Fiera Letteraria - Anno V - n. 3 - 15 gennaio 1950

Domenica 15 gennaio 1950 L A F I E R A L E TT E R A R I A rag. s TUTTO QUELLO CHE TI TOCCHERA' TI BRUCERA' IHOMAS MERTON CAM MINA V A CO N DIO E NON F U PI U' Jt l STO P ERC 'HÈ DIOLOPRESE • L .-1 .u(lfa,,. ,ullu sa11llf ò è t'ul~11110 scoperla clic sia fac1:11do l'America. Gli Auu:r1ca,1iscop,-ono lo pre– ghiera e /a c011lcmplo:io11t" co11 11110 i11g,n1111tà 1111a potct1:t1 pari, se 11011 s11prriore, ti quella i11gr1111i1il e o </111:Jla potcu:;a co11c11iJuurno stofll!rto· l'oro, il lo t-·oru, la scic11.:a, la ~lologio, l'Europa. Il cosiddetto ~ mw:·o mondo > è ancoro il pouc di tutte le '10t•itù e d, t11ttc le .tpcro11zc,comt1 11oiin Europa ci dibat tiamo tra og11ispecie di t.cccl1ic::::c t' dispero~1011i St1111110 d1111q11e scoprc11do la co11tcmpla::io11cNo11 è più q11estio11e, ll(m è ta11toq11cstio11e di prot,:st a,,,,:. .1imo ,. c"lloliccsimo; si tratta della vita profo11da del cristiouo, i11 ciò che costit11iscc ,t rapporto pcrt_o11ale ,·011Cris to e cot1 Dio, con se stesso e ,o,. il prossimo. Lu Bernardetta di lVcrfcl, per cito,·e un esempio, port ù suL cim•ma sfocciatomcutc tl probl tmc a11goscic,sissimo d """ n·11; cattolirn di clero , ,ti s11ore in co11tra1to co,1 1111u ti illl s,11110 di 11110 Sa11t11 Com'i 11010,iL <"Gllolict– s1111u amaic:,1110 11011 ha dato ,111cort1dei Santi. Il De– L:gato Apostolico di Wosl 1i11gto11,Moirs. Amleto Cio – :·u11J1I Cicog11a11i,scrisse 11cl 1939 1111 <Vofomc, S:rncti ty in Amtrica, cl,e ebbe molta fort1111acd è stato da poc(I tra dotto ii, italia110 (Santità m America; Ne:v l'ork , 19,1~): J 1111 libro, dal quale bi.1ogJ1apartire se si vuol eutrare ud "olivo dr:l J>robfi:ma; (jà llltle le 1partc11::11 cu11 tllttt1 tsòtle!::a e tltlta · outoritli. l'11~mo a cui j toccato di s11011arc la dia11a ddla co11- tc111plu:i o11e i,1 America è Tommaso l1ferto11. Di qu, a 11011 molto uscirà la sua autobiografia, tra dotta i11 1laliu110,· 11erifuiamo le 1,ltime pagi11e, pcrcl,i: se tre paapisca l'irtca11to segreto e ,I to110. Egli si ~ fatto trapp ista. Il gior110 26 d~ maggio del 1949 I staio ordi11uto saccrdo1t1: il s110 nome i11 rcligio11c e • J~ev. .\/ . l o11is, O.C.S.O. >. Sutl'immagi11ctta dj ricordo Jclfo su,, prima Messa , !,a posto come epigrafe w11 ver– ,St"l/o Jrl (;,mesi (V, ~3): e Cammiflava con Diu e non ;11 p,11 tristo, p,:rd, t Di o lo prese». Questo cammino, qut•s11, scomparsa , quoto • pres11 > fa lo stupore dtl– l'rl mf'rica. Di caiw altri dello scrittore e del poeta, a me im– f ul'ta;•11scmplic,·me11te ricl1iamartt l'attt 11::io11es11t{al/ Q clit·, u purh· gli oltti s1101libri, Il volume Secds <.if Con- 1emplation (.VorfolJ.:, Cot111c-ctic11t,1949) è m, esplicito 111-:.