Fiera Letteraria - Anno V - n. 11 - 12 marzo 1950

Domenica 12 marzo 1950 LA F I E R A LETTERARIA INEDI -TI di Gioberti PRIMO ED ULTIMO -CROCE N th !~::;:~.·.}~~ lnterv·1sta1·mmag1·na r1·a a He·gel t 1;·?.tdl::1i~~ nedetto Croce hn pubbll- della sua mlsslone poeUca. sono ~~~> u:uirarur~t e1!i:,~otfta1f~~; ~ . ~~t~,t~~~a~~C:Jt~fchc ... del Settece11to, e la secondo. .se- prescindere dalla raffinatezza e- ,, , dtlle Vorletd di storlo Let- E' stata una fantasia dettata da una notte d'm· str •ma del!'"" sua eh,. ,..... , terarla e Civile. Nella raccolt:i ~ alla tradizione della poesia ro- d• LORENZO GIUSSO degli Scritti Vari l: poi apparsa, • • d• jf tt• • • I t • mnna, alla poesia d'un Vlra:lllo e 1 m, ":,''f.,l'~'•;.t~r:~~ .. 1:: sonma, ma non p1·1ya 1 e e 1Yerag10111 specu a n e ~~~.tf"':'',,;,.bc;.~~"~ •• ~t ~ IOFA[ ISi\fO h I d' I · I' Pagine iull a g1u:rra, la terza e- provvlstUlone, del lirici di Ar- L ' .'• .,. neo e- r~, a 1sso_uz1o~e,_ accartoc-. dltlone delle Pagine .tulla guerra, * cadl.n. ~Citano trionf_an1c a ciamento interiori connessi edizioneche più esatto.mente an- Ma, a parte questo arande. co- r\apoli, e trionfante colla scepsi sensista. Come in- drebbe chlnmnto. rlitampa, In DI RENA'i'O MUCC[ me Il Settecento non fu Il .seco- non :,<'nz'acrcdinc pcrsccuto- fatti immaginare l'ascesi quanto, o.ll 'lnruorl di uno. nuovo. lo della !110&0rta, cosi non lo fu ria nella persona di B. Spa- scientifica-,od anche lo sforzo «o.vvertento. > e del nuovo titolo, della poesia FU U secolo della veni a (della cui recriminante creativo senza , la podero sa ~;~hadlv::i.~~°i o.nf ~~cv;t; f~~~; cato perllno al proc~i st.orlcl: come In chlarWtme note aut.o- l'Arcadia reagi contro ù !arra- ~;à~~~!u~i~:mi: ~~~i~faai:, B!i acidi1à fa fede la veramente istanza d'u na verità da rive- tina o;;:!o ,c!~o,1: 1~,: d:~t~t t~tt~r~~!~ n:e~i•t~~ell J:i 05 J~ò bl:::~:c:bblamo detto a pro- ~~':.s°!°/~~~~uio~~.1i'fea b:r:; :~ icUSJf ric!~c!~~r!~uà~n:oc~":; a torto esaltata Uttcra III lare? Possiamo noi immagi- timi me,I della vita di Hege/, che t viro _e ciò che t m~rto po&ltodi queste due monografte, 31 pnrla e si scrive per dire quel l!aporosesue« note critiche» ,ul• paolc1ftl d'/ talia }, relegò Ro- narc Galilei o Keplero agno • stampato In edizione preorlgl- della /ll0$0/1a di Hegel, dall or- dovremmo ripetere 6.ellc alt.re che si sente e si pensa». E poi- la Letteratura Italiana del set- smini e Gioberti nella e filo- st ìci O Michelangelo e Bernini ~:i1eG~~rn~\e u;~taW::; :~,~~~ ~~~ 1 :n : ~~r! 9 o:iù a~~!~o~~ ~~:ce~~::~rt:::io c!~:·~~,~=~e~; f~ter:~ J~ R~zlo~:r~:i~! 10 r~~ te'!~~- lò fil d'n:uut ., so/ÌCIde:flC'ban~arellc ». Nep- professanti un'idea ar~itrari~ nel Quaderni della CnÌtca. oro Pensiero che do\·eva ~rtare alla tutU .gli scritti del FUoso!o,seb- gno del Ver,tand, del cartesiano n:irt ~:: 1 11.~et!!'~asl~ Zappi pure Oc Sancus rese giust i- del corpo umano alla Picasso. . arricchito. oltre che di una du- fondazione dello storicismo asso- bene esse siano u rrutlo di pa- Razlonalbmo naturalistico e ma- Martelli Ooul savloll 'oananJ 11a al G1obcrt1 quando pre• La filosofia d1 G1obert1 ap- p!lce appendice anche della rl- luto, enunciato verso la flne·del stenti Indagini e ti prodotto di tematizzante, recò In l!è i segni Casti Ptr non' citare cl1e I si~ sento polcnucamente, il Pn - pare a prima vista lo s\:1luppo :~:::: 1~~/I 1 ~n!.S:'i'i eF1~=~; [1~1:x,~~~o!:~~:uo d:; 0 ~~~~~ rlc~~~h!u~~t~c lla ::torla lette- ~f:~:! 0 ~:u! ~ia ~!~:;e!