La Difesa delle Lavoratrici - Anno VII - n. 22 - 31 dicembre

Per l'educazione d i f ò n ciu Il i rn~m~rrni , mminili ~~I t~rn Il i~ri~ s~~)eAnt!~P, 0 }]!! GENNAIO nitoi--e · di vill,() a,ù'ion~rosw e a;l minuto .Kon si potrebb,:, immaginare li numero j d,ere tante cure. e fRre tanti sforzi per un co□si,lerevole delle persone che, a viva risultato irraggiungibile? voce O per- corrispo!J.dcnza, ci llanno espres~ * * i(• so il clesiderio di esS<ere informati intorno ai pP-0<:edlmcnti .peJagogici ed ai metodi d.'educ..'1zione in uso alJ' .A.l-·veMe. Souo già. legioni .i profes..,~rJ dei. due ~si che s'interessano di questi procedimenti, i padrr e le madri di farulglia che si. pre– occupano di questi metodi e cbe, s1 gli uul che gli altri, s'inquietano dei risultati ottenuti. Non vogtiamo dire che noi coli' .AZ.OOare abbiaò10 inventato chi sa che cosa, non ci lusinghi~o di fare miracoli. I sistemi di insegnamento e di educa– zione che metti.amo in pratica sono gia stati da tanto tempo propagati come prin– cipio, dll. molti filosofi, da profondi pensa– tori da moralisti chiaroveggenti e aocio– logl{i emeiiti, e non Jguoriamo che alcuni educa tori eminenti ne abbiano giù tentato l'api,Jicazione. _ Il nostro sòlo merito è d'avere fondato l!ll n.mbiente $peciale corrispondente alle esigenze della messa In pratlca, di aver sa·puto preser..are questo ambiente da o– gni Ingerenza ufficiale suscéttibile di nuo– ·oere alla lealtà ed alla correttezza di un tale teutati\"O, infine, e oopta tutto, d'a– vere Rvut-0 e con~rvat.o il co.raggio - più difficile e più raro che non sembra - di non curarsi delle tradlzionl, .di affrontare .;li scherni degU un.i, i denigramenti degli tltri e le ostilità slstemati<2he della mag– ~ioran7.a. Il lavoro educativo a cui tutti gli spiriti attribuiscuno un alto valore, . un' iro·por– t.:111za a&:;uluta, nttest.:'l come Sta gener~le ç,,onvifil,io~, c!1e il piccolo essere clna– inato ad av-1--ant.agg.Unne, è nè esclus~va– ruente lmono nè esclnsirnrue.utc cattivo, ma in realtà' l'uno e l'altro. . . . .EJd il c-oloasale sforzo fntto a1 g1orm. no– stri iu tutte le parti del mondo c1V1Ll7,– zatt,)1l'auwento-costante e for1;Uidabil~ del– le somme destirutte all'eduCllz1one dei plc– co\J, le cèlltina.ia di progetti di cui. ogru gìornc, sono assediate le aS<emblee parla, mentari, !'àrdente interesse col qu,).le Sl esaminano e si dibattono da tutti gli edu– catoti, le riforme ed i migliora.menti cou– cernentt l'iusegnaruent<.t e l~ , f~rwaz.i~.• me morale delle giovani' generaz.1ow, oono la pmva evidente de111l incompa1~bile !