Fiera Letteraria - Anno IV - n. 6 - 6 febbraio 1949

_U_o_1_11e_n_i_ca_6_ ..::l•..::·c.::.h=: ln.:·a::.10: _:l:..94:.:9~-------- ---- ---- -- - --~L'...:A~1" 1 B H A L E '1"1'B .1t A IU A QUADRODELLACRITICA P ezzo di leono p~~/;~1:·~~1:~~~~-!:.r.~:IL-'.;fij,;~~ ~Y~.! ,~.~~Q~~-~-~~ Un · maledetto ~ buoni cl]etli ~ella llbcrld di 3lnmµa. quella tira- di Croce (vedine /e ultime Croce· cl, per giungere al ir,; 0 all'amore per il co11crelo effetto. . . d' tmra con cui olc111U olor11attsli d ruge9110 si fomw/a~ioui ; 11 Acsthctica · e . I e alfatten-·ione per la paro· La corrente ic11t1/u111n r ll] IGNOR giudice, casa Stavo a piangere giorno e fenntera , quando ml si avv!.- specloll:: arono ne! tratleggurrc pro/itt. . Votu - . ., . L . (<vero» della poesia, o tro I h ·a 1 . 1 I 1- , .. uamctitc non produsse . d' , tl i · fi r - S , i:fmo Il flctruccefll dell a Gatti na· un po· meno . m nuce, 19:z9,e "' a poesia, d " _ " n, e e e ermma n rrn ,., . . / ~isso dlr~cedln~ovo~ no hf• ml f gç,n avano s,,1 c1mrno .. tol a S<?ryegllar,e Ctcll~ .-lrrtoM {Carlo lliUh cW J: e' altri ite ne po- 1936}. e rial dist:J!IIOdcl/'esle- punto_ t par.ttm-a 11011 ,,oss11m:pclli della pocsitl co11tem· molto, nel campo "!h~o el· deve cr er~. t1:Jtocc e a accia, ml face\a sincnè_:ndugauo. vicino a ~le trcbbcro ,.;rord.are. Il Gorresto 01 ,uc,pato di cu, Jiet, ~cntilim,a (La filosofo, essere, che !I a certo» . _d~to pormu:aJ1. tenirfo; 1110dcte~"("W tmtl t~. è açca.duto come ~Ico 10 : male la t~ta come se rosse e respiro dl sollievo ~olo_ ~ rlprod1tclomo quettla belllsitima pafJlll(1 t lluy,- 1 11, · ) Q r I dalla fi!oloJ!."'· CaratterlSJtcn . . I· quantilà tli tlispos,zrcmi favo-- E la sacrosauta ventà, O per scoppia.re . A poco. a po- le vedo a:lontanars1, r,,:on gcro Ba11glll allom ti!le sue vrimc armi (dal uo- ( e :mc. 1_9.l' · un•. e ,e ~ssc,rtal c tlell't11ttU1/ef{i:ne- D1ccvm110che, persino ne . tcm/,:we e- dov:ut.o dlfcnrlcrmi, e mi è co mi sono ca!mata. E' il voglio più ~n lire parlar4 lumello Cam1llo Benso dl covour, 7'or1110. Un/o- fossero le difficoltà frtt 1/Cro- . - d . .,. .. , J' . è la critica testuale, l"mst:gnu· revol, 0 . ,~iovc . . - ,i ri costato J)Cn,1 compiere quel tempo che aiuta in questi cli donne In vita mia. Sena • ne tipo(JTO/iCO•editrlce, JSGQ) . ce e ;J regime fasc,J/a, la po· ro:iou e e,. CN ICI fa'°"' mento idealistico ha ap,ilo i11 manal111 (J S'r.UJrlllll e O., gesto. l\Ja in <l.UC -1 momento casi. Cercavo di non pensa· st·o un'altra volta, mi faccio Quello che fa In sostanza dell'cloqucn;,~ dell'avvo- si:io11e riel crocitmesimo aw co.rl tm t'r,'j 0 / 0 lf? . fe7!ore prafo 11 dità Pur acccttomlo dt'/la cultura europe,J, _.on 1 non potc,·o. stare_ tanto a r1?più E\ !Ui. Poi .ò pen~to a prette. . cato, Il C.wour l~ t~;.1scura. l:iacchè l1 suo discorso nor: d~ i11 compleuo rafforzando · P~:_gli ~lii(' , o Of!.~"' eroe~;~ come base· il metodo che ~o- su~ _raccos!anrcut~ arte:,: rl~ctt.&re• Si tr:i.~~•'i'a ~el~a quel solfdlche gh avevo pre,. N~n , ò mal combinato si dibatte tra le illll(U stto della tesi che vuoi sostenere s,; cii esso penetrò :nne ciel· '!'--'?"~• d è. orm(I, ."'. ' trchbe cl,iamarsi /ocl1111an,ua· re/11!,tonc,11 Ge,,,ti/e rrt1 .. mla Vll~-Non vo~1c. ~ai lai e s~1.to._No!l_per ve~dctta, mn gua1. ~011 fumo, non bevri, od ;,\bbattcrc, ma s'eleva ili di sopra; afferra tJ con· '" cullura che, forse per .r11· , ""-~!wri, c/11no,! sta t1I J!_rn-1101 11011 si aspettano più da 11 _uloa sp~ulflrt:~•nlerc~se cn_ mnlc di P!no, ma è anda~a 1> .. r ~u'St1Z1a. E gli ò te lefo- non. ~?C .0· Secondo le m:~:cetto della proposta sua od altrui. Jo gm1rda da ogni !,!ioni di specialismo tccm co, do di altern,nrc r,cerche del: esso _ come qualcuno ha trco al d, là ~6! volon slrcl proprlo cosl. lo gll _vo~IO nato . 8'11 ò dato Wtto _il tem• poss1b1l!tusono anche un la· parte ne accusa gli effetti. ne cerca l'origine. ne sco• ,mmo rimtute 1,;,-, chiuse : le l'uno O dcli allro genere; ne d 1 . JJ ,· sempre ma· tamcntc csletic,, nella sfera ;m~or,. 