Fiera Letteraria - Anno II - n. 2 - 9 gennaio 1947

FIERA LETI'ERARIA 7 e ENTRALE E UROPEA GIUSEPPE A. UNGARETTI F. SCHMIDT presenta PO ET A BRASILIANO U'iGARE'l'TI E CfmJDT \ SA . PAOLO La Roma d1 que6lo dopoizucrra 6c ma, teria'men1e ha vita d rricile e ospelti in• gralÌ, ,ul piano dello eriri10 si d moslra quanto mai alliva e ac"oglien1e. S a diven· tando un cen1ro le11erar10 in.crnaziona'e. Così, a due &Oli giorni di d1strtnza dalla manifestazione ilalo-ungherese ampiamen– te riferita nel numero scortio, se n'è evu• la una i1alo-brasdiana: 6ede ,,.. ricche @o 1 e del O S1udio d'arte Po!ma. mo1i"o la ve– nu:a d'un noto poe1a del Bras le odier– no. Augus10 Federico Schmirh, prescn:o. lt• da Gimeppe Ungaretti. O tre ag 1 i Am– ha!icialnri br:1si'iani Pedro de Morues Bar– ro, e Mauricio-l\ijubuco, era prcsen'e gr;,n 1m~e dell'amb en1e let1erario o nr1is1ico <lclla capita'e: G. O. Angio'c:ti, Corrado \)varo. Antonio Bald ni, Leone11:1 Ccc.rhi P1erar('ini. Aldo Pa'azzesd1i, G'iorg o· de Chirico, A. C. Bruu'ia. Albe-'o Moravia, s·b Ila A 'eramo, Guido P ovene, FilipJ)O de Piii:5. Lione"o Ven·uri. Rt'na·o Gut• luso. Aldo Binarri, R. M. ·de Ani:e·is, Irene Brin. Dora Brousurd. Vels 0 l\turci. Brur-o B:1ri 1 li. Lennarrln Sin=ii~a'I,. Arnal, ,lo Becraria, Prnmpolini, Zavouini. <'CC. A queslo pubb'ico il poe1a bra-1i'iano è ..taio pre ..ell'alo da Ungarelli con le seguen. 1i parole: d, qmmti laanuo freddo ·•. In data più re• ce11te, Scl,midt, uomo in/!ucnte 11egli a/• /nri po "itici e economici del suo paese, ju tra i p.ù ardenti nel/'a.:ione che portò il Brasile a farsi ini:iutorc d'u11 ge5'.o d, simpt1tia da t>"rte delle Repubbl1clac dcl– i'America fatina vcrsQ un tmcse 511enturnto, ma coragg:o.co ù1 mc::zo al/.e 5ue svcri·ure. Schmidt ha iticomincintq a scrivete pre– sto e /,a 5Cr:tro copiosamt.nre. I s1wi pr:mi libri, O Canio do Drasileiro e Con:oa do L beno sono, se non erro, ,lel 1928. Schmidt aveva allora dicivt 'annE. ~e3ui– ro110 molti a!tri volumi sino a'/Eitrella solituria e al Mar dc-.couhcci lo pubbl'c:i• ti ,il primo, nel 19-10, e, nel 1942, l'a 'trn. So,w gli ultimi ch'io co11osco, ma urta• meme 11011 gli ultimi eh-O uu poela cO.fÌ fcco11do <wrà dato a'lc stampe. \Può g·à og~i intravvcdcr.fi w1a 5toria dc.1.a poesia brasiliana; è mw poesia che lrn ormai, dai primi ca11li d1 Ancl1ieta ad oggi, <111attro 5cco/. d, vita. E' urta poe5ia clie si è 5ui/uppata tenendo conto, com'e• Ui spett,, ,1 privi'elliO e /'o,,nrc cl, pre• ra na:urale, delle voci euro,x~ Ma /111 ~entare Aul{u,1 1 0 f'redericn Schmidt non sempre prc.fentato un carattere 11uovo che, pachè io sia tra i presenti il nirì de1tno, in quc5ti ultimi anni, va f<•cemlosi molto ma perchè vissi a lwipn i.n DraSile " la chiaro. llo oorcato di 5tabi\me altre volt.e sua i.erra mi è,. pf'r le ragfotti pii, pro/onde, i motiui. M'è parso che fossero dclermi• .sacra. e perchè Sclw,irll è per mc tton 50 . nati come da ut1 esoti.smo capovolto. La i',, il grande poeta che ammiro, ma ,n-1 natura imponen1e delle rf>gioni vergini può -rhe, (/ 1 mo"ti mwi. un caro amico. ,w,1 sorprendere quei poeti od essere loro U 11 vero poctit ti pre.(PIIL0, ,iei fatti. ,lei- ar1zi /ami'iare, - già co.1i avvcni,· 0 .