Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 15 - 12 aprile 1953

Domenica, 12 aprile 195·S LA FIERA LETTERARIA UN LIBRO D'ARTE MODERNA INTELLIGENTE SCULTURA .Manzìì o Yiani aitraYerso il faccione di Apollinaire ,li GVIDf.J PEllf.JCC'I GUroO PEROCCO ' AN:-lA S,U,\IATORE .-. • 1-·igura di donna,. Jl])'ARTE A JHOILZANO UN .PITTORE TORNA DA FUORI I paesaggi francesi e spagnoli sono riproposti eia Co11versa110 con rara emozione qulelol. o con le bnlenAntl 11- luminnzlonl di Rimbaud 11.,·ec– chla rtnrse.nn », foli;orntn e co– me mucitn nelln san1;u1gnn nigf!'.llle del mcu11ll abb11nC:o, nntl). o oon gli edonismi di Buudelnlre: e c'L' nnche uno. Pnrlgl stnncn e nebb!(t:;n, di <'l'Hìc cndcntl e stracluro!c e « Qun)· » nnm.'gntl nel cllmn torbido e amm&la:o dcl!n pe– rire.ria. che Il clnemnt~rafc. ha rlpl'C"O. e çer QLCSlO ram, mento Camè nel eCtuu,1 de l'Ourcq •· quella luce IMda sulla lncclnln nnommn dcl!o hotel, ed allrl rc$l:lst1 nncoru nel • tn,::llo• dell'tnqundrntu, rn, re non nel bnh:nme efTeltu nrchltcttonlco e ~cenl<"o Que stn Pul~ è carica di colore. t11.lor11. dn·cntn ordinala oigla « Quay dell'hotel dc Ville o e :nanticne inoltCrato, nml rl– SCfltUl Jn virtù di Intensa cro– mia. Il suo sem.:o di torpore e di chiusa umanità. Mn più nncora. snpleuzn e t,empllclll'I rono chlnre negli oli\ di MRl!oren. abbnclnntl dalla luce g!all11.del .sole rncdl– terrnneo che sembra ~fl:retoln– re dli sempre le vecchie mura delle casocce. e nella desohtUl « Gufi.dlx .. el corUjo •. sln;olR– re e potente contrapposizione di m~e. per un puro, dram– mRtloo effetto emotivo cn rit• mo e di mo:o. Nel -:lltegnl di nudo, la ma– lita corre 'Sicura nell"Impianto del sogAetto, e nella nclta, pre– o!sa dellmltaZ:ono del rontor– nl morbidi suscita In profon– dltl'I. 11 senso pie.stico: ch!nrls– i.lml nudi. di una strlfliateuA grallca sin troppo funzionale. che riehlamano la severa ar– monl11.del fl:Nlfi~no cl11.sslco. Che pittura e dlse(tno slnno. que.ste opere di Conver&ano. non \•'P dubb~o. e di q1mllth non corrente. Cl si puo ch;e• dere tuttn\•ia te In sua co!tn semplicità di espressione non risulti, ad una vl&kme più RP· pro!ondlta, vagamente stRglia– ta 6U un fondo di COlt'])IRCI· mento. fom~ di lnoonsnpe\'Oi~ nactslc;mo: come una pltturn ed un di.segno specchl11.tl . sia pure ,rnh·au dal prep:I fi'unn Ecnslblle lntellli;::enz11.Al'n Jun– R"a, ciò potrebbe delcnn1nnre Il ripensamento crltloo del suo primiti\11smo. e ad esso porre un termìne: torse arresLerlo e rrlstelllzzarlo. MR c'è. t1mta vaa In que&Uquat!rl. tale una fisica e fensuale carica di e1no– z!one. che p:-ll 11.usplcl ùcl:e Cassand1e sembrano proprio dcstinRtl alrln&ucce660. CARLO PACIIER J",E'll."ll' ERA D' A 11.~'ll'JE JUA Il, ll.'011',AN IUA iblioteca G.ino Bianco Pag. 7 ARTISTI ITALIANI * Remo -wrolf --ii di MARIO RA.DICE Nell'afflpla e lumln~a &offitt.a dove Re:- ~10 q::J~1;dl~,c11l lctr::~u ! 