Fiera Letteraria - Anno II - n. 12 - 20 marzo 1947

6 LA PIETRA DI DAVID S E fos~e_leci!o ris3Jire da un l'b10 alle in tenuoni pnme che hanno mo110 1'au101c a scriveilo, per incontrare lungo q-:.iestocam mino à rebouu le ci1co1ts,nze (p0ssono ca.sete occas cni, tentaLioni, o meri accidenti) che ne hannC? de1e1mina10 lo sviluppo m una ccr• t.a d11ez1one, potremmo azzardare per rulli· ma fatiea di Dino Terra il seguen:e traccialo In princ pio lo Kriltore è stato co pilo da un fotto realmente accaduto di cui gli è sembra lo opportuno, per il verìficaui di favorevoli * I ra, e la dimf'nt·care al lenore l'ingenuità dl!i p1e1upp<»ti. Quel che più nuoce al libro è il voler essere rappresentativo, Il voler ren· dcre l'animo e le aspira.t.iClnidi tanti italiani negli anni immediatamente precedenti alla guerra, e nuoce anche perchè i .perSOn."lijgi non sono imm-:iraido un polemismo poste110- re alla loro cronaca: il 51iudizio insomma. o se VOKliamo il 1, 1enno di poi», dell'autore entra troppo evide:itemente nei loro discors. e li rende poco attcndib\ii. L10Eno B1cu11ETTJ : 0 f~ 2 ::~1ct:l.~~~ J;';,a :,i:c·dt~na ca!: :~~:::,~e:~:~ ra~l\zi~~:"d :, ~~: ~. 1 ~~:;: ficaz.ionemori'.llee poli1ica, cioè stanca: poi D•~o TERRA: La pietra di Daoid l:.d. la difficoltà di comprenderenel meconio ta· Cananti, l':147· pagg. 321. L 300. le giu~tifieaz·one in tutta la sua ampiezza ha suggerito la scelta di un p:uticolare am!Jien. te (specie di piattaforma girevole da cui J .f t • • • · l'occhio può apaz a,c): infine strada facendo J ra l, 1pocrit1, l'au101e è stato preso dalla (mania di !ar ere M;Ct~ il. libro e, per aumcnlarne le ptopor· Una sontu()l,n \·et-te 1i-pogrnfica arcon1pa• .1;1on1,v1 ha messo dentro tutto quant... veni• gna questa ri~1a1111t'.1 di un pomphl-et fa. va a trovarsi a portata di mano. Facile bot· moso del nostro llina;;cimcn.o. li testo t no l~ng!) una piata come q:iella p:ncelta .. lt.tidouo da C,ulio Valle€e, è aee1,mpDgnato Qunt ultm\a ambizione è stata a parer no-- daUa mm edizione originale h11ina t" cor-re– slto la più ,ovinoia 5iiacchè ha indo!to l'au- dnto ,la ucute noru. Quello che ci sarebbe lorc a rinunciare ad una oculata libertà di da dire t,U 1 1uesto r1~101111ln, è ov,•io La 1eeha, e ha privato i-I lib,o di una p:Clpria opera del Uracciolini è truppo nota· 11er veutà: che è sempre una verità p.irticoliuc. un u·teriore discorso. Ci piace :soltanto Il romanzo incClmi11ciacon scene. pc1hno 8 01LOlineorc, lii \·enu satiri<'11 e 1oh·oh11 {e. piccanti, di galanteria ,a\otticra (alle pr me ~•·e di lutto 1 1 d1nlogo, la abili,,i;imu lec• pagine un amplesso diciamo così estempora· iuca di preparnn: a porlore- avanti i per• neo, su un divano, lui e lei in ab"to cl.a sera &0nnggi .a11r:1,·er:-,o .