Fiera Letteraria - Anno V - n. 41 - 15 ottobre 1950

Pag. 2 L A F I E R A L E T T E R A R I A Domenica I5 Ottobre 1950 -------- -------------------------- morbmo, oggi, sappiamo bene ciò che 1lgnlnca. Quel quadrt cubisti erano di date antecedenti Il 1914, e 11 sa che dopo quell'epoca hann o conservato 11 più stretto con– tatto con la realtà, cl~ 11 so– no rtnutall con tutte le loro forze all'nsLnlzlone (almeno nel .senso In cui la si Intende quan– do st parla dell'arte a.stratta). lo ml donumd!l allora se un vbltatore della Onllerta Mnegt l[NJESORAB][JLE 1'RAMON'f0 D 9 UN A CULTURA -~ 1 ~ A · · •- ~- -li,. 11 i~ve,,~:!nt~v~~ll~u°J: c1 Ì ntIQOlllle CrOCiane =i?~r campo dell'estetica ' i ~j~~i;. JJando ali'art,e un valore di universalità essenzialmente lirica ~~ L'.J (j:::_.~ il lroce non ha t,enuto calcolo del particolare determinarsi ~g~§~::: · ~--=- delle singole forme espressive L'l'l'ALIA LE'l''l'ERARIA precursori > e quella de e Ln nascita dell'arte ut.ralta >' - maaalo-atugno 19♦9), un vl&l– tatore mal lnrormMo non avrebbe potuto ea.,ere Indotto In errore da quell'accostamento tra. e flgurntlt 1 l cub!Jltl > e • ast.ratUstt puri> (come si di– ce nel gergo t1cgll lnlilatl) , al punto di pensare che Plc&MO, Braque, coc... avrebbero aperto eoJ. loro cubismo unn. via alla quale poi essi non SI sarebber o vlncolatl. E perchè? Per mnn– caw:a d'audaelal Non nrebbe – ro andatl !tno al compimento dello. loro lm•etmooc, 11sarcb– liero termali a rhetà strada; lasciando ad aUrl la curo. di trarre dal loro lavori di e pre– cursori • le loro ph) feconde conscrucnze. Oll utratUJU avrtbbero ftnalmente annlentn– to roe1etto che 1lt\ I cubisti dlsaoc1o.vo.no .. Q uesto ragtono..– mento di prlmo acchito sem– bro. logico. Esso è falso tut-ta.– vla, pc:rcM non è che si vad11 ph). lontano nella ricerca del– l'oggetto c che lo.si 1upcrl, sem– plicemente negandolo. LDO TESTA, prima di af- arU.Uca, la quale è da lntcndcr- che quelli dell'ctndMduaJltà •,Ure la realtà (conde 11 male A !rontare I problemi este· al e non 1:9mealgnlftoaalone di che esprime u.sal me;:llO del- per essa non pUO esaere altro ùcl di quuta ,ua 1ntcrcs- una reali& ;:là data, btnal come l'c unità.• (più preferibile ad un che 11 brutto arUsUco, clo6 la sa.ntf' Ricerca Artlatlca attualione di una realfA che In concetto spa.zlale-temporate) U espresalone inattuata>); ed lD• (Zum, Bologna, 1950), nssa.alcu- essa e:: no110 si pone, cioè come ,uo ddlninl nell'espreaslone gln- rlne quello della poeelbllltà dt nl principi ftlosol'lclaull'atth•ltà autentica crnatone •· In altre pa- sola, partJcola~. Ecco perchè .si un'arte crea.trlce di bcllcua r.el umana Jn cenerale che gli &er- role U Teat.a at.abtllsceuna per- può atrennare che l'arte e, ad semo cluslco della parola vono per Inquadrare la re:nome• fetta tdentltà tra l'atUvltà ed I un tempo. opera dell'uomo e d1 In conclulionc per Il Test. noloala dell'arte 1n uno. vlslone suol prodotU, anst a.ffermache I Dio, appunto pu questa coesi- l'arte: e un'atUvttà che non eacr.- Lettera d Vicen E~~;~;;;~r~.•;~~:i~~~[ ~~ i!~:i lfs 1 :~·~= ~:~~ 1 }S:t~f~;~~Jo; : :1!:~:~; ii!~: :~n~tfE~:; II l~~~:=·~"Fi1i 1:::~ pre 11 mantrcatarlll d1 un nuovo l'arte - U problema che 111sta che 11rinnova perennemente. te d1 ornt altra>· Ed e aou.c lffl, Todi, Ortlkto, Arez– modo di essere.rtlenndo che essa a cuore - .,.u,ne che easa, 8tabll1tl QUCJU principi! U Te• tale aspetto che al pub parla:-e u,, Perur,fa, &wnna ed. altre, non e un divenire o uno 1co"ere avendo tutll I earatttrl dell'ulo- ,t.a pU,18. ad a.nalluare I rap- di un'arte come In qualche mo• lncontr3 anche Vicenza, ed. a basato su determlno.zlonl colte ne (eonde l'artista - acrtve - porti tntetc:orre.nU tra arte c do e dlstlna:ulblle> da ulteriori ld dedico un uuberante fn110, dnll'esterno, ma uno u·olcfmento s.l "lancia" neall •tesai. tennlnl tcntlmento polemtuando aempre forme di attlTlt.t..ePerché, ripe- nel quali! ,oxo e,prtut In rin• Interiore che si esplica come olto vtaU per l'aalone In 1enerale •> con Il Croce, li quale, avendo ttamo, orni azione II è vero che teli I motlm: u1entlall che di• autentico processo dl ricerca e non esprime alcunehlli di • pre- abolito (con la generica delln!