Fiera Letteraria - Anno II - n. 11 - 13 marzo 1947

FIEH \ U::TTEH.1\ Ili \ UNA MOSTRA E UNA PRESA DI POSIZIONE Quattro • • art1st1 fuori strada C'è un gullo ormai, euu.pco. un lingu1gg1o p1llc11co ccmune, un'intc1nn1.ioralc r1gu- 111tivadiremmo. te la parola non lom sol– lcLcnnte ad alcuni e invisn agli altri: gu5to, e linguaggio in cui gli italiani ii 10i110 fl.CCQ· stBti m lc~po debito, per cui, an1.1, potieb– bero pc:~smo vnntnre ,:ma pricrilà pC"lchè, fani i conti delle dnlc, Gunuso t'u cub1!la prim:i che ln nuova gciieraz"onc. Ìrancuc ri– prcndcuc quctta che Ota ,'inlc,prcla come la 5trada maestra della tradizione frnncC$C– E dunq_ueche ci stanno a fare dei simili 11- ~1datnr1, questi quattro 1C1nu1nùi, dccadcn– listi, e.eme qualcuno di loro pcr~no oia chia– marsi, nosta.\gici ev1dentcmen1c d1 un lca– t1ale furor sacro o di un'-0mbascia crep:asc..>· lare, e•prenioni1tici ccme U: ancora l'E– ipreuionismo fos5e I" uhuno verbo della pit– tura. e p1ovinch1li tulio s..mmDlo, vi1to che iC in loro e 'è qualcosa di ccmune, si rico– noK.C nel!' attacco coii 111tradir.ione c10mat1- ca di Morandi) Si direbbe che solo per essi 5Ìano valsi i paraocchi del fatcismo: che non abbiano neppure senfito parlare della ri- prc.pric perchè includono anche quelle prc· messe non sono di1cOntir1ueo co:-tradciittor1c. Se in pnmo luogo \'E.1prcuioni1mo si pose 11 rea1ione dcll"lmpreuicmsmo sul piano della cultura, sul piano c1~stcn1.iale fu ben allro, e non s[ esaurì III queui o 111 <1uegliartisti. pceti e pittori. Oggi, ncl-'irnmonto dell'Eu– ropa. q:aando ognuno che pensi. per lorr.a rncappo nel problcmu. dell'esistenu ccsì co, me viene posto datl'Esi5tcntiahsm~ $C una costnnle del pensiero s1 può u1dica:e è pro• prio nell' ossu,d,tà in cui vic.11prec1pitatn la vita dell'uomo e che, si accolga o no in que– sta e5tgesi, non lucin scampo che m un su· pe,amenlo mi1t1co dei lim ti della conoscei,. z.a umàna, Che di quutc, mondo co11vulsoe marto,iato, senza ft'de. e pronto a ricono– sc.ersi unicaffJ,' :r.le ncll'am11do, possano solo dirsi inte:pu.,1 autcm c1 1 ferventi d, un or– dine sia 10eiale o formale, 111rcbbeper lo meno onard:ito aff11cci11rlo,Che poi propno in quetto mondo, solo perchè III cerca di un crd1ne e d1 una ai.che p1cca1;a stélbilità. si esi– ga dal pillore che continui a com'lmare spc- tendonQ con una lucidità che 1alo:a è pe1hno di remora al fastigio ullimo, noi non a\ remo ne»!lrJtl ragione di espungcrli dalla nostra c.uhura i!llualc e dal nostro tempo, E come questo è il punto da cui c· srnmo mossi diviene anche il nostro punto d'arrivo. Che non di apotbt1:in alcuna vo11emmo gra• vare la nostra co1eien1!.B e il rupctto che ai deve a quella nh111i Dei qu.ittro, due lOnO così ncti alla critica. ctlc già ben poco ci sa· rebbe da dire olirc le 1.1p1e11ti onnli5i alle qunli sono stati sottoposti. Toti Sc,nloja. che nel generoso e acutiuimo ese1cil.10della cri– tica rispecchia :ana lucida cosc.ienza del mo– mento figuml;vo europeo, persegue u113 fl· cerca d, alruttura cromntica che non 1i afh– da alle sole cerniere degli inl.ini. Come si è 'llpulo spogliare di quel tcnsib1l111nonei lecco che pareva graz:oso e tuttavia aspi,ava n rr.ctivaui nel ritmo, così ora nella séve,ilà di unn diu1ibu.t.ione cromatica, che pd1stilla Ioni crnbrcsi dt $CT3e liqucscen:tc ambrate di luci tra1eo1se. non è e.cito una n:.iova e r.iffin-0.tavalenza decorativa che ricerca, ma piuttostq la registrnzione attcnt.a come d un g:ido interno alle cose. L"umani!