Fiera Letteraria - Anno VII - n. 7 - 17 febbraio 1952

Domenica 17 fcbbr. I951 LA FIERA LETTERARIA VlHAI\ìlTA' di 1l!f odi9 lia11i Vl'f A E AR'fE: DUE ASPET'f[ PER LU[ D'U MEDESHl\fA DISPERAZ[O E )I.- di \1incenzo Uardarelli A FURIA d'c épater !es bourgeols • non si è fatto altro che autorlu.arll 11. non uere più alcun rispetto ~r l'ute, a convertire In ludo. In 11'.&1.zarra quk– hmque avvcntmento arUstlco che esc::11. unÀ)c' ruori dRl– l'ordlnarto. Que:3to pensiero veniva fatto di formulare una. trentini\ d'1mnt l\ddlctro AMlstendo 11.llescandalose reazioni suscitato da una mostr-a di Modigliani alla Bien– nale di Ventz1a. Non si hll Idea del contegno Irriverente e M:orrello che certi individui si sentlv:mo In dovere rii a.ssumtrc entr,mdo In quella sala avvampata, dl\vantl 11. quelle opere che un Rrlll-t.a o.sscrva ed ammira. oppure dl.scute. co n la ma.M ima. tranqulllltà. &ntH uno che e.scia– mava: e E pensa.re che a dirne male si fa la ftgun. degli lmbttllll 1 • Que l d~!;t'llzlRto non aveV&.alcun sospetto della propria• Imbecillità. Un mio abituale compagno di caffè, persona complt.Lulma e solita • .scherzare su tutto. parlando una sera della plt.tura di Modigliani, proruppe nel più ollrai;(:'10151 cplt.etJ che poo.sano ftolire imlla. bocca d'un galantuomo In un accesso di collera biliosa. Sopraf– falto da tanta v«menta, e. In fondo. mortiflcato, lo ml 5:uardavo bene dal contraddirlo. Capivo che cl saremmo b:11llcc!aLIgrav~ente e non ne valeva la pena. Se non che, a un certo punto, non potei fare a meno di chie– dergli: e Insomma. al pUò sapere qual'è Il pittore che lei prderlsce? • e Tito!• ml rlapose con una voce cavernNa e tremenda, che ml Investì come lo scoppio di una bomba. lnfattJ è In nome di Tito e di altri a.rtlstonl del genere che 11 COl5ldettopubblico IJro&SO conUnua & fj:U&Star!I Il ,;anaue nelle esJ)O'!lz!on!d·arte moderna. ape.llegglato. non Illuminato, da un:t critica rimasta, au per giù. anch'l'R.:a. al gusto delle Blennall di FradeJet,to, Ma questo discorso ml condurrtbbe un po· per le lunghe. COiii m'affretto a concludere che a dls;>etto del cdtlcl e del vl.sltatorl plù comuni. Il successo di Modlgllanl a Venezia fu dJ qu elli che non si dlmc11Uoano, che 1,egnano. come suol dlr.sl, una tappa. Olra e rigira si andava a cadere sempre m quella sala. ala che si l'lslt.asse la Mostra, o se ne dlscor-· re56C m~l crocchi degli artisti accor11I a Venezia da tutte le cltlà e i borghi delll\ penisola. Inutilmente I sollU gua– iitame.st3erl cercarono di st.ornP.r, l'attcnz!one del pub– blico dall'unico ratto nuovo, Importante, istruttivo, di co– testa esposl1lone. PaMata la baraonda ed esauriti gli lne– \'llabill 6Canda.ll d! ogni Biennale, un nome rimase: Mo– dl;llanl. Il medesimo sUCCC$50, bensl, per fortuna. senza le liOllte reulonl do\'erose e chliLS,!;05e del borghesi scanda– liuatl. si ripete adesso, qui a Roma. a propo sito di una personale di Modigliani, allestita nelle u.le della Qua– driennale La lezione di questo giovane livornese. emlgral() a Parigi tanti anni fa. e quivi mot.u.ra.tosl artlsUcament.e., V'.s.sutoe morto In ml.seria. ml .sembn\ fra le più doloro.