La Difesa delle Lavoratrici - anno IV - n. 1 - 3 gennaio 191

VARIET A' Consigli di stagione Fa freddo . E cco nuo Ye preocc u.p.azioni p~r le mamme. Sarà cop erto abbastanza il 11110 bambino? Ed ecco i miracoli deWamore nw– terno che trasfonnano i yecchi calzoni del papà in pesante g-iac<:hettina per j} figliolo. .Ecco il piccolo sacrificio che proetLra il coi> }-letto. ,le calze di lana . Je scarpe felpate. Ri– cordo di a,·er assistito alla ,·isita medica fatta ai m'.ei scola:rini di prima un paio d'an – ni fa. Li abb.iamo fatti spogliare in una sala ben r1scaJd.:ita: ogni bam.1bino a,·eya _ daYanti a sè una ,·era montagna d: rob..1. ~folti pic– coli infatt:, ,·e.stiti. sono pei-fmo impacciati nei 1110,·imenti per gli indumenti troppo at– tillati e troppo ... numerosi. Eppure caricandoci di corpetti e di mutande n•c! te YOlte abbiamo freddo lo stesSo . mentre :1 fr edd o non lo soffre chi ha la pelle che fun– ziona a <loYere. Quello che è certo è questo: che coprendoci troppo i.mpedjamo alla pelle di funzionare rego larm ente: ed ecco un g-uaio. La pell e =nfatti resp-ira al pari dei polmoni as.sorben<lo ossigeno ed esalando acido carbonico ed altrl gas del sangue. La cute dell 'u om.o è attra\·ersata da due milio– 'li e mezzo di canali sud-o.ri, feri che tìn,'.scono coi pc-:-= attra\·erso ai quali dei prodotti di -ifiuto abbandonano_il nostro corpo. Se que– ste sostanze putrefatte ,in cau!:ò'a cLi a-biti troppo aniJlat.i. o poco pulit i. o fatti di te s– suto t:-oppo fitto. non possono uscire dal :,ostro corpo, si accumulano n,eJ ~angue ;,J quale \·a incont ro a processi di decomposi– zione. d:modochè gli organi interni si am – malano . .spe.S50 anche g raYen tente. X e consegne che b.isog-nere-bbe cop ri•rsi di abiti e. sopratutto. di biancheria porosa e permeabile al-l'aria e aYente il potere di as– - :orb.i.re ed e5.alare le sostanze d,i .rifiuto della nostra pelle. Es=stono a questo proposito delJe ~toffe fabbricate molto razionalmente. ma sono p,rezi-os.e.. in tutto il senso della parola e quindi s.olo al'la portata di quei ricchi che ~nno curare razi on almente il loro fisico. Però anche tra i tessut; alla nostra portata ci sono i più e i meno porosi: noi sceg lie– :-emo i primi cura.11do che non abbiano il così detto appretto. ;\ .on abbiate timore che da~ ?C"7i delJa bianc'heria che vi consigl io entri il freddo .. -\ prima \·isia parrebbe Ye– :-o. ma alla pro\-a. pratica l'ari.a che circola cost2...m.e.-nente si rdscaJda subito al contatto del corpo sano e dà una g--radevole sensa– z?o!le di calore. EYitate di mettere la lana sulla pelle. a conr2.tto diretto perchè ha un potere =rritan– te il quale toglie alla cute la sua for7...a -di escrezione. I corp etti all'uncinetto a punto a'lto sono abba~tanza indicati. perchè la frequente la– \"2.tura non riesce a renderli così fitti come cap! :a a quelli d; maglia minuta. Ins-ornma non sa:-à m.U abbastanza ripe tuto che l'i– ~:ene della pelle è della massi.ma impor tan- 7..a. che l'a :-ia è ·l'elemento in cui deve Yive– :-e ;'uomo ;1 cu; corpo non de\·e Yeni-re soi – r:-att o all'=nfluenza della medesima. R:cordate\; semp:-e il caso p'.etoso d: quel fanciullo che do\-endo frgurar e da statu a in U!'lco rre o pap.a.!e. ebbe la pelle spalmata e-on un2. vernice dorata e che morì per in– !.ù~<:.ica.z:onepoco d.o?o finita la fe~ta. .