Fiera Letteraria - Anno VI - n. 16 - 22 aprile 1951

P:....•.:.g::. , : .:·i.="". .~ =-- -======--=-==.::..::. - ====::....:: _ _.:..::.;:.::c::.,_ _____ ___:L:_:A:.:_F I ERA LETTE.RARI A Don\ en_ica 22 Aprile 195 1 1,0 ·-··· ~ -- · -: ~- • • ~I J . CON TEMPOJl.ANE l É L A "RÌNAS -lENZA,, VERDI ANA ME~8DRÀMMA SH KESPEARIANO Shake spear e, il gra nd e atto re ,otto il velo della gioia, l'lnimicizlp ,otto l'ilf.olo lnga,m evolc dell'amictzfa. E propriò ne- momenti del piii inten.,o ,l ancio vi!ale s·apre l'infinito abfaso del de, tìno tragico. pqeta, ha eser citato un 'enorm e forza attratti va su Verdi Shake,pcar e. il grand e attore poeta. ha indubbiamente e1ercitato una i ,nmen.ro . /or - .::a attrattiva ,u Verd.l. Pocltl drammaturghi con1e lui ha11no concepito I loro drammi hl co,1 perfetta. adcre11z4 t.tlle condtiioni del palcoscenico . Shak es,uare non cono,ce la 1cli1etta dl&tbuione Jra fattore comico ,, ii tragico: l'atto re tragico cela in &é una parte del comico. diventa.ndo il buffone della mfa• tio11e &ognata; e Il comico 1hake,pcaria110 t1ppa.re come giocoUcre, che h,d da, « ap~ reccliiart > saggeue tra{liche della vlttJ C'On f. a.ria. allegra. Gfii all 'in izio della 1110 carrff'ra , • a.rtlstlca, Il CU$1deriodi Verdi Ju di trcuporrc : queata. ml,sione teatrale 1hakt1pcariana dal~ ,1 1 la .!Cena parlata 111 quella lirica. A tren • ' taquattro anni compone il Macbeth. open, .li: .,. ... -' . ·La pilma rapprescnb.ilone del • Falstaff > al Tealro della Scala di H ERBER 1' F LEJSCH ER. Consuntivo .delle cèlebrazioni verdiane • • .: • + . ·.(Contini/a:;, dalla J. pag.J come niodello di perfuione , di pred,ion,. -:i - --, - ---- .. stilhti ca. non ;ode ne in halia neppure del· molto m'~o prczìo!i , e \Cnha co1i I ereaui 'Tonore della cron~u. Quel Fobtal/ fu e1egui10 il pili. f~,liJio10 dei 'contruti, che e me;lio • iin qnu1 tutte le parti da iio'lniu iml ar1i11i un 11 e1ccniione 1ba1,lia11 nel tUo in!iuue. ml che furono preparali dnranle lunrhi mui da nel 1uo inrieme equiHbrata. che non una in• un loro colle1a pili aniiano. f1mo10 e in•u· 1erpre1Hion e riu1ci11·1olo, meti e triatement.. 11erabile Fai.naif: ,e lo 1pe1ucolo tli que; li afflitt a, perdO, dal pili. pe.no10 dei contruti. ;mni pole!!e rhi\trt ou i farebbe facile co111• Ed ora· chit di:rn11;,celo: non pOll!\ll euere prendere the i:-oJa noi intendi amo ptr lnt,r· l'anno \tr di11no l'occu ionc J)tr ri\tdcre quel prtta:ione vtr dinnn, I ;io ,·111i1rti11i di 11llor1 1i1tema or;a niua1h o che la qua~i in1pouibilc •ono 1u11i Celebri ornui, e pili 11011 ti 11red;11no di noi 11 buona interpre lniont: dell'o1>en li• .alle lun;hc ulenuanti 1>rO\ C di que;:;11 anni: rie.a? Non urehbt !lato do\ero!o, in omio-io b:u111no loro i l■rili a11plat1li freno lo•a111en1.- alla n1emori:a di \"erdi 1t nt11re.11lmeno in unu ;rnada;mu i. e la celebruione \'Crdiana ii e 1pc11acòlo:. quella fuiione cou ienle e (p1ell1 orama i 1n1bie111a11 in quelle con~uemJi11i eh.- unili uiliatica che ,ono 1110110 1I di li ddla ·11or1er1nno npidamenlc a morie il teatro lirico, !