Fiera Letteraria - Anno VII - n. 44 - 2 novembre 1952

DOMENICA 2 NOVEMBRE 1952 7 BEPI LIUSSO - e Lunrosenna • ltlOSTRE' RO~IANE Cone senzaricerca Werba. alla. « Cr('&apanca. » nellata é da imbiaccatore e ture matlsslane; Onoriamo la Le mostre d'arte. 006endo non può essere scambiata per terra - costruito soJldamente quasi sempre riservate a chi « plasticità cromatica». cioè per con una inslstlta variazione di può spendere cento o duecen- effetto a rlllevo dato dal chla- gialli, senza lmpegno per giun– to mila lire. di rado pongono roscuro. un dipingere che &i gere atla terza dimensione e a contatto con artisti che compiace della sua grossolani- dalle figure distribuite con un sappiano esprimere coerente- tà. Il pnste11o che ratrlgurn senso del verticale. diciamo co– mente e compiutamente. 11 loro una donna. non soltanto nel- 51, botticelllano - riesce sen1..a mondo. Per lo più noi .- ero- ratteggiamento ricorda un noto dubbio a darci l'atmosfera e.s– nisti » abbiamo da fare con nutoritratto del Mancini; e in- solata della mietitura, elevando gente che «ricerca,, (caso po- tioccbettati di colori, che pns- n: sunbolo il path.o., dell'umana sitivo) o che si avvale del ri- sano indlscrhninntamente do.I fatica. Mn. a nostro avviso. il sultati altrui (caso negativo) tubeto alla tela. sono quasi quadro migl!ore del Liusst, cioè variandoli oppure addirittura tutti i quadri, da Ro.,a thca n più compiuto nel senso di un ripetendoli con un bel con- Min moglie. da Rose nere n soggetlo trasttgurnto dalla sin– tomo dl «su.slego». Cute di frutta. Confessiamo tesi di contenuto e di tonna. I disegni dl R. Vtstoll al che non ci è riuscito d'incon- è Convegno di pe,catori che «Baretto» non fuorescono ora trare un'opera dai « caratte- raggruppa intorno a una ba– dà Fazzlni. ora da Greco ed rlstici riflessi ». nè tanto meno racca sorgente dalle acque ora da Marini: si tratta di un una che denunzi la « perenne (siamo, credo. nlla foce di un giovane che non vede ancora giovinezza» dell'artista: il Car- !iwne) un certo numero di bar– io qual senso debba o possa nevati è rimMto al'esercit.azio- che. L'insieme è tenuto su unu orientare la sua ricerca; e tn- ne manclnlnnn. senza una pur tonalità scura. la quale sost.J– tanto s1 esercita. se c•è 1n lut picola nota scWetamente sua. tuisce '11 nero o l'azzurro che qualoosa. essa verrà fuori; pur- Il Degano - uno scultore oome sfondo ponevano gli an– chè 10 scolastico,. ormai ma- che. per le mutilazioni belJl· tichi pittori: una tonalità che turo e comunque più sicuro che, ha do vuto ab bandonnre la riesce ad esprimere Il sentimen– dello scorso anno, non illuda sua arte fatico.sa e ripiegare to. forse il drnmma.. dt t.Anta \ il Vistoli sino a fargli credere sul disegn o e sull a pittura - gente che vive con la pesca. di aver attinto una !orma. e un artigiano simpaticamente Pur essendo ti tutto su linee la sua forma. Il che è da te- illustrativo, cioè legato a un che ne accentuano JR statici– mere. se egli mostra al pub- soggetto o n un fatto senza Là. si sente che qualcosa di blieo le esercitazioni. saperli superare; il· disegno nuovo deve accadere. è lrn- I tre aintci friulani. che corretto non ha mal tn lui te u1tnente. Perciò 11 Liusso - ad espongono al «Camino». sono caratteristiche che son proprie onta degli abbandoni al già Luigi Carnevali. Umberto De~ ngU scultori che disegnano. Jatto di qualche bianco e nero gana e Bepi Liusso: i quali mentre I colori sono Portati camg'rartoo e di alcune solu– - stando alla presentazione sulla superficie esteriore con e!