<;e e Interessanti che sia dato ricevere da un arU:!itamoder– no. Essa dlmos,ra, una \'Olt.adi più. che le vie del Signore liono lnnnlle, quanto 1mperscrutablll. e che per arriva~ all'arte non c'è che un mezzo: nascere ut!.sti. Si pub immaginare un campo più maledetto delle mode artl– st!chc parigine? Un 11mblente più pericoloso di Montpar- Amf'dto Modlrllanl: Ritratto di 1\111,rlo Amcdto l\fodl_rllanl: Rllralto del pittor, spacnuolo llubcn 1 nasse? Una situazione artistica ed umana più dlsgra– zlala. per un lt.allano. che trovanl esiliato In quella spe– cie di e ltglon ~tz\mg~rc • dell'lnge[l'no, plon!ere In un modo ~I\Cchegg:l:1.U.S.,ln10 e quato mal dl!nclle da conqui– stare, senz'altro sUMldlo che Il propri o ta lento e la pro– prln dlc;perll!a volontà di rlw.clre? 1' ut.ta l'opera di Mo– digliani 8t'mbra c.:iprlmere e, direi quasi. cantare qu1:.,1,a sua tragedlf\. Trogedla di pr~fugo e di sp11.trla:.O due voltt:. Mort>ndo lont-ano dalla ima terra na.t,lva, le sue ulllme parole rurono: e C11ra Italia•· MODIGLIANI OP. noi si è troppo abusalo della rersonaHtà artistica di ModlgllP.nl comr delh, sua blogranl\. L A rivelazione di Mo::lklla– nl. e buon pittore li\'01 - ncse •· come i.I lc.:1:cnel e Ricordi • di SOfflcl, provocò, alla e B!enhl\le • del 1930, del– le fiere polemiche, anche uhi I\SPre. forse, di quelle Iniziate ntl 1922, quando Pica ebbe la audacia di CJiporrcdodici out1- dr1 del e buon pittore livor– nese~ proprio nel feudi di Et– tore Tfto Sono LJU.$t\t.l alLO vent'anni e Modigliani ~ dlven111t.oun e CIU$IOO •• dl!iipUt.atodal ml.I• se:! e dalle collezioni plivate di tutto ll mondo. SOlt.a.nto le nostre i:iallerle. ~empre povere e .ilael't'dat.e, mancano ot::RIdi di Giuseppeiv.larchiori ha nlentt da dlmo!'trare. non ha bcr5aq:II polemici dll colpi• re. Eizll mira ~ltllflto allA ,ua verità. Illuminala da un Sf'ntl• mento aHctt!,·o. che lo avvi– cina a1:dl umlll, nllll PO\'crR Jl'Cnt.-e che roHre. e ntl mede-– jijlmo tempo Ingrandita dal• r11more. da una esasperala e seruabllltA.• artistica. Del ratti che colpirono di più !A fanta,-la del pittore, si dlrà ln '-e«Ull<>, mll sarebbe e.Munto ~mmarll ln~lemc per sp·,,ra- re l'art.e di MOdlgllani con una somma d'lnnutnze, da Cézannc a Uu.maro. E' curlo,o d'altronde come un artista. di lale cosclcn,.a stlll~llca. di tale comple~,a CIYIIIC ..... -bili- potuto app.'\ril"C a qualcuno nelle vesti di un e primitivo• o. addirittura. di un bamb!no Incapace di di• .l'CJtMrc. Modlttllanl e !'lnalfa• beta• della pittura: qu~Ul è una delle prove pli1 divertenti di stupidità critica e del li- vello dellR cultura. artistica. ln llalla al Lcmpl della dittatu– ra di Ojcttl. tDa noi c'è .sem– pre qua.teu1l0 che ha. la voca– zione del dittatore dolle artJ,. Se a.v~lmo badato Rlla stron– C~lura d! 1'hovcz ~ alle rl.,or– \·c di OJettl a quest·ora Modl– g.Uanl Mrebbe In un mu,:;.co del e candidi• o In una delle lante scuole e scuolette dove t bambini - dlcooo I te.Ml - dist1tnano megllo di Pica. s.so Ammiratori e nCjtt\~orlsi sono dati la mano per fare dtlla IJUaJ>IU,Url\un raso di snob~mo parigino e lntrr– nailon11.le.uno di quel fenomeni che In Italia dlYentano hnmedlatp.mcntc torln~I. un fenomeno, per lnt.endrrcl. da collezione Ouallno. OJ\vantl ad un artls1a che .si con– fhWI. con tanta onei,t.A e franchl"1!ta non è ;>,arr;o \'MO dl poter fare sfoggto d'Accorglme,,to critico. I suol na,;1, I suol colli. Dio mio. quale enorme e facile motivo di gcandalo hanno offerto al pubblico e al erlt.lcl. O·111tra pa.rte, come prendere per buona l'apologia