- 11 reallu.a, si aflerma come alto ,tlnguono la wneta dt t4 tlchf. Cosi f dfJ)lnU dJ Otello Dc Jlaria e df lrfln.a A"felnzt, fn"!ima"~~ e:Odo or1;f:.U:~~ Tuttavia è vero questo: al tempo del cublsmo analitico. ::i~ o 1 ~1~rn~8pre~r~l~~~om~f: dl CODSCJUente conquista, In tut· supposto»,ma ae.nz' altrosi capri- alone che l'arte è un sentJmento dello spirito e quindi come !I- Tredicuhno, quattordlcufmo, ~~g 1 i\o~u:6~t::~ m:c:\\COT!!~ m~uat~~::i 0 f!~d~~e~traf;:~ ~ 1 r:~~~a~ 1 : 1 i: l~~lt~::ar~:r: :1:!"~:i~nTap~~~1;,o~1:o~ fu!~:ft e•~::ant~ed/c:~:;f· 11 .a;~ ;;n:/~la~!!t~iu~=:: ~~~ f~~ q~~Ò 1 ~}~::!:~n~~=• ~~~~= ~~':ie nd !rns:ol:el~~::::ntal!~~ ~:n~~c~::e~~nrm~codlr~~c e~: ~:!at°"u~~nt~~ro~m:er~~:fo~; cl.fica, on.che quando non rf• fugDOnoda ardimenti d.t fonM e colori, pouledono un llnguag• l1fo che ha un tfmbro, 1ina /I· 110nomla, una peraonallta di· 1tlntit10, da cuf non Il dl1costa un ,enio 1ponl4neo di pudore. Un po' meno partecipante, no)'l ancora maturo, taloolta Jnco• luto, colorf.atlcamente tropPo ulolcnto, ma ricco di promet- tlpll, .srnccettature e riflessi, erano ricomposti 1n un•:u-~hltet. tura compllcal4, ed cul ren– devano talvolta dlJftclll alla compren,;lone certe pnrU. dolio. tela. Cosi si puO cs.ser porto.ti a pensare che codeste porti dlf_ flclll, cioè quelle dove 11ritro– vavo. dl!ficllmcnt.o un'allusione al mondo esteriore, erano pit– toricamente belle quanto quel– le dove 111 oHetU si most.ra- lf.~:~:f ;~·.i ~J:~~ A; ~ :iiJf .:f ;~~11r~~iJf t; JF :P1~~~~t~~J~i [J: ;f i•;w!f:;::~;i,~ tt ·-~~r:;h}~!~::::1.?.1;!'.::t 1~ lu::.. C:n:i'~~~l=~eJa~tapeS:C~~;~:ca q~~~:~~=~~;t:• ·ao:;. :t~\~ ~! 10 ~::re::l~ninr!'if~~~ » 11 ~~: ~t~ t.ol~ ~:i1a~ 1 a:i~t~teP:~n!=~- :!':ia t:u:aJ~:°'u:':v:::o:!: 'J:Cte d:,i~al~:,/ 1i"~:~~efi!'~i lna Barbieri rimane Invece tropJ)O spe,so fnattloo BENEDETTO CROCE moto dl espreulone In cui 6 re- poeti dal Croce nella aua este• parteclPa della natura del aln- Perciò lungi dall'esprimere un di pala.ut lombard eschf, 110tfcl, pttlblle quindi anche l'atth1tA tJco. tn tcnnlnt dlelamo pure roll Uncuacct. Poiché - rtleva contenuto apurlo, che In qucs10 rlnasclmenl4U e palladiani. Da Eliot contro Croce Nella scultura, oltre aU'an• .zfano, ma completo Zanetu, tre glooanl: fl TOHUto, Il Olor– donf e fl Pancera. Ntntre lo Zaneut h.a gf4 ragr,funto la totalltd. delle ,ue egregie /Or• '::nc!:!"!:ve(I ~~°:!i.tomd~ vano.In completa evldenaa. Che un qundro rappresentasse un on eu.o reo.le ,o niente del tut– to, non aveva quindi alcuna lmport.anu.. Codeste parU mal leggibili erano anche, se te si accettava seni.a arorsanl dJ de– cifrarle, molto tmponenU ptr lo aplrlto e preaentavano una cer– ta pureua pUtotlea. L'orsetto dunque non aveva che una par– te secondaria. Perché non sba– equivoci clacchè, contrarlamen- giustamente ti TCGta - non 6 caso III rllolverebbe In puro <i:ar- allora oll anni ,ono trcucord te alle apparense, lo atudloao possibile tradurre un quadro, ad aomento, (materia tnrorme) vi• in urt cre,cendo di avvcnlmentt napoletano non è stato In era- esempio, In una sinfonia che, sto come pi,esuppo,to a.\l'atto che hanno ooriamente ,con• do di eliminare dalla 1ua lm• se pur voellono esprimere l'ldeu- creativo che lo lnvestlrebbt di oolto fl mon4o, ma Vicenza ha poataslone filosofica del proble• ttco stato d'animo, lo eeprtmono, una pret.c.sa tonna. (In usurda fortu"°'4nunte continuato a ma In parola, un realduo cdua- •1 badi, cplttorleamentu e csln- duallt.t. e coesiltenu.) l'arte po. proteggue la ,ua e anima> llstlco• palesemente cont.rutan- fonicamente,, elce In due dlver- ne un autenUco contenuto e fatta d'art• e df 1Ut'ft%to.Co– te con I prlnclpll•base del suo ,1 modi di sentire. quindi una autcnUca torma, rea- :':,,:niu~~pt c1e1f:t~~tllg~: • d • D :,S~~~..:i~o ~~l.S~1::1'il m::iu~":e t::tr:u:!1to •~~andJ~~r:'1e,ae s.e::a...,b:;: ~ti~: no rombanti macchine alate e a P ~oposlto l ante Teata 6 rhaclto brillantemente a ha dato all'art.e un valore dt correre all'lntulllone di qualco per le sue drade ed. f 1uot dare una ulteriore dlmoetraatont!unlvenallt.t. CMeZWalmente:Uri• sa che le sarebbe esterno (ml- tifcolt J)(Ulfno velocf, rumorosi di queat.a lacuna dell'Jdeallsmo co, ae.caa te.net calcolo del J)l\r• mesi). Ed In questo cona1ste la meut df locomodone, eua t deUon.o con J)Cll,llonecacando U lOro e modo • di fdeare /I· gitre, di adaUore abfU e drap– peg/1l, dt creare ,tatvt. Nature dtotru , concept.scono td. Inter• prel4no, continuamente tul • rogr,fvngere quell'armonia che non I aoltanto mu.rico, ma an– che euritmia di ge,u, uatuz • &a e morbldeua dt llnee. raaaraene? RlDesslone ~olt.o ptrUnente ON ~ la prima wlta cli'! tensftd. deU'emo.tfone, ma nello foraci E coal 1astratto poteVA N su una rlttfsta letteraria elemento di pensiero che soshc- ="Jion °~: 1 ~~ :i~o ~~~~~: 1,'::t::;,.e:!u='t 0 :~~t~: df ~!nfz~.t~~: .. s: 0 ~::":: ~~~:c~n=~ edl~et~e ei;fr:er! ~~. f,· rfci1!