Fiera Letteraria - Anno I - n. 34 - 28 novembre 1946

FIERA LETTERAR ANNO I . N. 34 ESCE IL GIOVEDÌ SOMMARIO RO}.L\ • 28 Novembre J 946 U N A CO P J A L. 20 Direttore: G. B. Angioletti Dire:ioue, Ammi11i.urt1:Wne e />ubblicir.6 Piuzza Madama, 8 • Telef. 50.919 no MA E. d'nrs: Metafisica degli esseri e dei germi - B. Ca.stelli: Il cougresso di fìlosofiia - l\:f. Bartolini: Sosta sul lago (racconto) - E. Serrti: Poesia - E. /•'alqni: Il D'Annunzio "ultimo,, - G. Natoli: I nuovi profeti - G. Gava::::eui.: Quaderno del musicista - Note e rassegne di: G. Ferrata, L. Bigi.arett-i., A. Beccaria, U. Jl1orra, T. Gu.errini, li. Forcella. O. Otti.eri, G. Lo Verde, G. Saito, F. Bello11zi, K Vill« ecc. Abboname11ti: annuo 1... 940 - t1e1ue1tralc L 490 - trimeatrale L. 250 - &tero: auuuu L. 2000 • Avv,i economici: al ri,;o L 50 Pu.bl.ilicità: al mm. L 20 fino a 500: L. 18 DOPO n CONGRESSO DI FILOSOFIA La metafisica degli esseri e la metafisica dei . germi Lo 5tudio linguistico del vocabolario dei di EUGENlO D' ORS dcfinizio11t .. Un seme non è un albero: ma, 11 ben guardare, è anch'e !"albero: esso con tiene gli organi grazie ai quali l'espreuione " albero » un giorno Rii •1uà applic.-bile. Lb smentita più sorprendenle al principio di 1..on– traddizione può essere data ,ohanto dalh1. considerazione della. complessità dei g~rmi. Sarebbe tuUavi.t errato dedurne che 11es· suna conoKenza definitiYa è aplicabile alia realtà dei germi, e che a loro propos11c si possa scrivere soltanto la storia. Fu que– :scorrereche non è stato un ooda,e, pe1cl1è :si C parlalo e :si è ascoltato, facendoci assi– stere od una o/Htudìnc da anni scomporw, l'ollìludine della tolleranza. Si è ooufo in questo conoegno per la pri· ma volta dopo il con}lillo, la sensazione che occorre finalmente sostituire al oincere il con· oincerc, e che il silenzio dc;.ve essere in/er– roflo. Interrompere un t.ilenzio (e un così HO• gico silenzio) è riconoscere che l'offro è in· dispcnsabi'fe, doli'altro non Ji può prescinde· re, quali che .siano stati' i suoi torli. I dele– gali della Francia, della Spagna, defla Gc,– monia, dello Soizzera, della Cecoslooacchia. deffa Svezia e defl' Unghedo, hanno pò,/o nella ,eduta inaugurale il foro saluto; a quel saluto rispondiamo oggi, ringraziando per lo loro partecipazione atlioo, oofla alla continui· là del disco,ao che mira a dele,minare le fftnf:i 1 ~oe:fi~i /s:~i n{;:sod-e!o~{ 0 Jijfic~fi 0 ~ ,uperare C a fute/ore). continuità del dis=o, so, necessario sf oogfiamo un'intesa.. Ci sia· mo aooìcinofi, e non ~ poco. Forse questo congreuo di filosofia, :iclfa ,toria dei convegni inlemazionali, è ;j solo ~J7iio~~b!:u~f!lt1:1rt,':; ~:es~~~=~i::al;is~[~: lo ocro: ha interro/lo i'/ silenzio che rischiallo di prolungarsi troppo, minacciando di rende– re quasi impossibile quel ricupero inJilo iQ ogni colloquio. Ricupero, dico, perchè l'in· tesa olla quale il colloquio tende è in un cerio .sen~o una ripresa (un ricupe,o) cielfo vita socio/e (presuppo.tlo