·lto 11110co11tc111pla:;io11c, d t stato ve11dut1~Ji1110al ruri, u 110 11 pili, d'1m grande roma11::o. So110 pagine tll'i'ISsime, di v ita fcrso11alc, imm cdiatp, ,movu , sempre 111 1m'uura tra di poesia e di prrgl 1icra. Qui è il SIIC· as.1u di A/crtc,u, qui è la s1w fortuna. Q11a11tlo /'l11gliillcrra ,1cll'O ttocr1110 se,itJ, per lu t oa di S,·-:cim,111, wm -;,oc~ i11glcsissima, che cosa # li cuttoltus imo, 11011 si è fii, fcrH1ata. Oggi l'Amerirn Jd Sord scuh·, per bocca d'1111 suo poeta, la miraco– lo.ut ,ì d,lla prrgliicra: c/,e cosa accadrirf GIUSEl'l'E DE LUCA T IIO~IAS_ ~!ERTON LA e nato 11 31 gennaio del 1915 a Prades, in Francia. Il padre era ing le- se e appart c1wa alla Chiesa ingl ese, la madre era ame- ricana e appartcnC\'a al13 setta dei Quacc heri. I geni- tori di Thomas ).lerton s: A erano conosciuti a Parigi, quan do Owen Mcrto n "i si trasferì dopo un lungo so:.:• giorno nella Nuova Zelan- da. Owen Merton era un SUABIOGRAFIA si chiude GETHSEJIANI pittore impr cslliionista e in– dipendente, che, pure attra– verso ogni sorta di ostacoli, riu sci ld aff ermars i dure– \'0lmellle . • Era un ottimo artista». scrive Thomas e aggiunge di aver eredit ato Suo padr e era UD pittor i· impr ess io• ni sta : ; bom us aveva eredit ato da lu i da lui • il suo mo<lo di guar- il suo m odo di guard are le cose e un a part e della suu int egr ità lro la !crm czza e l'aderenza della sua prosa, cosi nel– l'autobi og rafia come nei suoi saggi sulla \'ila contcmpla– ti,•a. E' bC"nc infine accennare ai dati polemi ci di questa poesia. Portato anche per istinto e per intui to a pro– fessa r!': la propria fede, ).lcrton non si fa scrupolo (anche in questo aspetto si– mile a Hopkins) d1 dcnun • ciarc tutta la parte di cul– tura, anche autorC:\'0le, che egl i \•Cda dannosa o uon be– ncfic1 agli uomini. Non per nulla, abbracciando il sact.r• dozio, egli ha scelto, ancor gio\•anis~imo, l'ordine mona– stico piì1 rigoroso cd csi– gtn lc. Nè professa ambizio– ni di letterato. La sua poe– sia quando non è in\'cttiva e predicazione ispirata, è preghiera cd egli continua a colti\•ar\a e a pubblicarla soltanto clic1ro im•ito e per esplicito desiderio del suo Superiore. Delle sue composizioni pii1 lung he e Chiara\'alle • rni sembra possa cons,dtra rsi la poesia più rappr cscnta ti\':t di quante egli ne ha sinora pubblicatC', e debba colloca r– .si al centro ideale della sua opera, occupandm·i il J>o,to che • Th c \Vr eck of the: Dcut.schlaml » occupa fra I.: poesie di ll opkins. AUGUSTO GUIDI dare le cose e una parte del- teme nte carattcrizz:u:, da la sua intcgrilà » e dalla ma- una urgenz a dcll'im"1agine e dre • una parte della sua in- da una prcl'a lcnza delle mc– so<ldisfazione dalla con fu- tafore che scade rebbero di si– sionc in cui s'è ridotto il ,:nifica 10 fuori dell'appo rto mondo ,t una parte della sua dell'e lemento mistico. ).lolle \'Crsat ili1à "· • Oipingc\ •a an. di iali immagi ni sono felici .: che lei e 1>osscdC\':t molti al- potentemente orit,!'mali