~ :u:::,~,:1 n:~ plal!':n;.~,~:: ~1!~~. 111· ~heco;;:=nt°Cu:~1.f:;:u;:r~! !~~a~do ~f~~1::!auns~~~~~ ~!=ntd',n~':r:~~I 0 ! 1 e a:":';~ soltanto del quadro efaceva> rentamente a T. s. Elfot. mouo lfrismo che anima la prl· astratto, e insomma una parte Entra fn ballo tutta la figura ma parU del purgatorio, s'a/• manc1.ta e In J)lrUcolaro 11 di T. s. Ellot: J'e1teta che ivi• fle110ll1ce col prei>alere degU !~:t~l~~:1 ~~ltterl~~.i:,,C~~ !::~o e ,:iu~~la ,~J1;;':"r1:!~ ::~~t~e1{~ 0 :!~c~lonf'! 1 ;::~~/i~~ astratto. Se I cubi.SU furono al grande /lorenttno, U critico per rlaoloenl poi fn uno ipoe.sa • del eprecursori • lo furono lo• che oltre al primo ,aggio tn mento totale col trionfo del ero – ro m11l1rado.D'altronde ac cer. The sacreed Wood, a quello più man.io teologico>. U astrattlltl come Mondrl11n, declsfoodel '29, al vlgOf'OSO va· In antlteal per/dta la f)IZra– ao,nostatl interessaU dal cubi- rallelo e Dante e Donne> ,ente boia eUoUana:U vero Dante 11er amo, altri come Kandlnakl U bfaogno di 1pargere In tutte 7'. S. Ellot comincia 7"01'"0 a ~1r~f:!':n!~~ 111 d:1 e :r::v~~o'1~ '.:ra:~fro ~t":oe1!~h;' s, a,cu~f~ l:J?icf.u~fa~O::nf:: !e'ifo"e! 1,:: Inoltre quCJtlulUml erano ouc1- sempre più a/laiclnare dalla lu- gh dream • del paradllo terrc– slonaU da un'arte molto dlf!e• ee dantesca. dre (eaattamente dovo Croce ri rente dalla loro, la musica, che OH elementi deJ con,Utto cl trova fnnand ad una tmpoettca ad essi pareva superiore alla ,, o/lr;ono rin dal primo ~guar- ;7g•c~=~~:J:afoct~1n:uede~!!~ fi!t~ur:n~el~:':!~c:1:sC:r1iÌie~ :fta ci~~~~d',Z,e C:~~iat~"°d~ ,cenilone dantc,CG, fn quel can– :~ u~t',!1::d~e:~~::,••ee ~: ~~rt~~o tf:u~~t4udt~ar:!~r~ i::~ !1,oc': :rtfctc.re ' la B=:,,: 1 ~: ~~:fl:v~n:'!,°on' 1 !!~~='r:· ~t ~: :rz::~:i':::• ;e~~~; ;::~~~=n;~ .~.:~rm1,o~•~t ':f: re direttamente sul nostri sena! tale, che solo fn eua Ja bellU· grande canto: Il più delicato e f,~~tfi:J~ 0 dP~~!°•a=n~'ln; :.O ~~~f:~h,pacx';!.!m~':z:: fl l;!p'~cfa'°,*«,r,ma dt qutslo :1~r~n~,e~~U~°f:1~c=ta~!~~ ne~~~! :i%1e:i~~e~:eas!f=~ ~~~~ ~::t~:al'let::~di~ ~ rr~ l!f~r~o~te m~~ !f~i ::az:~un:r;e:. 1 u=:1:u1sa,:~~ ::,rr:,~,a'!'i°'~, ~::.w~:":::~: nuv:e~lsslmt, del teorici utrat~ ~e:f:~~ft~::a~"rn hl~d~at~~j~ ~c:~: 111•~~:0o!,'c~n~!,C ,fr;:~ ~~1tl P;~P~l~~~~~to a~:a\1~~:!t ::u~~e=· r;e~;~,u~t!:\n~; ~ll~~~o:: • "'4~~ ::::,;,ul~';,':;: ~alr: h:~:~~i:e 11iC:}f.:0~ =:~:ifeil:u~~l n;l~~er~ 11~ 1 ~!'1 :~~~·t1''!~ 1 o'':1! 11 ~ ~s•,~mrieq~r:,: Certi a.st.raltlsU llrlcl pc.osa- tfoo. la luce danteaca, che Croce rono di dover modlftc11re la na- Meglio non poteva dtsldcrarsi qualifica come afarzo, gioco tura dell'arte pittorica che du- per gl11stf/fcare già In qweato (rlnnadlco, una ricchezza i:,i-i rante secoli era vlaauta sopra. primo iguardo globale una net- aolo lustro di povertà, cci am.ior un errore, su di unn sconoscen• ta oppoflzlone con ia vfllonc oggi continua ad lnfa1Udlrl0. za d! s6 1le$$ll,e Invece d1 t.rat,.. crOciana, che sfocia ne! noto (C/r. Quaderni della Critico tare quest'arte come una Inter• eollezfonl.trnodi Uriche proprio 111ar:o '49 n. J3 pag. 7'J), ~re~~~~~:!p~~~~e ead~r:~r:~ r:'re~1rie d:z~~ie ~~c:~~~~! t::~: def 0 ::!d~~::1 c~~ a:~~I~~':,!~ mo al cent.ro del mondo, farne po fruut alla poesia dante1ca, 'IO I due no,trl, ,enza alcun rf– una specie d'efrllllone .senti• pu le ,ue tfrate anU-allf!DOrl- /erimento reciproco, qualsla,I mentale che esprimesse, come che, e per f auol o.ttraclaml in- richiamo parrebbe da t1cludcr• Ja musica, un n1ondo Interiore telletthrl. :~n Ef,P~!~dall a ~~!:;i~ a~~~ ~c~~repu:~~:~~,_!nvse;~T:!h~~ ch~°!:~~ll~~n~ac!~:e!r~- trando,I un po• più nt1 d11e ~~~do ~~~rlo~:~P~:en;;1mi! ~~1 "::~~l~col'~oa,:ti;,~-gtJ! '~~: m~f~te"rf,~,i semplice r,artlco• re Il mondo e.uendale, lnterlO• sere diversamente, date te for- lare di quesl4 dlutrgcnza: al- ~rl~nn:e\~a'rt~~. ~~::':ic~~~ :h~~gui:/!:'oetf';J:en~ter'::'r,osie, ~:tt~~an::a1f:ead:io,f:c<f::'f'~u: Seuphor nel ,·olume citata Io Luno, In fzf ombggi: alle pre- '::::!di af'":~fc';o. ~f~lmJ; non credo che I cranfl :mon :,:!