La Difesa delle Lavoratrici - anno V - n. 9 - 21 maggio 1916

di ogni pianla conoscev.:1. le pi1·oprielà nu – t.rit-iYeo mediche, di ogni animale l'utilità . A.rri\·ò finalmente fra i suoi compagni a1lora ay\·C'nne il gran ·prodigo : la scintilla rapita. al sole diffuse ad ondate prodigiose la luce nelle m :1ti, e i piccoli uomin i da– gli occhi obliqui e dal rnlto giallo imparn– rono a laYorare i du ttili metalli, a plasma.re la rude pietra, ad imprigi onare ed asse rYir e a 101·0il fremente vapore 1 il fulmineo fluido elettrico. ed allora le tan e scaYate nella te,·– ra. le c~pann e costruite con la paglia e il fango si tJ'asformaron o in leggiadre casette, in sontuos.e. pagode. in meraYighose torrette mira colo d'a rchit elt ura. \l a ahimè c·er a un guaio serio , molto se– rio: la scintilla del sole che irradiarn le menti. non a.rrivava a ri scahdiare i cuor i e questa fu la SYentura! Il popo lo ·giallo. inorgoglito della sua su– perio rità fra le tribù dei dint orn i. si lasciò Yincere dalla passion e feroce dell'egoismo, temette di perd ere la sua sup rema zia e volle essere solo a goder e dei benefici di quella L" DIFESA DELLE L"VO RATRlCI luce che il mis ter ioso uomo bianco aveva, invece, donato per tutti . Circondò il suo pae– $e di alt issimi mur aglion i e li fece sorve– gliare dn uom ini armati per impe dire a. qualsiasi stranie ro di ent,ra re, e perchè nep– pure un bagliore della famosa fiaccola fosse intray \·eduto da lontano, essa fu •rinc hiu sa in un'alta toTre di porcellana. Ln matli,no, un triste nrnUino ncll 1 impero Celeste si diffus e una terribil e notizia : il ram o lum inoso dopo a\·er mandat o alcuni sprazzi di luce s'era spento in una nub e soffocante di fumo! Di ce la leggenda che da qu el giorn o fu– nesto Ie' me.nti dei p iccoli uomini gialli per– deltero o<rni elasticità di pensiero, a poco a poco smarr irono qua.s i la me moria delle primitive inve nzioni. Ecco pc·rchè, conc lud e la favola cinese, i figli del Cielo si fermar çn o ad un tratto co– me coHi da un' im mane,: paralis i nella lor o marcia glo riosa verso il p,rogresso . Giu,seppina .\f oro La n doni. Da Molineli a. la dh·ina fede che an im a questo popo lo è J·'imasta purn. e int angi bile. 1J primo .c\laggio, che ques t'a nno si è pre– sentato. rwvolto in un cupo manto 11er0, ne è u.na pr ova . UJl forestiero, che ave sse assitito allo s, ol– gersi di questa rriornata, an· ebbe a.mmil'ato con gioia (se sociali sta.) il proselit ismo <li que l ipopolo; e ne sa rebbe r irnasto somm amente di– sillus o un borghesucc io e un prete. che in ge– nern crede ciecamente a que i che ripo rta la sua sta mpa. Questa g iornata ~i svolse c-a1.mn e serena, e fu p,roptrio golennizz c1.tacon quel ri to che l'ora J)l'esente 1·ischiede. Tu tti i lavorato ri. di tut te le categ01ie, avevano abban donato il lavoro ; nella ma ttinata la piazza era affoJl.at.a. da vec– chi e donn e, nel cu i sgua rdo si leggeva l'a n– gosc ia, dell'anima clete rminat a dall'asse nza dei loro car i che il ca rce re e la gue rr a tiene lo11tani dalla famiglia. CORRISPONDENZE GONYEGNO REGIONALE TOSCANO (6rappi femminili e dlDD! !o[iali1te organinatel Compa gn i e Compagn e! Om. mentre gli avversari temono wcora il r;gg ito pau roso del Partito