Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 14 - 5 aprile 1953

Pa~. 2 PO~SIE di Li110 L'AGGUATO Fiume a apecchlo d'lm 1 erno, crespatO nella &era di rreddo argento, ml trucinl ancora nino la lotta del duri allenzt. Il a:elodelle tue aoraenù è a flore delle tue acque, l'Antica paura d'essere solo ml 110mmuove I alornl. Ora si adden&a sul mio capo li nembo del giorni solitari. Non &\'r'Ò &eampo , Signore. dal tuoi Incontri: nrrò atret.to alla tua presenta nella rete della tua angoscia.. E non calore d'uomo o sapore di vita, oscurerai la terra come queatl tlochl lumi della cltt.l sul ponU, Ora ti ascolto nel nuovo cielo. Ed Ofnl mia rivolta d'uomo che ,1ve u.,op1ral nel chiaro pensiero, ardendo In luce aulla pagina, annebbierai l'Incanto del mio mondo. Coel maturi le anime quando sposll le piante: e le tu!alle muoiono al rlgort della notte, cadono con le ali cineree al freddo vento che le brucia e dlatacca dal portali. Come tl sento, Slanore, tn questa nuova nudlt.à. n ell'aria che ml mulin a In mer.io 11.lletue fOille, tra le ca.se c he chiudono 11.dlleaa oenl varco, nel cuore di un11.selva munt11. di lnflnl~ aollt.udlnl. In una delle tue città, che appena un frammento del tempo alta e aoatlene :i~1~i° a::'~fa:~~I ~a:a •:~;~':. Il numero di sopportarli. Da questo cemento d1 vivi e di morU cresciuto lun10 un ara:lne, mi affretto verso Il tuo &rido, spenta nei miei occhi la festa del dorati colli e 11 CAido inganno del tramonti. Ml ritrovo secco dolore. E non sarà plli forte ?~~~ ::~\~:1•Q~~1~/ t~i!1°.}t'!W~~o neirombra della sera veni;ono al tuo cammino e non lo sanno. Prendi le foglie umane. Signore, ho tanto lottato per non rlcordut.1, ora II mio rreto è deserto, una 1pera d1 rade luci è la clttA. planaente nell"acqua che tra.scorre. D tuo pa.ao è In aaiuato wlla strada. ELEGIA I s-toml del nostro peccato sono cosl poveri che il Signore li acaccla dalla aua porta. E torneranno nella rloria I fuochi dell'eitate. le lunahe solitudini degli Inverni. l'autunno rotolerà la roa:1111. morta, a-ermogllerft. di primavera Il cuore. Tu non rlaorg:eral con me nel rlore de.I mio nuovo universo, con l'antica terra rinata In pace e 1n salveiza. Pra 111 attimi redenti non t-omt:ral, dlal010 solo ~rttno-; e diverrai alle.nzio dentro di me, laeun& di paradiso. I tuoi r!oml perduti ml arderanno nel petto. e non potrò rivedere 11 tuo viso. O do!ce, dolce pe<calo che non ml 5C1Ultal. come. rimordi I Sarà mia pen11 Il desiderio eterno di averti accanto, e.mancherai per sempre alla mia 100rta. I giorni del nostro pe.cc& to sono cosl poveri che ll Signore U 1CAccla dalla sua pori&. LETTERA E' sera nella tua città aulla sponda del fiume. Aria d1nverno morente che. 11 ate.m_pcra ln un soffio plil. mite.: e tu discendi verso la aera che U attende - è l'ora del nostri incontri - al limite dell'ombra. Nel mJ.stero di un alorno che. ml e&clude altri In te vive e 1per11. Ed lo che grido nel tuo presente, ma tu non ml uooltl, ~Ìv~: fi'~~~o C:~m~~tr~h~n~I S:fu~!~ - Il pàsso di una volt.a, 111. tua !rett& sommessa, a capo chino, - lungo l'arco esitante d~la notte. Come t'inoltri nella nebbia auurra, nel flato di leUzla che t'avvc>li:e dalla nuova 1ta1lone. In cui dllpare l'esile flauretta tua, per sempre I Sei un'età della vita, In te nucondl una parte di me come se fosae atà morta, e. vl auuulto ancora Invano. Tempo che sei passato, vecchio tempo, ll tuo pensiero rintocca nel cuore con Immensa. pietà. TU non ritorni. caro emblem11, mio tresco errore, pianto che velava Il aorrlso. Or& che tutta il pente l'anUc& ;loia, la vita 1'lncenerlscc, ancora per un 11.ttlmo un dolce. vento gonfia I tuoi ca.pelli teneri sulle tempie, gioventù, ~:::rram:~~Ì~i ~~~:~ i:;~uleto :~r:~~e.7~W~ 8n°nr ~ea~e 1 ':!':fl 0 con te l'estremo chiaro d~ riorno e la più laraa mùse dJ sospiri e di lagrlme, che hai tanto falciato nel mio campo d'uomo. ucolta queste parole rlm111te nel grano, mia perdut& rlcche'.:za; e poi avanlscl nel calmo rrembo della notte., ad altri dilpogllerat la ,•lta ... E cosi noi 1pendlamo amaramente. LA F I E R ,\ L E 'r TE R A R I A Domenica, 5 aprile l 953 JEAN COCTEAU I ~IARTEDI u:nERARI :;. COCTEAU poeta disobbediente Mart~I Z4 marzo, per r,u- 1oclazione Culturale italiana, ti poeta Jcan Cocl~u ha par– lato all·Elino sUl tema • Le publlc et moi •· Sa,u.talo eta un Jolti.Jdmo pubblico Jremente di oolubUJ cap~ll ini p rima1,-erili (le si– gnore ero.no visibilmente com– moue dalla