1 ben•.:!, signor giudice. po c~e vo)cvcl;,ma _mi dove- voratore. O' so!wnto avut o vre 1C relazioni. E questa sua maniera di considerare I tir ·al classicl,c /'nrclu~o· mmica chi - conie $i deve - e 10 :- r,su a '· . . vilale dove si formano scu– Gh ò volut.o molto bene e va r1dare Quei soldi- Non le un C('rto debole per· :e don- e svilup pare il soggc_,ttosuo è tutta protlcn: o, voglio l~!!.i~ J;:\,ori dcirarte la sa fonderle ne/In necessaria 'i'~"'i,~,mi%ttc:_s"J!m· er? r~ tim,wli cd emo:ioni che poi , ·1rnc voglio ancora, nono- S(.\lllbra giusto? Pino ml à uc. ).fa non avrcJ mai pen· dire è tutt a attinta ad um.1 chiara e sentita cognizione • . . • /ì ." 1 ' fi - 1 , · (A hl lltt'".Jertli M. c 1111111 o • erta' 1 mo, 1 IC" · ,r I no rte· nt:lla s/crr1 ,tant e tulto. l\la co~a pote- risposto 1nale, mi à insulta• sto che questo mi avrpbl)..• dcl13.vita politica delle nazioni e delle varie forze che crtttct_J 1 J! 11 rnt~a. a st cssa 1 • ~,u a p p T O l I v·w lo e iHlc~l"rlo, secondo le . ,ven eran ii · r .. rie Si \'O fare ? O' dovuto difender- to. Allora ml sono arrabbia- condotto aHa rovina. Non so l'agitano . e che ne allentano oci acceleran o ll cor~o. Se lo/of!.,a, f>ersrno quella te- ra:_. S iJ ' 01 tPt:rj .. 8 ' esiKe11zcvarie tlei unrt testi• msom''.t de, i f,.; ~ d j . mi. Avrebbe dovuto vedere ta anch'io, Che diritto aveva nepPOl'C' io con esattezza co• potessi servirmi dÌ termini che apparranno troppo stuale . . . cet1l,; b· . . 011/'\ UJ, • osco), La scoperta dclfimlivitl11aJ1· cr:,t 1 co~ ass(I, 011 ~'! 1 ti :tz !a faccia dl Pino 1'!11.lranot· ___________________ scientifici e pcrsin pedante schi alla più parte c1e· miei Si tratta di 011crnc1anes1·1\if. Fu m,, l\ · · apcJ!.tiO, ecc•· tà dei problemi usluftli ;: z11mal1sm!' t. st or,crSmo e te: face'"'.'a pro,prJo paura. • lettori. lo direi che il Cavour prova la dlrrerenza trai---------------~---- l'im rla,itc punto di appro· Croce. Dija1~1,9ucl/e .uuove Quando s1 arrobbla, diventa d O . t cl l B l'ingegno speculativo e pratico e l'Ingegno astratto e . • • t;;> 11 lo iza/irrna di tendenze. prmcipale frn esse br.utto: gll si riempe la fron• l, I es e e aono curiale. Il primo consiste nella 'facoltà d'una sintesi va- 'cli Enu,lzo Cecchi . r,di l e. a, S~IIOI d un· la l'esistenzialismo. piri o meno te dl rughe. ---------- -- ------ sta. sicura di se medesima perchè consapevole di tutte --------------------, 1 0 O.f!Jfles '.'ae . 1110 e~. • cn11/usame11le si iuneslarono L"ò conosc~u~odue annifa, . ., . . . . . . ~· I~ anall~t parziali sulle quali si regge; cosicchl! ~ Pr,1• . . . . . q!wlt: uo,! s, aslle'!! fnt1 da~ sul fondo ge-tuilirmo. ~'!n· in casa d'am1c1. Mi ò placlu• d':inSUltarmibeCht non ~1 eia sa mi ~?')la sPlllto Quelhe 10 r uco insieme non apparendo In capacità speculativa e 1110 clic coulim,mncute sz or Comrmque, , 11uov1 crnd1t1, frnteruemrc ,.ué pm ha pm, quirludi ue morale e polwca to subito Perchè ml sembra- ~(!r t;ito ne tra noi due, ~ 0 • a rlie ad fnna c e g J-a pratica ~Ùvcrse. s~ non a quelll che non S<"lnno il: ricchisce e precisa. per 0 pe· a diff~e uza dei pr~dt :c.es ~u· ro del « sof{ge1.titJo ~. gi?c~ltè che ncll'im miucn::.fl della Ya dl~ da~l alt,d. Face- .ui O lO. . b 0 ·fvo ne.. nna nuu eh~ I una e Ioltra cons1st_a: o che confondono colla Q~alita anzitullo dello stesso Cro· ri, lwnno presc,ite ,l /mule e.Jso « r,on è d1 11ecess1tal ar · . 111 il mondo di· va bel d1scorst, racconta .va Gli ò tele(onato pa~cochi~ 1 e) a, non è mt-elligcntdel. 1 A della mente .llcune Quahta dell'animo. come sono Iener· ra instancabile II mel{lio de- del l«voro erudito e si/,;uor bitrario ». f!Ucrr, n. rnpl.