~a 1 :~ ,,::::W:tf d~• p:ra ia~~ tllot, quanto diversa la loro po- :on~!bl:1n:r1o~:~ ma':':: p~pa- ~:fa~ J~e~ut!deg,,;:ti~~o,~ :1:;,~;:C, !tf,:<1;:: ~o!a;!:f:::c d~ :!,toll:1.s~ssgi ;~ C~r~•tor_a Jr~~~ ::":1 c,:::r::eao,:a~i:e• ;~:;;: ::~a(Jua~~I e i:;i::o g~~{~ lea:ato al mondo • euenzfale •· dlnarla abllltd. iilriva che con- n. 16) che Croce crede di autre Non so bene dove flnlsca, ln sente a Dante df cr;are quadn eliminato con un po' d'ironia e tt~~ri•u~:~~d:c::~r:!e(l~~J~~ int:;:nl~~~:I~~ una parte; dal- adr1ll::ii:,; c,~~o ,:rr~~c· scmprc lnterlore, polcM ml sarebbe l'altra nota eminentemenr.e fn- plii profonda c'Invita a chfeder– dirftctle dl.StrlCl\tt, In un bel te!lcttiua. 11 •e per caso rul contraito di quadro, clOche viene dal mon- Un solo esempio per docu- due critici, che it/llclaimente 11 do e clO che viene d111l'arUsta.mentare la dlverfltd del loro In• Ignorano, non ci sia d rlflcuo Co.,l non sl\prò mal, quando li tereuf. La e tragedia dtll'amo• d'un contraato phi grave: lt d/$– tntta d'nrl-1 pl11sUche,quale re-paulone > nel canto '/ dello ,fdfo di d11c mondi catetlci In del due mondl oppostl da1II Inferno, che strappa a Croca antftesf perfetta. utrattlstl è più ricco e più v11- accenti di alta commozione. In- La rilpoata vfen da ,,. se con– rto. CIOche di loro ml ttsta ln duce Ellot acl additare il segre- lldt.riamo l'attuale pa11orama mente, è Il dl.Spreuo col qua.le to dtlla iua rlsclta non nell'in- esletlco e fluiamo con esattez- ~ta~~~:iz:s!e~tJI:u~~tt.~t1~~ ------------ ------ – :1~~~e°uZ: ~~ ~fi~I\ ~ia~p:u; ~t~a~~n~~l\~~t! s~l =:netc ::! 1 t~zl~e;/tà, Jd~ ~n.pl ~le~Pft~~~ lttteratura ...). Mterlore è ricco dl lnsecna• che un deserto!...>, Quel qua- Certa pittura astratta, detta menu. La storta di Mondrlan drato nero non era dunque che lirica, ha quindi cercato di che p:1.rte dall'oaservailone di una trappola mortale tesa con C$prtmere mustcalmtntc, ma onetU, d1 ct1.ttedr11.ll per odio. e dlspcraslone al mondo fuorl del tempo che aoarre col esempio, e che .si eleva, di esteriore. Tutto clO che Male– moto del ·noatro aanaue e 11 utrulone In utrulone, a com. vlt.ch 1apev11. In quel momento, ritmo della nostra vtt.a ftslca, posatonl dove I caratteri del• era di essere profondl\mente di. dei;Il e atat.l Interiori,, delle l'og1etto non sono più con.su - qwitato (eateUcamente) de;ll e realtà aet mondo 61Sensiale •• vati, a atuochl di 11uperftclele• onet tl, mn ea:U non aveva ma con tale Imprecisione, dln- 1anU, ma alle quali la nostra niente da proporre ln aoetJtu– de&ll una formi\. cosi incerta acnslb111tànon puO Interessarsi z.lo.ne.nient'altro che 11deserto. che nessuna ve~ e profonda a lunao. ll q1,ale poi rinuncia La aua lnlr.laUva era totalmen• comunlcas.lOne è poalblle fra al colori mescolati per preferir te dlst.ruttrice, confessione di n pittore e Io lptttatore. La loro l colori prtm.1e non am- lmpoten.r.a. decreto di morte. musica et circonda, ,.1nvade, cl mette altre llnee che le rette, Un colpo di pi.stola. Inebria, e ~ Il tempo a sua di- sarà. certamente ritenuta come O 11mondo Interiore è con– apo.,1&1one, che Je permette dl un'avventura curiosa, ~tto Il dannato. - e ae l'arte utratta deftnlrsl. Se l'arte utratta rapporto lntellettuaie o psico- non puOIn futuro pus.are I li– esprime le e rlechezte 1plrltua• loelco. Strana. ricerca ascct.Jca, miti nel qwill 111\'edlamo ur– li • queste appaiono ben con- In cui Il pittore rinunciava ad tare, noi uslatcremo a clb che fuse, lntruml..ulblll e 1n con• ogni scn.aualltà.ad ogni espres. alcuni protetl hanno annuncia• elusione poverissime. Le diverse atone sensibile, ricorrendo a to, la t'lne dell'e\'o.luslone arU• recenti espo3lilonl mostrano be- formule matemaUche, e glun- aUcn, un mondo nel QUlle l'ar– ne come que,t'orte non è arti• ~oda al d\Meccament,o, alla te avrà ultimato Il auo com• vata che a ra,a:lungere con ta- neeazlone della pittura. La vi• plto - ; oppure un eroe della cJlltA Il arutoso, U Jea:a:ladra. ta di Mondrtan ml sembra un pittura sarà colui che giungerà u seducente In llUperncle. E' sapiente e paziente suicidio. I a rianimare Il mondo esterlo– clO che vien chiamato e deco- suol stessi ammiratori rlcono- re e a co.nferlrgUun senso nuo_ rallvo >. scono che questo sforzo li svol. vo, a trovare la sua nuova tra- Slamo penuut che u tenta- ge al dlfuo.rl della pittura... mutazione. Noi aapptamo che a tivo dell'arte astratta è alato A:colUrimo ~n~e;à~hfletci~\o ~~~~todl d~:~m:nap~~~~f~nr f~: t!