Fiera Letteraria - Anno I - n. 34 - 28 novembre 1946

f1ERA LE'ITERARIA 5 Il D'Annunzio e scrittori l • I nuovo conquimto dalla p;:irola) Il legame, 11 "" u timo ,apporto di dCiiv.azione è realmente così ~lfet '' Q~ella Q:::.~zion;u:~ical~~~la Qudrin:'s;;;: I lato affetto etereo. ·• La pro1a d3nnunuana J r I • nacque in margine e ad arricchimento del:a L' U.N.E.S.C.O. li LA CRISI DELL'INTELLIGENZA NUOVI PROFETI gli ,.,. nuovi poesia: vale a dire senza quel fondamento '' dì 10lidarie1à l:,ica e costruttiva; librata .ol- ~r.t~ LJn~ : an:it~e;a jf~}! dàai:~:1~:t:. 1 (Do/ uu::;trocorrispondente) là lurnino$3di fuoco mobilis.simo che è del· PAR,JGJ. no,·e1111Jre. di fiNRJCO F1LQU[ na non la conobbe, conobbe invece la levi-I la poesia... ·•. F!-1perc!ò :· P!~ ~l•ca ", UI 1irima eonl'erenzii ddl'U.N.E.S.C.O., ~ la_ frn!!lm~nlanetà. I cp1sochc11àd1 quella 111,ert:1,in Purigi il 19 no\Tembre, ha dato Nu SACCIO d1 Adelia Nofcri wll'Alcyo· ne nella storia della poesia dannun:.ia· na (Vallecchi, Firenze, 1946) {rivelazione di un ingegno critico tanto più singolare ovc se no ,consideri l'età _ijiovanile e !igogli<?so ~~n! 1 :J:i r~~~ti ~~itdc11!rain~!r/~~~n!~' 1 :~~ prosa e verso, nonchè delle risoluzioni in pro– .., raggiunte da ogni crisi del gusto e dello atile precedentemente sempre avviata dal verso, l'C$llmc è condotto così add(nlro e le notazioni che ne Kt1luri1c.0no sono tali, per quantità e qualità, da richiamare e trat· tenere la noslra nllc:nzionc a preferenza d'al· :ti punti. In pnrticolnre ci 10ffcnncrcmo sulle dedu– zioni che se ne pos.sono trarre circa i rap· r,orti e, le interferenze tra il d'Annunzio 'u\limo .. e gli scrittori "nuovi", uverten· ~: ~~clior d~i'1!np:~~}je ·~d~Ìi:°.~oi:1~:,tt. :ione della Morte al Libro seirelo) e per 1erit1ori "nuovi" quelli che C06l1tuiscooo la più ulientc documentata novità dell'omom• ~~dt"?~;:~~:i 1·~i1 1 rc!uidi ~i::~nièaC.:i~orù dctcrmin .. uionc, l'ndercnza, la dedizione al• la prosa, a quella prosa, in quegli anm) "Certe lenure, egli le fece prima di Al cyonc e non ne trasse che spunti esteriori, lungo una propria direzione di gusto e di poc· tica: solo dopo la acoperta di quella novità sua alla quale ~iungeva per forui intlma di di 0 ri::~ 1 tkt1:,t~~t~C:oi:i ..~' a,~ivòar:~;:;•~~ re questi testi e riconoscerli come. appojtg1 per uno sperimentare più nuovo. Anche una ~ortw~~er;:«~~:~!en~~ll~e~~ :::n fejf; - condizioni - londamenlali e detcrminnn ti della storia interna dell"arte dannunziana". Non aollnnto, noo wlt.into per fona e affi. nnmcn:o proprio. La realtà, il sogno, la la vola, la memoria. l'attcn.t.ione. la m.alinco– nin degli scrittori "nuovi"') Noi vorremmo spingerci ad insinu:uc addirittura che d' An· !'.~~ii~a;i~e l:~s:,:r:~i!c cu1!:,:tn~~ si volge ver10 aperture proprie" analogiche e musicali) nemmeno al mutamento intercorso dalla Voce alln Ronda. Dalla no·azione al– l'invenzione, dalla registrazione all'illumina zione, da\l'inipreuionc alla riflessione. E dallo notaiioni brevi per lo più di pacs.aggio, dal frammenlo passò al poemcllo in prosa, al capitolo. Sempre più mirando e adeguan– dosi a unn sorln di perfezione stilistica: e tutta,·ia 1empre lasciand"si, sempre ritrovan· do "la via d'uscita dalla prigionia minacc~– la ... " nel mMgine di liberlò. e di imprcvcdr bilità di quella impreuione iniziale". '"Si pen&il a11c01a a Baudelaire. a Rim– baud. e, addnittura, al leopardi degli Ap· ~,ii~~i~ r:;arji, '~cn~~o~~~;··dai~a~ni~tri__ ?.