Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 31 - 2 agosto 1953

Domenica 2 agosto 1953 RASSEGNA DI STUDI CLA ICl A CURA DI ETTORE PARATORE ... Ancora del t~atro antico LA FIERA LETTERARIA IN l\I;\RGINE AD UNA RECENTE EDIZIONE * Pag. 7 ~ 1 Teot1•0 del TJasea Gran pailrooe è l'amore, io quc•to teatro: ma è la pre•enza tradizio– nale dell'amor~ comico, •enza troppi tentativi di approfoodim~oto ASSEGNATO IL PHE"'"'-10 DI PITTURA. ALLA SPEZIA. .. Storia del golfo e di una eanibiUle ARTISTI 1.TALIANl Guido Ricciotti Ero ancora un /ancfu//o quando, nel J929, mf fm. batttl In Rtcclottl: le Jue tele violente, turnultuo,e, dal taglio e dalla co.i-rruzfone /ortf. dalla ronalfta d.ttOS'a, f.:~~,;~;~at':zC:,~rf'ctce::i~:· q~oe 1 "~7,!!~ ;:1':,0:~t~i":lt~ t,:, quella ~uettatura prospettica c·uano la delfca– tt:.ta, la pen s-o.,ftd, Il wdore d'io, più grande arti.sta. POI per.rf /e ,ue tracce. A.nd6 In America. nel Vtnt• :utla. Sempu nomade, ,empre inquieto. mai contento rRtcdortl ha /arto il marinalo, il /errorftre. il 1·enl- Cla~;r }J3f'~~~a~ '°k'f:a1!1 '':.,:t~UrJ'en::2o~!/~ ISJ6 a Forll, l'anno dopo a Ft.rrara t.. ria eia. a Sa• llce Tt.rme. Paria. A1tf. Btrgamo. Bre,da. Vt.rona, Pt.• ,aro. Rlccfont.. Chletl, Tripoli. Ma a che enumt.rare le MO#trt. dJ JUceiotti che 1upt.rano la cinquantina t. che ,on culminate ntlla e per,onoJe • dd Jtbbraio ,cor,o alla Galltrfa Guglldml • di M ilano, che ha 1trappato parOle di plaiuo a quel ttrt.r l cd au tort.l'oli critici che ,ono Leonardo Borghue e R aDa. t.le De Grada7 Quel che conta ,opratutto gli è C he Guido Rlcciotif ha raggiunto l't.qulllbrata maturftd dell'arte_ Be,c fn– tcJO, non rinnegando le prome..ue e lt. tcndenu d'un ttmpo. SI. t bene Jn.,iJtere su qur,to: Racciottl t sem– prt quello d'11na t'Olta · non 11 t lcuciato inri~iare dai canoni di moda. non /o Il ntoieri.rta. non indu lge a quel!.! a/umore d, colore nelle quali tutto p uoi « reo.re mene, che lo dta Ila trotalo rl migliore ,e tte.uo. ha raggiunto quel . 1en.ro lniertore dell'armonia, quel quid lna1ctbi/e e lndt./lnlblle cht: riduce ad unftd Il trat·aglfo del Ct«)re e dtl:a mente, Impeto romagnolo. trepido amort mu1lca che dd con/orto e luu. E tanto tanto 0%– :urro 'di mare. Qut..sto ( Guido RlccloW. Tutta l'llatla dalle Alpi alla Sicilia. dalle Venezie a'la L1gur1a, dalle rf.fale dd Mortart..Jt. alle manne di !1fa" 0 'J~:~nb:~• tl1t.ca; !~a:~ce;:'/r1!~,:hetac~ 1 ':~~ '~to~ glie Il canto pfu t/t.tato, plu p uro, plu sugge.Jtfto. Rlc– cfo!tl adora la luce I cit.ll pro/ondi. g/f alberi e le ,:ia:tt, I dalf e le 'collfnt. le roggic e i pagliai dt.l/a sua terra, e le 1 ele, le 1:eie, le t'cle del 1uo. dt.l no.1rro Adrlatleo. la!lntli.:o ,. dtlkato colOrl.tta, .10 cogliere le pcranu dagli ,barrati occhi df cubia. alla Jone'la o al ~~.'!,~-"~: t~& ~, °if:ila"~n'!=. d::~c ~~~= d~1:~e g)':,: nore di buriana. nell'm·aua dt/la ne::'~ 10 l'IATTEIN'I Que,ta è unR ator!R da rAC– contare. E' 111. storlA di un gol– fo, di una mostra dl pittura, di unR cambiale. La atoria co– mincia dal 1olro, che è quello della Sper.ln, caro - dicono - ~:a~~ r.1 ~~f 1~:f11 1\ ~r;1;~-- qu11.ndola città era ridotta un cumulo di macerie e dalle ac– que dt-1 10Jro fflterfe\'ano le cai!.