Fiera Letteraria - Anno V - n. 12 - 19 marzo 1950

Religiosità drammatica Schizzo per un ritratto Domenica 19 mano 1~50 N Uf/l'J A CESARE VALABREGA G. S. BACH Centoventi esempi mu sicali. Qua.Uro autografi e quattro foto grafi e fuori testo pp. 270 - L. 1200 L'autore ha sostan zlamentc mirato ad lnqua. drar c la concezione religiosa di G.S. Bach - qua• le essa si è eternata con le Cantate, le Passion i, 1 Corali r>tr organo, le Messe, t Sanctus, ecc. - nel vastl.s.,lmo nusso storico delle opere d'a rt.e ispira te alJa !edc, siano esse rappresentate attraverso il colore o il marmo o Il suono. La grandezza di Bac h quale musicista rctlgi060, In gran parte an• cora poco nota In Ita lia, viene ora in tal modo palesa ta In un'opera che costituirà una fonte di nUascinantt argoment.l per tutti gli amatori della musica dotl'irnmortal e « Cantor » di Lipsia, non– chè per gli studi bachlanl tuttora cosi scarso.– mente apprezzati e d:f!usl nella ctùtura musical e dei nostro Paese. • ANGELO CRESPI DALL' 10 A DJO Format o 16. elefa nt e Prefazione di Tommaso Ga llar ati Sco tti PJl. 480 - L. 1200 L'A'\ltOre negli nnql critici e dolorosi dCll'ep1ca difesa di LOndra, part ecipò nlla lott a e alle aC€Tbe sorrerenzc del popolo londinese, mat ura ndo tra 11 sangue e le macerie il sogno e l'idtrue di una resurrezione etica c rclig1°"a della nuova Europa e ne risultò la grande opera « Dall'io a Dio» che ha valore di c05tru zlone tntcllct.Uva e. insieme, di mcssaggto spirituale autentico e concreto . SI 6J)Cnse improvvisament- e 11 30 gennaio 1949. * ENZO SANTAREL LI · LA RIVOLUZIONE FEMMINILE Formato 32.• 76.100 pp. 104 - L. 200 n Santare~ll conclude il suo brillante saggio, nf!cr mando come sia ora necessario far sl che lo. donna ~I liberi dal pericolo del paternalismo che 6ogna. impossibili ritorni alla soggezione femmi– nile e conclude: E' necessario elevare la donna al senso corale del mond o. L'Evangelo di Cristo già i'avcva riabilitata, attribuendo a Maddal ena una dlgnltii umana e una divina a Maria. Ma preval se H vecchio Testamento; Roma sul Cristo. Questo mondo è anco r vivo. se la donn a sl rassegna col culto del guerriero, torna tJ pericolo della guerra. cento pag ine rare nella nostra lettcratua politica. una battaglia sacrosanta per l'affermazion e dena dlgnitlL della donna. * POESIA AMERICANA CONTEMPORANEA E POESIA NEGRA a cura di CARLO IZZO pp. 650 - L. 1600 La Poesia americana moderna , dalla Dic&inson n Ezra Pound fino alle ultime pattuglie. Un 'an to– togla (che è la più ampia e documentata finora appa rsa in Ettropa », in una interp retaz ione di eccezionale qualit~ letteraria. Completano il volume un capitolo dedicato alla r~~~U~~~a,CU~U~~~~ ~lO~au~:~ ~:[bif~ ~~~~~:. La poesia italiana nel cinquantennio UGO GUANDA (ContJnua . dall a l. i,aglna J dore, flglJa del crlUcUmo, al e aentlmento >, I primi e crcpuacolArl >, ln ordin e di tempo, furono Govo– ni, Marrone e Coruzlnl. Govo– ne - capace, come tutU sanno, anch e di ton&Utà gioiose e ru– benalane - fu, in pli:t liriche, uno del mlgHorl, nonostante la aua ~nden&a a scrivere torren – dalmente, d'ilùnto e unu. li– ma, perch~. nell'Armonia In grigio et fn 1Ucm:rio, s·11ptrtlva a JuOJhl reaH di Ferral"A e del dintor ni di MS&. Marrone più ~:1~~1r:l"1=11'u:~~r~~~\~u: ; copertura del nomi della com– media dell'Arte, nelle Carna,cla– late. Il meno soddisfacente ri– mane proJft1,o Il ptil ram.010, Corazzini ; che solo 1n J>C)Chlul– me Uriche (e perdoniamo, natu– ralmente, le Influenze dJ i.