0 ns~a~!fi'~':~ Ingombri del più svarl11.tl oggétti. Non v'è posto per sedere e pochissimo è lo spazio per stare In piedi. Soltanto davanti al ca– valletto, sotto Il gran lucernario. Il pavi– mento è libero. Sul cavalletto ripou un quRdr~ nascosto da un velo. Il !ocale att.!– guo, destinato al lavori d'Incisione. offre al vblt.at.ore Il medesimo speuacolo di higom– bro e di apparente di.sordine. Son~ t.uttl cosi gli studi del pittori? Nem- ~eeJ1! arrcl~~~~~Cn 5 ~ ~ ~r~:u: 1 a~1'1·1a~dl: plngessero tuul allo ste:Mo modo, anche 1 loro Sludl si rassomlgllcrebbero. Le botte– ghe del ral~naml. per t!emplo, quasi non si dbt.lnguo:i.o una dall'altra: COEil quelle del rabbrl, del eiaoattlnl. del sarti, del ve– trai ccc. Ma I pfttorl di oggi non vivono nella medeJ!ma aunosfcra. L'art.e è una, ma. Il modo di concepirla degli uni e degn altri è as.sal diverso. Come gli ultimi rami di un gran fiume che volgono verso Il mar~ separati uno dal– l'altro flno alla foce. CO!ilI pltt.orl di ogvl opernno divisi In corrent.l o tendenze, quul lgnounde&I frl\ di loro. In ogni corrente v'è Il buono ~ Il pessimo. ma ! migliori di ogni tendenza o scuol.11. sono l sol! che dan lu– stro al proprio tempo. In questJ anni di ;ric~~~ 1 C:~ tRi;;~d~t~~ 1~· di r!.~1:~ v.faJ: ogni parte. Ciò che Import.a è soltanto dun– que una qualità, Il talent.o; purché sia &or– retto dall'onCfità e dalla profonda cono- s::enza del mestiere. ' es!'n~1';fl 0 d~1 m~rt.t~~~·~o ~f.cs ~n 11 :s":n'.! dd~~ mestiere? Egli è prlma di Lutto un art.lgia– no nel senso più nobile della parola, nel significato antico Insomma. Del resto non v'è pittore autentl.::o che non sia anzitutto artigiano ottimo. Artigiano oLt.lmo è colui che la\•or11.con lnesaust.11.passione e perciò itpprofondlsce lnlnterrottameute la cono– scenza rtel mestiere. Egli sa che 11.vràftnlto d'Imparare soll,mto U giorno ln cui morirà. Onestà? Purtroppo questa virtù è assai rara. oggi. specialmente nel grandi centri. Eppure senza questa virtù non v'è arte che di rlrlcsso o mediocre. Remo Wolr pare an– cor più che onesto, Pl\re ln!Jenuo ftno al CRndore. Le sue tavole 5'>no lo specchlo del suo studio, del suo modo di gestire, del &uo modo di parlare. Quanto al talento, più del– le m!e parole potrà chiarire 11 tempo. Nelle sue opere migliori v'è Indubbiamente un soma di poesia, un accento lirico che sl ma– nifesta probabllment.e 11.ll' lnsaputa dell'au– tore st.es 'iO; qunlc05a di Ingenuo e vibrante che stup!sce, come cene lmprovvlse escla.– mazlonl del bambini qua.ndo scoprono unR. cosa mal vlsta. Remo WoU è giovane. bggl dopo la guer– ra .!Il possono e si debbono chiamare giovani gli arll.stl che h:mno quarant'anni. W guer– ra ha rapito dicci aflnl ad ognuno di noi. Lascio dn parte I dati 1rnagranci che han– no solo \'alore burocratico: dico che è gtova• ne perché si t.rova ancor11.In faae dl lento ma Ininterrotto miglioramento. I qul\drl più * rtcenti 10no più lnttreuantl dJ quell1 di parecchi anni fa. Migliorare equlva.le a. ,co– prire l propri limiti ptr non superarlt td a r!conO&Cere I propri difetti per ellmlnarll Neuuno ne è Immune. Le tavole meno sl– gnit\catJve di Remo WoU, per e:semp:O,sono quelle In cui l colori fanno rea.!la come ae f06Sero troppi di numero. In quelle rrJgllorl, al contrarlo, la moltitudine del colori è ri– volta ad un centro che avviluppa e con- coid~a~r~Ja~~/a~:1?