~ttf~ 11 :01n~\~~n:::~ marina da suerra, era crnctu– t.l a dlsml$ura, trfl vtramen– te diventata la clttl dtl ma– rinai: qui, con Il comando del– l'alto nrreno, era l'11.rsenale plò efficiente, la ,quadra na- ~~leiu~~I~ 0 ;'iatm~:~tl• eeili Impianti della plau.,rorte che Napoleone aveva pueonlz:za– to e caxour voluto. Bnvert H– %Urtl ovunque. nelle atradt, nel clnnt'la, nel cdrè, era la città Ideale di J11clt La Bolina e di Ouldo MllanNJ: IR stea– sa popoladone era In e:ran parte d'orlrlne martnua o Imparentata con l m11rinal o comunque lf'lata ali!\ marlnR, pe.rcM l'economh, della cilll. con )A aua lndu.sLrla, Il com– mercio, l'Artlstlanato, grn!ta– va Intorno all'arsenale rd :ille caserme. , Ma alla nne della (tiNra tutto c!0 non es!.ateva pli1, o quasi: la marina era distr utta. artondlte o disarmate le n11.vl. sconvoltl rii Impianti, ! moli, le banchine. I c11.nt.lerl. E, con le 1trade e le ca.se.era dlstrut– tll, l'economia della città. Tut– to era distrutto, ed In Q uel tempo euforico, apleta.to e sconcertante al diceva chr non avremmo piò avuto una ma– rina da guerra. anche Ptr• eh~ di gUerra. pcuh, ne.s.suno avrebbe mal plò parlato. (Del rHto, con la mort.e di D'An– nundo e M'arlnettl a,•evamo ptrduto anche I più ardenti cantori delb guern). La 1torla comincia dal fOI· to. Tuuo era dktrutto, ma non il golfo ed I ptrennl In– canti delle .sue rive. La ctu.à, dlsstro, avrebbe potuto trova– re lt. aue ris orse di vita nel turb.-no. Il t.ur! Jmo. dissero ancora. avrebbe rauo da suc– cedaneo alla marina. • Gli au– topul)man.s e le "fuori serie a:ran turiamo" - a.Herm0 qualcuno - soatlt.ulranno van– taailosamt.nt.e. per l'economia della città, le oora~te •· Ed altri. non so p!ò su quale raz– zetta, sostenne che I cantieri, già gpeclallzzatl nella costr.i- 1Jone del sommergibili, ovreb– bero avuta lavoro costruendo yacht.a e cutters. In realtà, clnqunnt'annt prima, quan:to le servitù m!ll– tarl non lo avevano ancora I mprigionato In una anervan– te ra1n11.di divieti (vietato lo ac cec ..so.vietato rar rotoerane, vietato sottare e. pe.rftno, cre– detemi, vietato a,..iardare), Il aolfo della Spez.la era 1tato meta di correnti turiltlche anche straniere, In prevalenza ln1lesl, che qui Avevano trn– vato accoa:llente luoa:o di •or– glomo. Questo soprattutto al affan. navano a ricordare coloro che volevano che di punto In :~r~co ve1:etf! 8f:;:;o 11:!!~or~ m11.teIn atatlonl balneari In rrado di compeu~. mettiamo. con Raoallo, Portoftno ~ P•· ranl. dimenticando che In questo settore 1I errmo iwr– dutl almeno clnqu11nt."nnnl ,1 cinquant'anni vWutl appun– to tra le feluche nca;ll amml– raa:11e:t I canti delle reclute, trascurando assok.1•,mente Il turismo). Tulta 111rettorica che etle• bra Il golfo nel ricordo del poeti e de;l! artisti che lo prl"· dilessero, venne In fretta e ru– rla rispolverata. SI tornb a parlare di W~er, che a Le– r1ci trO\lò l.