Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 10 - 8 marzo 1953

Dome1 ica. 8- marzo 1953 ,IH'.l'IS'l'f f'l',ILl,INI '}f CarloLevi * La storia dei calabri non ha bisogno di essere raccontata., ba$ta dipingerla }f di. G. A. CIBO TTO Uno di quesU giorni, quando l' esl.ro ml soccorm, ieri• \'etÒ fon.e un capltoletto che da vario t.empo mi porto de..-1tro,lnUtolaLO µ:ess'a poco co.,l: ~:~hi ~~r~~~n~~~ ~~~uno più di IUI, fra quanti conooco nel mondo delln cultura, t.pet.tJ ~r dlrlt.to H tlloi° c~~ ~~a:;i:~e fra I poch~slml che quando ~C06tl. non u alluvlonlno con il solito srogo d'umori, con l eterna carica dl t!lncorJ più o meno segreti. O!1esembra ormn1 co.-iume del n06Lrl giorni. Uomo civile, di unn cMJ.Là anti~a. porta. sempre nelll\ conver-.a1Jone e nel rapporti e nel g-.udl-zare,come un tono di sapic.nte d!Macco. unn d05e di seceno ottlm~mo, una. comprensiva benevolenz.., «I anche quando N. dtscor.!O al fa severo o mallzloso. lo nccompaçna una misura ed un equ!librlo da \'bro r:1:nore. Eppurt non e che In sun nt.tMtò., n suo lavoro. pos. aano dln:J meno h1~1:..'\t1 (per usare un termine caro a certa ooegM:ca contcmp,D[':lneal dogU alni. pc-oceth1no~u un pla..'lo storlcnment.e fermo e concUzJonato a certi miti oraml sUperntl. fuori sUl.g!one. E' una qurstlont: di stile. SOlnmMte. Prova ne sia.. se ce ne ro~sc stato nncora blsQGn0, lR most.rn l.nnuguratn ln questi glocnl nlla. oa,'ler'a del P!ncio, che comprende un gruppo d~ opere che rappre– sentano t1 mondo contndlno del ml"r.!:oglorno, ed a,trl qua::lrl frn. cui: / tetti di Roma. Raga.::o romano, Pae– saggio di mare, I rilr11Hl dl Alberto Mornv!a, di Pablo Neruda, di Ferruccio Pa:rrl, di Antonello Tromb:l.dorl, ed alcuni dlsegnl. Del rlt.rnt.U glà molto si è detto e ~r!tto. per cui ml limiterò nd nocennnre brevemente rorne por lui v01llano PS•Cre un tentatl\'o di penctrnrc oltre In oan·cnAAfisica. vale a dire un aw:-orond!mento pslcol01.t:cocondolto con l'Impegno, senz.'\ dubbio d!CUcHee nob!ie. di cwlltte 11 lato e'ffl?nrlnle. carntterl"lt!Co di Mnl ~onn rnporescn• tata. Slcchè !I colore. ~trs~o con grn.<:.."le p nnelll\te lmure5• s\onlstlche, tende vl'r.-o c.!llt! ln un ctrto ~nso metal!6lcl. M11gg!oree più n,uovo lntttt111.se è d11to Invece dnl gMJflPO di opere che presentano .Il mondo conUldlno della Cnla• brla. Dopo In scoperta di unn regione prJmltJvn e com– plessa come la Lucania - SCoPCrtnOJ>(.'Ct'ltn d l Levi scrlt• tote In Crhto si è Jermnto a Eboll - nde&"IO è h\ voHa dtlla C.alabr:n. la out m.lserin Le\•l-,plUOresi è gene«>E:a– mente preftsso di ))Orta.renll'ordlne del g\omo. Ora. Il Levi (non è mal suporfluo ricordarlo), nel e 6:l!SI > di Ma.tera e nel trulli lucani, ebbe occasione di .iCoprA'etuLto un mondo J>Oj)Olnto di uom!nl e donne alla :~~b~lf~~i:r~~ral~~ te:.