Alla tri talenti" · e Erauo nel/ complessa struttura della moudo m;-i non appartene• poes ia cli ~Ierton fa riscon– \1:.ano ad cs~o. non pcrchè --------- - ---- ----- - ------- -- " fosse ro ,;anti, ma in un scn- ~ tt\ ~~s~~t::~~àè ;~a~\~:;: sz·lenz;o nel T,7entucky :i:1tali!,~11~ 11 :~:ta111~!1c1~'.s ~~~ IJ _f~ bene nou lo a!fran chi. d_;i, O GCI misli S1a1i ,U,1i1i ili .1itlu m:a ima ,,;,,. t•1111a e .1e"uale ed11et1 fo1 ,,er t'ortli110 Ci.1erce,1• esso•· I.a \'OCau~n~ J:r!I SII· Amcri~a ci 10110.circa S~ 1,er enl~~r• 11ell~1Ca1te,lral~ di .te, m11 .anche lui /11coi:n la '"" ca del ).lcrton SI e 111duh• mo11ac1Trnpp1st1 che L'I• Nostra ::;,g11or11 d, Gelh.!emam 11el 11arle tl1 lavoro manual e nel Mo· biamente giovata di qucst. 1·0110 la loro mutern e silen:io.M1Ke11tucky. T. Merton 11ocq11e in 11aJl•ro. :1p1>01ti. Dopo moite cspt'- ri fa nelln pace del conrento• l'ro11cianel 1915, e studiò in In- e Il poJlo è mollo q 11 ielo, _ ricnze di cultura e di \'ita . Ommdo il primo 1111ppoarrh:ù ghillerro; alre1ii di 19 onni andò e1li se.rii-e - e io /H!IIO cosi in Europa e in America , rl?lla Frnn,cio nel 1848 11~r ~a.e· n~1li S. _u. • 1·ir:•re e.on i non11i.del Monoslero 11d qunlfl ,ano, ).!crin n si cOn\'ertì al Cat- 11111gere ,~ Momutero '11 Ke,.r S, ~to~cu pr.~.fJOdel,cm;ma _e1lel O~ri:o ì mo11aci, miei Jraleili, tol iccsimo e. a \'enti sei anni , 1,u·k,-, ~11u1sl!L'~ qm,lcl1e 1/ubbrn '":~1etn,e , 11~tereuo d•. p,1ca1w: miei padri. Ci .tono alcuni mo· fece il 5110 ingres so in 1111 d 1e la loro r•&_uln rtsoln _~>olrf,:e fu, ? s,1~r/icw lnre11e d, comuni, ,mci elle ~anno mille ~o1e tlu com·cnto _di Tra~1>ist i a !~;,,i ~:.10,i'.i:::;, ~"?ra~;,~: 1 ;; F ;:. U'~~;er:;~'' :;i c:,,,~:~:~':cr~;: !~~~~tc;i 1 : /::: ~~;" 1 ;;:r;;;:~: Gethsemam, nel Kcntuck) • 1•n110 malti 1io1•n11i ,:etertmi cl•~ f/1tt1lclu, lmll lo racconto e andò ,lei 111t/i ... allri con ,· 1,•e.1titi, altri I Il: e Thc Sc\'en Storcy pre/,rin1110 In pare e la q11ie1e raianJo trn i /rasi/Ioni dei a11cor'a riparano 1rallori e ca• ).lountain • (le sette balze" del Mo11aslero. Ci so,10 1-2,·tlern• e nif'htcl11b.1 • di New York fin- mion.t,•.. e poi ce n'è uno che del Purgatorio danlC'-CO ni tiella &econda 111erramondiale rh~. di.1i11.1Jalo, di'l'enlù membro dice di Mt~r ra11fo1lnreoroloi i .. stauno qui :i figurare il no- t:he ri'rono n!l. Momu1r~o ,li della Chiua Cattolica, « Q 11amlo la campo 11 a .tuona :itl stro mondo moderno) il poe- Uta~,. Ma n~11 e 1m1 1 robab1le che Avei:a ,elllilo parlare ,la qunl· compa11ile, io ce.uo di ,criL'f!re e ta ci ha dato un'autobiogra - iub,raimo l'rn/lue 11 :? ,lel mondo. che amico della Caue,lrale di t'hi11do la fine .tira tiella mia ~n 11 :a fia che è soprallutto ima bio- Ouolch,e 1·01111111 s~o,,011.e 1110111·Geth.temani e ."! a,1dò la prinr~ dove lavoro... e pr~_,.Jo 1111 libro grafia de!la sua ani ma e del- :~ 1/, ; ;;"; 0 ,.c 1 ?:n,~«,. 