-\. Siiss. Abbonatevi alla " Difesa delle Lavoratrici ,, LA DlFFSA DELLE LAYO!Ll.TRlCl Cara Dif esa, Ti leggo e ti rileg go tutt e le volte che ti parlano in casa le mi e figlie, le qua.li sono stat<:i le ,pr.me a fondar e con altr e volon– terose compagn e il Gru ppo Femminil e So– cialista, portante il tuo nome u La Difesa )) in questo Bai-go, a cui i borghesi in segno di dispre::o han conferito l'onorifico ti– tolo: La Revubblica di San Paolo. In ogni famiglia prole[a, ria non dovresti mancar e; non solo in qu elle dei pae si ru– rali, ma quant-0 ancora nelle città ove le donne si dan l'ari !aldi evolut e. E quante ancora ce ne sono l:li quelle fa– mi glie che IJ)Ur simpatizzando col nostTo mov imento in quanto è difesa dei loro in– tere ssi, all evano i figli nel vecchio andazzo, seguen do le più antiquat e abitud ini. E' l'epocta 1 d ella comunio ne? Eccole qu e– ste madri e questi padri portare in g-i-ro i loro figli addobbati di veli e nastri, se femmi ne. e col nastro al bra ccio e la tenu– ta di gran lusso, se mas chi. rrori no in– segna ! E la glo ria dell'aMli? All'us ciba, della sc uole, nei giorni di vacanza si vedono nei CORRISPONDENZE Da Nlguarda. Costituzione di un gruppo femmini ,Je. La sera del 16 dicembre fu tra noi Ja com– pag11a Brebbia per dar vita al gru ppo femmi– uile che costituitosi da qualche tempo era ri– masto ina ttiYo. Si tratta di un nucleo di vo– lonterose che sento no Io sti molo e l'amore al– l'idea, ma hanno bisogno di esse re ,raccolt e frequente.mente e di dare un contenuto prati– ro al loro lavoro. La compagna nos tra notò come la pdma ne– cessità delle lavoratrici dovrebbe esse re quel – la di e,sère inscritte alla organizzazione di mestier e. A Nigua rda vi sono nu merose ope– rai e tessili ma non v'è sezione di questa ca– tegoria. Epp ure in quelle fabbriche motivi di lagnanze non ne maincano, tanto più che le operaie si trovano in qua.Iche fabb rica sotto la soneglianza delle suore. li momento _è for– se inadatto a fare reclutamenfj ne11e file del– la organiz zazione che si p_.nssonocon maggior successo fare contemporane amente a qualc he mo\·imento per ottene re delle migliori-e.;_wa a tempo opportuno si dovr à pensa ni, chieden– do l'ausilio della Fed e1·azione tessile. Frattanto il gru:ppo femminile socia.lista avrà un compito di preparazione a,llo scopo, e di coltura. Esso deve indire conf erenze per le donne, e adoperairsi a chi.am a.re .l'elemento femmi nil e nelle manifestazioni, comizi -e con– ferenze indette dagli uomini. Il gruppo curerà pure la diffusione dell a Difesa dell e La vo ratrici e farà acq \listo di opuscoli. Si discuss e poi sulla quota <la fis– sa rsi, che fu per ora limitata a 10 centesimi mensili. poichè per maggiori spese coadi uve– rà la sezione maschile. Si discusse 11ÙresuUa opportunità. di scegliere il segretario fra le <;ocie stesse o se affidare invece ta le jncarico ad un compa gno. Venne in fatt i pre ferita l'ul– tima solu zion e, e \'enne riconfermato il Co– mitato in carica. Segu irono vivaci di~cu ssioni fra le donne ccl i compagni present i e la serata si chiuse con ,.