-la loro i111J)rowi6a o allenti a non aciuparc ic toilette,) nella rie· <1 11 1>si ingenmi scopcrla, Custii;undoli poi a ca Milano d'anteg:.iema: ,I protagonista del iungue, '' 11 0i <lirettnmente vuoi allrnverso romanzo, e della scena di cu sopra, giovane 1ws ziuni e concetti di massimu, ro,•enli e e b1illnntc avvocato si reca poi 8 Parigi dove &pietal.i: «Sarehbe cosa opportuna e giusln in mezzo a tutt'altre avvenlure conoKe un (?on èyen:.icro 60lo mio, ma di 1an1j, che antifasci1ta haoruscito il quale aubito con (.a J>reu) se ne r~ta.,.sero chìwi nelle lo• incredibile ingenuità, gli confida il pr~J>?nì. ;:r~c~e~~c•/:;~e,~t!;f!i r~~ì~ dc:~~\ti:r!:t: M:;>lf~/°.!~~t J::a;:~i~':!i\:;e:c~~C,:.~ bcro lonlani dai catti,·i 1;ensieri e dal• mettendogli l'inc.arico di trasportare in lilo ~~~·::: 1: 0 ..:~::· d~il;~~i;~, p:io:-,\ 1 !: 1 1:~::; 111 ~~ (lui insospettabile) l'ordigno in(ern3le. Come for 1u110 l)(lr l'ahrui ~nlutc; e da ,i or• ~!rn!o 1 .:,~~~~o ~~~ •~ie~ie~ff:;~ua~a;~~ d1J111e e nob.le amore i,ono consumati che durante la cerimonia p1escdta il dittatore $I ricercando un in~arieo 11011neeesaari~, pe; trova ad essere circondo.to da figli della lupa ;~•t 1;1~ 1 1 1 1~;: 110 a h:D~~o~~i/;~i,Qeunfeeg!iiù a~; 1~ e balilla, e il borutc.ito non ha cuore di tlelìniz.one <le\ 1 '.ipocrisia? Queeln mo.S6ima C0'11f"Cltereuna strage di innocenti. Viene c'era nelle orecchie da molto tempo e da ucci,o lui, il (uoruscito, dopo una violenta molto tem110 011d:na111.,ricercandolo Ritro- 1poratoria, denl!o la queslura ccntrde. con \'ari.a, do!>o. ~nlicu lettura, 1 111 le· 11 agine gli agenti che lo hanno catturato, Il brillante <lei Brncc,olim, ci ha rC$Ì ancora uno voho avvo:cato lacia il trAvcstime .lo do ,icco ~ couvimi tfeU'etemitù. di certi 1m1blerm ~cnllnO che a.veva scelto per accompiap,nare morali. La tradu-ziono è 5empre serroto. e I attentatore: 11enlra nella ,m:1 soc:elà, mcntro seppure 1o!volto indu"ge ad uno ,;;ti't> ar l"Europa II entrava in faae di avvenimenti tefauo, è in definitivo effiCllCe. ~;~~'\rt. ':e1:!:t~e di~J9°:"iarz~:e~rr;a~oo~: Proprio attrU\·erso C6SII, 0l11Ji.ci è 61ato diale. Lo scrittore si ferma rispettoso su que• ;J'.~~~~:! 1 ni :•fl:;;:~~m~a s~:~::~~•i~rclirilr~•, 01 ;: sta soglia e resiste alla tentazione. r~1>e11amo, I~ maggi?r scoTTevolezza nf"I pe. Un romanzo come q:iesto non difetta certa. riodo, che e propria del 1esto lnlino. mente di qualìlà romanzesche, ricco com"è di elemen1i patelici, mondarii, avvenlurosi. 1 --- lnoltre può aoddis~a~c .molte altre cur!osità, POC<:10 llKACCIOLINI: / frmi ipocriti • 0 eu• :bt~oquae~!:n;lll~:'L':ll'ini~!:tlef::'r:r~giac:~ ~:lic:i P~~~l~~8 Vi,Ue~O. ed. Pironti Na- l'autorc a tentare di inne!tarc nella vicenda • ' · motivi di .:111i.:a M)C aie (il pr.ota11onistao- slcnt.a nei salotti di aver letto Marx e ne offre utili sunteggi. di non apprezzare il CClr Masche1·e 1· Il gr1· g1' O pou:tivismo e di .sve:c idee precise intorno alle cause che pouoqo favorire la diltatura): •• 0 <f, 8 "0 01 i~i.,ca 1 0 0 opl, 1 c 1 o 0 •,•,"•"·dc. 1 (t~ao::md?,•PfPta""!