Fiera Letteraria - Anno III - n. 12 - 28 marzo 1948

ORARIO TJl REDAZIOlrn: 11-13 1$-20 manoscritti, anche se non 1rnbblicnti, non si restituiscono TARIFFE DELLA PUBBLICITA': Cilmmerclale, mm. L. 30 · editoriale L. 20 I LAFIERA LETTERARIA I Nei pro1imi numeri; Scròui <li C. Znrnttini, L. Ancestbi, l'. il!nul'ior, C. B;tocthi O. Neml, l. Branca P. llasluo, ecc. ILTEATRC PALCOSCENICO di Roma L 0 ALLECRA VERITA·, di Noel tCo- 11..ur,I. Da molti anni questo :iutore-at, tore fa dell'autobiosraf1a 11 6pC~e no• ,tre; la tua povertà d'idee è prover• l)iale. /_,'allep-o t--erità è un foglio di dia· rio ~cne.g1ia10. Non 1u11e le gi1.1rnatc della vila di un attc,ro ~ono egu:i.lmen• te memorabili. J,lallA!gra i:eritèi c"in– •troduce nel meno di una giorn:it3 ebia.• eo~ e. iperleta: di un:a jliÌornata qun• lunqi,e. Intorno all'attore celebre ruo• la un ei,tema di ngbi utelliti, da p3ra11ita al gio11:1nc commediografo, ~Ila ragaua di buona famiglia aUa &.ignora •J>OSula « non inscmibilc » :i raadno dcll'i.strione. L'edizione ilaliana mandò in molor.i la com~•!81eu:a: e )asciamo all"attore Noci Coward e alle brume londinet1i de.1 tuo palcoscenico la tradizione delle ,,estaglie impe('cabili e degli arredamen 1i prelibati. Scharoff ridus.te tullo 3 una apeeie di rws3. Sandro Rur6ni, Le:i Padovani. Margherita Bagni, Edda Al• ber1ini forono ~1uai111i e dh·erte111i. Un certo tipo d'autobioarafia hu il vant11ggio dell'inlraducibilitii. * MARI.A MELATO. Le <'O!e :i metto· no male. Torna di moda il i:igio11e A,•rc&te dovuto vcdt:rle, l"e,tasiate pii• ICé del Quirino. In palcoscenico man cava 1u110: dalla punteggialura al cen· ,o cvmune. Carnabuci anna~pa,'11. scal• pilavuj Gino Subbatini morlifica"a A ligi in c11denao ,·emacolc e ll'n(',·11 prc~eatc d'Annunzio i.e ali tocta,·a di rcdÌar Niceodcmi. La Compagnia del· b •!1nora Melato sbagll(li;a nppQ$la, ec. co: a la signora Mcb10 si prodiga,·a in • a aolo ,, brutali e magni6ci, pie• gav.i la Noce a canorilil f.ingobri. spo· •ta,•a le pau•c confonde,•11 lo CO!C. in ciamp:wa ne&',1.iabiti. lunghi, ululavn cr0{:il·1"a spas=nun•a con ,•irtuot-itimo df"'– gencre e i;ncltc,•a nel pubblico un pru• rilo t"h- 1,,lo l"applau•o 1cror.ci3nte po. leva 1odare. Lo tignon Melato dii·à nku~– cbe. La 1ignorn Mel1110perderà le ma n;• sollo il m::1.rmodi I.udo Settàla. La fÌfnora Melato formerà l'or.,.eno ile– gli ar.prliti dei mietilori di Norca. Spct· lacolì "he 1ono un3 prom~~11. Il pub· blico d"oge:i non comper.i • ol buio•· La cospicua signoro Mebto non farà r:~11MttnJere la 'JX!H del biglieno: lei lull.i tecnica e org.i~mo. Succede 1cm(t1'"eco(i, <1uo11dola nn• lura ai Ecatena. VICI A pag. 6 d't!ll'ultimo mimcro dàla Fiera, la frazi.0$0 donna con vdetto e piumato cflppcllo otiocen1esco che 1w òòluto - stroM umiltà per 11n.'auricel - :r«e111ar:i nnnnimq o 1 lettori, <tra Pa.ulme Godckird. in Un marito ideale, technicolor di AleMttd~ KorckJ. dalla u,mmediu di O$oor Wil<k. Problemi DELLADANZA in Italia * Co1ni.nciamo, ,cn&a inutili preamboli. dai prublemi e.w.c021ah: pruno 11uel• lo dt:1111 « c:vmvu,1~iunc »· Noi abbuuno in ltatia quulcba in· terpc-1.:te, ma non abbiamo cumpoiiitor1 u crt:atori di da1ue. Jl })f'oblema è al.!. treuanto ara,·e come ,o aves.Uno in itaH.a. dei 11audi caultlnll e piuni&ll e: non avcu.uuo avuto, o non ave1,ai• wo più de, ercatùri di opere Jirl.cbe e di muaica sinfonica. Gli inlcrpreli IO· no la parie più vi.. ìbile e p,ù t.pella· colare, ma i creatori, n1i1-'C01ti t: 1,per ao scooo.t.ciuti 1 eooo la ,•1111 e l'elcn1cn1<> primo della danza, & una ri.5,IJ'"et1aiM:hitra di pubbli· co collo •i i.ntui&ce queo1a \·eritil ele· meutarc; nel grande pu.bblieo ti ar· riva fino all'iJlwione che la danza ,ia wia felice creaz:1one utcmporanea de1- l'1n1crprctc. Da ciO il dramma odi~· 110 della danza in Iu11ia. Noi non abbiamo che uno o due compoéitori di danze o coreografi de– gni di queslo nome. Le 1le&6C 6CUOle dei teatri lirici di antica o di rccènte tradi:iiione debbono ricorrere costanle· mente 1 coreografi .iran.icri, i quali ..cendono in ltalia cun aria di con• quiata, ci diinno qualche pro"a più o meno brillante del loro ingegno o del· .a loro arte o ai dileguano alla fine Jella ataaionh l1m.i11ndoci in retaggio 11ualcbe !abile memoria e nea.unu 1> rcdità 101taoziale. A parte la loro