Fiera Letteraria - Anno VII - n. 25 - 22 giugno 1952

Fag. 6 LA EJERA LETTERARIA DOMENICA 22GIUGNO 1952 L'ARTE,,IL COSTUME E Cl.I IDEALI CO~IE APPAIONO I LETTER VJ~STITI che svestono (Co11tinuaz. dalla pag. 31 sto ,w11ostante tutto. breve tesa sotto la çupoletta Il foulard celeste, pe1· csem- e Il s,a.rdonico sorriso dello di tutti I lettel'a:: ponanno pio, esibito da Paolo Monelli scrittore, tutto un grovlgUo I loro sforzi nel presentarsi In verso mezzanotte davanti a pulsante di vecchi con a:Ustl– pannl ct\e potrebbe1·0 anche e Rosat.l ~. nelle sedute del fa_ val!, di don Giovanni In SI– essere Innaturali. cioè non moso parla.mentino liberale, cllla, dt attacchi alla censura, consonanti con la loro Indi- un foulard leggero e bene an, di passeggiate con Anna Pro– vidualità), si sottopone, col nodato al collo, non contrad- clemer In carrozzcll3: a vllla suo lst.lntivo modo di vestire. dice affatto n monocolo. Un Borghese>: uno a cost.ul , Il a del veri reattivi menLa.11,o simile aggeggio faceva presen- Malaparte: metà quota ~r la ùi ANNA SALVATORE Certo che forso nl?ssuno galoppatoi e va. alle prediche •;::::.==:;,:::,-_· e- menta! tests :.. Se si osscr- tlre, prima ancora che uscis- sua mlslltlcazlonc. strapaesa- studlo del costume Inteso co- dc~antl cl dice che Clara va attentAmente Il pacs.'185:iosero nella Medusa deitlt Ita- no In poesia e Champs Ely- me maniera di vivere e di pen. Maffel a Milano. a Parigi Ma- negli amb!ent.l dove hanno llanl. quel bel racconti tra Il sées nelle camicie e nella spac- i;are dcl1\1omo aura verso i dame d'Apony. a Berlino Elisa luogo gll Incontri della ml- cosmopollt.a. l'esotico e Il ru- cat.a. sul dietro della giacca. tempi. è più gustoso. l'ealc· e di Hohenhausen hanno g!à \~~§~~~ gllore intelligenza Jet.teraria. st.lcano che, hanno decret.ato neorealista sulla pagina e Ma.- scoperto. quanto quello del co- lmpatato come preparare Il ...., si può comprendere la rag!o- la valldltà narrat.lva del ce- rlna Piccola nelle camiciole a sunne Inteso come ablt-0. fog- trionfo delln llbert.'\ nella pa- ne di quelle apparentemente lebre ,1ornallst.a. vivaci colori: tre, direi. per gla. ornamento. Se rinndiamo tetica penombra di un salott-O. ~~;=::::;'?? ~=~'==> strane occhiate che I crltlcl E cosi. U iilacéone alla cac- premio ad Anttlolettl. seinpre !~~it't~o~f1!0:f'l~: 0 c1~e ~~~~~~ !~~1!~~d~a~~~eoi:ir:~~~fg~~= l:x~~h-:i; ~~~~:~~~I &~!~~ 1 ;t 1~~· 0 1i ;~;~~alo~i:awa~:·~~~~~~ ~~ r~~~ ~~~i~1c!r~gl~:~~~ più l'uomo si veste e direi tura leonina. se con entm;la- sorriso con cui Gofftedo Bel- I.azioni di prosa. all'Eliseo o naggio. rardent.e europeista, quasi si camuffa. tant-0 più In smo indossa 11 famoso pan- loncl vi accoglie sulla soitlla al pranzi al <.Re degli amici> tant.o a Stoccolma che a Pa- . ~~ :e;:~P;:ni5osu~~cf~~~l1.enu-g~~~llei~-o~;.ta~~nte~,;';'P~~= Prima met1 del X\'lll i.c:clo, In Italia: (da sin. a destra). fatcrn:une, m,u,lro pelHcclalo,bottaio, urlo ~ttl;~~ :uaP!a~~a u~!l;err!~ ~r~:::~~~~se'\f'r~~~:~ 0 u: ~~~ oa~;~~!~o~aB~b.a~~e~ se qunlcuno si dtvert.lsse a rh·e con entus10smo per la 11- ------------------------------- Belloncl sLrln~e la mano, vi Eboll, ama mischiarsi. col suol suo progressivo tradirsi nelle ricostruire una cronaca esatta bcrtà del suo paese. bat.tc sulla spalla. vi squadra panni di lntelllgentlsslmo e vesti sempre più azzimate Oi111 del cambiamenti che p0ssono Cosi, dalln prima donna In Il I d 11' affettuosamente da capo a raffinato proletario. con la volta che viene a Roma., di- essersi svolt.i per esempio nel- cal:>..onida cicllst.a e berretto avoro e UODIO piedi. Non la.sciatevi lngan- gente che abita un POCO più mentlco del suol stracciati la foggia delle :;carpe O addi- nlln milschiettn. è logico sup~ , nare.: !