à che I 1m– pe~na non è eslet'zr.antc: la natura a cui si 1sp1ra non è quella dell'auimo felice ma quella vicina a precipitare nel bnrntro dcl- l'nngo1ein. ... Per S1radonc c'è un tale trnsporto iniziale d1 fronte all"oggetto, per cui que5to veramen– te ricsc.e a fondere, -0 vDporarc, raggiunge levitazioni eteree, sicchè in quel momento steu~ si P'-'Ò trasporre nelb pulaa.t.ione di un ritmo quasi sfrc1111ro, ineontembile, Come da solo movesse per questo cammino di vo1t1c1 e di ingorghi, è ormai nolo, e come snpeuc filtrare per suo conto le più sottili esperienze lcnDl1 rappreKnlD il suo vanto figu1at1vo ineccepibile. Di reccnle all"c1lrazionc irrue11- la dei suoi motivi ha posto un accento for– male anccr più deciso, col senso d1 uno 1p11- zio quasi così depauperato e 1,riva1ivocome quello della Pi1tu1a Mctnfisiu, 1pazio hm11- 1e, che fredda il disperato accento con cui il Cclo.ueo s'imponl'va come !1110scheletro calcinato e immemore, o una Marin.i sospen– deva nell'onda imminente il sommesso 1111- guho della riva. Con che sinmo oi due 11itvnni meno noli: GIOVANNI STHAOONF.: C11fosseo Ciarrocchi, che dnll'nrruffio semp1c più sot- 1ilc e impresc.indibile delle sue .acqueforti è giunto ad unn pittura che è tcnetinirna e precipite, nd felice colpo di mano con cui sottrae ]"immagine da una rcallà versicolore per disporla in una g.ammaclic un fluido ,u. se_gnnto, come un inf:aso d'crbe. 1ouomette o trattiene. Sadun, che dalla 5Ua prima in– tensa awg1euione alla quotidiana e riposala realtà dei sensi - da cui non fo aliera una 101tilc espcticriza cubista - è giunto ad una ri1ra11isticache colpi:!Ce lo 1pirito e mano– mette la lettera con un piglio così deci1o da far quasi dimenticnrt- il loll:orio e la ~, .. fu– sione che foggell.:, sul>11ec. Logorio e :ra• sfusio:ie che ncn svno arbitra:ia dcformazto-– ne, ma il ritrovamento di una luce che s"in. ccrpo,a plasuc.imentc a Il" oggeito. lo ucre:1 nc\111confinua e ritmica o,mosi di luce- e di colore., lo sostiene e lo svolge come il 610 melcdico interno di una musica. volu:iiorie figuraliva avvenula di là dalle Al– pi. Tulle le per10ne debitamente informate che quc1t'anno 11 1i porta" il cubismo. do– vranno 1entir1i a dian~io come ad un"esposi. zionc di modelli di d1ec1 anni pnma, hoppo recenti per e11ere antichi e troppo vi:sti per euere n.'Jovi. Francamente questi pittori sono fuori strada. e per di più pcnono p.,rcre -presuntuosi, Per loro il cubismo ufficiale d'oasi non ha nulla a che f:ue col cub:smo .autentico. quando fu le:iicne di forma e non • gretlo galaleo di formali,mi, qunndo la 5ua rivolta avveniva prima del quadro e non si limitava ai ritagli da 11ppiccicarc sulla tela. quando 1"indi1ilZava all'imma~ine e ncn a creare q-:aeslo esperanto figurativo in cui o– gnuno