u· ,ilità per un singolo spettacolo, il lorv mterveoto è più ~uto cbe J)l'oficuo. E,;IJ, educali in al1to clìma cu11uralc, e con dn·ersa ,erw;ibilitii, ai servono degli interpreti ilaliani come CiprOò· iooi erfìmere della loro p3.rliculare forma mentale e, data la brcvl1ii del• l'ei;perimento, noD, poMOoo nc:.nchc i111.1dcrti di lucia~c un 1t1no duratu• ro del loro irn.egnam~to. La neceui1i fond11ruen1ale par 1n. vi· la llesfa della danu in halia, è la ucas.ione di coreografi e di compositori di danza nostri. Per questo, a COtoM• meoto degli 1tudi della Scuola N11zio• nalc di Danza clic ho l'onore di diri· gcrc (e che ha una p0polaz.ionc uo· laatica di oltre 300 allieve), bo chiesto ed ho ouenuto la creaaionc di un cono di perle~ion.amcoto della dura• la di 3 anni allo ,-eopo precipuo di 11v,·iare alla coreogrefio e alla compo· siaione, il mosgior numero di allievi che rii;uhino idonei, pro,•enienti dal• la Scuola Na,ionale o da altee Scuole. zioni tec.niché" chr creano il mciticrc. b.'l1C indi!pen5nbile ad ogni lviluppo anche geniale. * Così l'ltnlia lrn qualcha :rnno po· trù o,•ere i ,uoi coreo,rnfi e i suoi comp<H,ilori di danze. Se im·ccc non $i 1>0tcnzia ,ubit 0 il corro di perle· z.iomunenlo delb S(uola Nar:ion:ilc. gli anni 11v1ra11no dh•e111:1re anchç luttri " il dt:cudimento della danu italiana •arù .ili.ira 1:0111pÌe10,Coreografi e com– pJ~i1ori di darn.e di rinomanza inter· n.izionale saranno ('hiamali nd insegna· e nel Cor•o di p"rrczionomcn10. per– , hi- 11)11 ~i tratterà 1>iù. in questo ca• ~o, Ji un3 111:1nir~1a1.iono ,pettacolnre di fogge,•olc memoria. nrn di un in· ~cguamcntn :fnhilc iu cui cui po1r11n· no dare il 111,~,iiiodella loro ctpcrien• z:a e del loro 1alen10 ad alunni rbe. già Mldnmcntc educati Ja un11 scuola :usorbironno quello l'he ò più c:on•o· no .ilio &11iri10della razz:i e ali.i d· \·ihU in cui •ono , i.c.uti. 11 Cor•o di di pcrfe7.ioniunento de,•e <•&ere compklalo da un Nudeo sia· hilo di danzatrici. 111 halia non oh• biamo null.i di ~imilc. Mentre in In• ghiherra, in America. in RuS!i3, i1 Fr.incia o in Creda éeuolo $latali e privale. nuclei 11ta1ali e 1:,rivati. ~JlC cie nelle J>rime Ire nazioni, ~i molti• pli<"nno :1 ccntin:tia, in ltali:1 non ::1.b– bia1110 rhe le due ~euole J>C"C6SO i 1ea• lri. le quali ba•tano nppcn.a agli i;copi 111:ecifìri per cui ,ono st11tc creale, e la Scuola i\'az:ionale d: :1.me diretta, di· pendcure d11I Mini,,tcro delb Pubbli· ra Istruzione. L·t1i1i1uto del Dran1m11 Àn1ieo, quan• do de,e dare le sue ma11iret.1azioni a Qstia o a Siracui;a, 11irivolge a coreo• grafi e danzatrici ,1raoieri, non sap– piamo ,e ~r il rallo che i&nora la t>is1Cn&3 di una Scuola Nniooale di danze cla!Sichc o per il fotto che &1i• ma di più il corco1rafo d'importa• z:ione. Mo, o parte questa stortura sin• gola, esi~te il rauo che molte mani• restnioni ar1i1tiche in llalia non po&• aono aver luo1o o pOSAono es.sere rea• liuato co_l\ grande ratica o con grande di~pondio, per la mancanza di un gruty• po llabile di dnnzalrici, che• dia 6f>Cl· tacoli di danza a ,è l!lanti, come bo fotto io varie ,·ohe col mio gruppo, 0 c•Ecrc complemehtll indispcnaabile dei grandi ~µcttacoli cl.auici. Un grup– po stabile di danJ:Utrici i: pon Aolo un noceuario organismo artistico, ma a lungo and11re anche ,m orpni•mo crea. torc di ricchezza, $ia pcrrhè rende.ebbe ,empi-o più raro il dover ricorrere a di,peodiosi grup,pi s1ranieri, ,il'I percbè renderebbe poa$ibili originali e accu. rate manirCAlHioni all'e.1ero, io Euro• pu o in America, dove il 1u1to per lo apeuacolo di donu è ee.mpcc p-iù acuto e comune a grondi maue. Sono una 3matricc convinta del 1ea• lro di pr0$0, ed ho 6Clllpre ,·issuto. ~in dai primi .inni, in un mond 0 ruwi· ~le. La mia puaione per la danza non mi ra diacono&c:ero il valore ahisaimo dello ahr-, arti. Ticsidcro 1010 tihe non &i diuonosca il ,•alure della danza, o tei pos•a ritenerla complemcn111re di 11hre. arti o peggio arK:orn ancella di altre arli, C06i occorTe pacatamente diac:u• lerc i rapporti della (fonza con la nau• aica. La dan:r..anon nllkC d:alla mu.sica: può C!'