Fiera Letteraria - Anno II - n. 27 - 3 luglio 1947

FIERA LETTERA ANNO U • li. ~7 ESCE IL GIOVEDÌ Settimanale di lettere arti e scienze IW.lU :I l,u..lio 19+'1 l'li.4 COl'IA LIIIE 35 '->-->"-+-►-+«-►·..........,_.>-._.,,_>~~>- I Direttore : G. B. Angioletti I Dire.ione e reda::Ume : LangotcYere Tor di Nona 3 • Tel. 55679 Àmminiuroaione e Pubblicud. 1 Pwu Madama, 8 • Telef. 50.919 t EDIZIONI DELLA BUSSOLA A ROMA l ➔·) ) ' ' ) ---1 snM1lifARIO: Ignazio SiIone: .Digni.tiì dell'intelligenza, - Pia d'Alessandria: Seru sul fiume - Alberto Moravia: Perchè ho scritto la Romana - Enzo Curreli: La 1;ara - Adele Luzzatto: L'opera di Julien Bérida - Aldo Paladini: Mari110 Ma:.• zacurati - Giorgio Caproni: Vittorio Sere11i. - Note e rassegne di: Ennio de' Con– cini, Enrico GaJluppi, Ferruccio Ulivi, Angelo Romanò, Davide Maria Turoldo, Murio Apollonio, Luigi Santucci, Adolfo Oxilia, Francesco Perri, Riccardo Musaui, Gian– carlo Govoni. Enrico Fulchignoni, ecc. -,(-,.·,E-.-.(-,+-,.,+-.-(-.-,E-.«(-.+-,.~+-,.~ J: Abbonamlt1ti: annuo L 1500. annuo eoo I $ pagamento Mlmeatralc L 800 . annuo eoo f pagamento trim.eattale L 420 . Eatero: an- nuo L 2500 - Quota me111ile per abbo- 1 uamenti •peciali (in&egnanti e studenti) I L 125 • Pubblici.ul: al mm. L 25 i u.oa copia arretrata L 50 :l,...1.i.111 I• •bl>N-1• ,..,e.N (Gnp,- 2 J t' ~~,..._~'-►- ..... ))))) Sulla dignità dell'intelligenza LE ::::, 1 : ~; :e,~ 1 pr~ì1::~c7:,: d:a:t'(: I L'intelligenzct, stornata dalla sua funzione naturale che è l'umile e coraggioso servizio della verità, viene avvi– lita nella. permanente ricerca di successi e_ffimeri e di alibi per p;li inevitabili tradimenti. Questa è la tesi fondamentale esposta da IGNAZIO SILONE alla Conferenza Internazionale del Pen-Club di Basilea. effetto dcli" sconfitta m1ltlatc e la si rllJO\'a. p,ù o meno grave, in luni i paesi, La, dc· nun:ua e ·,a cond11nna d1 alcuni povc:11cap11 esprnton non ba1t11nocertamenle a s.,lvaic1 da euo. lo non conoaco ncnun partito, DC.uuna un udator~o·numcroto; ma sono nlleu,oni che avrei preferito 1eambiare 11ngolarmente con ognuno dì voi, o, atl eHCrc più preci10, con un certo numero di pe110ne che vedo ba vo:. Po1chè il dialogo, com'è risaputo, con·, viene allo scrittore usai meglio del dis=orso a 1la folla. Ed è appimto per quea.a naturale di'l)OJizione deali autori che i libri conten· gono un requisito di cui non potranno mai eucre dclrn.ud11t; dn alti i meu.i tecn:ci di Kambi apiriluali; 1equi11to che rimarrà, nei confronti del cinema o del teatro, la !oro pctcnne giu1tificazione: cd è che la lettura di un libro, anche ncl!e forme di società più collett:vizzalc , sarà aempre :111 fatto pc,sona· le, un'occupa.tionc solitaria, un dialogo 10m. mc110 tra due uomini. Fùue anche per <1ue· 110, dunque, quando uno acrittorc rivo 1 ijc un diacorso a una numerosa auemblen 1,- sue ch1c1,1, ncuuM 111it:iuonc che ai pos.sa . al• lualmenle considerare non conlaminal11. da