- z1on1 esteriori che sopravvalu– di un Chino Ermacora - !etto decorativo e non con- tano l'arabesco - è un pittore avrebbero « superato tappe du- eludono 1n un discorso croma- abbastanza fornito e di note– re nella vita» e avrebbero tico o in un tatto strutturate. voli aperture. -e assolto l'imperativo del do. Dei tre « amici friulani, 11 Nadia Werba che espone do– vere. seguen~o la voce della Liusso. è quello che. sorretto dici quadri alla·« Cassapanca" propria coscienza... pellegrini da un esperienza non soltanto · instancabili del colore, presenti casallnga e provinciale. riesce e,a~;l:toa 1f ~~~d~e~ 1 ~?:· sl~~ in mostre nazionale. premiati. n? esprimersi con un lingung- dlato con Demetrio Urruchua acqulshtatti.ammlrh~o»;, ecc~~ e~ gie oco~deqr~~f:ht\n11~~n~uoor~~ André Lothe e Fernand Leger: « veng no, veng Cl !a piacere che a Romn lontanerà dalla !"'1ostra molti glnale. Pur essen~o generica- !accia In sun prima mostra: che. altrimenti. I avrebbero vi• mente anoorato all lmp_resstont- tanto più che in Italia _ dopo si tata). smo egli ha in alcuni quadri .Il carnevall è sostanzlalmen- - per es. in Terra di bonifi- ~n~ 8 cjo~ 1\ :c~e~~~~· _! h~~ te un manc1nlano, la sua pen- ca - addirittura. delle virgola,. avuto luogo le sue ultime sug- MOSTRE TRIESTINE Tutti concittadini di BRUNOMA.IER gestioni (per es.: Outtuso). E' da incoscienti dire che la Wer– ba sin perso11ale e originale; il suo modo di dipingere sa di impuntnturn giovanile, come un ragnzzo che s'Illuda di esser Dante declamando Il canto di Francesca. Oli anni faranno comprendere t\lla giovane e ca– ra espasitrice che la sua bat– taglia di oggi è latta coi fan– tocci di piombo nl posto degli uomini e con le bnmbole al posto dei bambini guaggio vicino a quello dl To. e~n~i~e ~~~1~ d~~~~~= si>. si dispiega un suggestivo - tutti al Babulno. non per hnsmo ambie~tale ed atmo- caso - uno appenn cl sembra sferico, lmperruato su 1wa tin- alquanto consnpevole. il Llusso; te-guida, che tempera, e as- e nemmeno lui ha sempre un ooggetta a sé, tutte le nitre. sicuro orientamento. se non un Quella di Del Drogo è nnn val!do esito. Da aggiungere. rl– pitturn soa~e raffinata. cb~ ::1 ferendoci a quel che abbiamo :'~~real~~~teg:;o~~v~!~ 1 C>Ji visto,.in questo scorcio di sta– moltepUci note. ma per inten- glone, che molto incoocien,,11. sità. vorrei dire. di cheti e nnolta presunzione e molta_ lm· misurati arpeggi; e non n ca- provvlsnzione rono in giro, ed so abbiamo adottato una si- è scon.certante che proprio fra mlle terminologia mustcnlt, i bohemienne., - cioè fra co– perchè musicale è, appunto. loro che dovrebbero essere pun– nella sua in.tlma e spirituale to ligi a scuole. tendenze. ~ca. sostanza, l'opera di qur.sto demie - si riscontri il piu pe– pittore. lontano da ogni eE:t.e- dlsseguo e lnconsi!tente con• riore sfoggio di