~z': 1'::~~~foèu~tatofo.~~e~~e ~:1 ~I~ ~i!ra~o tentaUvo dÌ vorevole alla realtà, e racco– essa ala stata ttntata, poiché liberare l'arte dal peso super- cll!ere la 1nda che I& 1t.orla tutte le po11lbllltà debbono es- nuo dell'oggetto, lo cercai rlfu. sembra gettare a un perenne sere sperJmentate, V'è aempre ;:io nella forma del quadrato rinnovamento delle torme na– ::e::::• :r~c~i::sl aa ro;r1:r1 ~ ~~lar~or:~~~v!'lle..v:~tj ~~~ :.•torlcltt. • e la aua e uma• :v":'::Sucz:o ~:;,:rced '':,'!'~ za u J)Oltoche In euo occupano coel come è stato formulato dal oanuna un proprio modo di es- L'Unico appunto che vorrem poula, P1'QP"4 del ,tlendo e Croct ~d.Rllot. Croce ateuo. sere nell'unica. realt.t. dello spi- mo fare all'autore è che ciii dell'atmoifera 11,npo' roman• Croce, l'ulthnfufmo, ci tnglfe In realtà bt.oa :na ammettere rl.to. E qui ti Nostro tocca una non è torse rtu.sclto a flau.re tlea, na,cente come per fncan• quaùlari dubbio 1ulla 111a ubi• che se c'è un punto vulnerablle delle lacune più gravi dell'e:s~• come aarebbe stato ntceuario tedmo daoll ondulati com clr• catione, con la decila 'J)rO/eulo-dell'csteUca crociana.esso e pro- tJca. croclo.na.basata sulla nota ll momento dlltlnUvo dell'unt co1t.an « e dalla apparente fm• ne di fede hege114na, appar,a prto reperlblle In quella tnm'>la test che 11Unguagglo e ab ori• venalità dell'arte di fronte alle mobfHt4 della natura. l'anno ,corso ,u e Il Gtornale e tanto dl.acussac,Jntest a prlo• 11ne• è sempl'fl attività arti- altre attlv1tA dello ep1rtto, clol: In qu.est'ocui df ,erenltà, Bar• d.'Jtalla • (Dialogo lmmar,fnarlo rt > ln cui torma e contenuto, sùca senza dlfferenze di gradl; d1 non averle dato una 1utfl tolOmeoMontagna ,copri f ae• di Croce con Hegel - l3 mczo daU come reali e dlsUnU prl- talchè una nota dl cronaca sa- clent.e e autonomia•· greti della luce e del colori, fl '49) Ultimo rantolo d.'un mo,a- ma della reallu.ulon e di detta rebbe arUstlcamente pari o.d In aoatanu., abolendo le dJ Palladio apprese ad lmcrlre do ormai a110nlzzante, dominato sintesi, da cui dovrebbe 11caturl- 1una.ltA espreSltone di poesia. aUns.lonl cani al Croce e ,,o nella natura ia gra,UU:ua degli fn estetica dal creatlvzsmo a•• re n momeoto aurorale dell'arte, Altri problemi che 11Testa a.f• tendo mantenerai IU un terreno archt e dflle fern&e romane, il soluto, rl,oltoal fn arte f11un rarebbero poi un tutto unico, cl~ front.a, e che qui slamo costretti extra•emplrloo, U Testa rischia Foga.aaro ffllClfin6 , 11'0i tor– vuoto iemprc J)lii oppri111ente, una. nsserlta identità, .l01ame-nte ad accennare solo d1 stunlta, dl eadere ln un rulonalllmo mentotl ,wr,o,&eg,- • lo Zanella Ellot è al limite estremo di all'nppa.rlre mlracoloao di crsl\, sono quello della tecnica nell'a:- ueoluto di tipo genUUano dove formi, • rlb'alff la fflode1la una reazlo11elnnestatas: preci- Il Testa coerente con Il i,uo te che Il No.st.roaboll.sce come tutto al present.a IOtto l'upet poe,14 tfd fuogh,, •. !!:::~;e ::C,c~et~to ,:~~%..~i ~ c 's\toe~~~l~o~efa:nJ!~ e:a~ !t~~Z:: f~~~n~~I ~ ~:~: ~el;:r 0 :-J~U!re airccJ:1iteo;ì sto':~, ~ur:t!n:!z1a"°!:'::~• ,!~ :,at~ftc!efJ~lù~~ : 0 1'!!~"t: t: ~ ==~~::• l,:~v~~à U cJ>: 0 f:t~o! :en 1 ~ t!fe~ 1 ~!• t~ft~~:1;~ n•::~: ~~•ar~e!ff:":°a~O. ct;ea:e':tu~a =.,::-:: ,' ' 1 :!:. ;:::o;,~ as=ta~ro la d'onHM: arte, :u~! 10~!xi'!!c:~~h:~e:u~ ~~• cn:1od~t~~~~j :,:n: T~ 1 :~io ~I p=r~: ,to pu l'lmportanaa di ttf- canto taolato d.'u• fo che crea dlacono è perfettamente loelco: che non ala in atto l'eapressto- rutone del llncuas:a:lo (che I~ :er:~~~ 1 ~!n.t;,.,~ attuando,(, ed. è perciò di1pcn• e Ammettere nella esprCMlonc ne medCJ1lma;quello della mo• Te.t.a aoaUtulsce con le paro! d'una bi/ora, ribellandoll glu– sato dal metterli In cucolto di arttaUca una forma cd un con- rate, relegato dal Croce nella e lncandescenu •• e tensione > ,tam.ente af moUf arbftrlt com• ~!h:/~a'~1f/t~: 0 •ù:a1~:: ~ :°~::; en':!n~l~:u!tlrtb~~ n:; ~:!fa d:!~e P~~~a, ,:a ctm~lt~ ::;Jtu;.~:~ ~1nn~::o eq':i'..\'i =~ ~ef/:: : 00 ::=!~~ !;: :~ ~~~m~:!lt~P{l~n~'!r~:; =:::& •.:,~:~ntl?rl~n~~ ~~:;:,rnuJ::M i:ro::!