°insigne crlt.lco. nel suo In su. E la. mafl'llett.a.bianca Cummeo, dei ~uol sbrlndella- rltt.ura, per paradosso. nd ~ITC che Il voto femminile e , cordiale gest.lre, "'.I st.a t.ast.an- che apre perennement.e lo ti di Spacct.napoll: uno due mutare della forma dei tac- IP"- stato concesso. · do•1a stoffa. e- Biella o Mar- striminzito baverlno sul collo t.re quat.tro clnQue: 11 decl- ~~~1v!~;~;:C a~~t~l~~tr~~~!~~ les01~~~~ 11q::i'~1c~i~~ ~~: • ~~~:r~it.o siall~hl~~-rat;':~~u~ ~~n~:s~o ;~~:In! Ro!aa F_: :e~ ;:~~l~~ta~u::a~t<!n1~: sconcertante di t.utlO lo svi- ,::an;,,.'I,, Il colore della cravat.- e o DI e e te ,,. no e,,. e o -· o n •• ormai il più at.t.ent.o let.t-Orevale da sola una cronaca dei dica e quanto fa presentire! luppo della vit..'1di quel PC• t.a. cosl Ja. moda spaglia ia • ~- del conslgl{ di Vanessa che, p0veri amant.i. apre le dense Tonto che. per esempio, a rlodo, dall'economia, all'arte, storia. sui:::P:'-'l·<'ndo imprevedl- · come si sa, è lo PSeudonlmo umorose prospett.lve popolari mett.erll tutU in f\la. <ancor alla Pol!Uca. E' come rove- bllf accostamenti. li programma del centro sta nell'uomo come una ror• può, non si deve dare t.,e,tto e-espressione tot.a.le delruo· di una celebre scrittrice quan- e casalinghe di via Cerva e prima di andare a sfogliare I sciare una manica. è come E' facile supPcirre che 10 Interna 4 ionale delle Arti e za che solo è se si esp. 4 ime, questo come soontato 50!0 mo,, e che que.sto la.vero,se do discorre con rara finezza di via del Magazzini.. Prato- testi In biblioteca. se ~7.a.bi – dalla diagnosi nrrlvare alla storico di domani agevolmcn- del Costume è senza dubbio e che noi slamo .soliti ch,a- perchè (e lo si dice p?r co· può ~ere una e funzione•· e competenza ~i moda. Al~o lini, In alt.re parole. non po- sogno di ricorrere ali antolo- malat.tia: dai fenomeni estcr- te, dalla camicia nst.ratta di ~i'~r~:n~~~oi:i~S:eat\~on;i~ ~!~!ivt~~{~ca:O~n~ aff!~~ ~~~te I ~agg~~l ~ ~~~iu~Ì.mtÌ fo~e~~~:!1}fd !!~~l1j5ig~nere:8!i ~~~~•[!· 8 11 d!,uro i~~~t~-~~ trebbe che andar vest.lto 00$1. gla) sl vede sublt.o quali sla- nl,E~e~et.e;r:~~~~!! ~~~rn:~s ~~;~r;:~: cÌ~d 11 :;:raco!~;~a a:.~a ~a;~~lo!!n~~:~;T~e u~l~ ~~:~~~ 0 ~u~~o;:a si;:~\~. <e!n~ :op~g ~ln~~~~re 11 ed~~l:~ 1 ~ard{ ~{c~à d:og;~l~~f~::'; .. ~tot.~!r~; del critici romani. non par- 11 sun secolo ce ne darebbe un~ costruirà. un lun~o compÌes~ slva Oe Mostre di Venezia, degli scopi più alti e più utl· credere !n qualcosa, La crisi, dallé varie attività del centro :.f ~~f:r~tedl 00 ; 0 ~:!1~ :.au~; dli:a1ostr:1;z!onc p!ù evidente, discorso sulla democra;,,ia. ~:1ilf ~!. ~~~~ ~u~~l~:~ ';/i~t~nrl:ld~~~.~ ; 1 f~~~r:;i~;; . ~~:e~/~~~ ~f 1 ~~=~: :nci~i ;: 1 ~~~:i; 1 ~s~.naii~~~iès~~~ troppo sciatt.l nell' abbiglla- pnma d1 tutto per facilità .di Cosi, certo. le Incolte cape)_ ra ln certo senso IacUmente rrpresentnre am:I l'opera dar- guerra perduta. non C tanto esse propone non un nuovo ment-0. come Massimo Fran– documcntazlonc. e poi per Il lature del giovani eslstenr.la- didascalica, esso programma, te quale opera della vita,. nelle cose.quant.o In noi stes· modo d'lnterJ)retazJone del• closa o P.P. Pasolini. U bra– caratterz di t.umultuosa tran- llstl quali appariranno dal a chi non si rennt Alla-su- Sono, queste. parole :l"-"!