virtuosismo e !onnismo. renlista o astrattista tutto flso al semplici e schietti non lmpartn. Brutto segno. re– e percio umnni valori dell'art.e. llquato di un'epoca in cui 11 Il Rebez ha presentato una conformista era conctlzione ne– serie .di paesaggi, di soggetto cessarla alla vita di tanti po. alpino e montano, in cul, ad veri diavo1l sedicenti artisti. onta di un certo soolasticlsmo GIUSEPPE SCIORTINO qua e là manifesto. c'è un'in• LA f 1 E R A L f. T T E R A R I A ·, A PROPOSITO DEI RECENTI SPETTACOLI ROMANI Pag.7 L'Incompiuta di ·Michelangelo La Pietà Rond4nlni - l'ultima delle Pietà scolpite da Michelangelo e lasciata incompiuta - da Roma viel"'~ traslertt.a a Milano: la famiglla patrtzia che la poS6edev, ha. trovatt> nella. caipitale lombarda degli acquirenti; sicchè i romani, gl'ita11an1. U rilondo internazionale che vive a Rorha, per l'ultima. volta hanno avuto modo di poter e..mmirnre tanto capolavoro esposto al Museo BJrgbese. Anche se la Pietà di San Pietro e il Mosè (le due opere dl Michelangelo che rimaniono a Roma, essendo la P~ta di Palestrina di dubbia ..attrlbuz.lone) non sono rappresentative dell'arte del Buonarroti, tuttavia il trasfe– r.mento della Pieta Rondanfni non va drammatizzato: \ snrebbe stato pee::giose, tome si è su~surrato per alcun tempo, degll americani foseero riusciti! a ottenere 11 per• messo per esportarla e et a.ve.sseroprivato anche di questo capolavoro. Però la !accenda ha un signtncato che non va sottovalutato, polche è sintomatico che t proprietari dell'opera non abb!ano trovato acquirenti tra 1 romani, niantre a Milano è stato !acile riunire alcuni industriali dlspdsti a sborsare a fondo perduto un bel gruzzolo dl rnllJonl per comprare unn statua da o!!rire in dono a una gnll~rln mllonese. Il fatto costituisce la più chiara prova della.\mettitudine dell'attuale classe abbiente romana, erede cegenere di famiglie che seppero nei secoli arricchire Rom4~;!~~n~~1~i,d;i~~·ue, sembra s.ia stata tratta da una ~colonna e che Mlchelange~•> l' abbi a e cavata.> togliendo e il soverchio, prima scoprendo le parti più rile· vate e di mano ID mano le più basse > per e U ir..acere degH occl mortall che spesso des.Jderano vedere quello che non vtQero mal>. Il Gott(,. attento b!.,gra!o del Buona-rrott, riferisce che il storno do-po la morte dell'artista, un inventario delle sue cose !u compilat.o per ordine del Governatore di Roma, e Ln esso sf dice che e in una stantla a basso coperta a tetto> si tr.:>va.oafra l'altro e un'altra statua principiata per un Cristo e\Un'altra figura di sopra, attaccata insieme, sbozzata et non\finit.a >. Era la Pietil Rondanini. Ad essa il Maestro avevSJ lavora Lo e tutto il sabaLo (12 febbraio 1564) che fu it\antt al lunedl che si amalò, et la domenica, non ricordando che fusse domenica, voleva ir a lavornr se non che Antonio gne ne ricordò>. (Testimonianza di Daniele da Volterra, discepolo di Michelangelo.