Fiera Letteraria - Anno IV - n. 22 - 29 maggio 1949

Domenica 29 Maggio 1949 G.ITA AL FARO 1anco LA F IER A LETTER ARIA L E FO RT UNE DI R A DI GUE T Ll1'l 1TI E UOMPITI della letterat11ra Pagina 3 Testamento * S' io fossi per morire, i11 un giorno che alleiro fosse sul mo11do il sole ,. e carezzasse i fiori w, po' smarrito il vento , e arcano struf{giuumt o ferisse la Natura; io vi vorrei vicini, ~~t~i,:0;;1p;a;'i ;11:;;u~tte re l'at1011ito mio cuore. V orrei, 111<rntre stti campi, sulle città degli uomini, splendesse 111te il sole, e cop_liesst1ro viole gli Angeli, e d'armottios a spuma fiorisse il mare, fida re, o Kiovanelti, dentro le pure mani qtumto ormai mi rimane. N on al{li A ngeli, a voi, col permesso di Dio, lasciare quamo resta della modesta vita, donare quanto ho caro, qua ,110nori s'è perduto, • come estremo saluto dell'affeltuoso pelta. C ome all'uccello il canto, come all'albero il fiore, caro m'era il mio cuore, e delllro si se,itiva, · poggiandovi l'orecchio, teneri giovm1elti, il mormorio del mare. e 011/ela sua conchi1tli12 lascia alla spiaf!,f!.ia il mare dopo U J{ra11 fortunale; dopo l'tmraua vita che nii percosse, ~ a poco a poco mi distrusse; sen::a lamento, paga di fissarvi, creature, e sentire le fresche mani nelle mie mani, io vi vorrei lasciare il pensieroso cuore. D o,io che a voi non pesi1. compa1;110 che non prenda posto alla mensa o al sole, ombm che non v'attristi, e parole 11011 dica che facciatt sospirare colei che sotto l'erba mena oramai sua vita. C ome tm'essenza il cuore che vi vorrei lasciare, come 1m liquido amaro e dolcissimo! Quando fiorissero i giardini e, nel sangue gentile dolor gridasse /orte, e a voi fosse la morte spcra11::aunica e cara, allora lieve in peno se11tiste, o giova11et1i, fiatare amico un cuore. C he a voi velasse J{li occhi di lairime i,zcalltate, che rc,zdesse beata la sofferenza: A more lodaste, che affatica, ed io lodcssi 1Worte che ad amdre c'invita. N 011 agli Angeli in cielo voglio lasciare il cuore. T ami fra l'erba il peso della. figuro; voli i,iclmuou/osi a Dio lo spirito cl1'Ei fece: ma _ilcuore, o giovtmctti, resti alla terra; voi , per pietà, nascondetelo, come un'umida vioill, nei cavo delle mani. C he /'erbe e /'acque e il sole continui· a riguardare; • che la dimessa wnana dolce::::ad'uno s~uardo che vi fa sospira're. JH,ttolo adombri ancora. M orto, respiri amore. ASS A )l.~RTA ORTES E \

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