~por– tanza che sì deve attrJbwre all educazione. El' dalla totalitò. delle conoscenze, delle idee delle cuusidentziuni, dei prOL'edimeii– ti e' dei metodi, di cul l'eòucaz:ione avrà post.o i germi nel suo cervello che esci rà un giorno tutta la vit.a intellettuale dell'n– du-lto. Sono le esperienze cbe gh saranno diventate mmiluiri, sin dnll' infunzia, i consigli ricevuti, gli ese1npi che a,:rà a– vuto wLto gli occhi, le improsslom pro– vate le infiuen~ avute, che tardi deter– rninéranno la sua condotta. L'idea che ognono·s1 fa. delle condizioni li compito dell'educatore basta, ma è ·he devono pre,;iedere all'eduCll1.ione dei necessnrio capire e ammettere e1ò che pre– 'anciulli e determina re i metodi da im, c<--'<le per concepire netta mente in cosa con– dega r.si, si fonda nece&:;a.1;amente sull'o- siste il dovere dell'educatore. 1inione che egli hn del bambino: delle sue L'educatore deve par.ali,.,,, . ,are P~ 1 1 wedisposizioni, tenden~, inclinazioni e at- fanciullo, soffocare, uccidere se è possibile, :itndini. le cattive predisposizioni, le ~ame tenden- Il pessimista dice: « Il fanciullo nasoe ~ e, nel medesimo tempo, stim<>IH re, svi– ~attirn, propenso al più malevoli istinti, Juppare fortificare fino ,al loro •mtiero sv1- ~ortato agli impulsi più riprovevoli». El ne luJ)po 1~ buon.e disposi½ioni, le feeonde :it– eonclude che il regime educativo deve es- titudini, I moti genemsi, I nobili slanci. sere nustero. rigoroso, severo. spietato. :TAL missione dell'educatore è dJ affron- L' ottimi~ dice: « Il fanciullo nasee tare diretta.mente e di condu1Te in modo bu·ooo: naturalmente dolce, affettuoso, rl- parallelo questo doppio las-oro: S?ffocai:e conosc-ente, sensibile e oolidale ,,. Ne con- gli istinti uucivi e coJtlvare 1 gernu boom. elude di abbn.ndonarlo interamente alla - Perciò ha l'obbligo di non dimenticare sua natura, lasciarlo agire senw coS>trl- mRi ch'egli deve sacrificarsi ·al fa':1ciullo zioni e che il rei,-irne educativo debba e&- e non il fanciullo sacrificarsi_ a !UJ; che sere dolee ed indulgente. egli è fatto per il bambino e non il barn- Non divido nè il pessimismo del J)rlmo bino per lu.i; che non deve mercantegguire nè l'ottimismo del secondo: sono- ugual- nè il suo tempo, nè le su.e pene: che deze mente dist.'inte da questi ·due as..soluti, che e""'?t-e meno preoccupato d.ella sua person~, sntrambi procedono. alla insn'y)uta del loro della sua tranquil!ità, dPIJa. sua ~oddl– autori, da una concezione religiosa. o, per sfazlone e dei suoi propri mteress1 dle lo meno. metafis-ica. e che non tiene conto di quelli del brrmblno; il quale, per qusn– cl1 nessuna delle realtà contingenti che co- to debole, delicato e disarmato_, rap])l-e- stitu.iscono la vita. ~nta se llpre ;per lui un it<lulto tu formrr-' * * * - ""zlolle; un""a"pe1\c;onaUtà che ai d€'1'1D'Utr; . . di cui è 1-e,;ponsabile: e qm,lunque f:!a, p. far.o,ull-0 no(' El nè b1ton-0 nt cattivo. e da qualunque ,parte zenga il fanciullo Dire che li fane1ulio sia cattivo è un er- che gli 'è affidato, ha diritl:-0 alle sue· cure. ro_re, dire che sia buono è un altro sba· alla sua a ffE"done come se fosse ..un pro– s4C?• . . . p11o s1.10fi1-slio;.ed in realtà eg.li ne di- Non ~rio, benmteso, ~I certi fancml.li viene il padre poichè 11n assunl:-0 il com– she, nrigmalmente'. oono 1D modo part1co- .pito di vei,-llare costant<>ment(> su di lni. la1-e l_)O~t1 ,ei-s:o 11bene od 11male, sono per aiutarlo a nascere alla vitll cos,cieute, ecce.