Fiera Letteraria - Anno V - n. 21 - 21 maggio 1950

)1ag. 6 STAN CH EZZA S11ll<i "!ia pagi11ascritta, .se vog li o cl1e 11011 mi rimorda 1:.'~a,;~~i~;'to(i~ ,~:,; '.are/ ' ,· ::,.fiflip;:i~:~:o,""~oco, che lu11i:Jie lontane rincorse/ s" e g11ì, per i llloglii e le du isioni, • ' l LA F I ERA LETTERAR r A Dom~nica 21 maggiq 1950 1 Un uomo antico in esilio . . in mezzo a noi • ".Amore e prim avera vauno . . 1ns1eme,, f er le stogio11i e per t'eter11ità, 10 so110sempre daccapo, c 1111 leva te di Lasa aro ·' \'. Ci riporta al di terra tempo de gli antenati cibati e di grazia elem entar e D IVIDEREMMO pens ato – ri poeti ed artlst1 In due categorie , con senso di e ricad ,a e di co.ivotes cen'te, ~:f1a';~·:f /{~~-!fi,;1ottini f erpelttamente Kttastati: 10 faccio orgie di tempo. Q110,1te cose comù,ciate e rotte, nella mia v ita/ Q11011~e otf erte rifiutate! f.e 11ue g1or11ate sono Fra11tumi di va ri ,rniversì elle 11011 riesco110 a combaciare. La mi<! fatica t mortole. LIGURIA E' la Liguria ,ma terra leggia dro. Il sass o ardente , l'arg illa pulita, s'avv ivano di pampini al sole. N ,ELLO sp irito dJ.que stol a cui. urge anc,he un ascetico il suo vlagglo ter reno sarà ~;~~t::ii:-n: ~1!~~~~e~c~~i~~ scritto re, la. fratt ura. amore verso 1 altra bellezza: solo. Convi nto . con sere na parere: quelli che opera no per tr a. l'antico e Il mo• ll disperato e.a volte maUn- consap evolezza . di questa sua la pace e quelll che secondo derno si det~rmlna per con ico dialogo con la grazi a ,fata le cond izione di vita . si 11 loro destl no si agi ta no per virtù di ' uri'lntl ma. !orza · se• dell'8rte . Per uno di qu eg'JJ accosta, qu asi cercando fr a- la contu sion e' se non per la Jettlvn , In cut la nosta lgia arca ni processi d'Integrazio ne tel11 di eslllo e di stile a cu i guer ra Gli uni 1 primi a dl – r~sulta compos ta. di miti pre• segreta tr~ l cicli di clvlltè parlare da uguale , a. Leopa.r - spetto ·di tutto •e di certl loro c 1 s1, e di un a beata predi- spent e e I istinto di salvezza di. a Baud elalre. a Nietzsc he , as petti anche anc ora cla ssici' sposlz lon c all'arte dell'evo• che nell'uo~o veglia a. guisa cr eatu re maledet te e .sublimi, roman tlcl gli' altr i O ult raro : care. di energ ia P,rotc ttrlcc, Car - vicino alle quali egli si sente man tici ormai. !uturls tl es!• E' giga11te l'11livo'. A pr imavera • alfaY do-p1111qi1e la nm11osa effimera, O,i,bra e sol e s'dllermrno - ) Quella bellezza mora le cho dnrelU rl mi nç, l~ mune dal a suo ag io. anche perchè lo ste nzlallstl sur~ea llsti cs~res • agll antichi piacque pianta - contagio di un èra chiassosa. an tico in essi ritorn ò ad es- sion isti à.stra ttl stl ' cubisti re nel cuor e dell' uomo com é legato, per Istinto dl san ità ed ser sostanza d "an lma e: cre a- neor ealisti e via dtcéndo un~ una prova concr eta della Igien e dello spirito , ad una zlone: tragi ca ,testi monianza. ca te rva dÌ sottos peJ::le ·come esiste nza., per cui non era sosta nza um ana. fat ta prec i- di un mondo severam ente ognun vede alle quali .ben si possibile evadere dall 'eticità samente di equilibrio e di co- innestato al loro spirito. In at tag liano Si•innu merevoU 10_ senza rimane re lmp lgllatl ragg losa difesa; come s'eg li tutt a l'opera di questo scr lt- dati sot toti toli , senza. marg l– nell'err ore e nel disum ano, è Intuisse , sin dal suo prim o tore , Icasti co fino a tra sfor - ne O quasi di pensie ro e POe– pr esentc, sin dall'In izio, nell a propor si come scritto