<t:Jnplic:apreci•ione t~cnica? Xon ureb be 1ta• L'o pen di Verdi ~ul lnn co di pr.o••a delle to neccuario dolo" incolare gli arti.li 11er tutt o relebru:i ooi. ~la dando perciO I• mi,un delb il tt1npo necé~:•do· alla. pre(faru:ionc e non crhi del n1tlodn111n1a e il ;i udizio-profuiJ gii 1oh anto per j 1iorni delle 1ffre1t11e pro• e nlm uri che ne;a ti•·o, it meno che qual che !inali? Noi ricordi1mo rhe alcuni ann i or Hnu, miracolo non acud1. in un teal ro italiano fu pouibile preparare un Ma 10n, que !ti anni da miracoli musicali? Fai.staff che, acdanu1lo a \'ienna e Budape 1t :U.-\RIO LABRO CA - ibliot ca ·1noBiancù ,cambio conthiuo fra mu.sici.tta-tUrettore, ,cenogra./o e ,egl.sta duao. E fra i 11omi di qwMti collaboratori di Ebert ricorde remo Frih: StfedrJI quale direttore d'orche1tra te– desco e Vittorio Gui nello sltHO ruo:o u,t ltallcmo: come :scenografi Ca.spar Nelter Wllhelm Reinklng e Pietro A11chieri. Qunnto al rl.sultato, fu sempre u11 ideale Jiulone fra mu.ticc, icenorio e mc-1.tln,cena. ~i:af~{:tt~l, h:rrmra:rirlm: 1~~:6;~:!-r:~ ~t:. , f "10 ~o.~CltE~O ALl,A Sl'VOLA,~; INAH'rn MlPIAOE lii GAIO,Il, SERIO,11,:fKRRIK1LE, li UHA~~E. ILl'l(CULO,, Proprio da attenti ,tudl sulla ba.se delle partiture verdiane e delle rea/i zza-iionf el:'er– t/01u:, a dopo lungh e dfacr1s.sfonl con EIJert itcuo, 10110arrivato per,onalmente a delle ou ervaz/011/che, mf pare, oJJrono un aspetto molto 1/gni/icativo .ml lato drammatico, • 11hakupearia110 >, di Verti.I fpiutto,to elle « ,chilleriano > profonda11Lente uma ,10,e gul– d.ato più cl.allo &pirito di m,erlii. e da alti 1entime 11tl umani }. Ouervazionf che vorrei rla11umere sotto Il titolo u maschern l aolca li volto dell'opera verdiana 11 manife.1ta ,oven.te, e proprio in punti deci,ivi . in• du– plice modo: il canto - parola e .tuono - t. bifronte. la mu1ica e l'azione. In momenti drammatid. appaic110 camuJ/at! e m1uche– ratc; in es.1cnoscondo110. t aumc1ttatV,, cotl ciò la Nm1io11e di quello che accade .sulla .1ccna. Ma quc1la ma.,,cherc:ta i. voluta. crea– ta dalla con;apevole intenzione dram matica di Verdi. Verdi. uomo d'un rar o i.1tinto ~a– trale, .1'apeva cogliere gli effetti più sottili impro,tta che poi avranno anche opere .che non 1i ,eroono a/fatto di trame 1hake.!1Jeaf ri/1/le. Gli uomini compr ati per ucclder s Banco, 1i preparano all'atto: ,1 ,ente uua 1pecie di caruonetta, a.ua l ,erena, ma.· re• citata In ~,taccato• con voce d'ira tratte • . nuta. Nelle parole • trem.a, Banco •· aC1'ta– mente ritmluate. intulanto che ,1 tt4Uf .di CO&a1eria. L'acciaio del pu{lnale gla tirat o fuori diventa timbro ,onoro. Queat'è la vera atmo,Jera dei' ba.trl/ond.i, che Ver.dl trnJjert• tfall 'eli&terua reale Jtil palcoscenico hr/co. Il coro flua Il {le&to ben trattenuto df 1 ole {lente; tipi timi/i accennano appena. l'f tono repreuo. 11110 canionctna per camuffare I loro veri sentimenti. Ancor più irridente st fa li contratto fra la. realtii. tragica e un al– legro mondo fmmaginario, nell.a ,cena det banche tto: la Ladv brinda al 1uol 01piti pro– i,rlo nel momento in cw. ,econ do il ,vo calcolo , dovevo. euere attua.to l'auaHinto df Banco. Il brindi.1:i è di u11a ele{lanui melo– dica. mondana , J)O{lglata da una orche.