~amh,,o 0 , Po?ic di .qu?d~cltì di generi. di cpi!JOdi ., .. ..... .., nu1ob1ografi.e1 V19h con Jucidità e spiegali to pari51ìne): e di cnlica politica (J'a:itorc •ttraver-so unn certa analisi verseggiate, 1i domanda per esempio se rEu,opa ne( '39 ompongono la prima pane di qu~!o volu: r~Ìul~O n;U:;w;rli~~i~~er;a)~UeSta est~n• r=~~~rlt ;;~~;tlr~:cr:o;r:i;~~:ic :?iR~: s one, arrche ge~rahca, non impediscono al le~nue .con qualche noi<>9u1gestivt1. atan• Terra di avolge-re il hlo del raccc.nto con :e 111 cui passa un amore di c:ame, un sa• abilità, annodsndovi la sorte di numerosi per ,ore di amplcui che le fa spe.sso ravvici– ,soDag~i e il carattere di molti ambient d1 ,are a piccoli quadrelli veria1ici. cui dà s~prc ,.m ri(e.rimento preci1,o e,• nei Contrariomcnlc a quon10 l'C$pericnz.1 e particolan, amab.le. Dunque a questo ,oman• lo letturn di !ante e lnntc cose del gen~rc ~!~~i:~.Fi;r:FJ::::.~}.1'.:~~~'. ;~•tr.r~.':~t:f:::;!:~,~='·~~:d~; bo!)danza ·'" ~n nam11ore it.al MO. Ma, per titolo di • Stagioni del carcere•· Si tratta ::~ii::1t!~ud~; 1 ti~~ (Te~,: ~~epr:f~!:l~ci~'ic~ di poesie ch7 uguardono una esperienza nf' mani ~i51liano 1\ più .:I.elle ,ohe a vere personale del! autore. un;, parente-ai di pri• t, p~oprie di~agazioni e deviazioni, mentre g_ionia Politica; argomento dunque hequen assa, più ~t,le sarebbe ,tato restringere 1I IJumo nello letteratura di oggi. Anche qui ::.ampo del r~cconto e serrarlo inlo:no al suo 901"!0piccoli racconti. quadri d'ambienlc e vero qucleo. Del resto }e~ra d mos!ra _che 8pirito di ribellione che ribolle e si concrc– avrebbe_ potuto condu:re 1! lt~_,oc~n. 11ut~o ta ottraveno per90na;igi cd epi!JOdi m,rrati e i'a lClOl~eu.a dille p~1l1 pru fel1c1. E CIÒ ir. vcui e attraverso immn(lini non di rado ;ra!acn~;c ailope~o:U s::~d~ ~~neunci:veade~:: concertate con una certa vivezza, ierc bril!ante o, al contrario", eccitata dagli GUCLIF ..LMO PEntONI argomenti, troppo grave. La atoria della pre• i::i~::c i~~!~·:~::~iaJ;fr1r~~stt:sPJ;Wà ~~!: NERi POZZA: Mas~hera ,in grigia; Neu t,:: del sovvenivo è condotta con vera bravu- f. ~-~zza Ed., Venezia, pagg. 64, edizioni .Una ristampa E' lo (JUDrta edizione di un libro che sta Jiveniamlo cl11ui1•0 nel gru11po dei memo• rial.i, 11 gra!We 11ut·ccsso 011enu10 da Mo• nelli con quei:lo volumti non i:, paragona• bile ad ::a 1 1r1 del no~1ro dopoguerra. • l.11 nuova edizione, com11le1a111ente ri• ~•1sta, ree~ le seguenti novilà: l'appendice e stata runaneggi:un ed C. diventata Nme. Di c1ueste_ le prime 29 se.no nUO\'i66inu, '" . c?ntena?no materiale inedito {tra eu, I t1Ucgg.1r.unen10del princi1)e Umberto e certe rivelazioni <li Cran<lj}. Nel 1e910 J~I libro. iuoh~e. sono s1a1e rifolle le pa• g111e f'he descrivono alcuni avvenimenti rie! 1>0mcriggiu del 25 luglio (111rcaziom. d_iSt•n~c nre 1101iziedi quel giorno) e co• "' l'wwne <lell,a prindJ}eSSo di Piemonte dcli.a !tnalc !1('no accennate i ro11idi colloqui con g1orna!1s1i e uomini po i;ici, fatti a I.a Luona, mo11nri dinnnzi ·_. mezzo lilro. 