> Ora, mentre ner.a Pietà di !;an Pietro gli elementi della scultura non sono puri in quanto risentono della statuaria fiorentina del Qua.tttocento ed è troppo accen– tuata la. Pteoccupazione dell'artista di giungere alla per!e• zione !Drmale e anatomica per esprimere sentimenti non ~rf~~~~e~~:ta. 8 ~E::t~!1n:!10u~f F?rue~as~a ~~:f!11~pl~~ rtl:::o compositivo, è serr"'l,a nella struttura ed ha accenti plastici coe'!enti con le insite accentuazioni simboliche. Ma questo assillante I'1vorlo dell'artefice intorno nl 601!11ettodeila Pietà (si hmmo solo le copie di un'altra Pietà in rilievo di Michelangelo, eseguita per la poetessa Vittoria Colonna) attinge I 11erlicl del sublime, in<Uscuti– bllmente, nella Pietà Ro,ldanAni. A proposJto di quest'ultlma~pera buonnrrottana.. scnve il Sestieri: e Finita. non IIJ1I~ E' difl!clle dire dove si lntzl e dove si arresti il TIOn JlnUo di Michelangelo, senza ll quale Il palpito interno di molte sue opere, possente talora, talora implorante, sarebbe\ come spento. Cert.o fra le sue Pietà, questa segna I limiti non oltrepassablli del linguaggio figurativo, senza cadez-e nell'arbitrio di un frammentarlo astrattisrr.1 >. Davanti al blocoo, dal quale palpitano le ligure della Madonnn e del Cristo. con parU llrtlte ed altre appena accennate e con ovunque 1 segni dello'Kcalpello, si ha una emozione profonda: e non sl tratta d un'emozione pieti– stica o religiosa; ma ciò che all'opera d'arte si dimanda, )'emozione est.etica, ha luogo guarda.ndo\l'opera di Miche• la.ngelo. Non è in essa chiaro, fra l'altro,,se è la Madonna a sorreggere ii Cristo o viceversa, forse Ce 1n sen,,1 diverso) si sorreggono a vicenda; e pertanto l'incertezza ha la sua suggestione. Com'è ricco di significato il volto appena accennato del Cristo, nel quale è slnt.ettzzato\tutto il dol.:>re del mondo, oltre al dramma inerente alla vtcenda. biblica ra.ppresentata. Ed è stato per noi, che ad ore e in giorni dtversi siamo tornati al Museo Borghese. commovente vede~ il popolo - diciamo il .popolino, quello minuto, anonimo, la povera. gente, a 1 1 straoc:,Jni - far la. coda per entrare nella saletta àove la. Pietà. Rondanini è stata esposta (per l'Ultima volta qui a Roma); e non cl ha punto meravlgHato non incon– trarvi alcun conoscente intellettuale o artista.. nemmeno qt.elli che sono sempre in prima fila nelle cerimonie con i IO!Dgr~!i. G. S. Le gallerie d'arte triestine hanno ril)reso. da alcune set.• Umane. la loro attività e le mostre si svolgono ormai co::i ritmo intenso. Alla Galleria Ro660nl hanno esposto tre ar– tisti concittadini: Antonio Furlan. Romeo Del Drago e Mario ·Rebez. li Furlan. dopo varie esperienze cubistlco - a– strnttegglantl. ha trovato se stesso in una pittura. le cw occasioni tematiche sono of– ferte dalla contemplazione commossa della vita e dell'in– timità domestica. Il nostro pit– tore. in altre parole. sl è fatto il linOO cantore degli Interni del suo studio e.. della sua ca– sa: e attraverso la via della sempl!cità e della verità. tan– to lontana dalla ricerca a– stratta e dal tentatM di ci– frata stilabaztone lonnale, è giunto. in quest.i ultimi anni, a dire un.a sua personale e ge– nuina parola artistica.. Le o– pere migliori della recente mostra ( Interno con chitarra, Finestra, Sole dietro la tenda, Interno grande co11 armadio; sono tutte composizioni vaste e di alto Impegno. in cui non è difficile osservare come i di– versi oggetti casalinghi per– dano la loro reale consistenza, dissolvano e riscattino, per dir oosi. Il loro fisico peso per es• sere assunti In una nuo,·a di– men&ione formale e coloristi– ca. che dà loro accesso al re– gno della poesia. E in cosa più &0rprendente è che tnle passaggio dalla sfera pratica alla sfera poetica avvenga t"O– me insensibilmente. senza de– formazioni, senz.a. violenze ap– portate all'ordine re.