– rora:ue, quando bene a.sslmllate) rtnunal6 al ncb1Ie complactmen– to di balbettare come un btm– bo. Era un poeta; ma mori troppo presto per svtlupparsj degnamente. Quando, per Sl0• rUlcare la part e e romana> del crepuscolari.,.mo, al sopravaluta Cornu:lnl al danni di Oozsano. addu cendo che Corazzini trat.• tava 11 veno ltbero, e a'huerl• n dunque meglio nello avUup• po forma le della lirica noveeerl• teaca ; che non cadeva nel mo• do narra.Uvo, come spesso Oot.• un o; e che la sua ulUma li• rlca - anticipando gli !Sviluppi tu t.url - era e ermetica> , - non aoltanto al falsa la ri,ura di S.C. (quest'ultlm.1. Urica non à ermetica, In senso proprio! ) ma al toslle 11 suo vero algnlfl• cato a tutto 11 crepuscohu1smo: che non aveva affatto la e oscurità sunestlva > deall er• meUcl a sua mèta; che non a.veva blsOino del verso ltbero, polcM le tonalità autolronlche, e dimesse e dlscors.tve, si sten• dono benissimo nel metri can • tabili: e che doveva trovare la sua foru migliore sull'orlo de.I• Ja narrativa, rappresentando ambienti borghesi, persone in• contnt.e, ace.ne dJ mediocre vita quot.ldlana. n suo de.liberato prou11Ino non poteva giustlfl• c;anl meQ:JIO che nella reaUsUca concrcteu.a. E, aopra tutto: la storia delln poesln mondiale cl dimostm che buonn e durc\•oJe 1,oeala puO nascere di tono .,Jto come di tono ba110, purchè non trapagsl dall'uno all'al tro mo• do Impensatamente e dlsordl• natam ent.e. Pra lf! liriche del Moretti, una delle più belle. e vive anoor onl, è proprio quella A Cueno (un rullsUco dlalogo con la aorella aposata da poco). parti– colarmente biasimata. come troppo prwal ca, dal Crlmleux. Ma U mag,rtore del e crcpusco-– lar l • si riconferma sempre Il Oouftno, con la sua autolronla, col suo trasfigurare Il sentimen– to attraverso la lucida COIU:\• pevoleua del scnt1mcnto, col auo studio attento dJ sfondi e acene e Interni della prov1n• eia piemontese. con quel suo vaghea(i.are, assiduo e mal rl• solto, la quiete prov:lnclalc: sempre tentato da essa, e mal cap,,ce di adagt.atvist. MoUvl d'Un comples..."'0 tormento da In• telletw ale, trstta tl con l'umll• tl formale d'uno che teme di far pompa della sua compii• cateu.a, e ricusa di darle un pl; Uo eroico o sol:mne. Que– sta è ....1, In piena luce - la e modernità > del crepu.scolo.rl• smo. Il quale non aveva alLro modo dJ rendere cla.sslca l'c.sprcsslone del suo romantl• cJ.smo dJ cont.enuto. se non sor• ,·ca:11are con nlUct.a aa.gacla le t.raacuranu apparenti del suo e tono i-rlato >. E Chlaves (uno del mtallori) è su la stessa 1tra• da, e, al suol momenti felld , ri• aeaua la canaonetta con la e lro· nla se.nUmcntale >. Ma lo stlle e crepuscolare> fa• ,·orlva tutte le facUltà. le In• slpldeue. I senUment.altsml da cantonetta dlalcttnle, ove man– casse la compostezza e sagucl& all& Oozzano. Ebbe lnflnltl se• guacl, e fini col ristuccare CO· mc un cibo dolciastro. Comunque, esso pote\'a :i.ttln• sere una modernità, e una &01tanr:lale compostezza di for– ma dominata . usai più reali e genuine che la modernità, e b1 pret~ capacità di e sintes i :., del futurismo . Questo nasce\'ll nel 1900. &\so suggeriva, In sede d1 manifesto , del c. contenuti> cffettualment e esprimibili, e le– gali n certi aspetti del tempo: un duro ottimismo che sl lncbl'II delle fabbriche, delle lune elct • trlchc, del frngorl. del motori, di clO che v•~ di titanico nella Città tcnt.acoIBrc e nella civiltà meccanica. Ma, per amore di orlginalltà e t.roppo voluta rh'Ol– ta contro Il passato, prescrive– vn anche, mlnu.r.losamente, lo forme kenlchc da adottarsi. dalla a.slntattlcltà all'aboUstono dq: 11 aaetllvt (ma raaettl\-o sostituito dn. un IO:!lt:rntlvo