1:.: una panila ti l'altra di scopone (par. llle 11_!Jé: quali. per eonfe.sslone direua, par• 1< .. -e i>l.J il MonelJi ,;te!.60). Mo al. di fuori Ji qneEle novità conte• lluti6tic"he, noj vorremmo 1101tolioneare,ae· ccnnan~lo a ~ue&la risrn11111a,n le quoli1à lett_erunc del! oprru. 11 <1uelfo enpic111,a di ~crnlu~a lungamente ricercalo dal 1\,lonelJi e realizzatn poi . cor) ev.<lenle ingegnoso ~~orm. Cr~re cioè un linguaggio leucro rio, uno ,.11le al scn·i:tio di ovvenimenli p-olitici n ili rronnra c-orreute che 1>rec-e, dcntj rncmoriuli o rorris11omlcnze, ci nve• va?o ruu~ c?no•cere ~1·ialbi, volgari, 11011 11111 curati ili un ra11porto tli t111e;,wr:1. Di ciò bisogno dare t1llo al Monelli e u!'a .-u~ (IUt1Ji1:i di urittore: 11uolitù. che ,1 ray~ t\•a e ra_l(giunge !a \"Criti1 e la bra• vu_ra In Cf'r!o pagine <lc~rrittive, e ::incf)r IL~, J)e~ nut, in c1uclln nurniero, vivace e .,bd.e. d1 ra1:contare ili avvenimcnri me1•• canrr,•. 11uell.1lu cui moterin, 1 1iù f:,,•,lm,:n• te d oi;n, altra, i,fuggirebbe alla presa di una ~aillura e i111lulgerebbe alla facilità Jell'appuotu. , PA01.o MoM.u.1: l(oma 1943 . Migliure&i eJiture · Homo; pag. 3to0, I,, 380 FIEHA J.,E'Ii'ER.AR1A L I B R 1 * POESIE E DITO dall'u Acad:-m1u_t~~i Len51a !·urla• na » di Casarsa 1n l- nuli, ecco un p1c:o– lo e bianco canzoniere d·amOrc scrit:o da Pier Paolo Pasolini non pet una fanci:.illa ma (in qJest' epoca djlaniata) pei la II nonnuccia n mol~ 1 .a l~~\-'aso;ini, ch"oia lega la sua voce a un·occ.uione t.::nto lta51i\mc11teuman:a e cosi Ue\icatamcnle appoggiata a un mon,en:o d1 vita familia1e, anch·ìo l'ho sempre t co1datc, dopo la lettur.a di a\~une _,ue )' Poes·c. l'I. l ·..: sarsa n (2). Le quah K.nlte 111 que111d·1"1'1a friulann dolcemente intiiso di veneto ebe 11 parla sulla riva de1ha del ·1 agl1amcnto, rm rima5ero impreue pe1 accenli che mi 01ace riproporle almeno con :.in esemp1v. Quanl che la ,ire ,/acine a lis /onJànis il mè pai, fc di colo, ,ma1it. /o soi lonlàn, ,icuà,di lis s6, rànis, lo Jùnc. 1/ trl$/. linlinula dai gris. Sùnc -il Hosà,i, pa/ prOs al Ji scuni,: jo lOi muàrl al cicnt di.1 /i, ciampànis. t-'orèsl, al mè d6ls slluafà so,' il r,lan. no ciapd pòu,e: jo soi spìrit d'am6,. r.'a la SO lièrc al /Òrnc ,li /onlàn. F. ora è con commuMa letizia ch'io 11\rO\O questo timbro (queata così iir.mdiata e pulita capacità di desta:e un'emozione cci m-ui in apparenza più quot:d1ani) nelle poelle m lingua qui ad:.mate, in ciascuna di esse t1an• do ceni parola, senz.a il minimo tc:itcnMmcn lo. ferma al suo luogo e .al suo peren.orio ol. licio come ciascWl dente i'l 11n11dentatura Briflono i campi nudi fino ai piedi ddl' A/pi. I