Fiera Letteraria - Anno II - n. 40 - 2 ottobre 1947

~!tRA Ll:.Til::llAHIA 3 !Progetto di un ritratto di Niccolò Tommaseo " Intesi W crthe, nel /omio e risolsi che se o'ha l'ibri de'gnl d'cs5ere a/r parali, Son Ire: la Bibbia, Dante. e il We,thcr ''. JE SERAI /u vCrs 1945: unn tal rozmula sten- dhalian/'I sembrt.rebbe nttagliani a prima vista anche .illa sorte letlerarin di Tomma· seo. Ma ben i1~adegunlo è un modulo che si può adattarç_ a ORni scrittore di fortuna poMuma, o adcfirÌltura postumo letteralmente, com'è in gran parte iJ ca&O pt.r ffommaseo. oopratt'JllO, è l)OCOo.iratterinante nell"imper· ,-ersante delirio di ,jvcndicat.ione e sco~rla d1 minori. dove pure lo snohisrno d'un'eru· diiicne a pCco preno. affannoto erede- ex aequo dell'enciclopedismo pos1llv1stico e del· la sete utctiuante- di /rìssorrs 1;out1e.1ux, non vale a mascherare del tullo uno spirito d'in– cCnscia carità vclto a perseg".J1renegli angoli mot:ti tracce d' anime nascoste per orgoglio o per timidezza. Sta di fatto ch'e Tommaseo è autore anche troppo espcsto e: pubblico, perpcluamcntt, anche oggi quo11d1anamcnle, ai servizi della cuhnra, ddl:. pedagogia. del· la pol1.mica (Rii basterebbe euere, ptr que· sto 1)unto, il maggior leuic~rafo del suO paese<): la s".Ja slupcfaccnte conh:m~ral\ei1à risiede nella lont,manza e come ncll'opJX)s;• tionc del suo segreto alla sua opera pub· bljca. La maRnanimità. raia immortale di Tommnsco, sono da\-Vero palesi solo da quando sono stati mcui in luce i suoi cn1· leggi d'jmportanza più capitale, i1J portico· lare quello con Gino Cappol\i, e, con ur. alone attorno di più composte cd eloqueoti sc,ittul'e mttnorialistiche, il st.'o ,prodigioso dia,io. Cosi la sua wrle a noi finalme~ fraterna, è d'un"anima ne&l1gcnte della glc· ri,, dogmatica e rigorosamente con~Knata al· l'e,ntne di coscienza e o Wl u genere 11 che non è un genere. disintercua10, caritatevole e a corpo perduto. la letlera: smanendosi lungo la quale, confesso sl m 1 non. tanlc fie ramentc secco come e.on se medesimo, egli scopre anche il trampolir.o da ru1 spicouc il suho pc:r c1i1tallizzarc fugacemente la sua poesia. u Frnmtnento ,1, 11 memoria" s'inter,· de che sono Rià categorie dell'arte poetica di Tommaseo; i 11 frammenti o o 11 frantu· mi u (01. prec!samcn!e, 11 faville "· perchè;. O'Armij1uio era pure ul\ usiduo del nosho) sono, nel suo li04tuagg10, 11 scintille ,1, 11 ilkri· et n: per lui, espressamente, l'nmbiLione di UI\ autore è che dal 1uo lavoro si possa ri· camre un brillante cenlone di gemme. grazie al procedimento con cui eqli vicl<.ntò i ma· noscriui di Ciovita Scalvin1: le ,ue imprcs· sioni liriche - impressioni, sia d1.110 a e\Ì' fore $tli anacronismi, non appuntate slorica· mt.-nle, ma gccthi-annmcnte cv11.&i\'eversala riflessione gl\OftlÌca - le fissò a meno d– quarant'annì. in mcu.o al libto mastro dei $:JOi turbinnnli pro;Jctti. Afcmnrie poetiche: e. circa la stcu3 cp0c.,. :I più imp:_sni,t;\"O e valido dei suoi saRgi narrat:vi, Fede e bctlr::a, visihilrrcnle :ig:sce su un.,, mat~1ia , utob'Oi{rdicn appenn de-.iata dall 'inesou,i"ile apertur11 vitale verso una chius".Jra d, ,ac– conto. Ma diamo un nucn·o g:ro di ,·it~ verso la modernità di Tomm."ISCO. La sua " poesi, 11 non s'oppone al silcnz:o ascetico. alla pJgi 11 .., b'a~ea. all'ine,preuo, be,si :i un r.rrf"SSO di parola. a un bf\&o e fotico,o mestiere. la C'U! qiustificaz 1 onc non ~ scmplicemenlc d'or dine empirico, pan,! quotiditinO e g'.ornalismo. m..'l connessa al conccuo d'una miss!one dello s.