>le delle cose. Ciò che compie il mlrn– oolo è rocchio de1rart1Sta. che coghe per lirica 11lumJnazione un particolare ritmo od un si– gnincatlvo accordo dl oggetti e quello traspone. come per un colpo di bacchetta magica, nel fermo rigore oostrutti\'o del quadro. Arrivare Qlla poe· 6ia attraverso il vero è stato. per Ja pittura. un precetto ~– tico quanto la pittw a mede- negabile, e talora anche eW• cace. ricerca di sintesi. E pur se il docwnento paeslstloo pre– vale generalmente su.I testo pittorico. sicche l'opera dello artista è limitata nd un lirico commento di certi pnnornmi ond'è stato oolplto il turista• pittore. questa serie dl disegni non manca d'interesse; e CO· me prova di stile grafico. in cui il segno marcato e incisi\•o si alterna allo sfumato. va col– locata senz'altro nel bilancio attivo dell"opera di questo ••Symposinm,4' \ per JialipierO ~~ri~rmea ~:~~taF~f 1 ~~ù ~; proverbiale. remota valldltà. sia net lavori sopra rlcordnti. sia in alcuni vigorosi pnesag– gi. di calda impetuosità espres– sionistica (cito Case In collina e Casette oon giardino) o di squmante accento /auvista ccome Osteria di campagna), sia 1n talune nature morte, fissate in una solida ed auste– ra struttura formale. Se il Furlan Cli quale è p•e– sentato da alcune acute e pe– netranti pagine critiche di Re– migio Marini} punta, nei suoi quadri, sulla fervida e can. tante energia del colore, Del Drago è sensibile. invece. al delicati effetti cromatici. inte– si in senso annoniosameute tonale. Nei suoi migliori pae. saggi (Ultimo vlllaggio. Val• Ione di Muggia, Sant'Antonlo fn bo!co, Cattinara e l'impor– tante Ver.o il ronfino, dal !In• autore. Il problema malipieriaoo cati i critici che l'hanno indubbiamente difficile: è affrontato coerente e serrato: ce n'è a fflR non 8000 man- sullictenzaperrtcondurreladl- sorientat.a persona d1 cui s'è • ' · d detto ad W'la concreta dellnea- COll serieta e preparazlOoe a eguata ztone della figura malipterlana. • E a chi non intendesse avven~ turarsi nella lettura integrale ,•ono al dl fuori. o tutt'al più di GUIDO PJA.l.\.!l:ONTE tolare dlnanzi a due righe del ventitré saggi basterebbero a.i margini, dell'attività. musi. stampate nel l~cido rotoca1co le poche, ma esemplarmente cale. dt Rl.7.zollo dell Editoriale Do- lucide e lineari pagine ant.epo- Nel gial'dlno d'inverno del- Ebbene. questa persona che davvero prec.edenti ne.lle pur recava anche le firme - è. tri• A lf'ggc~e certi _recenti giudizi mus. Cosi che la persona di ste al sym.postUm da chi ha se- l'Albergo Excelsior hanno e- conosce e valuta per diretta e- dibattute questioni musicali del ste ma doveroso dicordarlo - su Ma.hpiero c è da restare buona cultura non ne capisce uito sin dagli inizi, con atten- sposto set t.e artiSt-i concittadi- sperienza Ungaretti o Quasi.mo· nostro