1 ; 1 : r! ;~e!~~'. :~i~~u:d c:: i ~:'~;: :l:!q;;:~~~ C~~ ~e,;:.u,e:•~: ~~n:p!~" ,~tto ali al- le esperienze che es~a at: !n 0111i modo, 110n .ttmbra fa· rimanere. Conu1nò fa .1110 ~nna • Dopo .ti L'fl nel coro, e sarà tra\'~rsa uel mondo ~runa di rile che Tomn, Merton, be11cliièJ1ilofNtfico,'1 den11rie l'orolosio caldo, e l'oraano ,11()11erà in to 11 o ra.gg -mngtrc lo stadio delh nbbia idee ,-r1i col,1ri sul ,t o,,a. da pol.to e cominciò a far parte alto, e l'or1ani.1ta,che Ila im 90 - conttmplazion e. Sulla \'ita 1uro, combi~à fo ,ua opi11ion~. ,lei com~nlo prt ndemlo il nome ramlo, farà 1m'in/i ni1ii di 1ba1i;._ conttmplat i,•a il )lcrton ha almeno iim lit:amlo ,!al 111f'"'enoili e Frate J.oui, •; e conduue Ma ,r,lrA ltare 1nrii o/f~rlo a Dio pubblicato recC'ntenwnte ll"I di '"' •o libro. The Sete n Slo• da <1ur.liiorno t'ome ili alJri l'eterno ,ac ri/icio del Cri&ro a hcllissimo sag-gio e Sccds uf r~y Monn11i~ è 01111 _nl1,ol,io_1-raji monn~i 11m, L'iladi la~oro e di CUI _nq~ appn~1e11inmo, e che ci Contem la.t..jon > nel uah: ( 111 419 1m3111e) d1 tm «101•m1e wesl,~era. l,a ,i,a 1H1rt1~olc11! nc• 1,a r111'.11i i11sreme. l' I p l ' . 'd q m1elle111ale tor111rn10, d 1e alla c11pn:10,ieera ,111elln ,I, &erlt'ere • Ch11111<1e ,capp(I di q11i, è {~~m:i!~o il I d~lk::; ~~~p~o:~ fine hti abbamlona,_o ciò tl,e co•r op11.teoli reli3ioJi e le1terat11rn pa:.:a. • 10 tra la prtghiera e la poesia. Dai tre \·olumi di \'Crsi del Mcrton: è Thirty Poc m.s• (1944), • A Man in thc Di– vided Sca » (1946). • Fi – gurc.s !or an 1\ poca lypsc,. (1947) ho scelto per uno d.:i e Fuoc hi » della :\lorc:cllina7 d'immincntt pubb licazione, tredici poesie, e ne prese nto qui due dal sç-condo. Merton, come a1,pare anche dall:i autobio grafia. ha esplo rato un vasti ssimo campo di espe rienze di cultura (in ciò assis tito da un sicurissimo intuito e da una sorprend en– te capacità di assimilazione e di ,•aglio nella lettura) e un tale corredo (caso non in– frequent e negli .scritto ri americani) lo pred ispone al– i' inte llettualismo. O' altr a parte la fant asia esuberante e unita a una spiccata .scnsi– bilì1à per il colore, introdu – cono a ,•ohe clementi baroc– chi nella sua optra (e ne ri– sen te un poco, nei suoi ver- si. persino l'arc hitettura del • ).lonastcro di Chiarava l- lc »). La sua J)oesia è costan- Assalire l'ottin1isn10? L E~t!~.~a :,; 1;: 1 ; ·;:i:;o~:i; :~.~- Lo esigenze di ~Ierton si dist inguono alquanto da quelle di ie~.er~:: 11 j;/:.e~::..1: . \:~~:::'f-o ~; rrand;i;:~/~~ ,:~:~·.:~,:~e~: Snndbnrg, di Viereck, di J eft'ei·s, clegli UOU11Jll cioè che ~:it!rtCfl~:e :::,.~~h;~,;!~er:on~,~:: ",.,, . J, ""'" 0 "" 0 ; '"./"'" possiedonooggi nella lirica americana lo scettr o della disillusione ;,:;; ::-,1::•; .