e nel modi ma 11empre con una nota di i,1- gnorile nonc:uranu.. Cosi ~f:~;~~ ll:1~;;;;\,!~n: ~t~: so. Ma moralm~nte CIJ\es. cli lutti il più noto. pur a\'endo alcuni 1rattl In comune con lui. non ha I<' auall1à arti– stiche e mt>rali cui Drieu dt>– veue !'11.mmlrazlone e l'af– fettt> di tantt amici. da Jelln Paulhan ftd André l\lalraux. fr11. I miglll)rl di ieri e di og-– vl. V,.r~ se J:10$...~ Orieu I.i. RC>Ch~lle lte <:lato sempre srn– za alcuna indulc:enza. I 1,re– teJ:I autt>rltr.11.ttl non !<Ono quindi n111.imolto luslnj!hlcrl. Ma essi non drhh<ino ei:.sere considerati autoritratti. né I romanzi autobiografie. Se nel urlml volumi il mara-inf' fra IA vita \•issuta e la creazione nrlisllca ~ relali,•amente rie· colo. mi1turando come uomo e formandt>sl come artista egli è andato ttmpllandolo scrupre maggiormente. A parte cl.e Feu Ft>lleh. Il cui · protaS?onlsta. gli è stato ispi– rato dalla drammatka flgul'a del J:Urrenllsta Jaques Rlgaut, i romanzi della g-iovlnezz.a si rlrerlsc:ono almeno In parte fl. persone ed episodi della mo– \'lmentata \'\ta sentimenti1le. Non avendo mirato mal a! 9.uadro naturalista o neo-rca– hstfl. I riferimenti rlm&n~no luttavin \'aghi ed allusi\•! 1,ur essendo dlrl:!tti. Nelle opere della nunurità ln\·e<:e. • Orò– le de Voyage •· • Réveus<> Bour2eolsie •· • L'Homme à Che\'al •· • Cillei; •- • Jour– nal d'un Homme Trompé •• Il po~tumo ed ancori\ Inedi– to e I.es Chiens de Pallle • e l'incompiuto e Derrlk Ra– spe :t, cui lft\'Ora\·a In camµ.'l• J:na Quando \'enne volontn– rlamente a P:i.riJ:"I1>er dar<:! la morte. la trasposizione di pcrsona~gi ed C\•enll sur un plano di pura creazione arti-

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