~ ~cuto facUiti> t:inte cose interessanti. Non volte che votevo quei sold1 etto è come un pezzo e- gin del volere e la prontezza del risolvere senza 1e cc, . . •,1 d d I nsi.demrl me n , • J •. t•en m. 711_ ,u • ' . è una colpa innamot"arsi dl Indietro. Qualche volta l'ò gno. O peggio, forSe• M? ml qu.ili J'nttituùlne pratica della mente non bnSta a ren· tenmnarc. Ze pro/me 1 .'~ee, ! m,o ". co e Q clie il J.?~ltra pa~te . • ra ~ c~:"'. questi wconl~ c. coHllm_nna– un uomo vero? E poi lul anche incontrato per 5tra- p_laceva. allora . la sottin1ls- derc l'uomo adatto al governo. Jnv<'ce,l'inf:cgno astratto umf,re vr;ile crmlro il t>_crr se st csso. ben sap udo b gmttt, !' co,u!m"'" cl, eSIJ!.C":ioni. ln ltalra si e~he ,I fe– à cominciato a farm.i la cor- da. Mi à rimproverata di s1one con Ja Quale stava a e curiale si Lrascina tra le analisi parziali e le sintesi colo massuno del suo siste- (I (t1tto 11 arcert!'to 11011 aMa ze e dt esperreuze t tlltcstatt1 nnmrno dclf«ern1t:~mnon c/1,: ti?'. Si stava sempre insieme spiarlo, di pedinarlo. Come senth-c ogni mio sproposi- sottorctlnat.c; e non appar logico se non perchè trascu· mli cioè lo frau,w11a:io11e d, per si a spiegare un poe anche ud campo della sttr nei ,;,,unrdi della crea.iio11e e. lui çra pieno di cortesie, se non ci si 1>ossaincontr~- to, ogni mia fnntasia .. Com~ rando ne~ suo ragloname1~to ogni altro aspctf.o della t1cli{/ poesia. L'odierna ,~w ~a e u11n_ftoe~iaSi dù anche ri~•J{rafia•/eltcrario:per escm· poctic~. t:a ~enerico!nente. ri· di de!:catezze. ~ol'! è wi;,1 re anche se~ vol\?rlo, a~!- se. fosse n?ta per ~ss1cm·n1~c~sa fuori di quello .che gl~ sta dnvami In Quel punto. dcu:a è di supen,~c l'".11l1te- ,z c_uso ~• clu, come G. Cou· pro,, <la.'-!.Pere~l,.c so11 ceri~ cn/let:,ato·{/; posfll_n11 de~ sim 4 colpa mo~orars1 dt un uo- t.'.1.ndonçllp stesso Quarue: nn che . a \CVO.ra ~1t?ne, ()i!! p,,r eh~ ca_mmtnl pe1 una ~rn d_lrct~a.e sen1.a temperare si poesia 110wpoesra, '!'~ 11~- tm,, puo 1111f'.Jve~c dal pus- fra le pm tt1nb1w,sc _, for tu boli.mm , e. agli mflussi det mo. E rn10 marito è rnort? re. Un giorno _à fatto pe~I • appjaud1re ogot mia J?arol.3,Plinto 11 ngorc dcll::i~cduz10ne, quantunque. davvero . Il scc,,do 11011 solo Ja te,"rltnnr sesso della f'.111 n.r;orosa pre: nate di qucslo period.o, _la l'immnl{inirmo, rlel rurrtalr– tanto. tem.Po fa. Quando P1• no _lamossa di preod~rnn a ogn1. mio gesto, o~ni mio complesso ste~o de) 1 aglonamento ,sia illogico tutto. non là tiella studio della tion-poe- para:.ione f,folog,rn per 1 Storia ddf:t leucr:u um 1 talta· srno ecc. Nel comPo crilieo no rru à raccontato dei suol scl11arn. Era sempre J).IÙ ner--pensiero. A forza dt esset·c f:c~~fg d~ijc r~~~~fl~az~~~~I~~? f!~~t~tt:gpl~c:i~~e ai~ sia in _sede di slarin della cui· suoi .sll!di di lett~rnl11ra mo: na d.i .1· Momi~liano, clie l~ l'er~ielis:!io, P!ù che un si· intralciate materie socfalt una maniera di argomenta· ~ura, !1 ~I,'! tr..icvafatto anche dcrmssrma, lm.mh st ~ 1111 gu tratl!:ra!'e cos!d1elln ~ um_ stcma _drd'!e: m snstan%a fu I I zione che non è propria se non delle plù semplici parti 1/ pnmrsstmo Croce; ma la sto _pro,uo ad accoglrcre, nur uersttana >> felicemen,e con ur1ad1sposrz10,re ment.ale ccr l,)clle matematiche. 11 slOrlcitò » di csst1.Del resto. gan un ~n• nudncemcnt~, tempera en!1 1111 J! 1 tSlo.della pace a invcslirsi di diJ!ercw AL FRATE LLO IN MORTE DJ E.A. Cotesta facoltà di abbracciare con tant'1 larghezza e il lentatiuo di assorbire m+ anche le pu:, nuove e spen· poesia trcprdo,,umb~attle cd ti co,uc,,utl idcolr>Jjcr;sc,u- Io so pcrchè nemico nella strad:l 6ckiata di maltempo •f,iAAi e li sfuggo Tra i cavalli d'ebano antica fronte serena glustezza di sguardo 11 co~cN,to suo, il Cavour lo ac- lo storia fimpressionisn1!1 ifr colate csPt:ru•11:t:.Del. ,:es/I), claf{iaco,· e 911ell~ d1_ F'. Fio· pre con fint,sa che il fa!W comJW,gnacon. una chiarezza di cspo~lzlone e con una teute ncll'eslelica croc,ann, /a conncsno 11 e fra cn lica e ra, che 11ellappl,ca:1one del Jettcrario dovesse esser, ma– copia di cognlz1onl tanta e tale. che un suo discorso può era slnto fallo per tempo, ad Jelle rutura mi/it{l,rte poche metoilo crocia.11 0 conre nella me-rso e risollo nel fallo ui· 1i~:: 0 . 