~10ru_. ed U? opt:r11one non 1:10trebbe ap- a svilupparsi, a fortificarsi e ad a'"'."vinrs1 poggrnrsi s~ d1 tal! rare ,:pec1alltù. . verso l'elevatezza ilei s,entilllf'ntl e le pra- Pa.rlo c~ell Jm_men~ ~ag~or,anza dei. fan- tirhe ~ne e vlviflcnnti. c)all1, sui !]Uah stab1lenclos1 I osserraz1one, n corpo, il cuore e lo ®irito del fan– si può e s1 dern giungere n. formare la re- ciullo devono es."<'re, per l'edueBtore, co– gola. . . . me li recinto sacro. ove per quanto pe- E dico: quando li fancrnllo v1ene al noso e rude sia il lavoro, ei:li ha il do• !DOndo, quan~o la sua e.c:;Js'tell7--'l_ è COIDP vprp cli puliTe dalle mal<? erbe, van_g-are. una pagi!la ~moca ~Il.a quale mente c~è ~minare. trapinntRre, t.ag -liarP. inn~ta~. ancora d1 ,sci;•tto, egl,1 non è nè buo_no. nè prote1-sgere, bairnai-e, cogliere per modo che Cllttlvo. El . I uno e I altro .. Elred" d1 tut~e in questo ginrdino. di cui egli è responAA• le generazioni antecedenti, ha rn sè. 1r hile sboccino i fiori profumati e maturino germe, tutte le_ qualità e tnttl . i difetti i fr;,ttl snporitl. degli ~ntecesson: tutte le- loro V1rtù ed 1 Ecco, secondo me, la parte dell'educa- loro nz1, tu_tte le loro fon,e e le loro de- tore e la missione aua. bol~zze, le ignoranze _ed il sa.pere, le fe- Que<"tl 0000 i dati generali a cui io ed r?c•e _e le mans-netudml, le disfatte e le I miei c<illaborat-0rl ei Jsn.lriamo nel com– v1ttor1e, le grandezze e le bassezze, tntt_o nito quotidiano che. volontaria mente. cl H loro v~lore e le loro <:•ltà, tut~ _le r1- slamo asseimati. n<:'lla S<'f'lta ed applica– volte. e tutte le sottom1ss,onl, t:itti 1 pro- ,ione dei metorli che arlott.lamo. ·. ~r"""'· e regressi, tutte le subhm_!tà e le f'!Jiarlti e fissati. questi principi e,,,-,-en- mlser~e._ -:,jaJI c1 rifOJlnP da fan:! cono9cere in cbe Egli ~ cnpoce di Impulsi sensati come modo è pos.sibile conformarv-•i. ,l! i:est1 srn.;;ionati; atto alle azion.i pliì S, n , •1obili e più ,vili: può elpv,irsi fino alle E ASTIEN F.I.UREJ. -.ommità come ptombàrc negJi abissi. Da questo piccolo essere amorfo. lncon <istente, frai:lle ed eminentement,. imr,rPs– <ionabilP, J'edUC:J?.ione e l'ambiente fa– ranno ciò che egli s:Jrà per l'anenlre. El' cfa in"<'nsato pr·etenclere che ~ia buo• no o c:itti rn questo • raccbetto di ca rn<> ;,d O"-"'" » ehe porta. ~In dal primo Mffio. (1) ,~ebastirvn 0 P01,re riesce, malgrado Ia terribile crisi, o sofltf'nere lo s1rn Colonia ,, !,o ll11rhp, » (l./o.1vprr,,-,.,) ifn lui fonrlri/a, r, Rttm /Jo11 i/lei. Qve.çf/ on11ift,/i -~n110 tolti rlal- 1a, Rfrista l'<<Uni1.if'rRil,ì Pupolare >>-. l'eredlfll. e che cletmnineranno in seguito Le sezioni femminili l'ed11ca7,\,,ne e l'ambiente sock> le. L'psattE"tU• di qne~ punto di vista !