re, la mare lo st ile nell'un ico m odo sia con tro pochi superstiti Cardarelll alla libreria Rossetti, ln Yla Veneto coscienza di questo uomo , necessità di far sopravvive- espr essivo di_rlvlvere , 11 ~ m- claSSici ch e veramente non a- - - -- - ----- -- -- - ----- -- ----- - ---- re, nel suo linguagg io e nell a po non è plu qu ello della li- vremm o dir itto d'inquad rare sua condotta, 11 trem ore di mltata. esistenza, m a divent a nemme no sot to il ris et.toso per q1tellt' fond é valli d1 .? si cela,10 al tHare, per le vie last ricate che vom10 it1 s11,fra camp i di' rose, poz::i e terre spaccate, f:s~fii~;~1:Jt/:fr~:i ti !!f:~1'l:ri:· s11lle pietr e come rm serpe. IL mar e' i,, certi giorni è 101 giardiHo fiori to. Reca messaggi il ve11to. · _;. Venere torna a nascer e oi so'ffi del maestrale. O chiese dl L iguria, come navi disposte o ~sser vara te! O apert i ai ve11'tie all'onde L/J';,:n~o~~=i(,';;~~ezza vi colora qum ,do di sera, Jiniile ad 1m fiore che marcisce , la ~ran de luce si va .iface11do e ttmore. ~STIVA DistCsa estate, stagione dei densi etimi dei grand i matt ini dell'albe Jen:aa ru'more - M I • • una clv1ltà casta, ri masta , col una intuizione di fa tt i egregl term l]le di ca tegor ia s~ ndo . •· t '- sole, nella. memoria per Ate - e di stagio ni memorabili , 11 ch e c'era parso di ~te r tare Ora I a e lll 1SU ra ne e per Rom a. Egli nacqu e tempo degli ante nati cibati di solitari e schivi come son~ . · . ~~:! 1 :re a~~~~~o ~ le s~•~c~~~~ ~1rrs~l! ~I ~~e:r~~~r~ 1 ~ 1 t~~j per loro natura, per loro gen • egregio, sempre si fece col usanze suggerite dal cuore e tOe destino , uomin i sif! attl . e d li tempo mali nconico e att ento : 'di culti creati dall a. !nntasla ~ perano queSti in sllenzlo per · ' t • chiuso In un ~ccento di pr e• amorosa . ~~fa 0 Su~e~ 1 !u~ v:~ll. l,b~: ; , 1 gu sto , di sdegnosa umanità, nesto tra Il gusto di una vita t inltlva Sono umanis ti Gll Po -e· ·1ca car are 1ana elsa moralità . di elegiaco Da questo sotterran eo ln - ils uo benee benesse rel nd e• ~~l~ ai: f~~lt~w a!!a difesa senza sciupio e l'orgog!!o df alt ri dÌcono di lavorar~ per l '~ NOME di Vincenzo Car- e Scritti critici• (acutissimi. so- fl{curc solitamente celebrate, a da.relll richiama La Ronda lidi e avveduti) e ln e Parlla- taluni e esstnzialUtt >, al meno e la funalone che quel pe- mo dell'Italia> {di cui vanno ai;trattM e cacofonici fra gli rlodlco spiegò In tempi nel tenuti poesentt I capitoli: e Il e ermetici •· po · çar plre allo spirito le. sue Dio, si professa.no ma gar i cr i– verllta memoria leopardiana re~: aci::: tod1i: :~:1 :tricsc l~; espression i del dire asso luto , stla nl, I veri cristia ni, ma chi (e Vft ne dat borghi, qut sotto, di questo artist a nella severa sa che li loro, affacc end arsi tn facctnde ~ un voctar lieto e tristezza. del vivere e sentire 4 non sia a pro di sat.anasso, folto tn cui n ,ente - Il giorno etrusco, come nell'alta e spa - invece , come spess o av viene e che dtcll11a - e tJ rtpo,o tm- zlale pietà omerica fino al 4 I.e acc,iu ; 01110 torto come sapevano e diceva no i :f 1 j enie {, od anche: e ... e un. tess uto umano della' mes tizia a chi _le sostiene, a11clw /r gra nd i spi riti crls tiant. d°J ep:.Oen':::r1 10 .ro::'1o,tr:~~en;h,t virg ilian a, elementi di medi- piit d1K11itos1• chr so110 le Classi co app are a. queS t a. notte - t ,'agita nell'aria un ta ta alt ezza espr essiva. In cui accuse co11tro sè, e la ver ità nostra visione Vlnc en1,0 Car – che dt nuooo •· OoYe I punti la vita dell'uomo Si trasfor ma è sc11::a co11cl11sio11e. N o11 darelli, che ha dietro ~l sè , arti.stie! - dati da: e •.