La Difesa delle Lavoratrici - anno V - n. 3 - 6 febbraio 191

LA Dll<'H:iA D1':LLE LA VOHATRICJ mese e andiamo avanti che che la vita è gio– conda - si può si deve lavorare ancora e sem– pre perchè non 19.bbiano a venire meno le lodi dei giornali degli Enti locali ecc. ecc. - verso le istituzi oni volute, create dall 'indi oibi!mente grande Dir ettore . La circ olare non ha il pudore di tacere almeno questo. Naturalmente poichè qualcuno, poche o moire non vuol dire, curveranno la fronte ali.a nuova spolpatura, per tutte que lle che o per salute o per moti vi di famiglia non potranno gravars i del sopra lavoro si preparano giorni poco lieti ed arie poco serene. Perchè l'egregi o C:,;valiere non penserà nem– meno un momento che tutte queste lavoratrici essendo retr ibuite con un salar io che sale per poche alle 1400 lire annue molto lorde e sc ende per la gran massa del personale alle 2,50 e 2.2 0 giornaliere cioè ad un sala.rio di 60 o 70 lire mensili detratte che sieno tut te le imposte e sovrimposte, non penserà. dicevo , che per esse costituisce un dispendio anche i soldi del tram per prestare ad ese mpio l' orari o alla C. R. al mattino ternare a colazion~ e rip rendere poi il proprio posto nel pomeriggio. Kè certamente penserà che molte sono spo– sat e che hann o dei bam bini e che devo no fare mirac oli di paz ienz a e di atti vità per tirare avan– ti tutto il megli o passibil e ; nè ferm ando il pen– siero sugli stipendi di cui sopra ne caverà la morale che per .2.:rivare a tuNo ca! pro prio gua– dagno. e non crediamo che ve ne sieno molte che hanno altri cespiti d ·entrar-a, ( absi t injuri a verbis ) devono mettere insieme da sè le po::he cose necessar ie, per fare wia figura decent e. dall.J bi::rncher ia al vestitu e moire volte al cap– pello sacrificando già le poche ore di riposo, le scarse Domeniche libe re. Ma qui prevediamo una cnesta obiezi one: il mome nto eccezi onale , la grandezza della Na– zione. la s1lure dei nostri fratelli combattenti. il sollievo ai feriri e il rutt.J per la patria e .. più in là ! E poi le lodi dei giornali, le visire delle Au– torità, Ja mala cosa di dover ohiud 'ere il labo– rntorio così bene iniziato. Quant o alle lodi noi diciamo umilmente che in tutti quest i mesi i nostri graziosi alien ti non ci hanno lesinato g!i ac cidenti e simili e peggior i fiori lettera ri; che le Autorità non hann o sapu to o voluto lascia r r•assare anche le nostr e modeste richieste per una indennità che ci sc.\lev i. ~ gu isa ·degli impieg.at i municip ali, dal gra vame del rinaaro del!a vita, e Una tele.fonista. Giorno ve rrà in c1ti 11011 vi saranno altri cam pi di batt aalia che i 1nercali ap erti al com.– mer cio e gl i spiriti ap erti alle illee. Gior no rerrà in cui lr gran ate e le bomb e saranno so– sfif:1.1ile dr1/ volo, dal .rn{fra aio u nivertale dei popoli, dal vene ra ndo arbitralo cli u7i grande senato sov rano, che sarei per l'Eitropa qllello che è il parlam ento ver l' Tnahillerra, la dieta ver fa Germa nia, l'assembl ea legislativa per la Fr anc ir1 .l Giorn o verrà in cui si m ostrerà un cannQ'l1e ne i mu.sei, come oggi vj si mostra uno ,çtru– mento di forttua, cnll o sfuporl' che esso abbi a potut o e<::islere. VICTOR 1-IUGO. C OR RISPONDENZE MILANO. Nell'anniversario dellamorte di ALESSANDRI A AVIZZA. Diciamo noi di Lei ciò che non ricordarono !li al'ri reicbè nessuno ha rievocato l'opera Jua, su'tJllme e cora-ggiosa, nel i 898. rncnda ingiust izia che l'ha sch iacc iata, per tanto tempo, innonclan do reg ioni del suv san– gue più fiorente: il più crudo lotta re dei po- 1poli sairà la leYa possente che li accomunerà nel do \·ere della t)ivi.ncita, che è 1 pea- tfut.ti ra– gione <li \'ita, lib erandos i cioè da ogni schia.