!trne ispira111, come può CMere i5pi• raia do un quadro, da ona &eLlhura, da ona ,•icond3 di vita. J..a muiica ha lale un valore artistico e umano da non nor certo bi!IOgno di essere rollolinen• 10 dall11 danza. Ma anche b danza 113 1c1.t1po,la d.orua ha ohrc lo tuiwm del le.tnpo, Ire dimensioni e 1.i raccomanda agli occhi e non a.ll' uùitorio. &co per. chè. 1,ia detto con lutto il riepcllo per gli illll.ilri cultori delb musica, uo cri• tico mu,icale non è. ,al\'o elette ecce· %.ioni. 10praltut1 0 a ltom.11, tin eccellen– te critico dclb d::1.nua. 'Per buono parte dell'800 b mu.&ica lw 1ubìto la atct•a ingenua offC'b.:1 che su• biace ade~,o 1a d:111:ia c1uell11cioè di e.a.sere di!oCu&&a e cri1it"ot11da non musi. ci61i. Se quak'Uno oveue b par.ienu di rileggere (Jllei;li scriui, ,i 11ccorgcrebbe con ctunr1101>re1cnzio1,11 cs1erk1ri18 e con <[UOntamancanza di ,·era com1trensfone mu,icale fo•~cro rcdaui. ~ il cri• 1ico era un Jeneratn a « lullo rare• e acri, C\-a indiflcrentemcute di musico, dj teatro, di leueratom, di IJnlleno. L'ingegno o il lllleoto qualche voha &0p1>erivnno ulla ingcnuilà e alla 111per. f~iali1ii, ma pìiJ f.()C·SO lo siile ecin1il– lante e prezioeo non riusciv:i a nascon– dere lrt J>O\·ertù degli ar1omenti e la dclìciem:a tecnica. Oggi la prep..irazione gen!Talc è infi. ni11u11cntc1uper1ore, m1J quandu un :ri. lieo mui;icalc &i intert:58<1 di un 0 spet• laeolo di d.inza. è lratcinato anche in voloutariamcnlc ad intcrcuani più dc-I· b musica cl:e della d11nzo. che e in• vece il nucleo dello m:ani(e.staz.ione f~t• l:tcoforc. Si nota perrìò 11110squilibrio 1>er111anen1enelln recensione: adtr"'nte 9ottile e prcdea la parte riguardanlc la muticn, generica, :tnche sc banalmenle loudativa, la parte rigu::1.rdantc la d11nz::a. Non inttnd~ certo menomare il va· lore dei critici musicali, alC"Unidei quali gìu111amcnte fomosi. che onorano della loro alleni inne '3 Janz.a: r,erò urcbb"· r0 prderibili pe~ noi compo~itori, co– reJ,rafi o in1erpre1i della dam:n. critici meno illustri ma più vicin.i alla no• 111r11 arw. rhe irrive~sero qu;ndi con mauiore perlinen::a dei pod1i !-pelta• coli clic noi riuM:iamo a dare. * Pochi. pcrchè b danza è in hali11 In Cenc.-entoln dellr arti e fo 11u1ori1àJY,"e. poste alle nOo;he focrcnde artistiche de– dicano all11danz..1 uno ta1uard0 distrailo e diHa111e .• 1-'l dant.:1 non è rapprebClllata in nes. suna d~Jlc acr.i•)ni del Cons:glio SuJ)".– riore dc!b Pubblico li.lrur.ione. 1lo,·e pu• re tono rapprc,cnlale tutte le arli e t111tc le r,rnrc.~sioni, d111la pit111r11al!a ve1eri 0 ari1. E' certo una dimcntic'ln1.11 non dcri\'al3 d11 malnnin10, ma è unn dimerrican:r..1 m ,hn f:u.tidioc-a. alh 1111a. le sjH:ro ,i ,·orrU riparure ,li111ilo•a me•lle e non cl)I sitlcma dcll1 aolito eup1>len7..1 o del ,c.lilo inlC'rmcdiario, Nnn abbiamo un teatro cr,.ato per ,pettacoli di danT.i e quc~to è un male cJ.c ihireri ancora II lungo, mo in più 11bb=amo Jn p.vte d<>i 1ca1ri di pro~ che so110 più O meno adatti J>'T i no· strj ~1)"11:'lroli. !IRA rc~il!IOn~a paui\'a e fO.-niona che ci imprdiJCC di po1crli u. ~,,re anche solo per qualrhc giorno del. l'anno: e questo è \°Cr11rncn1escand11• ln•n in una ciii.il come Roma dove gli 1r,r.1tncoli iii dAnZA. oltre ol lorn \'alore .irtistico. hanno un valore lu• ri~·ico immenso, perrh~ gli 1pellacoli di cl:-nM 10110 i più 11rcct1i dalle comu· nitU interna,;innnli E non nbf1iam0 ' w,,,·enzioni. lo Je,so ogni 111n10con \'Cro piarerr e con uno rcrta commor.ione la lieta d"lle C'ifrf" ~b'lll'lrd;1i"c th" sono ero· gaie a fo,•orC' dei 1c11ri lirici, o nu"l't più mode,tc mn tOFtaniio~t' n r..wm• del 1e11ro dramma·ico, P"n~o quindi che !C 11n 1en11is•imo ri\•olet10 di f11•cll· fluviali ern,azinrii ,:iull~t.<..cf';inrhe nlb danza. non s:are:bbr nn pccc:110 anlinr· 1i1lito. ma ~ac-ebbe irwecc un do,•,.ro•o ric('ln,lccimento di 1111':trlee di un'alli• * Il premio di M\lano . Sera per un poc1a ignoto è 11:110vinto da A, Zan• zollo e G. Baglio. li cor.o.o di perfezionamento. romc lulle le uhrc scuole, non può cer\a· bente creare gunii, perchè l'istinlo crea. tivo è dono di Dio, m:1 può come le 111- trc scuole artialichc cduure gli inge, gni cd i t.ilenti in boccio, :116n:1rli, ir– robu5tirli e arricchirli, con quelle no• un suo valore artistico rd umano auto· ,·itil chr- dO\"Tebbern Cl'-tCrc intornggin1c nomo. Ono ,ix•uocolo di dan1,11 è uno e po1en1in1c al mn••imo J>Cr<'hèh,mno ..pcttarofo di danto, cioè uno 1pet1acolo co&tituito in pa~alo e pO&&onoco,titui. vish•o. re