Fiera Letteraria - Anno VII - n. 28 - 13 luglio 1952

Pag.6 ILCO~IPAGNO SOLITAltlO "Epp11.re ,li,•e. coNu so110 le cc,se In sè eq11iu!1le a ,lire COHfl Ntuu, In,,· BibliotecaGino Biancò LA FIERA LETTERARIA DOMENICA 13 LUGLIO 1951 "NELLA TUA INDIFFERENZA LA MIA MORTE,, POESIA DAL VOLO NERO DUE B;RANI INEDITI (Oaill appunti per la e Persu311lone >) I Homlnes dum docent dl.sount. L'amor,:, il buogno dl comunicare a.pii altri dò che noi sentiamo, di fdm.– ti/fcCJrd con loro, d fa si:mtlrc l'lml>()l!sibllltà di posse– dere 1101 steul. Pofcht comunicando all'altro noi vo– gliamo JJO$Sederlo, o che lui JX»Slcda noi, pare che egli c'Intendo. fino in fondo - ma ci accorgiamo che c't u,i punto dove c11li resta lr.d stc.,so con la sua vltct, e ,1on compreride mc stcuo co,i la mia vita. Co!I che ,1on e POUibile co11111nicare la cosa plU piccola: non li comunica che il razionale. La volontà di comun.lcart agli a/Cri coincide coUa. 11ccenitl1 di trouare la. ratio, il noO.s di se steJd. Oli uomini educando c.o~l~no. Gli uomf11i cosi dlsc:.m~ l'ultima cono.tcen1:a: l'lm– poulbilltlr di 1'0JJcdere se stessi d0ctndo. Polcht il vuo– to del mo,ne11t-o lo attrlbul.1cono per natura fuori e non dentro, come prima attribuivano Il valore alle cose in ,è, mentre dipendeva dal di dentro. E pe,- lo piU attrlbuiJcono a11che l'aµorla della eomunlca.:kme fucrl e non dentro, alla LTolazio11ede11/Ialtri uierl, e non al non avere che cosa ~1~ui:,1care, Eui credo110 d'avere quolc11c COJa da comunicare fi1ichi credono a u11a lnd.ivldualltà pro;wla pel !alo fatto che vo11llono in questo modo e non in quello. Eut !Cntono di volere quc!te e queste cO!e. e po1111lano suf punto Mcuro del loro \o che vuole. come sopra un ente ra::lo11ale, Ma 01111 altri bbo11114 dir le cO!c non percht Uai le vog/iamo, ma prrchi sono in sè da volersi. Per pnsuadcre Clii altri devo re11d~e rar!onevole la mia realtà che per mc i wi /atto. E ai;vfcne che 111110- minl incolva110 f mc::! della ccmu,1tca:tone o la fa– talità dell'l!olamMto. non la 1mu:iom1lità della propria rea/là, l'tnsuufslen.:a del, ~r'!prfo lo. Il Tutta la Mtura 11011 i cl1e 1,0/ontd dtll'Uomo (OfJ- 11aWvo) per essere persuasa, Nelle supreme espreulonl oueato af chiama apaatolato, re/lglont, Jllo!o/fa, arte. educa.tlone. E gli uomini di q11t:Jte parole al coprono come Dfà fossero uomini. e nidrono queste parole d~l/11 loro ouallmque ulta, ctrca11dola nelle minori eapre!– alonl. CAltLO l\llCHEL~TAEOTER

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