La Difesa delle Lavoratrici - VIII - n16 - 21 set 1919

r 1 Tilrf:SA LJh'LLl,' T,,ll'ORAT'RlOT (Ricordi tripolini) fotti dopo che fl!Jpena lino dei <obecohini» che assistono il mo1•ent0 dà 11,,. segnale che questi ha esadato l'ultimo respiro, le donne dimostrano la loro solidariebà nel dolore dei parenti del defunto emet– Prima ni rnloniliarn l mon~o - tolonizziamò e [iVilizziamo l noslro Pae~e ! . Ero __stato invitato da alcuni am1c1 tendo gemiti e facendo cresti di' acuta 1si;aeltt1 a mangirure del pesce ,pescato disperazione. 0 C'i sono in Italia; ~!'- loro stessi aJ01me ore prima. Accettai llfa io non.,, sottoscrivo certamente in - 1254 Comuni con auiua potabile 1 m_vito per due.<, apprezz,ibi,issimi » mo- favore di certi cost.umi. cattiva o scarsa. tivi: PJI fa!'m1 una, bella mangiata di * *.. -:-- ~87? Q'omuni senza. fogne, dove le pesce U!l _cu,1 vado ghiottissimo• e ·per deJaz10n1 ,s1 getta-no ,pe,r [e ,strade. de!·,ì. npn dei 1·a11tay11io cot/cttir•o, che pt>– tra clerwal'e eta nna òaUay/ia vinta nell'-in• terc-sse detta o/a,,~se. - Gonsitl,f!m i fiyli oo– m:e una proprietà e li cdU(){l· suoi,nam6n-tc r1,l nsvctto delle antorità oosli/~,,,i. _ 'l'ien lontano !'1,omo '41llt'~oi~,;1e, aaua pro• testa, da-l 00111,,zio. - ()iwv-do mcti avrei essa fili ste_ssi afJ·ctti, le stesse tenilen.oc , ie stesse., attil-iulini dei, rnasohio? - Qnnnào ossa l, _a.vrà, s-i potnì di-re che l'umo,nità e snlila, Vl-!l delfa. propri,a ri9encra ~ione. 0. MO:'l'l1C1'LLI, passa,·e, _m mezzo a tanta triste{za, una , In un mio accurato, sereno e minu- - 1700 Comuni dove di rado si man- oretta d1 buona ed a;llegrn compagnia. ZlOSO studio d'impressioni ;;ulle abitu- gia il pane. rnJl:ihrrn::1z1·ng\D pf,t,I l!)t'1r::.i _Il luogo scelto per_« salle a manger » clini e sull>t reVigione degli israeliti di - 5955 Comuni in cui l'uso della Uu IUi.!Ul'l! llllll lJ(J IJI.I eia uu magazzmo d1 un capo veliero questa parte deLl'Africa settentrionale, carne è conosciuto solo dalle famiglie tut.to· mgoi~brn di ordigni e di attrezzi d1co esplicitamente il mio •pensiero su abbienti. · Alla Dif~sa gilJl\g<>no ·Sf>().9SO [lO(\~Ìe dl ~a .n~ngaz,ione e pesc_a. J;.o stesso capo « certe tradizioni,, che il mio occhio di - 600 Comuni che non hanno il mc- colluboratnc.,; m.i rrirc sono quelle elle i·en- , ehei o. (un arabo tnpolmo) fttn-z,onò d dico per 1· .po"e•·i'. go1to ~ubblica_te. O l'ingenuità <lcUa forma eg eg t d f uomo mo erno non ,·eclc <,Ontroppa sim- , • e, dell cspress,onc, 0 errori <li ,proSO<liae r >amen e a cuoco, riggendo ,pes-,e ,patia, per ragioni facilmente compren- -- 36G Comuni che non hanno cimi- di metrica, o :irgomcnti inad.1tti all'incf~le e patate, e l~ssando i _cavoli, sui qna.lj sibili. tero. del g_~orn~1le,. son-o lo ragion.i del1e mnn(<ot.