domani una ricchcr.za 11a1.in11a 1 e. I..:, mu.,ira ha un11 tola miinira: il Jla RUSKAJA I.A ,com 11t1tlman1. ml en. 1fugito un d· L E 'Uflfr6 con cui Mutlmo Bon1cmpc!II lnlzlua • ufQ reg,olue collaboru:lone 1.U'Ut1of4• E' Lroppo,lp,i6cath•o pcrcht lo ne ~• dd~u. TERZE PAGINE due quelU clic non hanno la \otnlUl'I di lt&• l'l)C'C almeno Il C,O\'edl e la domcnlc:1. Il foglio a.lo ,ro,o di bi,:t 4 rc ndla caldaid in.te inre• ""(l\(H' lk~ don \'ede come li vo&Jla comunls1L 11 wa O {,t,buillc. lì' {lt1t10, o lipori, il ,cpo dcnunciuc pr<>prlo que.ta ,~,tona del male In Afferma dunque Il Bonttmpclli In dlfeu. dc- drfii fo,b(cilli, un film che q:11 chl:un.a ott!m1'1a. Qnlmll~ sl, a:ll uom nl di cullur;,. che 9! propopcono ln C-t da dubitarne. pcl'b. E t tristt, nia quetto pt.rchl Pt.1,nk Capra {e 1L11. Mtento alla. v,ui.1. tempf dlffioill quali modcn.lori supl"~I della dubbio non mJ abbmdona finchl: C'Ollt.nuo I un"altra vvib.) crede nell'uomo; Il s!cnOf lknsu– co.a pubblica: sroa:llu,: 11. teru pa1ln• del au eit;1to clomalc. son no, crede so'.Wtto 11 plotoni d 'ucc:1U.lonc . 1t t,.,ttato d<l/o Olsnhl tkll'Uocno di PÌ<O Quetll. \·olla (16 lll.1.UO 19-13) si tra.Ila del ti• 1 QU,lJ\d0 le nebbie d! parte ludano i «rveU!, della .1lfrt1Ndolo, il Contratto Socl•!c di Rov.ueaw, IP"OfSU.-uio,Ben~ che. pre«<Upl.lO dcli,, hl raglont KOttllcr, ,1 ,.. buio 1. mt:l.l!Ol!orno 1 (l ~l1.11ife.10 df ,Ho~ td x.. ,tµ; Ire o,-seol, nulfUnza di compn,n-.onc dd era•! do\·erl del- cml tftpomlc Cado Trabua.o 1ulb. tcru. p1cln1 s<ri:ti da uo111iNl dl cullu•a, JOll6 le ,,,. t4PPt !'on dlmOfltn.t.a. dal propf!o c1itl<0 dnc:ma~ del Po,ola Il ~•4.1. che s,orta110dal Mrdio Eco alle 101/K drila 1c,sn.fico.recensendo Lo trila t ,,u,allil'ioso ).la nonosUU!tc l'a.-\1.S<> di Dontcmpcl\lche cl1-i.'tà: ormtt'ff'.w /e qi,ll,/i 1i /a rt.1os,,to e '"""· acrh·c che •• film di C1pc-1. IODo quanlo di que11a non i, • ora di roma.nu.1e 1, tOfnluno d'4lc q ..d pri1110 ftnHr umMiJlo. p,liì .soctl.mcnte rta.don:w.o sl.a. rhaeito a fuc ~to alla • p!(i 1p!r1.bll ll,Urt I dtt:11 eW:vltl k\. E contlrl\.l&. dOPOa,·cr pui.llO di • pcZKl\le• Il cinema amcrlc.ano, Il q1aak, con Capra. ru. tcrarl. ria ,ntlmbl:t. •• dl a \'eleni crcpu,c:olul • e di l!u;a 11 ~mo b;. sua lundone d'nppto del L'abbrO.UW dtl padri ttu;i,dia,.{ owtt1t1c f,. a\tr • conclUln&lo in blocco l'odierna rarn.t!Ya popolo. Son fa,-olt lnc.all e blK In cui l'•iPnl• a;,ara cm,.ro&,..,, k"°me "a 11410, ;<., t,ttrra, amcrlana •: lo non e maJ mang a10 dal lupa, '°" favoledc.- fra di CJJi Qc7#11C'IMto cli.e li 1arcbbc,o ill«m:rali Tor11'4mo o 01ci, o,rl "°" JOIIO riornO da magocichc, pcrcbi, Il lupo In qurstlonc l Il capi. ptJrUndo olla sfcna oro ®i row:,•1>1ri, P,eu,o c,carc in1t11axi,radolfi nloO't-t, '"o do far ,col~ uJl~ta 1.mcrk1.noSono 1:1,-o!c lpocf'.tcIn cui s1 pr, la :-iottola cloc, dlrr,o i.spiro~kntr, ot-a.<0 d&lc o,irlcloe. No,i i 6"0 di nHtUJt1ure, Tutl6 fa un,._dc-m.a,o&ka predica ,oc.lalc-al:ttl•na, ra.. /l('rccrso podrt EJUc" c, qua"do si tAdtro a ! 1 :nt;~r t ~:'~o!w,"::""t':s'::'1,::::: 0 ,.:: 1: 1 :: vo:c Ipocrite con' 1c qu;a~ n bnvo Cat>ra ~ 1c's:.:::~~ 1 ~J'°,;'~:::•.,;:: .. 0 °m;: 11 ~::.;, 0~ ollr-.cli la s,raa. ,hch-1: "°'• a111ki iu{llorl; o di ,tc.nde1e Il .-c:o tulll- cruda rt.1111 di un Paese "" p1,mlo d'oi.trano 1/C o!wi I /rali dri due srrfrc,e ,01110>1ri et 1.:,~ u,,ip,,c lttlf/>O (L'Uni- dove Il p1U ,·oru,c e Pfep01cntc. lmpcrfal!5ffl0 del nmi:~tl° si ,ctcoù'1', ocom,att{, slll ,oc,oto. ù, .. "'""'° 1948). mondo r.duce clorno pa- 1lorno al~ rnllcrla e Podrt C{c,:,"U1111i e podu El~co. soliamo, tr"at16 •ulddto... i.:ante mg!Jaia d! buoni.. Ila cui ,,s;iti In dmo al tomr,ct1ilt, Pt, f/ i,omfic di bonli non può ulvarll pcrcM li ..-:adell:lM.I• url :~ upolorfo11c dtlfabbtaccù> :or1bbc poJ \'tU~. noi lo µpplamo. i, un 1.hra I. :: ,:' ,!::1t~= ~:~o. c~:11: ,:_~e:;:.:~ ln-:rcr l'at>c1iJo J/Olt darlo ,ofl,:11to S,Odre E/iuo. ~ P"4,,- vfr,,:1o•d nr fu ft11P,di:o dollt: /tfa,,.le, ~ 1.Jla l•nt'tl .Jtcs.so dd ,,.o J(i'Otdo. Mo d<t: i dops,I si foue,o u1ul:i rwno d.o,o fo1lro, Ji, ,-,o ""~ mD<lo;,,«p,a,uo d4 d•< l••>P' di froli ,roocoll,1rllc la tot-o /on101101uo, ,j6 eh P,(l'ro cqn,e, o i-olrc, 11 abbio tot1a ti/~~ Non c.rcdc> che 1kwt commcnlo t'lmp0r1a, E /tni:,a dtl/4 Gro.:fa. E.ul /'t:ffla,oou:, dis m1 d& M: al commcnl& ;u1che un 1ltrq dxvho 1.p.. ror~o '1 tr171po ncus,orio of/inclol i ,uon{ " ~ll!O 1ullo ,teno a ornale (13 mano 19-43. p,tJ'1ÙJeYo .i1l'wr.ilo,co do: ~o Jul ca111pooc-.k Era di "5,ric-ro u mio a111ico ,tfbtrfo di fa• /rom:tsClJ110 pc, orri~o1e al Cruuore. B c.oM fii br!J:loOnofrl) che, n1I u,cur&110, non ! &ft'ano .