~i rono essi " a dargli, negli ultimi libri, u:i.s sK.urczza maggiore (mentre nei primi, dopo I' Alcyonc, certe no\·ilà si liberavano allCOla =~~~~'e;: ql!"C:,::~/ e'Xtn ~~i~J;~ Et ::~:~\ :~~~::;. J~~~it! i ts::i,~t~ Jr i: poltazione: e non sono che termini generici, applic.ab, li, t: vero, tanto al d'Annunzio ul timo qunnto a1 Vociani e a1 Rondisti (J':)ll- 1922): ma, se vogliamo proc.i111rc,dovremmo rifrrirci soprallulto a modi e intonal.ioni, che sono dell'Alcyonc soltanto: l'apertura di sti· le a tuni gli ,viluppi di poi". La "condizione", dunque. Lo "c.ondiziu ne alla pocsin" delle Faoille. Ma l'occ.as1Q– nc e la decisione a perseguire quella liber· tà e quella oovità anche nella prOlll, dopn La Nofcri non ril1cne. corno noi, che l".i· che già molti anni erano tr11scorsidall'Alcyo– dcguata collocaUonc c1itica del d'AnnunLio nei Adelia Noferi tcslimonia che "la poeti– migli01 p1~1111orc, c.ulm1nanle nel Nolfomo ca vera dcli' Alc11onc non la troveremo che (1921), debba cadere 111l'incirc.atrn I Voc.m· nelle prime Faoil!e (in quelle sull'At•enzio· ~a 1 !i: 19 ~~! :On i ci~ 0 :i st !j ~!?n~:~~~ 22 :.~ c:1:.d d~em~;l ~,;;! :t.tlcy:~: a'i:~;.:; fcri1e aoprattut•o al rappodo di purezza liri già ~n~ t~a.sfiiura;,i~c felice nel senso degl: ca e d1 con111~volaza c111Ìcadal o· Annun• acquisii p,u 11cuu . " zio e.on moha probabilità 11abili10, rispetto "Se la leuum, o rilellura, dei maestri ~~;rc:'onf,~:: /e'tVoci~ 8 mc~v~:i::tni~ 5 :~ ::~~:;• i~ui':u 1~i::i~abili~tmta~~~:an ncuC:. Soffici. anche delle leopardiane Carie napo va COKicnza poeticn, l'cspetienza dannun /e/onc) sia col sag~ismo rc,tauralore dei ~on• ziana si svolseva in rcahà MJ piani intera d11h. E 001 non Cl meltcrcmo adesso 8 11pc mente diversi. "La sua arie rimarrà più rar ~i:em:uan;~,~~:;:~:e qdin!Iirc 81 i~~or:lt: :t d!1e:~ttt:1e~S·a::~:r!'i:~f ff~itc 0 rdjj,~~c~ f,-ua questione {dr. le rgg. 154-164 dcll'ap· splorazione d'ombra", nel cerchio dei 1ra1a e_endice dnn11unz1ana.a Ragflt,laglio sulla limenti del sangue. E le pagine della aua Prosa d'arte). MCjlio riprendere e discule I ultima pio.sa raggiunge,anoo allOfa, ncll'in– rc i nuovi cl<men11 forniti dalla Noferi con canto del mistero, il fascino più alto. una dovi1.1a e fine1za .di richlami a. te,ti, "Una inllucnn simbolistic.,, se lo aiutò :i qun. e lii sov1n~bo1.t<lanll. per ccc.esao d1 pun- chiarire a se slcsao certe vie, valtc soprnttul· tunlità e magan d1.'pe.mv1. . _ . lo dopo l'Alcvone ttd nppoggi11re il pas.sag _La con~icenza, d1 d A1_m,u~z10 <:0t. S1mboh; gio aottilc nello, prosa degli 1,c.qui1titoccati sii fmnces1 .e COI Ron111ntic11ngles1usale agli dalla pocsin... La direzione nuova dello ili· annt lontant della Tribuna; 18S7_...M~ re- le in A fcyne nacque in fondo 1010 dn un4 stò vincolata al 1uo ~usto pnrnau,aoo d alio-, h,tica ~s.si.dua, .e ~roprio. ce,10 .schi11ri11i cd ,a. Solra.nlo più lardi (trae~o. a noslro ~a- affinarsi di gusl, gli permise po, un ac.c.oiln· rerc. inc11amc!1too. ngevoln7:1onedal e.ambia· mento di più a\Ìcrta intelligenza ai teati fran· :~: 1 i1nt~::m;i~~: 1 ta~~~;a ~~e~ ~'tj~a; f~}u~';~::r;:on:,~°:j dfP::;: 11 di iq~:~!