~ ebbe _c~ra, d1 « rov~sciare » una fort,e Ecco perchè non in tendo emettere un Ci sono in Italia: pubol1Caz10n1.Obi scrive , chi in,·iu, ba la quantita eh pepe. Non mancava a1la giudizio. secondo il mio modo cli vedere - 27303 abitazioni .sotterranee, con iclea, <li. _aver.fotto una cosa buolll!, SI amn- mensa (quattro a,ssi srnTettc da due le cose, su quanto ho •semp!icemcnt.c circa 200! mìla abitanti. no ,e 1,ropne ereature, come si amano , can,jletti) m1a buona dose di anisette raccontalo a ptlro titolo di cttriosit,ii, - 154 Comuni in cui iufìerisce la proùol_t 1 , del proprio intelletto, della wo– ì?er i -commensali indigeni, ed un buon appunto pcrchè mi riserbo di farlo nc!To pelllagJ'a, con 100 mi>la pe1lagrosi. )'~"'i ~nu~a. rya il .lfLornaJenon è qui p<:r fia.sco ·d, nno per il sottoscritto ed un ,;tuclio sopo·a accèunafo. - DO mila chi!omelri quadrati di ter- c, 1 ~~!~ grgm,_-c e sci·, tri 1 cifii~esperte. ,pubbli- altro compat,r1·ota. , 1 ,. . , , . ·1· . cl' , , ,oesic o pro.se ce c1enti: è qni per T reni ma ar1c1, 1n cui ·vivono G 1n1 101u 1 !=,:;'OPl eh 01:g._~ ni:r.zf:w .ione f~mininile, di p-ro- cmo r.rocedcva nel rna.ssimo or<line e lPPOLITOBASTIAN! abitanti. paga11du e d1 c,oltnra. Questo sia detto pee fra la _pi_ù _schietta cordialità: il prnnzo ===================================== r,sponùcre a k1gnan,,e pervenute<>! i,,Ì(J,J:!'4- si. era 101zrnto col pesce, e si sla, a ter- le per mancata pubMicazione di 1~ - mmandolo, coi,,, cavoli. D ; • d"' d" 6 Il Eceo un _yruppo d'a1•tiglieri fi~ lì,$ Quando 11 nostro esimio cuoco si ado- ,-, ~ g. ~9!lr - ~~fil . I'! ', ~Hwe . G:, pro,_.s,,mo_tnonfo, che ill'Vla un s,metto «,:Ì U IU tHn~u i ffl Il.I~ ,::J f;en 1 n )), lll cui lo chiama Pandemio de{- pra,;a per prcpat·a.rci una tazza di ca(fè t um~n pcns-'i-ero, e gli diee che oi r,ubda nel comparYe1·0. con fo-ccie tutt'altro che d; 1,·am1/c fiero qnaò la Trione stelle,, funerale,dnealtriisraeliti,uno<leiquali ~ iQ_ l"rtU"'cfll di fid!Pl~~~ _Ecco una cittadùta ruim,nc,;e che inneg- annnnc1ò l'agonia. di una -sua nonna ~ ~1..-i l.,~ U~'-, O UU'1-ù'JU gLa alle ope.r?,ie, pensun<lo dt essere una che ave,·a ormai toccato il centesimo mag-a per offri~· loro tutte le felicitit, fra Je a:uno di età, ed in,·itò U'inrera comi- qual! quella _d, legger l-0ro ì suol' ver.<;i! I t1va_, meno J'arabo 1 ·a recarsi in casa Ogsi ìo s;:i.vpiamo. Il rumore freme. si L'arrestarono. Dei giudici mÌlitari, ge- q_wnih_ ~ono pien! sl d-i sentimento, ro.a defi- sua. agita, eone e s' 1pnalza... La tenibile I osi della l'Ìputazione dei giudici mili- c,eut, " 1 tutt.o 1 1 resto. Francamente... l'invito non mi un- notizia bfL varcato la fronliiera co1ne tari prus!:iinui, 1a condannarono -a iuorte. D.:.1 un -0speù~le miHtin,re ci .a reiv.a. un ill'- d q uei colpi cli rnnto <,he spalnni, 0 no ]e r.