~~.:::•, ';,';:, :,: er:·)'-u! ~~o:~:r,;,,c: ._°~r:: .fÌL'11~- p11Ò i:ellicare lo ,piri:o ,li 1i può l[H!rnre ,lallt1 poeaia di lfJ011laneame11e dalla at:mpliçe ilelln m0tlt:J1ia, del timore di la quale quealo di/11110oltimi - co11ai:idn panione i .tuoi libr i. HlfH!r_ioritàe d_i flOlere di 1111• tutti i tcmvi, nè da fJ11clla che immersione dell',wmo 11el JXJe•Dio e della predico:ione. Tullo ,mo 11ccoglie la parola del poeto Il libro non ha me3n/011i, come a~ier,cano convrnto lf.f.fef/?"' ,l, t·errà nè da f/uc/la che fL noslfo ,a, ,i o nawralc e 11el co,mo e q11e.110 è nccn,11110? Vede forse 1ra11pista~- osgi i p11l1,i1i modern i: o ,e il TJ_ 111 c!'l 11 e ,ldln ,Ie":.ocro:!a, " 11• umore ri111raccia Jra i libri 11011 11ell'ombi:ione a Dio. Così ,15or il poeta, negli aueniamenli ol• No" L'Orrci che la crilica, che pubbli co non l'accoilie con Cli• :iclie ictforlo. Quc,i ~tlcn e: mm r~ f'nli. non ii può 1perare rma Oarono Jor1e j più antichi fHH!llli, timu/i, un rìliei:o ~ minoJO, 1empre pi,ì ,lo questo momenlo rio1iti,, e non lo di/fonde [H!rioprai;t·al_illare _il ~r,colo ma 10- imma5ine cosi propr ia nella Jllfl dot·uti ti cento di coloro elle in e 3li 11ppouamenti in.!idio.1i dd ,i occ11perà del 1ioi:ane poeta in1ere15e spontaneo, neuuno sa- P~~/[ar~ 11.~ ric&lo col bcne. Ma traJ.!a.:ione, ntl 1110 paratJone. comuni ca:ione diretla con la di• Mali1no ? upo llo in uno n1llota del Ken· pri, mai C'>.ta c'è «ri llo denlro. CIO e ,r,c luo.1o_ olme!1o 1 111a~tlo 1 ~ ,Vè immagine, irs un «ri o .1e,uo. 1,·inità, erano aSJieme ,acri e Ml· Na sun etlif,'cio può coslruiui l/lcky co11 i 111oifratelli di re- Il dialoio fra Merton e fe .tue prai:i'fllllare ,l IH!r•colo: _e IH!~? più • amerlcona •· Tafrolla. è «r JOli, e rid• cet·ano n1I uniti altrimt:nli che 1u di 11n terreno gola, &i 0Miflat.1e u aiiulapporre mii/inia e migUaia di lettori, è una fornu'.la, ed. lln~ talllca pu, 1u//iciente un/I ,ola parola Jcua le loro occ11~ioni tpiritunli ed adallo, Per questa le parole Ji la sua figura di una n11ot·a e,l qui11di 11n dialogo ,li Jid11ciu.adallo a3h nnrer1can 1 , nlmeno /i· o .terilt<iml un tlato modo, [H!rthC i11ttllttl/lnli nel limil e ,lella mu • Merton .sarebbero dare al L't11to, i.1oln111MJlllilà all'ignoran:o dello Merton 11011 t·11ole ,l,1r11gere il no al primo ro1.:ucio. attrai:er.!o 11; ,i ve(la come, in .1n. Cosi 1en=aprecedenti, eccello .te 111auct1.1.1e proprio quel terreno senli americane. Ciaccl1è Mer1011,Jal.10 barocco tielle loro cl1ie.1e,le Q11a1110al bene, esso 1>otrebb1; un prisma di cristallo il colore e la i:oco:ion e incincibile, 01ni por- co,i ansioso di ricet·erle. fovece. fra i 1uoi america11i, no11ha bi.Jo• in&e1nefomino ,e 1lnt'Onliai por- essere fotc.10 come grouo lana il ,enso ,li u11'epocn e la ~r,o- ticolare atlratlit-a di Merlon più i .tuoi libri. sia di poeJia che ili «no f!