• tn cui In sa ggezza O at tesa mè lodlo- avret e diffi coltà a ricono- non solo a parole, 11 costdetto 11 sentt _ u giorno che decli- sa. della morte sccrr cl,c souo stat o KillJto romant ico Leopar di. E chi r,gr,; •~ne et~ ~r ·:uo'~ ~U~ nJ~: Con una t·ale coscienza co11vo i. A 11coro una volta non è classic o del pensatori nunclano un Jeopnrdlsmo ml- senza ripieghi. e venuta a /,o preferito coprirmi di poetl artisti veramente deSti • ~~I~ .' e pur VB.io di pasco- ~~~~~~ c~~a~io~~iraenfa°~ ~~ ombra, c tacerv i il be11e ri~~a:C f~f: 1 ~~e~~~~~n~ 0 f 1 ~ Non sempre. adunque. egli ogni ragion evole virtù cla s- ~:~:vcf:''{! 11 :.i E:~ 11~ ~':,~ senso classico è Indizio di au – rltrova 11 11uo antico, dosato sica; da. un mondo lonta no corn tutt o I/elle vostr e tentlc ltà In questo Paese , ci si risveglia come in 1m acquario - dei ,io rni iden tici, astrali, stag1011e la meno dolente d'osc11rame11fi e di crisi , • quali l'Italia s'Infatu ava ngll nostro classicismo• • e La paro- 0 11 è che li C. impos ta , in– e Jsml • stranieri, mentr "era al- la breve dt I;copardi », e Lo Zi- sleme ad un problema di fan– l'avanguardia d'Europa per baldone •• e Classicismo eu- tasla, un problema di Unguag– numero e qualità d'Ingegni. ropeu •J. glo spirituale , vale a dire di e Neoclcusiclsmo > fu la divisa La sua poetica sorge, dun- tecnica, che lnvolge una tesi dl battaglia assunta dal ron- que, In momenti assai Intrica • di civiltà letteraria con bi.so · deschi promotori Co pare); nè ti e pur fervidi di Iniziative. gnt radicali e Inediti. ala pu– u pplamo con quanta od espll- E' morto Il Pascoli; Il d'An- re al margini del rischio. Il cltà determlnaz lone Il Carda- nunzio tace. ormai, ma a lui quale. Intanto , si profila nella relll medeslmo ne usasse allor pure I contemporanei debbono difficoltà di accogliere quelle che,, 1n pubblici e proYati a- nou poco; l'ottocento ortodosso esigenze nel cerchio della psl– renghl, andava sostenendo la ed aulico si perpetua In una cologla Individuale. facendonle necessità del rltorn o all'ordl- folta schiera di eredi; scoppia aderire con fermeu.'\. Badiamo ,ne, contro quella che. non sol- di poesia dell'avvenire. con Ma. un po' all'emozlone. come fat– tanto al suol occhi. era la bar- rlnettl; Il Govoni, I e crepu&co- to estetico, del Cnrdarelll; eaaa barie Intellettua le dell'epoca. E", lari >, n Pnlazzescht, gli eavan- è quella d"un 6CPalttvo e d"un però, da, convenire che il cor- guardlstl > ed 1 e liberisti• fan- e<1onlco lnteso ad ardui rag– relat.lYO movimento d'arte sia no di h:tto per non soccombe- glunglmcntl formali ; vorremmo rtmMto circoscritto, ad un ce• re nell'esperimento. Cotr cnrat- dire d'un e dand11.1te • net :sen– nacoto d"lntelllgente . polchll tere di essenziale e ben circo- so più eleYato del costume che non sortl l'Importanza !'!torica scritta ricerca estetica. sono, Il termine sta a Indicare; un che si sperava e che, tnYece, appunto , Il Cardarelll, li Cec- uomo, Insomma, lmperlosamen– era toccata a.J. • stmbollsmo •• chi. Il Campan a, Il Botne, l'O- te fedele alla vita come rtne a al e Parnau e •• nl e neo-uma- no!rl, ti Novaro. lo Stuparlch. se stessa, senza rinascenze fu– nenmo • di Fra ncia. li Bacchelll. lo Sbarbare. al ture. nè lrradl 11zlon1 metnflsl- splendore. tl suono che ,11 è orma i dal percepire finanche mani •. <Paese ancor a class ico tra le ~~f:!