~~ 1nor1' più noU di quea;t? feudo muto. nella Storro dellu letle• potenziato da \'lgoros1 con- li nmgurat.o nella ,uo. stanza da abbouare la ststemnzloneche lo- rarla Italiana il settecento è la tò solo u Iato conveiulonale per del rra.zloso e del te.n%od T t.ra - raforu 1 ta/ra,m, come una re- trappun11, e da sfarzosa or- ~ studio, seduto presso un piccolo alcamente discendeva dalle alle 'Arcadia. · non dlr falloce, la.sclandoslsfug- ~~ 1 1•~d:e~• ~~~.~o~ :r:iu Vl\'1sccoza della Mo11arcl110 chcstrazione della dottrina del scrltt.olo e le scansie colme di scoperte di Hegel , E l'Arca(\jB - nM e,tclclsbel. gtre la concreteua deII:i realtà alla severa e aaiace tn<agtne di Mess1or Ed in o:ostanza ro Rosmin1. In realtà, la d1ffo. VINCENZO GIORERTl ~b~\~iu'°~f:~ceh;-etfn d:n::":~ gu!.'\ 1 f:,gfè~a 1 :;~~iuur:a d.t~- ~:si:~:::• l~r~:1n:hi~~:1p:1~~~ La L'~~h~=1:i/ a~~n~f~ Croce Il quale, come era a-lu- me un·utop1a fr~tcsca_ S1mpa renia fra I due scnttori sus• . . . . solenne berretta di velluto nero te.rvtsta lmmaglnarla ,. genere musicale e facOe, erotica e glo- Parini Il quale, a nostro avviso, sto, chiude 11 lavoro con una so- Ila e b1ue dcli 1dcahsmo na- ,;1stc Quel pallido n,•erbcr o dica da cosi eccelsa specola 1:1 saton tro\·a riscontro solo l1l un lruleme che sta fra l'untror- letterario net quale Cicce si ls cosa didascalica e. ocçaslonale te pur tenne sempre, come vuo~ lennerle.... ~r~e li rlcvc:aa~ne di ~olcta110quello d1Oc Sanct,s; del Pensiero 1nfin1to che è la cachessia 1nfant1le del se11~1•quello d1 grandi art1st1 dt co m~r~:o.g~1::\~:rsfta~~ella fe~ ra~v:t~~dc::.~~III: f~~~~ol- che 'ondegeta un po' se'!'pre t~ le Carducc::i, 1\1j~P~~ nc~Af; :!~t.o -r:.r 1•11a1Ìa rerLlo~:r l•1orcnt1no, Spaventa, U, 11oz10:ied1 e ente poss1b1le" smo « Gli uom1111d1\'Cnta1• lonnatt e cupole g1g~ntesche :guardo di Hqe l si pub lmmagi- La seconda serie delle l'arietil poeal~ 'ir a e propri~ e vera~ c~~~ »le:=:'aDire comedlJ ero- nuove possenU forz.e poe.tlehe > Meis. Antonio Tari, etc. fc• si trasforma, in Gioberti in s<:hiavi di questa facoltà - Stendhal sostene\'a, in pote: nnre volt.o alle sfere del suo df Storia Letteraria e Civile rl- :f:J>;:nt.oet~~=t~ra~ol~eoncr:~~r-~- e~e vt ·r1enu'. a tut.to : non et SI, ma preceduto da O!useppe cero 1.:-gge e forse fanno _legg~ possesso baldanz:Qsodell'Idea, cioè.della sensibili tà - impri- n~ica co)la !-ua nazione, c~e t cielo metoflslco. propongono 1 al lettore 1! proble- monte»&siringa di Pan e a volte sembra gludU:lo perfettamente Parini. RENATO MUCCI tuttora nella tavola d~1 ''.a in e i~tuito • fulg uraz ione mono una forma voluttuo :ia, f•r~nces, erano conda~nat1 _al po1;f!/ 1 !:1:!~~~t!n d1P}~':;~f ~ ::r1::r~~~-eco~el!f 1 !ii'::'~! 1 dpe~~ l'Infiocchettato bordone di Tosca, puntuale. 11 concetto avuto da lon corrente. Alla dcH1tuz10. extra discorsi va della Mente mate riale, a tnttc l~ iure con- e piacevole• come agli It alia- dialogo che si svolae fra li glo- blcml pnrtlcolarl sulla st.orlcltll, ne in maiisa inflitta da De di,•ina nell'uomo, nell'uomo ~i cczioni, Nascono allora le ar. ni spe ttava la gestio11e del vane napoletano Frnncesco Snn- Il\ verità, l'unità di un libro di San~ti-., _~I inis!ro ne~ '6o co_n dà co11crea::i~ne, pro secuzio- li \'Olutt u~se, la poesia n~oll~ ~ bello ideale•. C'C del _vci;v:ieeveJ-:1~n: ~ls1:':~0S:~~ ·S\~f!"c: 1 1; ~~r'~èlia c~~~~!~ff~ 1 j;i~r::: Garihalcl1, 111flitta, a1 profc:;• ne delle. slancio della creaz 10- e matc n ahsta che p;irla a1 so III q:iesta for mula applacat:1 al secondo _ croce a 11 gtunge In più circostanze raglonatl da son dcl\' 1\tenco napoletano, s1 ne, intesa piuttosto come li sensi, scienza e rclig,onr alla filosofia italiana. I filoso11orn una nota. In essn, dopo aver rroce .. ~cco1111,a~nòun!'