quesla terribile calamità. Nihiliamo è simula· zionc di una fede nal 1a quale non si crede: è il fumo delrinccnto davanti un tabernaco• lo HIOto: è r euha:zione de 1 sacnficìo e del· l'eroismo come fini a Jè 1tc11i: è 111 libertà che non sia al servizio de 1 '3 vita: la libertà che pc, p1ovarsi a ,è 1te1sa ha bisogno dtl suicitlio o del deliuo; è la verità o \a ai.w;. zia 1uhordina1a ad un'utilità esoiat.a: è i 1 pri· malo, in ogni forma di rappo~ c.o\letuvi. b'5~b'5b'5~~~~ ~~/'.•,:~': .~.i:,,fo~~;~~~toAd~ :::.,t ~roJ,. più since1e hanno accenli cli confcs. .ilcuni p:' uc1pi generali. Mo., 'e voi c0nac11• I proprio pae1e, contro la prop1ia ciane, con– JX>nc. .11tc. \'Crrei r1c:01dareche alle ordinatie limi· tro il piçprio pa11i10. Ma si traila. c~c la Ecco, iu 10no venuto qui d~vanh a voi, rn110111 esterne, di ordine IOC.iale, com:JJ1i e1perienza dirno&t1a,di casi r.on cK 11111v1 del· lcltcratt di lulte le contrade dc( mondo, scm· ag!i :ilt11 uomini e sormontabili ma con sa· le elusi colte. E pertanto a me sembra priva p!iccmcnle per ,iafrcrmare, nella va1ta e bril. cnbzio, le." ne aggiunge per gli in,ellet. di ogni reale giustificuione una pretesa con- 1ante ~pubblica delle lettere, una certa umi• tuali un"nhra, di psicologia profeuiona 1 c, che dotta esemplare dC1!;1iintel!-cttuali ~1ei_tra· le r.1e1enza, ch'è anche unn IOflravvivenz.a, minncc:in auai plù intimamente la loro capa. acorsi decenni e ogni alluo.lc rivend1caz1one (um1!e, intendo, nel significato antico, urna• c'.tà di acelta e nei casi estremi pOOatrofiz. di una loro particolare funzione diriijCnle tic!,. no-terrestre, di prope humo); e ho il dovere Lare ogni n01male senso di re1ponsabi 1ità. la pubblica opinione. E" certamente a1sai di spiegar.ii chiaramente ciò che quc1ta pie- Sembra quasi che I 'c1erClzio cKlusivo del difficile cd cq:iivoco parlare in un determi11<1to .enza potrà significare nella situazione con· mest.'.ere delÌe lencre e dc 11e arti, con l'aa• paeac di iiitc: mora 1e, ma, ad ogni modo, temporanea. Quale presenza) Non m1 rife· aorbimento p1olungalo tli tutte le forze del· 1arebbe estremamente arbitrario pretendere riKO c.ertamentc a u11 determinalo territorio l'euere ne 11o sforzo creativo, produca una d1- ch"csaa coincida con l"élilc intellc:ttuale. Ma o paese, nè alla riapparizione di una rap- latazione e deformazione moalr'.IOtadella pc1· io tlcvo affrettarmi a dichiarare che q:.iestn ~":ht:z:ch~· 1 !:::,/e!l: :,~ 11 f;tt: 0 ~~:·~i:; dt:~:ni~=r it%r~:r.~&t:cn:r'c'.ietr:vpepo 1 r~~~;: ~::: 1 :;io:iri:t: ~:~';,;t:~d:e:n~\~: dt:::~ ma pe1110a una diversa regione, a un altro aè e gli altri, il normale 1en10 dei diritti e bilirc un'auurda gerarchia di valori. Da tale paese, alla patri, invi1ibile e senza f,ontiere, dei doveri, l<1comune mi1ura ili giudizio, e ama1a constatazione ia,cbbe anzi assai oppor al'a pauia IOllerranea che, auiemc ad alcu· finisce col sentirsi mondo a sè, vero centro