1 ~Wgc~tldiu~: 1~ra~;;~f c~~~ra~~t1~~~ ! 01 ,~\u~~~i esc,upio da G., A. Boruese e volt~~o mai, fu ~il', stretta di' tr.otlazionc pr~pri: ,: : 1 ;1~ 0 ~;;;: tctlc. ln alcuni ~netici :e. genera una persuasione cosi compiuta nell'animo di chi ,fo R. Serra (cmscu!10 per In_ OJ!gi.~I ,,-nude m!t:essc, _ad d,_lf.!,. 110!1. sacnfic . B?). t'e/eme,i~o ,:uofve,nte po– l'ascolta, che. Quando non si abbia O una prevenzione sua via): ed è ora l assillo ,1, esempio. che la cr1l1c'!otltcr brlata vm~a e m!,S1.c11le ~'/!~ tt: essere c_o~lltml'!'1m pustu– :lnticipata o dottrine affatto contrarie, riesce molto dif- 1m crociano di stretta osscr 11a~nostra. co!' fn !u, ,.,cl'l· cota '!11chc sul nnJ!)ro~ DbA; 1 lati catt~l_,c,. In alin, da ~n ficile di non consentire con lui. Di quj deriva la pre· vanza L. Russo. Jeull, per la ducip/m(I filalo· uun :10. Mc,itre ttellam .''" senso linco u ,Iramma t,co valente autorità del Cavour ,in una assemblea, autorità Già' Ja sccouda ge!zcraiio· ~·ca appor~11le'.'""''t: pii', t~ d'u ,,i crocimicsimo non_ n,o· de!l'c~p~rienza_. li~t:.rlJ dtl o1'f'i che eglt ha tutta dovuta ali Ingegno suo. e la Quale si ne del ,< metodo stanco», s,r r1do e (( scrc,11,fica.>i, fa _crr roso, e co,if~r!11a_ndos, co,! pm1c1pro, e l{lllshficaln e wr er\ da principio cosi po~o disposto ad ~ccordargll. come prallullo per opera di E. G. tica tes/Uale (G. B1llm_w:11ch, f!tlSto e~ e<1ml,_b~10 a~le ef•: Jida iff s': stessn:_. com'~ ~ si e statl dl J)Oilncapac1 a contrastargli. . Parodi, c. dc Lollis, V- Ro.~ v. Branca, F. Mng,.,n1, V. f!e 11 :e duna crilrca .d1 feml esemp,o m 1111 Gtde O in un voc<t~~r~~~u:ugari~; 0ngnv!it!l~l:~ro nt e:iar,;ti~ictf~! si, ('J· Barbi, t_utt'oltro cl,e Pemfoot1e, R. SponJ!<1no, ccc,) !~ton, a car'!tterc .c,~A supc-_ Du Ros: _ Spunti fr.e!1dim1f, f del potere, diventato Poi rorse più aSpro. Le parole gli i,1dtfjerct1tc al~msegname tJto se d~ r~na. (>arie n~e dalla ~0!"1!1e 11 1,e 1(.SOr 11 ~~' st ;~~;,} n; r;orne n t dello ens.lefmolr &-imilianche jn questo non Y,uolciascuno all'aluo assomigliare per geloso sanguigno amore o per 5Cgt'Cta nausea di sè fomani e ~vvimi da1la EiOr-te allo stesso patire perdon arsi -sarebbe il pcrdon;uc ritirovarsi ~~\~tt'i!o glo~~rduto ma non l'umana sazietà lo tolse solo dei \'cechi o mio cuore puoi essere !'aJDico. IN PINETA al bordo della vasca che 5pccchiai il capel.\•cncrc! Forse sorge la .J.una un chiarore s'intoppano tn bocca: e quantunque nasconda con una crociano, era n mas!a. be~ fer- 1c sa_::,tflll di ce~tu fu.tric e ver t1v1111d! leuero . • ---- tosse invocata o proposi to la difficoltà del trovarle, co- ma su, olefine f,os1z,om, del balrs11co croc:anesimn, dc,l· Pancrazi, A. BoceJlr, ecc. ,ion (Continua in 4a Pn1tln11) LAMENTO filtra nel chiuso amore è foTSc questo posare solo a disperar di tutto questa musica ~ic'tc che trapassa l'ombra dei bosco testo suo stento stancherebbe gli uditori. se lo spirito ~f~~t1~~~n~~lcl~~~o ~~\ 1 da~~;:n:n· g~~~!i~a:::i~~tiu~~8~i n==============,,;,,======= 7 =========== 7 ===""ii fine d'un periodo, interrotto sempre. e non rotto mat. Creatura mia .se sorridi a t.: stessa perduto uon è l'a ffanno che fa amaro il cuscino d:1l limitare io par,Jo ma. ombra. ii è;. ij rvano della porta. è forse fa tua danza El/lll CO SCIALOJ A ~:::~~it/1 1 lJ:~toJ:ia d~~!s~.u~1Jl~~go~~n ~~~~e~e~a;~~ Interruzioni del suol contraddittori, 1c quaH egli plut 4 tosto provoca che non teme. sicuro dcJla rtspost.D. E Ja risposta è pronta sempre e franca, ma a volte è dcrl· sorta ; a volte superba. Egli erette cosa 1mix,sslblle la rl· soluzione delle varie Imposte nella lmpost.1 unica sull:i rendita; e rimproverava quelli che Jo sostenevano, dl sostener quello che essi stessi 11011 av1<cbbero potuto guai, della ntlserJa che ave- voso. Lo sa~vo io ti per 4 ammirato, ml è capita Lo di ~~~;~;e \ 1 {C'lf.