Socia lista che non ha piegato nè cuo re nè front.e sotto ta raffica impetuosa e travolg ente , ai rimasti , ai sociali sti puri , a coloro il cui cuor e è ri– scaldato da un alto ed in contaminato ideal e, incombe l'obbligo di lav o",~re, lavora re e lavora.re anco ra. Yi invitiamo perciò ad intervenire al Con– YEgno Regi onal e Toscano delle donne So– cialist e e delle larn rat rici organizzate che sarà tenuto il 18 Giugno pr ossimo in Ca– sttl fior entinf) (Fi r enze) alfin di tracc iare - peT poi mantooer e - un piano dì propa– ganda e di organi zzazione femm inile da esplicars i in tutta la nost ra fiorente regione. Verrà discusso il seguente Oi,d\ne del Giorno: 1) Nomina defla Pr esidenza. 2) Organiz zazione e propaganda fem – minile. 3) Varie. Grosseto 11 M aggio 1916. Il Comitato P~omotore: Fanny Caputo - }/ aria Verzani Lina France schi (per il Gruppo Pemm. Sociali sta di Grosseto); - M arino Magnani (per la Federaz . Prov . Giov. Socialista G-rossetana ). .4.vvertenz e. - Il Convegno si apri rà il giorno 18 giugno ad ore 14 nel salone del CiTcolo Operaio (g. c.) posto in Via Tìlli a Castelfloreaitino. La tassa di adesio ne è di L. 1 per Sezion e. Tutte le Sez;oni dovrann o, poss ibilmente , mandare il prop ri o rappr esen tant e. lA Sezioni wn o prega.te di in dicare con soll ecitudi n e il nome del loro rap presenta n– te al 5"'guent e ind iri z-w: \1arino '.V!agnani. Grosseto. MILANO . POCI) tE:fnpo addietro, essendo entrata nella chiec-a di S. Sepolcro, ho udito, ne] silenzio, in rru: :z.zo ad un gruppo di ragazzin e ra ccolte rn ascoJtn in un angolo avvo lto nelJ'ombra, un a ',oce dj donna che insegnava un brano di dot.. trina rri~tiana . Ella a\ eva f>PT rJbbiettivo in quel giorno la r·arità comandata da Dio verso il prossimo. A.d un tr a!.t.<J vi:::nnj colpHa da questa fra se scoritrosa: I( ).la di solito - d iceva la inse– gnante alle fJiecoJe ascolt.atrid - di ~ lito a queJJi chr,- h.annrJ il cuore mancano le forze, e a. quelli chi:; bann<J 1E: forze manca il cuore"· Come! - hù protestato entro di me. - Voi vi date Ja mi<-sione di fJredicare chP questo Dio cornanrJ a la ".arità. e con tant.:-J.1fg-gPrPzz.a. con– tradd_itV,ria prod:nrJat.e t:iJe in.zinsti'l-ia di lu i (che, f1JtV1 dfapùne) da mandare le fon.e :.t r:hi non ha il r,.1nre e il r.:urJre a r:hi nrm ha Je fcinç;? E ..-Jun.r-1ue r-◊f'i r·he r-redrtJ> ~dificare Ia mente e ra.nirn.a dei nr.15tri fìg-Iiur,Ji a11ri crist ia– na. ri::JJ..;rir,nP ..• tradf:!ndovi rfa. ·1r>i <.t,P,_<;,% con una ::mtitP.:~i r-hP r~ r-rolJarP !P illnsirmj dPl mi– ~iciHnrJ? ... P. <.(1.l'.!sto il r,r~ti;i:o dPJJ<, FChpr., r•hr• ..i sietJ:. r,rPfi,c;i->?TPl'lr -Y.lf :! a]mPno r-r,pPrtP rl'nn ~ar·e -..i:;Jn.qu<--'-,tf> r,i,-,.,r:olP m~n,JP chr• vanno a di<:;dr.,rr• di crur~c,tr, ormir,1""JV-n~ <lispo1iro !... Tullio, n" FPrnonrJP:,_ Il protmo agliarmlailei li aprile e 1 maggi1. Jn r,rr-:t.ura •,MtO r:ompar~i v(-:ntin<ne de~li arrl?~ti rrr l" rlim<Jstrazioni dr:) :10 ar,rile -in piazza de-1 Duomo. Li'i- <.1-ziùn,, ";1JdaJista av~\ a aff~fa.t,.a. la di– fef:la.di tutti ;Jj cr.,mpagni avivo<.·ati PrJdreider e G,Jnzafr.. c;. Era. ~tata r·rmr:f>.-,,.5:t. J:1.- )i},f>rta r,n,v– vi~r,Jia tJ totti ;:O.i irnput::Jti. fa più r,arV· dorme. Tutti in fatti \.'ennero sca rr1-rati r1elia s.era.