luno prendere le moue per un diacono più ni di voi qui presenti, e ad altri che non dc 1• cosmo. L·intclligcnza, stornata dalla sua ampio sulla dignità dell"intelligenza e r:nde. 1000 più Ira i vlvi, noi ci siamo creata du· funzione naturale eh·è l'umile e coraggio10 gnità degli intellettuali. ra~le i (unghi anni della pcraeeuzionc, e di ~ervizio de 1la verità, viene avvilita nella per. L·indegnità è troppo diffusa ed eq:iamcntc cui vogliamo restare !iberi e lcnli ciuadini. manenlc ricerca di aueceui effimeri e degli ripartita pe1 evitare eh-e una condilnna uni· L'evocazione di questa sopravv'.vcnza mi alibi per sii inevitabi 1 i tradimenti, Oe:ni g11t latera!e dei tale o tal ahm gruppo naz'onalc corid:.icc alla prima rifleuione che ho inten· ve avvenimento collettivo, ogni mutamcntu di acrillori. com'è avvenuto in questo con· Lione di elf)Orvi. Ogni volta che, di questi politico e 10Ciale, la dillalura, la guerra, lari- grclSO nei g'iorni truconi. non ,i,chi di ,i· :~m~i~n~~~::.11-;~~:11:,~ito~ede dialÌ=i•ri.:: :~::~~ee·vlrut~osti;::;,olai ~::~ia:!:~~i i:~i; ~~1dN~nl~~q:icdi~~;,/r:!~C::~n~:~r~e•~ia~;~ le tentazione di p1onunziare giudizi sommari può apportare alle condizioni della P.ropr·a alato negli ultimi anni un M>lopaeie o un sulla _condotta degli uom'.ni durante i tragici celebrità. L"impopolarità viene considerala il 10!0 partito in c:.ii 'o apiri10 r.on ,ia 1tato de· :h:e:l:~;~in/:~\:~~:i ci~;;;t~è ~ 1 :~i~:t :~:~ 0 rha d~r~Ul~at~ :a!~ue~: i::1::~ta d:if~ ~il\~::~ra~ 11 ~~:z~r:,..i:::!c:he ~:o:tri~':::dt: metterla in guardia contro ogni auto·compia• 1pirito un nome che voi cono.celc: ma, 11 for. ferire alcuna sen1ibili1à, nè mettere menoma. cimento farisaico. In altre parole intendo di. tunatamenle per il decoro del nostro ceto u. menle in dubbio la buona fede dei 1 ettcrali re che, a ripensarci bene. i letterali, g 1 i ar ,.~ non Nrà mai in grado di dare una stati. che hanno attivamente e a loro riachio e pc· :::ip:~p~:o g~c:~~:n:cllvlntdlle!~u;~;atdi.h::~ ~~~e:i!:~: ·:rt::i_simativa di quanli ne IO- :ic;!~t~r~::~~l~ll=~ldo s;,~ac~:~:.~~~ ;uaÒ (J~alchc ,lisinteres~ta. preveggente e corag· E d'altronde, !a moralità non potrà mai ora, a guerra terminala, contestare che ruso giosa patte da c111upp1esentata nei tri11i de- enerc ,Un fatto statistico cd è anche estranea fallo dai capi miHtari dell'opera di q:iei let– ccnni ora traM:Oni. E benchè queat"affcrma• ad ogni valutazione quantitativa l'esistenza terati e de.Ile eloquenti parole d'ordine da zione contraddica in pieno allo 1tato d'ani- innegabile di uomini del pensiero e dell'arte cui inventale, non aia stato identico all'im· mo di -auto·compiacimento dianti 01sc1vato. che, acqui1lando piena coscicnua ,Je 1 1 'in1:e-ne piego di questo o quel l'altro strumento di mi accorgo che basla enunziarla perchè sen- dello sv:Juppo storico o per una forte intui· 9ucna. Infatti. apl)ena non ce n·è stato più z.a &fficohà 1ia