di qualche crltlco, amante delh:, stile pe~rmo che. presentando l'opera di Modigliani. ha P.Vuto Il corflgglo di venirci a parlare di e !orme~ rlbAllale •? S'è dett.o di Modl11llanl che fu un uomo Irregolare, un nrllsta crttlco. qualcuno IL!!Sicurap~rnno che dipin– ge.se sotto l'azione delle droghe. Ce n'è abbastanza per fa re di lui un maledetto. Ma sulle rovine dell'Ottocento questo ebreo tiene alta la ba.ndlera dell'arte. Egli è forse Il più 11Ju5trecampione della sul\ ctrtmenl epocp. perchè è colui che le ha dato più sangue, che cl ha più. creduto, che l'ha più vlMuta per non dire sofferta. un Quadro di ~1odtQ"l>anl.Mn col venti milioni. che Il Mini– stero della Pubblica. Lst.ru.tlo- i~ ne mette In bilancio a favore dell'arte mOdcrnn. e che si di– sperdono per un numero 1:1- nntto di \"OCI, non c'è :tJ>e:11n• Le origini di MOdl,tllaru 80110abo<l!it.anza not.e e 0011- lumatc dal! tnterc...-.santc 11 Ri– tratto di giovanetto• 0905), CSl>05to a.Ila Quadriennale. Prtml studi a. Livorno. nena cerchia di Fattori; poi a Ve– nez.lo. lCarpacclo fu uno del pittor i predUett!); e Firenze di Il Il Parigi, che era davve– ro la capitale dell'mtcllls;:en– ZA europea, A Parigi pote sen– tirsi ftnalmente libero dall'In– cubo delle clttA morte talla cultura moderna. s'Intendei, libero dall'angustia di una provincia, In cui per~lno Il buon Fattori era considerato un pericoloso ribelle. Il urlmo choc Modigliani lo ebbe di fronte a Cézanne, che può dirsi da\'\ICJ'O !I suo l.splratore e ~e.stro più amato. La. sua manici-a di Pttrteclpare al tempo lo creath·a. non rettorici\. Troppo uorr\o e forse 11nche. per rl\Blonl di razza. troppo utlll!.arlo e scetUco per esaurirsi nelle ricerche formali. egli crede profondamente In qnest-e rl cer. che. ma non come nne a se stesse, bensl come fatti t.al– menLc gravi da lmpcgnarclsi con tutta li\ sua umanità. li suo drammn. Non è dunque 1)06Slbllecapire la pittura. di Modlgllanl senza tenere presente che alla radice di questa c'è la sul\ vita, Non si può giudicare li suo stile 5e non In rapporto a qu,•lln certa personalità " cui obbe– disce. Quegli reheml l)IUorlct che Modlglhml deriva dalla pittura senC$e. dl\lla scultura gotica. dal Greco. e ftnal– ment-e concreta. e rcallua. mcdhrntc un'espcr!enz:\ ar1!- 6llca che (! lllbfeme anche umana, sono In lui necessa– lisslml e vivi come lo sche~tro nel corpo. Quelle ni;ure allucinate, rlfl~ come In uno specchio che le allUOJ"ae le rende al l.('mposleMO deformi' e subllml. corrlspond<'lno alla sua man!er:a dl vedere e anche di liberarsi da una rtallà ~roppo AMlllante. Solo In queste forme o defor– mazioni energiche. sicure e n()bitl. un artista siffatto po. tt:u. tradurre alL'\mente, Idealmente. In modo patetico e caricaturale, Insieme con uno spirito di bellezza non dl– "BIUnto da un affettuoso umorismo. un'esperienza di v1t11. che oserei denntre dostol~lana: nudl purissimi di donne accidiose e IUS!lurlwe. conOl'iCIUt.e. probabilmente li0pra un lett.o d\\ lupanAre; bambml malinconici. tutti azzurri, con dellt! gocce di rosa o d! verde al po.sto degll occhi, dtseanatt con tanta fermczz.a di mano e di cuore; VINCENZO CAROARELLI ,coti'tinua p(Jiina 61 za che si ~ acqulna:e al• meno un Modigliani, dei tan– ti eccellenti C5P0,1tl '\lla 11 Qu;i– drlennale •? Dunque, nient.e quadli, e se continua cosi. sJ rischlp. di vedere Il nostro pittore cata– logato per scm1,re nell'Eeolt dt, Parn, malgrndo le moltt r14rlon1che abbiamo :,cr con– siderarlo ltP.llano. OrmaJ, da una nutrita serie di ~Hl e di monoe:ra..'