chieriche/ii impubi contano i Mimi .,on dolci llOci lliOe .. , di Pasolini pc, la lim1tatcua ~ quelle che vorrei chia– mue le sue pos.s1bili1.id "uso pub~lico: dico per quel suo rimanc:e 1ncotenala a un'imprc• scindibile circoatanza, r1fu.ando•i alla ripc– li2i'One in modo che dilfic lmente (e molto 1mp1obabilmen1e) il lettore potrà usarne un ve-:so per cs.pr1me1eun suo moto, un luo la– mento, una suo cm zione 1 eco~do l"ofhdo più proprio della poe~ia. Una dcfic cnza da nm. proverare a Pasolini) Un ,uo de'ibcralo pro. posito. piu11osto, una sua dc'1berata u11 ]tà in cmagg·o a :.in· f:a11~cnle ch·cg!i de iberata. mente ba voluto ger.eral zzare 11meno pos,i. bile: egli che ha cs.1u1i10 11 1uo .nlento co– struendo con tanto n1tc1e ques!.a piccola ma ferm.-. art:c alla sua memoria. GtOli:ClO CAPRONI (H PIER PAOLOP4SOLINI: I pianti - 1-'ub. bl,icazioni delru Act.demiuta Cns..n:i. in Friu li», 1946. (21 PIER PAOLO 1-'ASOLINl:Pouic a Co!il1· sa · Lib,eria Antiquaria, &logna. I profeti del cinema Il nome che si fa generalmente per indi. care l'invento,c del cinema è quello di Lu. mière. e ,i parla della famosa serata ol Crand Cnfé il 28 Di-:embre 1895 come del· b prim.., 1appresentaz1one c.inema:061.;i.lica d:"!;/.: ;·ic:io~C"di ~:PTft~e è 1:ne:;: Chi vo&lia, infatti. oddentrnr~ nei meandri i;!~~r p::=~~ dd~ u~~ne:~•111~:à ldt~!m~e~ tr.ucinato da svariate corrcnt,. Come tutte le ~nve~z;oni, _il cinema è frut~o d'una l~n51a sene d1 espe11enz,r; avvenute 1n oini pJes.e. La F,ancia ne rivendica la priornà, ma si Sono veui della X.Xli epigrafe in cui è S.1 che l'America non 11 considcrn 1xo1d.a a descritto. ,150110 dolci nubi u, il funcrrle del· neu:.ioo anche in qu,sto campo e che l;;i la H nonnetta " - versi che forae piacereb· Ce,man·a e rlnihilterra redam;no la 1eo-– be10 anche al più isfanhnco dei n)l;tri l.ri· pe:ta di t.-.luni 11trovati fondamentali nella ci: a Penna. Senonchè le citazio'li sono s:oria degli .apparecchi c-inemat/:lgrolic:. l..,;ir ~iffit:ili d:i quesle pa51ine tulle scritte con rcbbc !acile, d'ah·a parte . .ammettere la re. 1dent1ca lieve preuione del penn·no. dove gclarità dei documenti americani, cons.de . n ventisette minute epigr f 1 è contenuta la Pando il nome d1 Edison. MA ecco che ad cronutona d1 questa nonna che le ne va u.n .pr,imo attento e$81r.C, intorno a Ed.so 1 01 questa nonnuccta p 1cna di pud1eo 8 lenio ficmcono t_anti_a!tri nomi, di collabo aton ma anche, a volte, di piccoli pi:c<»i ... s:atti o p·ecurlO)• più importanti d. lui. Jeri.kms. I l · V u1 non 3apete . o /1gue • a che posso A,mat. D1ck$()n, i fratelli Latham, Ora1 gc, son giunta. · Non sape/e • perchè non phr:- l:ausle, Le Hoy,_ e via dicendo. 1-'er r.sem g~le fidando ;, e non vi s/rapJ)'Jlc la /ree• pio, furono prec11al!lentc. Jenkins e Armai rw... (V). 