ammessa. Non ai richiede zione della 1ublime dignità umana, riescono biqno. i prinelpi univeraa 1i di libertà. di di– nepp:.ire uno sforzo eccessivo del!a memoria a compo,tarsi secondo vcri1à e giustizia, in- gnilà umana, di 1icurezza per tutti. sono sta· a chi volcaae cont1ollarne la veridicità, poi· C'Jtanti deP·impopola1ità e di ogni alt-:o p!rf· ti rlposti neg 1 i archivi, come i tank nei loro chè la penosa ,.spericnza cui s: riferisce è colo, e ponendosi, se neceuario, contio il tlepositi. E perciò noi ora abbiamo questa appena d1 ieri. Ancora una voha g 1 i avveni. ~;;~i p~:f:i~;:remd:11~i7;~:r~ 0 o e~~"!. e:;; I non costituisce di per aè una garanzia di mo. , ,alità e di Cermcua di caraltere: hanno in· dicato che ovunque la c 1 aue dirigl"nte 1ia ca. cluta in crisi, e negli s.-narrimenti ed e11ori propri dei tempi di crisi, la l'l\aggioranza dei letterati e degli artisti non ne è real:ita im· munc: eatcndcndo il siudizio a tutta la parie ~a della M'ICictà.si p:iò anzi dire che da. gli stessi avvenimenti è alata confermala l'as· saluta inclficenza formativa degli studi cosi• detti. ~muniilici, degli studi, c'nè, che per defi111z1onedovrebbero essere formntivi. Ma devo affrettarmi ad aggiungere di non crede· re che que&to 1ia uno acandalo cnr111teristico o esclusivo dei norui tempi. Perchè) La spiegazione mi •~mbrn ovvia. La sce!ta Ira la libertà e la mvitù (che per un lenerato è in modo particola1e icelt 11 11a la sincerità e il conformismo) ai decide, com,. ogni atto di rc1ponsabili1à comportante ,ischi e sacri6:zi. davanti a una istan1..11 dcl"animn dove coniano assa:i poco le nozioni letterari,.,. e artistiche o la sensibilità estetica, Q:iello che 1 i conta. come ognuno sa, ,è b!_n ~ltro. con tutte le difficoltà. le moJt1ficaz1on1, le limila.Lioni dei 1le1ermini1mi eateriori. Ed è per questo che gli intellettuali han semp{e condiviso le virtù ed i difetti dei !oro popoli, del lo,o ambiente aoc.ialc e del loro temoo: ed è ingenuo voler affenn,1re, ne!la crisi del– la nostra epoca, una politica degli intcllcl· tuali: una 1dro posizione unanime a1torno ad ALBEH'l' MAltQUET: Pactaggio (vedi orticolo di R, M11111t1i i,1 V pt1gi1rn). lecitato da quctto o quel pnrtito politico a pace. che non è affatt.o una vera pace, ma prote1hue contro Ìngiu11izie ti.i cui u.rebbe10 appena appena un incerto a,miatiuo vittime i loro aderenti in qu11lche ,egione del· lo non ritengo di dove,mi ora occupare del la terra: m" anche :a voi, come a me, auà pericolo che un simile d'scorto susciti degli ~::~~lom~tl :i~differec:ir !~n!i~ ~a;:; ;!;;:=;~ ~ernohaddl~~nt~ei~~t:n::~,i~ d~.a~~i in9iusti.tie, magari più atroci, vengono pct· ma ch'era ilÌ1po1tissima a du, 11re voti secoli, petraie in paesi governati dai loro amici.. E d'una rc1i1ten1.aad ogni b'.IOnconto ch'ebbe alla 51.esiagui511. ci accade di aacoltare oan; inizio e 1vo 1 t1,imcnlo quando molti dei futuri tarli.o veementi proteste delle più elevate avversari bellici del faaciNnO l'ammiravano e aulorità 1cligiose perchè gli uomini o gli in: sostenevano, posso nssicuraivi che neuuna lereui della chic5a vengono offesi ;n qua!che imprevi1ta delusione ispira k, mie parole. contrada deJ mondo: ma finora oeauno di ?