(ul lu vita come IIF!lla imro"li 5crittt,. Vorre• finire del Settece11to per l'arcadico Toma:: tP permettermi tl'i,wom ·,wicre, cori un ri• A11to11;0Gori:aga, - ma li. 50rprende un cordo persom,I('? Quando /fl follia ,lel'a grido che viene come da un'a11ima lo11ta• guerra 5j at-vil"':nava per 11 oi r1l .cuo tra· 11a, e che doma con un pudore tutlo de!i– &ico epilogo, e ,io, tlelln M,ssionc un:- ca:e:ze, u11a natura sul punto d'ini:iarsi Ltrsitaria italiana O Son P,wlo. ,to,·cvamo ad c.~ere memore. Una do1111a, un'ispira• ltnc;6re il i>a.ese che ci aveva orn 1a·o co11 l :ione /u5a in un paesaggio certo, ma non 01tni rigmrrdo, 11011 , 1 o'o in quel momento I come fu per . La~ra. e n~mmcno con.,c /u fummo co'mati di ge,ai.'e:::.e, mu, mentre I per le evoca.z1or11bmulela1r1a11e: ma m un ; s'avamo 1 ,er tmburcnrci. mi terwP rect1• 1 modo 5cntito e va!utato ne, rapporti <JUa• p.1a10 il Jornal d1~ Bra~il co,r u11 commos- si in u11 senso opposto. '°o sa'u•o. (' porta1-fl lo firma rii Schm,dt. Par!ando i11 prrrticolare della poesia di /\e prtr 0 0 11011 f}erd,è ti 5i trat•nLtl di fil('. Scl1111id1,vorrei rilevare come 1/ grido 1011• ma percl1è ('sprimP1 a 1111 auocc1111101louer• frwo versu cui egli tie,1e 111 ascuho l'orcc– V> l'lta~ir, cl1e rw I: auebbe mai spe::uto. cluo fitto e ansioso, 001rei rilcv,ue come Diceva fo co,1clu,i,mt>: "Ungorc'ti è qui quPlfo mu:iicat,tù che lo au.mu - musi– /ro no: e a:a {H!r la-''iÒare il Brosi.'e; è un que qui 6C fone, musica'i1à che eia per poeta che .sta per lruciare il Drali'e. ,Al appa~iiirf", d:rebbe Jam,111!1 - sia giun·a a d:sopra dc, .sentw,enli clte ci Jeparcno u,1 10110che, 11el 5uo se1150, cosi meffal,'.– dal!a po 'itica del .1u 0 paese, 11011 pos.•((1• le e d'mrn novità cooi intima, 11ou mi pa- 1110 dimP11t:cMe ch'egli appart,c,w ali.'lza• re 5fo sttllo mai primu. reso co11 a!treltan• lia ~ema, " ,111ell'l1U:ia t:PnO cui si vof• tu siusre:.z,,. FNÙ sempre il ,w.stro 5pu rdo 1w11'.o'gico. Ilo ctwt 0 Jammcs~ e la mui.ique qui se come, verso il .fole lo11'a110, ,l de.1irlerio fone sedu-.se ; crepuscolari. Se11.za dubb.o, Il tagliando , a accluso ni nmnoscritti ◄lei Concor@i e alle soluzioni dd ,-:iuocbJ insieme col nome e cou J"iJtliri7.Z0, /!·; e.1tr<mi .s, toccano, e Srhmidt può es· .fi!re. &eavmulo pre5SOcl1è lo steuo solco dri Crf'pu,;colara, il poeta tl'urt mondo rl,e 5orge. La notte 10 richiama: mio dei 5uoi l,bn ltu ,itJme Conto Ja noite; ma è Jr, 11ottR ddfadol<:scen:.a, l'ora dcl"e i11quie 0 1tuli111e tle'/,c i11«rte:.:e, ma è l'ora che si preparai a co11s11mamlosi, tr disch;'udersi al 1e treplda: 0111 e ai pr,.(en·lmen1i ed agli slanci e al'c promesse dei primi albori. Come p<M5a110, nette prospettive di <111e,tJ poesia. per la 5ua stessa wcnica. /aua ,lel cresumlo cl'tm'imniagitt<' clae q ua.si si ,;. o Bianco vete all'in/imtu muu,11do llppe1rn ogni a;o/• ce.,saria r-e./igio.,11à. Sono accenti d'una ta– ta di grado d"ombm, e rimanemlo ~-o~i 'e di.5Crc:ione, d'un ta!e sgo111et110, d'un al'a fine dofc('mente .~fuma!a - come pas• la!e rispe.l.to e ,l'una tale pie1à c'1'4!3si ci .;a,io ue: cielo, soli, g'i asrri nelle prrupt'I· riportano alle c110clie [(>ggendarie della t.·e• tfrr chi :rosrumli d1 qu.c.~ro p()(!sia u!llu• ra co,wiveri:a :~ociale. t<lla, o ,I 11wre e la Joresr11 s.empre pre- Mi di'uugherei, se ,lovcssi ubbidire al seut1, 0 unn sturmu ,!'ucc,t>lli!Come t.'i ra- mio piaocre, ancora cliiuà quanto nel com– piscono il ~uore! A tale poe$ia cooi coma- mento cl'una così ricca poesia, ma conver– pct.o!e e carez:c1'Dif' .