- d_csti,tuzion~ e creaz!onc continu a • ani icn~ partcci pa~o alla st:!'-~a dee~ fra nco-i_nglesi' de!!'~ -:-- pa ~!c~~~~· 1, "tr~~!1:i :: ~~~~~: ri:J~· ,!J~~!~~n~ 1 1~~rora; ideale d: ~fam1am1, Fornari. • creaz ione nel lempo •· L,1 denza. Dicevano gli cmanat• • ragonati a Rosmm1 e G1obcr tasla paua tagll per la testa tn ricordare due rondamentalt prln– Vcra etc. sua filosofia si potrebbe forst: sti: l'esis te11::11 ,mw,ia dall'c.,- ti, ed a I !egei, col qual e I~ uno.noue di tnsonnta e divenuta cip!, In stretta dipendenza l'uno Preistoria del I' estetieo Oggi,_ però, i gusti ..son_ode fin i_re la fa~olizzaziou~ ser~ ,e ~t!rib11i\·ano ~I sogget• loro s~e~ulazione ha _ta~t1 ~f1c:ia!~:~ 0 su;:::~~o.~sif'1J~ fi°~:r~i:O~u~;: 1~~~ ~~~~ camluat, E nessuno p1u TI· dra m~1~t1zzat~ d1 q~1~1la d1 to I unita del pred_,c~to: L, momc1~t1 m ~omunc, som1_glld• ne ad agglunaere che. tuttavia, Il carattere di contemporaneità lc~gc, !'òenon per dO\•cre pro Rosm111. Ma 11suo n hevo rl1 for mula della scns1b1hta - no a v1rtuos1 del paesaggio od n suo non li poi tutto un ca• conrertto dal bisogno praUco a<l fess1011alc 11 Da Socrate II scrittore e più rotondo, se t cioe del sensismo - può ve a pittori animalisti confron- steUo In arta. E, tnfat:.i, tl fon- otrnl stona, ala essa anche re– Hc.•_gd e la l.rllcra ai ~aolotti ,·ero che _una filos?fia n?n è ~ir,c esprcss~ _così: l'es1~te_nz;1 tati con i gra ndi_ interpreti :~:en%m~~f:ar1:e nev~r:!~~~ ~tt:neo ltlf!" 0f~~aini~=,f!, 0 N una avvertenu premessa de.Ila personalità del pensatore. (con la quale li Croce esordi e s1 torn~uo a leggere 1I N110 solo un siste ma d1 noz1on1. e I essere , d1v1so e molt1pl1ca della forma umana. ln en• muove ad Hegel a proposito del e non per epoche. 0 popoli I alla prima edizione del• Ma, a prescindere da quegli negli st udi ~osoftcl)U La •torli i.o ~-·11ggw e l'/11lrod11:ione. ~:· E' - nelle sue forme pii1 alte lo. Nell'c matismo si da\'3 un trambi splende (come in He-. lsuo sbtemo. pu6 trovars:I In ge- che la tTatta.zlone storiografie~ l'E'llellca Il Croce faceva- SC~Jti Jgtov~r~i 1~3~1~':n ~ it:-~:1: 0 ttfa:3)co~« n!u~en~e l'I stituto di Studi filosofici e decisive per le fortune del Dio: il Dio-Na1ura, anima citi gel) il miraggio d'una solennt nere nel movl~ento culluTalee.sla;e. rilevarerlcomedlll nui 1) ~el 4 !!rebbeu~rciato r1cerca;e tn• l'autore arditamente esplora, tn prc~1cdu~o da Enrico Castel~, l\!n:,an!ti - un in~ieme d1 mondo. il_Dio universa le, cl~- insta~razione d'~n nuov~ mii- ~~!!,:~: ~=~:.ot=:l~ne e ;,,~ u?!e~"J~ ~el iJi:ri~d J:e.s~~ ~~~a ~eomeC:or1a»q~ d::o~ tuWonl originali, una :1aif'oS: :=:o:~r1J:e';1f:itc=. h~ ha r.\~~u!nto con questa fl· m1t1,d_1 !on~ananze. ~1 rad1011cv_un_qu~~•!f~so nell~ su~ um. le~ano ~ell_a_ra~1one re~llt111tc1 sunta verso quel sls:tema da uno scritto d'lntroduz.lone, 11 8 _ t.olo Test fondamentali ~I un~ ~'r=ita!za 1 ~: "àtrltraW:: 1893 blema del rapporti tra arte e stamp-. rh enor me mole un..i Athnt1d1: e uno stile cd un ta 111d1\·1sbile e d1 cu, sole nei suoi d1nth dopo I croll: Francuco de. Sanctb.. Il quo.leprono con un saggio sul dlvel"80 E,tetlc o come acfenza delle7ru 11 190 l~cl qui:» affiorano_ storia negando dl quest'ultima nuova_bcncm<!re~za ~Ile tan:~- ling 1 ~a~~10 figurativo: coi su~, ed ~s~ri _sono rap~re~cntanti d~I secolo ar.te_c~dentc._ D'm: ~':-::~bellpe;~:~~~ 1 1;~:~~C: =~ce~~Uochs~l~I /~l~bb~I~~~~ ~~:eer! s'::l!~tc:' r!~~:-ap~ fn un dlscoTSO fruttuosamente grl:~t~re Mf!C.:: i~C: ~ alm!