~rocr~tali 1~01~· ::u : b~~= gli echi di una storia lllus tre. Nazlon l) sicco me vuole la sto - vl~ lme ma ombrose di segre- c ar darelll, pur vivendo ogni * ria. la geogra fia, la cult ur a e felicità degli sposi, ucss1ma promessa terre11a p11ò dare pace al mio cuore qua 11to la certezza di sole che dal 1110 cielo, trabocca, stagio ne estrema; che cadi prost rata in riposi enorm i, dai oro ai più vas ti soKni, ~ta3;~~=:,d~: fio~!~~o luce di là dai co,1fini del gior·no, e Sembri ,nettere a vOlte nelt'ord ille c11e prqc/de La &ua Idea centmte· che quali s'aggiungerà. l'Ungaretti ; che, nè amsamenU o compensi appoggiata da Incitamenti di- nè taceremo, In quanto rlpu- morali. Semmai, I compensi rl– duca llcl e polemici, e lnspl- dlatorl degli avi, ,:, apportato - siedono nel auo egocentrlsmo rata allo e Zibaldone• • nonchè rl di gusti e ,;c:tsl 11er!<lnall altrettanto ollmplco che cMa– alle e Operette ,Uorall > del nella tradizione, da un;i. pa-te :-ecclo, dalle fattezze e ambl– Leopand.l, Ili n03t.ro propugnò Il Luclnt, 11 Buzzl ,(atl onto del zlonl che sogliono contemplarsi ctome teorico del e gruppo •• auo anflbologlsmo avvenirista- In un Yero e proprio umanesl– produsse cose che, In ef!ètU, classicista.), Il SOfflcl, per li mo lambito da sottt romantici . ~ 1 ta:,ra:i~~. :1~~1:ibe s~a~~~ 1~':,1eà:\!~ '. 0 d~s1?.1:itrn 1 .re~c~,1a~ ::~ idlohaedPf~lt~~forete~~:~1:ter!~ iOQn0601ute per quelle che si stri, malgrado Il suo r,enunnte c·è, dunque. lmmanenu. , e. tene . gli aggetti vi e I verbi oYe inquietud ine mod erna. si sen- sovratutto la lingu a, quando allignano dolci, fulminee slgnl- u quasi In esilio, solo ad usa - , si tratta di prosa e poesia . Non ncazlont; le quaU rampollano re una condotta segr eta.men - na sce I ebbrezza calda e mar- è uomo onesto che non veda dal suo mondo umano e dalla te contr astan te con uom ini morea. della prosa C'- dell a questa semp llce, umil e cosa , e = s~n~h: ~!:i/~~! 1 n 1~ :a ~~: messi al di là di ogni etlcltà 1 poesia car da relll an a, art e In noi non abbiamo bisogno di felice mestiere. e di ogni Impegno ar tistico! cu i anche gli accenti blogra - chiam arla ver ità. Ma della NICCOLO' SIGILLINO Egli si accorge che lungo ·~!r~n~,~ 01 !~~!~ ~~eu~~:~; ~ ae::a :~fti ~~ 0 :v: r1i. 1 ~:~t~ } ALBA Solo i,1 te, alba, riposa lo mia morte affa nnosa solo i11te trova pace. da quelle qua lltà etni ch e e sa che non lo sia. anch e ade s– culturall di un mondo antic o, so, caro Card arell1 ! Se ques to destinato a sopr avvivere, non fosse an cora. vero per caso. Ele più ne l suol ruder i, ma nella la sare bbe a dist.anza dl qua t– coselenza vigile e vlv!flcatrl e tro secoli e più In comp agnia ce di cert e creatu re d'eecezlo- di que l grande al cui nom e ne, a cui il mondo nega asilo, Firenze non tr ovò pari l'elo– con forto e gratit ud ine. glo. Ma cosl è e cosi sarà e qualche cade11z; f«~f .~1"~ o •e.te11to. E <Wa, - in 'l!J,!IP I 'matti,i ~ '"_.... ,..~ così stanc/ie _ tt ·""... ·r.: · 1 t • f:,et~n~~~ /n~~:C.~! 1 ~~s:i! : ~~~: 1 ~ 0 ll1e~o~ ovc~!cof:r~ ~~ ri°~1:'ro: tr~~daÌ~ 0 niubWn;al! {~~~ J= 11 ~ea.fa8'n~~~~ ca: ~~t dj resptr9 a_nsloso. ~~~~ cf':am'i~a,c~~~tu';!.UC: ì,i~: quanto aveva· fatto Il Thi:Sv'cz • Al ,iun tt e-,lrem, delle &toglon l conscio, In mediazione tra Il :~cflco~~':a~ • ~et d~~~~~~ e<>me sotto fl /rontf:!