-: o«hl l:!0111 i,. '"• w,,ir II fauno '" atrno di nndore elle ""°'"J.l da acni pczsonagio dJ I..JJJ, mt.!lco fruuo d'una. condnua mcd-tufo. !l'c lnierlorc. d'utfunlonc « lrufonnanl(- 1 con Dio. Un,. Pl'ON. cbc Infonde quiete allo ~– rito e che dò qui pcrcht l>OUI. 1crvire da ant.ldoto. P:Cl dot~cntc CudiueU! (TI Mtuogft•o, 21 man.o '"8) cons!clla un'alua lcnera che, ad OKBI da troppi i, 111.11. ritenuta un pb ili.IBia.. lo Ziboldo>!t lcopard!1.110. L'e.o,1dvoco di ta.-itt cr !ICI di. videro In Leopardi c,cha{,•1.111C11tc Il poclll del do«f, conduucro, dice 11 (M. duelli., u un'adorl.zlOQc c,c:kl,lva e genuid. del poeta acap;10 del p10itatore. 1. un dl,,pru– u, dei pcn1,lcro IU)f)ltdl&no e a\l'lnu.p1cilà ad accoallerc Il dOl'lo dello Ziboldone: qlldto cfot. nalc lmrnm10, que1to ,•;i,OaSJla:10 a1lant.c ..i &.I· m•nacco deao •plr!to di Leopardi che .olo po.. IC\';a IIO'l'l.l"cl :& libc:rl-l"c Il lilli l!CSU poesia d1 quell'lneluttab:le ombra di fulld[o KO:.UII« cbc 1vcva finilo DCf J.duq:larl& 1, Il ttfito d'un'orulone ,Jcttonlc: s, 11c 10,-.,UC(I chi ~ ruai Q11olt ,occ,,,," J,u i>1nolw1I, com- d(I do:-c t>tt1,rotlO, qur.ffi w,Nd da «H!;'tlllO, f'Oil.J.•t1fwlr, httti, battri.<Ot10 lt: IHOt1l • Quuto gk,r,,o.1r {..,~, qi,,.sto tiOJt{·" di 1"ati<ot1a o d'Am<rico. NOII ci 10,l1>1>10 pitl K' di Ll9 naturalmente (Lo $lam,O, 1J.J.'a&!IJ ollontt o a;1tt<P1acro dti;o Jf'r/.todl Upardl. • '°':ia,ddrl o /l'llfNCU do bcrtdlrt, ltl('lflft allo 11 »lç,c,.r Jkruu,,on norr hl: \·.~lo eh, Il fi!m dtHI IU:& tradu.:ane mlcll0tc. Sa l'a.ffruco ~. Ml pl&«-ttbt>t \·tdt,c (IUC'\'lcpuo!c come ep!- ftnlr in,,r,.,,-.utto ,ode a /tfOIO o Jcor1a a !ru.c,na co,nr rolmtnte ,I dtub.l \inttrt Il rna!c Giouo e b. lftllo.ica del Della. Robbia. ,•'i, 01ft 1. un, nU0'\"3 ediVOl'fc. di'' ol1boldoN~. rf"T1Jt'!IO. Nooc cl JO•Ot1110 uploJ1ti dr{la .Mo>1tt- 1u1;,1. tc,a. Il ,,p,.or Beno$),()fl. lui lo t,.1, pro- a:ul, d.l queiu'ul!.!.rna Il CO,Codc,oco dcU'a.b- DI Croci' ~orrtl citsrc IUIIQ lnti:-r-o qutt,IO bn– c011tli d.o spuw'ard in i'a:l'clulo o /wori.., "°" •Ptll.l 1111'Jltu ,,t, di s,.hua: 1.nuna.::uirc, am- bru:do tu. dommlano e f1'1.ftCC1C1.no; una no che 111110 ,nlUO riporta Il J.lr11a11tro del ci 10,at111C1 ,rlcnralisff bw/1<>t1i. ,.1 Hanoi, ,il Affs. mauar ... ammuzare. Li bont1 non ali 5«\c. tCCDJ di lutto rpoi,o, con lanta uia inlamo Zl-l-'a&:J r~1tndend,.>"o. d!cc, dal Quadt,iu ddo i~e '~';:[i/! ::c:.Ja a:;;ed:~"!""d7 :O"~ ~~r 1 !~1e 1 ~ct~~~u:;nii! ~~~~: p~~~,:nl~ I ~1it~ ~~tt;u~ ~ul:e Q:~~ln~~..:~ j ;:':iu~e;iaos~~~dc~~.:n::nf:,::n~~ IL CINEMA MINACCE per la giomeletteratura Qualcha tempo fa sulle colonne di questo .desso sett:manale sott~. lineavamo la acuta cris 1 eh; grava sulla nost1'a stampa period ca lette. MONSIEUR Verdoux Nel suo « diario di un cconomi!illl • Agostino degli E&pinou rlleriuc che Marx, in un auo suino raro, (co,i ra• ro che n... n lo cunosce uemrncno Ar luro Lnbriob) prorct:zz:a il lf'amunto dclln civiltà c:.1pi1ali11ica cvntr11y;egn11• 10 da una ,cric di racca11riccinn1i Le· lini coniugali: i mariti uccideranno le mogli per impodronirti del luro pa trimonio. Si tratta naluralmente di u110 •cLeno, «uggeritv probabilmente da una JH"COccupante reerudeicenza di crimini ramiliari nel eo&iddeuo ce o borghese; da ciò ,i dtduce una deca den-za della morale borghc:se e, per eh, identifica moule ed economia, una de cadenza d lb ,ocie1ii c11F,i1ali<1ica. li 1o fi,m.a non ra una g.rinza; e m'è torna• lo in mente ,·ed,..ndo « Mon$ieur Ver• doux 11, in"' cui Charlic Ch.:iplin giun· gc preu'a p0co aJle tlest:e conclu~i..,n· p&r.)dossali. « M. Verdoux-, è I.i 1loria di un buon borghtte, morilo e padre e~cmp!arc, il quale dimeno dall'im piego, ,·e dnto a una nuova specie di 1pecul:uione: Efruunndo cer1e aue ca· p3cili di dongiovanni maturo egli cir cui1ce donne allempale in diverH: cit· 1à de11a Francia, le .!J)O& .i.le uccide e ne inlasca il p.itrimi:,nio. rl1e gli tcr· ve l)Cr i t,,UOi mode,1i g.