tempo. di Ottorino Respighi e di Ilde· sbalorditi, attoniti. Rhroluzio- un'acca, non si raccapezza ptu: to occhio la produzione mul· ni. Trn le diverse loro opere. do, che non tgnom Carrà o Vediamo un po': per molti, brando Pizzetti? Erano i tem- nano? Novatore? Artista spe- chi ave\·a insomma ragione, il tl!orme di Malipiero· Guido M citeremo anzitutto i due pue• cnsorati ma che serenamente mottisshni anni Malipiero fu pi in Clù l'ambiente musicale, rimentale? Tutte fandonie, teg- Cesàri di un tempa o li Celli Gatti · · saggi e la natura morta di A- non si ficonosce competente 8 dipinto dall a .critic a negatha per sua natura litigioso e. scor- gende, ~ùbbole ~esse in giro d'oggi? E' facile rispondere che No0 solo dei ventitrè sag~ llce Psachnropulo Casaccia, in formulare un giudizio critico come un pericol.oi :;o eversqr~ b~tico, ap~!'.Tiva ancor pi~ esa- dalla cnt!ca malipierAnR. la ragione ~a girato ben ~I lor- è contesto tl grosso volume: cè cui al rigore della costruzione nei riguardi di un musicista. delle lE-ggi annomche e tona~1. gitato dap istituzione dell Acca- ~ chi e ,du?que questo Ma: go cosl dall uno. ~me doll altro, ancora un completo catalogo formale si unisce un nttento e c 1 unle 1mpre.,slone s'è costitui- come uno strnvag<1 nte. sp en- ucm1a d ltalia e dalla cor;ise- lip1.e.ro? E ~! mucisista piu e che i rispett1v;~ giudizi 50no delle opere. postillato da ori• insieme vivace giuoco colori- ta della musica di G. France• mentntore, un nna, ·ch1.co . un gcente corsa_alla feluca. all ap- tranquillo . ptu borghese, pi~ stati dettati datl 1mprovvlsazio• gìnali. curiose e spesso diver- sttco. rh'elante sensibilità e sco Maliptero? La persona In dinRrn1tardo d~lla. muStca, ~ pannRgg10 d1 trentaseimila lire reazionario di questo mondo. E ne. da11':1 presunzione, dalla tenti anbotazioni dello stesso finezza di gusto. Anche Lucia- c:ggetto - l'abbiamo av\·ert.it.o futurista, e rh1 piu ne ha ptu annue e al permanente ferro- un l.nsignificante epigono dl malagrazrn. autore - che non esita se del no De Comelli ama ricostruire - legge pnrecchlo, ama arric- ne metta. Soprattutto venivo \·tario di prima classe. L'est.e- Puccini, di Mascagnl. di Leon- Il problema malipierinno è caso, a riconoscere mruÌche\O• lo spunto ~allstico secondo il chire ed integrare il proprio posto m rilievo il suo violeJll?, rofilln era allora li peggior ma- cavallo. un inane imitatore ~ indubbiamente difficile e com- lezze e sfortune di qualche pa- medltato ritmo d'uCa visione bngnglio culturale: ed ha Jetto ,nopinato distacco ~alla tradi- le ngli ~chi dei _capi. e una Cileu. un maldestro pla.giRrlOplesso. ma non è un rebus: e glna sua - ci sono ricordi e interiore; ma in lui ,la manle- quindi numerose cronache, nu• 7,1one,e dalla tradizione 1talia• accusa di esterofilla costituiva di Giordano. La rappresentf!,• non sono mancati, per fortuna. pensieri net quali la !lstonoruia ra espressionistica. quale è merosi articoli concernenti Mn· ne in partl~olare: Mahp1er~ e- il_ comodo mezzo per sbarazzar- zione. della Favola del Jlgl10 i critici che l'hanno affrontato di Mnllplero uomo ed artista propria. ad esempio, della Psn- G. F. Mallplero Upicro e tn sua