presenza dell'illu– stre ospite) Coctcau '1a rlas- 1unto la sua p~stiglosa car• rlerc di poeta, a cui /'fncort– tro con I maggl!lri rappresen– tanti dl una <UUepiù sugge– stive 1taglo1II arllrtlc.h e ha la– ,cioto tracce e rico rdi lncan– cella.bai. Nato nel 1619, ~Il ha sen– tito maturarli la $UD voca;:io– M: tra gli ultimi bagliori del– l'impressionismo e I JerinNitl di Ctltrl l!ml: cubismo, Juturi- 11no, .Jurrec.lismo. Della arden– te giovinezza della sua poerfa. di queJle tempeste e lotte e Impetuosi con1NJ..Jtl egli rie– voca l'incontro con la 1con– certa11te meteora di Radtguel, Il proJon:Jo turbam-tnto che gli 1.s"plrò la conoscenza di I~ Stravln.Jkl. l'hl$cg11,,,'7Ull– to di Plca.sso che Ju tempre un'esortazione· a raggiungere le bellezza; la vicinan:a di Rainer Maria Ri/U ,uggt:.ttf– va di pro/onde ,copr:rte intt;– riorl, quella. di Jacquu /tfar1- taln. inquieta di lntrcnflgtnti ncerche. Rkorda la sua espe– rienza del balletto fatta at– traverso l'acuta p!'NOflalU4 d.f Dldgilev: rievoca la stanza ba cui l'anaora sconosciuto Proud cert fu r•nc--tdulìùi del suoi contemporanei alla meraviglio– sa verftà ch'egli rlvclaoo vu loro. Il poeJa è per sua naluro un indlvidualUta: egli ri osti– na a disubbidire alla norma. a essere vero in modo diver– so dagli altrt: e pofchè egli t' testimone di uno. oeritd In• crcdlbUe agli altri, r1nco111u- 11fcabllltd del ,uo mondo IO chi11de in uria lnviOlablle SOll– tudf11e. Il poeta d.u.nque non O.Jtume Impegni esterni, c0n– tfn11entl: Il mo so 1 0 lm~gno è vtrso la 1>eritd da rivelare, la vl.Jlone b1terlore. Quuta· t la .sua /ede ,poiché l'assenza di Jede t sacrilegio, ne9a::t0ne dtllo. $UD euen.:.a df poeta: che, ,e non può accettare conJonnl.tmi. rl/iuta anche il culto dell'tm.medlato. il deur– to di un vivere stn:-a domani. Jtan Cocteau ,1 aulodelinf. ace un vlon.dnnte solitario. U ou,! cammino è stato bello, animato da .'!Orprese.soffetta dalla fede nella poesia eser– citata c-ome 11n .facerdozlo, CO– ~ .fugg e.tHcne capace di gwirire I atova.nl dal male. Rivelandoci la rlcella dl'llo .tt,a felici'd nell'odio aU'odlo, nell'amore della con.cordlo. nel genero,o au11u.rare ,~,- 10 a tutti. Jc-an C"eteo..u ,a– lido. rTt:illa cosf victna e ti– mite alla Francia • qua.*f al– tro loto d·uno ,tuso tlolto •· OLGA LOMBARDI Lameravigliosa st ria delinguaggi Appare in traduzione italia– na ( 1). con oppc,rtuni adatta– menti, un libro che n~glf Sta– ti Uniti d'Amtrica ha rtsccn-. ,o in J>OCO tempo un . rucce.no ,traordinarlo. pur non appar– tenendo a uno di qut'l gen,.rl che gid di per tt 80f/llono dir· si e commerciali•· E' in/atti, un libro dfrulgatfoo. ma con basi solidamente scientifiche. Il mondo giunto al sui• presenle i:i;rado di sviiuppo maleriale, ha hii;oguo di uoa lingua internllziona'e più di qualsiasi altra cosa do e l'lndlrlz:o spirituale del Pei. che etamlna il progresw del linguaggio di pari pauo çon tutto Il progresso umano. Il Pd, anzi, comincia da ciò chle den(' prima del linguag– gio, t:.samlnando tutti i csl– ll<'mi 110n linguistici di comu– n'cazione •: poi inJtaura rap– porti tra questi (che aono ,o. pratlutfo Il ~no e il gesto) e 1/ llnguawlo parlato. e tra ti linguaggio parlato e la .x:rlttura Questa - dice fl P - e li e Imposta a fianco dtt 1 J?;,~rr,tt:°:'~t,o 1:difanr~~i;;; punto che taluni la oon.tidera– no un meuo rii comunicazio– ne superiore a quello orate•· Ma com·t .sorto il linguaggio? Il Pel esamina (cap. IIJ le molte e dlver,e teorie, e con- elude che, non .solo l"origlne dtl llnguagg'o è ai:r:olta ,icl plu fttto ml.ttcro, ma che tale mistero rlmarrd sempre: e Lo 1/udio sclcntlfco del llnguag. gfo può ri.salfre ,o/o al mo– mento In cui appaiono i primi documenti del linguaggio icrlt• to •· CIO(' ad un J)a!Jato rela– l rnmente prossimo. Dore fn.. !"l'!Ce /'Indagine umana ha po. tuto fare molti P<Ufi e dor~ ha ancora molte poutbilita, t nti e Rapporti di parente 1 a lfngut.srlca • rcap. lii}: e Man mano che i-lene .scoperto nuo– ro malcrfofe linguf.!tlco. le re– laz'onl di parentela Jra le /In• gue gue .ti /anno umpre plu chlore•. Lo 11udo di della pu_ rente'a cc;nt'nua anche nt:I cap. VI. a proposito del nomi e cognomi di perrona. d0t·e si hanno. tah-alta, relazioni mol– to nrctte tra lingue non mo,. to n[llnl. La terza porte (• La /unzio– ne .scx;fale del linguaggio») comincia con un pen.rierq che, per qu11nto ,·t dt:tto. può oon– ilrlerarri qua.,I la chiave di rolta di tutta ropera.: • La. ,tarla del Ungua9glo e la no– ria della cfd:tà umana, di cuf tuo (' J'lmmagfne p·ù /ede/e La llngul.rtico. acqu·•ta un ra– lort scclale ,oto se getta lu– ce .fulla clr:lltd dei popoli che parlano ,~ 1 arie lingue•· Ed ecco. in dieci cap:toll. e.saml– nato il lln9uaggio nei suoi rapporti con la rellglorie, la Jamlglla (i JamOJi, elemento• rt.rsfmf nomi di parentela: I ptù originali .si può d ire. di tutte le lingue}. la vita mo.te- n,e story ot Lnnguage t 1 u– scito nd 1949 per I tipi della Ca.fa L.Jlpincou di Filadeljia: ed è già un /fbro Popolare. Ma P0110lare era gia f1 mo autore. Mario A Pet .italiano di .sangue e di na.fcita, Por• toto ad abitare ancoia Jan– ciullo in "'rancia e poi .subito In lnghllterra (ricche a sette anni par/ara gi°à molto bene tre Idiomi dtrer~il. dotato di M>lldo.cultura clcu.tica in an. cor glot·ane etti, e in.rfeme di catta e.-,,ertenza, oltreehr nel problemi specul11tl1•i, anche net contatti con fili uomini del piu rari Pa e.n: e fin a/. mente (nel 19081 stabilito.si in America. dove da molti anni tfe11e la cattedra di /ilo!ogla romanza nella Columbia Unl– L'er1lt11 di New l'ork. Già tut– to questo dice molto Chfara– me11te come il Pei ria stato. in certo modo. premunito dalla fi:iJr~:.::;!~~:f~f~: +- Corriere delle lettere * * r.ella comprenrione di ogni fe- nomeno 11nvuiJtlco quale Jat- - ~~ ''f;o t~o:i:e~~~:annttn:a u 1 ~c~: ~~!r:1;~~t~•i:: :, 1 ~ 1 ::lì~!: ~u=i~d~~ d!~~e;:~i ~E~ 1 :f:feu{;!;:::i~~ no. Eppure pochi han110 Po- ma111 fsennato-tebbralo 19ll): Pie- Nino Ohelll. O10.,annt S.11'1, Ref• :M Ma~ Jecob. 8"mldiftfUlt.e dallo ~1;10 ;~~~~anz~!~~ Il .'ld:nt~/i~!~ ~;.i,~:!!":!~ ~':::'! :~th~ ~r:!u~ie w~:f,:~. coC~ N.no allt :>:~~t. udn, 11 ~ro~C:;!~e n~fi~ ~!~~ ~::t7~d. ~%?~~~ 0 di ~,?e~ ::~~f~::irr:::~Er:::i~r;:1f : ~= ~ 0 n~~10°·~~ 1 1•• ~~~i: ~-e~!d~o:~:~EFitEi~ 111 ~ 1 :1n~ Ì~utilJ,~'J:oa~~l;~1ftlco~Q 1 !:f~ i~ae~lo.Vl,!C:!~~' u~:~~it"n~~ ~iE~o;~r~~~t ·c=7 ~t! ~~f:1~~-unQu'~ ~~i:~; raro connubio di 40a $0lfta. Pio P.i«hlnl. • Una prl"!llca 1ner- M Lud v Sf'~t A S:rto1uoel· rapprei,eniano un 001.evoteappor- ic,:~~1d :~~!f,~:a ~a /ap;~: ~lr-E:i1~:iF1fu~~1~r:; ~~ :!-. ::uJ~'g: .";e~~~~ ::r:11~;::c::.r10 del rnnde acr1i• ;/a~~:iu:~eJl~~u;r,:;,ar~ ~~ ~~n!!: •=n~t"::;na 8~11ld=~! ':1ioe:u~ie•~u:::::O~: P~~~: !.P~u~direne1:u~~;_; pacftd di Stria. e tuttal'la at- X!~llo n!~u.. ~- quan!ie;:n_mf k~,;i 1 1~~ ,~· • ~"! de]~w ;;n:a~l!!'radl a~s!:~eCl d'~~ 1'1== 1 t~~~:!~i, 1 ";f::: ~~as~!'::Cit1C:t~ ~ 1~:: 0 d~~i. \=~\e e~: ~:,~ii;i:rad~d~;t?11~u4!.~~~~ di:. '!"&°'"~~C:-,. 0 \~ ~n~f~ ~~1:~ci;:,°aw"/entemeno che di~.,::, ~~~~~em~nn!~\:,.: 1~1 .n-gr. ~";~ra~: 11<'~~0:.·,.'Notlmrto :c,an:1 c~~ ~,~,...~: =:1e~i at::!a'~~d~~!~. 1 fil~a;:, ~;:. ~°iifr1~i :: ~+:i:c~;: ~~~ 1: ~r,t?V ;i ~~ri~trJ~~ ::El! dt~,,1\,:l~d:r~:.: Infatti, e L4 t'OCe de 1 I Amert- 1A rtllatoa.1.. VIWIeu!t1u, 1. lt", Sehtr• 11-bemlf' ,; Pier t.u.LJ: I OOntt;M.I e La suwiln:u eapone più di ca i a1•evo. comincialo Il tra- m! romani, Viti\ dell'bt!tuto di • Por,t,111. e epol~I• po litica> (A eenw, Pl'UJ aceltl tra t '" che for– Jmettcre, nella sua edltione Studi Ronurnt, oanert• di vta1onl ))Topo.filodi Pablo Htr11daJ. Id~ ffl\\no la ooUttJone, l• eu.l lm• '/1°;},~,ioa, l(b4 io~~olJ ~~t~~~~~:: :t)j::.::,~·rl:: 1 :1":.· I (genn,to• t~;z::;:: 1;t~1 ~!;:n~: ~:t;it::~ ?:E~~d~~t~ :E ncamente Emi/io Peru~. pro- febbrelol di • Lf'n,uture modl'r• I' EIICJICIOJ)C'dft. Dlaeu.stonl: Lo In otUme edt~onl. Molti dt'! bron– /es,ore nella U11iver11ty o/ ne,: • Pof'tl del Pf1mo novf'-;tn• bo.uaolfa tltllc,ralt • 11 compleuo d f'lpoaU nwmcano. per nemplo, \Va.shlngton di Seattle. Ji OC· to: At1.u.roOrM. Olltt!O 0:-1:nl t dl ella • • H11ot,g:Rep~bbllta • "1 Blr&ello,e sii atudt0$1.8ll ama· c~nger:a j,d ~~a degdla t;adr· ~,';!'!?ec"=n!'t~ra.; ,;0~1~:"~~, ~~~ f!. 1.e:1ro .:.i~\=~ie~:~:~ll~: ~nneo 1e,_.,~!9°::0.,'!]~~1t;:-9 ui:fii :~~ea :~ :ue 1r~g':::n~cJuc: da~ ~~~;~~~\~ !1~:a'!!'n: d~le~;~:; l,U)rtrta. tote'"don1 •Ile loro con09Mae. ~~~t~~: g:::,r,:· ~an'fsr?t~i'::; ~ri ~~-:31: ~~ 0 :1:n:'e~~ ~ 11J;~:a\4!.:,'!!-~b~n~ 1~~ 1 ·:,~ ;;~~ 011 Fi•:ra:~~ be~ ~ itai e ta traduzione italiana era ~7i~ m:~;:~.d~ ~~~;~ 1•;· ~~ ~~~.~~n~~t~r~ !':r!:i\e.11 s~i~ S:t' un "n:~eo dL :f>'ie'":-:r.e mt• 8enza dubb!o quella che plu p,oc 1.0 di Rimuz ~ di Vllll"f1l Lupo. lel.."OndoI daU pubblle.U dalla dlMYIII. ff\l CUIIl raro Acquam■• sta,:a a cuore all"Au.tore. ~:'~~~::~r":n1-dl:~r:~~~~"n'~ ='~ ta • 1 1. ·m!1 :. .. . ~ i.at~ :~~~i!