~~t!~ 1 ·p1~ss~~:P[.~1!1 1 :.o~~sic~~lf :.~g:.I d~r~ va m, c,tSa ml sono commos- chè: No_or è mai ~tato ~n bra- prov<!rc per Auna uua sp,..:-quale sarebbe apparsa Ja possibilità dell':Htua1:lonc.· Non sa. O deciso di alutat"lo. ma vo lffil)t-eg~to,~no. E natu- c~e d1 tenercz1:a. Non saprei lo fece; e n Cavour ~Il rlcord;,wa di non averlo fatto . Il :non s,."\J)evo come fa.1'\?. Non J-.lle che l abbJaa.o mandato <ii.recosn in partl.coHi.re,L~l deputato si scusnva di non aver potuto per essere stato si può mettere denaTo in via dal suo ufficio, A'.mH>P\lè>di": q~c11o che vuole, .issente, « Ebbene, t~rcnd eva Cavour torridcndo, :o mano atl. un uomo e dirgli: llcenzilato ~anta gente itl e\.g.nor giudice, ma stare sul farà pol un anno prossimoJ1. Un'altra volta allegava gli ticui . .Volevo a1utmio. ma questi giorni. Lul si è messo 91edesta.llo d! fronte a qua1 4 scritti politici del Fari 111. accennando come fossero stml non sas>ev~ decidermi· 11din testa che s_ta stata io a cuno che cl ammira è bc_llo- encomiati dalla stampa tnf{lcsc, e tradotti da un illust1-P Affrontare l argomento. Sin· fat'gli perdere il Posto. l,uve--Uua cosa che esalta persino uomo di Stato: alcune risa l'lnterrop)X'ro: <'<Icgll rJ• c~ò !11laJ'ìuc è stato lui ~ cc è sLnto 1Uia per:cJerlocon in ceni momenti- prese: « Qu~ste risa non JlOi-sono muovere <'hc dn per· ,t.ftnnJ: Anna, non potrestL !a sua svogllataggme. _Sape- In quei giorni ero a terra, sene Il cui nome non :.:irrlv:1sin là•· A una qucsttonr fo.mu un· prestito? Allora è vo che era di nuovo m mi· quanto a soldi. Ero dtsoccu• delicatissima. un altro ,·olcvn c-hr egli risponde sse per fil.Alotutto più facile. Pino à seria e gli ò offerto di aiu• p:ito e dol)OJa mort~ di bab- un «st • o per un « no» . « F,<.1 lo non voglio - diceva ~ 1 6~f cs~1t~e:~d~i~ 1 n~~en: :~te:.. 1 !~ 1~.t~a a~l~ 11 Ji':e~~1~ ; ~a ~~~o~ 1 ~u~f:;1a~u~~~1~~1;-a1co;~~d~l :~ò dj~~z~ 1 ~ ~/ r~d~~r;i1 ~isur~ts4'it~ mi à mai fatto .p.11-oladel gazZl'J dl strada. Lu1 mi . à che c'era di vendibile in co· a un monosillabo 11. E per citare un ultimo fatto. Quandu •~orl~~S~1~3:,~~;t~~r~ r:t;~~cRi~. ~a 1 t~l ~~ft~ l~I~ ~~n~~f~~~r~~nJ11~ 1 ~~~ i1~ riii~~p~~- ;:i o 11 afu~~:~~~i/ 0 ~f ,ifoot 0 !~ 0 ·a~~l~~~r~ ~: in miserin. Stavamo sempr e ra è venuto c:isa mia per di 4 pietre cH famiglia, anche I non aver egli ln un certo caso fatta prova 'di comggic. insieme. Signor giudice, tra scuter e l'affare che gli ave• due falsi vasi cinesi. Ann,a, 11Cavour, non senza suscitare una grandissima t('mpc· noi è successo quello che vo Proposto. Non è una co?_-allora. mi è apparsa come la sta, rispose: che a\·evn ben previ sto a quanti disinganni. tiUccecletra un uomo Cd una pa se so combinare affari salvez za. devo ammett('r!o. dolori e calunnie si sarebbe esposto entrando nella vita tlonn.1.. Non sono più una meg.:1odi tanti uomini. Non All'inizio Q·Uaudo lei ml à politica; c vf a\•ea preparat o l'anim o: ma non aveva prc-– .ragauina e non sono un an· ll affatto wro. ~!è,"tlor giu- offe-i.'toi' soldi per la prima visto che gli si sarebbe mal potuto for rimprovero di g\?Jo. dice. che io abbia fatto la volta, vol<'vo rifìuUlre, mi viltà da chi allora glielo faceva. Pino era disoccupato e si borsa nera. dura-nte la guer- sentivo un poco olYcso. i\la La stessa pront ezza di mente che l'abilità ad ab- 4amentava sempre della ra. Sono tiutte menzogne: ò non <-ra uno scherzo la ml- bracciare tutte le relazioni del suo concetto, gli fa ln- 1uancan2.a.di Javoro- Ripete- qualche soldo, signor gimli• seria che avevo in casa. Pa· tendere alla prima dove l'avversarlo vada a concludere, va rhe un uomo si avvlJisce, c.:c, e ò fatto qua~che affare. :zfonza pC'rme, ma ne sar ei>- e come. e su quali rngloni si fondi, e