-uorhi in bor !3, co.i quali nurnda a\•anti la hmigliuo la. J\la a lungo andare rommette qual– che en-orc; identificalo da un iq.ettore rie~cc a 1op1>rimerlo; fincbè. ricono sciulo dall:a p11ren1e d: un:1 •uu villirua. dop,o un ltnlalh•o di foga ,i bscia do• cilmenlc prendere, proceuarc e con• durre alla 1bigliu11inn. L"uhi1J111 ,cquen u ci moHra c-ome (Clllf.r1• il nvttro ometto di ,palle. che •i ollontanA ver fO il ,uo f'lorno \'lllllb mdai;gio: ma s111"olla la sua a,•,enlura ha un !ermi· ne. Al di là del fondale lo a•pclla la m:1nn:1ia. QueFlo c:apo\'olgi111en10 di un.:i situa aione tradizionale ha gen"rato una <?,11a111ilà di di•cuuioni 9ulJ'evoluziorc non ,oh:11110 ar1i~tica ma anche morale e peicolo~ic:a di Charlic Chap!in; i' che può euere indizio ,•uoi di una ine• aauata vitali1à, vuoi di una intuizion" confo&a, di una impo•1aziu11e pc>cocbi::1.– ra di un11 tesi morale. Vediamo di o· rientnrci. Lo CL:irfot che cono1te,•amo era ur ::1.n11rchicosenlimentalc. unn ~pedc di candido ulopista in aueggiamcnto di patc!ica rivoha conte-o il mondo mo dcrno. Si l)!llev.i ben rirrrir .. :1 lui !1 diitico di Maccari tul • Se1v:iggio •· Sia celebralo un 1riduo all 0 11hin10 indi\·iduo. li bene e il male !l"i precc1I n1i fi'm di Clrnr101 cnrno deliminnti da 1111 con· fine preci,o: da un11 ~rie l':widità. In forza, la "iolenza, l'or,1:1niu.a1.i1ne: dall'.:ihra lu bonlà, la gcn1i 1 eu.a l'iugr n11i1ii. 1n un11 p:ic-ob, ioollo i I ,gori p:inni del va~nbrmdo !boccin\'a il li– midn fiore ,1clln ~pt""ranr.:a.Un pici=olo d3ll'a.lto del $UO p!td!,b.llo marrnorto IJtll\l &erte goco~ d'lronl& ,ul piccolo D.;,nglovannl co.tnitto In mbcn. ame d'uomo, plc.coo In u1110 fflC;1Cblco. tchlaed110 d;il\'ln;iltcs.a lcvltl. di qucib. monumtnt&le Jronl• che tc:tndc le alto. da co.l In alto rar,a, la quale - essendo la meno Dou Chiacio11a proletario lonav.i con• commerc ale - ~ quella che p iì 1ro i mo~tri del mondo. gravemente risente de/l'amne,ito 11• Qui, iiHece, in « Mon.icur Ve(- stronum,co der co~ti t pografici. dùux -o, le frontiere fra brne e male Ora. Andrl Billy, prunde;ndo lo non eono più così nelle; dirci cbe, in sprmto dalla cessar: onc delle pubbli. gullato,i nello rirlesaione. il J>C™.)nar· ca:::ion . . di 1-'oésie 1948 1 dcm,neia 1io ne aLLia trono peaa;imiAlicbe con SII~ .• F,garo l,ttéraire » 1m'analuga chuioni 1ulb L, 111 ,a. Chi è infJt1 C1'h 1 per la stampa letterona per; 0• \l._;.tVcrdoux? Un piccolo borghese clu dica Jra,~cese e per la piccuJa e xio. ro la tua politiC3 quotidiana: com uane edJtor a m gene.raie. Prupr,o 1:111lisuoi 1imili, più inaenui O più ta StdSa tr.ste s,iuae:one che rrle– ip... cri1i, i quali e c,in 0 di ca 114 011n va.Jam_o no, per l'll4' a, gli ~t.:ssi m:inirn:i J>er andare all'urfìciQ, e artr•; '::! .. ",',~':,-fl:,,',t,•.•sscaratteristiche, glr ,nano a prezzo di "iolenac, di frodi o • di ingius1izie il pane c:he reclu:ra"nno 3 l qi,a.i 11ertono, tn de/1r11t va, sul. figlioletti. Verduux, J>iù lineare e ibri a stessa produ~rone lf.,tterar,a, sul. 1ati\o, uccide ,3ddirittura: senza com· .a Cre;az,une arti:.tica. 1'tJatt,, il piacimen10. 1enz.a crudeltà con Li pubbt,care d.1.1~nta ogn,· g1(Jrn(J più • rou1ine II di un rapprestnl!lnle O .... iJf.c,Je. Noi no,J crediamo che ,1 commercio che gira per pian.are i rn • ·-1ello attuale dilla nostra lt.ttera. articoli. Finalmen1c la giustiz:ia lo rar ,uro s,a, cume pare a tal.uni, p ù giunge: nrn <"iÒ,nnt.ichè ilhimin.:ire I ua.sso, meno intenso di quanto non coscienza del person:iggio, ne chiai i lo sia stato in a/.tr, periodi anche ice e rauoda le convinziuni. e,: Il mi .. rscent:; no, 11 prettnd.amo r,durre errore, eali dirà al procc•iO, l' 1 tato la 1 't,f/;c,en:;a deUa produa:one arti– manc.1mao di orgao.uoaiune. C-è eh ~t;ca alla .J.taJ.ità det ,.1,0 Tapporto ha ucci10 mvlta più gtnte di quel c.b cui mece, tmuer Ol.1, la stan•pa dJ non abbi.a follo io, cp-pure new;uno .1,1 cu, p11ò disporre; u1a sen.aa aubbw sogna di accu&arlo dJ auaS1inio 1 i _due • Ja:t, » sono in ,,it1111a reta– cap:t.1li1mo ba cauwiln la cri,i, la: ~risi awn~. ha cau:alo la guerra, la 1uer-ra ha U\ La QUasi tctal,tà dei t10.it1i scr,i– ciso milioni di penone. Cou tono a ,ori ha pagatu il n&v.t-.10lo cun te c.,nlronto le mie quauordici viuime~ 'ro con te quali ha sala.ufo la Jal– U mio errore, rìpelo, è la mancanz.. .uro d~ t,pograJO per 40 pubcH,ca– dj organizzazione. il ,·oler agire do ,so· .;,o,ie del pnmo l,bro; o, per lo Jo in un mvndo in cui non c·e pi meuo, ha $tampato la pr,nia upe. ae.impo per l"individuo •· E co~i il do • o u una d1 quelle colh~ ,ono.ne meitico as!