1/ prete mi bagna d'ofio . . c~e venderono a Eduon ,I bre\•ello che qJt– Ma/cdel/o 3fo, e ooi tulle, /i lie che non tlL doveva lane are nel mondo come suo. I gridate alto · il dalore dc/ mi; ullimo swr fratell, Lumière, dunque, ebbero dei pre no... " (VL'J; che la .dise&nano così pun cuno1i. Se aprite. iJ I vo!umc dello s.o a ,;cntemenle viva e pe1c1ò contra.Cditto 18 : •• /o -éi , cme~a cne Ge<irge ::..adoul (cr11Jco d 50110 moda . e voi piangcle inlarr,o a me. . )pera). viene pubbl cando, vo.i vt.dete che Ma il iJoslro pianto è peccalo .. Lasciatemi ·«o s1 occuoa 1m1c.: men.e delh p cis.o 1 . sole· e andnle a canla1e ne!J'o,to •• Andate che va dal 1832 al 1897. Il cinéma/agraphc a confare nel /ocolo,e, - che brilla bealo . Il Lumrè:e v, appn1e ol capil..;lo tredicesi anche, pri~o di qu~sta. povc,a . m ria " li\/). :no. Nc~I altri dodici. e in .q_uelli che se• N_è e è bisogno d1 nc,,mere a un·ormai gra· ~uono I autore ~enta da conc1!1a_1ele vane t:l!la se enza per DV\"Crl1re lo ,cario mrar.o d. ~cn_troveae e d1 lar !:ice su quei tempi ]on. voce trii le prime parole e le seconde: tra :am. 511 quegli esptrimcnti ,ud me:1ta1i, ,e quelle pronunciate dalla crealura che non iuendo tutte le strade possibili. Sono st1ade vuol esser sola a sof(rne e quelle veramente .:.he porMno, come si vede, molto ind elro pron~nciatc dalla u nonna u, memore d .. ! suu nel .1empo: ai prog1cui miziali della fo:o• officio anche in quel!' ertr .mo f ang nle. Anz Jr~fm .. n~I 1851, che cons_ntono la nts:ita dalla II non~ella u. dalla e( non 1 uccia 11 : pci. dei p11_m1 apparecchi di_ fot~rafia anJma:,11,: chè è prop.~10sul. veu.eggiativo che 1'appog- .!Ile prrme r_p,esc dopo 11 1810: tille scoper. g a_ tulio I ,intenerimento del nipote poeta, I~ essen-z ali e allo sfiuttcmenlo commcr· egli non sapendo a volte trovare a'lro larrcn- cial,c a part_11edai 1896. In br-vc. la p1ei· lo più vero di q:.iello della ripetizione del ·to:1a del cu,ema 1i ~uò r1a»ume1e .in que ~~e o, appunto. del vezzeg~iativo di euo: st? lappe fondamen1a_l1. !la_'e~u e St.1mplc Nor:nuccfo, n.,nnuuio . nannu:c,a .. c.luamo g:_ttaron':', nel 1832. 1 prmc. pu d ,la u,.1esa !olo nei campi ... " (Vll!;, Un int~ncrimento ! custruuono appa1ecchi a di5e,._llo animeto. 1\ quale scnltlc che delicata eo:da giunge a ~eJ 1834 Homcr _ere~ il naEl:o delle 1mma t~~re: 11 11 saltengo sulle braccia . 0 co,. imi. Dubcscq, Segum, Cla:idct, Wl-eatsto p1c1no ... !1 (XIX). n~. doPQ d 1851. -.1nimaroqo delle lotogra Non si ~uò eh edere !empre alla poesia f1e •~rese succen v.amentc_. Ourr.~ t, Uuccs una concl:mone asso!ut., - il (f grido unani• du. I lnuron. Cook. e alt11. cos.ruuo:io m:c men. Ed è .Pe: ciò ~'io penso c~e una poe- chme ~a presa rudin!entali, mentre Hc)L ,1~ tanlo.P_riCafa com è questa dei f( Pianti II Bombo:izc, ccc., pro:eltavano loto an:mate di 1-'asol111. va accolta con simpat:a prop.io [~ 110un~i st:;~• n:lmfss~~hatius aveva già Cerca e IN CONSULTAZIONE GRATUITA NEI PHLNCIPALI LOCALI DELLA CITTA" '11LANO • Vi11 G. Cuf.nti I 1'df'fouo 12342 Le prime riprese degne di tal nome risal ~:~e/ p~:~!