– \·itù che neg a ai popoli la prop ria libertà di \"i vere E;-.111..1.\ C\ NDELAHT. Mentre infuria va la reazi one e fioccavano gli Il Comizio jnd etto dalle donne socia liste l()Bl' arresti e le carceri si riempivano di cittadini ~iu~!~liC~oWzl~·tit [~\ ~:~ wjr~u~;i1~/~~~ao1 ~~i colpev oli solo di volere più giustizia e maggior s.ono la loro spec'.alità, furono più bruta ~i e libertà - mentre molti prendevano la via del Yolgarl del sotito nell'i m,p.edire l'accesso alla. volontario esilio per sfuggire alla raffica odiosa ~~~e~! a ~-l:~st~~~·~~o ll1~ 1 ~fi.e n\~i:;~;a cf ~~~; 1 ~~ delle persecuzioni. ella sola, impavi da, serena, il suo buon diritto . Fu subit o ri lasciata però, si pose avanti come argine alla temp esta della e distruzione. alla fob ia del bavaglio e delle mi- naccie . Sorse, altera e dolce insieme , per aiu- tare le vittime della folle, brutale repressione. Milano fu messa in istato di assedio in quel temp o : Bava-Beccaris regnò col terrore : ella si raccolse un istante in breve med itazione e poi, come un titano che non teme ostacoli nè pericoli, stese apertam ente la mano alle vitti- Da Roma . me , raccolse soldi e soccorse le donne , i bam- Anche qui si st a .lavoran do, 1>e1· opera di ail- bini, i vecch i dei condannat i, degli esiliati, non cun e comipagne , per la costitu,z,ione di w1 solo, ma confortò con ogni mezz o i lontani, i Gr uppo femmin ile so ciaJ.ista. Le adesion.i per- prigfonieri. .. E ness uno osò fe rmar l' opera sua. ~:~u~s~~~zf!~raA~~~~a~~ :~~~n1r~o~~t;~~~ tanto ella seppe - con l'abilità che le veniva ci coa diuv ino in quest' oper a. dall'ingegno superbo, col tatto che le consi- gliava il suo retto buon senso, colla nobile ge- Da Ravenn a. nerosità che scaturiva dal suo gran cuore -. imporsi al rispetto di tutti e anche. a quello di Bava-Beccaris. Chi ha vissu to in quei giorni la ricorda: vigile. instancabile, inesa uribile minie – ra di trovate se mpre benefiche , sempr e geniali, per arrivare dappertutto, dove si piangeva e dov e si imp recava, dove si pativa é dove si fre– meva . In quest'ora di ansia e di trepidazion i rievo– chiamo questo ricordo e poniamo davant i all'ur– na dove è scritto quanto ella ha fallo, il garo– fan o rosso della gratituline per ciò che non fu detto. L. M. Yi rinzrri zi<J, buone <;r1m,,a~rne r•hf- mi n:vet-P. mandata una parol;i d'8ffo:t,1, che !P.rds<;"' il doll)re dP!la mortP,, in ~'7Jf;rra, di un mio ca.– ri.s<:.imofratell(J. M i stringrJ :mt":or più :L voi, pel vinr,olo di o/Jlidarietà, ehe ci uni~ce riel nostT(J kJeale del Socialismo. (Jb non ,·er11J l'<Jnimo mite P suprernrnnen~ hu<Jno di Gesù. \"Ol>'V<1 la g11PITiJ; h stPr~n in i1J cioè di fion~nti esbten ze tron<;..-'lt<"; P;tl era ve– nuto a f>'Jrlare la p<-1ce,non J',><Jio fratR1-r1ù!... ~fa noi, <;:odalisti, che nt"ndiamo la sle :.1. su-a fede d'eg-uaglianza., di libertà. e di amore, fr a tutti i popoli, di-;;truf{gendo ogni mora.Jr> falsa delle reli!!ioni ed l),!?nialtare di i<Joli, in- 11alvn~m0 la -.ua l<'i?ge w~ra d'amore; libera, trionfante, die affratella i popoli d'ogni n~,– zione! L'Cmanità, c,ra calp~t.ata e martoriata, sen– tinì, attra\·erso un 5~n<;-0di rh·olta, la tr~- Le donne socia li'>te de lla Sezione femm,Lnile Aurora, riunite in assemble a il 16 Gennaio, alla interrogazione: 1(Come m ai non ci in– viate akuna c 0 irrispon ,denza? n rivolt a da,lla Difesa drlle L avora.lrìci del 2 genn aio al ({Gruppo Femm:nile )) di H.ase nna 1 rispon– dono: 1) Cile no n csi.ste a Havenna un gruppo femm.inile, ma due ~ezioni d istinte; un a del sobbo1 go Gadbal d i e la te,ro u Auro ra>) d.el ~obborgo Saffi; mancti ndo una ~.ezione con– tra.le o della città. 