-3uino, senza 11ombra di un \ricordiamo q11elle di Solar,a, di penti111en10. 1ale il pallbolo. A toglier Letteratura, di Lettere d'ogg,J in vgni ill~ione 011imiMiea interviene, c1, 1 pareva coronarsi l'opiJra dt ari. dw-ante la vicc:nd.i. l'epi.oùio della ra· ... toc,at:che ri'Vtste: coUeaiun, so. gaua povera, involon111riamen1e bene lt.e,1ute dagli stessi collaboratoTi ficata dal prota1oniata. In 1egui10 b dtl1a ri':J~la o da generosi t,po. ragazza ra fortuna e vuol ricambiare Krafi. il beneficio; ma. conrrariamentc allr. Ma, mentre fino a qumdic. anni ,·irtuo~ ccneren1ol11 cl:!e ,posa il Prin- /a, ,m'edieione d1 500 cop,c d1 un cipe, ella ba fono forlun11 div•ntand .. volume di poco p.a', d, 150 pagi,r.e l'11mante di un mercante di c3nnoni costava lldle e nq1u:-scic"'nto lire, Sicebè non c'è ~campo per nulla e pe: vgl!'i la stessa costa daUc 6o aJle ne&~uno: a quc.s10 mondo senza lor.e. 100 mrla Lire: sulle d11c:.c.,,ntovoi • s'addice: l'ep:grafo •d:anlc c:1 « LnM:iae i.e ! (E, s,'. noti: un orhcolo che ogni tper■nu, o ,•oi cb'cnlrate •· al,ora .1en:va pagato due o vecen- Qui, appunto, i;orge il dubbio: de t.o lire. ogl(1 1l qu<Jt1dano lo paga nunda o <?onstutaziune? Tullo ,eaibrc- 5 O 6 mila Lire: -ve,it, voJte tanto; rebbc prùp(lndcrc per la 1ecuad■ ipo• per ci ..; lo scrittore ha d,ec volte 1e~i, e por d'udire l"~o delta • 1 porc:a d,: meno Ja poss,b,litd di ricouere òperanu • di Aoouilb. i\oo c'è che d1retcamente .°' t_pugrafo, oltre dire, queito 61m è, come OHi •i dice, clie qi,eLla dr... Vl'Vtre adeguata.. punluale. Senunchè a meno di impri mente), /,: quc.YSfr condit;iqni. s'J gionarti in un ,...6sma la denuncia di diSlOlta ogni pass,biJ tà di }Or na. una cer1a morali1ii i, ~!ÌI un atto mo• sctra nUO'Vt: colteaion1, di ricorr•• raie· la comueenza n...n è nuai inerte· re alle " ed1&ron d'autore u: e ta com~ allo di vila 1e"".r.i vi1a, in1rodu 1 ~::.rosa gara de; novtsi ~ ,Jiml. ce all'azione. Pcrsind l'auurdo, uno Ora, la cli,ave d'OKni • ,,·vela. "oha chiarito alla cotdenza, ce,sa di zionc II è nc.Ue mani dei grandi essere aasurdo e pa1&11a dcnuncia1e èd1to11: Mo11dadori, che tiene v.-va come aS6urda una c...nccr.ionc, un equi• la sua Medusa degli italiani; librio J>fCC1i11cnte. Questo è il punt.. l3onrp,'ani; E na11di coi Coral!i. 6 debole del film: e difatti euo rimao~ f>Oèhislimi altri. Vadc:cch1, sotto .i1tra110 cd incerto, intell.inualistico, 1o- ,a c1u s .xla sono stati tenutr a bat.– fi11ica1o, freddino. E· ua film cnticv, to 3 ·jn10 mo,tlsli,n, dei nostri scr,t. ma di una crisi che riguarda più l'au· tor cont~ntporane , ha a/.lcntato torc steuo che la aituazione dcn1.1ncia moltissimo il suo Jc,-,.r,do ritmo, • la. E cowe tulle le còtlruzioni intel anzi ved.amo ora alcuni suoj Libri lcnuali,11cbe non &i acalJa• alla luc. i.>lampati (Be,1edctt1, lhltmchi, p~, csenip o) altruve: e immagi– ,uamo ,l suo rammarico per non avere, c,rli. pututo rim1ovar, a 1 ;uoi Preditctti la prova didla sua S!>lidaretli. Un altro ed to,.e 111tel. .1gent1H1mo ti non d1m,·11tiCfJ deila etico rigore qu45i a i.ignifìcare che J'au. giovane letteralura m.l tante o ad.. toro vuol mo,1rnrci la \'il.i com"i.:.,a'!en ,lirittura Princ,piantc, è Longane. 1.a weran:r.e. E in,•uce Ju raccenda ac• si: poi, chi altri? I p ccolr edi– quibta riliovo prvJlC'io in certi •punta lori SCotn.pa ono O ti.ehbono ai.tri- menti 1'ngegarsj per non fa.lire: -vo. !atiric1 della \l'ita borghese, in certe tl amo dire che non possono p,i& inc1>tci ..nli ipocri.sic, che velano un a) ;onc11dcrsi il l1c.Sso di rivelare -1olu10 vuoto wvrulc. E qui, tolto la scrittori nuo-vi. La situazione deUa utira del machiavellismo di maHa, fa tampa periodica /etterar a è se,n. cspolino il pc-ofeta ed il puritano: ,i P"e /mi. .l[ra-:,c: via 'Vta p,ù rari 6 bra un11 corda autcnticn da morali,1n lr/fic.1; si fanno i l11ogh1 dcrve pos. dcii.a fan1111,ia. non commuO\'O e non libern, ma dà una c:crta imprc~ionl ,grodc,·olc, wuìlmente pen·er&4, un p ... co viac:eralc; peuino l'atto