-– ta di merco 100i. 3 e nBl ma.tti110 di gioved1 + ma.zgfo. Fra que~ti primi d1mo5tranti -scar– cerati a.Ila XelJa. Giacomelli i~ ~tato intim.ato un flf1J\'Ved.im.t:ntrJ puUzi~o. il rimpatrio, sebbe:ne da diciotto anni re,flo1arment e domi– ciliata a :.Wilano. ì\"el pomerigigio del giorno .1, ebbe luogo il p1'ocesso, pu re in pretu ra., di alfrj •venti cinqu e a rresta_ti Domeni ca 30 aprile e Ju.nedì Prim o .'.Vla.gg,-jo in Piazz a! del Duomo, imputati di ave r ,emesso grid1a sediz iose e di aver contr av– venu to al decr,eto luogo tenenzia le sugli as– sembram enti di per sone. Brillantissima 1-o. cùilesa degli avvocati Gon. zaJes e Podreide r; qu est' ultimo sostenne che il grid o d.ella pace non solo non costlitujgce reato, ma dovTebbe essere su tutte le bocche perchè sol o la p,ace è indizio di ch,;ltà vera , solo la pace può condurre al progresso , al· l'uman a fratellanza. Degli impu .taiti, in magg ioran,z,a donne, il p1 1 etore ne assolse otto da ogn i imp utazione , gli alt ri condannò a tenue mult a già scontata del 1·esto col car ,cere-. Assol~ poi tutti dal l'imputazio ne di aver emesso .grida sed iziose, non perc hè u il gri – do di abbasso la guerra non sia un grido sedizioso . ma perchè non è raggiunta la pro– va che questo gr.ido sia stato emesso, e perchè non si può crede-re che nella patria della m a– dr.e di Cairoli W siano ancora persone ohe non intendono la santità e la gius tizia della nostra guerna n ! Venne ro senz'al tro .mes si in libertà quattro giova.n:i accusat i di aver dif!uso il m anifesto che convoca.va le donne a dimostJra r"e in piaz – za del Duomo. Da Alesaandrta. Nel Congresso Pr ovinciale Sociali sta il dOtt. Quarto di S. MlarZiano si è oomp-iaciu to di ve– dere presenti nwn erose do nn e, e n e ha tratto occasio ne per r accomandare la propagan d a femm in ile, d_irett a ai creare delle :compag ne. E Costa ntino La..wari ha iinter loquito .-sull 'a,r,go. mento, per· ri leviam e l'importanza, Ora n oi -speriamo che i compagni non vor· ranno lasciar cadere il buon ,proposito mani– festato al Cong resso, e che anche nella nostra Provincia sorga presto, m.ercè l'opera loro e nost ra, un serio movime nto femminil e, accant-0 a qu e.lJo degli acLulti ed a ([Uelio dei giovani. Una per tulle. Da Chivasso. Il gio rno d i Primo Maggi o fu per noi UJl ot.– timo prin cipio di propaganda femmi nile. Tut... te le ope1 ·a.ie occupate nelle diverse industri e citt adine, si asteilllero d al lavoro ed in part e intervenne ro al oom iz.io privato indetto dalla Sezione Socialista dove iI compagno P aves io di Torin o ebbe modo di Wustrar e i concetti socia. listi in riguardo alla condizione della donna . I giovani social isti di str Lb:uirono un buon nu– mero di copie della nostra caTa Dif esa, la qua– le ebbe liete e fa vorevoli accogli.enz.e. Ci sia concesso, doPo I'espe rim.e.nto inizia le, dichiarare che alla nostra mod estissima oper a intendiamo da re continu.it à fattiva ed opero– sa.. :E: que sto un e.entro indu s.t1iàJe dove I' ele– mento femn linil e è in gran numero occupato nei di versi labo rato ri, e le condizioni fatte a queste laivoratrici non sono certame nt e le mi– gliori. Onde noi, sosp inti da quel sentim ento altnJis.t ico ed um