~: conq111state nel! ambito dell, 1 fregi e le sue metop1 verbali. e mm1s1n. Nel pohtc1smo, il ritorno dello spirito a se stes- Sanseverlno. Elvldlo Prlsco un aw:rsnrlo del dente all'Accademia Pont.;mlana poltmico In cui sl ~jtte :tto do della po Critica letterllnO filo'iofi:tdei secoli XV e XVI Tale c, appa re in Platone o.I Dio-univ erso cd nnico e ca• ~o, secondo la formu la di He E va bene. Ma. a p.:;.rteque- regime t.otauiarto dell'anllehltà, di Napoli. Ipo1C1I e~nea sar~- ~nm~um;r:~ 1 ~f~':e'av:Oo;; (1894), nel quale st !a ecpllelta Con abnegazione, con ince.. ; 0 Hegc! in Vico O in Scho• lato nell'oblio e si adorano g-li gel. Il loro miraggio è quel- sto Intento di dare car.:.ttere di e si chiudono con un elogio del ~el~~toTe~~ttaJ'.;, tett~r~~r! 11 cr:ce un'Importanza.essenila- l'csigenza di ricercare, a soste• !.ante ~forzo pers01~alc ~ so~ p~nhauer'. E· anche, neccssa dèi par~i ali che rispondo no al- l'unità dia letti_cadel ciclo con ~f~~i;,'lg~~zad'o"r'di: 11 :,~~o s~ !!_ 0 ~a~~/~~!i ptcri~~~ rl~:::~ l'esordio dcll'~ttlVlt.àcritica del le nelle ::~t:a:l°cf~~ s~';1eslss~~ fa~ t~•:~tod~~~~t~:'J:>~ montando non brevi pen pc1. 1 c n amcnte. un gergo ed un Ics• le parti del mondo, dal l'Olt la terra, da Giober ti form ula- cronologico, sta di !ai.l.(>che. lo. ti trovano costante e. piena ap- glovan\C~. '\:ua~e. ,con u~o. teorlri.iC:nco A quelle Indagini gand0.tl all'Insegnamento de.I De buro_cr;1tichc e finan~iaric, Ca· sico. Ed un filo~ofo incapace e le stelle che rampa nell:1 ta nel Ces11ita moderno. In so- materio. tv1 tratta to.è soltanto I~ pllcar.lone. Spingendone lo. por. r;~c~:!me~t! d•eccc~~~env(! eh~ :: rellmlnarl·», ma cosl ricche Sa.ncùs e pervenendo coal ad ~1elhsi è accn!to a_rico1~porr·i cli ì~novare lessicalmente. re poh•crc. La formula. corr.1-sta nza, in Rosn_iini e Gioberti ~f:'fon~e~~:an~ae !a,"g~~\~L :~d~~: :~ J:~~c hc~~~: fa ricordo.re Il Leopardi), aveva e dinamiche per la comple~ ~~t.oP~IÌn c:~=~~o::o:!! gli ~pan;1 e d1sart1colat1 torsi stera un filosofo senza riso• spondente a questo 1>en odo e: trova la sua ep11ome la filoso- l'opera del Mnestro di Stoccar- 1111 si potrebbe affermare che sin dal 1882 tentato le prime fro~e~t~ja ~e entite~\: 1~~ (de.nnlrc ciò che l'arte non è della filosolia italiana ~ivc11a- nanze - lo aveva ._ben capi 1 •J le esist~nz,e son~ senza l'esse. fia del Rinasc imento, tult a da. L'accettazione dcll'attcggta- c~ l concepita, la storlO(;Tafla è ~~~lo~~:io:I~~~d \ ~cJ!fl~n~: cfi~ JÙnafd/6arb ua~1.\n un,serl; ciò che co~ l'arte non ha null~ t~, sopratu tto p_cr 1101'. mate• Vico c~n l'o~ti_nar~1 a scriv e• re ... _E I atonusmo _puro d_1co1~1pcnetrata d'u n effl ussv :~ f to 1 ~~r~: t uv:t~t~~fll:i.r~fia-~: ~~ 0 1 ? 1 :=~g~~~ S:'TI°t!~~ !~: (come ha fatto Carmelo Sgrol) linpegno di rlcostruzlone storico- ~e~~~t!a:J. is;:.:::to lldr : :: nalc arc.he.olog1c?, • Pmt !OStOre ~011 _sple11dor d1 ~~vello - ~eu~1ppo .e Democnt ?··· ma un1vers~le, d'u n ineludibile storici che In que.lla !IIO&Ofla h n nograflcamente rievoca.o, vive lo ~1:C!.r!I .ti. ta~-::;~n~l~!~C:l echJ ;rw:.r.1~::1 : ;\~':6~::1~~ 'con_le !Lit.reattività dello ,ptrt . che nel d1S3'!ppcll1r1.:. abb1am, ncll anima umana. C c un scn I ate ismo, e uno stato violento , attestazione del Divino nel coal vivo spicco, della istes.sa per- storico con la propria umanUA , lld PP I t rsl dfil'lnterno)~ dalla' «mcmorrla, 1 to). al so11110 Intorno alla /Uo- prod1g;1to i nos~ri sfon:i a s~ di fa\'olos~ Atlant ide in cbe urta _gl'ist inti _del cuore e mondo. Il suo· ter mine fisso è ::'.::!~!'1 ::!s ro~nsa~r:u~~n ~:~~~ ~ib~P;f :~~'!"