_oich~. in nenun momento, in ncuuna fase noi ha avuto la fclicilà di aKOltare una pro– di sv,!up~ della g:ierra, ho mai dubitalo testa del papa contro !e penecuzioni di go· che la solularietà di fallo atabilit-0si Ira la verni cattolici a dànno dei loro avversar.i po. causa delle libertà democratiche e que~la di litici o dei fc,leli di altre chie1e. Così noi un_d7tcnninato ~locco di potenze, foue una stiamo oueniando (qualche picco!o epiiodio co'.nc,denza •!ortca assai imporlante, fot.a,c se n·è avuto anche durante quc&to consre• un alleanz.a uttle, opportuna, neccaaaria, ma so) come. propr'.o quelli che negli anni paa· non foue. e non polcs5c euere, un·aNOluta sali hanno maggiormente aoffe1to e giusta· e permanente identificazione. Era una posi• mente prote&talo contro l"inumana insania iionc cr'.tica verso gli alleati aaaai 1eomoda, ranista, adcuo non siano affauo .alieni dal. ma che permetteva di ptofctizzare con tela· 1 ."applicare contro i loro peucc:.ilori di ieri, tiva facilità quello che ora sta di fatto acca. og(U vinti, giudizi e !orme d 'intcrdcno e di l1endo: La chiave. tuttora va!ida, di quelle condanna che riproducono usai fedelmente i profezie è nel ~uciitc avvertimento: non bi. molivi e&aenziali del sià depreca.lo rauismo. '?llna_ mai identificare la causa dej val0ri spi. ~~~ !iu::\i~:::lanfhi:i:t:'~ iqu::ado,;.~ ~~~•~ d:~ 0 U:, 1 /6a ivucnoglt~~~~ 1d tr!':: ache,a della cruda e nuda 11tilit.ì. sunzionc c!ericale voler@li preacri~e,e un de. Ora dev·euere evidente per ogni pertona te1minato domicillo. seria che nessun giudizio sulla e1isi del~ no. Ma perchè dibn@uii in iimili peuimiati· stra epoca può essere formulato, le non p,r ~1.· '!~~i:S:i:•; •~ :~if :r;;;~ :::.:;~:~:r:J: . .:.5.;: potesse avere 10hanto va 1 orc di recriminaz10. ~ 1 t:~;,,;e~:n~":1~'dC:~:~=.- i q::,~:n~~ :~~a~a N~ntr:t~;;k)~~i i~u:~t~7n~::: :t::ier~ 1 !:C:~bbi:c:u~:~:o "~I\:.:~ di scrittori, qualche significativa allu1ione a I~ 1u,:. epoch«: d! :aiidità nihilista non è qui nuove immancabili crociate ideologidl'C) I occa1 1 one d1 rievocare. Mi consentirete ~:-~s:e~~:t 1 ~/e~~li 1 :if:':~sa~~lod:;;~~ ~ter!i 1:o:l:.i~:;u;:r:lila K;~;~\a ab-=I~~;: che. i~ pcricol~ più grave cui i valori spiri· .La dasli Altri. Poichè non è in quea!ione il lual, pouaroo incorrere III una determinata n?