è dei peltorali di Paolo 11è tali, le luci al neon .111i sradini bene/ice.n.:11.P~r que..tlOapprmlo nalilà di _un uom~- ln_w1a1rnart.! soai:emenle n~i. si !pie,ora. ,en:a conlemp la.:ione, sono • beJl•« l- dell'~rlo di Savo~arola:_ ~o~ è un 1d_ tenr_pio.~r e~itare ch_e r~ un • be.~t·,e ller » come Merlot1 ;;{~i,~~ 0 ~;f:;~ e ;o~e~f:::: 1; ;~t:•:;,en"t:ce~: 1 ;t~e~~:: 1 e:;;;:n;l~ ~~:;~;,: ~~ ::;f:. ~; ,::~~e;,~::;, 1::_d'; 1 ::,~r=~~t:::'t'.~ •:~j;; ~:~;:"f~~:.1~ Ji::~:~,:~::h: }:i~ 1·•le ~en piii_di di~cin'.iln ~;edi· /rallo di que,to cir:illù, che pur, di 11n Sn11tlb11r . di 1m Yi'erecl.·, è nel p11bblico, e quwo pubblico mar.ti da q11aleJeJreta armoni o da conlro l'abu.10 delle nai:ate cal~,, . 0 de, fr 1111_ 1 ti, un mdli• non cj appartiene se 110n come di 11n J,,f/tr,1, Jeili uomini cioè è co,l pron1ame111eaperto e .1c11• ed ei:olu:ione .1piri'tuale il JUO 1011de come il i:anodelle pnle.11re, Jlfla c,nemt1IOKft1/1ca, che p11re ge11ere umano, ,e questo frullo che 11ella lirica americana 1>0,, ,i bile al 11,0 i'n1anio , app11n101iopolo abbia .1po111anenmen1e pro· e dei pac:ime11tifreddi e focenli offrono 10111a in/foe, 1:a ancl1e be– i poe, ia. $ie1lo110 011i lo ,cellro tlefla perchè euo i, pieno in a11ticipo fio/lo q11esto ge.niopie110di /eri:o- come le pe.,1.1ili11e delle metrorio- 11efica. ta .1ua poe,ia scalcina e Ve 11 e11doa t'Onlaf/o J"altri poe· di,ill1uio11e. di 1ra1i1mline e tli fidu cia, perchè re. MerlOn il proprio fimma1ine li1an~. Ma costruisce aili occl1i di tli,cio1Ue la croua di l'ila q 11o- li, si richiamano olla menle con Mi ,ono chiesio perciò ,e il 11n .1ereno 011imi1mo !Juida la di m1'esi1en:n colleufoa, il .1egmr q11ei/edtli altre orcnte so.s!enule 1idiana dei ~ 110; Ieuor i· ,ltmulaie Jr,cili1à i /e3ami fra loro, pres.u•no11 intfolgere alla di.1illusione gior11ota degli americani, le di 111a a i.ti di er:ol11:io11e 1ill da An8eli, nl1re chie,e di so1110.fremono le nen·alllre ~;· ; 1- ' mendo derira:ion,' di .teuole ed .tisni/ic:d&Je ne«uariament e aJ.SO· Tale ollimiJmo è u1ione lol• la1en1enella coscien:a della ,:io• altre cillà dfrin e. Il calore della li 11 1 n u,u•, ahre infl11en:.e. Mo {I proposito lire J'o1timi.1mo. E ,e M" lon, ,:olla di 11olle me,alomanie ; ,,.1- L'Gne t'Ult11ra ameriuna, Un'csi• fede e q11ellodella pa~ia conr:~r- que e "'~,~o 1/.fO~eh· e a ~ere ,li Merton, pare proprio d1e 0111inella • Mont afl,w del P11r3a10- tra i:olla di mattriali.tmo, di pre· 1en:a lartt1la nelle Unir:erJità, e iono in quello cantiere 1pirù11ale-entra Pff_CI 'CG:e r,c ie$ta, 11 : 1 °: ll'1onie .1fr1 comp romeno (ancl1e rio •• a1·e.1se 1:0/1110 /orse proprio 11Un:ione o di irri,Mimenlo prft- resa pi,i urgenle dalla 1,·i1io11e dei Un allro • pi,i grave ouimi• ro cuor1. Co~, luUa l'_Am;r1~a. 1 1 , 111rflo ,:osi caro 1>Cr la lonta1111 diriger.ti colllro il /acile ollimi - le.sinnie; allra r:olla di le11ere:.