~:: 1 ~: : mb,~~=,~,: pa~t1:::a,~ ::~~~; ~n~n::i~~ ~~. V;l~[! •p':~u~"!t~~J~~~r~j ~~cr~;bti! ~';1'ffl~~- ': . !1.llt~not:;::cn~!~ ~ 1 ~ol; le: ma ha un·u11itd di conce- o · Tlt~ Ros:\• • i.:~uto'b\~f!• che In aumento 1000 I libri di l'tnete e Pl'donne dl"I .eeou XV zfone e di s-rlluppo noterolls- di. SOt'nder• ctt'S\l\'1\no·Otrevlnt: ~rr.tU,... di ICl"!ltotl vt,entl, quel• e XVI, e quindi an artetlel più Jlma. 1n certo 1nodo, è la. 8t0- • Attl\lO MomP.rtl11110 t di B, T. ::u::,e~~re':nc!~t~~~ ~I .:;r~r 1~: ::t~~-~:n:.~'J~ai'.r.~~~= ria del linguaggio dal p/11 re- ~. wt aeola.uci I" l llbrt Pt"r rqu20J, ~neo. Numuoat e con ottimi moto pa.$1ato al piu lontano ,. 11 f&rlC'Olon. •2 di e u:,nco e ohe aono I llbrt di mt,ptore nra- esemp!tlrl li 1ruppo delle opere Immagino.bile at11 1 enire. SI do- Nt"fO •· urtto In quenl 310ml. " tura e I più rloel"C'Cltl nf'lle libre• de! Otambo!O(Tla, e del auol ae• n:;::ggt::ln!,:;, '::n!1::r:e vi: ti;? 0 ro1 :i~f"~::~~:i [gi:;,,~;r~•~J~t";~~!i t1~m"fi;~re~!ii~Jr:;.~~l elementi COJtitutirl: q!'indl ne mm IUll'art.e, 111- reee.nte f'UOlt• d64le nU0Te pubbllouklnl di ~- :>pl'ft dell'Alll!CO.del Moderno. di :f;f,~ :~1n'!:r:!'oo~a 1 ;!{~:~~ i:::c:~1~!:%~ 0 0 :~~':t :=: ~e(~~~~~ro ~u,~~~ 1 :i) :C~~ ~i°';!n!~ 1 d ~ècld~.~U&!1~";.~ f1 pa11orapia delle lingue ~ eoent.auno atudlo t'°r1-xi aut do-- fl~1iu.-o In quanto da un'ln!!b•esi.. i.o Infine d• un Anvelo di Pran• :-n!°: :? ;f,~I~~ :::~;;,i~n~:,~ : 1:· 1 l~ 7nL~f.i?i i~~lF/:O~~~,;:~r~~1; ~~~~:~ ! -,E E~~:!PZ:~ ta l·l'lflua univer8ale: questo ml dooumentart ti.nani, ~raii In df. molti di maierk\\lamo e di tro di Domenico Ou!dl. d•I Du- mostra chforamente Il meto• alta montacM, Piene Mlohaut. acettlclamo. caueenay. ria/e (,oprattutlo Il bere e U mangiare). I rapporti econo– mici. glt i.lWutl politici, la .ru– per1ti.rlone, l'lntolleranao na– zionale, la. letteratura. lo.. ,11clenza e l'f.rtruz1one.. Il pa– norama. come 11 cede. non po. treb"euere plu ca.tto. Cl per• metteremo, per6. aiu: oucrca– zlonl: circa Il capitolo 1ugll l•tltutl politici, dove ai;remmo d.tto 1.-olcntlerl un a.ccenno af. la grande /acltltd, di questo ramo della vita umana, a pro– durre 11eologl1mi di breve du• raia, COJUtucntl un rcro e pro– prio e gergo• tn continua tra- 1/ormazlone (#1 tenga pre,cn– le, a tal proprulto un'ottima rubrica di Llnf(ua Nostra): e circa quello •ulla .ldenza, do– te era più Che opportuno un uame del rapporti Jra scien– za e tecnica da un lato e be.I• Jez:za del linguaggio dall'altro (che t un po" come dire di uno degli a.,ptttl del rapporto scfenza-poellaJ, Sappiamo be· ne che lo tr:lluppo della icien• za e della tecnica ha profondi ri/luff (negativi per la mag• glor parte} sullo .rvfluppo eite• tlco dt:I linguaggio. Ma Jorie. nello n1ll11ppo di tutte le lingue, ben altri fat– tori renpono cggi o. prera/ere "" quello e,tetlco? e questo è un a.,pet to che ,empre piu è dettlna.to a pauar nell'ombra? Cer to è che tutto Of/gi e cam-– bfato. Profonda e la rivoluzio– ne ,pi.rituale ~ tutto Il ,non. do pauo pauo viene a cono– scere: e Poltht. uro.mente. lo.. 1torla del linguaggio (mera– vigliosa. io credo, ,oprattutto per que8to) t un rl/le,,o /e• de/e d~lla ,torta delruomo. probabilmente per que,to SO• no ceuatl. ormai d~I tutto, certi a.spetti di tutte le lingue. Prendiamo. ad esempio, la no. .ttra: un tempo eua ltaltanl.z. zRva: ora no n più. P arole ,tro– niere che vo/ ero.no entrare nel no,tro 1-ocabolario. dot·et'ano 4UOggettarsl alle più blu.arre tra.,Jormadoni: Of/gl comincia a ,apere._ di peccato per.1fno Il dire Nuova York andch.i New York! Gli uomini e.,cono dal conjfnt della pro pria na • zf011e e a.,plrono all" unker.so. – lit4. E allora. ciò che in cam.– Po Politico sono I progetti di Stati Uniti d'Europa o di Fe– derazioni più o meno mon– dlall. In campo lingufJtico .'IO· ranno i progetti di Hngua. in– ternRzlOnRlc. nella quale Il Pel crede ferma.menti'!: • SI può rfiqcfre • ;. Il titolo dell'ultl– mo.capltOlo. dal quale traggo qutste .-lgnl/h:o.tive parole: • Il mondo. giunto al 3uo pre- 8ente grado di •dluppo mate– riale. di lnten,o ,cambio di prodotti e di Idee, di comuni– cazioni 1empre più rapide e ,~~Il. 1:fe::i':t!'n°a,:i ~~g 11 ;i qualsltul altra crua (ad ecce– :-ionc di una, sincera t.'Olontd di pace) •· E" certamente, que.,ta, un•idea di cuf è più /a– cile Utere convinti che con-· clncere: ma è oerto pure che mal. Jinora. anche quuto pro– b,ema tra ,tato J)Olto con tan. to. 1erietà e ch.lareua. FRANCO FOCRI (I) MARIO A PEl. La ,ne. raclglfo.Ja ,torla del linguag. glo. Sansoni. 