del oioc,c .sfes:o) perduta in pa,te nel sifenzìo prolungalo. Bilancio posifioo, dunque, esperienza 1·hc non dobbiamo la.sciarcade,e. Due nomi dì scomporsi ho il dovere J; ,;. cordare oggi, a lulli i presenll, il nome di Pilo A fbertclli, che mi fu oicino e con il 'l,~~f :U:: 0 J~~J:O':o J;~J;n1~ci Je~o;~·nsf:;; ;~: co, è stato ucciso menl,e ce,caoa di non uc– cidere, ma di aiutare a ,·w.::re " o s.1(1,are do/fa deva,tazione della guerra chi foi1cL'a con lui per l'ideo/e Ji crio l1he,tà 1011:pw messa, e Giovanni Gen,iie ucci~o su!/c ~a– glio della .ruo cosa nell'apri/e del 1944. Giooanni Genlile, il gra11dc penso/ore che ha condotto l'idealismo otlc :sue ultime con seguenze, mifitaoa in campo avoerso. La libertà di pote, ricOfdare l'ono e l'al– tro, e,a la conclum,ne alla quale tc,1Jco-.t· mo, oraonizzondo questo Cong ,e.uo. Qucslu conclusione è stola raaaiunla. da 501 a 1000; L. 15 da 1001 u 2-000 lotte de.i parti1ia11i snll'~1,re11niuo ino<le– nese, che a mo111enli si nllori;a i11 u11 Lei rt:SJ)iro coral(). Il 1Jilli110, Ji Libero Bigia• ret1i: romouzo cl,c ~B!!;IICemoi1tc, ~ 11011 iempre ornlonicnmen1e, svolge 11101ivi di uu'indaginc interiore, monile, ~ullo t;fomlò i;ocialmcnle i1u1uie10 del nostro 1em1>0. U,u, tioma,a rii 11<1::zfo, <li Ha11l l\luriu Oc ,.\n ~cli.i.: roccomi che sono unu nuO\:t, 6-ingo• Lare confermo delle sue <1uali1U,ud un lcm• po, liriche e narrative. f'cria ,l'asos,.o, di Cesare P111,•ese: un~1 raccolta Ji racconti ,lo• ,•e l'arte di questo scrittore, folla di rea• liemo narrativo e di trcJ)iclc e,•ocazio1~i pae– ~istiche, felicemente Ei dispiegu nei 6uoi va• ri toni. f villaggi bruciur10, di Per6io Ne- - filosofi potrebbe avere risultati simili ,, quelli prodotti dalla storia degli idoli rispel· to alle supersti.-ioni che ne derivano. Chi n.,, da tale punto di vista. sufficientemente esa– minato In parola corrispondente alla noz.ione di t< essere ». base abituale ·del\~ specula1.ioni dei metafisici} 1< Essere u è l'infinito di un verbo. Ora, si adopera l'infinito quando si vuol parlare di un"nzione 1p0iliata in pa1· tenz.a di Oitni attualità. <! Mangio.re 11, allo infinito, è mangiare senza avei nulla in boe ca. cc Amare 11, a\l"infinito, è amare &enz.a un soggetto o un oggello qualsia1i dell"a– more. Allo stesso modo, 11 elSCre 11 alf'infi– nito significa e&allamenle, mancare di esi· sto il torlo della Dialettica, quando pretese -------------------------– stc112a. di pre&enlarsi come indipendente dalla meta· suna conoKeozn definitiva è applicabile alla rovine prodotte in essa dalla. critica. Ma CO· me concepire una ragione che operi esclus1- vamenle sul fluido} UI speculaz.ione che ri· Di più, se si trasforma quello verbo lii so- tenesse di modellarsi su una reallà tutta m stantivo in mcdo da fame un concetto indi- movimento, potrebbe eS5Cre soltanto cantalo, pendente, chi potrebbe meravigliarsi di con· e ancora non bnsler<.bbe... Ma il germe 11u11 stalare, nelle speculazioni fondate su tale