musica. Quali rn un esterofilo. uno sc1mm1ot- s1 di un temibile concorrente cambiato nlla Fenice ho in- con seriet.A e coi~ prèl')srnzione: si proietta \'lva e fedele ci 60 • charopulo, tende a delle solu• le conseguenze di queste let• tatore delle aberrozioni d'Ol- sulla durn ~•ia del traguardo somma fatto aprire gtt occhi: alcuni nomi nbb1smo fotto piu no preziosi documEnti 'eplsto· zioni studiatamente geometri- Prospettiamoci per un i,tan- ture? A pnrer nostro addlrtt• tra1pe, uno. sfacciato. importa- della Farnesma. chi ha mai cianciato di mo- sop~. al!,-fl sono elencati nelle lari di Busino. di Botto. di che, per zone ben dellmitA.Lete. di grazia. la fìgura di unn tura catastrortche confusiona• tore dt alc~imie altrui. Non era A poc~ \'&leva che una pa:te dernità. di esperienze, di rl~er- pagine d1 quelln sont~o sn rac- D'Annunzio. di De Falla e d.1 da netti contorni e messe in pert-ona di buona O discreta rie, incongruenti, si da condur- ta)e ~ttcgg1amento. R."-"i~to da della critica - da Mila a ~ A- che? La Sì!lt.uru. del muslr.1sta t<?lla, di quel ~y ,npo.nu, n - a moltissimi altri, c'è una copiosa risalto dallo squillo gioioso del cultura: di una persona che. re non ad 11m profilo dell'nrtistn cnt.lc1 esi.ei_npcranct e di poco mico. da Labroca o Mantelli - veneziano ~ tutt ~I plu eguale dirla con termi ne an glo-sas- bibllogna.!ln finale. E parecchie colore. Certo, uu lontano tnse• pur non nutrendo unn pnrti• in questione, bcnsi nd una fìt.- conto: vess1lll!ero della corren- pro..c.pettassenei suol ec:nttl ter- a Q\lella d1 un Pietrl o di un sone - che Gino Scarpa ha fotogra1 1 e: fra le quali vorrem~ gnmnento insieme estrnttista colnre sensibilitA musicale. our tR e greve coltre di nebbia. te tu - .scripta manent - 1~lni il pr~blemn critico moli- Salvntore. Al)e~ra: An~i, con promosso e pubblicato in o~ore mo senz'altro scegliere la ripro• e cubista, inteso in un scw.o non essendo un inveterato rre• Ogni artista contemporaneo, nicntrmeno che Gnell\no C~- pierlnn~. si tratta\'a. della cri- !11e!10 origmahta. con ptu .scarsa d~i settant. anni. di Mallpiero duzione di una scheda della vagamente decornth-o, Rta al- quentatore di concerti. ami tut- d'Accordo, \•ede accendersi in- rl. musicologo insigne e uto- tlca « gio,·ane •· spencolata. a- 1sp1razione. La tesi nuo\'isslf1?R. L o~~a di Gian Francesco Biblioteca Marciana di Vene– la base del lavori di De CO· t.a\·ia tenersi nl corrente. per torno alla prdpriR opera giudJ· lare della crltl_ca musical~ sul mante de1le.avventure. i cui nr• !ormulnta ~ualche !f'CSe addie- Malipiero - Edizione di Treviso. z.m. concernente il manoscritto melti; in cui non manca. pe- rommt capi, di quanto !\tende zl contrasta.nti e fieramente po- massimo. quot,1diano. itn1iar10, Ucoll vemvano Agevolmente t~o da Em!llo Rad1us nel set- 1952). In una nobile ,·este ti- rletrlncorouazione di Poppea. raltro. un deciso piglio per:,o, nel mondo della musica: e Jeg- !emici: cosi e sempre stato e uomo d1 un erudizione !or- ncutrnliz.z.ntl da due righe del llmanale L Europeo e stata di: pogrn!ic:n. impro1_1tatn ud .una ( hl prese in esame quel prezioso noie (peru;o a certa vena ar- ga di conseguenzn. con una