~c~~sr~~!~~ ~°:t:C 1 ùd~~~ scr\Ltore, un·npert.ura con.<;01Atc!c,e, ora Rlrtorante negli ~;rs= 1:ì~ 111 ia o~lo~fe~lle D 1 ~:/.~~n~~h~~l~ di un'antlchl"-'llma. torra portava.no un$ C06I poumte earlcR di cMllà che Il presente - ~enn dubbio dur:SS!mo - non ,·aleva. ad at.tenuare, né tanto meno a dls!nre. L'ariosa. ed uman11,slm,p.'ltln dt1llo scrH.tore ("6pres•o. In pailne d'Intenso Hrlm10 e di viva nccoratcz:z.n riusciva a pen-aderl' l'animo del leu.ore, 11 ounle era portnto a Intendere, slno a corrunuovr.rscne. l'ultrastt:olare drnmma di Quelle oreat.ure fuori della recente clvlU• e che pure non sn.pevano odiare né imprecare, ma rh.1sc!v11no ancor11 a l!Ot'r!de:-ee nd elevare lo sp'r1to oltre la Wlslen..'\ de:le ,•Jdonde ouotldla.ne , Perciò J'lnon?a ~o::lole e umnna, pn– ita dalla famota opera dt-1Levl. venne ascoltata da t.utto Il mondo e non mortirleò la povera gente· di Lucania, che prese a considerare lo scrittore qunle un mlrftCòlcao benetat.tore. I quadri esposti ne-Ila r.econdA saletta d~ • Pinclo , riprendono l'argomc-nto e Met1~lorno ,, J«ato l'll~ ror– tu1:a leucrarla di Levi. con l'im,plldto proposito di r!n– no\'are Il succe,o,soRt.trnv~o l'eoi>r~one pittorici\. E..~1 - scr:,·e lo stesso autore -- Jn1e-ndono legar.:.!l'uno A.11 1 1!– tro c. e r11ceont:ir~. ccme un 110:-0 dlv~o ln ct1.pltnli o un poema, diviso '.n canti. un'\ ~to:1a •: la stor!R • Ml br11c– clantl senta terrR. rUnA.Stlsen?:\ terra anche dopo la rJ– fo:-mA• e di Quelli eche ne hanno avuta un poco e non et crtdono ,. G!I an::omc:'llt! ootrrinno sNnbrPJ"e, o anche In ceMJ cao;I tr-SN'e, neoreallst"cl nel ~QfWl!'tlo e nel dlsecmo, ma d'ttl che sotto più di un 11~ootto fuora.qçono da certa tvnat.lcn a schemi obb\!9atl. D!fa_ttt la pennelhta. ltN1an11 è SCC)."Tf'\'0lc. rome lo s-tlle di un'amola MrNl"'i0ne, }!!. t,11-sln M'""m 0 tk-a è V<1rl81fl ,. 1'!>Ufn1!sredi Ioni ch'arl. vivaci. allucinanti: è la tAVolOtr.?l'l del U!vl c-ht con~C"e– \'amo. mR più CC).'\S::1-)Y.'Vole e sa'dR, oltre che più dectsa– m~t.e <'rlenta'a a p:-eci.,3:"e Il rn.uo plttor!co con sm– -golare cfficacla. Pertanto, opc,re C"me La i;cdova e Du~ bambini cl dicono che la polrmlos, .se 1.n nitri accentua gli asptttl dt unR !: !ctan.za c ondltionata a motivi pollt.tci, nel Levi cl sembra abbLa. aspetti p!0 va.lidi e c libern.t! ,: \'\101 e-sere ~rto .un rl::h.!amo, un energico e v~!le rl<'hlf1mo, ms non un bfflAle porre le èof!seguenze del p~unto