~io~a 501 iì';:;;: t\Oi!~auf;tidgd Jansv., nel 1882, Ed son dà vita alla pelli. cola u_a~r:irente . e per!orata nel !889. Rey fW\u~ mizi-a. subito d('lpv aul'-n'1chc prore tlOnt,. seguite da Le l)rince, Creene, Edi- son-D1cbon, .Marcy·Démcny. e po;, m sed.11eyubbliche. nel 1B95, da Le Koy (~eibra10), Latham (aprile), Armat e Jen· kir:s. (sel\e~bre), Sk.aladanow1ki (novemb:e. Lum1ère (d1crmbrel. Ma l'apparecchio d1 quest'ultimo è quello ·che o:t,cne 11 1ucces w p ù grande e dà, effett1va01ente avv11, alla gra~de indusl'ria, se non alrar:~, cine– matcg7af1ea. l-'01 Méliès, .adattilndo al li!m i s sterni del teatro. fa dei cmema, lino ad alloia st::mplce cuiiosità scienlif.ca, un au lent1eo spettacolo. M~lt~ onestem.ente. Sadoul concl:ide il suo fena11u1mo studio r spondendo alla doman da H Chi è l'inventore dei cinerr-a) 11 con la seguente, 11sposla: 11:Non e 1ste '..lf\ i ven10- re del c..ncma. ne es11lono dozzine. U1a sc::,– perta cosl complessa non pote,a es ere ,ca I zzala do uno solo u. Il, I b:4?, anicchito da una amp a biblao gr;,frn, Cl S!mbr,'\ opera de!inn della massi· mn attenzione. EtSa è condoua con u, 1igo. re eh~ n~>npuò essere che utile -.11cinema, che d1 •rigore hn. tuttora b so1no. Studi d, q:ies)o genere gli e.re.ano , delle basi dalle 0 1 1,al.1nes.sun elemcnt.o. per lrivo'o che s.a (d,v1smo, per esempio), potrà più scalzarlo Aiic111~1.ANCEI..O AN'l'ONIONI CEORCES SADdUL: L' invcnfion du cinémc1 (182-1897). Ed1t\on1 D noCI. 1-'.riJ. v,.,1u·– me su carta palu'.ala di 362 p,3rnc. Li· re 1000 e.rea ABBIAMO ricevuto: UN 't' UTA.NC: La Cino in guerra (M1· lano, Bcmpiani. 1947, pp. 356, L. 350). Vice lo s/e,so Lin Yuf1,ng nella pre Ja.:.ione: ·· t.Jucsto è essen;:;ra.menfe la ,efozione di un r>iagaio, ma è mro 5pe ran;:;ache questo ,ittalto dello Una vitta da den/ro, presentato con piena /ran– che:za, conlribui,à a una miglio, com– p,cmione del popolo cinese e dei suoi problemt. Credo che la conascen::i co,ì 11cqui3fo/a sarà più pio/onda e più infi• ma ,li quella che sj -o/le1rcbbe da 1111 llolumc di saagi ccon'lmi,;/ o politici ". A lettura J,nita c'è ragione di candioi dc,e codellc paro!e . • Scgu11c Io JcrWore lungo queste pdgine lascia d1J1Jùero J"im p,eu'one di addentrarsi nella C1n:i e di lii ere i :;uoi p1oblcmi. Ma n n ci tem bra sufjicienlc dare atto che lo scopo delltt •' ccnoscenza ·· ( che il vo:11mc si propone) è raggiunto. Occorre p1edso· re cClme: perchè è il modo quella che sopratul/o dctc1mi11a il jasc:no pcrlico· la,e del /ib,o. non suJl1cien emen!e esprello del lito/o. La Cina Hl guerra: ~i trai/a di dcsc,ioere un po;iol,1 in u.1e. poco della 3Ua sloria. Mo I epoC1J.. dice Lin Yutang. è " folla di giorni e tu/la piena defle difficoltà de/fa vi.o; ma se