°'e~~~ %= ~ ·e~~Jte;~~ ~~ 0 , 8 u 1 ~n:: ld<. mia i11.son11iar ch'è simi le ad 1m rombante fi1m1e rOpilloso, .i.11/emale · dw'io ·vado·bJY1t batte dibatte11domi iiivau o. Df11a11:Ji a te, che gitmg i srn,pre cosi f11rtiva Nell'ar te di Card arelll, po e- not non abbiamo bi.sogno di sia o prosa, questo senso di augura rLe null a in proposi to. precoce fln ltezz..-. di chi ara Un auguri o cl verrebbe di rl– dr ammati ca. sta nch ezza, non volgerLe, sugg eri to da. quel apparti ene al pers ona ggio, Suo lnd lmentlcabll e verso: a– ma scatur isce d,al valo ri di ~ ore e Prfmave ra van no in– quella vlta pass ata, dl un a sieme . VederLa anc ora a brac – clvlltà che s'incarn {\ In un cetto, ecco, con par ecchie pri – uomo e attr averso quest'uo mo ma.vere , anc he e sovra tut to parl a di sè, racc onta sè'~stes - 1perch è I giovani hanno biso • sai. Invi ta a sè anc he .!lel'uo- gno ikt :'c::ESCO CARCDEDl mn lnvec chta, anch e se qùe - elle ho s,-nesso è/i 'chiedere- e\di sj,6iare e tutto il giardin O· è per me, 11 1 ' '> zio: cosi come aveYa fat- prendo re sole dec1,1oJler;::g!~ 11 goethlano J)O&Se-530 di ben al- per il mio niale snnt1tosamentt , pc,iso agli amici ch,e ;mai più, rived rò, alle cose care che sono state, ~il~,.ie'1/~J~rn 1 /~t:Jf;.. '>, to Ialdoro Ducas.se, detto Lau- /a mia Jugglasca /ee<>ndltd tr a lmmnnenza, quella che si tréamont. verso lo Chénler, lo rltrot10 ... >. autosupera nel riconoscimento Hugo ed altri. -dell'umana gmndezza, nella ca- e Tradizione pura•• fu l'apo- son questi I \'Crsl col qua!l pacltà dell'individuo a farsi ml. da far q1asi po11ra, e origli e spii., spettro a11c/1c tr,, fl più vogo, alba dal f n :do v1Jo, ."f\ ('!i "I '•. C''.. "-t ALLA MORTE .•. Mori re sì, 11011 esJere, aggr.edi ti cfala morte. ' temma cardaremano, cui se- s·npre e Saluto di .ttagione •, to lncreA.to. gul questo programmatfco co- che. notorJamentè'A appiutlen e Egli serlte troppo da ·,presso, rollarlo: , e La mia Urica, no11 al «Prologhi,, la ip\ù slgnlrlca- anche fisicamente, I Yalorl del- !~P:fo~/h! u'~~!:~1it ~~celr)g: : ~~!t und:'~ef: t:~ / ~d ao;~ !'.a7~ ~~g~~e: zfe q~aTche ~ ~ a:iier~ to... tmpau lbllltd. e lontanan- cui è da rnvveders\ l'esempio ~~~~io ll~r~ 8 ~i 1 e~~ Ni~~~::, re~ ~él o;g!n~ ,on~:re~'~a.~rti1cb~~ poetico non derivato: In nitre n1m», gli 'al attaglierebbe), al raalonl, codeste: che. nel rlpo- parole, un a,rt!Sta Che reallu.a punto che non resta lnsemdblle stulare un concetto taforghla- peculiari meditazioni novat.1Ye, a certo contagio dannunziano no, rammentano gli ehnpa.ul- nel disconoscimento del canto e. in genere, decadentistico (Il cessa11gli orror i, f1,gga110 i fa nJa.smi. , Lo morte, mi a 11era ' co·mpagno di vegl io, ' se ne va, s'aU011ta11a a passi di 'lad ro. 0111J'io emergo e mi liber o dall!o11da ten eb"roJa, e aff ranto mi riduco , st'uomo è In eslllo e s! ri duc e al sollloqulo fecondo e m e– morab ile. Mo rire p-ers1lasi ' ' che ,m siffa tto v iaggio sia il mi.ili ore. E ili qttelt'ttUimo istante essere alleKri co1He quando ,si "cdnt"ano i 1niit111ti dell' orolog io della '.1la3io11e ' · e ogm mo val ~-.,b~ se'colo. blU• raggruppali lnrr~io a ~i piene e rotondo. La sua sug- t/~1u ~~~Oro':~}.