~ebbene co~i pri1Pwt l'• rrì ch'io ricorra invece agli e.sempi. Quelli eto. non pot~1:a110.sopraltullo pertl,i• J>ri- che vi l.eggerò L'i 5ara11nopropos,i nori nei maticoia, es 5erc ,mliffcre11li i grmul, prob'e· te5li origi11a"i, purtroppo; ma i11 mie lradu· mi naturali dell'unmo: la fame. fomorC, la :ioni, ed ogrii traclu:io,:e, a11che se con• I morte, la fibertù. Oio. Ma com'è comunque ICll4'rala voce di Scl1midt che li t.ir011ta, e I <'Ome 5a da1-011tialla morte, avl'.ci,wr,i e pnrtl'cipare al mi1>.1ero del:e CO'" col!a m-• Morte di clntta cou tu1ti. gli scrnpoli, sarù sempre uria contraffa::ione. Ed ecco le poesie leue dallo ~le<:i:o Un– ~nrdl i nella <.ua lradu21oue: un'India Ora è u1or1u. 10n potrà pii.1 fuggire :\!on potrà pii, fuggi.re, riso :ieJvuggio. E" morta. Ila freddi i picoi, gJi ouhi chiusi. Le mani incrociale. Tutto morto. 1\1cuo i capelli. Sono vivi i capelJi, Sono rossi, sono ,·ivi e contmucr.aono a cre.5cere. Guardo la morta. Ramrncnlo la sua libera 1u1tlia, Hnwwento la $Un bellezza disuguale e agile, Rammento il profumo di gelsumioo d'una notte Nella quale volli pre11dcrla trn le braccin e si ricusò. Ora il riposo le reca un'innoccuz.u impressionante. Restò innocente. Ora ,·idi che cr.a una bnmbiun! Tutto è tri~tc. li giorno sta nascendo senza sole, Il vento mullutino penetra freddo dalle fmestrc, La vedo immobile. la crO<'e sul suo cuore vergine, I fiori sul suo corpo arso e ba1·baro, La morte come se avesse accrcsriuto la sua bellezza differente. Vive nel mio cuore una grnndc calma finaJe. Penso che non potrà più fuggire, agile, Correndo per la selva, nascondendosi mistcriosumeute. So bene dove sta. Andrò n tro, arla sempre. mile 1>reghcrò per 1a pace della sua anima ch'era naturale E senza nessuna spiritualità, spontanea come gli alberi, Anima mnida come all'albcgginl'c rerbett.a. La sua 111011r mi dll una libertà vcrt;ginosa; Re.spiro l'aria della mattin.a con [orza e non l>iango; iE<l intanto so che sta11.no per toglierla dalla u1ia spera:nza; So che do,~rei smarrirmi, morlo sehhenc vivente; Ma in que to momento sono, solo a contem1>larla, fe1ice; l\fi vendico ciel suo maleficio che era impetuoso e semplice. •Laggiù c'è il mare, i] mare dalle onde cnonui. Laggiù c'è il mare, le rocce, Li spuma. Quando chiwi:c gli occhi e ru immobile, la sua anima Scese ]e mon1agne, dentro il mare entrò come \ID raggio. Un grande frcclclo mi ~vcgl:ò. La sua mano penzolava dall'amaca. Fu uu fiore misterioso che si perse e non fiorirà mai più. j7'u !"ultimo fiore d'una specie scomparsa. Rnnuitento il suo profumo. E' morta. O~~d non verrà il sole. Tullo è quieto. li mio cuore s'è fermato. I miei occhi fissaoo il suo corpo, l seni piccoli, le mani conser:e, le labbra. Tutto morto. Meno i capelli. La sua bellezza è Iredcla. Mi sento del tutto lucido. Sonetto all'addormentato Oh, come non sorriderti. o donuente, Come su noi non p!angerc4 Come non inviciinrti E, pcn~ando .a noi, non patire? Da te l'impura vita Si fa distante e assente Quando in noi ~ferra le acri brame. 1 capricci terribili, gli strazi. C.omc, o morto innocente, non sorriderti? Eri stanco dei tuoi traslulli e il fato Dal nostro destino ti Iibera. Come non invidiare la tua sorte? on t'avverrà 1naj di nmprangere I g uocattoli e J'mnocenza. 1. 