1052. Pag:g. 290. L. 2000. covava la .rua an11a e 111 cui a p!lchl amici Ju dato auiste– re alla n a-1Citadell'opera pro– digio.sa; e la sua burra&cOIO avve 11tura con I .funea/i.stl, 10 Incontro con Il Julurimu, ot– traor:rto Mo.rt:lettf e carni:. La ,-ua parala ti /a cO"mmossa Inchiesta segreta di Angioletti quando ricorda COiui che I~ (Continua.z, dalla pag. JJ MO ..• ConOKO il "bd ~uot'' d1.1nei ri,:111r~i del 1,rol• i.mo , im• du10 _e dello fptllro ch_e ,,e n~ con: un afle,ro tehi«car delln boetttte di 1in1ur_t1 di ~odio. Mi_?, J)O"Sla /~'e cC11tem~~ ----- , 1uan:do ero J11,dente a Ho,m,, e l}('C',onato in un: umer1ere d1l' crucr11 e conduole; e 11 mllrr fr1u1n, 1mbO<'Cffu1 In J1r11damae• nonno era ,,~1co·durur10. !,1 nfaiorC: eGr~U~ ~,:,iina~r; .:. dal dilu,io ddl'uhim:1 guerr:1. fltal 16 l'ho ,:ira/a t11t1a, :,i /igu• m•nt-o la conio che lu ci iii, li 111oniom ltrra di 1-·nincia di due 8frn lrn la nebbiolina p11n1en:1eera laureato a P. 11d 18-- Poi ~orto' della usU: Jerito. di rroponso. per A~!:ioh-ui,_ l.r ri, in l,ic'iC"le11n_. qu!llo che 1111• ,to,a l'O~Ì: . , c?mpae•lln_i d~lla .m~nt:,,:n.' il:.- de' C?mt•~· Il ('l'!ne B!M~ 11s talr oteu 1poj4tto Cattrin:n F., di C., guerre U gforno dell'armi.Ili- 1ldini1iont d1 e paqf1ro tcr111,1· do" «rrnre Ia1,:i11 e ben nitro, e Un 11:10 cl1e 111•orge un b1c• liana: e 11 \'l\'~Cuf! mo r 11r:auo i:n, ,1 11d11n rino u, 111111.re ch f'IO ,cc. ecc.>. zio. re di puma•· Sc:rinorc <li r,un• è Jn lib~1Ìt._ Lei .,; &tupix:e. ,.,.. chi,., 1l"nr11un111or1lnndo fi,~ di 1>adre Pio animato d.rl ralori, chf'lo ,ti ,111n,lif! lrn le J loppie, Ma pre"1o X. :,enti nelfari1t Do. t11nto étalnge di pro·- 1:1,ma come !i direbbe. (nh•h rol' Alti pt"ll•i a ciò che potrò mt-nle ntlfnrin, f' ,,. ne t·a Jt11:a di una b111111,lieupnuidti; e f'tt.>. , 1ualco.t11di nuuco. Pu qualche grammi e in contra.sto cOl ru- iniuri:,) d'un f'l'('t'&Ìon ale t"anf' /ore in l111titi:btre i:in11 r, qual• aver 011110 In curio.,ità ,li ,.,.. In p11r11111 delle 110\ere romp:arte l.f'11e D'Anmm:io, e .ocri"e: ,:iorno (11 1e111a10 ili scrfrere al– moroso e aggreislvo verbo di !l.1 c-11c-rin rii, riuta dir lontu.no ,io.,i ori, ,le/ giorno e drlln noi/e, ,lrrr ~e Jit-re ,m · C11t'flllo. 1111 rn· rint""111:uo,r.1fil'heper i Chom11- e Il mio nl'O, nclln (o.Khìn per- la Miller, cioe di nominnre ,cr11• taluno di ess~, _11acqua . nel la Jlrf'•rn1.a dell:i l'aetia,:iope: e btr/o ,inrl,e un mi'nuro '"imn ,ti m,Un. o ma1tari 11n uomo, ri ur• El)•tt,. e il ,:u1uto 111or11le d1e fo111 di <111dfulvi mauini, r,i;. popolo:s,mH't1/e tulle /e porli del OIO~j 1:ta : e:•g~n.;;a dh u;; l'ii, l'hl' I' \n,:ioleni e lirn\O :1,I 111; 1 11,,t /,i mio autumobile. s,11- ta r ,·i oJ/rndl' 11.uoi pioi ,Id 11urt11no i 1•ine1111110,:rnfoni nrl .:u,i;n la ,;,,,,.,..,.,n nl trailo, 1r,1còrpo, e ,/c.Krivere le fun:ioni n; /u ~-/ 1 eri~;fz c e _ 11H~rtirl' ncll"aria de} -1101enqN• ;a che 1111 ,x,li:iotto mi ff'.rmi, ml 1·1H1ro portinaio rhe lf',/e ,-rr11- chiu-o po11olo ili Al'itreu." gi· ,m llornto delirio♦-_ rrm,mcoli, rhe" , 111elfe porli com11c1ono.Si ~,:rco:Vt'~tg ~oi~è la 0 Jii. t' Il tr:ap,,,o 1b una tempcrit" di /aN'in t/1<dm1c11re In borea, nnnu• pofoVlmt~lf' la ,·o.stra t'Orri:spon f'llnllo un film Initio .~:a un ro• •:ufln Jtrnda binncn come i mit'i protò an:i a meurrf' sulla oorln dine è la {tue iniziale dtll'at- tl'nlimcnli. cli l'oHumi. tH mo• ii e mi mcd 111 ,,,.iiione: al:nrt' dtn:..a 1,r1mndi co11.se1nnri:eln. F. m:1111.0 di \'erJ•: m:ap,u mi !IU'-• 10111iadole,cf'nli. ecc.>. le parole mle1t1m1e alla biso1nn, tlvità del poeta: in essa tgll 1hl tli ordine morale. :111i~lit",u. la rO<'e11f'i 1ml1blici ritrod. rnn, riror1lnte 11llornron rimpianto In :tiu l:1 ,o,1i11, in ,i.n amhicnle I.use 1,oi ,u f"localÌ1T, i mir ma gli parei.a che In corln :si /o- 4.fCOlla la voce di una rea/td lrlll'rario in un'alma. Trap11 .. i. iort ,Jf'r Je """le. /11mnre nri tra1t11riliromana dore il t'UOCO,ltllt"r:trio t'0mc q~•to di 1n1i· 1ici. e Krlue allora: •l'•lon ri- raue come ,e l'i codes:serO so-- ::0d/':o,,~i:i:a:~bi~gilc~g,,:~r iii!~~::~·~~~ ~i ql1~:i~o;n~r~t=~~11;::ot,;; ..:o;:m~11'j~:o~o~~i,-::.i;:~ ::J;;:;,,.~:,~a t~II::;,:: t !.p ,0'4~ ~!'/:i:ì!,~ ~~:.:i:rj~:;~~idd~::Ìl~rn~ !!rt;:ò;"<~,o~:~: !:n;~! f:;~:~o~i ';~e,~i':.