di depor• re 111ma,cbcr.a ei gela di u 0 1imb .. h di gran clus,e, intrÌCIJl:i nel ded11lo del le c:ontroJdizioni. Poi ci sou le cadute di 1itile, quando ricom~ro pallid:1• menle il \'CCt'hio Charlot. Di.re.i iMOm ma e.be questo film ci rapptCtCnla nel la contingenza 11en1.a liberarci, come Url!I visione c un allo di coraggio in• compiuli. ;ono venire stampat la poss.'a, 1L acconto. La peri od c,t0 dei fogli s11pcrst·t; si allruiga tanto da far as. sumere loro il carattere d{ cc,tl,me. ro wi co11. Da t,mipo no,l si ha noti. : a di alcuna nuova 1,1i:s'ati'va. Sot. !o la testata dei corn.Jt~iosi e 11rvi per od,pi che res ·stono si sente il apore delle lacrime delle fattur• Giorgio PROSPEII t·pografiche, delle rese de distri. buto·ri, delle collaborOJ!ioni insohite. * I premi offerti dal IConi per le Olim· Ct,-;1,,::;:,::·::,. 1 :' 1 ;~:,c,..;;/~lt::r:;:~ piadi prossima sono 1t.ali co!i riportiti: ri•"e Judn1u,) di' Jl:ou,{I bo;.1uticlli, 0 mllh :i Cnballo-G111lcnno, Caproni. l..uccbeie Scnc:a dubbio, la 1tio-:.,ane lette. ratiera va 'Va ':l:a pe,.dsndo molte lellc sue prnl,ab,l,~ temporali: per cui non Ci sembra i11opport1mo lanciart, da qucst._, pn.J!inc un ap. peUo pcrch·è tutti ~Ii interessaC (,riov~.t scrittori, ed tori. ecc.) es:a111•mno la s,tuac:ione e tent no di affrontare e d risolvere l'arduo Problema che è, i,1fi11c, 11n i,icubo d; stc,. lità. !'~ 1 J~ 14 t u:;~c!:,,t';:1;;o7ofi!,. t;:",":;if: :X s~i:~c~ 0 e\ ~~:,i~; ~ ~~~~ ';; 1 /~~:~icau:~!:t ,:,"' :;/::;::; ;;" i!c per b n:irrativ:1; a Nicola i le 50.000 per fwre ot.11ft1tu, .. dl'l mio pntJluo ddkl '"'° an{. una trallaxione storica ,ul!e Olimpi11di. ma, a,ue quc.1, IOll(I staJo 1 t1CON.$G/>r.lOI, e 3 ncaeuno il premio per il te11tro Sono :i: ~",.:;~:a,ir~n;!as;' lita dt°::/"c 6 ':., ':t: i;: I alati as·egnati premi aggiuntj II Peyrot. morlc,t1tt10. a Bartolini e RC'l>C"Z. J \'inci!Ori p:1rte- T,a ra!lro, l JriltO ,011,.,.w1a clit a "''° ,pi. cipcrnnno alla Gora di Londr111.Arturo '"":"a.~noo , st~rir11mo a,iol•to t U sfst"'o Pe.)TOt. che ha eondh·iso il 1rionfo ,lel 1te""::';"' 11 :":~ 11 ::,.,;':!;: abo~~"::/:i",m;':!~:'; eonco_rso ron un grup1>0 _di liriche, i! va/Ja d{ "" 1t11aa che lo ,,., 111, owtdus>, un ~ltorc; che entra èOlil dcgruamenlf: pc, /rote,rn, l l1òO'i i>1ttru1' rcOtlllNrfò., 1'et1• nella liz~a lenerario. scse: pc, q11ur.o "' o;,,,t, dmU/iuo t1d mio cc.-i:rUo la lof(til drl d!st11t.11, ,..,,uolrlct di q11o'lo dtt'I oprostl, 1,.0111', 1u11w,aie, •on .,,. pc,,,,auro a, 1arc 011r:to d1 qwrn4 n:ii.tta si,nUi profoocdi ~ somr11t{: >114 (lllo:l>1do coKJldcro i todwltlll{ ua,l– lolori ~ 011el'a rl:1dtalollt: " tlt opc,a, a cwl 4W,,L OU:,hOIII l10f.W>l0 CSJff& -10,,..tHlltlsfla,t:, 111i />tir, càc- o.sii. oQtJt d,1 Nwdo i.. ewf IOltO it1 quc,to CGI0 t,ouau, d,:t,:_.,,bb«o o po,,tb– b«o rit,,'lt:•t 11 tlllO di qwcl iit>IOT(;del (li.aie t1an" i>1 •" ,uo st:rllto a Carducci, eh,, 4114,,. 1W 1U 11 rffe~'O>IO f1nda11i, lropp., i,our. s, ,.,,..dr.o a JClnaJf{ t, do... oi11d410 del ~d,' rlz~dti'U: - PNcftl dtbbo 01-cre uoc r-o.10 bnJ do irHl,cnl!t _,,. ,r,f ri tOtl&ana CCTff"e6Jf Vortd \~t k facdc del p..tcoU Oootlo– \&nnl, Gian luigi RON0I * Il t11anires10 « per la co,,titu"Eione del• L1 Tcn.a Forz..i o in Francia roca trn )(' altre le finne di Oourdan, Cuehenno, Maran, !'l·lnuriac, Rivet, ccc. * L'So premio di pittura Cittil di Or• ,•ic10 è d,)talo di 300.000 lire di pr· mi: le opera devono e&.:.<'rcnotihrate entro il 15 apr-ìle. * Il premio Ubera Sr«m/Xl 1li l,ugnno, di mille franchi &vizic(.-ri, è ."1nlo v 1 n\u da A. 'lanfredi di Cam:ira per le sue f>Ot!$i'e.Al premio 3\'C,ano concor-&0 tra gli altri Bn<.._~ni i due Arcangeli. J..uc• che•e, D:1t,t1.,,1ni, Cala1no11ca. M, T. GIARDINI * Per la Foro, 1-~. Piccolo prepara una nU0\'8 edizione dellu IClutnson de Ro– lond, ool testo critico, la tradu:zionc originale in IH'MB. noie filologiche o storiche, e 110~()1). * Piaceri a l'lf.irio P.anmmzio il upe– re che d:1 Hoepli è 11,.cilo un Tocque– i;ille tli ,Lorerao Cabour.i. PIETRO PAOLO TRONPEO Dir♦lte,e URICO FUlCHlll#,Nt Red,llor, rttpan .. ltil, AulorlrAnont 1.:, "429-8-lJJS del 2tt-l2..U ~ria pc, i. dl.atslbu.alonc: AGE~ZIA LA BUSSOLA • VI• dd Comdori Tip dcli& BuMOla. • Luns. Tor di Noaa, ROMA

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