-&i si, dentro di noi. nel foro del• l°uomo,ma Il solo modo con vo poeta friulano che ormai slz!one che lo distingue. del suggestivi ch!aroscurl delle perflcle, può ar.,pArlre ricco mordenti dl Paolo Marinottl, l'anima; e questa cri~l nuila cui lo si possa vedere nella si è stablliLo nella capitale e secolo XIX. E sarebbe curio- cantme del dopaguerra. pro- sopra tut.t-Odi sfumntute, di In un suo saggio che npparve altro è che la smarrita Ildu· sua unità. E quest.a unità. è che ultimo venuto· ha già. .so controllare qtmnlo sensi- cureranno amara evidenza al ragioni squisitamente ispiri- nel primo quaderno della rl· c!a che l'uomo ha nell'uomo rappresentata d3:lsuo lavoro. sap~to lnt.rodursl n~I segret.l bllment.e quest:i. sovrastruttu- messa1Iglo di Sat 't.re . tuall e mornll, di motivi vista e- Arti e coistume•· e- creante,, principio e fine E questo lavoro e sempre un monda.nl della metrop0ll ~:c1~~~1!n: 3 c f~!~ti::~~r~~: turr:r q~~\ 1 :~~s[i'l~'.·e~~t :: ~:n:~~~m~l~,~~~~,it~ 1 d1 m~n~n :es~~:~~~~~~i ~lt;n!~ d,.et,f.1f:,rr,. c~:!~b.1,".•.•,;,è 1~: ~~:~~~:1~r:~:t~~~~:~ 1 :~ pit'ei,~:~~. 1 ~:m:~m~~~e~ la st rutt.urn non ,prevede. me bandiera. atta a documen- ~t:~f~~~ ~~l~~f:1o'h1~u1~:! ii~~ dcrihr~t~:~aar1at~is~~~ te~acre le mostre organizza• sa creata flse medesimo. mente sui t.esU: essa esige Il Certo quando I uomo Dlr"t- tare che anche noi. di questo fat.t.l,chiunque t.ent.td 'Inter- spirito umsno e della cultura, te nel centro. (quelle fat.te e Se noi accettiamo auesto suo, rapporto primigenio, la torlo aboll~cc i fragili t.acchl tempo, abbiamo avut-0 ent.u- pret.are a suo modo Ja vita'. e agli uomini che h rappre· quelle da farsi) come fredda principio, se noi sentiamo·co· sua scaturigine. per oosl dire, dell'Incipriato ,suo p1·roecPs_-s!asml, Ideali e passioni tte- ooniple un·opera di rlbelllo· sentano, e spes.~ocon piena documentazione di e-cose, me unfl.Insopprimibile verlt.è.nell'estet.ica stessa. dell'aut.o– .Eoree calza severi stlvnll alti. nerose: e vediamo se Il SUR- ne e nello st.e~o temp0 ri- dignità, l! posto che loro belllsslme in ,;è e degne di questa auto•crea.tlone del· re. Sembrt\ ormai assodato sentiamo che la Ba.stlglln. il gerl,mento non si riduce alle badlsce quelle Idee che sono spetta. se non si vuole che II ammlrazlcnc, ma già fredde l'uomo,non cl sarà per nient.e che non possa. esservi genul– colOSliOctel dlspot.lsmo e del modeste proporzioni di un faz. :~nl~l~:d:T~!:e della rlbel· disordine e la stanchezza e e morte nel t;mpo 1 fu! ;ss 1 e difficile ridare alruomo, ac- nltà se non vi sia coerenza :i b~~~:~:!!lrs~·:finac~f_!a c~nc~: ~~llett;~!~~~~q~:la~~~~~~ E' ovvio, certamente. che 0;1 .1t.·~.~ .. :!,e]~~~- fS!ttt,mn·./:1 ;~f:f:c.~~1!~t: ~,~~~ Jt u}e~ t!~.'v,·.1~: a\~.':., t~>e.· 5/.n.~h,~~."~.n ~~a ul~ ~~~ t!~ ~n~u=i~i fronte alta. e cont-0 1 nata da Gauthler. t~tt~ns~.~t.e~el at 0 !~~tl~~ar~i triste costume negativo e ra· lavoro. Inteso ln ,semo am· appnrtiene Dir questo fnr w 1a cra.vatt.a. di un t.a.gllodi lunih! CRPf'.lhlisci d. S3.luta- ANNA SALVATORE quella e- energia di vita•• che dlcale degli itallanl. Non si piissimo, esiste e si riflette Ja questo, ch'è poi una lnt~grale abito. L.'1 più bella sorpresa ;iu~t7z1~\g~l~~~~l~~~1:a~~l,-,---,---------------------------------,I ~~~~;~~\~~1~flcad~l~~ softa;1~~: 1 q~cfi!'°r~c~~te:!~ 1 ~ ~J~;: sa della parrucca segna la fl- proporre problemi essenziali ta da Giorgio Bassa.nl. Il gior- ;','.,,";,\~f(~l~~;•;;:,it ~:~ ~~ Il costume e la' ers·o al 'ta' uma a ~~;,;.~,:;~~;,~",~":;~.),;, ~idi,~, ~•p;,.~l"~~sld~. '::.'.'~; tlm al cittadino l'uaua•II•~- . I D . 