~0 st ~aa:~~ = ~ 7l e IRl~~ti'·straau'roJenntiono gestione prima consl&te nella tare a questi ultimi emendamen– e pa;nau1ani • a&Sumendo. per felicità ,·erbate, In un dire nu• ti o correttivi notevoli): bocca di Lecomte de LIS!e, la mcroso che germoglia di adom- SI OMervl, ed è 11 discorao impersonailtd.,la neutralltd. • de- bramenti, nello steS&Otempo, che voleva farsi. Il auo and are gli sfo<tl. carnall e musicali: termini ad nccentl oolnghl e chiosasti- al mio so11110di pietra. O alba, o dolce· alba, mare di luce ùicerta, '" c1ii t11tto lto foce. ALLA DERIVA r, 1 0 11. lnvltl a rJcrcde rs l sulla nostra civiltà , che è sopr at– tutt o un fatto dello spirito e UDO PALAZZ~~SCIII qutnd l an che di lin gua, ap- Vincenzo Cardarem ha part engono a qu esl:o :3Ci:1ttore, scritto delle prose cht sono sorr etto rar ament e eta una fra le piU. belle della nostra un a. vita. propizia. n ella sua letteratura co11temvoranea. Poi elle la morl"e 1 è la sY,òsa fedele clie s11be11trn all'o maìite traditri ce, non voglio n10 riC)fle;/a db intr ,usa, nè f11ggire con lei.'.. , "I, Tropp e volt e part immo settza commiato/ S1,l p1mt o di varcare Ma, nel caso, Il riferimento pregni d.l Insuete Intelligenze, camente costretti, alla frase a Leopardl \·oleva testimonia- e pur t.esl e fatidici ma appc- nmblguamente proYerblale, an– re, anche. un'esigenza di mo- na e tau ' da non lntumldlrsl· che, alla sentenziosità. non vlr- ~ ll~leo l~~t!~ . di'i ~fd~ ~tt~ essi si vergano epigraficamente', ~1:n°!~ di:!:r:;~ :lem: f r;:-s~,;:,.rf:n~ La vita io l'lio casti(ata vive11dola. Fi,1 dove il Cllore 11n resse ard itament e mi spù,si. Ora la mia g_ior11ata 110,1 è più che uno Jter1le avv iceudarJi di rovi11ose abitt,di ,1i e vorrei evadere dal nero cerchio . Quand o all'alba mi r,iduco, '1111 estro mi pi.glia, u110 smanio di 11011dormir e. terr a. ALDO PALAZZESCHI L'amore segreto e I miti de- 1-----,--- -- - -– gU uom ini solenni e scompar • e :S-r o,:Ki rito nrassc Ge– sl, attraverso Car dare lll, si so- J1i Cris to, credete cl,e si no ancora una volta affacc iati trover ebbe alm eno ,m, Giu– al nostro mond o, per lndl- da disposto" impicr(lrsi per care!, qua U reall e comp iute lui'! Tu lt'ql pi,ì qualche um anità , Il ritorno a ri.ol -stes • Po11::io P ilato, cl,e ('re, ro– si, attraverso l'Incanto del Joro 11w11o t· 11 01110 d'ordilie , t! messaggio. i11difle rc11te alte epocli, in 1111 attimo il tempo, q11a11do p11r la memoria di ,1oi .s'involerà, lasciaci. o Morte , dire al mondo addio, concedici a111..-ora un indugio . L'i mmane pasJO 110n Jia e ntocla.ulcl&mo > impegnò le adegua nd051 a tratti e volumi 110 - meno precarit e meno sue forze. sebbene basi.asse re- di voce come v1en data : e si 1ntollerabm •J. Sono Je Incrina– citate 1 e Cantt • e poi le Uri- oaservl Il loro disporsi tn archi- ture. della sua pagina ateUante • che del Cardarelll per sentire tett urn - lieve. talora soltan- e calda, alla quale pregiudizio quanta organicità e quanta e- to emblematica - . n giacere di nasce dall'Inclinare In docu– loquenza attin gano I primi. ed Intere frasl cloè di Inter! Yer- ment.ario. ln Informazione do- ~n~n~~~ ~su!:t n;f ~~~~~~ si: non ~ PQS31blle che no? n 1 e ~~ st1 :d~!!.cn;!r:fg~a?' i 1~~et! te della. regola, ,-oluta, cosi, rl- sorga I analogia con I lnc.- al surrogato, fatto di spicciole, prlstlnare. Esse vanno constde- sa targa. marmorea. non vi sorde reticenze, o, per contra– rate per ciò che valgono In si lnienda la presenza d'un co- rio, di frammenti pre<11catorl se stesse al di fuori della teo- nlo subitamente riconoscibile, (e O sublime residuo! - lntan– rla e del parallelo con qualsia- nostro. SI vedrà. pure, che re- glblle euenza ! ~,,- talora è Il E sogno ('arte11::e ass11rde, libera::iom im possibili. Oimè. Tutt o il mio chiuso e coce11te rimors o P. MARINO PJAZZOLLA q11m,to alle opi11io11i >. Oltre I flrmalarl degli artlcoll qui pubblicati mo!U scrittori Italiani hanno mandato la loro adesione per l'Omaggio a Cardarelll; tra qucsll Riccardo Bacchelll, Lu– ciano Anceschl, Oro Betti e Rodolfo De M11.