2) Che d 0 .legrwo <la parte 1/)ro l!l comp n.gn rt Cristina [fa.cci n fungere d.'1. co1T1spo ~d e_nte. Dùpù a\'e1· udita In relaz1~ne fìna11z 1 !1rm, e ri,perto'-ii il dibattito s11lle sor·1e morose, l rtssem– hlea. d0r,o <Jpport~mr, 1isse1n1.zioni delJ;1 com– r,a.g-M1., Cn5rn.dio Emilia, aceeUO la pnJpo stn della. compagna Ba.cci di <Jir:-Jmnre un,~ lette– riua Jiers11asiva nlle <'OnJ ,a~ne, nsse1·viindo lo~ ro dir !unico rr:odo di strappa re 1111 pò ò t \ ila df:!i JHJSfri til!a ,nr)rte clte ne frc1, ~cempin è r.<,nti111Jare que-ta yita nel <·ulto riel !oro idPa.!e d,c ne fu anche la, parti~ mig-Lon:!. I ndi l'assernble~ passò alla nominn de-1lrt nuova direzione, che ris11lti.i così compost .a: Anifo tfontn1Pffi, se~Tf"larin; trisfin{/ /O'()ntr bas– :w Bocci; .MorifJ P ùl/i'fli ('rJliynnli; C11sadiO E,rdlia; Hul,Oli ElrortrHa; hLa Gftr,rordini. Da Corre g gio. Il nostro Cire<Jl(J giovanile in sua sed uta del 15 corr. votava il so-gunite ord inr del giorno; cdl Cirr-olo gir>Vani!e di Con,,ggio; ondP str in – gere ;;,CffLfJl'.f.! fJiù i rapport.i trr1 movimento g i0- yanl!e e mo\·imenfo fPmminile invita tuttP le Sez;rmi ~inv:inili nrl c1htnnrvsi al giorna le 1<L:i TY'e~:.1. rJt•J!p Lr1.vù1 afl'ieiu P- le <:ezioni f.r,mmin ili td .!(i'JtnrdP 1'11Avatig1,r,rdi:1.l),rontrib11enrJo cosi ('(1J JiiN1lo <-fo1·z1 di t1Jiti ~d aiutare ma.ggi or– me.nte i 1,0s 1 ri giorn:1li ,1, Da F ir e nz e. Anche crui, nel popoloso quarLi-ere di S. Mi– ni,ato, stiamo costitu endo una s ,e,1Jio1ie Fe.rruni– niLe promo ss a dal Circolo Giova.niJe Sociali– sta. Un -p-romette.nte ris veglio si manifesta nel1a gioventù deUa nosl!·a città, ,e si nota una gran . de attivjtà per ol·ganiz~ are la donn a.. Sp,eri am o di darvi presto confo,t anti not irlie in merito. Da Pisa. Nel Congr esso pro v.i.nciale dei giovani S1Jci.1- lisU della Provincia di Pi sa , è sLato app,ro – vato il seguent e oi·dine del gior110 : ((I giovarti socia U.sti ciel.la provinci a di Pisa, riuniti a com·e.gno, ricono scendo nella st amu-1a un mezz.o efficacissimo di pro pag and a e dj ptrO– se!iii smo, invita no i cornpa.gni tutti a diffon– dere ora più c:.he ma i i gi orn ali del P a.rt.ito, che sono l'arma più adat ta alla difesa dei di– ritt.ii del pr o,Je.tariat o con tro Ja borg hesia; e ad– clibano ai gio'Vani compa .gni, in ispecia l modo l'Avrmti!, l'A van(lttardia, la D ifesa dell e La vo– ratrici e il Germ oglio. Pel' la l)l'O})agaJ1da infantile e fe:mm inil.e, \·enne dato .iJ1-cad co al Comita to federale. Da Bo r go Pani g ale. Dopo un pò di silenzio deri valo dal trist e morne.nto attnale, anche queste donn .e, riuni– tes i poch i gLorni or sono in una sala del Ci.r– colo Oip,eraìo, hanno affe rmalo la volontà di intrap r·ende,re l'o pera di pro pag anda a pr ò del nost ro ideal e. l n un·aitr a pross ima assemblea si costituirà definit ivamente li Cir colo, e così anche a Bor– go P aniga.le si eleverà doma.ni fort e ed ener– giica la voce di qu este donne che hanno sa– puto string ersi at torno al no stro fiammante vess illo. Di ffondete l'Avanti! - A fia nco del cris-lianesimo