\e, li· sulla chiara la e toscamtà • dt ModlgllMI. non come rnuo dJ cultura. rl!crlbllc a un a.ssur• do connubio tra Simone Mar– tin! e Bottleelll, ma come naturale amnltA dello splrlt.o e dcli lntelll(fenza. Modlii:llanl 4apcvl\ Il memona Interi can– ti di Dante. LI declamava nel caffè di Montcparn11.s.,e. E la lirica. a.Jla quale Il suo spirito profondamente adcrl\•a, tra– srerfta dal canto alla p!Uura, u.rnme nella Unca ti valorr 11tlllstlco più tipico. La linea t1~,=~~r.11:e:~r~~i-a~~ eia della 11ua11plr1tualltàpura (o~~::!::: ~u1i~r~~~ :~11 :! i.ottJnte51 o allu,tonl. oercht non sl muove mP.I nell'ambite chlu1,0 di un clan, e ,iupera e supera oii:nldlrrtcoltà di lln• Jl'Uanlo. op:nl ostacolo. COll revldent.'\a e la certctzll nel· •-----------~~~~~~~~--~~~~~~-'-'_"°'_!iie da dire. MOd!gllP.nlnon Amedeo Modl,:-llanl a r11rl,:-I Che co~a era Céz.anne per lui, già lnte.Uettualment.e ri– volto all'ar~ del e primitivi•? Era la scopert.a di una mcdl• Lkla misura spa:tlale. di una tne...t0rablle volontà costruUl– va, di una e verità • plastica. che oorrlspondeva al caratte– re di uno spirito severo e rl• tiOluto.Céianne era della stes– sa tempra del pittori Italiani. del pittori 11 eroici •• che tan– to piacevano a MOdlgl!anl. E dalla scguenza di quattro ritratti rlvcla\ort: Il e Ritrat– to di Chocquet > (1876-711. U e Ritratto di contadino > 0890-921: Il e Rltratl() della iil1mora Cé7.anne • 0890-HI: Il c. Rltrat.to di Oasquct, tl896-97J: Modigliani po~ trP.rrc quel 11\0\'ltldi rtncs.~lo– ne. che lo convln~ero a ixm,I• st.ere nella pittura. Ubcrando– sl di certo 1?:enerlcomanieri- L'ATTOD'AMORE D'UNOSPIRITO INTELLETTUALE Proprio in virtù di quest'atto d'amore egli si salva, proprio per quella sua devozione al mondo vivo che gli sta.d'attorno e che è chiuso solo in apparenza entrd schem.i intellettuali preordinati 1 L ,en.,o favoloso della vita di Amedeo .Uod1glfanl fa si che oggi Il parli di lui con la m«tt-stma rer:erenza. che accom– pagn.a 11 ricordo di r:an Gogh e di GaUgu1n. Certo 1 ,uo1 ceni /urono romantici t, ro– manuschi, Gfowne. aJfascrnontt di a.rpet– to, questo l.lvornut fu preso nel giro dd – lullbno boheme parigina . sol/ri la fa.me 6 conobbe le gioie flltlz.le dell'alcool, a mò t, fu amato molto per prestnui /:sica e per brio d'1nttlllgtn.:a, laoorò lottando contro l'lncompren~fone unu;trsale, scuro tuttaina della propria Jor:.a, ebbe amici fidati, no– nostante. /e ,ue ,regolatene e l e .9ue Ire, e Jlnalme,tte quo11do gli li apriva dinnan.ri un'e.tt.t!enza meno tempe1to1a, Il corpo lo– gorato più non li reut. Alla sua tra,gtdla s aggluwse quella della sua ,con.,olato com– pag11a, sacrlJù:attUf come una donna antica 1ul corpo dell'amato. Modiglioni era o.ppena sco111par,o dalla sctna parigina e glti il .suo mito riempiva Il mondo. Tutto cii,, si tntclld~. ,1on ha ,iulla a che fare con l'ar~c: la rapio11e ddla auo grandezza ala: nelle op,re e soltanto h1 quelle. Quando 11el 1906 Modigliani ibarcò a Pa– rigi. avcr:a venlfdue anni e la 1ua Jormo– .:tone arttstfca ~ra, 1 1011 com piuta, ma nep– pur principiata, nel sen.ro che ti JUO ,vi– luppo Auccr.uii:o non tbb e punto ortgtM da!lt poc'11"r df1perst prov,. del prlml'.Jstmo ptr,oj .t'I: 011:>. A Lu·orno, da raga:.:o, are- )I.