Fiera Letteraria - Anno V - n. 49 - 10 dicembre 1950

Dòrnetii ca lO Dicembre· I950 . LÀ FIERA LETTERARIA .M.O:STRE RO.M.ANE * Severiui e Céc{tbi -Pieractini Sintesi di due pitture C.RONA CHJE 1"..JfLANE:S.]J: "· f_,;é:onnisnao allo bosè · ;di De . Grado D ocuMENTo dl una e$trema fedeltà a.lln propria natura, di una 6aldl&. rispondenza del mestiere con le , cslgenzc tot.e• rlorl, d1 un perdurare lnteruo del sentJmento romantico, scar– r.lto queWult!mo delle applccl– CMC propaggini del sentimenta– lismo, tale cl pare U &en&O del– la peraonale che Raffaele Do Grada ha lnàugurato alla Onl– lerla Bergamlnl. Le occaaloni di tale plt,tura sono sempre Identiche: un ap– profondlmento del1a realtà, uno scevo qua.,! monotono, quieto, tn1atent.t, del variare del tem– po e del cOlare sopra un pae– s,agglo che oant volta - pur essendo sempre lo stesso - ac– qu~ta UM luce dh•ers:i., rlve– ìa una . vibrazione nuova, aug– gerl.See una dlste nalone dlrem– mo quasi ott1ca e, per via me– diata, del p!essl nervool. Le origini dl questa pittura sollo scoperte: un céw.nnlmlO di base Ctalorà anche troppo sco– perto) rad~o cito e ammorbid i– to da contatti con la pittura to– :scanu, che posaono ::andare da certe esperienze ottocenteache alle ln\·oluzlonl di un certo pc- riodo 501'.ftclano. SI aggiunga la ·troppo tal\•olta, suo ll parUco– morbldit.à. e la velatura roman- la.re squlllo del gialli (e La mor– tlca. del lomba.rd1 e, torse, r1-· to al sole~> deau nuurrl, del .sulteranno . chiari certi punti di grigi. SI desidererebbe soltanto approdo dJ De Ora.da. che quella realtà che 11 pittore Oltre ngU oll, U pittore prcsen- evidentemente predtUgc, e den– ta una serie di acquerelll, tre- tro lo. quale vuol restare lmmer– schl e traaparenti , solidamente so. fosse attraversata de. un eost.ruttl dal disegno che Jl sor- empito dl amore, si tras!or– regs:e. masse In espressione di poesia. Alla Daller la del Na."1gllo. In altri termini che non prc\'a• Umbro Al)Ollonio presenta U le$$Cla cronaca. o la pglemtcn. giovane veneziano Toni Pulgen - La Casa edltTICcBomplanl ha zl, se non errlamo alla sua pri- Inaugurato neUa.sua nuova se– ma mOlitra milanese. Pu lgmtl de di via Senat.o una galleria ha. vlnto quest'a nno U primo d'arte , affidandone la direzione premlo della XXVl1I BevUacqua n Le Noci. Il programma che ~a ::i~ e ul~6~t=~~~~ .ifv!,all~~re.s:!~e~ol':1:~; supertl.clale. Non è dlfflclle della pittura Italiana d'avan– ecorgere quelll che sono I suol guardtn, di quelln neorealtsta, plttorl prediletti, tuttl veneti. della \'ero-lmpr csslonlsta. (? ), oa. Ca.dorln che alt presta certe della metafu lca, dell!l. surreali– larghe stesure dl colore, denso sta, dell'e.spresslon!.&ta e di quel– e compatto, o. Olno Rossi che la spaziale. Come si nota. uno gll offre U pretesto d1 certe rl- S8tlardo al cinquantennio, che cerche dl torme chlw111entro vedremo se co.sUtulrà. un bllan. linee ellittiche, che Il giovane clo o no. Intanto la prima mo. speua, tah•olta con contorsioni stm è stata. dedicata o.gli llevlmente barocche, come già « Scrittori e poeU che dipingo– fece Santom aso In un lontano no,. Una mostra che ha nvuto, periodo. Mo. suo è l'Impianto ec non erriamo, la sua prima della costruzione, suo l'accento edizione a Flrenze.:-- drammaUco, quo.e! violento, no Che dire degli scrlLtorl che 'b ioteca Gino Bianco si n1ettono :i. dipingere? Rite – niamo che beo . pochi di es.,I pensino allla pittura corno a niente altro che a. un ·ozio, a un abbuono, nnzl a un rlpQsO. In tendo npn a qualche cosa di lmpcgnntlvo e di costruttl \'O. Taluno torse a un fatto Wu– strnU\'O, come Pot.rebbe essere ~~~uz~ ct:g11!1~occ~~i~\. ~!