anita. rfo datoci dalla nostra. fede socia lL'-ta..ci met.til!mo da questo momento :1 romp leta dispos iziOTI<> delle lavo ratr ici me– desime, si.a eoJ consiglio, sia con la parola, sia c,,n J'ec:empio. Da CJlavegna . Ifo lPLUipiu \'Olt.P ro 11 attenzio ne questo gior– r,:il•·, f! riosso di re <·on pia.cere d11:.i fra tanti f, statr, quell o r·he ha rJesta.11, in mi, ma.ggil)"e '-irn1i:tli;1. Come ah/Jon.:,ta ~rnto il dovere di f'Qmuni ea.rlo, non ~"Jlo, Jflrt, farcio augu ri sfo– N~rj ,11le carf> r 1 ,mp:1711<' che continu amente ~r-ri.wmo, rlf-s.ta.nd () in noi <fonne pro leta rie la f,-.(1(-: in un migliore· t1vwenir<t. Legµ-,,ndo la (( Dif(l"<t." ho <.;.Pntitoproprio il bi.",IJffflO di ON{ani1..zaflmi politicamente, dato il u1,,m,,ntr, r·r!tir•r, rh(' a.ttra.vrrsiamo, ~~ri.1rn<Jo I' ç,<.;.Nfl(>io <Jç,j n<J~tri ,,,,m1wgni rhe anr he qLLi har,no f:!, f.te ))urJne NJn<iuist,~ 7,e1· il socia lismo E n:1tur,dmf•nte vùgliu nnrti ·io C'Ompirre Ja. 1nia 1,pN:i, <Ji pro11:1ganrla •· di <Jrgariizzazio ne. Ptfirinq Tr r>1•ali. Da Cosaato. T.>olf1~nka sc<1t.r.,;.L si n1.d1111i.J TJPJia Casa dPl P,,rJ1,J,, ,m .zrur,pr_)di ,Jonn•• <.,1,c;alist-c prr la rJ"firll'iY:t NJstit11ziM1e rlrlla ,,niom~ socialist..'1 fernmi1,iif'. Si ,,assi, ,dia nomina <Jrlle carif'.he sncia.li , P !-ii rl<•f'iv, di invitn rr, alla IJl">va nostra., J'i1111i<J– nt:• la ,.,,rnp~t~rri:tTiJdr· .\10111.iglian o e/Jr, colla s Ja ,,:1H1la~erf'na. .'-~/!f>'• il Primo Ma~1,"iO spar– fl(-:1·" a ÙJ•sato un forond,, !-r·rnP; ,,..hr• q11Psla \ùlla rnr,Jt, "}Jb~ a frutt:u·P. La. Si:-gr~taria Ir ma A. Viva il Socia lismo! F. M . Da Soragna . Nell'ult ima sua riun ione, il Circolo ,femmi– nil e .sociaJista h a deliber ato di d.iffond ere re– golarmente la Dif esa dell e L avor atri ci. Da Rubiera. Ne-ila riun ione de lla Sezione Femm inil e, si è -deliberat o di sv ,olge.re runa continua pr opa· ganda in mezzo alle ,cfonne , perr l '.LScriz.ione alla Sezione stessa; si è '})!UIJ 'e delibe rato di diffondere L a DiJ(esa delle L avoratrici, e di fare intanto l'abbonamento. Da Cogruzzo. Coli ' in tervento dei compagni BeUentani e Montanarj della F. G. S. R. , ebbe luogo l'as– semblea del Circo lo Giovan ile, alla quale .par-– Leciparono anche molte don ne, .appoSlitamen t.e inv itate . Vi inteiwen.nero anc he alcuni com pa,. pagn i cli Poviglio, tra i qual i Mazzieri, il qua– le venne chiamato all a presidenza. Dopo alcun-e parole del segr,ebario Bon arert.ti, ebbe. la p.a.rola Bellentari, che parl ò degli scop i del Circolo e <.lei doveri dei soci. Barfoli , della Sezione aduJLa citò quindi alle donn e alcuni elementari esemp i, dimo st rand o l'utilità del• l'organirzz.azione. Par lò poi 11 '0ntai1a.ri, illu strand o lLna circo– lare rigua rda nte il moviment o ifermnini le. Ne segu ì C[lli11d,i una bella disc-uss io.ne a cui pre– sero parte varii com pag ni e alcune donn e che, sfog ando il prop rio clolore e sdegno, manif esta– rono d' esse re già c rudame nte provate dal le conseguenze della guerra . Si raccolsero le isc1izioni. che ragg iun s_ero il numero <I~ 21~. e si staJ)ilì di rimand a:r,e ad un a pros sima riunione la cost ituzion e ufficiale del Ci.rcolo ·coll 'elezione della C. E.. per dar mod o e t.ernpo alle giova ni comJpagne, mediante la loro presenza nlle assemb lee d.el nost ro C. G. ma schile, di farsi 1.m 'iclea ciel com e dovrà fun. 1.ionar .c il Oircolo propt·io. L'ass embl ea si "-C"iolse al gri do cli II Viva il Sociali ~m o ! 