~:!n:op;l1] ~ ~~ ~mn~ ne maura · ~'\ '· :::~O:e 1 !J 1 a stoco~~:::> 1 ;;~! sprofondare cd mtc:rrare. I lato1!c. ~n _Vico t~m.ul_tuano non_soddisfa le es1gc~ze della la convergenza verso )'lnfi• slanci, 1 suol l)OiemJcl acattl; 11 sa presente la vita del 'pa~to.e / !to:metatblca della atorla, da . allacc1_a1~ent1 ~ ~ert1gm1, mu· ragione_». Co~.c. per il R., • !I nito d'ogni ordine cd istitu- riconoscimento delle 1ante veri- resa sua la situazione data. oro Hcgel dogmaUcamente teoriaa - Sc la filosofia italiana è un scolari dt uomm1 sforz ali dal • sensua lu mo, s, confuta da zione umana. Filosofia catto- tà da lui stabilmente !ondate. approva, ora disapprova, OTadi- !t.u~t'ljva /: 1 poulb~ di :ii corpo di cu, il principio ani- le e sfo r_mate pass ioni •· I/" se. s~esso'_'. E l'argomfntG lica, si, ma di quella catto li• :~c:Wo q~;~ld~~:!:'ri~~t~li :!~ ~~ nd c~~~o ~~:a:a~ 1 ~a.l~asei:r~/ tnda~ento.sJ Jt: te"rt'%ftnno ";~ mator e C 11 neo1>lat_or~l$IIIO, la Hegel ~1 50\'re~pongono _ _ e pr,1.nc1penv_olto cont ro ~l e~- cità a più piani per cci forouo panto dal fatto ma come con- sonalltà dello storico mede,glmo: ed economia marz~ttca (1900) diffu.,1one della d1vma Del• prospettive torhh e prcc1p1· so è la sua impotenza sc1ent1• catto lici Michelangelo e Ber- cett.ounlveru.le concreto, o Ide.a; li quale avrebbe-nella clrcostanzs / oe1di:uau, 01 't allertgez:a ~ ~cua ~ sapienza nel mondo-:- !ose d'un barocco t~rdivo ed li_ca.la_s~a incapaci tà a lcgit - nini. F ilosofia catto lica, in ~I ~~fez::~=: 0 1 1~~cJiu~~~: ~o~~: ":tel~nC:!~ d:~::::~ ;~odi i:eu~~~:z"= sptrtto, ti caposaldo della Tl1eo~ogia m Schopen~auc r ~1 ~vvertc t1mars1, ,_n~uan10, 1_ne!tccapa quanto la Ri\•elazione si con- denUtAdi fUosoflae i.torta e con gll claUa sua propria oosclenu! a1 avverte «la.curo presenù- plato11ica come _della _S~ien::~ una zona d1.catachsmt ~om~ a co~cez10111matena hstc che !itdera la silloge subli mata O J'assegnaztone del carat-tere pra. al cui vaglio giudica l'altrui. mento della netta dlstlnslone tra ,moi·p, - da G1obc!t1 m poi quel!a che m astrono~ ta. <. poggiano sop!a un e certo il principio sintetico di tutte tlco alle scienze natu.rall: Il rt- Nel rileva.re le non locievoU tn– si sono avuti m~esh cd a~at• qu~hfi~ata _la e iona dc! ~1c g!ado d'as~raz 1 one • c.he stra- le verità, in quanto nel Di- t:~ q~.:1~ 1 ~=~~n:e~:u~~ : ~~ 1 ~ 10 ~~ cai;:-; 1 ~~~u:! ~; tamen~!• e .trap1ant~me~ t~, e coh p1ar.et ~•· ~n Ro~mmi ,_ e ripa oltre 1 senso. "ino è il principio e la verità t.lquat.oaristotelismo, di una PI- salda COCTen~di un Vlncenso non ptu all1!?nament1o_ng1~a- sopr~t~tto m ~10bert 1, la 1111. Lo sforzo en'-'rme compiu- di tutti gli esseri. loeofla della Storia quo.le rell~t.oQaltul, non è sempre la fede li- ii. Carlo IIl fu uno dei ~nm1 gua e mnovat_nc~ e p~e~a d1 to da questi due grandi pen- LORENZO GIUSSO gel profetismo ebraico. e dclia: berale dl Benedetto Croce che 5 t SO\'rani a trasportare piante nuo,•e figurazioni less1cah : ed _________ wo del metodo dlalet.Ucoappll rive.la e si afferma, risuonando esot1ch~ .,cl Reame. E la pro - in tutti e due domina la so blematica dell'idealismo g~r- !enne visione d'un 'in corrotta. manico, come quella del po- \telata saggez za italo-pelasgi– sifrnsmo anglo-sassone sono ca. In Gioberti sopratutt o, rimaste da noi soprastru tture l'i m111aginaz1one filosofica ce– universita rie senza accesso lebra stupendi tripudi ed in– all'ethos popolare. Dicia mo ljl superabili sono ~otto questo verità: l'irrigidi mento impa- profilo, i capitoli finali del• lato di un caporale tedesco c1 l'/11trod11::ione. Il tri onfo del– richiama :dia mcmoriaJ con la e for mula ideale • sullt passaggio non del tutto arbi- teogonie deformatric i pantci– trario, l'imperativo catego rico ste, emanatiste e politeiste, e l'identificazione, promossa