•tra. uni/ortne. in alcuni punti qtut.tf bandi&tlca. di effetto meccanico e 1en2a timbro . Que,ta musica le{lgera dovrebbe na,condere l'atcu– ritti d'tm'onima tormentata. Ma propr!o Il grado e&tremo di chlareua. re,agerata fa – cllitii. ,ono ra hanno un e/letto di manrat a 1/ILCerità e ril111ciat10 l'imDr eul one d·una la• cuna. sinistra e incolma.bile . Quando la Lady poi, pronunciando ri,utute volte le pa role .,..• \ Primo Verdi Neg li ann i del verismo, il maestro scriveva : co– p iare il vero p uò· essere una buona cosa, ma "inve ntare. il . vero ': · è m~glio, molto mPglio i NOS'fIU padri. che giu- sia- il'a nde, 11 gaio sia gaio. razione. ma funzionan ti tn– ravano quasi per la so~ ccc. ecc.· Insomma. che tutto v'°ce oome puro riposo :1.llo la trilogia verdiana del sia come deve·essere: Vero t" spet.tawre, o come tramI>O• '51•53. scoprirono poi !il- bello> (Genova, 4 ma1u.:io lino per il prossimo colpo di vece l'Otello. 1 nostri maestri 1873). ,t\llora Verdi s·era sco- ~cena. Ecco l'ceffetto>: ecco e1 fecero scoprire Il Fa~tab . perto anche l\ttraverso una Il teatro . Noi. Ieri. abbiamo riscoperto meditazione di se stesso t•Mi Tutto effetto teatrale. 11 li Trov atore . Ed oggi slamo possono benissimo mancare primo Verdi: dice, deprecan • Il per andàre ancora più In- le forze per arrivare do,·e lo do. la. critica normale, pur dietro, e scoprire Il µri11t0 ,•ogllo. ma Id so quello che rilevando qua e là. 1natgré Verdi. voulio ": lettera al conte ,}r• racqulesccnu al costume, la. Si dice a scoprire> , na.tu - 1w0,bene: Genova .. 6 marzo Sincera. • zampata del leone>. ralmentc, non nel senso di 18681, e.dichiarava con le sue E se not - venlam petlmw asseinare una qualsiasi• rra- parole quanto• le opere della -· s'è qui ripreso un pe' Il duator la. di· valore atruna o 'iUa maturità artlstlcamente repertorio delle motivazioni all'altra tappa della grande nttuav1mo. Era. si può ere- critiche tma non certo per parabola di evoluzione umn- dere. Il • .santo Vei-o> di pa- dvCdergll le bucce>. lo s•è na e lntellc,ttuale di Verdi: pì1 Manzoni. l'applicazione e dovuto fare per motivare In– forse unica nella storia . va- dimostJ•azlone della manzo- vece su dati concreti la no• 1Jt.a. e ardita -com·e. Il valore ninna formula -chiave del stra Impostazione appare nte• di ognuna di quelle tappe è Romanticismo Italico • l'utl - mente Inconsulta. paradossa• M • stato Indagato. motivato. fis- I~ per scopo, Il vero per SOi!'- le: mania di fabbricare una. .sato da ben numerosi e ben getto, l'Interessante per mcz• nuova moda del verdiano, e alti esegeti. Non cl si sogna ro 7. Ma quegli che non par - di uno piuttosto che di un ,. perciò di tofnarvl. E sarebbe hwa· anco1·itdi • vero artisti - altro verdlano. stolta presunzione. SI dice cnmente. Inventato> e che E' Il cnttivo Verdi. dun• Invece •sco prire> nel se1uo nneorn non lo attuava secon- que, che cl entusiasma. li •,,..~ tl~O V~~er: u::1ru;S~mOpJ~::. 1 •a~~~~h:~eS~r~~t~ l;~~~7jiO:;~st: : :i:.t~~~ l::r~;Ò ~~l~~::t~ 4i • ìl~ quelle tappe , una !onte di occhi d 0 0RKI e al nostri ultl- chezt..'\, e quasi con audncia >. ? j] entusias mo estra neo · alrat - ml entusiasmi poteva Invece :i luogo co:nune ael Verdi ~ , ' tenzlone estetica (vivaddio). ~·1n,•entarlo> dnvvero, 1>cr un contadino: cui vorrcmm9 , . j all"Rnal!sl e alla gtustlfic.a- tutt'altro ordine dl motivi e sostituire l'altro luogo comu• ~ ;:Ione. Non .un entusiasmo di Ju tutt·a1tra qunHt.n est.etica. ne di • scnrpc grosse e cer• '" .