è ,il movimento. Il genne può avere nello convenz.ione, su questo smlantivo senza so· stesso tempo e allo stesso titolo una storta stan7a, una fatalità d'imfl1inenz.a che li con· e una metafisica. Una metafisica che tencs· danna a non avere nessuna presa, meglio, ,e conto, nel reale. di una identità tra quel– nessun mordente sul reale} E' come i.e vo-- la itabilità che permette la· concscenza e qur. 1 lessimo nutrirci con la formula chim,ca di divenire che permette la simpatia. Il grande un alimento, o come se aspettassimo la na· Leibniz aveva sfiorato questa metafisica con sc.1ta di una creatura viva per il solo fallo In sua monadologia, in cui gli clementi più che la parola u amare » SI .rova llan1µJ•io ,cmplici del reale erano portati a riunire in nel diz.ionario. L'appellaiione, in quelli c:i.· modo inseparabile la rappresentazione e io si, rtsln presa ncll'astrazio11-e. Le cose reali impulso, l'intelligenza e la volontà. Ma ,ono rappresentate dalla parola H essere n Leibniz era ancora un razionalista. Egli ere· whanto nel modo con cui questa me- deva di poter accordare l'esis1.enza delle mu la rossa, queste bianche pecore o la San1i»1· nadj con i due principi di oontraddiz.ione e ma Ttinilà possono euere rnpprcacntate ri- di ragion sufficiente. Attualità e potenza e~ spettivamente dai numeri I, :?:, 3. rano qui proprietà del\'11essere II e mm lo Facciamo tollavia un po' d'auenz.ionc al sostituivano. diz.ionario nel quale abbiamo scopcrlo il ter Nè il principio di contraddiuone, nè il mine u ama,e n. Questo dizionario conliene principio di ragion ,ufficente tiovCt'ebbcro anz.itutto una definiz.ione del termine, corri· posto in umi me1a(is1cu dei germi. In •.>On, spondente a un concetto che I' autOJe del li· penso, essa permetterebbe di capire i fem,· bro ha conside,alo capitale o centrale nell"at· meni della vita, i qual,i, n dispetto d1 ~ni lo dc.ll 'amore. li:i sesuito a tale definizione, bioloSia meccanicisla, non possono trovare una lista - più o meno lunga - ma non spiegazione nell'astratta metafisica degli t:s• mai e1austiva - di quelle che si chiaml\nO le seri. E ancora, di far posto alia fisica dei accez.ioni, cspnme ooncettl marginali, nnz.i c1uonlo, con quanlQ ne deriva di indetermi· 1 lontanissimi, dal significato principale. Pc, nazione nel compimc11todelle ieggi della na· un francese, ad eJCmpio, In gamma della pa· tura. Infine, di t~lierc l'ostracismo che grnva rola u amare IJ è moho vaga. Si ama Dio. sulle idee di finalità e di libertà, per tanto la pattia. la mo.d,e. la moglie e la moglie del tempo considctate così estranee alla scienza. vicino, il convegno o. mezzanotte, gli amici, Tulle queste sono verità assai sempi1ci la Kien.za, Kacmc, le rose, le fragole, il CO- e sul tipo di quelle di cui di1Correvano gli lore della cravatla. Può darsi che in altre antichi savi all"ombra degli ulivi -=-- e forse lingue la varielà ,ia più limitata: ad <>i;ni giuocando, a piedi nudi, in una limpida evr· modo es5a