con quali s'abbia -non à più dignità se non la· Mn sono stati affari onesti. be andata di mezzo anche a rispondergli. Perciò, se l'ora tore cfte parla non gode vara. GU ò orovato un po- Alla Jucc à~I sole. mia madre, se rifìUta\'O• Co- la sua stlmn o sl sciupa In parole. tutta la persona del s~o. Ma mi sono accorta su· L'allra sera , dunque , Pl· sl non b detto di ,no. E in- Cavour divent..1 impaziente. e I suol occhi mobilissimi, ò:to che, !n fin l1<?1 conti, no è venuto a casa mia. Al>-v~ • senza qua si che me vivaci a un tempo e stanchi , corron o da unn pnrte al· non gli piaceva tanto lavo- biamo cenato insieme e lui ne rende ssi conto, mi è ca· l'alt ra dell'assemblea, ovvero c1:ffissa Il banco, e colla rare , A• cambiato ritom -.?llo. e:r,1 di nuovo cosl affettuo- plta to di dir e ad Anna che stecca tormenta e lacera Je cart,e che vl si trovano. Ma adesso ripeteva che tm uo- so, cosi cort ese che ml pa. Je volevo bene. O' comincia- a un avversario nuovo o di vaglia fissa glt occhi sul mo si avv:isce a prend ere rcva di SO'~narc. Mi sono U· to ad andare n letto con lei: \'lso; nè gli rimuov e se non quand o o può dire a se o~lni tutt o ti gionab d..i.gen• iUSc1, ò cr\.•duto che fo~ un pezzo d1 legoo J,c ass!• medesimo: - Qt1cst1 è vinto e lo riporrò a dormire co– t(! ntc;?lto p~ù stu?ikla di lui. t~rnato come un tempo, <'Uro, sig nor giudlc'e. Ma il gli altri ; - o ~a forzn dell'argomento lo costrin ge per Cosi o commclato a conosc~ ~ on è una colpa per una peggio era quando lei atta c- poco a raccogliersi. Un orato re Incerto o lnabllmente re anche i difetLl di Pino. donna volere bene ad un uo, cava a parl:1re de:l'eventua· amico e che rlsichl. con una proposta Inopportun a, ·Era ora, del it"CSto. l\la non mo, vero? Cosl l':iltra sera lltà del nostro mntr :monio. sviare la maggloran z:1, è però quello che gli dà rnag• ò smesso dl volcrg!i bene. è successo tra nol quello Credevo eh<' schC"i• 7 ...asse da glor noia: nè ha più membro che tenga tc-rmo, né trova I~ qua ndo si lamentava del- che ,succede tra u11 uo_rno e prin cipio: ci sono quind!ci una .glacltur :'.I.In cui possa posare. sinché il discorso io stipendio troppo misero. ur!a donna. quando s1 vrr nuni di diffcrcn?.a tra Anna contmu.i . e non gli è data facoltà di rispond ere. ero ,sempre pr onta ad alu· ghono l~ nc. ì\ll sono. addor- e me. :\la J)Oi è>cap;to che R.UG <mno nOSGR l tarlo. :Xon sono mai stat.1 mcntata accant o a lrn, felice, ICIparla\·a sul S<'rioe tutt e a\·ara con lui, signor giudi• ::\11sono S\' cglt at a di COIJ)O: ?t' volte eh•.? tocca\·o l'argo- m11mm1m1111111mm1111111n,m11m1m11m1111m1111mm111111111111oumumm11uu1111111um11 cc. Cosa }}OSSO òl.J'le di nuo- !a Juce sul comodino era ac-mC'nto. mi sali\·a il cuore :n vo? Bastan o ])<>che parole ce~ , Pino stava armcggia1:- 1 gola. Che tri stezz.:i: ~ cosi !c. n:ia n~u ò tro\·ato il co- ura~ano . ~ gente ,scapp~va ,~ r r:icconta re t,utto. Ero co- do intorno al Quadro con le che ò smesso di s<.'nlirm: su: r.igg10 d: ~!rie nuell(! rh~ a r1parars1, c~me 1mpazz1ta . .sl innamora ta di lul e Pino barch<': dietro al quadro, ne: plcclr>stallo e !'ammirazione, Pt:Hs.1vo. 9 cercato d 1 ~at"4Ne:.:a calca m1 sono trovato à µrt'.SO .t com1>0rtarsi male buco de~!a pare te. ò s-.?mpr c l'affetto, ,~ occhiate (Il A:i· gl!el~ cap:rc, Sarcl>bc stato 1outa!10 ~a Anna e. non so– cou me. Si è tolto :ia ma· tenuto i miei soldi e i miei na mi sono venu ti a noia. :\la meglio se si fOS9.? rcs.."\ con· no rmsc1to a ragi..:mnRerl~• .schcr.i, à messo da parte la gioielli. Pluo, gll ò gr~dato, lrl tcucva il coltello d:i 1 !. 