~:1:~J'a[~ ~To!~rr'J:i1~:o"~e'10:0~ J:f1a ltr• neceultà ptù o meno pro• l' artf.ab, Jedele Interprete del ,tante coll'unità. . viva della quanto eanche una concedone unlvenallU. del concetto, e la tfc;;~ neHl• conte Zorzt., com• problemi deU'umanft4.· cspreaaione arUsUca Opporre morate è. 1n tutto U auo aru- t.emloae e unlver'l&lltà del di petentiarimo ed. lrrlduciblle, dic::if:~~~:.~ta:' po,to f:;n!hee n:~=l~~e .:~~::~: :3~a:~~nm •i:o~c:;::u~ :• ~ soorao ;,1'tJ:'~GO BOHANI J'auz,, BardeJl4, Mon,. Mlatro• Reazkme molteplice, legata al come puramente tali, signlnca _ _____________ 1:~t'A~:w,tcru;'co;:az:eit.a~ ~!':,~''::O::',:;t:, ~!i u~~ :~::P~n!m:1J;I:;,ere~~i:. SI d'B era aJfedonato U comJ)fanto e ·, Chi ha limitato ti propriO materl&ll all'Infuori dello 1ptrl• ' ataoer I o :T 1 ':no~"d~ia41~ 0 edan:;:;~ ~:'~7:'ria:n::"u~Uadmfe::~ ~O n;l ~1t!e 1:;!~tal~On~~! 1· to e senribfle tJOrseggtatore cretato nel mesti ritorneUI Ul- per esao e tn caso non t... Qua• ~ ~~!rlePEl:::f° .O:U~to~ I~ n:~= :e;;.'!';!.:\e1uriulJC:~':Triu~:r~ !:a:~\.fuQu~~e !fi":inc,~~~e ai~ teratl d'oramai antiche gcM· 4o c~1 :i~:;,· ::;::tun passo pfU ~• aq~a;l~rra':"i:à~~?n~• J::t (Conttnuaa,.da lla 1. pag.) che U direttore della. Voct: ~::,~:~ oe~'°~O!~!:to:,ndfo audace: quellodi coloroche non coltà di tllpondere alla doman- ------ non ha ma, avu.to . St agghtn• In cui vfooftO. Lo duio Guido hanno creduto opportuno fer• da a1ctunge evidenza all'lden- la cultur 4 cteglt annt che han- ga ancora eh.e Il nostro di- Plovene non ha potuto s/ug/1f• mard fn que,te due /cui df pa,- tlt.à del due termlnt della pre- no preceduto la prbn.a ouerru scorso da questo punto d, vi ;~ 0 ~ ~a..,~r~~~~I a~11":,~ ,:,~~ 0 t,t/~: :" 0 "~~~:~m;g ~' :st.aa ~~~ 8 ~·. 6~·8~ 1 ::assut d ltà di mondiale: se qualcuno avtllt. ~~t ::~~~: .~: l: 1 ~:f: =~ chlamt d.'una adoleacenza du• ::::~a:~ 0 11 ,:!!,J~:ic:~c: j~:;: 10:i r d~le~~:cnif~C::iu ~n i:~ :n~fs~r!~lr:edi~~~~~~/r::~ te della te.1tfmontan.ia a, Sla- ~f:r~m::O ~"e':ledJr~t!~tf~a~!~',:; oo la parti del leone ad una ,teme dl.StlnUnella creastone ar• sando.sf appena sulle lettere taper, le no.ttre parole alludo te, ha aHorblto I motltti ro• t1olatl1.tlmau1,tema tndlvidua• tlalJcn, e aoto valevoli di que- che troviamo tu que.tto volu- no at suot annt df tducazfone manUcl proprl dt que.sta sua te con quelta est,un.dalùta), sta unltà-dlatlnstone, ma vt é me lndlrtuate aa Amtndoh:i , (u11.a educazione scentrata e clttd. nat.a!e. Eitraneo ad ogni ,empllcf apo,tamen tt dJ Dtdlne un unico atto che 11 pone dm- 4 Soffi.cl a Pre.uolini Per c:he è co,trttta quindi a cer- fnJhum ci J)Qre fnoece Piero ne;~~~!:t/!=n~ndo . (U,al =~a~!°e~te~i:sr:e l~tu:~ ~~ certi lat,'10 po.,.1iamo fa~·r itn- ~![i1 ::tr::u::e;:uett.f"~i r:.ar!fe~:eefc"r,u':no:~~!::n~ l/,!c1ft:&tha ca::r':!~~ :!';},~ !;i;::ess1!!a:tòz;:• In~~csta l~U~~ ~:i~; v'::e, Q~f:r:rt~"~!~ tratta df mùurare u':ia naiura ;:;!~·re •~ta, Cff~oraco':tpt::.: ed accanto alla materia aono tlnua Il ·Nostro - non vl è italfana, tra,tertt a da e,empi che non ha ancora finito df mento per determinate atmo• sboccfaU i fiori del pffl puro ealtra forma se non quella che .1tranterl (i l modello ,ugge,tf. ncuctre, una natura offerta a 1/ere, •'Pirituallsmo; J'fndfoiduo t rtu• esprime Il contenuto ln qmmto vo dtf Cahlers df Péoull a cui con/iulonf, a abbandoni, a L'attfvit4 culturale In genere, ::ato d:r~'~%:!~ :::si!:~ ~onco:i~n:~o ~:~n:'f:eiio: per conto ,uo uno si:ltap,r r,rtct, non nece.saarf ma ac! pur Indulgendo a nuooe. moae Il v,oprto dolore in 11:n d.olore quello che 11 etprlme nella fot• aggfunoeva voci e caratteri ogni modo fl crftfco ~ mate• ed e1poienu, COfl.tcroo1em– PI" alto, rfcollOcondolfdi /ron• ma 1n quanto la torma lo esprl- che derivatici dalla cultura te• ria sulJfc(entt s,er un fndaof- pre u,. cer1,: rltCl7ftO, che na,cc t~ aU'Auoluto nell'umile dtspo- me• · E polchè. come al ~ vi- de.tea), ma c'è una zona ori• ne, trova le raoloni fndtsptn.. 