11 I · o :•~;\~, df,\';.,',',?,:l"~et::f;'.; 0~;~ sua bella rnecolta di ve,·sl, SO· za. Persino ln i:thig-llottlnasu.... della cultura oggi più che lut.nta dalla critica come la gerlsce la macabra Invenzione mal O Inerte' o dlsorlcnt:1ta. più lmpo1·t.antc prova pocticn del naliitr!no rosceoIntorno nll e- Mess::igglo; quindi Il pro- degli ultimi nnnl assieme a collo o dello scialle rosso sulle! gramma ldenle, che muove 11 La Capa,111<1 I11dla11a dl Alti- ~~;:!~~ \ls~:r~t:~e c~~~{~'o°~~! La storia dello sviluppo di questo fenomeno uma.no , nel bu.ono e nel cattivo ~ 1 ~!rr~o~~r~7i': 1~ 0s~~!~s~: ~~c:;~~c~~ 1 \~~ 1a~I ! 1 111~ dicono .sublt-o delrent.us !asmo, che in esso si contiene, pllò considerarsi come la svolta dell'umanità, vista plare > nel documento, 1 •~lla est1mat.orl in un lmorcvl 5 lo del, e- viver? secondo natura,..,/ ~a (~ea~~~l 1 1 :v~~~tr~{ 1 ~~i e complct.o > grigio acuro a rl. ~ 13 1 5~1~ :j,~~:~/~~~ ~~~~!~ in uno dei suoi più molteplici lati, forse il più appariscen,te fuost~~1:1~~e~~d~'\ 1~ 1 cfcsi 1~~ !~~cL~cl 1 ~e~ ~iy.dk ~;~~~è Wlnckelmann, Lesslng e qui d·oro > di domani). e quello l)'.\dano. arrivando a Roma ~~l ~~~c 1 ~loc!~i;~: ~~~f P;J"c,';:i DI LU][ G I O l[J A 'Jr T JR O CCJEC ![ :~e:ft;~~=rihc ~:,~\~t~~~~~)~~ ~~~I J~J1;~1:a~'\Q~1s~t:;;~: i seicentomila fl'anchl che voro C?mc"cspre.sMonetotn· gli Indumenti: Mn II giorno Napoleone concede a Gluscp-1 1~ dcli uomo>. . In cui la sua carriera POCtlcal'artleol:ne di :i.rfrcscoa Pal:l'r.-zO Grassi, attribuito a Lonchl pina ob:1e adeguaw.ment.e ab- Il costume ~ un fe11om.eno umano molto com- portm,za di instradamento, fra gli altri, a un più com- E allo:a ben sia. ben v~nga, ha ragi;lunto rapogco, quel o a J\llchele J\lorlaltcr belllrsl. confermano che l'im- plesso, e la storia. del suo sviluppo, nel buono e nel pleto svihtppo di vita spirituale. Per questo il costume ~in~u~i ~~irl~~~I; ~in :!r:f~ giorno medesimo una declslo- _________________ _ pero sorto dnlla drammatica cattlt·o che in essa s( cotittem:, può con.,iderarsi come • tl arte, dalle maopiori arti. e ili parttcolare dalla plt- dell'uomo (e di consegucnw ne istintiva <non certo calco- . severità. della nvoluzione sna- i la storia stessa dcll'uma11ità vista in imo del suol tura,, dipc11dcnte. ma anche loro indispe11sablle com- in ~nl altra cosRdell'art.e) li lata> l'ha Indotto a i:cctt.areBrnvLss1mo. Dlccl e altro che no gli ambient.l. le cornici pr,•• tura nel faslo grinse~namen- moltevllci lati, forse Il più aµ7>arisccnte. plemeJ\to: cd esso ha ima sua a1ttouoma storia in cui .- Messag~io,: e sia essochln- gli nntichi J)annl e alln roma- dieci, sulla. scala dei cocffl- ferite dalla nnrrat.lva ital.a- tl dl Vollnlrc e di Rousse:i.u., r,:ato ..ta ima esiocnza /isioloylca pres1mche origi- nel modo piri immediato la società tmuwa trova m.a- ro e risoluto. Rlvalutnndo II i::nola > alle ortiche. e a rin- clcntl {a parte il resto). na, che è pur sempre una L·unlforme diventa nblto dt 1iarla iiell'uomo, quella del vestirsi ver di/c1•dersi dalle 11iera di maillfcstare la SllCI eOettiva struttura e /or- lavorodell'uomo. si dia all'uo· novare la pelle come le cicale Come Interpretare Il ccle- let.tcrat~r~ che r!Cugge dalla cerlmonla. E veramente è cu- insidie deoli clementi naturali Je11.Za. perdere, iri vari 11/sce elemento, non fo11dam.cntale ma comunque pre- mo la sua p~testà e la sua li· quando levnno Il loro più nit.o bre capp,ot.t.o di Cardarelll? mondanità, che ama 11 paese, rloso cofist.,'\tMe come Il di- temPO, la dispo,iibihtà di se stessi, cioè la libcrtit dei :lloso. per u11a sua com1,rensio11c più documc11tata e bertà.,come I ebbe quand~ an- canto d':lmoi·e. Sintomat.lca Qui Il simbolo t.rascende ad- la provincia: Corrado Alvaro, scorso sulla moda renda fa- :;~~!