• bb "'d' l C li 1 no: "Alle burncatc! » e' una invettiva poe- _a,·a troppo a fa;,:10!0: si è sempre poco " i,ssa non e e, come .lè 1t1 awe , a t1ca: « A C!emenccau >), iìèlle qu.1li firicllè ctu,posti ad a.ssistcre u!la morte cli qual- finestre de le case e Lerronzzano le per· difesa dei diplomatici; nessun amba.scia. è solfanto_couLenuta una c-e-rLa <lose di bue– cuno tlel nostro pros 5 i.lJ.lO ... inolto lori- sone. Gn ufììciale. francese. in Odessa tore chiese ]a ,grazia per lei, Jeannc La- n.a rnten~ionc. tano; ma specialmente dopo a•:cr fatto conquisèala, ha rinnovato 11 ge.;to im- l:;ot<le non ebbo che la pietà dei deboli, El soltanto una dose di buona intew1.iQi!lé una buona,_,, mangiata; il solo peusicrn fame: clell'a&sassino cli Miss Oawell, degli ope!'ai, dei soldati; non ebbe che è_ lll n_n gruppo cli ottave sulla paee ,ffo';, di veder tirar le cuoia ad una cente- EdR11cor~ate il duu11111a 'di_ Bmxeìles 1 lr, p-ietà dei buoni. E gli ufliciaJi fran· !s1usti7,1a. ~critte da Un opc,raio, il quile n~_l'la, mi urtava.,- ne1·,·1·. . 1L1 UawclC 111,gle-;e. d ong~ne, d1ret- cebi el)bero timore non trova.ire ·un as- oouclud~ dicendo elle Basta .;,n, vcrs-i la /or, t tl l , f za ,_.,~•z,nmere: giù in 1)ia.crza! Enpure non ci furono cristi: dovetti nce , i un:, scuo a a m e•mie,e, oEspi- .sa~sino nell'eserc1lo, Ciò è una cornsola- Un avv-0eato ci m<1ru:lra un frammem.o.di ced_è1;·e.alle _insistenti preghiere deo:li] t.a,~,.1, .. 1 fer_~t.i. d~ tutt;. 1~ p~t!·ie. ~a, 1 Z1one. un suo Ponmidra.mma in cui d.ice cb.e Tor.J. am1c1 1Sraelii1. e recarmi alla casa del! 1 Cllla,,,_ e salva,.a degli uornmt. .. Acca: , Come coloro cli Bruxelles, queìli di' ,:a. notte d'i-n-'O»»ia id fa,m111lia uman (f>-iel) morente. Lo rlebho confessal'1a: h scen~ sata, cl_,aver nascoS t o _m ('- 1 ,sa Sua cl:ag_\1 Odessa, attesero la notte. Come quelli tormenta, e stnnr;e il ventre la ointota a,J. 11, ,mi a~sistetti mciitava il sacrificio im- rnfeltc,,c!tser\,on rnglc.Si,_ ,ranccS<_e be,: di Bruxelles ebbero bi-sogno di un luo- Jama,>lte (Sic'.), E ancora: , pc.stomi. gr e 01 ~ve•rlt pi·o'.·\ 1511 cli abtll e. tli go solitario per ,com-piere il loro de- UnJoa yrQ,nde 11,nian famigDia, mwlì"e Si tratta,·a di una farnio-lia o·iata, denaro, In arres\atn_ e_ conobbe l'ac- lit10; come que!ìli, scelsero un giardino, <le, tuoi dolori e àe le angosce tue anzi. mi si disse, quasi ric~a. eaqnindi cus.u nioss~le._ Il C_on<:tgho ~li guerra t,e- ma per rende.re magg~~we, di terrore il (!al 1iir,mbu al piè aggraz>pa-to .a la," f/tan trovai una casa. ben nrredn.t-a ed 11n desco la glllcl 1 cò· a P?r,e chrnse: fu con: delitto scelsero il giardino delle cTico: tle/ ,•itmo eterno.... [iu,./ta; am\riente abbastanza elernto. lenendo ~a~at~ a, moi;te .. L Awbasciatoi:~ ~cg!i il C'irnilero 1 , ~a;:-~io fJUC'!<lo che ci fa consiglini~ ,cl- conto. beninteso. delle tradizionali ahi- S t at: _l nit~ e l .\n'.bas<,iator? di ,:,p,1gn:,, Fn'automobile si fermò. Degli uffi- l'egregio av\'-Ocato<li tor11uro alle nandè'J..e tazioni delia, 1·azza ebraica, rnlene~ncio, te_nt<tuclo di.:,ah·~ula., Al- cia1i Tr.a.neesi che l'occupavano dissero ~ cli ·1.<tEDiar le Mnae, - · lora, alie due e.li notte, .Miss Cawnl [u n. ,J"annr• La.hordc ,ci ai snoi compagni: ~li lrnnno 1.1Wnd:iti0 pure un «Oan.to dì * • * LrascinaLa 10 un pi,coolo giardino. Un ,t Vi cnmbi.aiuo la [)rigi-one n. L,auto- Le-nin: La Iegg.enùa della Nev.a)) Jn ooi Appena fui 'ntrodot'- nel ,·asto ed ufficiale prussiano la spinse contro un u1ob1'Jo ,.