11 pre11l'ntazione e l'auogFcn7n rommuovcvono polcserncnte il poe1a brasil'a. nn, che gj Jimi1nvn II rivolgere al pubb'i,- 0 pot·he pnro e. Più taroli IH!rÒ eg 1 i of6- t!:1va nl!a « Fiera Le11erar a» una ~un did1 ariu:ione. J)rcgond 0 il nostro giorna'e di funi 1r.1111i1e dei "iuoi fìemimenii. Ecco il o: mt-asaggio • di Schmid1: Saluto ali' Italia "L'm11nggio che l'Italia ir1tellet111a'e mi ha /nito e del ,,,wte si è reso inte,.pntc il grmu/c poett, Gi11M11pe U11gare:ti, lo con~idero ded.calo, piii. c:he a m(', al mio JUIC''-l!, la cui umic,zia per iJ popo'o itu· lwtto in uri 11wme11t0 del,coto e ,lil/ici,.'e, 1I proprio Unguretti ha poluto s~n:ire e cu111pre11dcre. Su110 arrcora immc,ture, 11011IJ0'i,\() liii· c()ra disvorre delle pllrolc apprnpr.'a!e per ri11grt1:.iare/H'r <111esta cltwwrosfl ,/imod,a• :ume e per ,,u~to onore i11sig11e di ic• ,fermi tradouo ,ltil />oct, i11cump"'abl e, tla 1111c5toU11g11retti chr, Mr le li!tti•re •ta· lianf', lu, lo 5tCHo siçtti/.'cato che l,a Mal– formé per le lettere francesi: gloria pura, nltfl, r,,rn! U11 iiorno, fune, troverò lo e,c1,rc5sio11iper que,trt gralittuli11e che og• gi 110,1 pOS(0 tn11l11rre in /ra.~i. Mi sia permesso salutare in <1uesta occasione la I ~:.~:a e d7'i;~::.!:,,;_a.zioc~t r:~~=;::,e~~" ~~~; il suo destùro. di riprf!-'a delfo .sua mar· eia verso il futuro. /Ui sitt permesso sa'u• ture la grande Italia di se11111rc e la li11• ~uo illustre con la quale il l'octa Oivi110 è d:sce50 da!l'a'to cul 5uo conio di /uo• ro; .,•J·alia a cui il mondo deve la rivela• :ione di ta111iaspetti della Belle::.a e ciel Mistero. /,i <Jttl'st'orti, iri <1uesto momento che giammai d:mcnlichcrò, la parola che de– sidero trasmettere agli artisti e 5Crittori itC1it111i è che l'ltalfo cleoo CM,ere una /or• :.a att:va e modcratrire ttel mo11do futuro, nella pro~sima età dell'oro che desideria• mo arde11teme11te ve11ga a porre fine " questa disumana età del /erro in cui ci dibattiamo eia cnsì lungo ti'nipo. L'Italia 11011 è _.,olo mnteria plastica e -.os•a11:u,mt, 11n:io11ecreatrice. altiva, uni• ver.sfllc sc11:.a la quale è impocsibile mo– dellare un mondo bello ed umano u_ IDEE s.ull' Europa Per la discussione del grande problema dd futuro. che pone l'accenlo scpraliutto 1dle voci Europa, c,istUJnc:iimo, nuova cu//ura, racco@liamo alcune voci sparse. L'accademico di Francia André Sie~(1ied nelln Hevue de Paris: u I nostri padri le n oi steisi in gioventù} credevano al progres.so e non avrebbero ma, ,;ensato d1 immaginare la terra promessa al– ltove che nell' avven ire-. Ci capi!a ora di do– mand~rc1 se t s.sa non sil\ slata nel panato. ln vittoria della tecnica è abb.-.gl1anle. !\la 11 politico, l'uomo d'a(fari, il moralista si sc_ntono disorientati dinnanzi ad altri problc m1 più complessi e che rrnscono lroppo pie· sto per po'er enerc ha!tati 11. Commcnla1ido queste e altre parole del Sicgfried I' Osscrf'I· torc rom~no sc,ive: 1, Siamo dunque di fronte o una immcn1a !ivoluzione. che ci obblighi a u rivedere lulli 1 no1l1'1valori, a rimettere in discussione lo nostre ragioni di vivere, le fond amenta ste sse della nostra morale ·' } O non piutlot.lo di ritornare a quanto nel passalo ha dato consi• tlenza alla vita e dignità nll'uomo} u. La necessità d1 un ritorno più che di un ero, gres.so è denunciata ancht' da. Julicn tlencla: ci Lo ,pirito europeo si offre alla