si, l1ova di casa pe,chè la casa è scn– -za padrone. Per loro non c'è prog1essionc -dal g111l0all"arlc, ma. da\1'arte al gusto, e non conta come pcrento,io che il proprio co– •tituiui dell'immagine a ogg:cllo, ritenendo <:hc le codificazioni ufficiali di un gusto sono la stcu 11 imbalsamaz;one def c1cc1re nrtisli– co. Si ,ovvcngono pe1ciò del Manierismo. e~oca ncn del lulto gloriosa. ch«ciiè si ..dica. della cuhurn europea del tempo, e di quel che fu l'a,/ nouueau o Libe,tq, altro mo– mcn10 di intemaz.:onale figurativa, del r';Ccn: te Surrealismo, per cui gli arretrati p1Uo11 italiani ebbero pcchi crumiri. e del Nove· cento d'irfamala mr-moria. S'illudono :stori– camCflte che l'aulcnticità creativa d'un'cpo– ca non è dat., dall'uniforme, dallo 5tandard, dalla fotsiluionr- di uro stile, ma piuttosto dalla moheplicità dei motivi che giung:ono ,Ila forma: e come non si 1en1onodi bollare per ritardata ii un Gentile da Fabriano di fronte a Manccio o un Bouicelli di contro a 'Michelangelo, così non ti .adattano a rite• nere e..auriti prcceui formali per cui 1n pie– no 1viluppo. r}è attitudini ver1o I emtenle ancora assidue e partecipi. Il R_omanticis~o per loro può non enere anco,a chiuso c cstrn– lo: e 11Romanticismo non sarà chiuso ed estinto che quando veramente cgni uomo mo– derno si sentirà in situazione verso l'esistente in modo del lutto opposto a quello ,omanti– co: cosa che. seppure augurabile. è ben lun- gi da ,ealiLzarai. . Con ciò lC ne sentono dire di tutti i colo. ri i poveri quattro 1viati. Non è che un i"'!– p;essicnismo stanco il loro, gridano gli uni, Ma è facile eccep"re che in nessuno det ~rf:~~: d~u:ir,:~u~~ li° l=i:}:~~o ~i ti: 1 i~;i~ ma istan:ia inlcrior"u.ato e commosso, .sot– lratto all'at11mo fuggente e riassor~ito nel: l'allimo vilale e necessario dell'artista, in C.JI .div:cne simbolo e sigla d"una realtà d,vcua da raggiunge:c. Ed è fcrsc privo di giuil1fi– cazicne questo loro porsi di fr_onte ad '!na realtà che per nulln si placa. m un o,dm_e prc&lahilìto e rifiuta di farsi prendere le '!''· .sure per ridursi nelle compiacenli formo1.10- ni del cubo o dell'ellisse> Così calma e pa– cificala è la no1lra vita. ah ron di C$teti, da giustificare solo la d11in1egr,11.1.ionedell 'ato: mo fonnale, da siabilire una d1stan:r.a cosi invalicabile trn oggello e cosc.ien1.a) Ma co– me riproponi, dicono altri, un Espressioni· smo 01mai pe:enlo ,g.:aosi che le premesse d'pggi fossero quelle del 1908 o del 1919? Le premcue 5000 cc,lamcnte dìvcr5t, ma cics.amcnle cc.me in un c1lcidoscopio il cubi• smo-surrenlista dell'ultimo Picauo. con i co– lori di Mallue ridotti a vetrofania, nell'e– saurimcnlo dell'ennesima rormula dccorallva, questo è per lo meno sorprendente. 1-'er noi che non chiediamo nessuna •punl:aale corri– !pcr.den:ia fra l'artiata. e il proprio tempo, la ~~':o ~:::~~ca :C:OevoFa':1:'!:àcc:, ns:P~~:~ diamo di ravvisare all"origine pnmn di una pitturn lo stcsto r;tmo convulso e disperato che accompa.gn ;i il c.otso della no11ra g1orna . :t~ d~cs~:: t~a~,':::;· ~•t~~da~~- 1 Co~1 1 !