~ri·ro e. Lrworntcrr 3ccrrimo cd eroico. cscn• te da qualsiasi ribell!onc al proprio lavoro. il qut>lc fratlanto, come un".infle"ibile vanga lo! p!ctrc, incl:.idc e avn>lsie da ogni parie le 1e sci111ille 11 più valide della sun amma (nessun tospctto che un iato di valo,e seoari i vcui. i centi popolari, le prctihicre F,,lc e bd(c-:.uz, lo stesso Duca d'Atene, dal Di· ::ionu1io t3tca®. dnlln Sfo-ria cNtl:e nelfc, letteraria, dalb Donr:o, dai Coniigl, ai gio– l.'O..'lÌ•.,), là dov'è 01ù se stcuo pr«esta m:r tamcnle cenllo questo la,-oro e ooNro 0$!ni letteratura. D1 tullo ciò 111r~dice è nel volto letterario della sua disperazione. nella s:.ia favolcM disponibilità cuhmale. L'assenza di 11:cnere. la mistica nudi1à ,•erso la quoJe s'è accennato come tendesse- T omma,eo. nasce da UIJa sorta d, orgia di tutt, i generi pos– S1bili: l'aldiquà antiistituz1onalc del genere rasce dall'aldilà del genere. Uh'encidopedia delle pos11bil11à d1 11:enerc, bc:da e 1Jrogres si,--a come unit dc::mcn1a, è 1n una pagina pro· ~ra.mm1111cad~I duuio (30 011ob1e 1833), in una pag111a fomcsa diremmo. se que$l 0 epileto lo dctc:rmmaue la diinilà e non il fatto. lvi è foua di compiere il catalogo. come nell'in– calzante serie d! abbou1 spcrimrntali che of– frono le Memorie poeliche. A Ccs,uc Cantù che chiedeva consiglio per 11 piano della sua S10,ia Uniix.,sale, Tommnseo rispc!e (il 26 g,ugno 1837. il 12 op,ilc 1838)con qunkhc impc1uosa pag1nn baliando d1 nai.inne in rrarualc trn citazioni a mcmcru1 e lacune di nomi non ricordali. 50rrol11ndo li: 1 crr~ emcr di GIANFRANCO CONTINI $,- come l'aqutln di Hiilderlin seguiva le forma di seruibili1à. una medi1azionc sul pec· migrazioni sui con1inent1: dileuantismo dal calo e sugi'inreri dell'anima. pi:ittoslo aliene rispe110 lecnico. ma qui imporla l'impattcnia dall'occidente. Per tal modo il fortunato aBD· di euurirc_ e sposs.,re lo sc1bdc oll're. di che crcf',ismo di Tommaseo lo ogg;orna nel fooço la visione di Tomm.'Js(o sùbi10 trapassa al· {che è nazionale) digl 'interessi rom:intlci. rangolo cosmico. allo sguardo del cherubino cioè, come non moh1ssimi ahn italiani, al {nessuna pos.ii.ione sostenibile rra il cheru• più alto li\'cllo dei suo temoo m iuropa: a bino e il peccatore). Quasi ancora rngazu, un livello che, per chiamarlo dal nome del a Sebc~ico (ottobre 1822). fra avan7i inter suo a:itore ». definirur.o v1chiaro piutto· rolli et traduzioni. tragedie, c.cunmcn1i. e sto che herderiano. S'intende allora come il schegge rell'tmmnginezione di rdi. di pa· grande amico di Tommaseo, Ciovita., Scalvi– .stichei, di scritterclli edificanti. definisce e ni. p.OICMedcmmciare in Foscolo una cultura proclama, confidandosi con Rosmini. m3 m ritardataria. e Scalvmi stesso apparire ,a cod~sta acce,iorc specifica in ordinr alla co- Tommaseo il vero critico 1taJiano del secolo. oosccnza. quello eh 'egli s1euo a propo,ito Ma alleotjone: quando accanto a una cui· della Sand chitmerà u male d<.I secob. il tura europea ma/gré e/le, nGnoslantc, voa_lia· tedio 11 : 11 La noia. quc s ln mottnle nimica mo dire. tanto seminario e tanta Regia Poar6 dclralte imprese, questa indivisibile compa· nassi. si designa io Tomm:tsco anche :inn Rna dj un'assoluta solitudine, q~$la vinci- nuo\.t vitalità spirituale CUiopea, quel tat\' trice tah-oltn della $lessa virtù 11. Una tale lo di suo fascino orientale. non corriamo a dominante romantica sta diello all'intrepidità riconcscere in lui sic et .simplicitc, qualcosa di Tommaseo, e appusiona vedere come un come un eree, di Dostoevskij, un abitante :;:l::::nt~r! 11is~:~i.