• campi di bat1a1lia.Ed è 1in1om11·.tmo l'ol/enrle: ed è la brmali1ìa trn.1/orm~ 11e, iclle 1 1ron1 1/1 un ,·:iit::,a r11rupc11 •..) ; pflre cli e lii ,mo dei 111oi co11cit1aclini,1le111w, :11 e ,li /arilo11eria, Ma è tanto li<:o cl,e i .!IIOico11ci11n1li11ivew e fa .tncctnlerfo, mali di q11e,10 l)or1111or10 1Crre11rc? 1 ,-c.,nUI Hascu t·olc1r.1n,·it!mc111e, dumfo , 111eMo v11imisnw a 11emif'o 1 i1i1111111i111bilt la con/itl,en:a con ,:11110 alla ricerca di lui, e !ena110 secolo, moli:fo fa1i,11it:u clegli ì\lASS DIO F HAN C.:IOSA Biblioteca Gino· Bianco CHIARA V ALLE e Asc oso in questa ':!Ollnla, P orto di C'ielo, culla di bosco. angusfa e r-t,11otadall 'uomo, Ber11ardo m'rresu _. modello d'og11i .1olit11dinc, Emblema d i co11templa::io11• e d'amor e, figura D'og11i preghiero, Monastero di Cltitmwall e •· Badia, che "o!Olgiil dorso ai colli clic lo volgono al ,no,1do, Il t.uo i,11cno occlaio i s,111,pre{iso · SuÌ 11,0 cen trale cl1iosfro ,d orlo solatio, Il 1110 co11ve11toimbev11to di luce. Tesa all'intimo , discopri lr-ice di Pact, viv a in io•o sp1ccliio cht cot li• il mer iRzio , Gtlllrdi al vasto profo11do ciclo rifl esso 111tl fon t•: il tuo cuo rt M ira11do in bosso, 11011 in alto, e11tro, non f11ori, Rid11ce t11tto il ciclo e11tro il tuo fermo Po::tJo o fontt o stag110, spud,io di clliara .umiltà. /, m11e11sae sa11ta l'i11orrala aria, Il cavo ciclo , colmo di libertd, Che 110ndrg,ra d'1w guardo i Co11ti,1e11ti, E per .scmpr• li doppi a cou le s1te flotte di luc•, Te be11tiede, o Cl,iaravolle, i stup , fotla dallo t11afermo attesa, Si sporge 11d /110cuore franco e amante , Ama te c/1e ti serbasti al cèr11lo ciclo soltanto , Ignori altro paese, ed altra vista O biauco , o modesto co11ve 11tn, O ritroso co11ve11to, tu ti,mi prig io11icro il Cielo: Cala a terra e ce'3 la s11aeffigie 11tl tuo cMor• 0-ue paso no11vis to dal grigio, rapac, , Geloso, ambiguo mo11do: Il giorno, cl1e sf11gge i vicoli ro,11orli, I va ni ciecM, le piane coperte, i mt'rcati dag li occhi di Hiuro, Colma il tuo cl,ios tro nitido di ocea ni di pace. Ma oli, come le campa te ÌII luce e rn ombra s'it 1gllirlau dano di v ita , Dì fra ter na vi ta, crescente lt11ta ,ul fe race sil11n,io, · /,i questa 1,mero sole, Avvit, to a qttestt 1111,ro sic11rtr,allacciandosi o victrt1da Nella luce, avvù,cendos i <"On/• I, viti: 1..'amor divino {iorc11te ntti loro modi e gesti, la di·vina pac, off rendo le primizie 11clloro grave sllcui o. O sacr o Bernardo, dallo dttll 'amore frater,,10, Vig11aiolo ct,e ci ed11cl1ie ci crttsci , ci poti , ci lt1gl1i Saldi, arredaci in sicure e perfctt, pergole di stabili td • d'ordintr: T11 divi11asti q11ali ven demmi, lo Spirito San to, .