11 ~~~:n::uut~le df°:!in~a a~~ Nel campo lf!tterarlo d ,ono fermenti in. costante ewhWo– ne ed. è da augurard Il molti• plfchfno e II concludano fn af– /ermazlont durature. Si atte n– dono sempre nuow opere d.alle aquflfte ed e•perte ,enilbUltà delle signore La11rciLattes-To• ftOUi cd Arpallce Cuman-Per• me. La loro attftlfM, f,c un. certo seruo, t stata, 1e non tarpal4, limitata dall'tnaegna• mento, ma U tempo d4r4 cer– tamente soddls/adone a chi 14 attendere con ftducla. Laureato da un e premio per :e:~~at;: 1~ dtmr!:~';a~ : cista trQllll modo di alternare la preparadone di e polverf,ae>, con. abbandoni alla pa1.tlone letUrarla. m lui ha parlato bene anche E. P. Palmieri. L'attloft4. dello Zuccata N dal– la poul4 al teatro, al rfcorcU, alla narT"aUoc.Molto pftl /1f0• vene, ma /1fcioorfe wltd ,e– gnaloto al concorri, Gino No– gara, poeta e narratore. Auto– re dJ opere teatralf e ,ac:uo-. drammi, un altro /1f,Ooon•, Giu– lio Cilco, redattore del gior – nale cittadino. Poco n cono• ice In.vece dell'attftlit4: appar– tata a rilenzto,a dL un trlutf• no d.'lmporWlone, Marco Per• lini, del quale n ptw rfcordare la iegnala..rlone 4'un ,uo fne• dito: e Un Italiano aUa fine– stra. •• da parte deUo giuria d'un Importante ~mio roma• no, U Premio Strega. Smza dfmenUcare Il non mal 114nco Prof. Perii, notlaalmo autore di libri e guide delltl montagna, ed. U gfornalfda B/1ldlo Ca• bianca che tra una notizia dt cronaca ed. un articolo di oo– rfet4, trovo modo di mettere fn1leme con attenta cura ed amore, bfogra/le di per,on.alltci lnd.uatriaU della tnduatrlallad• ma proDfnclae monografie 1to• rlche ,ur '41 vicentino. Ma probabilmente questa e prot71ncfale • non ,arebbe com– pleta ae non ci d rlcordas1e dt ben tre glovantulmi critici d'arte, fl Magagnato, U Ccvese cd. Il Barbieri, attenti iegna– lat.ort d'ogni ·manl/utadone ar– tistica, i quaU attrauer,o arti• coli e note temi,e1tfoe lnforma– ftOe formano Il gvato del J)1tb– bllco. BINO BIGABELLA dzlone dantesca: sto, lo slancio dell'atUvlt.à uma• gfnarfa, una zona naUr.:a che .tabilt per mettere a fuoco eE 'n la aua. voluntaele è no- na è un perenne ctarsb, anche risponde cusai bene a quella C4ratt ere romantico 0, per t&- n11n11111"111""111111111n111111mm111111111u1111111111111011111111111111m1m,mm11111111m11m111 111 [atra pace• l'arte è conseguente • questo che pouiamo dfre la .tua vera sere pJù preci.ti , Za partcma OUrpeace in H1s wil_J. !::ci-1:.. ~u"!.: ~~it!:sa uncn atu1a romantica. Come sf romantica di Slataper. Natu , Ellot I proprio. qui, voce ~n- autenUca creaatone e non di poteva. prevedere, af è tra tta- ra e atorla che non ,ono te !!~tr:!"~ 1 ~l:'u~aa~i:~= ~ 1 /:.! sterile 1l;:nlflculone di un mon• to df un 'tJpe rlenza cli.e non d'lmontatt aoltanto dalle let- !flfir!!:i~=I r:~P::::~a14f::u~: doOc:,,e 1rài!.1a, che trae d111le ~at!~:t:Jr:::; ith:1tii~O ha~~~~doa~;~,.:am~!bb%a~~t~rt: B. croce. profonde radici del auo modo dt df là. di un'ammlrazfCJne di• più alta dell'ept.ttolarlo) e da Per Croce l'arte re,ter4 un /e: ~ ~t.à.la Po~~! 1 :~~I~~~~~ ,taccata, di un risp~tto . Ma è quella alle tre donne ma an f:m:;:gt 1 :ri :;1::n';n ai::~::::i~O ~hcqug~~~te tei31!:~tTat!pl~ltui!~ !~~o;~:t :e;~1 :ef!af~i:,?v~~; ~~ ,e,ri;t:;:,o~:ebtlf.'" rt~:~ : chiedete alla LibreriaCASA.NOV A., via Battisti 7, 'l'orino, il nuovo Ca• talogo illustrato: e,nfnent;"'fn~,sociaJ1; JuI'zlo- bcranl dallR achlavltù delle pa• cosa poteva otfrlr e Slataper .ri veda un accenno a Graf I'o~~I~~ •lt':f rap::!cn'::: role come e pesante mttzo di ctl durevole in un senao piit che vuol dire ,molto per uno ''f".Jll,rl rurl e pregl.atl,nunae• no l'untca via cu .taloeua nella slgnltlculone • (atrumcnt.ate, 1,asto? La ,ua e.1pericnza è l:i che aveva vent anni nel J:~08 e. ti d JII t tJ f' J crlll attuale: f valori religiosi, pratico), al affe~mn. &0prattutto fon do troppo personal e e le- lrequ,entava Dlf uomini plu. lii• rO e • UtlJ ro • rGftCesa, CM al contra11lo esulano del ~~:~ ~~i: ~e <!.i:~~:r~a eedn: gata a de/lnfzlont particolari v, e all'avanoua :dta df Flren- Libri ••Il' Arte , lflseellanea,, tutto dal mondo crociano. esplica 11 carattere di eauto~ perchè altri la potcs.se ,vflu;,• ~e. Le punte plu alte del iuo Da due vuuau c6sl @zx»te, rivela.Ione>, J)(lre e rlcono,cere almeno lavoro creativo le met terti fra I N V 1 O 6 RA T U I "J.."" 0 ~ 0 : 1 •~ti:a ~./::en 1:,: =~ Pemnto l'espresalone artlsU- nelle aut cifre ,:,fil ~ere. Cou U ~fbro ,u Ibsen e 11M.lo Car• 1 ._ ________ __ - __ .______ ___, aopra conddfrato Ma l anche ca eserclhl una tunalone llbe- cfò non si vuol tor,herr. ni..Ua 80, una letteratura che ha ~~n!~!; 1~r at~:;I~ al~~ ~~~e d:~=n~d:!e:. ~;~: ~:'~a!~ia a::: !