~ 0 'de1fod~ci~~:zi~:e: del "sottosuolo u. In lui non la voluttà del, Ros.mjni, ordjnalo prete. e invidiato. Poi nel· l'abiezione. r~n il pecoato come strumento le lettere a Capponi il ritornello II Prego di verità, non la confenione qual 0 piacere (Pregate) fddio che m'nmmnzzi (ci am· d'esibizione, bensì un'analisi propriamente maui) Il; l"autodislruiione, la volut1à anc=ro morale, uno spirito .:usoluto di \-etità e di romantica, Ortodossamente delegata alla su giustizia portalo su di .è prima che sugli al· prcmn lsi-anza. Così il mestiere di Tç>mma· :ri uomini, una definizione dei viti che è se.o ci ha portato al suo e.entro più contur· prima condano.i. che definitione: e se è bante. Così lo \ed!amo muoversi con la tanto ,avvicinala, e ai legReri {o .agl'inc: .sua sia.tura straOJdinaria. fra occupat:oni sem· sperti) pare dilettantnca, l'allcmanza di pec· pr,. minori di lui. aRÌtarsi. lui l'ornbrosis- cato e pentimento (fra gl'ir.espcrti, e ci rin– simo, proprio fra uomini ~ per uomini tanto, cresce, do,,.emo ammellere Cauanco, dal· ::~::~~ulNÌa il~er~;ri v~d~, ci.~ic:,;~ kt\~:ia~j f ~j~e;;r;t::~m&~:i. g;!~a:}::;c:rr;:vt~ Cantù (29 Riugno 1836), elencare e cl,usi• moti epigrammi manzoniani), basta lestgere quc– fica,e. in frequentati e solo visti. gli uomini ~1:alternanza, e di coli?° si ~ade nel se_srctod, celebri ccnosciutj n Parigi, francesi o stra· I ommaseo, come un eccezionale rap1èl1tà d, nicri o jtaliani. L'enciclopedismo. finor.-, riprEsa, una frequenza di peTiodo da ,icon· tI<!CCiato nel suo àmbit~ culturale, appare durie ella straordinaria enctgia già /i$iologica anche come enciclopedismo di conoscenza della persona. Energia che trova un dcsno ri, umana, ,a im-estire i suoi rap;xnlÌ, lanto ai· vale nella malattia, e non le resta inferiore: tici e tanto calunniati. con gli u->mini. così che, se nel diario e nelle lettere l'-.rna· f(~udi110,per quanlo al soltlo uman1s11camenfe (ramm,;.nlato, nesce già abbasl.anza c~iaro çerchè Fode e bt:ilc:.za sia p:ù condelll.,'JIO e più duello, fino al limite della bizzaui.a (I 'orgia di boghi italiani. rispendente a gu· st 1 privati.tsimi dell'esule amante Ciovnnni, nel ddirio di Maria}. e- ccme nella dispo– nibilità di Voluptè (e di Porl·Royal che in 1an1t punti !"amplifica) a quell'ordmc d1 sen· s.:,zioni. sia già lellerat:ira, e Mià indonna· bile il figurino di Sainte·Beuve ltbc,ale che tradisce. crgaoizzato e splendido produltorl! onche di crilica nell'ambito de\ 11 genere ,1. (Gioverà dopo tutto a( non conrormismo di Tommaseo. finito scont,oso. a:clgno. non ad– domesticabile, rcnitEnle alla saggc:ua mon· dana e al buonsenso. gioverà es.sere mouo da r,ruupposti reazionara. Ma con codesti p,o· lungamenti letterarii del " &eccndo ,, anacro nismo ,.aggiungiamo la z.ona dove Tomma· seo è appa.rSv a qualche su:, specialista prc· decessore del peJit pòèmc, en ptu)c (e dei & retti antenati di Baudel.aire) e delleo coire· spor.dances. Ad altri, delle inattese metafore I routtinne: e infatti. scri,endo dei M'ar(yri di Chateaubriand. poi riflettendo su questn recensione a quarant '.anni d'intc1vallo, ri~eva 11 la tendenza che i modlrni ingegni d,mc· strano a scoprir nuo,·i p'.lnti di paragone.. tra la corporea e la morale natura 11, e ne '.'ca· mus:ca fino .:. qualco,a di non troppo ~1~1· bolistica: $vola, in un excwsus su poesia e musica, fino a qualcosa di non tripJ)O d1n1 miie (lui antiwagneri-ano a priori I) da.li' uni1_à wagneriana di l-Vor( e