cristalli ::.::.alo in ~m att o di fede, una nuova r eligione terrestre ha penet.ra lo l'aninw del popolo; l' idea della felicità per tutto i.l genere umano si è pr or o– gata coll'onnipolen.::.a di ·una for::.a natura le e invi .ncibile, nell'ideale contemporcmeo. E in un vicino ori::.::.onlc noi vediamo delinearsi di già la <derra vrom essa,> nella quale i senti– menti d'um.,anilà vi 11ce1·an no l'e(loismo bestiale/ ARNO LDO D OOEL. La Difesa delle Lavoratrici r,iornale delle donne socialiste e L' Avanguardia gio rnal e detta aioventù social.ist.a italiana so1~0 in vei:clita .in Milano pre sso Je seguenti EdH?O•le: Via S_olari (Case P opoJ.ari) - Via To.nno (Oarobb10) - P iazzal e Gariba ldi - Pi azzale Lo,reto - Vi•a Alfonso Lama.rmora. P I CCOLA POST A. Pre ghi-an10 viv~ente le _nostre collab ora trici di m andare articoli brevi . Il gio1·naJe qu indi ci,nale p-er esseee Jetb ç.gu ~ stato, -deve ,poter t.rattare di tanti al'g om ~nt ~ di attualità, llOl1 indugiarsi trO})u}O su qu estioni si~g~)l:~gh kurno pure di invia.re gli scr itti mol– to in anti cipo, al me.no la settimana anteceden– te a quell a dell'u scita del giorna.le. In Due d'a1rno, ,ab biamo spedit o copie di saig– gi o a comp agni, e pa cchi a va.rie sez ioni ,per– cllè our assero la Ycndita di ess e. Moll i com – pagn i si sono abbonati; le sezio n i n on si sono fa lte vh ·e, per dar conto delle copie vendute , e per riclùedc r.ne regolarmente come ri vendita cost nnte e no r male. Le pr,eghi amo di voler sollecitare l'una e l'a ltra cosa! SPEZIA. - Sezio11e. - n est.ano a voslro cre – dito L. 3.60 per 100 co,pie, che vi sped iremo la prì.ma volta che invierete corri sponde nza. GALLARATE. - La lotta di classe. -Vi s 'amo grati per l•a propag and a femmin ile che state S\·olgen do, e ci auguriamo la costitu zion e de i Gruppi nella vostra Regione. GROSSETO. - Magna .'1·i Al fredo . - Abbin mo ric evuto la ca rto lina, e 1'lng,r aziamo 1vo·i e i,J Cii·colo Giovanile ,per la diffusione che d0te al giornate. l ll\·:at e pure corri.sp ondenze. TORINO.- Gruvpo Femminile Socialista Au– gusto Bebel. - Inviate dii etto mente a noi le co1·rispondenze. M1LAi\"O. - Rh·olgiamo dva pregh iera al le Sezioni Legat ,')l'i, f\r 'i 1e'::,c;-iJi. tabac chin e e in gienerale a tutte !e Sezion i F emminiU e miste della Cam era del L,woro perchè ci m an dino articoli sull r lc·rn cond :zioni di clas,se e sui lo– ro desi.derat!. La ·Difesa è il giornale delle donn e 1av ora – tri c_i - lo 1·ico1·clino le operaie tutte. Ro:-.u. - Giovani .rnrialisti. - P erchè non ci mandate ((Il Germ ogli ou? Abbiamo ricev uto solamente i ~Jwimi due numeri. ONEGLIA. - Gio rna le <( La L ima i,. - Siamo lie.ti 11el const atare che aJ1che J,e vost re co– lonne son.o a1prerte alln propaga.nd· 1 femmini le. MOLINELLA. - Al pros simo nuntero. PER L A PROPA GANDA Carl an tonf. - L rt donna e il socir1lismo: L O05 Galli Valeri o. - L 'lf!ieue operai/I. . . . » 0.05 K•Jtlscioff f\ . - Per il s1,ffrrt{1io femmi nile » 0.10 Per 50 opusco!i Sconto 20 per cento » 100 30 » maggior quantità » 40 Tu rati e ({uliscioff. - Il voto {l,lle donne Kullscf ofi f\ . - Il monopoNo dell'HOmo . » - P,·ole tariato feinminile . Stackelbe rg. - L ei don na e la 1:ivpluo:io11e . L -0. 2(1 » o.so » 0.10 > 0.40 "LaDifesadelleLavoratrici,, ABB ONAME NT O SPEC IALE Da oggi nl 31 Dicr rnbrc 1916 L . · 1,.iiO RIGAMONTI Gru'SEPPE, gerent.B Tip. Editrice della Soe<età " Avan ti 1,,

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