In funsJone ns,ietUvale: donna• , ouo, per es.), allo srrut tamcn• to, ,•orre l dire ma.s.slccloe bruta• le, dcll'nnnlogta. Non poteva ve• nlrnc della pocsla spontancn., dello stll4'.lcome e fatto nntura• le >I Marl nettl - a cui neghla• mo In. e pul.Mance> che i;lt rlco– noace,·n. l1 Crémleux - non po. tcva afocl11re,e non sfocio, che nel concettismo barocco, in for• me appena tra,•esUte. UUClDndo stare I Softlcl e I Papint per cut quella futurista non fu che una fupce avventura (la macaior poesia di Paplnl la cercheremo, In ogni ca.so, In cerU e !ramm cn• U > In pro,,,a dJ ben sorvcgUata fattura e di clvUe oomJ>(),1te:a:• tal, della prima. Antologia fUtU· rlstn. due aoll poeti soprnvvlvo- 110: Govoni e Palaucschl :e nè l'uno nè l'altro rlspetunrano , già nuora, I deitamt dclln POCttca futurista. Per Palaueschl v&l 1Cmpre I& vecchia analtat del Bol"lese: eglt s.,,Ureggta, prende In canzone Il mondo che lo clrcon• da; è un fantas.lst:a satirico (e fuori di ciò, perde Il suo sapore), oovonl, presto stanco delle ar• monle In grigio, con Il\ sua VI• ,·ace sensualità Immaginifica ce• lebm Il suo amore della term, delle cose vive, della ,·1ta.; fan• clullcscamcnte Incontrollato CO· me ben vide Paplnl, ma sincero e sanguigno; troppo sincero per condnnno.nt , In nome dcll'anU• nccademla, alla accademl.o. e al 1ulnz.ngllo dello stlle iulntaltlco e .'Cnta aggetUvl. Dello.avventura futurista. coal po,·era di resultatl rea.li , c'in• terea.sa sottolineare ancora un lato : U culto dell'analogia co• dlflcato In ctrte proposizioni di Marlnettl: la e lmma;lnatloni:– senu flll > di Marln etU è una Bi,blioteca Gino Bianco (futura) arte più e es.scnzlale>, che sopprimerà Il primo termin e delle nnnloglc dnndo soltanto Il 1ccondo termine. Metafore !nve• cc di similit udini, In parole po. ,·ere; con contin uità 1l1tcmotico . Questo concetto superficiale del• la e casenzlalltà • r:i.ssomlglla come una goccia d'acqua ad un'altra, a certe, assai posterio– ri, teorl.uazlonl di parte e er• melica,. Tutti sono ormai d'accordo nel condannare Il futurismo. Ma la condanna sarà autentica e profonda soltanto se si sapri. vedere che Il futu rbmo non è 1e non uno di parecch i !ratei• Il; uno del movimenti che ml• rano n.ll 'orlglnalltà cercata con In. lucernetta di Diogene, e non 11 rendono conto che non blso· gnn, per avere uno sWe, s!or• nrsl di ewre e nuovi>, beiul aoltanto di essere se stC:SSl. Assai più prezlo,,,a modernità poteva ospltan l, ln quel perlo• do cbe prccede\'a la prima 111er• rn mondiale, In talune paalne dl poeti orlatnartamente tradl• i.lonall1tl, ma cbe, vivendo e meditando su la vita, ragglun– a:çv"no tonnlltà proprie. Medi– tando: pcrcM spesso In. poesta modcrnn. nasce proprio dalla meditaz ione, dal patho.s scat.u• rcnt.e dalle Idee; pcrchò Leo• pardi a\·eva ragione condannan• do 11 poeta che si nutra. . solt.nn• to di pocsla, e mal de.Ile salde nrchltcturrc della buona prosa.: perchè anc he le Idee entrsno nella pocsJa. vera e grande, In Oflr.lnlca e chiara umanità di e dlscol'30>. Alludiamo sopra tutto a certe liriche del Co11tf dd Palati110 di Glullo Orsini, e a quel Malagodl di cui Gargiu lo scriveva caldamente nel Hl12, salvo a dimentica rsene, poi, un po' troppo. L.'\ Voce na.sccm nel (90!1., CO· mc li futur ismo. E' noto 11 suo utile sforzo di aiutare gl'ltallanl a riflettere seriamente. scnr:a relOrlca, con umntà dlllgcntt\ su tutti I problemi. dal moder• nl~n\O al slnd.1.calismo. L'av– \'ersione alla retorica, 1·antldan • nuntlanr1dmo della rivista do• ,·cvano Influire anche In sedl' di poesia. Ma puO dlrsl che, quanto alla poesls, ll e \'OCb.