11. Da Sav ona . Dopo Ll.O<:hi giorn i cU malattia è morta al Civico ù s-pedrulc>, Catc1•foo Zunino. .:'lfil itava d<l nnni , nelle file n.nn ,,rchiche e per le ~ue idee, subì c-.arcere e p.er !;;ccu-zioni. :\'el 19"11 :l\·endo Nl.Jitanato una d imost ra– zi1mc di donn e t he voleva imp edire la parte n· za rfri ,;;,r1tdatiper la Libia, fu .;uTestat:1 e gra– vrrnente condannat a. Prr lo sr i()"J)ero gene rale del l!lli-, fu m1ovamentr a rresta ta e condann a– ta a, du,e mesi di ra.rcrl'('. lnsultala r d iffamata da lla sta mp,;1,<lr lle u i<lealità ,, borg hesi, che in lr i, popolana au ci;1er r ribelle, non poteva scorgere che una donnn di trivi.o, nini ca m– biò; mai ~i piegò, ueanc he nl lrtto fi i morte. Noi, rhe pur dissrnten do da llr c.11c idee, sr rnpr e l'rb bimo nl nostro fianco nei momenti d i IQ!bi, ausilio f' oun golo, esi-,mpio di fede r rii r nergfa ,<'i inchininrno reycrenli r com– rnt,!-ò-.;ialln. ima m<-moria Al suo r.ornpagno, di-e TIPpiangr amarame n– tr !;1, per'(lit:1, le rn ndog1ianze '-inc-rre dej sov- D a Jrl gll ne V a l d' Ar no. Nr !J'as.'-emblf'r1.del Cirwl o Gi,,vanilf"'t, dopo la <li.~:11<.;sif,n(> suJl'in f:111zia socìali~ta, si ;, dclih e. rato <li affidarr rd Co111itato Direttivo cli rfar ,n1.tidie per 1·iLlrarP varie cop ie drlla l) i{Pso t!PllP f,01·orulrici e diffonderla nel rnmpo fem– mlnilP alJ,, !'.CO()(> cli pot.er (Jua11to prim a orga– nizzar('. la rPlativa -:ezic,ne. Da Castelfiorentino. Nel loca le ciel Circolo Operai.o, in una J·1u· nione di donne. 1rnrlò il ,compagno Garug lieri .:'Ifa.rio di Fil' enze sul tema: La donna nel 1no– m.ento alluale. Egli dimostrò com e )a cto:1n~ sia comp letamente asse rvit a all'a ttual e soc1~t~ cap italistica, e come su essa gravano tutb 1 di sag i della bufera che impe rversa suJrEur?– pa, e ch e miete mig liaia di vite IJ)roletar1~ strn.ppaLe al lan·-0ro if.econdo ed ag li affetti delle famiglie. Fece c01nipire.nd.erc inoltre con~e sia com1pito clella d01ma -educa re l'infan.zaa 1pwe_pairandola alle lotte per un rniglior e a.v,·e– nìr:e, app lau dit issimo. Al compag no cari ssimo iJ G rupp_o femmi– nie l porge i tJ)iù ,·ivi 1ingrazjamenti, e l'a ugu. rio di riaverlo presto fira. noi. Ha vibrato a ncora l'an ima sociaJista. del po. polo cli CasLelfiorentino il Prim o Maggi o, che ha saJui ato Iascia:ndo gli st rumenti di lavo1'0, Non poteva esservi, come n egli anni scorsi, gaiezza; ma il popolo ha fatto comprender e a lla boi-ghesia che esso sp-era ancol'a ed attende dal Sociali– smo, perchè es...::onon muore, ma germog,Lierà ancor più qu ando gli. uomini lnscie rann.o gli stnument i di mo1ie Da Grosseto. Un lu tto, gra ve e dolonoso lu tto, ha colpii.o Ia corn,pagna Fanny Caputo , Segretaria di crue• sto Grupp o Femminile Sociali sta. Suo mar ito Gino, giovane di entusiasmo , di fede e che fino agli estre mi della sua vita con . servò intatta ed impiegabile la sua fi·e.r-a spina dousa le, è caduto ne lle Alpi <:opierte di ne ve ed intri~ di san gme, m.en tTe a.gt> gn.ava di ri ab– brac ciar e la mogliei adorata ed li p-iccini suoi. Fiori rossi, di perenne 1ricordo, e lacri me !