sulle figura zioni del Teoco– da Hegel, di legge e libertà. smo e del Cronotopo, dell'Ilt Nelle confidenze d'un mer- e dello Zoo, della Notte e del ciaio francese sentiamo fluire Vacuo immenso vi si stag lia la forma ,,umti-s dell'utilitari- in una sorta di apoteosi ar• smo del '700 ed il nazionali- chitetto nica a grandi squarci smo mescolato agli affari an- prospettic i, fra cedimenti di glosassoni ci richiama al pen- colo~nc invase dal f~mo,. co– siero Bentham. In quale ca- me m un affres co d1 Piet ro meriere o artigiano itaha- da Cortona e del Tint oretto. no ritroveremmo Spaventa d Gioberti, sop ratutto, aveva Gentile? piena coscienza di questa fun. zione della. parola e della sua Ove si pensi all'irruenza cd forza figurativa cd evocatrice. all'instancabilità di questi due E ne aveva tratt o uno dei più chierici, a.Ila ossessiva voca- formidabili miti, rimasto, ere– zione che li inchiodava al ta• do, non senz'influe nza perfino volino, non si può sfuggire al su scritto ri ·~ome Hug o, -del dilemma: 3 i tratta va di ma- e g(a,ide scrittore », predica– niaci o di uomini di genio? to quale legislato re, sacc rdo– In Rosmini si avverton o le te, dittato re, tribun o, fra le lampade d~un più paziente la- tavo le della nuova legge incì– boratorio, in Gioberti si pos• se nel Primato. sono lamentare certe fanta• Instancabi lità. Come per . smagorie abbag lianti calcate Hegel, per decenni, si è con; sugli scintillii pubblicitari al- tinuato a dissotter rare dei lora agli inizi. N acl,liisse, cOsì per Rosmin i e ~I. Nuovo Saggio R. h~ Gioberti seguitano a riaffio– stab1hto • lo contrappasso» d1 rar e carteggi ed opu scoli ine– Locke, la stC55a scompos izio- diti, fra cui un trattato ad U$.O ne in clementi sem~re più mi• del e putti» dell'/ns tifot Gog– nuti, in squame e fil.imcnti a gia. Tale è la convinzione del cui Locke sottopose il siste • prefatore, prof. Calò; cbe ba ma delle idee innate, fu pra ritronto fra le carte dei Qué– ticat o a !o~esc10 ~a ~- a cari- iclct, una famiglia belga stret– co degh 1dcolog1sta fran co tamcnte legata al Gioberti, un inglesi, Humc, Condillac, De- intero co11rs de pl,ilosoplii~ 11tutt , de Tra cy, Heh-etius, al 1 ra$critto dal gio,•ane Ernest lo scopo di confutare la pro- Quét~let, uno dei frequent ato posizione allora tri onfa~t:: ri dell'J stituto Gaggia. giudica re, equiva le a sentir e. Ma. bcnchè compilato da Se i nos1ri pensieri sono sen- 1111 uditore adolescente , io sup– sazioni 1radormatc, bisogne. pongo si 1ratti d'uno schizzo ri pure por mente a quest'at· del proprio sigtema composto, tività tra sformatri.ce che il sulla sollecitazione del Cra • R. identifica colla .forma ge· \'Cm un diplomatico ingle.!ie nera lissima d'ogm pcnsier ,. che !>Ognava re fare del Gio– chc è l'id ea di e ente pos~i- l>erti il dottor e uffi ciale del– bile ». Non basta, al R. come la Universi tà ecclesiastica. al L3mennais allineare le con scgucnze remo1e e prossime di dissoluzione civile che l'cideo- Podi<: opere di Gioberti co• logia» traduce con sè, m:i me questo Co11rs atte stano la, gli preme stabi lirn e l'impo• potenza sernplificatrice inau -1 tenza alla fondazione stab 1l,. dita del suo genio speculativo o co~c scrive rà poi Gioberti In nehSun'altra opera - se n_onJ e all'enc1clopedia • del sav, nell'fotradu:io11e - G. g1u- DA ORAZIO TRADUZIONI DI ENZ! O CETRANGOLO L'OF FERT A CAMPEST RE (Carm,, Se le palme s11pi11e al 11ovillmio sollevi, rustica Fldile, cd offri inu>iso ai lari con le biade recen ti. e un'avida porca dal fiato di. libeccio sarà im1111111e il vig11eto maturo e la messe da ruggille e la prole del gregge doi mali dell'autunno. LI