no1lra cotcifllla storica, come qualche cosa c!te, nel• l"ordine morale, speculativo, artistico, socia• le, politico, è attualmente urgente. E se, Pfima della nostra. epoca, non [u sentito espli– c1t.a.mente lalc, diviene oggi per noi un pro. blema storico e una neceuità d'azione ,1. Occupandoti dello steuo problema su Co– munità Franco Lombnrdi riporta al pr~sito opinioni sià vecchie e<1 autorevoli. {.,,luella del Burckhardt del 1846: u Dall'avvenire io non spero assolutamente nulla; è possibile che ci siano concessi ancora un paio di dc• c('lfmi pili o meno sopportabili, una specie di decadenza delf"impcro romano .... l'ultima carta ~ staia giocata col 1789 11. L'opinione sconsolata di Goethe, che ne3li scritti di Saint-Simon, tra l'altro. ilveva ricono,ciuto il tentativo di una radicale distruzione del– l"ordine e1is1ente. La steua angoscia e la Jlf1$ta aspettativa si riflettono negli scritti di Tocqueville e di Hegel. Ora, a.d opiniollC dello stesso Lombardi, 1'01dine toeiale euro– peo di cui quella cuhura era, in certo senso, espres.sione. è durato, nonostante tante previ- 1ioni. fino alla seconda ~uerra mondiale. Finchè alla cultura n idealistica 11, c-.heviene accusata di aver contribuilo, par1Ìcolarmen1e in halia, a rin$!1ldare )"isolamento dello spi– rito contro gli intereui materiali, od Cl uma– ni 11 corno qualcuno dice. delle classi lavo– ratrici, non parve doversi sostituire la cul– tura II umana n, con la quale salirebbero per la prima volta alla ribalta della $Iorio. le 11maue 11. Ed ecco I' interprctntione, recentemente c,pr('S$ll, di Benedetto Croce sul tramonto della civiltà occidentale: 11 La fine della civihà, di cui si <f1eor· re. della ('iviltà in universale. è non I' eh)· va.mento ma la rottura della tradizione, l'instauratione delle barbarie, ed ha luogo quando gli ,piriti infr•rio,i e barbarici, che, pur tenuti a freno, tono in o~ni società civi– lc-, riprendono vigore e, in uhimo. preponde– ranza e sitsnoria. Allora quelli, incaJ)llci dt ri&Olverc in sè innaltandola a mag~iore e miglior potenza la esi,tenle civiltà, la scal• zano. e non solo &0vnchiano e opp·imono gli uomini che la rappresentano, ma si volgono a disfarne le opere che erano a loro slru· menti di altre opere; e distruggono monu· menti di bellezza, si,temi di pcn1ic10, tulle le leslimonianze del nobile p.,ssato, d-iuden– do scuole, disperdendo e bruciando musei e biblioteche e archivi, e facendo oltre simili cose, ccmc si è visto e si vede. o che que– slo accade per ignoranza e incuria, o per al– !egro spirito di distruzione, o per mlditato proposito. I rappresentanti dt Ila civihà, e co– loro che sarebbero dispo11i e volontcro,i di continuarne o ripigliarne l"opera, seno posti in coadizio,e d'inferiorità e d"impotenza ... 11. Ed ecco la conclusione del discorso: 11 Pra– 'ticamente, si sa qu~le ,ia il nosho dov,,e: ccmballere ciascuno di noi, nello sua cerchia e- coi suoi rrieZ7i, .. pro ari, et focis ••• per J~ nostre chiese e le nostre cast', dif~den– dole fino all'estremo. Andrilnno perdute} Resteranno in tutto o in parte} La domande è oziosa. percllè la risposta non appartiene a neu•,.,11 dr lit'! due Parti in lolla, tl"a al corso della lotta che lo supera entrambe 11. BAR GELATERIA TRATTORIA TRE SCALINI PUZZA NAVONA. tl•U Tele(oao US60

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