=-ulla tomba di Lui ed a te, o sventurata e buo– n.a compagna Fanny ed ai cari tuoi sia no di confo rto le condog lianze &inc e.re delle dDnn e SociaJi ~te grossetane. Da Prato . Nel Conveg no Giova.nil e Socialista, la com– pagna Teresina Meroni ha riferito sul com – ma: Pr 1>paganda Femminile, ri cor dan do an– zit-utto lo spettaco lo di fede e di cost anz a dato -dalle donne socialiste Clara Zetki n e Ro– sa Luxemburg in Germania Mand a loro un salu,t.o e ne tra.e sicur i a uspjcj per la ri(P'resa dell'Intern a– zionale . Passando alla quest ione della pr opa,g:and a fra le don ne ne dimost ra l'asso lut a n ecessi tà ai fini della saldezza del nos tr o movimento La dan na deve ess.er ,e con vinta ad e~sere la oom.pa, gin,a dell'uomo , capace d·i sen– tirn e e condividern e ]e aspirazioni e le batta– glie. La relazione è stata approvata ad u.nan i– ~tà dai congress isti, dopo una cortese di scu~ s1one. Da Tatti. Malgr,ad.o la .crisi che si svolge in ques to mo– mento, la .festa de l P rimo Maggio Muscì nel suo scopo. Le quattro sezion i Social iste di qu e.. s~o ·paese, cioè l'Adul ta, la Giovan ile, l'infan– hLe. e la Femm inile, si adu narono nella Sede S~c1alf:, ~se ndo pr oibita una riunione pub– blica, rr~v1tando anche i simpatizzanti, i quali furon o m buon numero. La ca ra com,i>agna Ener.ina GoreJ1i lesse un suo discor~o intorno a ciò che in questo mo. mento subtaroo, incitando i compagn i e com– pag ne ad ess:ere forti e coscienti; Ven· ne a.ppl-audita entusiasticamente, qui ndi letto un opu scolo di propaganda, asco ltato con grande atte nzione Nell'adunanza. Precedente veru1e fatta una discussione in merito alla proposta lanci ata dalla comp agna Cleri ci, rigua rdant e il con,·e. gno tosca.no, la qual e venn e aJ)'Provata da tutte le pre senti. A mezzo di questo giorn ale ci permettiamo d'irn·i~re frate rni sn!uti e tutte 1e eompagne c~e si sono st rette intorno al rosso v~sillo, sim bolo ,li P a,ce e cli Fratellanza. La, Se-;ione Femrninil ,e Snci ali sla. Da Bari. Anche nella nostra provin cia si te.ce tutto il poss_il~ile per diffonde re La di{e{a delle L a. 1•oratnci e ,porta re la paro la cli propao-a ncla alle donn e in molli comuni. 0 La compagna .:'llaierotli fu ad Andria, a Spina~wla a Molfetta a Cora to, O\ e tenne np– pla.ucl.1te conf erenze sull 'educazione della don– na. 11 1 Maggio fu a Caste llana, in que l Qir. colo. Giovani.le Socialista. ove animò qu ei g io– ' ani .n coni 11trn re nel lavoro così ben e inco · minciat.o , preoccupa nd os.i sopr atutto dell 'edu– caz.ione della donn a e de i fanc iulli alla ve– rità. ed nlla bellezza del nostro ideal e di a more e cl"i bontà . PICCOLA POST A. Sono sta ti cen~ur at i .scritt.i in, ·iati per il nu – me!·o di P:rin~Q Magg io, dall e cornpagn .e: Vif... t~i·ta Ma n a.n1 Bamh elLi, Enr ica Viola. Agosli– n1, :\Iag,da. Qualch e altro c;.critt o non è stato possibi le puhb lica l'lo, per rnancri nz.a. di spazio. Ad un f'O~lpa.gno e alle compagne Emilia e Bonete~i, 1.ibera. rispond erà p rossimamente. monamento a uo alla 11 Difesa,, l. 1.~o JlJGAMONT! GIUSE PP E. gere nte 'J ip. Editrice della Società u Avanti ! i, Milan o - Via S. Damia no 16.

RkJQdWJsaXNoZXIy