Ton. (A teatro. a F1• 1enze. la musica stimola una volta qucsla fan t.asia: 11 una schiera di donne che cantao:>, e do:1ne che piangon d' amcre, e donn~ che il dolort- calpesta. e donne pentite, e doMe belle e amorose, clre muoiono. Poj voci di tutl; 1 secoli che s'ir.contrano nello spat.10, ,. fanno inusitata armonia. Poi m,n1, piedi. oc.chi tronchi '"di donne vani ammontati in ~pol~i che parlano. Poi donne di cut non vCRi'Och·c ul\.l fronte e due oc.c.hJ e un ,o.,. riso 11. Rincasa, roma nlla 1-'ergola; e qui: 11 Penso le azioni dCRli uomini m~late in suo– ni, il\ colon, in odori. Penao i mondi .ign';">II che ,iflettono il nostro: penso le comun1cnLIO" ni degli angeli n. NcpPure Roamini .riu~ì. a fnrgli contenere la passione, e come 11 ,1z10, dciii sl)Cllacoli). O infine. s'è veduto or ora, ~rommaseo può sembr.ar precursore del sal\lO snobismo dei lucghi. Massa vi11".Jaled1 sen– sibilità. che. in quan!o tale. oltrepassa del par! il (1 tempo 11 normale intorno .- Tomma· sr,.1, ma va anche oh,e la fin de' siède {cste· sa, a tulta la Recherc;hc). per quel su9 ufiuto o una sistemazione IEtteraria. In questo arric– chimen\o infinito dell'io e: delle su,: pos.11bi· li1à in q'Jcs!o scarso in,t:re»e agi, 1, oggetti 11, qua 0 lc imnian,cntismo estetico, che \'arianle dal dogm.:tt1smodi altre .sedi I cht. ch1amcrcm:, il suç ~ntimento del genere prossimo!), i popoli, per i quali M obbliga a speciali preghiere. Bontà con difficoltà, non serve dirlo. bontà lulta di meni.e. ccn· quisrata dalla ragione e da quella stcs.so ferrea pccsenzn della ccsc.icnza che non pii comenle indulti. Cosi il 4 maggio 1845: " Viene il suocero d~ 11.11 a riscuotere. viene nell'atto che mi portanr.o ,I caffè: il I dò il danaro ,e lo !:ascio andare: poi n'ho ve1gogna di non gli ,wea offe,to un po' di caffè: p01 mi ~re caricatura il richiamarlo. e dico: glie re. offrjrò il mese àe viene: poi per.so : e 5°CRli morisu.) Pe1dlb privarmi d1 que&to conforto) Lo nch:amo. e beviamo insieme. il c.,Hè. e n"ho compenso. ch"egli mi raccon– la ccme lo 1r.a11or.o la buon3 gente; dov'egli è a dozzina "· DoPo d1 che. Tommaseo può 1en1ir11autouzznto a rimpro, crare a Cappon.1 il suo dispruzo dciii ucrtUni. Gran.d'uomo pOlenzjalc, a suo giudizio. ma accidi0s0, ma non confor1a10 di fiducia. perchè toscano (gran prcsio e gran difeuo) e perchè u so· p.rannaturnlmcnte marc.he1e ,1. Questo sosta.n tivo suCna ossessi,.imhte sulla s~ bocca, per lui e. per ahri, come. il pi\1 \iolcnto d!.· sil'in&uhi {solo, ma non durerà, lontano nel '42: ,, nè CMii è marchuc H): pure. lo ;,esso complesse marchionale, quC1oto [astidio d'ir-• reprimibile g1•cobino (fin. del Rosmini : e, non si nasee gen1iluomini impunemente). non è forse lef!alo a ~ modo della sua carità. l'amore della verità umile> Ma eccone una manifcstaiione più siinifican!e. Un consiglio igienico ch•'cgli cl11rg1sce un giorno a Cap– poni è quello di rispoaaui: 11 E' l'unica ,ia di disuu;irlo, lui u. Siam::> nel '33. Tomma.· seo. che sarà vent'aooi più tardi marito bi· l-lico, patriarca. ha già nel concubinaggio un lempc.rarnento coni:.igalc, e couduce vila ~omug.tlc cor. ltt farnos3 GcppiM. la Gitr ~ppa Catclli: ecco che coSè il ma.tr; monio ~ lui. il commercio ecntinuo . .anche (e spe– cialmente) fuori della \'olullà. le curi umili, le crisi e le rnalaujc della dorina, i cocci che le acalda, i p:.irganti che le: s0mministra, tutti questi indizi realissimi e lo scotto pa· ga,to lnw. egli 001\ ra l'odiosa distinzione} per conoscere un'anim:i. Il gusto di Tommaseo