~ nucl. Sanmlnlatelll, Ontto e Bcrnnrl. La no.stra alteiitlò no al ap– punterebbe invece sul due pae– saggi di Pira ndello, quasi pre– saghi _di certo movimento d'lnl– z:lp secolo, :j:Ul e \\1'.Crlo _In gab– bia • di Mont.ale, sul surreali– smo dl so.vinto, sul a:luoco /o.uve di Zavattl nl. .. Scrittori dlvont::u\ pittori m1trattl? Due: Beniamino Jop• polo o Milena Milan!. Plò pura, pittoricamente, la aeconda. Alia Oallerla c arini, In mo– strn di opere di Attlllo Pratel- ' la, appo.rtenentl a una collezio– ne prtvaw. SI t.ratta di un omns:alo alla memorla del pitto.– re romagnolo, scomparso l'an– no 6COrao. Pratella protrnsae nel nostro tempo, cos\ n\'ido di avventure e di llO\'ltà sconccr• tanti, l'inscgn?,mento del colorl– &tl napolet::ml, da. Morelll e Pa– lizzi, del quali fu nlllcvo. l pae. saggi di tonnato plfi piccolo so– no I plll vibranti e I più puri. Alla oanerta. oussonl, n glo~ vano Glorato Ornndo, un mila– nese, tq.olto legato alla tradi– zione lombarda , ricercante In qu11,lchcmodo di uscire dall'ac– qua stagnante dell'imitazione . SI veda ad esempio, come tenti di avvlclnaral ln uno o due rl • trnttl alle ricerche dl Casslnart . Nel rldotto della Be.ala, la sovrinten denza di es,sa ·ha orga– nizzato la prima mostra Interna dcgll 11cenogran. Opere di Be- 11011, Brilli, Bellini, Brny, na- ~!!::: c~~~~;~l. 0 I~hfnaa~pli,:~: GINO SEVF.lttNJ Mollnarl, Mantovani, Pigna- bero andare nelle cnse che vcn- re di Cook un'Innegabile cnpacl– taro, Rame !, Denettl, Colllvn, gono creando gli architetti d'oa- h\ di "lslone, di slnteal, di ade• Fortunato, Sabino. Somnmrn- gl. Chi vive nelle case dnlle nr- rem:a, di csattn Interpretazione ga, Tagliabue. Meritevoli di es- monte ampie, ariose, squadrate, di clb che egli vuol rnppresen – aere segn:ilntl li Ferrar !, Jl Lnbò semplici (speMO tropp0 sempll- tare, ma preferiamo nett amente e, fra I giovani, Il Fortuna to e cl) allestite dagli archite tti d'og- le BUe 11culture piene, n tutto Il sommarug a.• gl, In un modo che non vuol es- tondo, alle .alt.re. In esse v'è un Alla Fttmlglla ArUst!cn, la sere umano, avri\ pur blsogno di gusto che tendo alla sintesi e ~~~tra del Pneimggto r..omel- ~g~r~~!~ 13 1 s~~,f:i~t~ 1 c~~c~~ 1~~·. ~~;lin~~le~~P;:~~- Jn t1t~~al~~:,~~ · di Intimo, di non fatto come un capiti, rcallz:zall con arte. GAIUDALUO l'!IAHUSSJ manifesto o come un oirneuo che n. LtJCC. . _,, • Pag. 7 LUIGI BROGGINJ L' avangua·rdi'a ed i . valori niorali . . P ER le edi2to11idella Conchiglia è uscito un grosso volume dedicato alla pittura e·alla scultura di ava,iguardfa in / talla. Giampiero Gia ni ne è l'edi – tore. Il libro è ben stampato c corredato da un note– vole numero dt pitture e sculture. ·Preceduto ,da una nota dello stessoGiant, il. testo è staro scritto ·da Raf– faele Carrieri, il quale ha trovato per essouno schema e una storia no1i certo