\, \ ordine Intellettualistico In- ·L'apot eosi del convèmdo- vello ftno > considerando con 1- \.., l,..{j '.somma: ma · un cnt usinsmo nalc. I sentimenti-b ase del- quanto calcolo egli. appun - sponta neo è psicologico. Idea- rumnnltn recati n mito e fa- to. si prefabbricasse il SUC• ....._ __ ·- •• { .... ,llst.ic .,o:ingfhuo. jmmc"'lntQ~'.vola. dlsumanntl tnnto !d gon- ces.so . nella lcA"GC del a non ' ( l''·• .. '. ::..no:::e~~ l:~~:~ -d~\~!vi~ 1 1~ ~~!~o n~::1à!7; 101 i1' p 8 c~1~!~s~t :~~w:rel , .so~ueeLlt v:;dlu.,C:,! Yerdl I PIMNb'llffO nel 11st e na.1'COJti 11cl dramma, nella scc11a, ,rcU'a– . ~,one. Egli lor:orava, limava. aJlinava senta. sosta 1crlv,mdo le sue opere. affinava la rnu– tlca e le pare/e. in coJJ.tinua collaborazione ron. i· !'UOi llbr ettf1tl. Verdi di regola 110n ço1101c! /'i11tiecclo tragico elle si sviluppi dal principio alla fine. Egli teuc piuttolto i /ili del de.Jtlno qua,i 1otterranca111e11te, dietro la 1uper/lcie; la •pelle> (Nic.t:ucheJ, la buccia. cl.ella vita appare • chiara , , lucida. d'un volto ,arridente, ma ,otto la ,uper/icle scintillan te minacc fano, come correnti gal– vaniche, forze mortal i e dl.!trut tive: lo gc– lo.!ia. la vendetta. Il tradimento e l',usa11/· ,uo. Quando la mudcd. come accade tante volte nelle ,ue opere, esprime il contrario di ciò eh.e 11iccede, 1ulla ,cena. a.Uora il Verdi teatrale , con tutto il 1uo lmput,o drammatico. Ji1sa le /orze contra.stanti della vita.: sotto una mu.,ica dilettevole la quale. pare. st muova con piede leggero, 1/ na3con– de in1ld.losamente l'aua .. uinlo. la congiuro. Il tradimento. Quando la ,eh.lava Abigail chiede al re Nabucco ti.i mettere il 1110 ,1- gilfo sotto 1m decreto , che in..sleme al 1up– plizlo dei ,uoi avver,ari, /Issa involontaria– mente fl dutino della sua proprio figi/a., la situa::lone drammatica t acutiuata da una mu,dca 1drucclo/evole 11etl'orche,tra: quc1ti ,uo11i debbono Ingannare il re e farlo pa.,&are 1opra. Il contenuto inumano del pat– to clte ,i trova davanti a lui per e.fler 1i– g1Uato. Il canto della 1chlava i atwrnte. di una /rivoleua che crc,ce contfnuam ente. e questo conto co,trjnge in/fne Il re a .!fgil– lare. trionfante, il documento . E l'ebbrezza t,ragica. l'ebbrezza dt gioia. d'un mllero uo– mo che incon..,apevolmente 1e11iina dolore e so//erenia. La morte tf natconde ,otttt la mo..,chera di una. vita brlllante, il dolore • Nasca il diletto, muoia il dolor • ,1 fert11a 1ul verbo e ,nuoia. >, ment re qua,i giocando con abbellimenti grazio,1 , pa.fla topra alla sua coscien<.a, e - psicologia ra/Jinati11i– ma - perde Il ne.fio dei 11101pe111ltrl, ri – petendo il • muoia , In /l{lur1 ancor ptU fio – rita. per e11trare in 11110 pau1a vuota, - qui ìt volto /fr1to di una 01pltalita alrnulata diventa ,morfia tra{llco dell 'Incita trice al– l'a.s1auinio. pr~:~tfiZz~l:nrea~~~~,:o~" ! 