~c~ mcntaro sl da conscnt1re,li d1 1tab1!1rc.f01tu- rico as101bimento lcllera,io che può essete n~li rapporti. dn _pari a pari, con lalum gran tcgnato dalla poetica del Fanciullino ... "l;c d1 nuton 1tranaer1. Del resto, non ~ I~ .llct• • scopette nuove di Alcyonc moovcranno da sa Nof1;11 ••a t1COn<»C;cte che ~ pnnc1p10 11 un supcramen~o d1 quella ,~itazionc e di trattò d1 unn semplice presa d1 contatto con quella c.antab1li1à {prec.edcnt1l, sulle tracce un _g_uilo t.uropco, un acc.osla"'!~nto senza poi I di unità nuove, in una liberi~11ma.trama. mu· 11b1li1A d1 auorb1m,cnto vero) • sicalc, che rilC;8111l III n~ess!tà d, .l,>OC:'~ 1I Per renllu.are I ac.c.oatamento a1 ~•mboli- gioeo prestabilito dcli archttcttura . Le sti lranccsr, I' "auorb1mento mtel11gcntc • scoperte noovc naK.evaoo da motivazioni più n?n _baslò ltt pr_ama c.o~cnza. Occor~cro. fonde, sempre internamente ICRale ad un? g1ust1ss1~. le. 111oluz1?111 in, veri? dc\1 Al· svilurp:o din.imico del suo 1pcrimcnla1e str cyanc. Cerh lerm1m ddl cspcn~nza sim· Jistico ' Ma "una co1eicnza critica e tcrmi– bohsta arrivarono a deterrmnam P<»!l 1• noloe;ic.,'più valida .. non doveva stabilirsi che vn.menle nella prosa 10hanto dopo I e· più tnrdi nella prota spe,ienza 1traord1narin d1 Alcyone ", Ma ' ' r1conoacerlo non porta ad escludere che I Eccoci così alln riconvalida del significato per le soluzioni in prot.a delle Faville ctcmplarc risolutivo 1munto dalla Contcmplu· po"!' c~rc. s.~rvito. P,IÙ tnrdi l"cscm?II) :.ione. (Cf,. le pagij. 1:41-153 dell'ap_pen· degli scr11lor1 nuov, , . anche •e esse I dice dannun1.1nnn al Ragguaglio sulla Prosa 11 detcrmmarooo, ncces.saraamentc, s<:condt. d'orle). U!lll. ljnea d1 ~onllnuilà, c.h'= fu a.~e dt eman ""Dopo il tentativo difficile del - romnn· c.1pnz1one.. r,,.SfCIIO alle n~luz1om .m• ver'? I zo -. pensò di ron,pcrc ddlnitivamcnte 1 preccdcm,. l'°P? .1~ prime 10luzt~nl. piU vecchi legami. di 'Pf!llmenlarc, cwè, quella astrattamente cster1ot1. _e.erte,lettu~c .. gli d°': libertà toccata nella poesia, e scriase allora vev~.oo suggf_rne mtumo111 nodvas1me .. C 1 e"r CO$C stac.cate, pezzi brevi e variati ... ". Ma fe rilcllurc . E la raHJOO<· i ccrle nle 1 • la doc.isione a farlo allora e senza limOl'e d1 re (diciamo .anche: d1 c.crll ripensa.mcnll) diminuirsi O d'impoverirsi. non ~li sarà stata ~ nra sub?IO aie.un sollec1to . dalle espe dapprima sugjcirlla e dar.po • imposta dallo 11cnze e .d:3llc_conqu11tc. fan1as11che e stili: esempio degli scritt«i 'nuovi"?_ ""Queste ~ichc, .•!Pllll~al, e tec.nKhe d~gli sc.rittof Fociltc pongono proprio la possib,lità _di un nuovi ? L e11gcnza gnoseologica e meta nuovo modo di _ rac.c.onto-. su ba11 mie• sia d1 un Ke-ats, d1 un Baudelauc. d, un ramcntc divcl"IC, in una direzione slilishca Rimbaud, \1-1,um:ue .st:mpre fatal'!'lcnte cslla• noova .= divagazione dcli' a1tcnzionc e della nca (e a d1mttSt_~nrlo la No(e~! a_llmca pagme memona. che si iwvic.incrà ai termini (poi molto persp1cac.11., Senu I inc,laf!lento .