~~e,~!f it- di!c~~~~ri/c,~g;,1:,;/l a~fi~~~~~~ t:oÌa1~::1t;~ • 1,er ~;1~/::,c~:~u;':::!~~': J:!ùv':;,.f;f:r~~i~";itcibilmcnte. a c~e 1 arte era un .-me&;ag· coincidenza, su cui J>Uò avere dirltbum dall'opera, ,assume Marino Moretti eccetera, spec- ;:1~:;~~c~tt18J! cr:;;;,~f; 1 ~!~ esso modo di manifestarsi l'istinto estetico ili ciasc,m ,m prooredie1ttc scemare del costu,11e ispirato al gran- IZ~ Glus. Ra,,., ~g,~:~e::~~!~cl:-e~~~c;:: ~a:.~~rfn~-:le~~; 1 1 ~z1~~~ r~j ~~~Jeldi1°~~~~~;:,ggJi ~~ quasi impressionante. individuo, sia rmrc co1Ldiversità di gradi, l'iposto. Co- 'l'.fioso e al 1,rezioso blzzano, e a 1m parallelo livella- L'Interesse nl problema, stano, dlrct.tricc della i:lvlst.n coevi e di dlscep0U: il cap- comunale. Come mal non pos. Cosi l'aulica cecità del Con. me Jatto d'arte si e allora inserito nella storie, e mento dei fatti che lo concen10110 e dell'isvirazio11e al qualo .abbiamo dedlcnto e Botteghe oscure> di cui pot.to del celebre fondat-Orc sinmo allineare qualcuno alla gresso di Vienna. le Soclet.à ~11cllavita sociale \'icll'11maitilii, /atto d·arte d(I Ull lato che li detta. Mci qm..sto, di suo, 110n com1,orta alcu,i coc;Iampio spa:>.!o. 1_1on po· egli è rcdn.ttol'c; mn coih.un - della. Ronda, del ,rlformat.orc vista del quale sin dato di su- Segrete e l'cnt.uslnsmo tleJ co-l socialmente odioso. i1t q1ta11toriflesso. sotto ta11ti a31,ctti 1/la11011ldimento. come si è pe11sato. dell'istinto estc- teva non ~e.re polarlu.ato que comunque a!t.amente in- di un ventennio letterario, vnl bilo int.ulre, di esclamare: splratorl diven~'\no c~lnrl cl -Il più vistoso di tutti, di sqttilibri eçouo,nici esistenti tico. nessun impedimento al suo ma11j/estarsi. Guar- ~~t:~~ it~N~'~ro~~~~:~ dlcativa. bene_ col dovuti rapp0rtl - e- Cosmopoll è entrata nelle compren'-lblll vist.l ali om~ra {;,:n;':,"~ 11 !u h:o;~fi\~:!crf::e i~e~~~~:oa;~~fas~~~~~a~ ~~~~~to~c:Mito'w;;,: 1 t~ : :e.st~ ;~ofittl:e:::~· sf;:s~a;,it!~:i~r:~ volta ha post.o le basi per Del resto, 11 metodo dei 1 ,ro- 11 cappot.to dl Gogol. e- Tut.tl nostre pagine•. un Maurols, ~e:n-:b~~~ rl~~ir:~lo:i~~r~t.~I stato storicamente raooitmto lit divorzio da u11'cDet- l'rtni/ormità del loro abbloliatn~flto 110/t tmpediril n ~:~nt~ 1 g ~nr;~g~:rrt~i ~:~1~io';{_~~l~~ie~~1:°~t::'ss1~ ~:~r~'. 8 r:t1~e~: 1 ~t!Y!~~k~~ b~ S:~ 0 - ~to~~i:~· ~~i~ rloplnt.l panclot.t.l. Mentre Jl tiva illleriore esigenza dl bello. e il fa.,t'o più ora11de ciascirna di loro di 11dattarselo Ilei 11todo rite,mto più centro Internazionale delle sistema dello psicologo russo Che sorpresa. se In un giorno Flalano: 11 cinema li sta ora Romant.lclsmo spinge gli en- si è sempre avuto ill 1,criodi dt pili c,rauje decadi- co11/ace11te, e le cc11to 1miformi divcrra1rno ce11to ve- Arti e del Cost~mc, a cui Rossollno <un vero e proprio non lonk 'l.no scoprissimo che sball~ttando tn un mondo che tuslasmi al fnnatismo. le nuo-/ 111e11to del senso sociale: ma fatto d'arte. d'altro latp. stm diversi. ricreati da Quell'isth,to estetico cl1e /11 oa11i tutti possono riferirsi pe1 1 · uso dl profili rlt.agllatl su car_ la romanzerla neoreallst.n di- non e po\ t.anto rusticano; e ve scopertr,, 1 ~ appllcazlonl raoguardcvolc ver motivi che è intercssa11te co,i.sldcrare. modo si rivela a de/i.11ireu1m pcrsonalitci. D'altronde. dap 01 ro!~g~l~eac;~:t.