- di LAMBERTO VITAU va: avuto per mae stro Il Mlcheli, uno d~ tanta epigoni minori d .tl ma.cch;à;ollsmo; avt– va. poi seguito, ma: m mOdo tuu·auro che regoJ.are. i corsi dtll'Accadenua di Ven-e..1a. Era stato mollo amico di o,cor Ghlgl:o, f,uieme col qualt aa>n.'Caneh.r t,/$111to 'l f'·– ren.::e. Jra d 190Z ed Il 1903; t doc:ume,1to di que.sta am1ci~1a, pof /11terrotta bnucament'", rutono alcune lettere che rit.·e/ano nel gto– vlneuo u11.sentimento nlet,ehla110 deUa v1t<i cd una generoso. /ebbre d/ lavoro. La vera carrìtro di Modigliani com/ne a a Parigi ed e 1tg11ata da due htcontrf - l'uno ,ucce.sMvo all'altro - clir ebbtro ti/etti rl- 110/utlvfe011trlbuendo 011.zitutto ad immetterr l'artlcoliita 11ellecorrenti veramente v,ve cd a disancorar /o dall'eduea21ont accademleo– prcvi11cio.le. . Il prm10 di eul, cd il pfù lrnpor– ta11lt, rl..sulto dall'o,nra clic ml.st in h1ce per la prima volta Il .suo 110111e Il \ 1 / OLONCEL– LISTA, e1po1t.a agli Jnd(pe11de11ttdel 1910 accanto a quel Mendicante ll\'orne ..c. unico frutto d'un brct:e soggiorno /11 Hallo. d.ell'an. no a.vonll. Quf e pa. /cse l'huei;,nam,nto di Ci.::anne per la re.sa plastica r per l'l.steJ.ta modulata materio pittorico, ndla qua 1 t rom- potono quelle tonallta ro.ut t'he po1 ,•accen– deranno 111 modo incon/011dlb:~ ·d m1mUo– b·le nel vo!tt e 11el nud, di ,\Utdt0 MCldlgl1anl. Ma l'avtr 111t1"10 la lc.:1one dr Ct~a,me, eh~ , cub.sr, per altro andavano rtc/aborando m d v ~rlo mo:io proprio 1vl 111'"dt111110 tempo, non lo portò al cr:anrii• ~mo; t, del rcHo n~llo .stesso V.::ilon:r!IIH'.l 110n II ste11tanu a ricono~cert In germe I .:iuatteri eh: 1eu11aronopoi la Jormula esprts– n;a 1 110d,gli a11csca: da un lalo il senso 11qu - .,,10 e m.u.su: alcd~l!a linea, dalfaltro la f1m– :011c lfrka del colore portato cd alti.nùro rtapa.ro11. Il ,econdo mcontro, mentre Modigliani rl- 111aner;a tslrtrnro aUt C3pcritn.:t dtl fauvt!! i: dtl cubi.liti, Ju ,,uello dell'arte ritgra. (A .:erte dtrlr;a.:ion~ 1111norl 1f può acCt'nnarc ,o/tanto di vo.'o: quelle da Puvt.s d,: Chaca11- 11e,. /a su, Speranza. cara a Gau.pul,1 ha LSp'rato eh 'aram.ente un dl.stg110 di nudo, qutlla da To u:uu st-lautrcc. cht taluno 11a na.,1o•c1uto n.cl' .a gro.Jia d, qua!cl 1t oltro 1oglto, coml' ,1 r mò p.. 11.iarcad u11' lnflur.wa Nlmtlan.a nt'!t tele di'/ 13 11 !, R !rtlt0 c ii ;\1 ltl1 Abantts e Nud~ O-:1::a;,· ,Yc''e oprrc p.a- Biblioteca Gfno Bianco st.eht Negre opparac alloro per la pnma volta ,ul ,nettato por191no e che Picouo con lo 1ua l,c,qu:cta, imp 1 acabfle t imp'aeola eu.rlo– ,ua attva mr,ao di ,no:1.a.Mod1gl1.aniritrot:ò 1m'id~r1t:ta di nrgcnzc arch1t~tlo11fcht, pro– tata dalle &cric de.Ue Cariatidi dipinte t, di• atgnak:, ma .soprolutto unparò a tradurre le. J1oura umana p(!r ovuli e Cilindri. ad im– PorTe un'itrotiettà enigmatica da tdolt:>: in tal modo r9ll 11 d111cre,L:!1a daccapo doi cubisti. Dattra port~. proprio di qucoli anni .sono le .,culturt df. MOdtgl1anl. fn cui le mJlùcn:.e dl'll arte a/rlco11a sono più immtd 1 otc e ,co– prrte. Un critico Jra,u:c.st. Il Baslcr, t g 1 u11- t0 1ptclc dall't,M.1me def di.segni ad a/fermare - arbllroruznte11te. a parere mto - che la voco.:1onc vera dL MOd1Dllanl Ju quella dello .1cultore, non del pittore. Se neppur ra,pl– razlo11e a