·ol.,3' ne·ll.'01nb1•,o fi110 al Ci'1n1't,e- uu tUo_t,locli Leni1l v,1lica gli Urali r;lf; it l,.U l/U r f ' • l<l f ~t t' "- ·~ .Kr(",n{uw ecl lll cni l'enfa,s,i· ecce-s.~iva &n- a.perto cortile, che stava nel centro del- i:1uro e, e 1 ronre ai so r ;I 1 es1. an ·i, rò. E là, uclil,a notte pant·o&::'1, io mezzo 1rnll:n c,ueUo Che c'è di ~)uono e <li .Rent.it{)~ l'abitazione, ebbi l1imp,re-F;sione di tro- 1 ass.as ~ino gallonato 1 con un coJpo di ri- alie tombe, un ufficiale francese, a cot- Dn, TI'lretw,{_\ lutìne. unu . lllil.dr -e ,esB_rim-e lt varmi in un «coro» <li una chiesa di voltella bruciò il cern',lo de1la cloun<1 pi •cti 1·ivol1eH uccise com.e un cane una lamento per il fig'lio U"CClsoin g,ien·n. I frati francescani; giudicate: generosa. Questo omicidio solle1·ò nel donna francese, pcrchè ess;J. a,-e,-a .clct- versi sono quello elle sono; m.a il seutimeD- I , t . mondo intero un grido di indlgna7.ione, t r - · · 1 - 'd · 1 to è co~i ,\iYo, e il nwl,o 00si ,spontaneo. C'ba n un angus .a, ca.rneretta agoruzzava La Germania era di~onorata. f~a.t1-1i. uom1111 ( 1 non ucc1 ere l oro la pubbl1elti,uno. Pur tli J(\ggiere uu.a. d.i ;jc~~ch~fl;of~r,apde\~;,hèa r::ì t:ssrraa,~st°R:aa In Inghiltena, in America, in Scau• E come a Bruxelles, vi f11c,ulla terra quéile poesie dei primi tem;,i delta n<i~t,s, ""'"°"' d.inavia si fecero grandi maniie:-;;lazionl una mace:hia, di sanoù'UC ai I)ieCli' di un linr!-l1<1 , 11 ienc- ùi ro'l.zezna P di inespericll½a ave,·a voluto quando ancora ,poteva par- e furono sotwscritti dei milioni per in- ,·ile. ma picuc oltr, 0 ;;i cli impeto lirico; ' lare. Intorno! àll8< morente eranvi i nalzare un monumento alia i\1artil'e. In * '>f * ,':;011 [Jifl tre l11n-r1lii. anni « becchini;; (così gli israe,ìiti chiamano F , 1 L' 1 D ·t d l'l c!t<' via11.1Jo il fi1,·lio rnio: coloro che hann-0 l'incarico <li dare il , rancia a " ,gue c,cs ro, s _e 1om- , - 1 <l li' me» on;anizzò una gt'ande tiunione ri- · QuaJi sono queHi che, indignaLi del- son lru1>11iq1 1 c.~u affa,i1,i,'1'., pnmo segna e e aYvennto trapasso éli proyatnce, l'omicidio di Bruxelles, nons'indigncran- J)Ndo ;i cora,gyio mio. una persona, da questa all'ailra vita) Dopo ii Tratfuto di pace, le spoglie no da,·anti a quello cli Odessa 1 Gola11to era il suo afJ·etto, ed una dieciua di altri individui fra di }1,~-s Cawell forono trasportate, e.on éono&co- <legli ufficiali incanutiti sotto ùonta, 1-a!'oro, ·inyer1110, parenti ed amici. Qt1esta gente, stretta grande pompa, in InghiltPre·a. il kepì gallonato d'oro, che dmante J>i animo v11ro e schietto, intorno all'agonizzante, recitava pre- Tale fo la tragedia del ,giardino di pr,opria carriera fecero tacere in sè l'uo- verdnto in modo inc/ermo. ghiere, con un canto strisciato, pesante Bruxelles. m·o per ascoltal'e solamente la legge mi- Gite atlcsso a me non resta e stonatis-simo. ,, ., ~ Jirnre, i quali, di fronte a l'omicidio di che svarr,cr pianto e fiori Sopra un ,·ecchio mobile ;n perfetto Je,ir{nc L,,borcle, come davanti a quello s11na tomàCJ, modesta, stile arabo, ardevano molte canJele, che Jeanne Laborde era una francese·. cli Edith Cawell diranno: « E' un eliso- con/or/o "-' miei dolo,•i. proiettavano una incerta luce sul grun- Ei-a ... poiche or~L non è più.'