1 a1~be':,, è ;:;ru;: Intensa. In Rigoletto, nella ,cena /fnalc i,i cui il buffone tragico, tanto colpevole quan• to in.colpevole autore dcll'a..,&auinlo della propria /i{llia. 1ta. davanti al ,acco che 11a- 1cond.e Gildo morente; e lui, l{l11aro del tra• glco errore, trionfa: • Ora mi guarda o Monti.o. Que, •t. un bulJo~e . cd. rm potente è q1usto. Che ,t a. ,otto f miei piedi. E' adcuo, oll gioia!• Solo l'altno,fera del te,nporalt e gli archi i,1 • Tremolo> indfc a110 lo 1/ondo tragico del mo,iu11to. Qui Ci parla un Ve-rdf maturo ad 1m grad-0 di tot.tigliet.za ln..supc• rabile . La ,no..,chera tragica thakupco:rlana t qua nella, vt,te del « ,acco • Ju,a In un'u– nione intima. e quo..,I tra,cendentale. con i tra.vettlmentl e le maschtra.te dell'opera bui/a Uatla,na: commedia e tragedia ,or.o diventate una co,n aolti trcu/iguratt nel pen..stero tubblime d'un·umo.nità. pro/onda, achcrnra con una bruta.lUà ,chfaccfante . I Jredrammi POIIIICI Anche i tre dra.mnti eminenteme nt e poli – tici di Verdi I Vespri Siciliani, Slmon Boo– canerra e Ballo In Maschera trovano nti ribelli giurati l'lmpronla..collcttiva d'un atro– ce gioco ma ,chera.to del de1tlno: fede e balli aono larvati a.,petti della ribellione, della morte. Verdi. uomo e artl.fta politico. cono– ice l'e.spreuione tetra e Iraconda di pasaia– ni tr11tten11tc. cgU ,a le pene d·un popolo privo di libertà. e co,i anche la ma..fla dl– ve,1ta un a.ttore unico che finge e talora 11 tradi.fce d.letro una ma.schera ntinaccio.,a di apparenza a..,1ai aerena. Le opere cht aeguono 1t Ballo In Maschera ugnano un {lraduale 1pirltuaUuar .1I d.dl 'arte e <Ul gc,to drammat ico verdiano ►he giun– ge al 1uo cuhnine in Fallita.Cf. Molto evoluta risulta la secom'fa. edizio ne del M11cbeth. e. specie nel monologo e netto. ,cena dell'ap– pariz:ione degli otto Re, presenta una' .1:trana ., orche1tra , in cui dominano i lt{lnl. e ,op ra tutto I clarinetti. orchellra la qualt,.,per/e– ::lonata In modo ina.udlto in Pabta/J - e Verdi rimane l'uni co arte/ Ice della ,ua epo– ca che, u.sl tait meui - fa r,re,agfre i piU evoluti effetti orclle,trall a noi conte mpora - 11el. Tutt o viene 1plritualiuato in que,te ulti – me sue opere. e co,I anche il ge,to e la mimi– ca, e 1opratutto lo tchcrno e Il riso, elementl cardinali <tttl 'Ot.ello come del Falstalf. E' proprio que.ita spiritualfua : ione del dram– ma. e di tutt i i auol ,nei::I teatra li e mU.!fcali. che cl fa dimenticare che anche Ja{lo e Fal- 1ta// ,ono due /f{lure larvate che nascori– dono. l'uno il 1uo cini.fmo. l'altro il suo dolore profondo. dietro a delle ma,ch ere. quella del brillante galantuomo o quella cl.et buffon e de/orme . Qui il dra111ma mu1icale t diventato upresslon.c corporea. e - plu an– cora - tplritu ale della piri. lnti111a 10.{lgez.:a 11mana. Inutile. insi1tere: un'opera reallttfca non c'i e non può euercl. il ,uono e Il canto tra. !jipura.no quab iatl parola, ge&to e at lone .. realidiel. La convinzion e che pa11a ed,tere un'opera re11lt1tlca. t lo &baglio /on.d.amen– tale di ogni • verl,1110 • in mu.,ica. In tal 11cn..,o l°a.rte r1erdiana non t. e no11 ,ara fnai rtalt3l /ca. Ma non t nemmeno e rorn.