~fmft~~o~:l~:~ :~ :::&::ie ~:f:'ic°a ~~ ~:~t~ 11m11m1111m1mmmmmm11m111m1111m111111111111m111111111u111111111111111111111111111111111m111 T. S. Kllot, lndubblamenU a.s- ~~r:ne:~e~!lta ~=~Pf.u! 1 riJ~~ gfoni J)(lrtfcolarf d~lla sua dfa/a nel primo ,:,alplto dt J)Of!• ~~~ pl~!"c:iC:e~I~ con,,i}1 ~";,7~i dlateua ) risolvendo OJlll par• i,re.tenta. Resta . d4 calcolare afa. Proprio da oueat'ultln~~ ~°':Jm'::.l!a ni;7,:1~u!m~W!~: =~s.~ll dlrl:~~!~: ~~ia co~!:. ~eC!~~: d ~, ~01~~!';'~,~~ ::i:r~":1,;a':!~~o 1/tr: ~a• ,e11tfaU ha ,empre ritenuto, an• esterna) nell'cspres.slone (~ at- col dire che slamo di Jrontt tura delle 1uooeatfoni r,rtzlo– che la po,fzlona deU'fUu,tre cri- ~ulonet di un puro a:t atato a una posfzfone uni ca e ,e te, purt ropJ)O non t ,toto cosi. tlco a11glo•ammcano impone : a:~f~ ,*r:.: :.a~~ta tl!~i Ptn.tfamo aoU anni del suo la- E' dll/fcfle vincere l'abltudlne 0 , dtlle riaerw. . quale ruomo a1tace e conqul- voro, ltraordfnarta. Pen.tiamo e facue invece rtportar,i Il ,uo Dante, piu che quello 1ta la propria realtà che esprl- per un momento allt rcazfonf schemi ffuf o, per lo meno :: 1e:,t::;,,:,,:;, ~~=liJ';',:!~ 11 !! me at.tuando ulonl che no~ dei 11,ot vicini che ,or.o atm• meno pertcolo.tl, Come ai vedt, bile con,eguenza evldentlHlma esorbitano dal su~ essere In mo pre ,t ate reazioni lmmc dLate U discorso potrebbe continua del· carattere reazionario elle ::ti~• .~:ehe e 1 .;_~~hl !~~~ violente, rLsolte O con ambi: re a lungo e rtltrvarc l delle an:;:,a a';; l~e~t •:l ~~l::tore, !'~~['c~ntru~~ ~~;!s\a lnp:. !~o:~ ~w~~~':,'l~~fs:~~~~ :r;:r,~~~ ":~a:g:r!:r~~ ~~B ;,~: che fnveate d'un. sentimento prla realtà>. Acfre natunlmen- modo di conte ,.1lont gridato Slataper aspetta ancora un caldlulmo le sfumature più de• te che ha tutU I caratter i del- e nello ,te.,.,o tempo calcola• lavoro attento di de/fntzfon e ~~:~ lndefut~~~::'to '!ll!°:i:~: l'c unlvena llt.t.• pe;c:è - l'~- ta. ntlle più piccole rtaziont e sono llcuro che un giorno cl tane!tci del Urico con t Titro- :-t:a !h:~~.;a ~pe;! 6d'art; culturali. Soffici ~ aoddt.t/at to reditulr4 In piena luce u1u:1 vau degni del 'Ofù puro roman• come particolare e chluao 301• dallt sue ragioni Uriche; ca,o immagine che resta per trop , tlcUmo. 11 mUUeo dall'animo 11etto, ma vi 6 l'ar te che 11 at- maf, l"unico apfrlto che oli po- pi lati ancora mLsterlosa, .to– rotc,o verso Je 1•fonl più au- tua volta a volt.a, nelle varie tremmo avvicinar e con minor spetta, t1on naturale. Il tnetro d:•~~u:e~~ ,~C:O~,:~e et"'~~; ra~!~~sta;~~nlc~~r:~lr~~n~t: 1O.1petto t quello dt, Preuollnl :"~:~~~t~o,~t c!!o S~f::O~~ :fp1:!!~: JZ:i:fu'!~~fM ~u!::~ ~e~!:ò'~a:r1~!~~Ì~a!3~ 1/ ~'!;5:t! ~!s•a~'uN~!~~"; O::;~::~!~l:r~~ libro j un mttro rar~ nella SPIRITO EUROPE lntnduUOne dJ Umberto C1'mpa1nolo Benda, Bcrnan01, Plora, Ou6henno, Jupen , Lukaca. de Rouaemont. de Balla e Spender sono t prota1onlstl dl questo o.ppaaslonante dibattito sullo aplrlto europeo. Nessun altro documento serve megUo di queato volume a chiarire I motlVI del travaglio della cultura europea nel momento In cui si pone urgente all'Europa · il problema della sua unlflculone. belleua e grandeua In ocnl ed esposi un dlplnto che non turali. cera. In una parola: tl Dante valere, non per una pretesa "no- Slatap er aulla natura dfl/lcUe, 11.0.ttra ultima ,torla. /or,c tnUllettlvo po.1tul4 nectuaria• stra" realtà parUcolare perciò ,u, difetti e aulla crLst del per QUt.1to lo dlmtntlclilam o mente quello Urico, quel Dante dcflnlUvamcnt.eatallca, ma aen• Prezzollnl) ma bi.sogna rlco• troppo 1peno, /orse per que– ~:~l~ll~~e·F:r~:i~e J~:t:~. -;: ~~~rie~n~~r~ c:i;1~ Q~~; GEORGES LIMBOUR ~~e s.n1 11O f 1t~n. r,:i;4.f" 1 ~ct ,ud~ &'11ltro, In " unlversate ", per l:1 noscert al trle.1tlno unG serie• sto egU ruta un t.lempfo e IDat n. 45 di Temps modernes), glu.tta oolutadone. rer.~~ dunque ha 1 caratteri tà, una profonda rtcerca (SllJ una lezione da Inventare. In tutte le librerie • pres,o le EDIZIONI DI COMUNITA' MILANO - Via del Giardini 7 santi, al paul, e aill eroi• che non rappresenta,·a altro che hanno tentato questa avventu• un quadrato nero su di un fon• ra. Esal cl hanno ad o'°" modo do blanca... non più lm.mllgtnl (tzaduz. di Romeo Lucchese) 1bl1otecaGino Bianco EGIDIO GUWUBA.LDI dell'un1vcnaUt.à. ma Insieme an- pure aoltanto sentimentale ) CABLO BO ,._ __________________ ..

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