. C n uiìicin.k nore pf"r il Reggimcn.Lo ». 1 lf<t dov'è, 1;1fli quel v; 0 po dei ,, salmodianti». • france: e l'h:, uccisa. Couos~o <lei patrioti dal cuore indu- che pensa al/'i»nooente In un angolo a .sinistra del cortile, Jeanne Laborde era un'antica alunna l'ilo, ma sincero, ,che dirr,uno: ,, E' un J/'l,rm tolto il fìylio mir,, un gruppo cli donne che se ne stavano della Scuola Xortna,e cli Sènes, la prima <l' 1 F · ccl io iton credo a niente. sedute chiacchierando tra di loro: la s,cuola france,sc dell'insegnamento' ~ec·ou- ,snuorc per a rancia.)'. h . f 1· b , d' . , dario fomminile. Stabilitasi in Ru~sia, C inrsco migliaia e migliaia di lavora. L'avvocato Renzo '.Do nini di B9logna ~.i rn111Hla un gruppo cli sonetti di ar_zome13t·i m1Ut..'lri.. n tipo &'1.rcustieo o umor! ·sti.oo , alcuni dei quali verrnnu-0 pubblicati. preg tera, ra g i e rei I qm, e un tori: nomini e donne delle campa,rne e <privilegio» dell'uomo. Jcanue Laborde si rianicinò alla Ri\'O· del!P citliL, cho di-ranno: « E.,co ancora Di quando in quando, arri,·avano ospi- luzione. Bisogn>t credere che i bolscc- uno schiaffo nrl viso del mondo,_ ti nuo,·i, i quali, dopo aver stretta la vichi non sono così bai bat·i come li pi·e- E cono-;co infine -migliaia di persone mano al capo della casa, venivano a sentano gli « armiamoci e partite!,,, , I d cl se-dersi vicino a me, qua5i 1n mezzo a1 poic:he hanno f:iaputo conquistare alla e lf' piangeranno i vergogna e 'onore. cortiie. loro causa dei francesi colti come il ca- :àfa non so quel c,lie faranno al- lo cerca,·o di dare alla mia faccia pitano Sadoul e Jeanne Laborde, l'a<sassino i padroni della Francia: se quell'espressione di tristezza adatta a Il Governo francese fa la 1suerra con- g-li <lar·anno la Croce di guerra o la rli– rnrt-e circostanze, ma che però non ri- tro la Russia rivoluzionaria. Molti lo virn del forzato. Non so quel che fa– scontravo nel viso di nessuno, eccezione ignorano ancora poichc non si è chiesto · l'/lDTIO le compagne di SClloladPlla. sa– fatta per i parenti s1retti della mo- il parere di a-lcuno per lancial'e il paese crificata, nè le borghesi fprnministe, nè rente. in questa nuo,·a av,ventnra la- " Lirnie des Droits de l'homme ». Ed ecco il.,. tragico'. Ad un tratto un Si fa però la guerra ]agf(iì, con la '.'son lo so,,, A'spelli•a,m·o ! acutiS'Simo str-illo, p-rovenieute dalla fame, coi cannoni e i fucil1, '' Xon vi ======= MAilCELLE CAPY. stanzetta cui giaceva la vecchirre!la, mi fu <li-chiarazione di guerra>>, dicono o;-li fece fare un salto sulla aeggiola e cor- ingenui, Ce n'era bisogn01 I capila\'sli LA J'JO;,,':-/A. - J>J' /c, no-'tra. rornpo1n1.11! rere .. ;erso il luogo donde il grìdo era sono i nemici dei socialisti da scmt,!'.