per la doMa è certo abbastanza disponibile perchè con Croc( si pc,sa ricavare dalla aua opera. una galleria \.Uiatissima. di ritratti mu· ljebri, e pcrchè l'amore classi6eato,io del genere e la smania enciclopedica. lo portino, in una pagina d.i Fede e bellezza, a una panoramica. a un elogio corale della plura~ lità della bclleua fcnvninilc: fOJmulò ipo– tesi di r1mio0c per donne non meno oobili delln figli• di Cnpponi, della so,clla di Ro– smini (rivedendo Maddalena, penserà che con lei sarebbe stato felice): ma insomma lo scn· t1amo al suo P.iù nonr.ale e umano livello !\elle zone ancillari e proletarie. ostesse, in· servienti di teatro, mendicanti, rag-aue di strada. u Resina infelice. Non bruHa e gicr une ed ilare e buoM 11: amaLa su tutte le umaissime, la Gcppina, che; nell'elenco delle I crsonc da cui fu arricchita la s.za intelligcm Ga ha un p()$to in meno ai sommi. Ma un testo al rijuardo è fondamer\Wle: 11 Doman• do sr- l'animo di serva gi<wanc sia men pro· fondo, men umile men puro da cupidigie, di quel di padro~ non vecchia. Hann,O il ,uo \'Olore on.che; gli $guardi aonvneui, ,in· tcnsi, or dubitosamcnlc ora disperntamente dcsidciroa.i, di donna ch'e vende I opera dcli.e sue mani, non l'anima ,ua. Ed ha pure 11 bello qud!a comPosla dignilà che viene al· l'unima umana dei! sentirsi umiliata, dal sen· 1i,si migliore ch'ella llOI\ paia ,agli occhi del mondo. Chi da lungo tempo co'!1batte co~ quieto. costanta conho le SO\"Crchianzc.dtili uomini. acquista fori.a a ,~ere I'11more, e, da lui tenuto, a tenerlo. 11 Se: è lutt'ahro che da escludere. prcuo quest'uomo che rra ,le sue ta,nlc vìrtoJali.tà è .anche un Baudel;,1,,11e rigoramenlc spro".,'isto di dandysmo e ?i ado· razione del Maligno, qualcosa c~ ti I~ della. mediante , ou.uc, questo am.1co delle mr sere, serve e prostitute, torna dunque, e f05'" se pure con un ri9Chio di et sottos:.iolo 11, alla dominnnle della cari1à: e ricade nella sua grou.,, fa,-olcsa. inattingibile salute, dove il psicologo non fa presa q1:13ndosgorga la. ~ a~ione di. grazia e prcsh1C!-a _Pt;r. le mcrein: cJ, ma.tena da Charlcs·Lou1s. Ph1hppe su cui sp1rn la pietà di~i~a col solito moto ~ndula· torio di contradd11..1one: 11 PcnlO pc, 1slradt1 olla provcnLa-le che: a. Marsi.g\ia i:ni ~ccarcnò cQlla rrumo sui cnpell1 e m1 baciò m fronte, cd e,clamo: u Mio Dio. tutlc le donne oub· bliche con \e- quali ho peccato, boatel~ I Que, ,te parole tTU fanoo ridete. cd arrossisco dd mio s0rriso ►I, {Continua nel prossimo numero) 11. }k!.:'-110 11lTTllRA OELLA • VENDUl• !o.lIA." fii L. &<n> "°" a stato ass('palo dalla (."011,.wf,11ionr6iudicatri<c riunila a Sle1ea.,la qualr ha ~ru srinalnlo rof)<ra • ,\ 1 atwra t1unta • di Sr,gio Dr Brllil, NobiàJrl1110 ,ullSlra ,u:c11:em·,t1.– JCOfflJ>GrJO. I prtmi • Zin1onc • ul • Etr1eria • u,. no stati a.sJCINOli o , Figure ,011 u-oa • di i 1 •uno Santi t: a • Rom,111W1a 1; di Anadr:o _t1a,,{llli L'imporro 1ld p,ima p,rmio è srazo ,ipa,mo ~ l'ac4ul.sto ddlt: oPtrt: di DOJ>1tcMoNtanari, t,"'i'JO/• pi~o Ra.sf('Uinì e Albn'to Salimi. * Se I 'interc,se per la petsona di Tomma- lisi implacabile. del male \"ll postn sullo stcS" seo non diciamo che giunge rino a r.oi . ma so piano dell'analisi morale. siano cocrenai in fatto comincia da noi - e In sun presen· M:li avversar! d; questo abbono di santo rn· 1.a, destinata a crescere. per pubblicazione cognito, anche lì discorrano di cinismo. L'in· di nuovi testi. noi prossimo decennio, .arà coercibile antipatia di sè che è n base del insieme