(lntfca >, come credono o la deffnt,cono tanti . man– can.d.olt QUd.!i d, l tutto rimp ubo tra.sogna– to. mitico e metafisico . che dt:trrminn ner ,:tcmp'o t111te le OPU'" ,ragnerfon, . Chia – miamola. l'opera vcrctlona . ,-cmr,lil"etn,.ntt l'ufl r~uf nne profonda, in nrt, melodram– tn.atlca. d~I tentlmtntl u,na11i. dtl .!Cntl rt e pentar e di noi tutti. E a11e,t'i la rnpione, percht 11"- oowl o co,1 d. 1 lferente dal/a. mrn – tal itO' Itali ano e latinn di Verdi. cnm,. ll llello tede.tea. "' ttmlr coloito In r,ieno d.•dl'arte del mae.!tro bu,utt ano. e la. adatta all e pro– prie m!.!ure e capacitd. di pcrce::!one. \'trd.1 con l'edlton Ricordi ll[RB ERT FLEISCll ER ''ma - •di moderni per Io s~a- tJpo ll)anovrl\tl come fantoc- ne1J,hi11i. cioè secondo l'l\nl• to e per Il problema dPll'OVC· ci; la cartapesta e In h.1.ttn; mus storico e geogrnftco del• rn lirica attuale. e dl\lla sola la retorica 1>0mposnnncora le città delle suç prime: e nostri\ ansia di · ricerca. dl soffiata di petto e pel'clò rin• che cuce le melodie sulle ml• verlt.A.'. Hl novlt.A nel teatro. vfrglnlt.l\. Il primo Verdi, fa !.ure del cantanti disponibili: Noi 's(aìno del tutLo 'dlsln• lutto questo. Trova tutto non rappresenta una e musi– cantati . scettici, svuot.atJ. QU\!Stodalla Vlet.a trndlztonc ca d·uso, avanti lettera? E Mall\tl di problemA.tlche e di del melodramma donlzettla - quello che procede per con• polemlehe, afflitti dal morbo no, dal frusto reperi.,. ,rlod.el • trasti scenici e musicali, ~r– razlonallstlco, spella.ti da.I- la llbrettlstlca contempera- prese d'azione e sorprese so• I aridità . gonfi di vanità. La nen, dnl meccanismo delle nore : non rappresenta forse c1·lsl del culturalismo. E7 In- e JJ:ltua.zlonl >, dnl clfrnrio del una • musica di R'.C8to,avan• tanto. cerchiamo disperat a- pezzi mcIodici. dalla. topica ti lcttcrn? S\. e cl rinorLscon mrnt.e una vc.nt.ata d1 salu~ <)clfrasari. Lo trova. e ci ere- nella penna questi termini che, se verrà per I tempi fu- de. Questo è Il mcravlR:IIOSO, dell'estetica odierna. proprio tur1. non ancora noi POtrcmo per noi o(rgl. Cl crede arti• pe1 Illuminar ne l'Immensa aprire: ma 'SOitanto prépara• stlcA.mente. Ovvero non cl distanza. di atteggiamento: re. tn questo nostro sadico credé arra.tto, lo 'prende In no! che alla musica d 0 uso e realismo di mettere Il dito quanlo falso, e nel farlo .1:uodi gesto s'è ricorso nella di• sulla plaaii. Pei- noi sono oa.- lo fa esser vero, clc:ièar tP. Spcrnzlone dcll'lmPOt.enza e dutl tutti I miti. non solo~ Appunto •pcrche tutto quel per surroi:ato di cultura , e ma noi abblnmo fatto eroi- m1•ccnnbmo è totalmente di- Lui che cl si e buttato con ~~~\ t~!~z:a: ~t;u~ ~~~:'.a~~ !~~~~toe dà~1~:;d~:i':u~ei~~~ 1;~ ~::~~:/f~~~l~~Ki~'~!t~a:: domani ~ forse. chi sn - lllà: anzi, Jmpene un utte- Sentia mo li melodramma. · potrà ess«m• riempito. Cosi, r:ore .distacco, unn rlprolc- del primo Verdi. e compren – ci Imbattiamo nel primo Ver- r.lone fulminea. un tot..'\ledlnmo come ogni •amata> di: nei miti di patr!A., di svuotamento e capovoJglmon- si chiami Leonora: e che fos• eroismo, di liberti\, 'di onore, to: perchè cl si possa nuo- se • la patria> nella carbo– di Rmore. di cavalleria. di vamcnt.e soffiar dentro. ed ncrla di quella musica pe.r gloria. dl prepoten71': del t.1• esso possa funzionare tnlra- una patria ancor tutta da. r11.nnoe della v\tlima. Eccoli: bllment.e nella sua superba fare. Fremiamo d'Inv idia, Il. rono •veri>. )ion veri qua.liti\ di e baracca> tea. quasi, per quelle correnti co.