mt»lra sempre la prc~z.a in I ,renle. Ci scusiamo di averne disco1t.0 nel· una. f~mn linguistica con~ret~ .. di un .senso l'?mhi~nle. troppo illuminalo di un conse~ aua.1 più vasto del suo s,gn1frcafo; d1 una d1 sap1e11t1. specie di atmosfera delle possibilità espressi- --- ve non ,to,i~men 1~. ~praggiu~ta . . ma gia Il discorso di chi11sura di ENJUCO_ CASTEL,Ll IL PREMIO DELLA VENDEMMJA La relazione della giuria La consegna del premio a Vitaliano Brancati v:~~e~:~~~\ dl~46: 1 ~':: 11 :~1,!;~~(l~~rr~~~~~ I :i~~;:n~s:;in~u:~::~ r;~~, t~):~. 0 :i~ltull~ di muore it11liu110 puhbli1..'lltodopo il 1. ge11, ,,.,ere Ji scrillori o nuo,•i 111 gra11 puhbli•;o uaio J9•l5, è lieta anzimllo di constnlare il o ancora in ascesa. Con vivo rnmmarit·o. pieno auccesso d_!!U'iniziatiH1, sio 1>er iL nu- però, doveucro esc.hulcre jj forte libro tli mero dei libri presentali (aettunta), &in J>er Curio Le,'l, Cri.sto .!'è fermlllo li Eboli, l)CI'• l'alto valore artistico di molti fra essi, Sue- d1~ gill J>remiato ili, recente in altro con-, ccsw t.nnto più {'(lnfortantc in qua1110, nvcn• cor:..o. • do concorso scrittori d'og1ii tcndco:,;a, da Il manero delle 011ere J)Crvenutc nll'e'-1· sti: un libro incerto fra il diurio e il rac• quellj giia rhiuromente ulfemnati ni giovn· me dclln Giuria definiliva si riduceva J)Cr- conto ma tuHavin sirnro e "igoroso nel ri• ni e ,iovnnìssìmi, esso te!'timonin delJa in- 1nnto a nove, dei seguenti autori: Arrigo lrarre. attrh\'CNlO le J>Cri11e1:ie di un ufficia• dubbin e "itnlc continuitì, deUa nostra Jet• Bc11e<lùlli, LiLcro Bigiarelt.i, Vitnliano le italiano in Ju11;06l11via.figure, scene e h:rnturn anc;he fru le difficili 1irove cli tem• llrancati, Hnul Maria De Angelis. Penio 11111bic111i di <1uc.lla g.. en-a 1rnr1igiam1. Uomi– J)i così grovi. ' Nesti, Cc&llTc,Pavese, Guido Piovenc, Bo.· ni e 110, di Elio Vitturini: romunzo che Compito grato, perciò, mn non agevole, na,•cntura Tecchi, Elio Vittorini. attorno n episodi del n 1,,1111 clundestina - per le tre couunissioni giudica1rici infaiali Ritiratosi all'ultimo Guido Pio,·ene, resi con !etnica crudu, all'americana - su- di Milano, Firen1,c e Roma. è ~talo quello (Pirtà c011tro pietà) e d'aLtrn p.irle 11\•emlo &cita, con la t;uggestione nnd1e ritmica di di addivenire od una prima scehu di ope- In Giuria ravvisato in Bonuvcntura Tecchi un Uri~mo sen~uafo, un'utnu,sferu di apo– rc. Delle ventisette rimaste in gara - e I (!.,'i.sola ap1><ruionaftt) un arti~ta di 6talura c11li1tira attesa. li vecchio con ,;li .stivali, delle quali ru data a auo tempo noli:i:in al• certo non inferi.ore II c1uelln degli .scrillori di Vitalinnt• Brancati: unu Ferie tli raC("()ll• traverso la stnmpa-. figurano quc11e di nu- giù eliminati dalle 11recedc~nticommissioni; li fru loro idea 111entecollei;uti quuhi a for, tori in~igni c0me Riceurdo Bocchelli, Cor• rimanevano in diECuSAione le altre selle mure un polillico, realista è insieme surreii· rado Alvaro, Ciani Stuparich, Enrico Pen, 01>ere. 