· nealmo > avesse un volto preci• 10'1 No di certo. Da Sorrtct a Sn• ba, da Jahl er a $barbaro, da Cnrdarc lll a Papln l, poeti di varllsslml modi e varllsalmc \spi• razioni frequentarono la Idea! cun della Voce; la ;lccheZZA d'eehl, la larghezza dell'lnterCJSc 1uscltato, ebbero la loro contro• partita nella mancanza di un lr.aegnamento più concreto. Pos• 1lamo magari prescindere - lla• to Il brevlsslmo suo ciclo e la più scarsa lnflucni.a - dall\11· tlmlulm& Vo«. diretta da De Robert ll, animata , nella mente del suo direttore, dallo spirito Hrrlo no. dall'a ssunto di conti• nuare In scuola critica carduc• ciana riducendola a un a.,sapo– ramcnto formale da buongustai Cli Serra era qualcoiu dl meglio d'un aerrlano, e tuttav ia ecru sue &torture crlUche sono ma• dornall): anche badando solo alla prima Vo«, non si ottiene - dal punto di vista poetico - una f.lslonomla molto più preci– sa. C'è 11 c. frammenl.l&mo•: ma anche nel trattare la prosa bre• ve d'origine autobloannca, quante diverse vie. Un Campa• na (di cui parleremo poi) coglie paesi ln un'aura stupefatta e fiabesca; un Bolne, ricco e, perO, Immaturo, ha Ingorghi di tropJ>O Intensa concent.razlong, lnUllettuale, esce dalla poesia per eccesso razlonaUvo (un Car– lo Stuparich ed altrl minori IO• no un po' su la stc.ssa via); men• tre un Soffici ln~nde Il e fram– mento> nel senso dell'Impres– sionismo più corposo e scnsua• le, - quando è sano e non fa e alchimie>. E poi cl aono le Imitazioni da Rimbaud (e alchl• mie du verbe >); le elencazioni futurlatoldl, ecc. Il e problema > del co.,I detto voclancslmo sarebbe stato di fondere Il prop~lo spirito e mo• rallstlco > col proprio gusto dtl· la prosa breve e con la propria avversione alla recente retottc a: otttnen do delle sobrie e mora– lltl\ poetiche~. del petl U J)Otmei cn proie ricchi di matura urna• nltà, dt sentimento fuso al pen– siero, di un'autocoscienza com• ples.sa u-a,·allcante molto al di IA dell"lmpresslonlsmo. Me.ntrl" la Voce 11 acambla\-a, pe.r cosi dire, Il materiale con l'altra fn. mos:i rass,egna, o:a futurlsta ora futurlstolde. Laccrbn, mentre Prczrollnl e persino Paplnl dCt• lavano l'elogio dello scriver mn• le (ahi Gabrlel, di quanto mal fu matre!) , mentre Il vcrslllbe· rlsmo (è 11 tempo di Luciano Folgore con certi su01 ando.men• U quaal elencativi) si prc1L1.. qua.si ancor prh·o di resole, .ad acCO(l'.l!cre troppa dose di cronl• stico e di aneddotico, - quel• lo che avrebbe dovuto essere Il vero \'Olto della Voce, se qu"sta fosse giunta ad una funzlont più positiva che negativa (nella 1rast11urutone po et I ca del e frnmm ento > di tipo ph) penso• so) non si rivela che In Cardn• relll e Bacchelll, e In Qualche momento di Sbarbaro. V'è un elemento di tradlz.ionc leopu• dlaM nel dc:solaUframmenti rit• miei del Pfanls1lmo di Sbarbaro (da cui deriverà Il prtmo e ml• 1llore Montale. quello ancora c. tentato > da Leopardi, quclio non ancora ermetico); cl aono, puri, meditati e compoetlsslml. :::I n;frl prfm'/ts ~:iir• (a~~ canto ad lnnuente tropll) evi• denti de.I e maledeUlsmo > fran– cese, ostent.1.zlonl e lnterrrpcrnn– zc). Ma $barbaro si svolgerà poi - tutto pr03Atore· ·- sempre più verso la e CO!'lll vista , . u~ccn• do dal qu11.drodella nostra In• da1lne. Tante prose di Liquida• :-Ione, per esempio, non le J)OS· slamo certo considerare come poemi - In - prosa. DI BacchelU sono da rammc:-i– tare. qui, I Poemf Lirici del 1914. e Memorie e Riepilogo del 1916 (appara!, per l'appunto, nella Voce). Ciò che ha sconcertato molti, nel Poemf Lirld, e stato quel tono cosi