~,:~ remo tuttavia a chiedere -0 questo pi1lore che quel r,tmo convulao si pinchi, e che la sa.i umanilà ulc~ra1a raggiuriga la cl-0usoln della ferma. E se .all?ra vedremo. come per que– sti quattro pi\1011.che non si credono affatto dispensati dal S05tegno intcrnca d"una 11nd1· zicne formale pe1 pc1sonale e singolare che sin. e che n qucsln clausola della forma essi Veda il lettore 1e abbiamo le traveggole, o, se ne sa più di noi, benevolmente compa- lisc.a, AHL\OLDO CJ•\HHOCCIII: Autoritrr1110 •·un I.a 5 Scultura di Leoncillo ~i'"nomi c"è 1111 destino: talvoha si tratta' undo i dati veristici, egli giunge nd un :~:r'~toc t ~~ l~:i:he c;~~·i~;~n:'i~ :~u~~ ~::f1r:•~:1>: 0 i11~::~~ar~ rp~~~i1isba~:ch 1 t'; a rafforzare e confennare il carattere delle rococò. ha'd~; l~~i ::e1~~~":~~C:t 1 i 10 M;:,n:•: re E~l]'~~ol::iic~~ 10 d~~\t~~~~::J!::~d:I '7cnafi~ In chioma chiara 1agli111a criniera, la forma rr1,.1o getico .il barocco e da quclto ,!!ll"esp1e1- dd viso lcgge1mente prolcso in avanli e il sionismo. In questa prima fase Leoncillo m– elina sia ad un.a decoraz.ione fastosa e b1:t· zarra come per esempio, in certi uionfi e vasi. 5i.a nd un·c1preu:vità patetica o pole– mica come nel ritralto di Donala o in cerle figure di 1inis1Jatie fucilati. Mo oggi Leoncillo, sempre più sc.avando nel fondo dcli:! 5ua upi,azione, pare tende– re ad ~n raccoglimento e ad una scmplihca– zione che lui. nei suoi di&corsiwll'arte, ch1:,– ma nstrnzione, So110 ~e .:OlC sue migliori, co– munque: e si vcdn la natura morta della bo1- 1iglia di latte e delle uova. così sobria e ~:~i~:v:r~edi; i-\ii~:dSc.:Fo'i:~uteoi~iÌ;~, 0 t:~ un°1\!te d1fl'ic1lc i: arngobre, ha già in grrn pMte vinto I.i sua ba1tagli-0. Leoncillo: un lcorcello che d;vcntcrà prcslo {eone. l\.1.BF.lffO MORAVI,\ IL VEi\TI FEUBHAIO l,a ripre.m fo sw1 11t1ii;i,ù l'AMoc11i:.imw artistico-cul111n1/e ''l..11 St>mi,111'· co11 ,ma moslra fH!ramwle t'r'fo 11."trict• J,imla JJ011uj111i aµcrwsi 11<'llo /il111lio 1ld/'1:r,i,1a srr.ut1. * l'Rl-~i\lÌO TOHli\O. a To,i110 clul 15 /eb– disegno degli occhi, r:corda ,·agamente la br11io ,,t 15 11111r:•1 )9f7. Comitato 1,ro11111- fac1e1 leonino.. Ma un leone molto moder11tJ. tore: Si>11::u,>1m (we~.). Bargi!J. Mu.dru• non araldico nè naturalistico. un leone biz- ir11111i. M11re 11 i, Va,•nrro e Sot1Sa5J Jr. Co– :tarro e stilill.ato. un leoncillo, insemma. Do- 111iuut11l'o11ore: l'rc/ettu, Simfoco, Vie,• v~ quei due Il da diminutivo latino ap.giuuqo. Si,uU,ci, Cnl•s,~o. /'11Store, B11r:io. C1,,m10. no al lermine di leoqe qualche cosa di affcl· As1i (vwrni,1. 1Jc 1 le Ar,i). Agosti {(foe– t-:.ictoe di strambo. ,nON"). Mllforc11 (un. Bello Arti), ,,roJ Fuori di metafora, Lconcillo, all"occhio Vit,f,., (1w1rrni11, Mwsei Tori110), IJ01m dcll"osscrvatore si rivela artista 5ul ,erio ap• (prc.~. fllifuwr fr1mç11ise). Cmulidoti 11llu punto pcichè ra55Cmigliatanto alla soo opera. 15iun11 d1•/ JJrPmifJ: /Jnrgi.~. Oe (.,ibera, C11t Che. pur attraverso un·e~oluiionc incessante, t11Al .• Gm,, Sai.• I/es,, Mas1ruio1mi, M11c• dimostra un carattere costante. una reddtà ge• ci, Nmmrro, Re,.