vittime cli, tingo110 UJ scure dtl pontefice , cre.sco,10sulle 11evi. tra le q1terce alte dell'Algido, va,i,io per le balu di. Alba erbose. Tu non devi. te,1tare con n,olto saugue di pecore i tuoi piccoli. dèi: ti ba.sti. coro,rarli. di rosmarino o di • fragile nior telUJ. Ai •numi. avversi. pi,ì. di ostie s1,perbe è grata la tHa ma,io clic tocca l'altare, p11ra: il pio forro è gmto e il granello di. sale clie .scopfietta nel f,w co. A UNA F0N"FA NA (Carm., O fonte di. Bandusia chiaro più del cristallo, di dolce vino amica e di fiori; domani avrai do me tm caprelto di nuove cor,ia tumid o che Venere prepara alte risse d'amore inva no: domani lo prole del gregge lascivo tingerà di sangue le tue gelide li,,f e. Te no,1 tocca l'ardore atroce dt Ca11icola: tu porgi la tua grata frescura ai buoi sta11cliidel vo mere, alle ma,idre 11etla sera erro11ti. Sara i 11110 fo11te ,1obil, per me che canto la foresta di q11erce alta sul mo11te ove sgorga tra i sassi /cJ tua onda S0H0ra. III, 231 Ili , 13) ULTIMO AUT UNN O (Ca,m., lll. 18)' Fa,mo che riiicorri le Ni11fc, e11tra 11tri miei campi assolati legg ero; e sta' lo11ta110dai capretti appena nati, benig110: te 11e offro imo di un a,rno e molto vfoo ti verso dalla coppo amica di Ve11ere; intanto l'ara fuma d'111censoe {1tori il gregge srl,er::a; tor11a110per te" le No11e di dicembre, il borgo è ili festa nel prato e il b11e in o::io. E passa il lllpo tra gli agnelli a11daci, il bosco ti lascia cadere le foglie e il vilta,10 da11::a:gode di battere tre volte col piede la terra che lo fa s1tdare. ANNUNZIO DI T EMPESTA (Car m., III, vv. 8-r4)' Se t'a,rnosa cornaccl,ia messaggera di, pioggia ,1011 erra doma11i la temp esta calata da Euro spargerà di, molte foglie il bosco e i11 riva al more ci Saranno ltt alghe, i.1111tili. fot a11to tu prepara arida legna . CONSACRAZIO NE (Ca,m., Ili , zz) Vergine che visiti le selve dei mo11ti, che il gemito ascolti delle spose 11elparto tre volte invoca ta e le togli alta morte, diva trifo rme; il pino cl1e oltre il mio tetto si ol:a ti consacro: cd io per ogni 011110cl,e passa il sa11g11cgli offri rò di ci11gl1ialc che obliqui colpi medita. ESTATE (Carm., JV, ""· 22-26) Q11a11doProclo11e ili/uria e la stella impa::::ita di Canico la avva mpa il gior110 ,t pastore s11~ato e il gregge lento ccretlllO 1411 rtVO. E ,u:ltt' maccliia c'è il silc11::10del vento. liotec a Gino Bianco B~E DETTO~CROCE~·· Croce eGentile N EL FASCICOLO df Gennc:io-Marzodel Ol~rno.lecri– tico della ruosona lt:illana Ur,oSpirito pubblica il tl• lto di una lettera aPt"rtaa Benedetto•Croce, di parti• colare fntereue per ciò che attiene ai rapporti tra fl pen,fero del F/1010/0napoletano e quello di GIOvanni Gentile, co.,I drammaticamente tolto dalla scena del mondo. Astene,uloci dall'entrare nel merito del delicato problema che la lettera di Ur,o Spirito pone, e fn certo .tensotgfà. 1i– .10lve, drca l'in/lu110 e/le l'un Pen,atore può avere~ avuto .tull'Altro, riteniamo opportuno ,olfermarct su quanto è scritto alla J1ne di essa. E' noto che nel 1946fu istituita fn Roma una Fondazione per gli ltudl ftloloftcl lnlllolala al nome del Filoso/o Sicilia- no la quale, tra le altre atuvlt4 in cor,o di svolgimento, ha compiuto una prima ricognizionedel carteggio Croce-Gentile, 1 ed ha troooto, ftnora, 1013 lettere, che vanno dal 1696al 1924. SI tratta di una documentadone di tale importanza per la .storta dell'ldea/1.tmo italiano contemporaneo, da non :::e~a~!"~~~,:::i':r~hl: c:e.1;~~~,!e!