<I imPOn!' a tutti, anchE- a quelli. che, per principio. ~ ne prodnm:mo avver~i_ SP li fnneinllo nasce buono, se bast,i, perchè ei:li dh-eni,-n ragionerole, illnml– nsto. onesto P s-iucPr6. di ebhsrnlonn rio ai s110i propri istinti. se eia queste prerll– spo~dzionj devono e,..:clre ~pontaneamf'nti:> f' SC1n?:a ~forzo, c-orue dJi 11n:1 pnra. ~rgentP. tnttl gli ~-plpn<lnri intellpttuali e tntto le bPlli, mornll. )'unròiamod lx>ne dnll'"ccu– p:nci <1-?l SU'> sviluppo. Rischiamo di ln– trn Idn rlr, e cli A lter:1 rio. Rt1 illW'C'P il fnnein)1o 11nsce profonòa– ment<>. irrirlndh!lmentP cattivo, lni,-insto. bn~inrrlo, di~fVlt1C-o. vnnlto1""o, J).Prvpr~, n chP ,.,,-....ono i:li sfon:I t!'ntntl nllo scopo di :N1'nrlerlo hnono. ,:fn~to. òolNl. frnn<'o. mo.– desto, geuerooo ed ln<hilgente? Perchè speD- Q11ante hnnno soprovvissvlo alla bu /era? Quali? Ohe movimento di socie, in a11mento o diminu2inne, hanno avu– to? Gli.e uita hanno svolto in questo pe– riodo? Ecco dom9.nde che facciamo qui, di– rette alle compagne delle Sezioni Fem– minili. E speriamo che in ogni paese una compagna volO'nt.crosa si. dia la piccola pena di rispondere con solleci– tudine. Vediamo cli riprendere, coll'anno nuovo, -il nostro buon lavoro, vediamo di f!"re in modo che la. Dife~a rappre– senbì come un centro ù1 raccolta e di irradiazione di notizie riguardanti il movimen.t-0 fern.minil<'l socialista, 10 - La deputa tessa Ranldn, di Wa- ru1 ooopetto di-tnecent~ e più. clienti, lieti shingtou, presenta un p1,ogetto (ll legv;e di f.a.rsi a,vvelena,re i visceri a tll.ttO pa– che stabilisce l'uguuglianza dei salari_ fra sto da oorta -b<l!lrina, ... colorata di rosso gli uomini e le <lounc in tutti 1 !"von. . cupo è d-iventato tutt'a un t.ratto lui u _ La Carnera ciel Oomun1 (Gran Dm- ' t · t , fi h. fi'-- tagna) upprova il principio rélatlvo nl di- pure, un pa rio a co, occ i, un ·=•- ritto di voto_delle doune, con 134 voti con- cropo ae1,a p.1u _be1lacqua .. Ha fatto tro G9. · pervemre al () om,tc,to per il cesto nata– MARZO 2.S - La compagna Abigai!le Zanetta è internata a San Demetrio de' VeQtini. 29 -,- Il CXmsiglio di guerra di G1-enobl_e condanna la corup!lgna Luisa Oolliard, Isti– tutrice, accusata di "disfattismo», a due anni di carcere e mfile lire di ammendn.. 30 - Il Consigllo di guerra di Parigi conruinna la istitutrlC{) Elena Brion a tre anni di prigionia per propagancln CLdesti– nata a favorire il nemico e ad esercitare una nefasta influenza ,rul morale.dell'eser– cito)). APRILE 1 - Nelle carce11 di Monaco si impicca la compagna Sara Rabbinovlc Lerck, scrit– trice che era stata arrestata con altri so– cinllsti in seguito a ruoti operai. 15 - Viene arrestata a Diisseldorf (Ger• m:::tnia) la l--0mpagna Agne-s, fiduclo.rln. · cte1 Partito suciallsta indipendente. MAGGIO 15 - Il Tribunale di Lipsia condanna sei donne del Partito sociali~t., indipen– dente n pene raggiungenti persino gli otto anni, per diffusione di stampati con'l:ro la guerr.a. . lG - La compr1gna GrnZia Baldpssarre di Sansever 0 di Puglia Yiene condannate, u due mesi cli carcere per «disfattismo)>. 