ml.sfallo dk– vant! al prcsuntJ re$poru.abll!. In questo sen,so l'umanllà del plt.tore Carlo Le\•I viene a smcronlzzarsl con la sna umanttà di scrittore. • Qunu.e ftsm·e di calabre$! ohe ho dlPi,nto - chlu.sce l'artlsta - vo3ilono essere la d~c;_rl?.ione, la sLOrlRdi un pa.c5e di ~~~t~~~:°1F~~~iO: etc/ ,1~~ 1 o;:,u~~ cri~! porta sul ,uo \'bO la sua storia. ohe do\'rtbbe esstire r!.co• no:,cmto senza n bl.Sogno di· e..<"Sere r.tccontata: Ja 1ua storia, Il suo lavoro, la sua rame, le sue malllttie, le &Ut. :s~r:mze, la sua volontà e Il suo cacau.ere penonale •· Insomma. e per precisa.re 11 discorso, nnc:he pe,r la C:i• labr.a 11 Le,v~ sootA! e perora un'umana slmpnt111: qu~la s.»npatla che egli ebbe per I suol lucani e pe,r- la qunle ~~~:.n!u~:l/~ 1 !f lut 1 C::r~~~e 8 t 1:,~iris~~~~ ~;:;~: e ol)!"ra In una terra senza tempo. che glwBca Implica– bile chi la 5offoca, cd ama chi U. anui.. La stor~a del cn'.~brl. d!cc Le\•l, non ha bisogno d! c...~ereraocontat~ ba.!'ta d;plnserla. Cosi etll credett~ per la Lucania, che tn un primo tempo si tta dato a d,pln- ~~.n~~n~\ ~ /~~~u~!.°èa~~!nt1:v1 1 ~~~~~! iJlO d; scrh-cz-e e C-r:~ si è rennato a Eboll •: e! aU1u– Tiamo ohe Ja cosa po:;,;a ripetersi nel conrronll della Cala– br!3. E per questo che pur dovendo p-3rlare dtl plt.tore. abb:a.mo posto l'aoccnto suUo sczittore. G. A. CIBòTTO Bibliot ... o L A f. I E R A ,L E T T E R A R I A Pag. 7 MOSTRE D'AR'I\J~ A COJ.it' ]."'INA iHlJS'J.'IIE VE,\'E.Zl,l,\JE GEORGES ROUAULT - • ri,-ura • ,. .. ~~f ~l~~i~e~ 1 a~e~~.1~ 1 ~ea1~~ !ant.asla In cui s'avverte l'lrn· mediate.zz.a espref.s.lva d'una. nucva stesura. s.mmetrlca. Da. allora l'addensamento della ma– teria smaltat.a rlca.va suageri– mentl mbUcl e la simmetria. rego!a la ricchezza c :romnt.ca : come nella e Nlllt de l'Ep.pha.· nle> 1&'19, ove sea~e mununa.• zlonl si accendono, seguendo la. mbura, ~ seno ad una mob:La– s.ma Impalcatura alocando l'ln– canto neglJ aloni e negli f!P&UO• ri di colore. Ma In c. Le Jong du Rlvaae • dell'anno seguente. se s'acut.1u.a. - per la ate:saa. poe· Uca. - Il ritmo s!.mmetrlco. la. f~~iÌcl:z1d 0 a 0 em~~I~ i~~: :st:r~rtn~IJ:nt.a.sla In una fil- • Avril ,. 1950 Invece esce d•I- ~~~hi~:a1ftue~lt.6a~0~er d{!!"~rf~: ra del cclorl. verso una &eM1- b!.leallusione d'atmosfera glo!o• i.a. fresca, !Wale - la materia. tirato e leggera - come per un nua-ur.o Infantile ed Ingenuo cui ePays.."l&ede Prlntemps, 19!11, AU'1no.ugurazlone della mo– stra s'è a!fla.neata la pubbl ca.• z:one di una nuova rlv!.sta cOal- ~~~~.~ eft;! e~~ilr Bif!~~~~: AUGUSTO :'llORELLO

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