&tromodo ~i scrivere. di J)&llare O di QC. epoca è di p1c1entarli come 1toricamente le- aticolare: ma 11 nostro modo di sentire. L, 11:ati-alle vecchie forme politiche e IOC.iali. aalve~za non è dunque nella profts,;one di Tra rahro, ciò attira su di eui il diKrcdito alcuni concclti o leorie, non è nel\'iacrizio· e !"odio destinati altrove. Chiunque non vo· ne in questo o quel partito, di questa o qu~I. glia abbaaNrai allo spregevole mc,tierc del• la chies.a, v:o!che la de~denza, come ognu· t'imho1tlt01e di crani, deve sempre rifiutarsi no può venf1ca,e. colpuce i fautori dc 1 lc d.ideutificare la causa della verità con quella tlottri~c più djver1e. Prima di ogni utile dif. d! un esercito. Ma se lo sc.hierani fin da o;r fe,en!1az1on~ 111 gruppi e tendenze, vi è una g1 per una potenza antagonista contro l'a!tra ques11onc d, fondamentale onestà da ri,ol· è intellenua!mente una falsità, s:il pi1'1no po/i. ~er;,• ed _è di ritrovar~. il senso della propria tico. è un pe,ico!oso errore, pcrchè significa Jlla ieni\b1le responsabilità, è di 1i1tabilire un c~p1tolare lii anlicipo davanli alla minaccia conlatto sincero, immediato duraturo con la dt una ~uova catastrofe mondiale. ammetterne trn11:!cdrealtà ch'è al fond~ della condizione la fatal11à. fornirne una giustificazione af· u~ana .. L"immagine arechetipica di quesla frettarne l"evento. Certamente que,ta è (~ p:ù pumo,daale realtà è, pc: 1 i cristiani, !a croce: pericolosa 1"1berruione di cui oggi poisa es· 111. st essa. anatomia del corpo umaoo ci appa– sere vittima un intellett:iale. Ma non cfobbia· r~ coatr~ita ~ndo la forma di quel .suppli· mo diuimularci le cause profonde che 1 a ~• 0 •• Ne I.a vita pcr,onalc è la permanente rendono possibile. 1 mquietu~1~e del cuore umano che nessun pro. La vittoria militare de'le polcnze cosideue gres_so ~IVIIC; ~ra 1 ' mai placare. Sul piano dcmocraliche ha lasc.ia· o insoluti i problemi st orie~ pr,n~ipa me,_ite. la soffcre"lza dei dai qoali erano SOiii il fa,cismo e il naz.io- P?vcn_: t 11 tna .n:, div:ui ~ndo .i tem· na 1 social(smo.. L!na. certa cinica lucidi!à ha s~,iAm~.i'· v:,neslama,,m ~.'li.a c:ltr, in tolto agli uomm, d 1 questo dopo-11:ucrrale in• opp 1. · a g 1 _ara I cllah, cenue_ illus~on( del. ?opo;gucrr~ precedente. bret~a s:"!~;:e:tda P:;~:an 1 oppure c. Quelli tra I g1ovum 1n:el e tua 1 1 che non rie· ltà f r f?C O 1 ~ s!essa pe– ~on~ a ~Id' sfnre. tutto i( loro appetito JO· :~e:~~a deii~sestoria u~~:n:~a la vcrnmentc s1cch1an~lo e propn~ unghie. non rrovano_.ti. A me dispiace vi pre O di credermi lro nutrimento d~. 111qualche magro residuo le mie parole han'no auun~o un tono cnf~ti: d~.I b~nchetto sp111lu~ledel secolo scorso, il eMraneo alle mle intenzioni. La mia intcn· gia d1ff11ma~o. "!lup1do Xl~ seco 1 o 11. E in zionc. ,i ripeto, era semplicemente que'la q:icste c?nd1~1on1rnult~ .evidente, c~e quella di riaffermare, nel vasto e brillante mondo fo~~a ili d1spcratn. a11d11à_d«:11.~mma,che delle lettere, una cerln pre1cn1.a, ch"è an• Nie uchc avcv: c~1amat~ 11 111h1bsmoe~1.o• che ,una sopravvivcn:r:n: di riaffermare una peo, e. che a cun1. ~ons1derava~ peculia1e vo 1 ontà di fedeltà, una volontà di non 111· del nazrsmo. non SI e affatto dileguata per dire u.

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