~ 1 ~~lt~i- ta nera, come s°lisavn ai ro- scende pili di quant.o non le cnmlciolc candide, di nylon, pratiche delle nuove invenzlo-j llwero, l'rwrno è subito i11dotto a vestirsi. ma quasi Queste, lo sa1,euauo pers/110 gli •LL01,i.stidel comu1tis1110 sero~•n ombrfl. mantici tempi di Goct.he, ap- sembri n prlmn e n scooncln dl Ber~ .. fanno forse prescn- nl. rovesctnno sull'abbiglia- altreUa,ito presto è i11dotto ad a-:loniarsi: iu questo, del '400 e del '500 e dei secoli a11cora s11ccessiv!, I quali. Naturalmente Ja com• plicati l'uno sull'altro a· con- v!Sta dnl e- Ciclo sulla città>? t.lre un a, la.clt.Lndlnache non mento tutte le contrnddlzto-' è 1met mima istilltiva 111a11ifcstazio1tedi r,crso1ialilit, sog11ava110 irna sqcieta i1L cui t1ttti fossero in tutto plessltA dei temJ. Shnpor· trono delle differenze) hn E cool via. Mezzo punto a è certamente quella che clr- nl e le asplrrizionl che le nu- che ha u11valo·re suo particolare pro1>rio ,iclla sua im- uquali con abitazlo11i e vestiario ide11tici. eppure da tan?.a.dello. svolgiment.odi provato che non c'è un cri- questo (Mornvla. nd esempio, cola nel Brigante. Porse Ema .. trono. Dalla manica a coscia mediatezw. Un sc11so. un g""'to estetico. richiedono u11 86 stessi si 1m1teva110l'obbiezione alla quale 1to1isave- una mRleria, che stfl tro· t.erio d'clegan;,,a -uniforme, per Il grande Mornvla. è Jnde_fl-nucll~; d~ anni e anni vlag- di montone c:.glgot:., e-alla 11roccs~o di cducazio11c. e m realtil 1101itutti ue /rui- vario replica:<;, che a11chc 111 abitazioni tutte eguali ci \'ando solo ora per la pri· 1 let.terat.l: che cioè non è nlbllc nel suo modo di vesta·c p:la lintc10 mo~do, accumula. :~;f: ~~r;a.a;lasa~~::~:;!t~:' ~cd,:!~ ~!rfg;t::i:°tj~':!~;~c~· ;':i~i ~~};,~!;~o,,;:t::i~~n~!~~ fi~~b~f1/ti!1~s~:t~u~~ic~I~e c~~;e:~:ufftf1~t;;a:i~e::u~: in nì' 0 ~~~- ~ !" ~~~:~~!~~ ~f!!!~1~ ~ mn~~a\!1:t~~~ 1 ;: f,°:~a::1 ~t.tu~ f::~◊:if: 11 :~t. ~:tlu~xt~,~~;ov~~~~a. u~a ~:: to che è nai:o l'am~rc per 11, fl 111odoiluzialc di aOermar!i 11clla sua 1,ovcra o ricca sarebbe stato qualc1rno che li avrebbe i11dossatl co,i nu~•,1 f~~~~1 1 \i aP~:ei"i~~ ropcn Gat.c. a vin Monte Nn- na singola. Forse blso«nereb- le? Aspe~t.lamone l seant pre- Medlo Evo, per II suo conte-j indtvld11alità s7>iritualc. Certo. man mano che fa per- mago/or contegno: r. Questi ta11to trascurabili fatti dei nè una apr!oristlca unità poleonc, a vin Veneto, quella be continuamente:, rileggerselo monitori.. appena Emanuelli nuto relis:loso, poetico e ra- Ìi~1;;1!~!i!'. eco;/,~~;'/f,~fo ~u~~~l~~~"fie o!~t~u~h:110;'::.i'l~~ !~~~ a:!~tt:nr~:f/i~i~1e:o~f'1!-f,~;~s'~~:te~~t:irja.!:~~~%:t~~ di Indirizzi. che dà Il metro esatto nel tutto, da Gli h1d1Uereuti a Il comparlrn allo~lzzonle. redu- ~;~\~~~siiot{ è ~~t:c 1:/;~ e ~~~ di autoeducazione al bello, altri fe11ome111culturali ill Credo che ILOIL passa esprimersi più alto riCOt/0- av!~te~~r:::. ?to.co~ ~~nq~iest~.rt.~~ ~~.;n~~ ';i'ù c~~o}~~~~~ '::~t/°J:{t, 1 /}!. ~7 ~I :::~:Jci~ ~~~~lt :~rnui~~~~ .~~~~i~~nE Byron. bello. ricco e dispera- fif~t,i~~ l~la~r:~,!:~isf::to~~~t~r 1 :~e o::;j~~::::, 0 d~ta~;:~~ :,~'~fl~~o ::~if:Z~rcr:g;/:~: ~~~:i~~~,:,:; cg:;u:~:o us1;;:io~ numero di Fiera Letteraria, che va olt.re l'uso del C" cover- }Are,se la p rofanazio ne fosse potrem~ tentare di Indovina- : g!~tav\~;~.t~o~:if~ Pg;:~~- un interessamento a qualche cosa di dii:erso -da quanto tn Qualtmq11e situazione, possa spirittw~mcntc dcfi.11irsi ~li;;::~~ 1 d1~~':;:i 0~~cezà~\\~· :~l~ •~~l~:cl~~f· ~! 