19 - La compagna Zietz è assolta da un tribunale tedesco, mentre numemse al– tre compagne -vengono arrestate. 21\. - Le donne socialiste di Biella, ra– dunatesi eoll'lnter,ento di Ullil rappresen– tanza della Federazione_ femminile socia– lista piemontese, invitano Il Gruppo Par– lamenta re a sostenere il diritto elettorale della donna.· GIUGNO 10 - Si ,i pprende l1l trai,-ica fine della compagna Grlinfeld, una delle più attl,e propa1-sandiste del SociaJLsmo In Bessara– bla. cad11ta vittima delle rappre,saglie• del renzionari rumeni'. 27 - Alcune donne, fra le quali la com– fhO tsna J,arsen. sono elette al Parlamento rl<>llaDanimnrca. 29 - La Conferenza la bourista di Loo-· drn votn una mozione per l'emancipa1Jo~e della donna. 30 - NelJ<:'el<:'7.ioni" ·politiche olandesi è inYiata a1__J?ar1amento la compagna Groen- weg. LUGLIO 9 - S'iJ1izia il proces.so pei moti di To– rino. Fra gll imputati è la compagl)a Ma– ri.a· Giudice. AGOSTO 2 - Il Tribunale di Torino emette sen– tenza dl condanna contro gli imputati fY rnoti di Torino. La c-ompag-na Mari.a Giu– dice è c,on-rlnnnata a tre anni• e un mese di deten½lone. 13 - La compagna Ablg,illle Zanetta, in istnto rl'::irr<1sto J)('r tre mesi, viene proC'f'R– Sllta davanti al Tribunale penale di Mi– lano per violazion<:' del deeretone Sacchi e condonnnb1 a sei mesi di recln~ione. 20 - Seopnia a Londra lo scio])f'ro delle donne addette illle tramvi-e ed agli omni– bus.: esS(' reclamano un aumento dell'in– dennità di. caro-viverI, concesso agli uo– mini e non a Joro. OTTOBRE 5 - Il Senal:-0 americano- respinge In concessione del diritto elettorale alle donne. Ja - La Commissione ciel suffroi,-io unl– ,ersa le della 08mPr~'1 f-rnnrese approva le conclusioni pel conferimento del voto alle donne. 28'. - Ln Cament dei Comnni inglr.se aP prova unn mo7,lone di Errhert Sflmuel. cht> accorda alle rlonue il diritto di eleg– gibilità al Parlamento. NOVE~1BREJ 8 - li Go,erno elvetico espelle alcuni soc)!Ills1J nissl, fra i qua li la eompa!!J1a Ani,elic,1 P.a labanotf, a ca usa dello ·propa– ganda socinlista falta clu loro. nelln loro qualità éli ruembl'i della Legazione dei So– viets nella Sviz'l,era. 11 - La corupal?llll Abigaille Zanetta, già condanrwt,i il J3 a.~osto su denuncia di due maestre, ottiene in Corte d'Ap• pello completa asooluzione. * Abbimno tallo dalle EFFEMERIDI c/e1.– t'A11>,a1wcco Soci-alistn 1919 q11esli e/ali ,-;. v1.iardanli nostre co·mpagne e il rn,0vi11iento fum111,vrtile in genere. !.A? compagne socie àe//e organizzazio11i eoonomiche O po!i/f– che possono avere l'Almanacco per L. 1. 