~~eCO:feo:~a":C::;e e,:; d 1: lfng!,~"gio ~d ~li - ~o. panallrli :tntor.r t•i•1ono. Uomn trare n:ri ri11ema 1en:..am'f'r pu- 01111i nbbiamo ''" nbbocchio 11ie• ,:ioJ,ui f:a una t..11in. non mt"no mio nonno dilr1111m,i nf'lla (e- lont11no Io ,1111rdaue con in/i• : ~O.e!' ·e,;,; 1 !"uC:9u:n~h~ ,ll'l 11or,l le --ue p:1,ine di ,ior notnro i fHHti, bumire per urr,, tiitl,!" >. 1111n,:f'nltrht 11fe11110-:.. Jd n:ir• condn f'tlnte drl mio paese, e nito J114pore.l'o•°. ,.,met:1'1che fu ~,si 1J)(lr1!no >. 0 m1lht11 rhe Jli fanno pili o~orl' i bi,lirtll ~·ml11ti dd tram ... A,-. . ' \i;,:lolcui mio, come ti ca- r:.:ore, ~el 110e1.~ ~ del rrilic-o il nitrito b,.11ial.- e 11n1ano o •!" ~t-11J1va un: 1iorno o (altro si Pe rciò il ooeta chiede di ,0110 for"i" •indie tlo,e t1tli I:, r1t.'firf.'e-on ,lirci. ,mrhf' (f11in:d1ri11•ro.) rhe 0,:,:1 •0110IJ\11 "la p(11te 1ul· t,.m,,o del rntwllo. 10110un c,e- Mirtbbe /nlt 11 111-nn1i;o che ltr es.tt' re cred.utO: quello ch'tqU una rosi ror:ig,:io•:1 ed :ic-c-onl:i mimlli ,li rilllri/o 111ti11111H111tn-. Mnh,. ,1110Jti'..in1ep:a~ine pili la •~cn~ itali1ma. Et~o\i per .i~ Io ·'" c11i pr1t!o(l1ano.imm111inl ~enle finiMe col nn111ear1i,Son e,( ge dagli 1wmtnl non t Ja- ,IUr•a ,le! Su,1: le pa,:inl" 11111:1 me11ti. -•iwr,ermi ,lni finestrini 1m11t',:mt11\'C,1al11ne '"eramente l-lllll'0 ,I m1rratorc: 11 narratore (nlieo.•f' ,li 11n1ie pcr,l1,1e. le soa- i;DH rhtc d11rn11otroppo poco. 1na e Immortalità ma Je~e al- Calnl,ri:1, 1111111elle 1err1"ar•I" 1lr,. 1/d trtlli in rorJ11. ,:wmlare le ji.-n, ,li 11oe1lm t"_di_!Pi~o10 tu· t1u1111leon!l': , . . . . 1•1' ,. 11bl'au ma·ole. men/re •li pf.'nsn1•11 X.. e riel TeJ/o bi.io1nn le .tue rivendicazioni; e l Indi/- \f' :illr hcni,:n, dh ini1à flu,•la- brlle ,/ 01111e ehe po~jtlflO. llllilor, no morall'. ,·orre1 r1lar\'I. e cou I.o ~l'r11/ore X., 1111,,m:, 1/cl- t'ni•mi, t't'<". •· n11:,ctorci. LINO CURCI Jerenza lo Jerisce in quanto t li r •ih:rne tlel "'lord ~i ~o,1i1ui· mt'ntarmi ai t"Onccrti non ri:sJio,1- il ri1n110 tli Cl111rc-l1ill rhe 11-rla In Mlii e cnrricrn >, scrire1 1 a co· Poco primn (/rlla ,:ut't"rn \', Ma l'ora ,lclln /1'05'1 m11schiti '----_-_-_-_::_-_-_-_-_-_-_::_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_:_,;;;_:_::_i_'::_:i_._:,_!ù_!•_.::_:~a 'dei~ar~ ~d,!~r,:~: u~;~~a..~fl~il•:1~ r~~~~~ ;!:~:i,.;! 1 \:;":':; tr ~~~= ;!:! :~~:~:~~:: J,/'u:::~'~:~~0 11 ~1 1 :;:: :!~~:li,: ;,~;i: 0 a?:~=~i:a n;: ::::;/!i :;;•t::::~,/ /7:eno~~ ~r°"N:r;;,;"";::/"t':::• :a:~;; li buon tempo di Dio. Tu se.I la tomba della pa.rt.e più can di me atuso. - do,e 1•ii1 ,i h11un .-l'n•o di fa• nl"U.'f//10, e ini•f'er ,tarm,ne a ('fl• no f'rtl •fW!rco f' bnroM>. tui mi muso. X. è n,1i in: ll11lin unn 1ir;1 mi-ue,·oll" ~ pt,rd111a. un w a non (nr 1111ll11, o 11/nr q11f'I• rliue: AtWC'('fl lii bl"Jlia. sumo. dd pi,·, distin:li ,crittori aoci11li ~tn•o di 1li'1:n:ionc e ili rnlpa. lo t'hf' 1oi, ("Q« fl"'roln rf11nn ge11• lo 1tli dioi: Mf' n:r <Wra/0110. iu, r lray1t1dnti. Se.rii" co.1i: e Ilio che rir.:idf" in 11:arte•u,li h:ali:i• tilf"::11 mo:arlinna, ,hianrale il R,n,. l11imi diue, .sputò il 11,0 n:011no lui e~ fa1era il Cfflf'"in:o ni t1111i1H ,,iù /a,orile ,..,:inni. "11i~olino·••· c/'i.Jolino. pi,oli- NJ/nrro f)ff tf!f'Tn ,. ntlnn:ò lui f' 11ndm·11 a fW!rtare i ,aldi alla \ 11,:11111lo 1rr il u•10 n1on1lo. il no>, ripf'lt- riilrn,lo. ,. ritlonfl il nu-11/lo ro,l'Tlo•o. To me ne nn· bnnm in ciurt. che 1ti dornn11 (Contlnuaz. dalla ~. 1) ,cono I suoi libri, anche i ro- st direbbe che lo JCrittore si ~rn•() Jd i►~ua~,io ,. del t'0•tn- ,mrl,e In n1o1-lie, ; fi1tlioli". • ,-; tlr,i f/'t'r1111rllr, pfllritln CtJmpapr11,rlntt't"e.•u. era ,pi/orcio mio di un occhio particolare, fn- manzi, dal mom~nto che non aJJldt pl.~ttosto _a Immagini e mc it:ilirno r ~ 1 11 1,r.: , i,·o e prt• nori br"t11. ;,. /In/ili mmn1-rri, I, Q f'C<'• r«. •· n11nno, e i conlndin:i .nocnno tendo dire che lo scrfttort, prl- t scrittore ~hl! si .ser~ di CO· a ltn.sauoni indirette, o quan.• •l'lllr nellu m"mori 1 .!d 110•1ro ,11.tninr 11.rro,111 per In .flrn,I,,, V"""" la 111f.'rrn. e 11tr qual- pil"11111i ÌII d11f' ,,,; campi n spii• m.a di badare alla definizione stru.zlonl. d1 cartelli tU prova e to uno splrllo acuto come il ~rriltort, /rliri,-imo ~I ramltr· ,.1 ,r1 1,. ff' ulir,. ,folt'i, l' lmll""' 'tj . ~ rhe 11nno In I rn:tr nnrr111it11 del 1ar l'nn:ima Jtilln tt-rr11perch~ ve• f: 0 °::J'~: ~~d::ert~u:~tv~, s~~ ~!e e c;~~ ~~~t~',t,! !7;~~•~~!: ~~ ::=:a1':,,._i 0 r;:,'::'~;:a ~~ ;::;~:l' J'~ 0 :::: 1 e,J~!