'Cio~: Paura atl'allm, di Arrigo Be- listn, Jruuutuuieo e for:.esco. Ji ccrrn 11a,·i– Luigi llartol.ini, ArhiUe Campanile: lllll lo nedcui: oronnca ,•i,•a, 1lrnrnmatica ddle da e umiijai.a unmnitU d'oggi. Qu11Jr11rie• co d'eslro e dfumore, do,•e l'ocutct:t.a ~pic- j ~;:~a.d~l~;r,~~;i:~~:~:e»~: f 3 ~~;:io~:;~_nrte Kol. REGALO A LI ABB NATI ~ -- den10; R,u,io Ang;oJl'lo, _.;.,e ,,..c,òdc.·ntc; ,\111011iC1 Holdini, Anrnldo Boccl~i. i\alfoele G O li ! Ln Giuria, composla di: Trilus.s11. 1>rt:!i- ~~=~~,;;;.;;;;;;-;;;;,:;:;:;~:;;;~~~·~•;:;:;:• ~•;:;;.=~;;;-~~ s~i 1 ,tt;r1!iE~~i7(Z g::jJ:~:ll~;ic 1 :rrc:~ 1<la "~::: li nume.ro 38 della FIERA LE1TERARIA (26 clicembre 19<16) snriì di 24, 1rn~ine e ro,111•rrà: ti, Ale~andro Pe'legrini, Pielro Paolo Trompeo o Manrico Bnrtolini, segretario: ha Jlrocet.!1110c111i1111i nllo scrutiuio, che dn– ,,a il ,reguen1e risuhmo: due ,•oti n PeNi.Ìo Nesti JJCr I ui/forzgi brucim10 (editore Cio.n– nini); lro voti a Elio Vi11ori11i, J)er Uomi• rii il 110 (editore Bompinni); quattro voli a Vi1nliano Br:mcati 11cr il Vecchio co11 g.!i stÌllllli (cJi1ore Bompinni), Il presiJcnie, il \•ice prcshle111e e il 8C&re1ario della Ciu• riu si flOn(), :1 ltrmini tlel re1ul11111ento,n~1c. nuli dnl ,•010, Si proclama 11crta11lovincitore del « Prt", mio lcllerurio delta Venderm11i:1 .\I 1916 ,li L. 200 mil,n Vilul.i.ano Brancali. Firmato: Tril11s1m,presidente 1lcl Premio Vendemmia. Un milione per il 194,7 contcnula ndl idea mmale. Aggiungiamo che le funzioni parallele della poesia e della !in• gu,1. vivo. e popolare, consistono eJaltamente in questa prolifcra1.io11edi accezioni. Per un vero scrittore, per uno scrittore di ,aua, ogni parola impiegata è un neologismo. An che per il popolo, ogni espressione è conie se fosse appeno. stata creala e serbasse tutta l,1. freschezza della creaz.ione, nel momcnlo slesso in cui sale allo labbra. Siamo di fron– te n unn ricchezza che supeta di molto gli angusti limiti della definizione più appro- L'Istituto dì Studi Filosofici, clic ha or• ganizUJto questo Conocgno, ha premesso ,il p,oaromma un'o.uervozione che è bene non trascurare: ''Un Conare.uo lnlcu:azionJle ai Filoso/io, p1imo ancora che fa pace sia fir mala Ira fe na:.ioni, è la dimo.slrazione che r Mcrnifesto. agli intellettuali d'Europa l'oesie - H.acco11ti - Saggi L':mno pro imo il premio delln Vcmlem– mia si chia111e.ri1J)retnio del « Tcm1>0 » e nvrà l:l dota,:.ione indivisibile di un mi• !ione. 01ia!i,. Come avviene negli clementL del linguag Rio, così in tutti gli elementi del reale oc– corre con,iderare la riunione di un'attualità e di una potenz.a, Cli.rie.adi pouibilità d'av– venire, suscellibile di ricreazioni diverse, piulloslo che di oggetti il cui contorno pou.i essere caplnto per mezzo dell'aslraz.ione. t. nllora. come chiameremo quelle cose di cui /'attualità definibile contiene n un tempo al– tre cose - che forse si svilupperanno o non si svilupperanno affollo - m:1 che sono già presenti nella