&plradone per Il auo t. Oro tlel Reno•• di Boeklln. che dipinse nell'laoh, Jel Tino uno del suol capolavori. di Byron e della sua l~'!ndai h ;~~eJ:at~ci~!~t.feou: q~:ll! orientale, di L:twrence e dt>lle .u• seorrlb11nde tra 1tll ulivi di Flueherlno .di Ct«ardo Roecata,Hata Cece.ardi. di Oeorge Sand, di Petrarca. di Dante e flnanco Ennio (.-Lu- ArhllJ Carnl"-1 rocen: Il Prcm:J Golio drlla SptJ.la iblioteca Gino Bianco nal portum es't operae c01no– acere. clvefl•'· -Tutto questo. confusamente: come noi lo rlpetlamo. E Sem Bdielll riebbe, In quel labile ~=br~ ~r ~)•~~~~~ : 1 N~~: turno aul goUo del ~ti •• 1crltto trent'anni prima alla e Torretla •• aulla collina che aepan Lerlci da San Terenzo, per esalLare romanticamente un Immaginarlo conve;no di poeti sulle rive del golfo. SI decise intlne che per Im– porre Il 10Uo all'attenz.Jone del turisti niente di meglio c'era d'un prtmio letterario o dl plt– tuu, aul tfpo di quelli che al– lora venivano apuntando, co– me I funghi nelle notti di set– tembre, un po' per tutta la pe– nisola D'alttR. parte, c'era stata nel 11133 un precedente davvero clamoro,;o. Marlnetl al ern ln– n11.morato del golfo: le navi alla ronda, I cantieri. fl'II Idro– scali, Il porto. le rortlneulonl, che dln11m!u.avano con vio– lente e.s:preulonl di vita m ec• canlcn I teneri rlc11.ml delle Insenature. tutto concorreva a sunerln: le travoltientl lmma– tlnl delln fumlaterle fut.urista. DI qui, l'Invito al pittori a ve– nire a dlplnq:ere e lo .splendo• re geometrico del a:olfo•• la arida al poeti a e glortncarne le tccer.lonall bellezze natur1111 e meccaniche•· (Che cosa ru quel premio di pittura, che cosa fu quella snda di poe,la, mett.eri. conto di raccontarlo un ,1orno o l'altro). A quel precedente, dunque, si rttecero 111organlu.atorl del nuovo pn:mlo, pur acnu. ar– rermarlo e,pUcltamente, La storia, pertanto. continua con una m011tradi pittura na– ta seru:a pretes.e. In funzione turistica. e diventata. ln breve vol1er di tempo una delle ~e~:'~~ ~,~':no n:!~ 0 ~:~: date opere del plò .slgnlftcatlvl art.liti Italiani. da Cuoratl a Clardo, da Tosi a Rosai. da Maccari a Guttuso. da Slronl a Prampollnl. da Santomaao a Levi, da Blrolll a GentHln!. Mediante la formula dei premi-acquisto, l'Ente del Tu- ~~~:j fr~f~~!~e~~n:i~: monlo di grande Interesse cul– turllle. poiché già un centinalo di opere sono .state accanto– nate per la civica ralleria di arte moderna, che dovrà aor– gere alla SPe%1aO premi u– sqnatl que3t'anno hanno con– sentito l'acquisto di opere di Arturo Carma..51!, CllSl.inM1. lAttes, Morlottl, Clanrottlnl, ~U.gll, Ttrlnnanz.l. F'ara0:'11, Sp1n01a, Prunzo. Ba..sso. Au– relia Ca50nl, Sponz.ldlo, RuJu, Fu:e, Faru111,Caponi, Verz.cl- leel, An1lola C111anello, Sar– torio). Cosi. mentre la città ~ sta– ta ricostruita e lA marina ha ripreso a valere nèlla sua eco– nomia, teco che da un'lntra- ~~es!rr~~[1~!1:e"ni;° ~ro,i':::~ turismo, che ha avuto un con– solante Incremento, - ~ na– to un fallo artiatlco e cult,u– rale di non poco rilievo, per– ché ~ noto che le gallerie d'at• te cont~poranta 11 contano In Italia 1ulla punta delle di– ta e questa de-Ila Spez1a 11a1- 1tun1erl alle Rallerle st11tall di Rom11e Firenze ed a quelle civiche di Milano r Torino. Una storia - vi pare? - çhc merilava di essere raccontata La atorla di un golfo, d1 una mostra e. come drtto In prin– cipio, dl una t'Ambiale. DI un11.cambiale. Vediamo. Se In qut1tl anni tanti prt.