/:~tr;\:!:: ~:,.~,';~e: ~)i1t~':,f 0 !~:"f ::::~~~~: ➔• :~",~; ,7,~:::,:~,i:;";,~~ ;::;:;,;; :!/%!::,::i ;~_,~:ann:i,:~;n d:,~:;:: vno cklla vito. sen.ta colori, Il do l suol persono.ggi non rf- quinte del nostro ~ero t~a• ~i: 1,0., ~en,a 11 111khe,ohn. J,1 elidi r/re .1lurnn110 pf'r urtarmi, 1lforiMir11(X. n,•t1•,r letto Gide) no. noi stiamo 1111i a ,ud11recome dato deU'umanltil. Ora questa ipondono a una carica ambi· lr0 (Il sente che gli tndu.Jtnall •c-i11rr aililo nl JO~pC'II0 rlir il 11mlri, iii t'flrro::elln icn,n,ln i Jurnnle il 11triorlo rlandesti1111b,Jtif' e /i,i la (11rin:n poi In i:en:• conquLtta non pu6 avvenire tlosa; non . ~on.o personaggi del nord. f qros_ri commerciati- 1, 01 1 1 )0 IIC'llo. il 1rop1,o 1iranni- 1,il'rli c11l.cP,Iilr ,li (rf>fltf', rhi,.. f• ... Sono le nm•t-, O,fo un por de" 1·11 col cnle•!lino n portnr11 i pu giuoco O per abilità e nep. rappre:sento.htJ1 o almeno lo ti O i Jlnonz:.erl con...en.,ano t":.ml'ntl" hc-llo ,li C'~•~nn,1u. ,li (l,rò drmnro i11 ,,,.,..dito. ,ni rii• &0 radrn:nto ,utlt .~11lf'.Il pfn• Aoldi alla banca. tosi dicernno l pure P4' grtu a d'Ispirazione, t ,o n.o I n. un secondo tempo, qualcosa di m1taco per Palaue- c-rr1i rl11---it"i pae•11,:,:i i1:1liani, inrntirhrri, (li pn,-n,,. le bibi,,. •o ,li 1rnie rh~ tu)rla ,-li .flii:11/i.t'On1adini. il cat.-"ino corrn'fl qualCO.flldi a.,sal più semplice quando~ le~tore che ablria ap• schl. ma il blldf ~ne, d! mi• 110 ..3 inc.-ntnirc una rert:1 .,1:111-,r/ rnJ(i-. pn•st,ò intt't"t natii ,11I \'011 e-'; dubbio. Sono q11i.Sono mlln ctrnda ,u(11l1atnper i ai· e per6 di grande importan.:a, pro/ondUo Il mond~ polaue- tlco percht _sono pr.vl d1 uno diru.11. l':ar•:1Hi. ,lire An,-iolcui. le J1<t11rhin, df"i pnrrhi. ,11one,,i ""'!11::fl,~ì,l rcnuti II prf'mlc,mi. lo ,en/o, I ,:nari. e il wle 11rrostiu1 le uhie- 4 u /rutto di uno. /reJluentozto- schlano non rbcontn un equi• i:lta trasferibile e sono plut- lripcn-.111do 1,er t'0nlro a rN"ii i ram1wnrtli 1lf"llr ln111riri. 11inr- Ml!W •--.Cc:11 loro pnA•i rin•bombnno nel mio ne df'i contadini che &pulareno ;:r q::t:r:n:;~~:li:e, ~~~; ~~b;;~:f::1 ie 4 1b~{~ • r!~td:1~! :::: :~le ,:'7n~e::O u,n~ta':: ::: 1.rr~ ~:, 0 1 :::~•:~~:) 11;:e\ icl::r~a:~ ::~:in'. 1 :nn:t"~7i,.;o •e~:::··· n~~; '/:,~; 11 °,ii~b;:n;;:,~o. st 'Jt 0 r:~~- ro;~:•:r~"':n~:Jl: ,::;::~ ,::·t:: Mat.eraMI e oggi Roma U Pa- vua: percht Pala:::..::e.tch1 possa to co111ecuno.tltaJ, Dobb!amo lr;u 11 i uilli, l'Ollt:lndano loro•· ;\h. lo ~ pi1i nrt.11,nr,nl momlo. /uor ,ion.-." Chi.uà pf'rch~. pcn,o al H11non mfmc-h.-rrmo di in/or• ~c,chi 114 dovuto vivm-e a darci un'opera pos,Uva deve agg ungere eh.e lav~rando in ,iui mi •i fa troppo ,i,:i 1 11 ti"!,· rl1e i11 /lalffl! >. 1011/fr~ rii l'no('tl/. O /or•e a m11rci 111/le ultf'riori emlll:ioni lungo fra gli umili, fra la oen~ fa,clare crescere dentro di st questo modo lo scrittore non 1a~ionr ,li più am11i, t"ilnionl, e l.f'i farà ,/,., 1cro 111110 ,,,,,.. .11011,ni'?nt11tllo n11prr.c.,am,nu, drll"nrle. m,rrntivo ddlo 1eritto- te del suo popolo con l'apporto que1tl compagni e queste im- ha tradito quelle che sono lr pl'r dani ,m-i1kn di (lll'"•tn nu,,. ~ta? >. Kli t'hif'do pcrplr.e<o. il,111111wrlt? O l.eo1,nrdi?... Non re X. ln: 1nn111, lo Jtnnno tradu- d.a parte ,ua di una enorme mar;rlnl della realtd. Non C'è ,ue co11dizloni e I termini del· , 0 li!tro. 11u:1le non polrl'i rnn ft•r,i K. Arroi,s1~e l"flt"rmr,ue, .•ono loro. ,-;• /Como/o. il pom• cendo in boe.mo. dUponibflltd sp.rttuole. Come dubbio che il pril1cipe ~ecadu.• lo 1ua geogra/la? Non cl vor- tutti i mi,i cli-ror•i. d:irvi nhrrT• $1111 11101/i,i 1110/e ~ubito rn>'.1i- !'j,.,-,.. fid1111:n10 di Te.r,.sa. _Ora: Cli 1hr\ due rilratti del poe• riprovo. di quanlo ,i dice, 11 to, Il sen,,tore, gli umUi della rebbe davvtro mollo a t!°°vare 1111110 ,,h,1. <an~i 1,allidi~•Ìmft1. n1111rmi: e Oh. 110n crrlla, si- 111 r11c111a. 1H1rln110 $11111meu1. ."' 111e del c-rilico. uno più ern1e- cerchh10 nel libro le parti che •1ua• lr omo. rbpondono a conlattl, Jiuare dr.lle riprese, \li 11niriu11,111,per 1n1iri11:ani ,:,1orc! ,,on lo (11rà. Srf'n hn ,ono l,,n•ht fW!ruf.' . , Bened1c-o 1ico !tome co111:11nd11no i tempi), a nostro avvUO ,ono le più de- immagini reo.li non precise e di notar!'