– • veristicamente>: ma veri tra le. si stret~ e reciproche fr& arti sticamente. Il vero In- Verdi staJtlla net.ti con arte •tcatro e pubblico, per ve:ntat.cr.Insomma. rnccetta I • peul ch!usl ,, I quell'ncclar lno•pletra focalR– Una prccfflazlone. Proprio numeri del melodrnmma &ehe• tra Il musicista di teatro e U Verdl 1 ma non Il primo Ver• matlca mcnt.e divisi: le nrle e suo pubblico. Amata. e patria d'.. parla .di un e vero \nven- le romanze e le cab:tlette. - per dirne soltanto due _; t.ato >. Vediamo: erano i:rll nate In melodia POiposa nel• che son fantocci della. ba• knnl del Verismo. e a. pro- la voce delle primedonne- racca teatrale. slmboll. l\stra• po.sito d'una commedia di amanti Infelici e del ten0rl - zionl. E allora per altro ver... Torelli Verdi scriveva alla eroi Incompresi e del bRrlto- so cl entusias miamo di nuo~ contessa Marl'el: • Copiare Il nl-tlrnnni. nate da due bat- vo. noi dcli'• arte astratta,: vero può essere una buom, tute di preavviso orchestra le. che. non lo è Il convenzlo• cosa. mR lnve,ttare il vero S"-4 da un accompagname nto nallsslmo melodramma del è meglio. molto meglio...> di banda. o di chitarra; o I primo Verdi? (S. Agata. 20 sette mbre 1876 >. concertati in cui tutti s'AJ. Lo amiamo e cl entusla.• E. prima. a. Domenico Mo- fa.nnano a dir la loro assur- sma. perchè è quello stile te.a– relll: a A me piace nelle arti dame nt.e; o I cori ampi e trale Irrimediabilmente Pt"r"' tutto quello che è bello. Io ondulasi col cuore 111 mano. duto: e dire lrrlpellblle è I>O· non ho esclusivismi: lo non Tutti questi. numeri tagliati co. anzi sciocco. Quello stile credo 1llla scuola. e ml p!ace fuori con l'accetta. a coman- e quel modi che noi o meglio Il ialo. Il serio. U terribile. Il do. dalla ptaia stagnante del I nostr i padri han tanto ne... grande. Il piccolo. ecc. ecc. recltfltlvl: e questi trascura- Jeatoe combattuto, per \'Oitar Tutto, tutto . purchè Il pie- li. trascuratiss imi, proprio defin!Uvamcnt.e la pagina sul colo sia piccolo, Il g1andc quando dovevano spiegare • Novecento•· E se qualcuno ' volesse rifarli quel modi, oi;– FRASCE8CO MARIA PIAVE Jtl - o per un esperimento p~lcologlco dl riallacciare ti pubblico col teatro: o per un esper:.mcnto cultura le. come scelta d'una. tappa di • ritor– no> novecentista (non s·à fatta Ieri e non si fa !"opera. a • pezzi chiusi>?) - se qualcuno volcSJJ:e rl!arll . ap– punto perchè Pssl son rii stessi appenR combat tuti e ne,:atl. ove non Il immerges– se nen·acldo corrosivo del• l'Ironia novecentista quegli sarebbe non solo accusato di Immoralità , ma ,arebbe an• tistorlco e cloe profonda– mente Immorale. Non si può essere sempli– ci. o tornar sem,)llcl e buo– ni da11·1rrellmcnt.o delle no– stre complicazioni e malizie. Il primo Verdi è semplice. e buono. Perciò lo amiamo. ne slamo pot.ent.cment-e commos, .. si, lo veneriamo: pcrche rap– p1·esenta quello In cui e.oh tutte le forze vol'remmo an. cora credere, e In cui per morte di miti non P<>Mlamo plil credere . A. :'Il, BONl!COStl

RkJQdWJsaXNoZXIy