presenza. lctternle e sostanziale, per diario trova riscontro solo in <1uelln che mu~· una cqincidenza unica di giure testnmcncario \'e. un libro non troppo rcrrioto, il ]ownal di e di sensibili1à morale • la prima domanda C,de: nella zona dove G,de ti trova essere che si pone riguarderà \e cond11ion1 d1 questo 1 rOn jl lettore di ~oev,kij ,; il fir, de s,ècle, singolore anaerol\i&JnO, E iintanto, come la ~a l'ugonotto. E insomma questo si vuol neolirg:iistica insegno. n ritrovart: la fase dire, che I\CI II sottosuolo 11 (dove la rcli· antcriocc nelle aree laterali. p,ccunamo di gione è in sostanza fuo,i della morale) e in detcrminuc l'anacronismo 1n sede Rcoa1nfica. forido a temperamenli del genere di Tomma· Tomma~o. dalmata, è lo scrittore ~1ù per;• M!O stanno due v.arietà di cristianesimo: poi· ferie.o della letteratura italiana. Foscolo è sì e'-~. P« il secondo anacronismo fo11dament~lc delle Jonie. ma d'un J>-'lCSC' ch'egli rigoro· che lo d~finiscc. Tomma$CO, pill ancora che samcnJe inlendt., inclu$a la sua tappo. rnfan· cauolico (benchè gli sia tutt'altro che cs1ra· 1ile proprio in Dalntazi•. quale una ca.Ionia. n1!a la. soavità di secoli più recenti. quel veneta; sùbito ,i de,-e-rsa I\Clla sua e.1p11ale. ncitalJt1ço pedale che inten·iene di contin~ (Più che tulio, fone. una tradizicnc di vi· Ìr. Po,t-Ro.11~1. appar,- un cristiano delle ct/Ì cinato farà adottare al giovane T?m!flaseo primitive, un intransigente fedele con lo zelo qucslo modello pretto ,cpulso, cd egli si con- del quarto secolo, degno, tanto per non uscire fuscrà come :in reo della suo. 11 rOba fOKo· neppure noi dall'inval53 metafora rcfeionalc lesca 11½.Arrclralo fino .all'ultimo in una (di cui per altro egli era i!flpu.ientc), riel fuc necclus!ce. non mai pienamenle !?man• s:.io conterraneo Girolamo. Ma a'nche qui tica, incurios0 delle t)(lzion1, anche l'aliquota ranacronismo in dcfiniti,.i serve ,Òltanto a della sua nasc~la ellenica Foicolo I? inler· reimmer'terlo nelle grand! correnti del dcci· or,1:1à scclnsllcnmcr,tc come una , 1 cman1.a monooo, a farRli guadagll,{l,reper una via ori• a Ome,6. e fallo buon mucalo del ncogrl.' ainale l'Italia. così diveuamente guelfa di co: dei ~l~hi ~ 1~11e guerre sante .. che. \'oc: Manzoni. Rosmini, Gioberti e (orn.'Jtii i mi· ~•o ~osLll\'O d1 lo_mm..uco .sc<!r~ern_nei bas· nori) di tanti toscani dell'Ar.lologia: e, pra– st B~lcani ~:mio pm»a dell_esilio d1 Corfù, prio poljticamentc. nel punto in cui si sa· vedra al~Et• .a.re s'JI mare cl h 11 CA soh~nto la rcbbe tentat 1 di due che un fatto personale. ombra d1 ~IJSSc. Ch_c $3rà, fra m~ntta m 3 • un risantimento, anima. più che unn prctncs' lc,"Olt.nza. 1\ tanto d_1sene.là del .rimprovcr~ s.1. ideale, il $ I.IO br0rc di libc-r1à. lo 1rovia· dj Tommase.:>: ti Italiano st fece !" sul .Pf 1: mo più a,dito di tutti contro ti potere tem· mo: e . 111un. luogo col\lrappone 1, greci .a 1 porale, lo tro,iamo, aara verso pagine rive· s~, avi, E 11alirino e gr~co pOlev euer~. 1 !}· late di recenlc, .in -atto di pOrre la carità del s1cme: chè .. dovur~ue s ama c:on s..,cr1! 1 c 1 o uro.ssimo a fondamen10 dell'mevitabile azio• stcne,oso. l\'I è putna. Po, promette. allo Zan: re politica. che in quanto cura mondana d1 te. ncn altro chC: 11 carJo; po, I ossa: D0! sè non ,avrebbe Sl(,lniricato etico. Tema che chi~,. pa5S3.JX?r!!di Greco .. e pal_cnte dt risale almeno al '32. data di queste parole eent1luomo dcli 1_solc 11 (om•.s:u t1hn ~liti· polun.che al Rosmim: e1 L'aMcgatione dc' ci veleni). Ma 1 o_m~a,eo_, che _m s cgui,a su beni di questo morwlo, dal V anstclo ,,,dil\ata, rer l'anamnesi fam1Jtl1are I propri c,omosom. ron d1stmgge il debito di confortare anche fino alle valli bergam~sch!!, c1~ ella _tona con. !iffaui .