11~ 1~: :,~~~~ t.ap; ~~I s~o : u-'~ ~a~~~~ f!mc:n e~ ~n~~~:i~~ ~~! :1~ La sensitiva pallida donna ~ ~;~ 1 / 1~r~«;:;;:~ ~!!~1::~~t ,::~~tfi!~~ta~~~~aa s~~òi~,~! e di3ti11011erslpersonalità da pc~~{~!ltgJ~~T~Occm ~t't:rt;~~fad:l,a~l~~l~ae J~~~ l'inglese O degli accordi lo· (la bombetta di Branca ti. nd pe~erAnella valigia. Queste. è dalla vita di vespa, da! drap- la cult.ura col snso della nall di discretissimi colori. esempio, vale tutto un mon- ve1a critica storica. ' peggJat.i turbailtl che gira pel,~-------------------------------------" p\U viva attualità. n criterio, cioè. del buon gu- do letterario. racchiude. tra ln G. B. 'ICARI Particolare di aUrcsco :\ Pafa:no Grassi al– lribulto a Lou,e:hf o a :\lJchele ì\Iorlailçr VENEZIA CITT-À LETTERARIA? In questa città 015ni pr1rola dell'ahe è costume stesso, fisionomia del tempo e dei tempi, sapore d'una società, armonia del sentire e del 1Jivere e dell'operare Il fatto che il Centro Internazionale delle Arti e del Costume sia 11otoa Venezia. e In Venecla abbia sede, potrebbe trarre in tngan· 110. Cioè sf potrebbe dubitare (reJtairdo, si capUce allo superficie delle cose) che le .- mani/estazion. • del Centro e spedalmenlt. le mostre e gU spettacoli teatrali. avessero carattere mondano di richiamo tran.sltorto. I11vecc, 11011 si deve· dimenticare che Veneli:i è gili sede, e da a11nì,del Festival lllll.ficole e cinematografico, cioè co11trlbuisu validomen· te al diven,re di due orti, u11asecolare e una modernissima. con 1111 apporto che nessu110 può Impugnare come negativo. Ma è di//lcile smuovere le idee precon• celte. 111/attl, si co11tm1U1 a pensare a Vene– zio come a una città. anzi alla dtla per ec– cc/le11za turistica e .- letteraria>, e. peggio ancora a una .- ciltp morta•. che vive esclu– sivame1tte d'eredftiJ. Tutto questo corrisponde a ,rn pens;·erocomune: che esistono cftlli ade• re,iti con il proprio operare al ritmo frene– tico dei tempi moderni e altre che a questo ritmo 110n sanno (o 1101t possono) adeo1wrsl se 11011 snatUra11.dosl.Per molti. Vc11e~ialtro non può essere che la cittlt delle go11dole, d"f plccio11i del chiaro dr lu11a, degli irmamorati, e t1ttt'al pili dt Goldo11i e di De M11sset.di- 11ic1tticandoche Malgliera e la veritiera frra• dim:fone di ,ma Venezia che 11011 si rifiuta a/fatto di cammitwrc al 1xuso co11 il pro• gre.,so e COll la nostra modernitlt. L'errore, credo. di credere giu.sta l'tlchel– ta appiccicata alla cilta dei Dogl_ non i; aJJatto implicito nella .tua natu.ra , ma e stato fnsfnuato. e Io è tuttora, da una /et. tcratura di maniera, che ha fatto di Vene· zia la città per ecct-lleu2a letteraria. come e letteraria Bruoes dopo Rode11baclt e I poeti crepU3Colari.o la Roma a,itlca nella inter– pretazione del rttori. Se ba\11amo a codesttJ •prodruio11e letterario, Vc11ez1a e stata ri– dotta a ciltiJ-11uuco: la SIUIanima e stata p1etrijloota. Eppure. a Venez a. sono proprio le plrtre a parlare, spectolme11te quand6 i tra,mmti le mvestono d'una gamma trepi– dante di colori e la luce sentbra allora ·che 11011 di.sce11dadol cielo, ma esca e s'frradi dalle pietre st,.sse come luce spirituale. Mi s1 dirit che questa è .- poesia•· Può essere, ma. pili che la pr0.1a. e la poesia che inter• preta la verlta di 11oie dello? cose. E la ve– ritci di Venezia non C in Barrts ma p11ò essere Invece lll un illustre poeta· moderno. In Cardarel/1 allorchè dice re dice bene): e- ... città d'oc<iua e· di pietre • che rivela Il suo ,,olio di medu.ia •· E poi, a ben ouar– darla co11 occhi i1111oce11ti11essu,ia e/liii é ulal i;eramf'nte morta. 