~e non troppo distanti) del capitolo - e del· in lui, sempre_ P.f 1 mo, d_o,·~lle suscitar~, I im la - novella - degii sc.rittori uhfflli". Co– pcgf!O, la 10tt1glie~.t.a •. I .~gihtà .. frn lmC;B ~ se nuovissime: ""che il Fuac:o e I' Alcyone s.iggullfa degli scnn_ou nuovi • avrc~~~ J; potevano forse SU(Uterire,e preparare e.cito. certe r1lnturc _rag~!unto lanla cap.n~!.a, ._ ma non prevedere··. '"assorbimento v11ale ) Avreb~.':· ncll 3 ':J .. Trn il Tac.c.uioo e Jc pagine dell'ultima I~ di 1mpo.iaz_ 1 ?n 1. tnidizionali • J>O:!uto d I rosa l'esperienzn di Alcyonc sarà un ler- ~=/i:i!!~u'; di':~~~:ran.lfrC D~u~A'ic':anc: ~i~~. neccs.sano cd indispensabile di p!ISS31f dall'esperimento e dal potenrìamcn!? del• 1 gio · • . . . l'Alc"onc $lii Nu.t al, derivata la condi· Ma tra I Alcyone e le -~gin~ dcli ultima uone;. all"uhima prONIdelle Fauillc. M11 la prosa è davvero 11uolu1a I 1den1Ltànel senso tiv't1l~1rr;r;mi~•ss:1'?'At!:n$ur aerea) COllrul· ~:,~~io~~is~~~l~~llle "::t:!~1r"·~~~l~;;,treb~;;: In qwmto alla crisi della prosa dnnnun- ~~~\~i, ri:~~;~:; 11 :t 0 ;:;in~J:i~:ul:Ìclp:::: 1 8:, v~; iianu: non era usa latente fin dn\ Piacere ,,·ol,;cr!luno ,lur;uue ciuunro ec1tim11nc. Ero nel parnllcliswo o meglio nel dunli,mo de· logico eh(' anche gli scrittori fouero chia• gli schem1 stilii11ci riSC<lnlralinella Jlrutlur.t nrnti O dare il lorv contributo, offront:111• della rra~} 1 Jo clovanti al gran 1mbblico alcuni dei Il primo aderisc.c ·· ad una noccuità inizia- problemi più anuali cd urgenti. dn cui tio· le di esprcs.sionc ed è rireribilc al paradiama no 1r1oogliute, e turbate. lri cosc.ienui e di una notazione di tipo impressioni.stie.o(d::i a çulrnra tontemporanea. taccuino)"• Da 1rar1e france;;c. è elato fouo oppcl• Il ~ndo costtuiSG(', "sopra quella neut· lo II ticrinori che hanno a\'UIO cd haono ~t:, 1~:nt~;~~:~~a v~';;" a 1 ~~~~'.~icl ~::~ una p.arle J>repondera111e nella vita le,• part1c?!are e della aoluuonc letleraria prc· ~rr:;,~~and 0 1 : 0 e~~ :f;~:n:l~~p:!,. ~li a~ 1 i,~:: sccJta • . . da essere considerati come i campioni _ ~ quando. 11. secondo prevarrà sul P!lmo (o della cuhurn del vecchio mondo, e come 1 due schemi SI f~dc,anno ~e ncll, Alcyo- chef, ,le /il4! delJe giovani ct1rrenti euro· rn:). avrC'!)O la rcl1cc c;.om~mone d1 qucll~ pcc. Primi fr4 turtì Jean Paul Sartre e cua_1. Prima n«:I verso,. poi _nella pro~:. li A,ulré Malraux. U grande onfucntro della delineata e avviala. qui raggiunta e r1fin11a.Sorbona è élUlo lctternlmentc preso d'a&• La e.risi. ··oa un comporre volta a vo!ta ..alto, mollo priui:1 dell'ora rissala, tln una folla compntta e rumoroso come ee ne ve– de @oltanto agli s1adii domenicali o al Ve– loilromo d'Inverno nelle grandi competi· :doni: e ciò in onore di Sartre pri11111, di Mnlrnux lh>i. A pnrle qunnlo 1n10 e&Scrci in ciO di snobismo e di moda, il feno• meno ti cos.i caraueris1ico e imJ>Orllrntc, clie oltrcpussn i limili im11otili al c.roni• s1u, 1,er entrare nel dominio dell 'oasef'VII' tore di falli &Ociali. Co111unc1ue,noi ci li111iuamo a registrare qucslo evento e al· la sem1>licc considerazione che. se 1an1a genio corre a unu conrerenza 11011IOIO 11er la curios.itir di \edere un Sartre IClln• duli~1a e un Malraux au!'"colato di