scopertamen~ raalon clnaUvo, In un testo In versi (vera! molto l!beri, s'ln 4 tende: versi narrativi, lunghis– simi, un po' 11.rlcgglnntlgll un– metri barbari: composti, lntat• ti, ciascuno, di due versi normn- 11). Ma bn.!Ul consldernrll CO· me una specie di poemetti In prou tenendo sempre presen~ che ne.sauna aerla barriera di• ,•tde Il poema•ln•prma dall:1 Urica ttrlcto sen1uJ )X'r com– pre.ndert come parecchi di e"J elano belli. (Ben altra CO$a ~ Editor e in Parm :1 l'rccc!IIO raziocinante come lm•I --------••----------• mAlurHà; QUnlesi rivela, pania• mo, nel e pctrOM> Clemente 1111m11111u1111111m1111m11111111m1111u 111n1111111m1111•111m1111n 1111111111111111111u111111111111mt1 Rcbora.) Qui c'è una capaclt.à 1 ____ _____ _____ ______ _ di esprimere l'indlvfduum hu:/• /abile dl certe emozioni nakl dalla rl!lcsalone, aderenti alla rtnculone, - che sono pur 1Cm– pre emozioni, capaci di use.re e.<,prcase degne di essere esprea• ae. Certo, aono, queste, rt w,Ue, di un tipo un po' periferico : Memorie e Riepilogo .sono poi Leggete La fiera Letteraria Abbonatevi D,(fond etela dettati In nrmon!osl ,•ersettl dl1•---------------- - ----' prosn. Sulla sobrietà espressiva dl Mcmorle e Riepl/O!IO, se.condo ,11111111mu1111m111m111mt1mm111111111m1m11111111u1111 1111m 111111m111m111111m1m11111111111u mc, non cl possono essere dub• ~------------------– bi: nà sulla cmodernltà> posi• tlvn: ohe arte puO es.se.re più adntta a quest'epoca. crlUctstlca. d4pcratamente colta, che l'ar• te di e scavarsi• pe.r definirsi, e definire li proprio cammino? e •• Infatti capitò l'avvertimento che la vlL'\ non è soltAnto con- :;.000.000 D1 Aì\lE JUCAN I AUE lU SCONO Al BOOK CLU BS tata come cheanzi di questa Ob• la ittnia l• ini:ioliuo i .zara realiZUJta In Italia dagli blcr:lone sapesse far suo pro' an 4 ~~• i"o::' .. ~,,~-::,'e;;..,;";\":"~ A 1tt ICI D EL LI B ,R O cose comandate cd nlLrc vietale. In conseguenza, svagato e sp3. z!cntlto, venne la noia, ln quale può essere un casti.go ed un ri– morso da uomlnl deboli, ma cer– to non fa merlto ... ,. E' ovvio che un'aru slmlle non poteva nascere se non In un'epoc& cl• ,·Uts.slmacome la nostra. che ha spinto le aue anallsl In tutte le dlttzlonl, cd ha paura grande di quella forma d'ingenuità che conatste nel lasclarsl soddlafnre dalle proprie cpose~. Modernità \era, sincera, e dunque non cer– cata con artnnno: e dunQuc scm• pllce, nlUda. nell'espresslone: l1 che à clus\co, attraverso l'as– siduo mutare delle e moderni• tA di con~nuto ,. Ma c•è un ma; ed è, che Il tono non è nbba• -5ta.nz.1. personale cd inconfondl • bile. Il tono viene, con piena evldenu, d:i. Cardarelll. ALDO CAPA SS O {Continuo ) , cut adere nti godono del seguenti benefici: ,u ♦ Vengono tenuti al corre nt e del Hbrl dt mag– gior successo attrav erso 1'1nv1ogratuito del no– t1zlar 1o mensil e edito dagU II Amici del libro n; b> ♦ Ricevono a doml c1Uo, a mezzo posta , l Libr i del mese da loro richtestt: cl + Ricevono In pr emio ut. libro del mese a toro scelta , del valor e medio degli acquisti, per ogni due libri del mese da loro acquis ta ti; d> ♦ Usufr uiscono del servizio gratu ito di consu– lenza librarla o!!erto daglt Amici del libro; el + Fruis cono di uno scon to sull'Importo dello abbonamento a riviste e g1ornall d1 caratter e letterario. L'adesione al Book Club Italiano è libera e gra tuita e si effett ua con l'acquis to d1 un Libro al Mese. Il/chiede re Hn:a imp, i no rl<'tt11gllato 1 ,ogramm a e scheda ,11 urle$iona u1li Ami ci del Libru J/i., l'um11eoMagno I • Roma

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