1 t9 che non, eravamo fa~tl per P!O\'CVacome.non ò mni v1· sua cortesia la sua delica- sei un ladro . )H ~ venuto parre del manico: !o a\"C\"O \'t\•~rc insieme. :\la lc1 i:ion~to, mr-ntrC' giravo cercando :tezz.i, il suo 'fimo affetto. i\li rl:i piangere. Lu i mi si~ ri· bisogno dl quei soldi. PPrl<':lJ>!v~, o non vo\cvn capu·i•:.Anna ò tncontrato, trrindos– _;1 fatto piangere giorno e \'Oltato contro, Gli avrebbe- mia madr e più che PQr mc, Par~va non accorg,Jrs1 _dl,s.itrlci \'Cnute all'1ppoclromo 'JiOtte. Sono una pov•?ra. don· don.tto Ved-?re la f~cia, .signor giudice. uu_l.a .. Della mia freclclezzf·!ln g:hingh-er; 1>er fare ~ropa· na <.xl ò un cuore. Se avessi l'al,tra noti.e. s!gnor giudice. Quando ò tr o,•ato lavoro lde1 mtei mo~i mutati, del.e:ganda alla loro casa dl mo– 'POtuto dlmc>nticanni òi lui faceva proprio p.,u ra. )li f1 mi ~·parso di psscre \ 11 s•f: :--cuse ~hc ura\·o in ballo Ida.·Ne conoSCC\"Oòue. Quel· da •1□ momento all'altro sa• stretto I! coHo tra fc mani, si ·,.~lC'~tirri in \'ita mia.c~i, epr evitare dl incontrarla.,~ chP 10n conoscp\'O era la rcbt,., stato bello. )l a non cl nn \ 0 0:e\'.1 strozzare. ò ance- ,·o. :Xon ò mai Ja,·orato co- Quando e rncontr~vamo. -era più carina, )l e ! ànno pr1'– sono r:uscita e !ui ne :ì ap-ra i segni qui intorno al co!· una parte del rimo st ipeh• sempre. ugu~le: 1nnamorata ,sent.ita . L'ò accompai:::nalJI pr~tìtt~uo. A volte sembi.;1,va lo. Pfr m!rdc~lo gli s~no dio \'olcvo conSnciare a p:1-~tena d ammtrazlo.nc per mc; ai. bar a Prrn~c~c qual~sa dn 1·rursi a farmi soffri~ . sfugg:ta, Im nn lnsegu tva gai '? i miei debiti \fa A.nn :1 E prcten~cva (11 1>,1garm:1:\h pJaccva. Av•, a un abito Faceva la corte a tutt e lr-fCOll quel:a sua faccia fe,rc>non ne ~ voluto ·sa;cr·c. A· tUft!) persino le cr:\\'att1..•, l legiero C tremava peri' fret"l· .donne e le ragazze del quar-lcc. 'r i ammazzo. mi à dett o- d<"ttOeh~ onnal tra noi era• culzrnl, .J_c mutande. Una do, ò rlcclso di accompagnflr• t icre ~ ."~ gli dicevo qualco- Sul ra,·010 ~rauo le forbici no accadute troppe cose e cosa u11~1ha11te, per Ul~_uomo.j:aa. casa. Sono andato all:1 6~ ageiott~va la front•.?, ca1-Cd lo le ò afferrate. '.\lt è co- che tanto cl s:.ir!'mmo spo- ~ape\O che._però ~1~1~1->C c~cc1~ di un Lassl sotto la tl\'O. :\IJ_ dit.'1.!,•a: cosa credi, fì:tato pena compiere quel gL.'-s,.,ti presto, Sono 1 ~stato ma- arr1,·ato un giorno dcc1s1,:?,p!o~a. ~U _srmbra~~ che ù 0 :.H"1..rnu comprato? sto. )la ò don1to difeuder-- per la nostra relazione. E Anna nnn es 1 stes sc p1u.pen· Si comporta\•a proprio ma 4 mi. si~nor giudice. Si trat- stata quella domenica de~ 4 savo solo a P:iola anche ~• ~e- ) la io SOPPorta\'O tutto ta\·a de!la mia vita . Questa l'3C(iuazzonc. A mc non la conoscevo da pochi mt- pe.rt :hè ero innamora ta. Co,. I! la s:.icrosanta verità •· piacciono l,e corse. detesto nuti . mc sono stata 1d!o1:1.Siut;hl! e Signor giudi~, sto cosi i cavalli e non gioco mai. o· trovato il tassl. O' pilo- una domenica, all'ip podro--male, r,,arJare mi strazia. S!· Ann;.1, Quella domenica, à tato Paola fuori dell'ippodro- mo, mi à piantato per an~ gnoz: giiudice, le giuro che, vol~to andare al_l'ip~~romo mo, l'ò ficcata nell:i macchi· ll;U":;cnccon un.., rarazz.i cli se n.e:ico ad a!zarn1ì da que- e. ci sla":lo an:ta1.1. D mlprov--na. Sta\'o per eoLrare anchr :-traci;.,. ).fi d:cc,•o: d~vo di~s~o 1,•_ttod'osproa 1c. dimen• viso II cielo ò d1vci:itato blu io, quando .Anna ci à r;1g- llh'nticarlo. !lrll \'O~.,o 1vn 11~hèro~ •r.-. 1 110 (')1e• ·:• donrn• e \'_er le.."<I l> c~mincl~ta n ~iunti . Era furio;;n, a\·e,·:i Poeti parnassiani: Banville IL SALTO DAL TRAMPOLINO çlown ammirholc - in verità I lo credo che la JlOStcri1:, i1i cui I'ori/(.Ontc si perde, - lo -rh·cdrà: con l;i pia.~:• nel fianco, t· il rn'.10 impiastrato di hi:rnco, di ~iaUo di rosrn e di verde- Fin do"c \ 1 i\'c la mosca tSCl!lè, il suo nome crn ~iunto, - perrhè. a nonna di re;::oleau~tcrc. 1ran~rsav~1. oltre j cerchi in velina. - senta infranp:crnc l.1pili piccina, anche i: cerchio di pipe lc~~icrc. Dal peso suo proprio affrancato, al buio CJ!;lia,,n.