Oidegna della sua vasaio-ne •. ma a mio parere aasai dl!tante dai problemi dell'<irte. ,. Questo per essererestato, ancora una volta, con edroso piacere, in mezzo at movimenti, t qualf purtroppo non sempre possono valersi delle opere d'a,:te. Non è mia intenzione Jare il processodei movimenti e delle .avcm– guardie, ma unicamente e ind ipendentemente dal libro di Carrieri ragionare un poco dt queste cose le Quali pare abbtano assunto tn questt ultimi anni o.rande-ttn- 1)0rtanza. In altri tempi si guardava al quadro, alla scultura. Ci si curava di scegliere l'opera .. Oggi ·del lavoro di u1i artista si sceglie spesso e vo_lentieri la parte caduca, i passi falsi. Si vuol mettere tn evidenza i momenti esasperati le esubera11zegtovanilt a de – trimento di un risultato pensato ed ottenuto cçm se– renità e consapevolezza. St vuole perpetuare l'avan – guardia ad ogni costo. Df quale giudizio potrebbe va– lersi l'opera di un Cézanne cercaf.p, unicamen;te. nelle sue eSJ)erienzecubtste? Qualcuno mi dfr4 clie. il cu– blwto non è quello di Cézanne. E invece se c'è stato un inne.Stao almeno una po.ssibilità naturale eh.e lo possp. glust-1/fcare fu proprio nel lavoro di çézanne. Quello di Juan Gris, BraQue, Picasso Ju salam~nte una rJduzio1&cteorica Juori dalla pittura . Lo stata speri– mentale nell'opera di un pittar e o scultore Ju.sempre e in og1it tempo negativa. Oggi no. Queste SOUR le ·sole prerooattve che hant:o interesse nell'opera di~ un, ar– tista, le mifche ritenute .valide e apprezzate da gran parte della critica. Nasce cosl fl prodotto d'aviinQuar• dia. Esposizioni clamorose. Il 11tercato ha /atto le .sue cifre. L'artista stesso, se non è uno scemo, re,ta sba– lordito df. vedersi ca,alogato • e ritenuto :.valido solq per _ il perlqdct.tal.ç•.a !pl'gJtro. Si- cercano·di· lui il ,Qu,adr;a ~cl 1906 o. del_ 1913. Nessuno.Jdirà -m.at cJ1e i· Q.Uadrl di questi periodi so110brutti , appartengano esd al cu– bismo, al futurismo o ad altro . Sono quadri che•avreb– bero potuto venir conservati per qualche tempo da parentt o amici a/fettuosi dell'artùta . Ma l~· critica lta deciso diversamente. I coUeztontstf se li sono di– sputati a Jlor dt 1nilioni. Sono cosl entrati a far parte di quel patrimonio di brutture le qualt pubblicate ·e documentate vengono sottoscritte. da tutti gii specia– listi del genere come reltqute. Di ,;zùesto , J><UIO molti sono diventati d.et grandi arttstt. Passa1tdoda un va– tieggiamento all'altro et 1uumo regalato un .pa.trtmo – nto di"i nestimabile furbizia in· quadri e sculture.che ::POi scaltri speèulatori hanno /atto diventare l'arte d-'avan- guardta. - L'avanguardia si fa co1~ i movimenti. La Francia è stata padrona assoluta nel crearli. ·I suot sono al– meno genui1li. I nostri quasi senipre Jalsi cadon.osulle spalle di epigoni ritardatar i. In Italf.a, per tema di sfigurare al confronto della st~ sa Francia, con molta buona volontà si vuole adesso con mezzi , 1>fù o meno dubbi dotarla della sua parte d'avanguardia , (Anche la Biennale di VenezJaha creduto opportuno cli Jar figurare il Juturismo accanto al cuòt.smo~. Volq'ntà · e spirit o del -1iostro provfncialts mo. I g(ovani di queste conclamate avanguardie ne aono le vittime e cpm.e1w detto prima Quelli di.sposti a perpetuarle