• ml 1ono nat1 e aono morti, quello del golfo della Spttl:a ~ andato Invece tra.dalamentt rafforzandosi, tanto da alun– F.ere. dal 128 partetlrant1 del 49 con 250 opere. a 618 del '53 con 1346 opere. (La com– missione hR efCettUAlOla acel– ti, quest'Anno con rltore ancor pl0 severo che negli anni pa.s– tatl, :i1.mmettcndo11.llam01tra soltanto 2ie opere di 211 ar– tisti. tra cui, oltrt I dlplnt: premiati. 11 tanno segnata• me.nte not.arr quelll di Ca– poochlnl, Natalli. MoJa, Pel· Ioni, OancUnl, Dafne Caao• rati, Prlnl Eva Flscher. Bel– lanl. Vedova, Morenl, CaroH~ na Burlauracchl, Navarrml, Pauluccl, Tullia Sootn, Rec– glanl. Codino, Asaetto, Jo– landa Sohlavl. Spauapan e una tnsosnata lmma1tne ma– rina di Bruno Zonl>. Quest'anno. allJnaugurazlo– ne della mostra ~ lnt.ervenuto l'on. Pietro Romani. alto com– missarlo per JI turismo: e que– sta presenza. data l'orl111ne df'Jla mantreataz.lone e talune polemiche sollevate dalla atam– pa turistica circa J'oppcrtunl• tl delle lnlz.laUve d'art.e, ha aaunto uno spiccato 11Jnlft– cato. Il Presidente della commls– alone ctudlcatrlce, Carlo L. Rag:a:htanu. ne ha tratta oc– cwone Pf!I' porre In· rilievo, nella 1ua rellllont., e la par– t!colarla,lma Importanza di que.sta manifestazione annua– le d'arte, che non ha tbcon. tro per t ,uol carat-tcrl, per la 1ua ampleua e per 1 suol con– sensi In altre città e reilonl •· :;!~a R~~~~:1~~een~ee1T·~~~: revole Romani la e slnaolarltà di queat'lnlz.!atlva che si ,vol– ge con tanto profondo con– senao di ogni parte d'Italla •• concludendo oon l'esprimere la. certeua ohe Il commiuarlo per Il turiamo e vorrl pQrtare Il 1uo 1empre più valido e lar• a:o contributo all'atfennu.lone t~ ,~!t •~"'La esg~~~oi~ d~~Ì ~1c:ic!:v:'1~~1a 8 t~~etàp~1 ~~: re la su11parteclpulone o:-la:1- nale e concrtta allo svltups,o della cultura nazionale•· L'on. Romani ha rilposto non con aempllci asslcuraz.!o– nl formali, ma prendendo viva parte al problema Queata, dunque. la atorla di un aotro, di una mostra d1 pittura, di una cambiale. Una atorla che meritava di e11e– re racoontat.a, perché t la 1totla di una città che, senza avere particolari tncllz.lonl di cultura, (val proprio la pena di ricordate che qui nacque l'c Eroica• dJ. Cot.u.nJ e Ollva, che qui fu etampata la prll'fla e:Ustone del e Porto aepolto • C'll Unaarettl l, In un momento difficile della sua vita non h.a =~~~· fi'r J~~~~~~ la1.1tu~ all'arte: 11ll'art.e dl quel pit– tori che tuttavia I e ra1lonle~ rl • aPtalnl, pur a conti fatti, oontinuano a di.sprttzare non meno del ra1lonlerl di altre citt.t. RB:-JATO RIGHETTI GIO\'A~NI CIANGOTTJ~l - • r1.c1e •

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