cosa stessa) Li chiameremo germi. Un germe è un.i realtà provvista di un <.ontorno che permette ~ l:1 sua definizione. Ma, nello steS$0 tempo, è un tesoro di con· tinge112e che romperanno i 'limi1i di qur-'-la fa curo faticosa degli' uomini politici a se~11a- J: c::ttt~ de~;t~o!fni i r::~;ie~O:':h:d~:1 valore dei confini e dei Umili portano la 10- ro discus,ione". Questa cura è staia sentita. Quindici' no– zioni hanno inoiafo i loro più signi/icafit11 rappresentanti nel campP del pcmiero, I;.' stato di.tcusso del malcriafi.tmo .tlorico, Jd– l'esisfen:.iafismo, dei principi Jet/a scienza e dcli'analisi del linguaagio, in modo talvolta appassionante, con una inlen.tifà che rivela· va .sempre un interesse oivo, mo la passione dcflo lesi non è stata mai di impcdi~nfo alla passione altrui. La premessa dcll'inlesa non è dunque ocnula meno; questo è oppor– tuno ,ileoado. Petchè se la crisi alfuale che araoo su lu//a l'Europa è crisi della leslimo- ~:o::.:on~~::ue~t'!~/u~~o c~~u:::b1'ittnda1ra/. Ira, crisi la cui co,atlcrfa/ica più impressio– nante t' dota dal silenz.io che sembro sia ca· falo su/ no,tro mondo (il oociate attuale a1 ambienti politici ed economici non .scroe al– la comprensione), qui abbiamo aui,tilo, in queste aule del Senato di Roma, ad un di- Ann.uucio ,lei. più grcrnde premio letterario e artistico iialiauo, promosso dalto FIERA · Panornr.ni dell'auività leneraria e artistica in Italia e all'estero, nel l 946 Galleria il.l.ust.rotadegli scriuorie artisti italicmi Gluochi - Concorsi - V:1ricliì Indice a,ialitico dell'annata1946 deU.aFIERA 1L NUMF;JW, ME O JN V/~NDITA AL PUE:ZZO DL L. 50, VEIU<A' O1<1~ERTOIN DONO Al NOSTRI ABRONA'/'J g A 1U1'1'I I I~ETTORI CJJE SJ AIJBONERANNO EN1'UO IL 15 DICEMBRE 1946 ALL'AJVNATA J9,J7 La serata t" / e.tl< I comillcio, verm11('IIIC. 11llord1è nella .snfo dcli' lime/ d1• H.11.ssie, /ru gli np- 11l1111s1'. dclfo sc<1rsl1 folfo co11vc,wta. /<ce il s110 illgressn C{lleti,;,w. i... c11i liimuln ct111i• ci,1c, cm pro/elto d"I rflfJprllo tli 111,"ruile 1/m,m /llt1C1 i11 11ero. e/re /o &cguii:11 come 1111·0,,.br11, allegoria, della Momfo11it1i. Alc1111ccoppi.e tlfl.11::llt:llll<J /r<1 fo tribima ri.scn•nta aMa giuriu e f'orchr.strn. ,lccora• U///Hmle, lii 111icro/011i, 1m giova.,wflo imJo– clluu: SymJ}honie. fl)'mphonie! .• M11 lt, ctu1- zo11e /ra11c() 1111rio1im1 mm ri11.,Cio11 a sgom. brnrc ,folltr .!tifo il ,/i.sngfo e la fri.stc:.:G: urr,1 sala "11ul.H"!«11to''. bU111c/11'.sili11u1 come 1111 1Jepolcro, es1remtJ1111mtc sinis,r,,. dove 1•01emma notar(.• fo brwm Mllry Cl111rchil,l, i più brilfallli gi<1rr111li.&ti ,!c 1• "IU.tor"w1C11• tu liber11le'" e di ''Tt>mpu", mm bio11tla 1li0(1 i11 pantnloni clic spirr111,1 1U>11 .~n q11aJ 11ro/111110 cli c.imrnro, 1w /<1ho [trUfl/J<1 1f'i11- tcllett1wli 1lell'amb11sciata spagnola. Molto comme11w1,1 f (ls.se, 1zt1 1ti Ft1lt111i, IJt>llvnci, l..011gtmesi. E lt, prrse,1.:.:11 di dormn 'fo.selfo

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