noi potcuimo rilrovare un gio no. un mo. menlò, rille/arne il si,;ni/tcalo completo e m~nlcnerlo nel gimlo jllllcO, 110/ po tremmo essere allora buoni s/a1ici di t111cfl'epocà. così rispecchiala nel modo in cui g/1' uamini e le donne mang'ono i: si Vestono, oivorro e pen$llno al do-– mani ". f'ou,amo dire che di tali '· giomi '' il libro è ricco. l:.d ecco p~,– chè Lin Yutant senza essere un pu/i/i• co, nè un comuni.113. nè un Jocio1ogo, ma semplicemente un ·· oa~abcndo irre• sp'òn$llbile " come ama dirsi, può da1cl dello moderna realtà cinese un rapporta non salo colorito e mouo, ma precilO, incisillo,.. che louia /,rccc non super/I• dal; ne/fcnimo iet /etto,c. NINEITA S. JUCKER: Porigi a me::o- t."ovb~~m.a, Lamp1telli, 1'147, pp. LIL. .L 'aulri.ce è una ing/c,c, compagna d. un em,~rato polilico ita:i_no, e quei/o l~b~o è 1/ suo di<1rio parigino dal prin– crp10 della guer,a ollà liberazione: cirr– quc anni. L"cd:to,ia d1 quel.O dopo– guerra ci ha ormai guastalo il JXJlato in fatto. di d1arii; Ionio più llolenfte,i b:so Rfla ,icanosccrc che questo della /ucker s~ /a leggere e ha un prop,io sapore. I:.· ncco di fatti, di figure, di t»sc1llOzfoni; s:01re11a/e e aculo, j,ullo di viva p~,tf'• cipazionc e insieme di quel cerio dislac• co che permette il fair play e /in l'hu• mor nella haJedio. t:.' un lib,o come può scr,ve,/o un ingleJc qu!Jndo ci si mcl/e e ci aa /ore. L <.1mbienleJ1anct!St ~oll,,,bo,az.1onisla o reù/cnfe. que lo dcl– i cn11gtaZNnc e <LJ>dlo degli occupanti ~n lui/i llisli con "cchio ,1//cnlo e cri· ..,. l1co. t.' una l-'01igi ,cccsciala co)me un R'!on~o. Anche vc,,o gli 1/J/iani f' auliice si, dr~s1,a C~/Utlllime, .c tu.lo il J ario ~o. ~n 1mp,ess1one di srncerilà e obb,el· l,11,ta, eh~ accreJce I in/e1cue dc.la Jet. /uro già auicwa/o da.la uillàcilà tutta narro.::ione. MARCEL: BRION: Le. Pré du G,and .Son. :hi (l~St· Laffont, 1946, pp. W8. f,an· Titolo de/ roman.::o è il nome d'un vecchio e suggestivo m:n 1 ero dove si ~~ 0 0•:~nJ: d~ 11 ~in~e:: ,:~a ~~a m:?:e;::: s161/; _e u~ po·. !lrallagan/i, aJ/1d_ti a un llccc~10 z:o m1/i/a1e e archeologo. Nel– la c•c~nda inle.,llengono anche due per• sonaggi. AngclmrlJlu e il ca 'afieic f(o... berlo che restano a me;:;z· aria Jra la corposa realtà e la pura fc.nlas:o, e lui– /o ti l,b,o è uno mescolanza di quolidia• no ~ di Janla,lico. ~embra che r ou/òrc abb,a ~olulo adott.2re la formu!o bon• fcmpc/1,ana del realismo magico. Il ri· ,u/toto in questo caso 11011 è eccezionale dando lullavia un romon.:o delidJ/o ; attraente. HOVIH' A~ NOVIU' Stefano Jacini IL REGIME FASCISTA tu prima lucida 8i11te;;i del veutenoio tragi.:o l'A<:HO: 22H L. 25n * Gino Severin i, TUTTA LA YITA. Dl UN PLTTORE Dat Futurismo al Cubismo ,iella Porigi di. Modigfiaui e Picasso l'tiCl,'IE UO • 18 ll/,u1ra•io,.; • f,. SSO EOITOHF. GAH'lANTJ

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