~.,;. S11t1::111,tm, Sufluc. Sc,1- nuinn n dati iniziali e profondi. La se.ellaslcs. lfillSs Jr., Morf'lti. H della materia, questa sc.uhura che oltre· f11orj cm,rorso: C11mpigfi. C11rrlÌ, Casora– passa la 1eulturn per diventare maiolica colo- ti. Dc Cl,irico, De Pi,,i,'f,Guidi, Levi, Mam ratn, slnrebbc ad allC51arc:.in'esigenz.adi rcs.a :li, M11rini, Mcin:io, Mormuli. ironi, Sp(I;:;• totale. analoga a quella della St:ultura po- za11w1. T,m. Co11corre111i 1,iuori: Afm, • A– licroma dei primitivi greci. La 1eultura è l"ar- lim,111di, /J(!r,wbò, Billiorie. Bisesti, Co11- ~uft~:e~ci;~~z:re~cl~~n!i~~\::~l-di:::i ~~ :,';'.~ut"m,;:s-~g::;,~. 'i ~~';:,t~ ,r,~ 11 /2' r~~~~f;;: 'può fare 11guo, che è fauo a ltrella .som1· lcl(I. JJo Vico, l>c A11selis, /)elle Site, D<t– gl.anzn dell'uomo. Ma Leonc1ll0 ha pre511s- lm. frrr11::.i, Gulmue. G11relli, CasfHJri. G,.. ~,:~ Xbli;~~or!: ~t:gr::1 1 i~t :r\~.al~i: ~rt~u~."~:,o,~fo,;;!.;, t: ;:3:i(/:,~~ ,{;i;:;: chè l'artista è, prima di tulto, un imitatore '"'(1. Mtis$0,:lia, Mim,.uitm, Minieco, Mode. della natu,a. Da un ini1.inle verismo ,lor m,. Mmwclwsi, Mmmel, Morcni {f. c.), ' Marlotti. Omiccioli, Pcri:i, Pe1,-erelli, P.":• ""'""'=""'""=""=""'=""'""=""=""=""'=91 ;:,;;:;: l~~},~~~::.~o,:::gli;~11,;:;;::;;:" 0 ·!t;r:s:i~: E' 1ucita: Tn-ccm1i, V11fomi, J/edooo. Co11corre11ti ,1c11ltori: Bt>rtt1g11i11. C11lr.'tv1i, Cl,i.u, Cimi• 1w11lii, Co11111::i.Co11.wgr11,f11Z:i11i, Pigj).. LA RASSEGNA MUSICALE ;::: it9::;;~;~:~~,iG//_m;t ,t,~~;,;,~~i, "~;:~~!;;;: Vc11/11ri1111. direttada Guido M. GATTI Il /o 1111111ero contiene: l.. RONCA • CrjoL d'o,i•n1ame1110 C, PA,'V;VAtN • Ano di n••ei1a deU'-. .. M. MILA • A-lu,• b ..,.,.J.,. F. D'A,>,IICO • \'••di ia .. lono C. GRAZIOSI • La 1u11lu d•ll'in•••prel•• ·on• ... .-eal• A. MANTELLI - L,, po,la.i°"e di Sua• winol<r a1t-lla 111uoiu mod~rou G. GAVAZZE,VI • Tre ,....-11 poai•• eo– ull di l'luenl \'ITA )IUSICALE • l"OT!Zn; & INfOH– ,\l ,\ :l;l ON 1. HEC):NSIONI fHA L); RIVlSTt: u,. """'••o i••l,uo L. ISO Abbo"""""'"o l, SIO /.,'(l/fo.'i/i1111•11to 1/,,f/(IJ mos1r11;, curnto ,fof. /'urcl,itcl/u t"ttore Sousoss Jr, * AL "CENTitE D'ART" DI PORT-1\U PRINCE, HAITI. tlireUQ da Pctera Uc Wiit1, $Ì st11 or,;a,,iz;;mulo la "-Prim11 Espo.si;;im,e d'/11cisio11e J111lia11a comcmpo· rw1ca .. _ Per fo 11rimo 1:o)a, gli artisli. e il 1mbl,lic11 di lllliti p,o1r<111110 t1mmirnre l)JJCre origi,mli, ,li Clii ,1011 COtlOSCOI/Jl. e/te la /1111111. l.'ir1i:irlti1•a, cui si è ouocfotu la acrit1rice Jt>am1e Pere:, ,lirettrice della ri– vi,dll ·• J.-1, Seme11se '' è st11ta 11romo5Jn 1fof– lo xila,:rn/o Luigi Servoli11i. ta Mo5/n, di llaiti costi111ini 1111« soelw 1mtologi11 delll' U<!icrne terulcn:e incisorie italim,e 11f:i ''" 1•fl11111i ,te., fog110, del rame e ~!ella 11ietra li1ugra{ica, Se l'arga11i::f11ore ital1a110. coi– mc crccle, inco11lrf!rtÌ i/ pic,w co11se11so ,!e– gli t1rtis1i, 1111/e le O/rl!re - tre al 11111s.si- 1110 1>er ug11i irlci.,orp - Snra,mo a(Jertl' i11,!o110 ,, mostru d1iu.rn , ab Prcsifc11te dcl– h, T#'Jlllbblic11 ~•111r11-m11ericww 11er cosri– luirc. 1111(1S#':io11c di (Irte iflllifl/111 Cllllf(l/11• 1~nr1111e11 f"I,,,i,1ci1mh- mu.~~o l111i1fo110.

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