mistero e di glona. i,i può es;,erc 011imilìti tulle i;uru llella cultura. in qucfltl ,ccondo au· uo Ji una laboriosa (:poca 1>ost·bdlica, clue .etem;i • ritrovare le \'ie della pace. Dove si riparla cl"apocalissi 1'111prima di parlare della confcrcnH di Sortro e di qucUa di Malrnux, è Jove· ro•o ricor1lare che un 1cn:o conferenxie– rt· franc"11e ha prei;o la parola alla Sor– lJc,na, 1>e.r001110deffU.N.E.S.C.O.: il mc· no fJ)Ct1acolart1 e, come suole, ceruuneu– to il J>i\.lquaUfìcoto, Emmanut.l Mounict' d1rt.'tlore Jella rivista Et1prii che è certo una tlelle riviste 1•i1°1 vi,·c e 806lan1,i04c pitt~ric:o, sonoro, eloquente _a~ un comporre che .,i JH1bhlichin9 O[!gi in i:'r1111ci11. Mou• mu11calc: questa '8.rà la cn11 grande della 01('1"nvc,·u ecelt 0 1:ome tilolo per la sua sun prosa, proposta dalle pagine del /.'uoco" confen·nzn quello di lfi/lessiuni per ,m 1>e– Non tanto dunque deciNmenle pfOp(lsta ossia r,odo d'A1,ocalissi: di che turbare le co· ac.c.ertabilc nella consapevolezza dell'Autore, .;1•ie1n.e11iù nddorme111ate e lrnm1uillc! I!:· quanto fuggevolmente 10rpcjgiantc, alrinsa gli hn ~on~tntato che, per 111 1mu111voh11 Fc':ila:r~:ri d~tl 1 ,li~~:t:::'calto~e~~c!:a -::11:1~ ~~:~o 1 :'ì11 a 0 ,:;:;t~ 0 i.Ìi1! 1 ic1~ 01 1 1 li'.~~o~~e:r~ 1 .~i•~~ Ì~f:~tia e tfo'f~~i ~~n 00 s~q:':ond~:lt~:a~~nc~:Ì ~1~: 1 ,~1aine~~:o1o~~t.•·c~: 0 :!~•t:10:ii ::~~:~;~ Fuo~o "~rti aw.igli per ri~d1ca!,ionc di una 1lro\OUto. Uo\•anti .• que5_1• minutcin,_ 1i coscienza .st1hJ1.1c.anuova 11a110 ancora vedono certi profeti d1 &e1ngur:rergera, e ~~~::~ i:t~:~ 11 :°uro:/J::! 8 d/i:t~i d~,~ ~i;ti~},~;:~r!,hcco:, 0 c1 ~:c:~i;e~~ ~~rl~~:::d': una vali<lità cr1tìca :iuoluta •·. •C lo 111rcbbc ben meri1ato. Ma è t11u•~11 Forse è staio 10pravvalutato 11 valo,~ 1111- • si domanda Mounicr - una reazione tomat1co di crisi che 1i è ritenuto d1 11ac.on degna di uumini eani di menlel' t:gli pa• trare nel Fuac:o. "Tra il Fuoco e l'Alcyonc, r11gon11 il cimoso a11cggiomc1110dei nostri tra ranno 1888 e l'anoo 1903 ... 11 dccc,m1· co111cm1,ornnci, davanli alla J>On;ibilc ca· nnvano le dirczio:11 01ma1 coilantt del suo las1rolc. con c1ucllo dei uotiiri un1en:11i ~~;:~~;~;:r,:n~I [,;~;o r~sol:jt:yd:11: 1 .iik ~::~l;~1~ 110 e1: 1 il!:1e2:es::~li::;~~lo 1•~: 1 ~.~:: dannunziano, che raggiunse i suoi termini ul- ddlu (.;erusolcmme celesto che predic:e la timi, il segno della sua felicità c1preu1va SAcrn Scriuurn. 11011 peruro la te.Ma nè og• più compiu!.a, nelln pnrubolo del\'cspcrienLa çrotturonc, le SOJ>racciglia. ~'crchè, in real· poetic.a, e val.se a porre tutte quante le nuo IÌI, 11011as11e1111va110 u1111Ime 11111 uo co· ve pos.sibilità della prolll. Ma ~remo rico· unncinmeruo. Ma che C05U as11et1noggi 111 : 0 ~ire ~i IC:Jeli~ O :r::: di•:n;ri~~u~~:u:~~ ~i~ 1 l 1 .',\iit:r: ~iop;i::te~cl1~ 11 c 1 ~~~:.r;,:co;;~i tomo al 1911·1912, tra le prime Faville e la incoraggiare un ceno nihil~mo, una l!J>C- C:~i:a~oy,::~r\~anl!:a 1:ik::,r~:~ i~ ·;~1; ~;~ d~~':i:lif: ;;t:;~:r:.a\St!o~~i3::t 11 :Ì 1i torna così, per il d'Annunzio "ultimo", rout.rurio. "quclJ11 1erribi!e 11rou101.ione alla nostra collocazione critica all'incirca trn ddla libcr1ia umana che ci ha conferito i Vociani (1912-1916) e I Rondisti (1919• la scoper111atomica. L"umo11i1ia che. fin 11ui, 1922)) "Al termine ultimo - ammette ltt 1)()1evu dirsi condann:ua a ~11n1vYivcrc, Nofe,i - i riferimenti soltanto al F uoc;;, a 1rnO ormai &Opprimere Ile &1es11■ e •i può aWAlcyon~ non potranno più euere sulfi· dire in questo eetlSo che Eoha,110 on, ))Cr cicnti, «! un giudizio dovrà lene, conio d1 eiO •teno, eMa ,i ricrea ncll'CMCrc. UCo n'::!i ::,r:c;rt;on:8 1 d!;1i ~rii~~~it~'nu::?