~~nale1:::a s~latuat~t non g! possono scoprire che guardando a lungo ogni dipinto. La 1ua pittura non è divertente, non è superl\c\ale e nemmeno sensuale: è. priva di quelle rarnnateue, morbidezze, malizie ed e&pedlentl che la renderebbero gradita all'Intenditore da aa– lot.t.o ed allo spettatore distratto. E' la plt• tura di un uomo del nord e dl un monta– naro. E' la pittura di un artlna t.rentln!»; seni.a nebbie e sfarfallamentl, piuttosto ru– de anzi nel contorni decisi e qua.si priva dl srumature. Altro carattere rondamentale: la sua pii.– tura è di carattere poPOlaresco. Appunto per que1to appare sgradevole a chi ha il palato corrotto e a chi ama I narcotici. An– che l'art.e del grande Garbar! era di carat• tere popolare ed anche lui era un autent.lon montanaro. Ma Garbar! sub\ l'lnnUMO ae1 t.recentl1ti toscani e poi quello di Parlai. L'arte e popolaresca> del cadorlno Tornea rLsent.e Invece del e lombardl.smo >. Il Wol! è Ilmuto genuinamente trentino. Nel suol dipinti pure a-li o;i;ettl ranno ttssa come le case del vlllan:l alpini. e le stesse montagne addossate le une alle al– tre: come le pecore nella mandria. Da dove deriva la pittura di Remo Wolf? Vorrei dire che deriva dalla stessa \'alle In cui è nato e lavora. I suol colori. che talvolta giungo– no al limite oltre Il quale &trlderebbero, rl– cort1ano vagamente alcune r!Mnanze di Paolo Veronese. Non so dire altro di lui e non .so nemmeno Indicare In quRle tenden– za o corrente pot.rebl,e essere lnchao. lm• pcrta mo:to ciò? Tuttavia egli non è rimuto tagliato fuori <!al ntondo. tutt'altro: nel MIO studio 5:1pr& i tetti è giunta l'eco di e.sperltnze modernis– sime. Però nes.!luna prevale ne.Ila sui. pii.– tura. anzi, n~una ,,1 appflre. Nel .!IUO lumln060 e romant!co gtudlo sovraccarico di arredi ed att.reu:I. Re.mo Wolf dipinge ed !nclde legni e metalli con perizia e pa.sslone lnfatlcablle. Nel momenti felici, negli istanti di a-razla, rottlmo artigiano si tra.sforma In autentico artlst.a. n snlto è minimo In realtà, ma Il ,•olo nel mondo della poesia ha Importanza grandl.sslma. L'appa.rente dl5ordine di un insieme di oggetti o di Usure 11 tramuta ~a t~~t~~r c~: 1 ~ta 0 :1d~~~t~~ dui.,,~,w~ vamente. ed ogni forma - ogni colore - i stabilito da una nece111lt.àobbedisce ad un rlt.mo che untrlca lo svolgimento pittorico e chiarisce ogni minimo putlcolare. I di– pinti più algnlrlcath'l di Remo Wolf sono opere di un artista. MARIO RADICE

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