~cni. i nostri fratelli 11• L'appli· n:eno ecccn1r1ea per I h.-ilia dei dommi ve: caz1one pol11tca del suo cristianesimo, ceco· net, di terraferma (tJltC\la, appun10 al Can· la qui: pcedica l'eroismo. ,'Òho com'è. a tù il 25 giugno 1837: •· L., Dalma11a ,ir giu,1ifica1e !'uione non nella sua rl'JSCÌla 1u~lmcl\le è più italiana di Bergamo. td io ma , d suo impul,o (o nel suo 1ermm~ ul– Ì!l, fondo in fondo son più 11al10nodell hali.t. traterrero) 1 inetto certo a intender,: !'asti· Rome rr'est p._'u, dtms Homc 11), noo st wllra1· ne~lç umdtà profondl della ,. passi,·ità II ro· rà mai. per quanto d1vc1snmentc po,~ mol· sm1niana. {del Rosmini. il 25 giugno 1837: vcrla. alla problematica specifica della sua cc E: non s.arà mar1i,e mai. Non so che G, C. re.gior.e, alle conditioni di ccmtatto e C'Oli ,a~b1.0 fof1?ato una chiesa trionfante quag– ,·tvcnza che gl'italinni incontrano lungo l'A· 8 1 Ù u); e m una pa.renlesi della grMdc lct• dria1ico c,ientale. Egli S.: trova prtso ft.a tera al ~n!Ù del 13 _aprile 1836 ricaee. lui una terra troppo antica e un'ahrn trOppo nuo- ro.usscn.Ulo'J!10· .:-- \n-seme nel miro illuminì– ,,a. 0 con un;i s~a imma@lne: fra una ba,n, stico. dcli epoca 11 peccato ongu\ale (11 che l'Italia, e una c.ulla. ltt D,,lmaiia: mo que· al m,o credere. è strume1110mirabile di Pro· sia diHt.1enza di potenziale fra le due cu~ g~esso, e lo d1~ la Chiesa intonando o .fe· ture $!:li giova per un'introdutto~c d 1 hnfifl: lix culpa 1i). P1u aoc~a: se s•. osasse due, ,_..turale ,":.olcnta. giov;mc e prc1sto11ea (per ti suo. anacronu"?o cmhano gl! fruttn_ e lo ciò stcs~ favolosamente arcaica) entro a :ina mette. a la Poi': m sede le~teraua: ~ !" una cultura. 13111,a, assorbita del resto fino alla e1 storia lett~rar_1a del senttmcnlo rd1g1oso ». pcd 3 nteria. E allora, spettacolo ce11a.rr.en_1~ P(l- 1ubare il t1tol~ d, Br~mond. _egli è solo unico ~r tale regtone d'E.u~:. qu~Sl r a rappresCota.rc l.!tal1a 1n modi moderni, taliano indiscu1ibile che Jmp ,1.ra I« 11lu1co 1i1 n?n ,appena. la d->v ! :in1co, ccmc nella sensi· alln ocrfczionc, felice CL riscoprirvi (anche b,lita at~m!ca dcli umver5?, ma dove pro• ur:plic1teme.ntc. lonlano com'<: nd suo urna· '"0Ca ~ 1 riscontn .. quale 1I corrente e cano· nismo dalla lombarda !tnv_uittica dei Cattaneo. nic:o d, Fede ~ bel ez::o con Volupté. TOm" maga,i dei Biondellt e dc 1 Pietro Moniti. mas~ _frequentava an!le·Beuve II Pangl, e nelfa strullura morfologica e 111\lathca, _rella il RJudi~•o della J>C.rsona f' del romanzo s 1m– p:.ucna dei radicali. una fraternità ant1chls- beve d una s1mpat1n, per uomo così mcd o· sima e ancor nva alla sintesi e alla rusticità ~rcTenae franc.>filo, rara .• Al Can1ù, cui già indoeuropea del dilcllo latino, quello fore ti ! ~Uobre precedente I a_,-c:vasegnalato fr11 stiero che i:er le ristam;-,1i~s1mt lslt_r,ce d,· I libn .da trad:irrc. scrive il 13 aprile 1836: venia un dass~co della lette,aturo) croata, fl C!1s1tano C' mondano a. un tempo, ?$IO e esercita I s:m mediazione anche ali' uwe,so. la~cwo. mcerto come I anima dell autore. non w!o \cr l':wer poslo 1 ~• serbi e i Sl.!ie aHeuato, improprio, 1cd10Sll P!o.lissilà, p;reci. in 1radu1.ion1 fstupe-nd1S,S1me.