! degll allargamenti e un 11 r. 11in•i-'imo t-t"mpin fil molta /nn:t(IJin, I" ili piace if'm fnmnre. ,li Romolo e di Teresn ... dell"ahro ve li leJ.i:-trele da ,oi. boli e d riportano alla mitura cui IO stesso autore potrebbe !opratutto no'I. ci t.'O:rtbbt quella rhc \ i ho tlcuo e•--r, un.i '"" i""'"'linnrf" ciò che non ,i Capi'!("() ~h~ i miri ~1on111Fi Qui. r,« condudf'r~. io ho il dtl Tre impe:rL mancati: vale confutarci la ,cheda biografi- molto a rt9lstrare la soltdtla t no•i1à di qut•lo libro. nri ron• de\t f:art. ttt'o wtto >. S,·en rhi- "'"o ".. umslrn. Trnt't"nl" ront11: pi•rue di 1"0nfe"'1•rmi 1olidale a dire, quando Palu:ze5Chl pN~ ca mo. propr,o nel momento la Jedeltà del tuo. laoo~o. So- fronti 1lrllr opert flf"rc-,,1.-nti: n11 1/ cnpo u:on /iun. 1/omnn,. qr,nn(lo o!n11n:o dotr~ t'on l"amÌt'O An,ioleni per !"in. de U coruotto con la. ,uggutio- che U intenta per noi perdono no incece c11mb1all t:erh_ umo• ialt II dire un pili :art"uuu111n l' iac-i111n.no' ! n•mn1t'l't- le proprlf' rr.spon"'1b1· 1en1lone the è pale,e nei d~ 118 delle COJe quotidiane, col un nome, dii,entano /Olla, ac- rt e U ricordo uno.. mia an- •rn•o umori•tirn: p11r~r1:,.11•rol• \ l:a io non ,orrei lll!t'l'arc ,li litii. f:,c-~ ett->J. . . ritnilli, e•-tndo llt"r:tuaao t"he ,eiuo immediato e eterno del- qul.Jta.no un giqlo di superiore tlca accu,•a lkvo ncon<»e_ert 10 11qur•li e ~ir:ni praihi1i •: 10,errl1i11 mali1in !Uppon,ndo l'enula la pnctc. ,\. r11~ re.te alir oranrni è lroppo lardi per ,ente la vito., la della. letteratura e di umanftd: ora proprio in que- che il Pala:zuchl ha ,nmato 5 1.,11 ,.,__ romnn:ipre ,rt-dr- t'l1c il rom:.ntiere •Hde•e 1ina1n c-rtmf'nl• 11 narrart. _Pr1ma f ece come noi. \enu111 proh:.bilmen• colpo la sua pagino. appare ttl termini va posto il proble· una nuov11 slrada: quanto ,,. ,I, mr:: 11 ,..,à. hn ai·uto 111111 11 ui in hallo non f:irl'i:a rht" t"•pri- 1111 brere tl"11t1mi·oil, P,0Jn J~C· le al mondo 1ro11110 r,re•lo, f:ior•i ,ta.nca e grigia. Palazuxhl per ma del creatore e per questo tempo t pa.uato dalle blasfe- noti:fo ro,i b('l/11rhl" ,:li 11rrhi mtrt Il \ero ~"111im,n10d,ll"au- en. 11111~co 1 e, 1locume11i11r1a: un ahho nH!11tale the rom11or1i ottenere Il limite e.sotto della ne.uuno pUO fare obbletlonl me soUec ~azl~ni alle monach~ 1 u. ,rintillmw t'ome t11rrl1,ii: torr l1nlin110nornin:,to C. H. ,\n• •_Alle c111(11 1e III T"."110 ,Id mal• un JlÌlll'tre. rer10 iOttili,~inw, ,ua parola. deve partir e da una sulla validità del •romanzo•· Riparatrici ali ultimo. P;"Vlnad1 • J rrnì ir1 ltnlia >, mi ,lirr. e,. ,:iolf"tli rhe 101111,110 dml ,uo pa,•• 11110 Amlren fl., ''."o no,ino mw rC"rtodi 1m1111lis~i11111 •0 hlidmiio· partecipaz'one qua.fl f n,en.,l bl• Naturalmente quesH sono f questa Roma, col. trion/o di 1i oJ11rò 111110 1111 1,1110!>. c<:11- •r ha hrn 11ro•:'llo qnd c-he \O" 1rriro, a11orN11'11 _,I cmal~o Ft:r• 11t":qul"llo di rapir,i da &e1tu- le tonto e radicata, tan.to gll per1onaggi direltl, veramente Checco che entra in conrtntol 1,i,q•o•• d•110111lo t'OII un (ra,a- r:li:a ,lire il mor-o di rn1t e-,,. r1111re1d et1rro::1110 .. Salirn j1tl ,i e non far•i r111ire da nu•uno, t 'congeniale altrimenti ri rl- vuull attraverso le peregri- Ma questo è un altro capitolo. rio r11n1f'11:io11alf' ,J,.J qmiJr 1/t>- ,1ritioni. !'11111:hia tli tante mu• r11~ro::ino 111 ,,11r1t10 11 f'. Si CO• o da quei pol'hi • neuuno> \f'• fil al ragfon~mento, a un giu• nozioni, le frequenta.doni dello a.ual più difficile da dtclfrare 1,o mrò ,la ltr10,nnrmi. e i 11111-rir t"On\C'nJ:Ìonale. . • pr1rn lt p.11111be cori unn c~pe,,~ nuti forte •I mondo 1ppo~i11· dizlo•che re.tta etterno e fnu- scrittore dotato di una tale Ja- t per cui non tale la povero~,.;, ,I cirlo, Portofino. F,e,ofr, \lr nt fartbhe • 111 :1un:11hr.1 d, lnn11 '<0:u,e. A l<''IC"Clu nt:r1 111tn1e llf'r •l'lll'C"D.are il ,:un tile. coltà di a.uim1laztone, per gli par~lo. di un critico piu chel/'i11::n \'0101_1".·"•: lii ~nt_,rrnm. p~Ji~:i .do,e An~io! r.ni, :11ll11 li· e 110/11'. Si., ,,onec·a ~cCff11tola 11i~l'trf' che e"!~ ,ucc-hiah!: un Quuto t. dunque, il terre-no altri, per I personaggi che Jan- mai di,armato. PI' ron iii"'flC"lll'I 1 111 mer1,l1onnlr: """ irritato e an1h10 .rrr. l,1 b.orS11 ,I, _c-11010 n:~ro. 1'\t/111. b_ou" chiodo . .tu cui, per /orza di coJe, na• no do. elemento equUibratore CARLO BO e Yo, no, quelle cose le r:0110,.o,1enma •01tenu1eua bntannir., G. B. ASGIOL~TTI ctrano I bw11r1, le /orb1e1, le A~'TONIO BALOL"-l PALAZZESCHI DI BO iblioteca J o Bianco .,,_

RkJQdWJsaXNoZXIy