•~··. ~~111:,·:~~g~=:~e~vaco:~e E;t1 !~;: 0 :, ~111 11~8.~ Ma non si vorrebbe alla fine esser<. to1pc~- :i a~ic1l:'·licJf l::r~~~;,ea i~elru .. ?J~~~~ ne, tta il Canto nooo e 11 Libro segreto, Ila r 111intoe lo stile, tra una .st:nsualità carnale e una sensualità senza carne. tra il realiuno desc11ll1vo e l'illuminazione fovolosn. "Con. cordanza felic.o·· che 11 Oc Robcrt11 odd110 con balennntc sicurezza e che la Nofc11 111· dnga metodicamente e ac.c.crtacon 1f09:g10dt sen1ibilità nel controllo minutisaimo, spe1to avventuroso e piuttoato prublemalico, del· l::~~:~;; ;~ 1 1l~~pi~,~~i~~~ 3;n:~~zt~: negli scrittori " nuovi ·• prc110 1 quali inve• cc ILK.Ontraprevalente I <•pressione d1 un'1· dea metafisica. Meno ancora 11 vonebbc ch'ahri dc11vassc dalle nostre ouervn1oni la ce,tcua che tra il d'Annunzio "ultimo" e gli scriu01i "nuo· ,-i" cs11tc solo una pnrtita di dare a carico del primo. Ne eai.i_eanche una di .avere, a suo scarico. Ed è 1mpçrtant1»11naper ..sco pnre: I.. nascila e le c.ond121onid, molte se– grete novità d1_e.erta arle ~erna". Al n guardo la Nole11 propone alc.um nomi, tra cui ::i;w:~lis~~: d:i,.°~: 1 :r;i 1 ~ ~"u:·~:· reui e.on Cardarclli e Bontempel\i. E altri iC ne potrebbero ag~1ungerc: da Montale_ a ~ F~:· 3-:a';;,~:i :' ~~:t~\ O~!,tat 0 ~c~i Racconti rJccclii e n1JOt1i.Purchè s1 raccia la debita distinzione Ira coscienza stili11ica e procedimento 1t1lis1ico: purchè i raffronti ,iano reni da effettivi rappotl1 di 1tile. Ma ~uell.o è argomento da tratlarc a parte, avca ~ti~t~r:° ,c~~i~ond~IÌ:C.i~ 1 i!~orvi31e dallr Lanito coAÌ drammatico, Emmanucl Mon• uicr ha prffO po11izionc con argoml"nli non dommatici ma intelligenti, degni di 11uel l'attoheo illuminato che egli e. Sartrc!c'l I' cugugcmcnt (Junnto n Jeon·l>aul Sanrc. ciii si è oc.· r111111to una \'Olla di più del 1>roblcma del· In part.eeipazione dello s.-rittore e dc.Ila prt"ga di po11itiune, non euhauto 1eor1cu. di 11u~1i nei conrro11ti del.lo cOEa 1iubblicu: 1111cll"c,1saRcm.en,: di cui ei è tnlllo di11cor50 in Jo'rimcia in queeli uhimi dur, anni. mn 1•hc. come la quis1io11c della fine dd 111011· do hn origini piu1106to 1101iche.Sar1re 11011 ha 11ascos10esigenze e inccrte:r:r.e che !i le· g:rno a c1uN"toproblema, di,·cnu10 più Mu· to 111 Euro1,11 da qumndo il frC{]ucute ~ue– crdcrsi di guerre e ri,•oluzioni ha fono ;altare non poche IOl'"ri,l'a,orio. Secondo Sartre. nella n~ra ,sorietir europea, lo scrittore è ancora rivendic-ato dull:r horghe– fii3 la c1u11le,in realtà, vi,·t' il ~uo crepo· ..colo in una completa nc!Hione dei va• lori dello 1"piri10. Lo K.rHton: cerca allo– ra un cont:tllo con il J)rolewriato, in cui 1u·e•rnte i gcm1i delle él,,,.