comporre opere p/a,Uche, eht, li può d're, 11011 abba11do11òmal /'ori/sta, pi,ò glUJt/Jlcare rm gtutUzfo 1l11tllc, r certo eh.. ~ue.stc ai.tu11oatfn 1 mr teste tratte diretta– mente dalla piclr4 al tcmno fu cui Modi– glta11i dlvld,va lo .studio co11Bra11cusl, rive– lano u11 pouc,1;,o pieno del 11~t1tre r, ctò i:he ha be11 allr a in11 10rta11.:aper qu~/ che verro dopo, un . se11.so d ,#lla /orma letta nc-l'a &ll4 demr1t1orit0. Poi Mod'gllanl rirt•m:iò alla scu!lura: abbandono dal 1912 1•1 at•!:ntl. i:uf dotelt~ro contr bulrt (e co•r1·.:·onl di o·ta L.\MlJl,l{ ro YITALl tc-nt:nua a. ll3&. I i,mo evidente, per esempio, nel e Ritrntto di Locvy, 09101, Le lnqu.Adrnture i,pa• 1Ja1t di quel rltrnttl non .t.a· ranno p1ù dlmt'l\tlcale da Moo1, 1n~1cmcnl modo di oo– iLrulre le figure, come blOCChl di pietra; ma Il livornese do– \Cl'n. lmerlre la ,rmzla 150 quella lorm antica., l'clcganw di una linea seu:Jblle. Quelln di cr1.am1fl er:i •n• oora la 1>lttura, rUto\'Al-a uJ di là dei oonflnt, libera di oi;:nl cJas.,lcl"lllO cuHurale, e natu• ralmente dci,tJn11ta a e."5ert e clM.,lca •• appunlo pt'r quel. la lndlpcndeilt.11, che aVCVH permei,.',() al vcccMo maestr(/ di tentare la i,oht;1.ria avven– tura, condotta. a termine con l'eroica. ~l.àru:a. del grandi .sp1rltJ. Nel 1906 MOdlgllanl en ar– rlva\o a. Parlai: nello .11t.eMo anno, In ottobre, Céz.anne mo• riva a Alx. Ma lo. pltlUN. mo• derna era. nata da lui, dalle sue meravlgllo.-,e lntulz.lonl che oondus.c,ero alle prime esperienze cubhte di Bmql.M! e di Plcas~o. Modhi:llanl VIS-Se In un clima di cu,turA • vl~– suta .: anzi, nrdcntemcott vissuta, e che non ha. mal "ceduto• nelle complicate vi• cendc della sua i,torJa.. Forse si è dLspo._.,tl a e vedere più grande•· come a un'ePoen di rinnovamento un po· JegR'ell• daria. Ma. restA. Il fatto di una. 11 clvUt.A • P.rt1.stlea, che comprende tutte le arti, e che ti nata t,OLto Il 5Cltll0 di Cé• zanne. Qucstl'\ civiltà alimentò lo 11plrlto Inquieto, 11.n,Joso di reallual"6.i; aHmt'ntò la ricer– ca l'itill~llca di Mod!,cllanl, or– mal bene lndlrltzata, nel fen– ~ di un ntrovnmento delle or!1tlnl. La cll<len1.adceorat!Vll dclii\ linea non lii perdeva nel vuo. to, In uno !ìpauo tncrle Com– prendeva, tl('I suo dL,;eJtno,un tes..,;uto ammato di prei.losc tonalità.. accordate applll\to liUI reglstro ~zunnlano. E i;:11 5ehCml del ritratti tla gollta frontalità. la /\OlltR po.,a, lm– barauata,. ~en1.a e~ere mal rinnov11t1 In ~n.<0 a~c;oluto diventano nlla nne delle 11lii:le che definiscono Il carattere di una i;!mpatla umnna. subii· mala nt'll lndlvldualltà dcl111 vlslon~ Poetica. E' l'amore per i;:11 umili. t lt\ fACOltàlitet1!ìRdi nttrlbulrc a un ,·olto Il eondorr. dell'In– nocenza: e !nslrmr eoi.tltul– ,,oono Il ~t'i;:hodi una evoca• tlone • l\lll!'.ellcn,molto divcrs11 dal i;atant,mo di man erl'\, che fu l'attributo romnn~lco del pittore male-detto• lnvt'nla- to dal lett.crA.tl. · 51 dOl't'Vadire piuttosto del• la ~ua curlo'lltà p:,r I primitivi. per le arti del , b11rb:.r1 ,: av– vlclnat.e alla cO~lt'nUl dc::;:11 europei dan·,~ou,mo dt'I rl• belle Gau(:'uln. Il rl~chlo era di non u•clrt' dn.l limiti d' uzui esuerlcnz.1 culturale. IM0lll 01:is::ldl dimenticano chto!Oau. culn è mrrt.o nt'lla PoHne$la per affennart un Ideale arti• stico cnno al HlcrU'lc.o del'.