~nlo pure _è opera da leggere come md1z.1? del .ai canLonieri popola11 di Toscana e d1 Cor c;;,mm1ro che vengono pr_endcndo le idee 11 sica. ma con l'intr0du 11 c ta cucolaz1one una (SCRuono aneddoti erotici). Ma da questo La sede vem di Tommaseo è. dunque 11 diario. E d~spOncndoci a cor.oscerla un po' pJu da vicino. non C!-itiamoad aprire i sondag• t:ti sul cahm,.i-atissimo capitolo della e.aut~. Non le si.a forse sull'inizio questo proporr mento: u Non !11malc,-oleni.a. degli uomini io 1cmo· temo la bcnevolcn1.a si vecchia de'l'a· nim11°mia verSnltrui S. _la finla o ~e!a d'al· tmi vctSOdi me} 11. L1m!te della canta è dur,· que 111verità e la giustizia. e non è diHe., renio. essenziale tra Miudizio sugli altri e giu· dizio su di ,é. S'è già indico.to come l'ncido sc,,crità d; Tommaseo (nella quale modesto parola ci sarà consentito rioss:imerc l'opin10n!! corrente imponentisSima. ins.it.ten1emcntc con– forta d( pr0ve, della sua facinoro~ malcvCT lenta) sin conelati\·a dcll"autoanllpaua. Re· Ristralo dalle prime pagine il duro suo cuore, confesserà presto la maldicenLa (22 novem· bre 1833: 11 Sono stato maldicente quest'oggi: ,on poco cCntel\lo di mc. La censura d, Lam· bruschini ro1 fece ben.e: come dcpnmcnte opportuno u): ~li roderà il e:JOre (2 in,~r gio 1839: t~ N ho vctg01!:na e rim.1t«o 11v~s– sabile 11) un allo artico d1 malvagia supe1b1a: il 16 ouobre 1844 il desidCJio di rimorso cosi grida: 11 M, duole nCn u,cre sparul.:, e m3gro. e non sen!tre più forti i dolori ahtu1 d.. me cagionati. Pur li sento. e mi '°" fidi co~– pagni ». (Importanza immens3 hsmn? 1 ,-ogni, anche Se 1rcppo velocemente ne ne.ava unn morale. pc, il romantico Tommaseo. Ed «· colo. allora nell11 fase di ~ni più lcconda, quella di Corfù, 22 novembre 1851. heau tontimo,ùmcr,os castigarsi pc,- mezzo d'un s.:,· 11:no: 1c S~no d'un libraio che mi annunzia nessuno \Olcrc un giornale mio. che sognan– do facevo. Questo s°1Jno è la verità, la mia ,"CRlia fJ sogno. lo non ho m:.i accettato nè speralo la lode. ma a qualche momento mi pareva pOtcr meri1ar!a. Qucst'è veramenle vanità. di vanità. V-ana im-agine di cos.., vana 11). A migliOJ precisione guida un' ahra delle sUe prittt~. programmatiche, p.1rolc: 11 lo r.on sono yià il pt"Ìmo a dir più m.,lc che bene dc' fatti miei allusionf' n quel Rous– seau di cui ,·imponeva una lettura quotidia na. e una volt.a gliene vc-d!amo leggere le CC'"lfet.s·o.11a tcatroJ: ma son p.r1mo a dn male di mc senza mistero. nè affe1tazione, r,è gravità, pe,chè credo che l'.affetlaiione e il mi,tero e la gravità Meno il c.am.iec della mentoana "· Di riscol\lro, la voluuà con cui Tommaseo può conCie ad appuntare nel dLa' ,io un giuditio di bontà. dar corso a una be– revolenz.e intima (formule eome,. 15 maggio 1833, • Il figliolo della 'l'•nfan, mi dà fo– glio e cala ma.io da scrivere a Ccntofanti: RCntil g10,·anetto... Capci mi dice un 'iruo· lel'Wl: io prego per il suo b(nc con amore qual non ho ma~ scn1ito per lui 11): può elen– care. e l'idea gli v1elle in uno dei rendi· conti di fine d'anno. le pt.tsone, n<>n tulle amiche le ca1eg0Jie di profeuionj (è quello JnaU"1V"llla. dJJ llfdldtnlc <St'Ll" Art (;tub l)ltl.Or"c Juc:ma, e prtM.nUH d:&.l pittore l:..nrico r,unpo– linl, !il è ;aperta. in 11\IQtl Kiorni un.a MaK,ul.irt rn~r- dt l)l'IIU!(' Cli. :Llcun\ a.r\l!ilj <oOCi tJdl',\rt Club. Figurano fra &I! c,;.por.rtor1pittori ca.-.tdto, CorpU'I, Gt.nLi.hnl, l,uiu.w. (;uul, Jucm:i, Jhu, i,IPl\ li.rn: ulnl, runhutff,, e Tu.rc:uo. L'lntc,euc tJc– •1:110 dc:lla nw,.:na. C ,;lalO Il più ,·iv11cemcnt.t: r,o-- kmi<o ,

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