~ d1 domani. \la il J>role1ariato lo re,,_J)in@e 1•errhè non lo comprende, o lo .11~cn i.t•te ai fini n• ~trctti della eua politica di loua. Co~i lo uri11ore che vuol aall'a,:11:rrdare la libçra <'reazione dello 8pirilo du ogm fprrie di tOnformi.,mo i,i trova prt,.o tra due ruo· rhi. nell'adempimen10 dello 1>ropri11111i~• l'ionc, Com 'è 11010, Sar11'"Cha prc!io posir,ionc J>('r l'e11,lf'agement, e val la 11cnn di rlai,, ~nmere In &Ua argomentazione. Poichè. e1tli dice, la respon.•abilitù dello i,.t•riuo· re non è im))cgnata (era~ugée) dul liu!uag· 11.10 poc1ico, hisogna considerare l'aspeuo del problema soltanto nei riguardi della ,,ro~n (a <1uando la rinuc.ita delle incr– fobili <:a1egorie della rettorica? ..•) Rifiu. rnrc al linguaggio 1>oetico ))errino il me· rito i.li e.nero ,1udio10: co n'è abbn~tall" ia, 1>er Sunrc. 1>erchè certi 1tpiriti 6i ri, voltino contro l'esis1en:r:ialismo•.• Aln, pei ,en1ro all'c>11gOgl'mt!llt, Sartre ha 1c11ua1• me11te afferm:110: « Non esisto affatto una lellcratura innocente; il rouo stesso tli Bcri· \'ere 1111plil1ucqu ·011 Je Joucie du monde•· Per lui. come 1ier i suoi adepti, 0111i opcr ra è l'ec1m:uione di un e11gngement, di unu respon ..ubilit.i che lo i;crillorc ha il do,·erc di IISIUUICl'"O fino io fondo, poic.hè 110 11 calzolaio è res-ponaabile nella 1u.a quali1ir di calzolaio, lo &critlore, per con– Lro, lo è 1ot.almerue. Poichè. nella misuf"I in cui «i 11uò affermare che non c'è nct- 11u110che se.rive per non dir nuru. ogni .crillo uupecna la re:;ponubiliti del 10~ a111ore, In ahri lCf'lllini, il fnuo );1e&&0 dello .,cri,ere im1ilica u11a 111toccupaziooo p1cci~11non puramente letteraria: cd ceco po~la l'idc111itiad, 11erinorc e d1 uomu. Ora, cum'è 11010,per gli csis1en~i11lìS1ii doveri dell'uomo e ancor più quelli del ci1tudi· 110, i;ono 1uù 1111cridi quelli che 111110· trebhero d1iamure i diritti inolie1111bili del· L'nrlit-ta. t! czuceti nun e libero (nd 1igni• li<:a10esistenziali&la dell'accc:,;ione) che nei limiti della sua re&ponsabil11ii. J>oichè la purola è un ueico/o Ji idee, bisog1111ha· dure, ;,erivcndo, a 11011 commettere azioni •1efo~1c oll'u111am1ir ..• Resia da vedere, dirl"mo noi in c0n· t>lueione, ,1ualc gia J>f'CCi.samenle hl con• cezione di lale rl'SIJl)n.sabiliti e dei 1uoi limi1i: Il che. 1ucora una voha, è up11iu·ao p0(.'0 cliiaro nel di,.cor:i.o, acclamu11.&111mu ll'allr:1 11a.rtc, deJ 11ootelice dcll 'clllétenl.ia • U..rno letterario lrancCjC. Ma lu 111ù 11ttcsa delle tre conrcrt:11110 (a cui altre ue seguiranno di Wsou, di ,ru9011 e1e.) era indubbuuuentc quella di. Malraux. AnJro .Malraux faceva, tulio ,oru· muto. lu l'Ua rc,urée, o malgrado la poco felice parcntNi poUtica e il euo pal!11ggio tlnllu ruc ::.iuin1,0o111i111que •I Min,etcro tlcll'lnformuionc, egli ba con.serv:110 il 11re1igio dio gli coufori~cc la sua rama di itran "oluario. Pn·~cntato da Sie11hen S1>e111ler. che focPva, 1lCrquanto ciò JK>SMI 11pp:1r,re pur11doi611lc,gli onori di rasa in Sorl_iona (S1>eudcr fo parte dell'UNESCO), Malrnux. agi1a10 0 nervoso, ha Jlrrz,0 la parola duvnn1i ai.I un n11fi1cu1roarc1colmo. E 1111coruuna vuhu l\hlraux ha prirlatf) del dru11111111 ddln co11dil.10ne 1lcll"uomo, fra lo e8igenze dell'a-solutu e quelle del· l'utione: (Jroblema du lui giù pO!ilo ne.li • blla opera ili romao:r:iere. Era qu ndi 110• 111ralc che l'udi1orio 1i a5peUaue da lui ch"egli 11c1111a,e nelln discuuiono eulla r.i ,i Jcllu coscicnu coutem1>0nmea lo 1Sle680 tormeuto dei ,uoi personaggi. ln veri!ll. com'è 1111110 giuttamente oaservato, è un ahro Malraux (1urllo che 1i è preeentato al 1111h1Jlicodella Sorbona: « uo nuovo Malrou,c 111110 dall• guerrn, il cui \·i!o ai dc:1,nea ancur maJe, ma mollo diccu.sao dai tmoi \ecd1i 11mici, molto lodaio da multi "noi ex-nemici, e che non ri~11unde ccr1a111entc nè alle t.1,duisioni dogli ulU, nè alle lodi 1>rcmu1ure d~gli allri •· Mulraux e la difesa dell'occidente Comunque, e lut1cio11doagli altri il .-onr pito di stabilire 1e l'uvveuturiero di,cu,uo ruinii;tro, 11nche ae fngucemenle, vnlga u no l'antico l\lalraux, noi ,lircmo che di tutte le 1.-on(crenzo olle 11uali alJbiamo Ufo sistito in (IIIC61i u.ltimi unni. quct~a di M11lra11x è e;IUtllecrtamentc, 8c 11011 11 11iU ~onvincente, indubbiamente la piì1 11111cfr rn. Il tema llctBO, - tc il proble11111che ~i J)OIIC Il noi, oggi. è di opere IC, Ml quc11a vecchia 1erra d·EuroJ)O, &i o no, 1'1101110 è morto • - era tale da hr 1ci– ,·olare il 1•ii"1abile ,lei conferl"n:r:ief'i d11I pi11110 tic.Ila logica II r1ucllo della L:nmlitÌI Ocri tutta la col11a era di Voltaire, oggi il gran rc"'1•oiu■bilc C Nictuche ...). L'au· torc della Co11ditior1 llumaine 1i è 1Slflv1110 nel 1>01etil'o: 1>ate1.icomisuralo, in cui 10, no entrati i mili cari n Malnux: !'eroi· EmO. In grandezza, lo rivolu,a ... m:, l'av, ventura, in una di quelle 6i111e1iaullc ci· vihi, le e11ochc e le grandi corrcn1i che ri1t>h.i■110 di 6(:"durrc invariabilmemc il r,11hblicu, ma latc1ono 11en1oso e incredu• lo colui che cel'"ca, dietro il la cioo delle ,mrolc, la 11rC&Cnudi idee rivelatrici. Cer– to. 1111nmloMalrnmr nfrel'mu « il n"eu md– lcment évidcnl que l'idée de nHinemcrn corres1,1onde ù l'adtc de civilia:r1io11 1t non l!i 11110dire che ei tr1111i di una eropcrta, 1111ror1•hè1ia tlu 0611ervare clic te non rr,rri!'11orule J>Cr lo meno implicu in un senAo o nell'1l1ro; pure, da tUHO un in• •1cme di J)ropos,1.ioni che acmbrano 1oc– rarfl ul ,,ivo i problemi dc.ll' ora. prc1ente, par di poter cogliere, in mancunr.a di u· IIQ hlo&oficu di6rinzio11c, una letii. un im• 11er111ivo che di al di.1corBO di Malraux un scn~o wcc1 o. Diciamo che l'antorc di Ea1i-01r (è l'urioso con-1a1arc a che pu1110 ,I mondo el è meeso II imilare i miti di \111lruux!} è appanio, nel com1>ICf,tllo. al· 11uan10 rinnovato cd anche più dist:ipli• nato ncll'espoi;i.zionc, non - come ak l,iamo o•~cnato di uo 1i6tcma, 11111 di un insieme di eouncia1i seduce.nti e qul'I l'he 1,ii1 conta - fontlati eu un'Jn• go•cin reale. Quel M:ilraux d• cui i,entimmo in 11hri 1cmpi le 11ro(ezic (IUA•i allucinate tulle fono cl1 0 ,•cn~ono d11ll'Orie111c, l1a fono l)Ol'IO ad un M11lraux cM 11u11111 i piedi 1111laJire,a dell'uomo ocl'ide.ntalc, contro t>iÒche egli ba chiamato • le due harha· rio 1im111e1riehe•· Ou11 IJ11rb111rie •imme1ri• che ... Indovinello. quc~to, ,li cui. 11 11t•i111· 110 di rc~ponHbilitù, noi proponiumo h !!Oluzionc ai lettori ddlu Piera ... GLAUCO NATOLI

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