(tcl. Eran.mo lnollr e stati autorizzati a riprendere due !laf(I, uno di Emi– lio Cecchl, l'altro di Piero Blronr lu i al quali abbiamo dovuto con dispiacere rlnurv.:lare per mancanza di spu lo, pensando che I due scritti sono rlà nollsslml al pubblico Italiano, mentre tutt o quanto l'31tro materiale era Inedito. precipi toso. Al pe11sier della 111or~e repe11tiua il Ja11g11e n1i si gela. Morte , 11011 mi gherm ire, ma da lon tano a1111m1ciati :a:,~ r; ·r:e,,~'~i J:i t;'d,~ie abi tudini. ~e~~~ od; ln~ ~~~;ri•~ h: nf~ta1 j semplo di cui si parlava non ~~~J;: refo~= to 0 e cf:~~~tl~~ sodale più operoso e Impegna~ è rimasto deserto, nè lmpro- come ne usa Il Bacchelll. Ma, to; al di fuori del suffragio di- dutt h·o nelle odierne lettere ad altra corruzione soggiace la dascallco quale \'edlamo negli poetiche, ove sl giri l'occhio a sua nòva attl cltà; ed è l'lna\'- altro sfogo 11a,i lto · fuor clic il Jo11110, se viene. \ I 11va110, i11va110 lotto per posJedere i gion 1i clte mi travolgo 110 rnm orosi. lo a1111ego nel temp v. Bibliografia di Villeenzo C~rdarelli BCRl'M' I DI VINCENZO CARDARELLI Vlnccnzo Cardarelll è nato a Corneto TarqUl– nla Il 1. Maggio 1887. Fu uno del fondatori della e Ronda •· Ha pubblicato : Prologhi - Milano, Studio EdltorlaJe Lombardo, 1916. . Viaggi nel Tempo - Firenze. Valleccbl, 1920. Favole della Generi - MIiano, Bottega di Poe- Terr~aGe1: ,~~icc - Roma, La 'l"erza pagina, 1924.· Il Sale a ptcco - Bologna. L'.Ita!Jano, 1928-30. Prologhi, Vlagal e Favole - Lanciano, Car,ab- ba, 1929. Parole all'orecchio - Lanciano, Carabba, 1929. Parliamo dell'/l alla • Firenze, Valleccht, 1031. Giorni tn piena - Roma, Nov1Sslma, 1936. Pocste - Roma. Novlsslma, 1936. Il Cleto sulle Ctttd - Milano, Bomçilanl, 1939. Poesie • Milano, Mvndadorl. 1042. Lettere non spedite - Roma, Astrolabio, 1946. Poeile nuove - Venezla, Poaza, 10n. Solite.rio in Arcadta - Mllano. 'Mondadorl, 1918. Villa Tarantola - ?m ano, MerldlarA, 1_948. Poeile - Milano, Fiumara , 1949. CARDARELLl E LA CRI:1°1CA e La Fiera Jet.terarla , non·ha Inteso col brevt 8Agglo che ae11ueprest:ntar e una documenta ta storia dcli operosità del &JJODlreitore e della rlsonnnz.a che essa ha avuto dal suo sorgert fino ad oggi. Non può essere del resto, q!.l,esta, la sede per un simile lavoro. SI è registra to, qui, solo alcuni scritti crltlcl &u Cardarelll che son sembra ti più adatU a formare una Bibliogrnfta ess!!nzialc. Angolo dunque discreto YUOI eMero que.~to. quasi sguardo p3norarnlco alla fortuna del poeta: echi ,u prime lettu re e scopertt , dj consensi e dissensi. di e rllrattl •• Impressioni, ricordi. appunti, che si son dlmostratl fecondi per un riesame del linguaggio e del leopardl.smc c:&rdarelllano. Ma ricercare in Cardarellt la e coscienza del la,-oro , vuol dire anche !Issarne 11slgnlflcat,o nel e Novecento • Italiano, Inquadrare la pagtnn del nostro poeta e vederla rmessa In quel ca– -pltolo di storia del gusto ar tistico che oggi ò al centro della critica della poesia contemporn• nea, come della letteratura. Il lettore potrò perciò rlporta rst alle opere generali, come l t Novecento di Alfredo Galletti {Storia Letterario d'Italia), Milano, VallardJ, 1934; seconda edl• atone 1939; a Fran cesco Flora, Storia delfii Let• teratura itaJlana. Nuova edizione, Mllano, Mon– dadorl, 1949, voi. V, Il Novecento; al volume di Francesco