75 invece che per L. 3.50. lnvfi110 cartolina vaqlia alla Socletù Editrice Avll.nti !, Via San Damiano rn, 1'!llano. io ~lancio~ ePaffetto ~elle compag;;; verso Il Partito e verso 11loro giornale si dlmO<ltrerà clal f'nme•o ,i; nu<>ve abbo. nate che ci procu1t,~uuo per il 1919. tizio ui ·red•uc·i datta gu e:r,-a ruen•te po/ po' di meno che italiane (vre d·,i.ecento, lJ na vera bazza pei puveri soldati! Per– bacco, vi paion u.n'inezi.a_ du.!) biglietti da cento 1 Ora - ooiamt> sperarlo - tra,mo,nwrà la vieta legg,enda che il sor ·Antenore sia uno spilorcio,_ un tirchio, u-na pe~ccch:i.a. Ecoo com'è a.orlata la faccenda. Un sette o otto giomi prima d-elle feste di Na,tale, il nostro rimprosciuttito nego– ziaJJte di vino fa reca-pita.re al.la sua. spettabile c,rnrulleJ.a,una lert;oora a stamp·a. cosl stilata : « Preg.mo Signore, L'avvé>rto fin ·d'ora· che quest'anno oonti·ariamente alla consuetucti.ne non aouero ai miei affezi.-onati clienti k, bradizionali bottigJ-io di champagne spu– mante, avendo stabilito di varsa-re la. SO!Ilill-a equi,'a.lcnte al Comi-t.ato per la. assistenza dei soldati poveri. L'opera pavriott1ca uroverà. certamen– te consenziente la S. V., la qua.le non sarà a ni u·no seoouda nel riiconoooere i meriti ,g,-andi dc, nostri m-0de3ti soldati che, per la grandezza della patria, tan– to han dato senza nnlla i.l'ret9Ildere. Nell·aL>gurairn, bUOID.e feste, mi è gra– to, ecc. eoo. n LI da,bben uom-0 ha dunque avuto un lampo di genio, che non può che ridon– dare à. onore della sua perspicacia di perfetto vinattiere. Sottrae a centinaia d1 famig ,liu.ol, e d'operai e d 'impiega.bi . alcune bottigliie di -vi.n bi.a.neo -- su cui 111 medssime fa.oevan assegnamooto da lun– ga d.lLta p-e,r dar rialzo a,l desco di N a.– tale - allo scopo di ma,n,tenersi a,ll'al– tezza della sua fama. Egli a,cchiappa infatti i proverbia1i 2 piccioni oon una· fava: vede pubblica– to il suo no.me in grac;setto neUe colon– ne dei° giornali cittB.dini; effettua un guadagno di parecchie centinaia di lire sulle bottiglàe non distribuite, ritenuto che - se l'aritmetica non è uu'opin1-0no - tTe bottif''is per t,-e""nto clienti am- 1I10ntano a -ben altra somma che n-0n le dueoe.nt, e hre di be.nefice.nza. Comunque, ciò, in umi! volgare, vuol dire rubare p-er far l 'elemO&in a. N,el sjgnor Antenore .c'è la stoffa del– l'uomo che f&Tà carriera nel,la vita. Non importa che sia se:mianaJfabeta ! Anzi... T'irb 1111 ■ Il ,.,. •• 1111 ■ a '"' , .. , •• ". 1111!:'J 11 ■ ■■ Il ■ ·a ■ ■ Il Un imboscato ... A,z;vinto in 1.1,nadura. àisci[Jlina, Oome schta•vo costt·etto a lavorare, L 1 esonera.to sta. 1wli'ofjìcfna Sotto il e-0dice fen,,o militare. E·i non volle di guerra la,. ,ro-v'ina Ohe travol.se le cose sue più care., E -/.'odio e la funesta ira ferina Seppe dal s11Opensicr O a/lontana,·e. OoSi dentro di /u·i non s'è offuscato Di classe il senso vivo e vigilante, Ma mo,·de il freno nelle /1mghe attese. Ecco verchè lo taccia d'imboscato La stamva. cosi de-tta benpetJsante Olle form-0 l'oJ)'inion,e dct paese! Alberto Malatesta, 1:111 11!1 am_ ■ 11 Il pacco ciel prigioniero Manzoni : - Tu credi cl.i lavora re per tuo figlio: eh ·povera donna I Lavori per chi non _sai: sa il cielo, questa tela, questi panni, a che sorte di creature anderanno indosso.

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