-• vlta1 e non per fare dt"lla let– U!ratura1. Mod kllanl , Il e va. ,::11,bond:, 'di : O.lo: 1l1>am11~.o;.r • r rH:t a conqm.,o;.tarela pro. prlR Ubertà. Ilrn:1 e ~connna• t:i. i,enra and11rr tra I ~rlva:::~I Le ,cullure, l,::norate nel musei teno:::1 ancl. nflicane, a'Siatlche. 1111,tral ane, cilen e mr~slcane. a,.H1mrvano R.ll'lm– provvh,o una \'nllrl!U. e"tetlcn al di fuori dello ,copo CUI erano dt'it.mHc. ftappC"c~rnta• v11.nor,.-t 1111nuovo !mpui~o lllla . 1>uren.a.• cl"ll'c~urci.,Jo. ne, che dO\'e\·a uur avere un term\nr. di ~onfronto. O.i, Chamit nllp. ~culturn I\C"'.::'rA: di frontt' 11Jlecrc:nlonl dt;:11 anonimi }CLIILorl. dotaU d un.a i=tnlllll" racolt:i ,u 11,<1.rarlone -llll•t!Ca o d' nler– Prtt.izlonfl f.lnt., tlcJ. I ctvU!.:.- m· art',fl n·r'."lp!'I i.I ,,m~ro, cn·st l'l'I: 'I \I;( HIO'tl ,c:m111•,~ a pi o. o Pag. 3 I VKRITA' IHR4'1'1C sottilmente spirituale ... Primadiarrivarealla definizione linea– re e alla grazia antica del colore, ~lodi– gliani cercò nella sculturadelle"prove,, tridimc11slonali alla vulidità di una con– cczio11cstilistica depurala di ogni de– scrillivitiì, verso una Jissità composta N EGLI sles.ti anni in cui quadrighe. vittorie, /regi, 9.ruppi oilcgortei venloano is,ati 1ul m011umento a Vittorio, composto, come ccrll giochi per bambflll, dl tanti :ro;/o,':' d:~,~~ifu~~r:,Wbolt~'t!~?:! 1 ::~rt:/~ 11 m"o"r!irc1//,~ co-ganbaldina, uno ,cono,c1uto pittore livornese,_ eh.e non. fauoa ,ummeno porte della e Socfetti /fbunuca delle Btllc Arti•· ,coprlw nelle. bottegucce di Montpama.ue la :'~~a i!{~u- ;::=.pr:~~e':' ,.~~1':i,:~?J':-eq~:: t11vaallora [1908-1'l91 lo studio di Brancu.sl, &l 1tlt1CllCco toglla.plelre ru11icno. Co,tui i; agheo glava le belle /orme. pure e lcv19ate, i11 marmi pre;. 10.tl, i totem magic 1 cavati da tronclif d'o.lbero a 111an co lpi d i .19c»-bio, I bloocht dt pletru eltmentor1, sLm1t1ad altri. creati dalla natura • tial re.mpo, e che s0ltQ.nto l'artt moderna ef li.a ru,ciato , fatto ricono.scere. Una nuova ;dea d.clla ,cultura. liberata. dal cla.ulet.tmo, si andavo Jormarulo. suf dati oJlertl dalle statiutte afrl- Z7~ol':;!~lg~~ff:f d~it1 ::~\:i:!~. ~~ ~r~g~n:; geva la wa e barbnrfe ~ di ortlita, che riuscivo a, dart un 1/g111Jicatoanche at macigni squadrati e bugnati come le pfttre poligonali deUe mura rnlcenee. Era l'opera e umana, dell'artigla,1ato µMta. cht aveva: rlnun.c fato aJ le e J1gure ~ della tradi.iione greco-romana . per Jar vive.re oltre Jtovre pii,. ,er,iplfcl, o, addirittura, i meraviglio.ti eogget~i • chNUi in una mi.tura dl a.s.solu!oper/et1one. Bra ncu.ti insegnò a /tfodfplfan1 U me.stiere,prutò gli 1trume.ntf del lavoro, d.l(ll1e I blocclll di pfetra grigia d'E11ville. Modigliani aveva d!plnto dei rmdf, la Olov,ne ebrea., l'Ama,-.zone, larve ~elle figUTe spfrltualf èreate. plu tordi; ma glu 11 avvertiva: il &en..so dtlla ltzio nt di C e:.anne, l'e1ige11ui di uno precisa de!lmltadont 1po2io.le, di una oo,tru.tfone plastica dello 1patlo. Il pit to re era ancora Irretito nel vi11coli di u11a '-'terlore tlegan:a lllu,&ratlva, caratteri1Hco del tempo, e Ispirala dalle .supreme e frrl– peUbill eler,an.:e grafiche della fantasia di Toitlou•e Lau.trec. SoWrnto t.'O l Mendi~nte d1 Livorno (19091, .WOdigllartl dlmo.stra.oo di aver trot:ato lo .tchema càratterl,tlco dello conL po,u.:i.on.e, ripetuta in ,eglUto come: una siglo shlWfca, che tkjlnLsce lo personaJità