~hbcscala10 le Carceri del Piranesi ! l.a luce, pio\'cndo gil1 a tuffo, (::i facca splendere il ciuffo 'come un tizzo di l:'trici accesi. Ba'.za,•a su, fl vertici tali. che gli altri acròbatl astraii, sfianci\ndosi in gare inumane, sfiniti di scoramento, o&lbsurr:n·ano: cc Che razza d'argento "·h·o, ha_costui nelle vene?...• La lolla acclama,•a entusiasta: ma foi - da compito ginnasta - irngicli,·a una g11111ba. E quel!' èmu:o della Saqui, piano (non si capisce con chi) varla\ ·a una li11guaassai stramb:i. Parla,·a. - col suo rrampoUno. Dice,·a: « Teat ro dh·ino d'is pirazione fanti1s1ica; trampo !ino, che trèpidi al mio slancio, - cond .-dimi eh' io balzi piÌI in ;allo, - o pedana clàstica ! Macchina fralc, di reni possenti, famm i balzare (di': non mi senti piit itgilc delle 1>amerc ?) p iù in alto. a più pura conquisti\, per togliermi via dalla \'ista <1uci notai e merciai, in vesti nere• Per un prodigio (c che resti fr;i noi), fammi salire - se pnoi - a quc1lc im·isibHi vcuc, su cui - degli astri ai \'cnni gli capelli mc11endo scompigli - incròciano fa:chi e saette. Jn~ino a~li ètcri - tu1ti frastuono O\'C a notte, fra rombi di tuono . mc..ccndo i respiri estenuati, i vènti, ubriachi di cruccci, drJ.'.enuh i sui seni bianchicci, dom1ono scarmi~liaù. Pil, in alto! Alla volta divina ! alla ~astra che copre - az711rrina - i: formicaio del mon<loin prigione! l nfino a quei rossi Orienti, o,•c marciano N umi furenti, fiammc·~gi:mdo di ribellione. Più in :1lto I Ancor vedo - e deploro - borsisti in occhiali d' oro, c critici. e donne fota!i, * e n:a:i~ti duri cl' nrccchio ! , Pili in aho ! Pili in :dto ! A•llo specchio di cicli più az.zurril Dell'ali! Del:'aU!• D:11\'t:c s11"o palco, d'un s.1lto, il clown balzò in alto... Sl allo, che, sfondando il sorti11n.- ribelle - ' tr.i corni e rnmburi in cl:1morc, co'. cuq,r dirnra 10 d':11norc. ~mdò·a rotolar fra le stcHc, CONI GLI I coniglietti, ne:Ja foreHa, fo'.·]cggiansull'erba di giada: e - come noi U huon vino alla festa - bc,·on la doke ru~iada. . Gri~i. fulvi - ,o di latte uno squillo! - quei \•a~alxmtli di lun,(!ocorso, · odorof.i di fresco scrp,!llo . tcn~on qua~j il seguente discorso: <e Noi siamo i coni~lini ignari di o~ni scrinura, e calzati dei soli scarpini che ci ha faui la mamma N:itur a. Sotto un rin-ere denso cli foglie, noi plachiamo gli amori e la fame. di Stcndh:d non sc~enclo le voglie cmlla scia delle ,•ccchìe d,tmc, Di~iuni di Dosmjewskij. non si rèci1a :ilcun dono monòlo.~o: non ,·'ha tr.i noi chi assuma grotteschi anc~g:iamcn1i eia insigne psicologo. Noi siamo i coniglini: e poni.imo scar,>euc di pelo. Non disponendo di calepini, non prendiamo appunti con zelo. Non abbiamo mai letto la· Critica di Kant. Quegli astrnsi sproloqui (tiritera infinita e aslittic:i), raramente c'ispira colloqui. La Fontainc - fo dobbiamo :id-,rc1.~e I Ma preferiamo ~i tacci.i, quando ci v9~ 1 ;un gettare un raccomo a tesi in faccia. Guerrier i di azzurre iene, per Elena pr?nrt a g1ostrnrc:, fra noi non usiamo trillo, e sul!'aric cli ~litilcne. PrcfcrenJo I?"\: sch!cr:: storMH: ch'c stàsiano i cièlamini, senza troppo stillarci i cervcMi, fasciano certe fintzz e ai cretini; Dei prati \'Crdi, dei fiori diversi, nei nostri canti l'amore si esprime I E - quel ch'è ,pcg~io - in fondo ai versi non sclcgnamo affaùo le rime. A dii:.pctto dei filosofi austeri - stizziti e tossicolosi - godendo gli zèfiri leggicri, ci corron o i giorni ~ioiosi. c tra l'odor buono dei pini che ombrcggian r:ulurc e boschetti noi .siamo i coni~lini assisi -sui nostri culett i, 'r r,icluzionc di \' I S('t-:X::t.O t:;IUt .l S'l'E :--.in.:! i) ù. '.\la sono IUII•• tlt•!· 1,,s,stonn .. \ ,,-:so m1 tann <, ,·rmr gm gr,111,t:nc.Pru unn _ _ --- Jt J>::m.>l<.',. signor ,-:iuth·I.'•p:rnra :1nd1 .. ;1 slinr;1 e I' n- p:O!-!Ol:il~rr.b'!•:, un ,·c10 1 (f' o 11ti1111a in ·1" 1H11::in a) 1!.. 1 ==----====--==============---========= == == =ali lbllotec .

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