{l . .lftl(fre, moyHR, ama1ile, sorelf{{, f8RU oi. ,.w~ partito; ma fui tra,ltenuto suìla_ 5oglia L,i, Russia è soci-ali~ia, Dunqul' 1 Ui si rr11e e ci aR~i.,t,· in ti,tti, i con"U [[c,//c, ,,;. da,] gruppo delle doone, le, quali _eran~ 1 mò andare e. ., avanti! to! Oono-~oc /Il nostre /a.r-ri,,,,, e lc- '"'"' rr diventate, tuLto ad u11 tratto, ik1 ven Ri-cordat,e che le truppe coutr0-ri,·o]u. gioie, Parteciv" ,,,i no.<lri d<Jlnri e a//'e ,,,,. () ~ce~si. zio.na.rie occuparono Odessa. Il grupp() ,«~re por:,-1.~- Si, "n~llsfa8~nu, dtenr: 110.<:!rc_ yll:Jn; • comun1'sta di Th:foscainviò a Oò,..:.:t,a sci rir. 11 rncorafJVW• nei no.i,; 1 •i .«ornJir;i. ·' 1:davano, piangevano, si strappa.vano tutto, vr•,- noi! -- Q·1u•s1ri, rlicnno i 7Jor·ti. - i capr,lii, si_gr& .ffiava.no la faccia fino a ilelegati ohe ave,vano h miHsionP <li ,li- \ff/ ,, voi pc•ro? - :,;-,,i non nr!fhif/mn aif,, farla s.nngtunare. s-trihuiro dek manifesti 1 quali spicg-a.- 17nm,r1, in1111,nen~i-o/f ,,-;,-IIÌ,; mo, 'llf•l/'e.<:rH'J-i- 1 me, impre'~-i~to rono a. coloro chf' lo ii:çioravano. perchè -:if, 1TP/. rwo 1,1i11i8'1•ro df1111e.'lliro, r111ont.1, SpPtta.co o! nuovo, JJer la r;c,,n.zil')nemondiale ha. i-ssato lo st.en , ,,,,oi."(r11().' - Il crJ11Cdlo (lf'llo r·o•w .<:11F((l.';f11 e di•gu,!Pt;o e. . . . . . dardo della guerra C-Ontro la R1•pubhli-' i,,. lri oo,,r altl'o .,r11fimf'fl/11, 1-J' qn·//n. W Ce -eai d avere. dat rne1 aro1<,1che m1 . r t d 11 R .· J . n L b r ,,,,.,rr,·1,0/r•, - O!,t,ed,M·c -'P"•'·'" al rrrtc e nvn-.-ano condotto in quefl'ioierno, la ca socia 18 3: 1\ r1 1!5S 1 ~:. e~~ e- . a O ; po1'ta i pi-r:{li11dizi 11-rirw,,11J1:to faAuiu7i,,rr:. - ~pie·,:azione a. ta,ito dispei:,a~o, i:nprov- de !"ra fra 1 _Jc~eg9:t), ~ssa giun~eva a,_, [Jinf/noi ,ii 1»·1>/,lrmi del laroro, r.,so, ,'. tot– ,•ico ,lo,r;re, ma non. f?bbi m risp 0 sta suo1 compatnot1 cs1l_1at1 nelle terre ru~se, v,,tto, mv, ,fin 111,. _ /-IP r'é u11o Rr>;n,,,.,·"• rhe au"fllp due sronplici parole, « è co- con d0:ì1'0carte pacifiche fra le man1,,, 1-•i 7rrr•oco11pa r/rl/a ,,,lili/ri irr>,,,,,,tiata, l'en• tl;l{n..,; folfo. nosJra. reli{fione >. Seppi in- Vohwa. an{:h'essa salvare de.gli uomini., sa alte oiornrite di tut·oro c/w ~'-no va- te A, M. NIIVNA.NANNA "l\ .. inna, nu,wu, ninna nanna,, ùimùo br:lio dd[a, ·mamma! Qnantlo pt 'n.sr , 11/ln C01lÙU!'J.11U d mio om·e vien di fì 1 tmm11,. Ninna. 11anno! Or,ni sera. ùaùtw L110 se ne ven ii:<" dal taror1J, e o, Primavera per tre mc.,;i egli. pa~rti·va,. Ni>mn iwnnn! Poi tornava liiotu111r1,tr: a, oasa ·sua,. /onte coso a te porta t.•a, lOntì baci (l- mc1,111nw tua. ~,,.ir Nnn 1.:oltc fuoi./tJre 11n oomr>Of/HQ di dolurc; e .<;'à fhlfu condannat'r1• a. veut'a1111i, bcfl•a1,1ore! .Se. il /-,,o b11.bl> o è ooTeollo, non Nri Jifllio 'll'a.~sa:;sillu; r,in,11a wuirw., su,. giù .r;olf.o, lo sa.JJrrt i. "r sl'i pi coi nu! Ni.ni,u nonna, '»l1n1tw ntm·na,. birnf>o lwlfo <ieJlf; '»HH1rn10! Qnan,J.rJ /Jf'1PSO olla tln1,danna ti mio ooro vieti, di fiammu._

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