cer- sempre san\: fenomeno quoti· midAbilc. ma Rltretumt:o sordo Gesftri. o da quattro dt Alceo sposata sul confratello Oggi laterzlnna scvertt.a e precisione, c..ocumento? Si mcomtncia nel guta e spiritosa del Circo) ed ta atten1.ionc, giornnli e rivi- diano. d~I quale la persona di HmpRnato v~rso 1 n mu'1ca con• T(lm, 11 qu~le ultimo nvcv~ il condensata. e rlesposta drnst~- i! gr osso volume raccoglie \'en-11901 con uno sconosciuto stu– wia ben disciplinata e consa- ste senza trascurare gli articoli cultura e ben al corrente, poi tcmpora!Je':'- m ogni suo as~et.• vnntRAAl(?d1 scrivere sul 1nor• cnmente da Teodoro Celll. R.1- tit.re sag~l su M.nlipicr~ ~o~uti dente di musica. Guido Buggelli evole chiarezza di stile Jn che parlo no di musica. dt con- che altrettnnf-0 si verifica per to Basti rilegger~. per com in· nnle uffietnle del r~glme. li pub- vali nella tiratura. solidali del ad a uton d.lvers1. scritti m di· d: Cremona. poi nel 1902 ecco 11 ima izione O pasta a Qutl- certi. di spettacoli lirici. unn c 1 ucgli scrittori. per _quei. plt· cersl. quanto scrisse, ad ~.se~- blico dei let~rl s erf\, di con~e· nuovissimo giudizio critico. V('r~ epoche; dn Prunières a ,entenn.e itallpi.ero tuffarsi nel– I dJ°5ht I P ti ritmi d! figura questa. intend1omocl. tori, per quegli architetti che pio, i;ict n~1nrdl di St.ravmski. guenu cosutulto un,immagme A nulla vale che pnrte della Basunnelll. da \.nloy n De Pao- lo studio. e piu tardi vmcent a c us e serra . tutt'altro che ipotetica al tem. essa conosce più a fondo dei E I a,·vers1o~e a M~hpiero - di Mnhp1ero sotto ~ ncc~nnato c:-1tica nbbl.a prospettato ancorn Il. da Anse.r~e~ .a Piero Nardi. o Indy, Gaetano Cesàrl. Kurt De crlr~~i ~ng;no gl~ a~I po nostro, poi chp la musica e musicisti. Non è questa dunque ln!-ieme con ti compumto Ca- aspetto del rl\'ol11z1onar10, ad una \'Olt.a 11P'.Oblema mnlipl~- Musicisti. cnt1c1, scrittori d1 Schindler. Bernardino 1\lollno– quere f uidonc an~ · spesso considerata estranea o la fonte del d!sorientam"'nto net sella - era il ber.seglio di quel oltrnnu. del candidato ali er· rlano l,lei suoi esatti ternmu: gusti e di pareri discordi: ep- ri. un piccolo foglio un mo~ 9:ccento l smente pres- complementare. o accesso~ln, nostro amico. bensì l'atte~1a- marlloquente manlJeito che gastolo o al ruqnicomlo musi• quella - ahimè. non p1ù gio- pure. proprio da questa molte· du.io burocratico: ma' nel QUD· sio°:ic;ticoe, co~e sempre, pre- alle vh,e correnti della cultu· mento curio.sisslmo tenuto ~al- Ulic nel 1~32, in dl!e~a della cole. J?a quel tempo non éono \~_issima -. e tuttnv~a una plic~tà di giudizi la figura d1 le ta nta recente storia musicale ziosi e delicati. ra, sJ che persone versate nelle la critica av,·ersa a Maliptero. tradlzlone italiana. cloe melo- ryassau. Ee non nlcuni anni: eb- 1 cnt1ca ermetica. con!us1onn.ria, Mahplero esce nello. luce di u- suggestivamente s.i specchio. BRUNO MAIER umane lettere e nelle arti vt- uti atteggiamento che non ha drammatica: un manifesto che bene, d impron-tso, contrordine! .. tetJzzante. costretta " capi- na unlt.à critica, dl un profilo GUIDO PIAMOI\TE 1ar ò

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