Blondollllo l eontcmporantl. Panorn• ma della Letteraura odierna, Padova, Liviana, 1948; e anche a Lt Lettere italfcwe del nostro secolo, di Camlllo Pelllzzl. MIiano, LlbrerJ:, d'Italia, 1929, come pure alle ben note Pcut d'appoggio di Enrloo Falqul. MA utili rlfcrl– me.ntl potrll trovare ne!;ll articoli di Eurlalo De Mlchelis, Quadro detta poesia d'agpt, In e Oagt •· 2 giugno 1833; di Luigi Pcscetti, !.o e Ronda , e I Rondt.stt, nel eTelegraro • del 30 mano 1938; di Filippo Maria Pontnnl, Leopor– df ntlla. e Ronde.•• In e Termini • dell'ottobre– no\'c.mbre 193'1. e nel saggi di Carlo Bo. La poesia Italiana contemporanea, In e Il Libro Italiano, aprile 1940; di Emlllo Ceccbl, La poetfa ltalla11a nel Noi;ecento, In " Beltempo •· 1940; di Carmelo Cappuccio. Poeti modcn1i e contc11iporc,1cl, D'Anna, 1944. Co1u;U1t1 anche Il lettore gli studi di Mario Stefanlle sulla poesln Italiana r..e1 e Corriere di Napoli » dal 193"/ nl 1!139e In e Merldlano di Roma• del 1940: di Antonio Ru~ I. La poeita italiana dal 1915 al 1945, ln e La Strad a ,. 1947 n. 2 e segg.: di Sergio Sol– rnl, La. poe.stti italiana oontcmporanea, In e U Libro Italiano nel mondo•• 1941. pp. 13-29; di OloYannl Macchia, A.spetti della poesia italiana d"ogt, nella e Fiera letteraria • del 27 marzo 1947; e quelli ancor ph'Irecenti di Aldo Capasso, Panorama della paai a Italiane. del cmqmm ten– nto, anch e In questo fiiornale, n.el nn. 13 (26 iblioteca Gino Bianco marw 1950) e seag., e di Adriano SerQnJ, 1 Vent'an11I di poesia italiana. 1919 - 1939, in e Ulisse• · n. 11, Aprile 1950, pp. soa:501. ' Non potremo escludere, natura lmente, alcune Importan ti antologie. Pessimi critici e pegR"ldrl... storici saremmo se tacessimo del Podt' d 1 oggi, di Paplnl e Pancrazi, Vallecchl, 19f0. seconda edizione 1925: ma, tanto da permettere a ogni sereno lettore una ricostruzione obiettiva delle tendenze e degli avvenimenti letter nrl In cui si muoYe rar i.e di Vincenzo Cardarelll rloorGe– remo soprat tutto t Lirici nuovi, e.I Luciano An– ceschl, Hoepll, 1943, e l'Antologia della poesia ttalla1 aco,itcmf)Of"anea, di Olaclnto Spagnolettl. Vallecchl, 1946; e, per chi ne abbia voglla,,an– che Poètes ttallcn, contcmporalns, di Glauco Nal<lll e Albert R!cklln. Parie, Les Belle.s Let– tres, 1936 CPubllcatlons de la•Faculté des Let- - tres de l'Onh·erslté de Strasbourg, Textes dfEtu– des, 6). Ignazio Drago, Poéslc itallemie d 1 aufour– dùlud, Cnlre. Libreria lt..'lllana Mcngozzl, 1935 e Lionello Plum! e Arm:md Henncuse, Antho– logtc dc la poésfe ttalfenne oontcmporalne. Pa: rls. Les Ec.rlvalns réunl.s. 1926. tutte i:,.:r le no– tJzle e la scelta del testi, ma sopraLUW>per le Introduzioni. ANGIOLETTI 0.B. - Trt scritti di Cardarellf. In e Sen 1 lzlo di guardia. •• Lanciano, Ca– rabba, 1932. AVENTI o. - Parliamo dell'Italia, c. Solarla•· VI, 1931. i. V• 47. DlGONGIARI Piero - Gli i11dugt di Cardarelli, eCnmr,o di Mnrte •• II . l!Jln, 2 (cfr. anche: Prosa di Cardarcm, Idem, n. 11-12). BOCELLI Arnaldo - V'>ce Cardarclll, e Enci– clopedia Itllllana >, appendice. p. 369. BORLENGH1 Aldo - La pro.sa di Cardare/li eCorriere Elmlllano ,, 26 febbraio 1039. CAPASSO Aldo - Vlncc11zoCardarelU, e Ricer– che d! aurn poetica >, Sa\·ona, STER. 19:!S CASNATI Frnncesco - Vincenzo Cardarem, :e Cinque pòetl • • MUano, Vita e Pensiero, , , 1944, a pp. 67-75. COLORNI Eugenio - Parole a/l'orecchio, Par– liamo dell'Italia, e Il Convegno•• Xl, 19:!l. 3, p. 125. 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