all'infinite – simo. Vtvono e muoiono in questa accademia. Molti oggi parlano di cubtrmo, futurismo, a.strattt– smo ecc. con tale convinzione e assicurazione della bontd e necessitctdt Questi movimentt ·che io pen.so-c he certe rivoluzioni in arte sono /atte per tre quarti per l'adesione dei soli iinbecilli i quali diventano .Poi d.eglt accaniti sostenitori. Questo tn virtù ·di 110nessersi mat chiesto in che conststono talt movimenti e: ,se questi con l'arte accusano qualche parentelq . Non che per questo le ri voluzioni fri arte no1i debbano avvenire. Anii. tutta l'arte ne è Jecondata cltè ogni autentico artista è per parte sua un innovator e. Ma le scoperte vere si ·concludono Quasi sempre al dt /uor t di queste avanguardie. La novità è sempre nello spirito di un'opera veramente conclusa. Allora il problema della modernità è rivelato . Movimenti, scuo– le, manfJesU o altro vanno a farsi benedire. Un'opera d'art e sopprime date e luoghi. La sua autenticità ha garqntito per eua un tempo unico. Purtroppo molto della nostra pittura e scultura soYJ;edeUe ·date. QueUe date ·che taluni credano ,>ossa~ rfabilìtare un brutto quadro o una brutta soultura unfcaniente perchè ese– guita nel 1906 o nel 1910. Certo clic le date hanno giocato u1i ruolo bnportante preno gU snob. Oggt si crede più alle date che al buon quadro. La suggestione delle avanguardie magari del quadro retrodatato ha . ffntto,col conQuistare anche la nqstr~ borghesia. Pit – tur a e scultura ant emarcfa. Per molti di questi momenti· (chtamtuele esperien– ze, ricerche, quel che volete ma per l'amor di Dio non avanguardia ) mi artista che si r tspetti Ottrfbutsce una . importanza logica di lavoro che fl phl .deUe volte pre• ferirebbe ,Poterle distruggere: Queato l'avre .bberç, /qtto i Van Gogh, t Cézanne, Dli artlatt veramente respoit• · sabllf. llfa per i nostrt contemporanei: sarebbe vera.. mente m~ affare preoccupante procedere con tele se– verità. Per esempio: ditemi voi,· da not com~ pi PQtreb– be fare per un pittore come Severfni? Sarebbe più gfu• sto buttar via tutto . llwece la chtic a 11asalvato tu tto. A . Venezia hanno pre,nlato i suoi cinquant'anni di avanguardia con m, milione (Premio VerzocchiJ. C't! ancora Qualcuno che vuol confondere le esperienze le ricerche di un artista con Questogenere df avitnouaT– dia? O queste avan9uardle lia,ino precorso davvero Qualche cosa? Se 1l critic a mflftante vt rfaponde di s!, statene certi che la critica d'arte ha Jtnlto le sue /uwdont. Gli artlatl .potrebbero rispondervi In vece loro e c!oè che di tu.tt -Joli iamt che cf ·hanno a/flitto fn questi ultimi anni non c'è stata per essi verità alcuna H!J,m10avuto tutti u11avecchiezza d'argomenti da sJi~ 111re. Qualclie volta Juroiio solamente 11otoii, il :Più delle volte penosi, se-mpresterili. Insi ncerità incapa– cità. e anche molta disonestà ham10 trovato 'dtetro di essi Il più 1~t urale dei ripar i. E se pol Jl stantJLcato di avanguardia dato alle opere deve logtcamente assu– mere un valore co1&.creto e morale per conto 11iio lo coii – siclero a&sal più olustt/t cato :r,er l'opera di un De Pt– sl~ che no,i 11ertutta l'opera avvenirista dt questi uzu .. ,iu amlf. LUIGI BRO.OGINI

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