11emmeno quamlo è r.dotta à 11110 scheletro di nutri. a un in~ cubo di occhi vuoti di finestre. come Ponipef. U11asola cosa t dai,vero JH!rCrtlorla e indi· .tcutib'le: eh .. Ven"tla ,mrtroppo, ha avu,., in sorte il 11011 lieto destino (come lo ha avuto a11chc Napoli) di co11templar,1 in u11a tradizione letteraria. clic si pcn,ctua, prr J)ir,rizia mc11lale dei p/11, ,,m e- punti /f'r• ml• suggeriti dalla retoriCft. P -.ittosto, e 110nper andare a. priori con– tro corrente, miglio st potrebbe di.re che sede fJ!a 0 ~1i'en~ ~~u~:/tfi"~~:~o in,~i~at:Ot~ 1 i: !ceglicre, chè 11emme110Roma e una be/lez– .:n. v1va come Vene.zia. Se. nella sua dlalet• t ca. il centro mira a rido11a,re onore alfartc, 110,i accettata e /imitata III si?. ma come qualcosa che identifica in sè tanto l'Operare uma110 quanto ima conquistata /orma di bellezza. C proprio per questo an!mus che Venezia s'inte11dc e pen rn noi. no11 come e- città morta ,, ma come e- città vw,ssima ,. Con ragio11c Paolo Marinotti .1crive che .-noi Venezia la possediamo perchi li an– còra troviamo l'equilibrio hl u11legame fra le opere e l'uomo come "risultato'' della sua vita>. Ora se noi appunto, vogliamo ri– trovare a co111atto di:lle cose dell'arte mo– d.Prnaquesto equilibrio. la 11ostraricerca sa– rà dif/i.cile e spesso vand, anche se scomo– diamo i grossi calibra. e- Noi Venezia - ao– giungc Marinottl - la se11t/a1110 istiniiva· mente, 11011 nel ristoro di u,~ panorama:. ma pcrch-1"a Venezia ci si sente ricchi di "den– tro., di quella ricchezur che anche esterlor. mente è patrimonio d1 v:rtù e di sano do· 111i11io:.. Dello questo, quale città. C01' maggfore complcteua di Vcnc.?ta e con maggiore ri– gore. potrebbe esprimere Il co11ccllo. che i la spl11adorsale dc/la teorica del cenlro, cfie dl fare u,i mob:lc, un uaso, una ca.sa 110,t .,tgnt /i.ca soltanto per l'uomo adenipiere ad una /unclo11e necessaria all'eststenro, nta si· gnifica cerca.re un ritmo. una musica, una /or-ma>. E non è. /orse, più di qual.fivoglia altra c/ttil. proprio Venezia tutto ritmo. tutta musica. tuta Jormtl? Nacque es.sa COJÌ com'è, tra mare e laouno per ne~ssitd di vita; e l'uomo certo cosi ia pe,uò ·perchi 110n po– leva concepirla altrimenti; eppure questo uomo, da canale a canale, da patagio a va• /agio, da loggia a logoia. seppe creare il ritmo d'una citlil 1111000, spaziato tra diverse armonia, E rion soltonto 09111 pietra d1 Ve· 11ez1a traduce 111!:l peri.siero che la animò il lento gesto di coloro che materialmente la– oorarono d1 ma.uuolo. ma se la oiriamo a scoprirla tra calli e campielli, SII e giù per t ponti, dalla Mercer.a alle Procuratie, Quasi a -tt"lltlrc I pro/umo delle eta Ira .scorse.do quando i 111cchesiaprirono bottega alla Corte del Paragon per tessere i e- lhti ,. e acca,ito vc1111e l'arte di soffiare il vetro, e poi Quella di stampare a torchio ol'incu11ab11/ì a carat• teri mobili. e quell'altra a,icòra di pittare i mobili a//f.11c1ir lo sguardo gioisse, e via via ta11te altre saremo i primi a comprendere che l'ideo del centro 11011 poteva vellire che ad IIOIIIHli di Ve,iezia, i quali SOIIIIO e vo– gl,0110 11t1lorlzzare il Je11omc110creativo del• l'uomo. co11m11que dovunque sr ma11i/estl, appu11to perche in Venezia questo /enome110 ~~~r~: s~ J1~{,~,~~n:te~~/ 0 ft~1gfi~/nf:'r~~~ te11ipo, sapore d'u11a !Odeta, ar171onla del se11t1re e del vivere e dell'operare. per non esistere illllt'.lno. R, iblioteca Gi,noB.ianco ! 4 '. •• =--;..___:_ . --=- rarllcolare 1U a.ffre5eo a Palano Gr~ a lrlbulto a Lon,hJ o a 1'llcbcle l'ilorlatter

RkJQdWJsaXNoZXIy