\fa111rando 11ello nostro co11cordio come in veno di vitt il fo r te .1ol,, Calcl,erà 11tl Suo torcl1io, lo S11a carrtd, al gior11o P,tdispo.110 , Pe r strborc i 11ei SUoi bar-ili, noi, il Suo Borio z lltl. Co,wivoHo questi archi Come il salmo , l'a11tifo11a, S pargo110 lt,c, sui nostri laslrica ll, II Spilla11do sulla calda pie tra 111110 il dolce giorno attinio. E rive rsano il sole trame.:u lo costa e lo fot lia e il fior• t la lobot • fi."estra E ador11ono il terr-eno di c/,iaroscu ri, di lite, e buio, Disposti;,, og11i leggiadr-o i11tarsio. F ratelli, vedtle le pietr, di questi archi, q11anlo pesano, Epp1tre comtt l't1r-ge11tevigore della caritd Sc/ier4a col peso e r-id• dell 'alte:;a, Dist mgge11do in l1tce di vi ta ogn i grtvtzzo, Di111e11tica11do la grovi tc\ 11tl volo , Spicca11do il volo audacemen te, inarcato, librato i11 alto, Impavida, q1tasi tlernal To11to i lr-as{ig1trota la 11at11radalla loro spin ta reciproco Che queste squadrale pietre so11011geli: mo, oh, fratelli, U11icame11fe p,111ta,ido s11lla ct,iav, di vol to Che è il loro Cristo e Padre, il loro supe riore: Non è Pi•tra delle oltr, pi,i grande e possc11ttt, A11cl1cmeno lo t l'arcllitet .fo , l'i11geg11cre: Epp11re reca lo pi,ì 11elta impr onto di ciò cl,c l'Arti s ta int~nde Cosl ;,. sè comt 11elle altre: ' Ce11ro della mente e del pio110 del Creatore, Il ba11dolo del loro porte11t0Jo volo, Pietra 011goltirtt, sig11ore, abate , capo. III Ora cadi, o tempo, spargi rùct occl1i. le11ti, M esci le ore, oh, il matt11ti110 " il vespro, E le pa1uc, e la fi11edttl lavoro, Nel {ill bosco e iii fo11do alla fores la, 11d cuore della valle tt dtlla. radura E fino al casolare e all'ovi lr richia man ti in fondo, Al campo di gra110 e d'av111a, E agll i11capp11cciati oranti cl1e intona110 le preci, r-i101iti Nel <"hiostr-o Sotto gli arcliì, i11te11ti a leggere olla sogl io, ' Ora11ti 11cgl i stalli del coro disadorni, Ai ,mdi allori, ove Cristo pe11de e si 11asco11dt ,1e/Jo colomb o d'oro, Dimora 11cll'oria suile 11ostrtt t,st, lZ copre co,i le oli del S110 tabcn,acolo tutto il "ostro preza re. O_li, sc?11di.1ci la tua q11ieta modestia e succes sione, o tempo, t, tut 1toxio 11 i CJ,e ca at1Vra110u11:;a fre lla alla 11ostro dole,, certa, perenne di moro ; Ef/011di la 11ovrlla dei 11ostrì lenii progressi e11tro il prufo11do, . Calando COHdebole eco t·111ro il fo11t<tdel 11ostro cl,iostro (pau ). Pago11do lt tue squille come Cristo il 11ostro prc:1~0. oli si, del pacifico satrt 11, Il riscatto 11ei 11ostri cuori: Il ,rostro pcrprt1,o pre:~o di sa11gu1 d'ora i11 oro distilli, • Versa11doci la gra::io come oro, il nostro Cristo com• oro, Il sangue dello gra.;ia i11vli alla nostra poc,, Il sangue di Cristo, sc11:;afi,ie r icco, Spc11de11doci Dio per comprarci il silem:io e il sa11to cl1io.1tro Il serbarci nelle S11c piag lrt, le 11ostre m11ra, salde e sic11re; Oli, pagateci, i11vocaleci, o campa 11c, il 11ostro q11otidia"o Cr islo Meutrc ogni 111e:;:;011otfe,meriggio e ser-o Albeggia la uostra gloriosa riscossa Nell' in110, e 11ell'a11tifo110e 11d salmo. T HOMAS MER 'f ON (trad. di Augu sto Guid i)

RkJQdWJsaXNoZXIy