~1:J~d:~e!:d:tt~p~~~ t'autorlz:azione a pubblicare l'Intero epltlolario, o, almeno, quella parte che con.fiodi 527 lettere e va dal JB9G al 1913, dg/Ila del primo cori/ll!to mondiale; fino cioè al primo ,carenar.si delle paulo11Ipolltlche, le quali, com'è noto, por– taro,10alla rottura del legami d'amicizia fra t due J.'iloso/l nello .tcorclo del 19Z4. aaa1ru~i';:::n:,~r:'·,.:,~e:,a co::r:'~~cu! 111 f~~~~ =~,~~:~ 1ttr't~ clsmo crocla110 11t all'Att110/11mo gentiliano, e va considerato, a parte ogni altra r//leufo11e,come un episodio di cronaca. 110n.sempre etlf/ico11te.Mer,lfo dunque, per tum, dfmentt– carlo, E Il 111lgl/or modo ci .tembra quello di rendere di pub• bUco do111h1fo la te1tlmontam:a del 11oblle.todaUzfoCroce• Gentile, attraver.to la .stampo delle lettere rilrouate, do~ 10110 stati dlscus31 dalle due più alte menti [l/o.soj1clte Ha– Ua11e del tempi 110.ttrf I maufm! problemi del 7>tnsiero. Que– llo, .si, e mattrlale di storia, di .storia della fllo.sofl,a,c11e, nel rl11tn1amento degli studio.ti, non potrà non euer fecondo di rl,uifaU per la critica e la .tpeculazlone. Cl m111urlamo perciò che rintlgne Mae,tro accolga ,en• :·auro la rlchleita rlVOltal}II da Ur,o Spirito. n. l\t. tw&le, ne e facoltà. voro U atte– lloea ca.dello avUup– croclano - al· ed fondamentali rtendo 11 lavoro nt: I) La bellezza fla dello spirito; M ) Problemt tif':~~~o e dr ~~~':tC:trca è 1 tutto nella sempllctt.à. e chl&rea– ,za delle sue llnee d1 avUup o e nella modestia delle 1Dten.atoçit, ìa_nchese, a conclll.S'lone, l'autore ~on t.nucura dl sottolineare a1~ l cunt rtsultaù concreU a c:ul li pervenuto: e cioè, da un lato, 11m)]OM1bWtà di accettare. la ltesl con-ente che Il alstema del Croce e ala sostandalmente una 'rlelaborar.lone lo te:rmtnl e con sptrlt.o moderno della ftloso:na vichiana (quando compose le. Te1f di E,te«ca il Croce non a,-eva ancora. approfondito nè il De raUone &tudforum, nè il De antlqulutma Halorum ~pfentfa:, nè la Sdenta: nuovo}, dall 'alt.ro Il rttluto dell'oplntone ~UI& che la ruosona del Croce ala. da con– siderarsi In certo senso hegella• na, mentre quando acrt&se le Te,t,dl E.ttetlca l'autore non co– nosceva nncorn Hegel che tn se– guito lesse, sollecitato dal Oen• Ule, e al quale dedicò un lavo- ciò ~etui\~1:,e cc~g u!:;: to della ftlo,ofta di Hegel - solo diversi anni più tardi. Da attenµnre cl sembra l'a&senlone deltOarbarl che la ruosona del 'Croce « ala tutta In germe neUe Te.tt • dt Estetica, le quAll con- 1t.cngono l 'tmpegno Iniziale e la 1 tenslone futura sua dominante»; chè .tale nucleo germinale li da rlcerearsl piuttosto nella B1tetf• ,ca'r,nella quale - secondo l'af• fermazlone del Croce - non mancano, rlapetto alle preceden- 1U1Tuf, oltre a numerose cag– stunte e a,·olgimentl» alcune 'e varlulonl sostanZlall». ALBERTO FRATTINI .+- La cau editrice Bomptanl compio \'ent'annl di flta, • puo n.nu.n, · ln questo peri.OClo, 1a pubblicazione di ben 80t opere., di cui talune, come Il DU'alo,,ano delle Opere e def Per.t0noo91, ve– ramente Importanti per la no– lU't. cultuni., Ecoo un po' di ata- 1l1Uoa: 804 libri, di compleul,e l)Aglne 238.tml, con 9.465,538 n1u– re. Ha co11auma10 tr I giro dclii\ Tcrn.. Ha pubblicato 3:SO Ubrl ltnllnnl e 434 libri ltn– ulerl. Alto 1ue edizioni aono t.oc :· Cli.ti 37 premi letterari. Il 1uo li– bro atnmlero plù venduto ht. ng – alunto le 2G1.000 copte, e 48.000 Il più ,·enduto libro llaHano. Ha ratto cona.ct >re opere di actltto• rl di 19 pae.t, o tre. all ICflttO'l'I ltnU1rnlquelli che hanno acrltto di pili per Bo1nptt.nlaono: Men • via con 2.e:14 pa9\ne, V. O. ROI· 11 con 2.~ Pllllne, Savlnto con 1.IH7 paalne. F'n.telU con l.71Tl PAIJlne,Ah 't.ro con l.ffl pq:tne, Vlttorlnl con 1."94 pa&lne.

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