dell'arllsla. /lfe:::,:;a Jlg14ra. 1n. po1ltlone 1rontaie, e sempre nello duso rapporto propor– tlo11ale con 111 s/ondo modellalo 111. un dfsepno esatto di pta,1i oostrlltllvl. ,;· iln rapporto lntuilioo, una minra non calcolata, ma preefsa, a.uolutomente 111«1nfondibfle.e che sen;e, come canone segreto, a detennh1are la ..sh1golar, orchlte.Uuro dell'lmmogi11t. Prima di oN"ivart alla definizione lineare. e olla grazia antlcn del colore, Mod,gllanl cercò nella 3eultura delle e pror;e ~ tr1d1111e n.,ionall o.Ila oolfditti di una conculont still,tfca, depura.la di ogni po.rticolare de,c,Utico, rivolto a una Jla,ltà co1npo,ta. /erotica • .sottilmtnte 1plrltuale. Il ricordo d eJla pittu ra rene,e e delle raJ11natez.:e bOUl– celllane, che 1' 1n.tir.ua, Jorie, co11 maggiore diritto in un ambito culturale. dcm tnato da un a volontà arcaico di puru.:a, e quit1di da uria curio.si! 4 eclethca per le. arti txtraeuroptt; il rieordo délle. armo11i0Je ln/leu,oni lineari dt Utumaro, co/limo110 nella hn~n.:,on, ,till./11/()(l delle a/lu11gate 1trulture verticali, corri11xmdtmtl a volli Jemml- 11/li cllfu1/ ìn 1uia e.sprru1011e di c111gmatica e amb gua .splrll11aUtu. Si pe,ua all'arte egizia, agli ln1 paulbill vo.'tl delle rcgl11e; .!i -pe,ua al !111.s/crloio . 90rrl.to acce11natosul 110U1 del IJudda conLc111plat1v/:al di stac co delle .teulture arcalcl1e grecl,e: ma le Jigure di Modlg/la11I, cl1e pur com– pre11do110 tante prem<'.s..te cult11rall, 10110nuove e d verse; appartc11r,0110alla eo111ple1.,a 1c11s,bilila del tempO, che .sf c,tPrime nella µoesia di Jacob, d, Sa/111011, di Apollh1alre. Il ra11porlo co11 la scultura a/ri<"a11a,~raltutto con ctrte wl!t:.1ot1i .stilhtielle dtr,ll a11011/111/ mo.e.stri dtlla ve11te dei Fa11, e for,e 1Jp1ra10da 1111a e tt,1ta.:. (In<'~ cul- 1urak che at•eva altri 1>rccedc11t1 rn una cn1dU, complet11- me11te du>ersu, 11ell'arte gotica. e rigMarda Il modu'o dtlla huer=,one di 1111a te.sta ovalf" altunoata ,ut ~0.ttcg110di un allo COilocilmdrll!O. Come MOdi9l 0,11 adatti olla propria vl.sion-e quuto 11 modulo, c0111poslto, è evldentt! nello Te,t.a del e V1etc»-iaa11d All.N!rt Muuum •• tao/fola nello spazio come una prora ac_Hla,. /orma mnorablle per lo ch1arc:to dei propositi 1t1l11t1c1.e che a.uomma I i:alorl ri/luJI in u11 nuovo e on9N1ale 1alorc di pnrt-.::a Ideale. ,;· una concezio,1t opptuta al ltmpo. o, per meglio dire. al •realismo> del tempo, e che &f è 1Wlata lento- =~,~~- ~~~i:a~a t,!~t ~nc~':~ 0 l 0 .e~~~.,r:;;: • i: ,n:rri~~ ,trazione polemica. Que,t o,cuUura, a pochl',, altre dtl 111<"4<'.slmo carattere, hanno 1111'afJlnità pro/onda con le pftt11re degli a11nlpili felici di Modigliani, dal /915 al 1919 Perclno il disegno. clie emugr st11iprt anche nelle pitture più e pla-,tlclle •• e lradolto nella .scultura col r,ra/lto di 1111 ttiglio 1 1e.tto e .sfouro, chr de/ini.~ce soprocclg/1, occhi e capelli, allo ste.uo modo delle Jiguri11edelle Clcladl (anche I! na~o a prstcllo t lo . stu.so) . Llpchlt.z, quando i ncontr d llfodiglian,I rtr In pnma volta. ,1tl 1908, lo tror:4 complelom11nte impegnato ntlla aculturo e e ,otto fin/l11en~a dtll'arte r1tgra •· Pf ann.,tftl nega que1ta dtrivazio11e. O pc,. lo meno la spiega prt. s.sa– \ GIUSErrE ì\lARCH1ORI (Continua a pnglnn 6) r---- i \111edrt1"1fltll-~nl: lhh ,, ,. ,I .uu )

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