-fra sod<.lisfa z.ione delle donne inte rvenute. rati rincorrers i squadr e di ragazzi, con qualch e straccio tricol ore innasta,to : fanno la u battla:iola ))' arrivando finan co a ,rom– persi le ossa. Che santa istruzione è questa che s'im· partisc e ne-i piccoli cervelli inno centi ? Non si dovrebe inse gnare, il d spetLo alle genti , l'amore verso il proprio simil e, l'affratel– lam enlo fra i popoli, la solida,·ietà con chi combatt e uruai g iu sta ca u sa? Se le madri al posto d ella sup erstizion e relig iosa, che insegna ai figli di rassegnar– si alla volontà di dio e del padrone, sosti– tuissero i diritti delI'umanità: se esse pur e frequenta ssero le istituz ion i dove s' inse– gna a conoscere i diritti ed i dov eri no– stri, dove s' in segna l'uguirugl ianre , la fra – ternità , la ,giustizia; dove si di scute , si ra– gion a, si propaga l\idea di un avveni r e mi– gliore; dov e si fa conoscer e la causa di tutti i mali che affliggono l'inLera uman i– tà; ,aJ!ora si, ohe si avrebbero delle co– scien ze! Ma le madri hanno bisogno sopra tutt o ·li un ,po' di coltura ,per all cvar ,e i loro f,i– gli secon do i nostri concetti. Ora non v'è nessun fogJio che come la Difesa delle La– voratrici , soddi sfi a qu esto comp ito tanto modesto quanto pr ezioso. (Torino) CAVALI.O LEOPOLDO. E PROPAGANDA Da Vercelli . l i gruppo fernminile di Vercelli nell 'tùtima sua adunanza , fra le varie cose discusse, par– lò pur e debla necess ità che una buon a com– pagna propagandista venga tra no! per una conferenza pratica di consigli nece!:i-sari al no– stro movimento. Le compone11ti il gruJlpo in magg ior parte madri di famigli a, vengono alle nostre adu– nanze ma lgrado sacr ifici non lievi; è necessa– rio quindi approfittare per ini ondei·e in queste brave lavoratrici oltrechè i prin<:ipi dell'orga– nizzazione famminiùe anche quelli del socia– lismo che è anco ra troppo poco compreso. Un.a .compagna propagandis,lt.a infh.llirebbe .sulla coscienza dell e nostr e donn e più di que l che non possiamo far noi che manchiamo di cognizioni pratiche -e di ,coltura, ci rivolgiamo al comitato delle donne socialiste sicure di es– se re sod disfatt e. Alcun e Compagne. Domenica 20 dicembre, il sa lone della Casa del Popolo era gremito di pubblico special– mente femminile acco rso a 'Sentir e la. compa– gna Brebbia: u La donn a n ella vita econo– mica e politica n. Chiuse la comp ag na Ca.va– glia no Orsola, incitando le donn e nd .aumen– tare le file sociaJ iste. Qui il Gruppo Femminile sociali sta , lavor a attivamente. La Difesa viene letta con pjace– re per quanto possa sembra re ancora difficile per molle di queste donne ; occorrono anche facili opu scoli . Ma, mentre è grande il biso– gno di impara re, mancano coloro che pos so– no dedi carsi ad jns egnar e. È doloro so il pen– sa re che nessu na maestra, nessWla donn a un po' colta, venga nelle nostr e file. Qualch e compag no intellettuale sceglie ndo la propria compagna s'a daU.a per sino ad an– dare in <'hiefò:a. Sono doloro se constata zioni . ma hisogna fa rle per chè la massa già forte e preparata ha bisogno cli esempi di cairatte re e cLl coerenza. E molto sentilo anch e il bisogno cleJ.Ja or- VOCI DALLE OFFICINE E DAI (r.,mpaana Lu.da, ..\.f'll'ultinw numero deUa u Dif P,sa,, lP,;,;si la /PtiP,Ta di una ,;r.,mpayw.i. r,d il tuo r:omrrt1•11to. Pensr.mdf) che la lU.fJ rubrica 1iQ libnQ pa– lP1trtJ arv-h·io 1-oglir., 1cri1;erti pert'hi! nf)nf.1.tlan– t, fJuantr., tu dice,ti mi tTfJl:O perf,,ttamentP d·ar:r:r.,rdr., r.olla cr.,rn,.pW)nfJ. f'or>Jelfo riytw.rtfo allr.J. di{"! Ja ,1iella patria. Fr.,r1e eu 1:r11r,ontrari. alla di["·"' della patria P un'idea auurda r.orne tu lrJ. r,hiami, ma for– tunatamPntP aw;li,p tu troù eh,, in tultP qunte ,dtP au urdP,, nelle affermo::ioni chr~ fanrih 8or ridPrr: tr;,nfi pr,1U d~i qu~j(ti r,ro{f,ndi . '-;P,t:r.,ndr., mP. r:fJl11i chP, vi1J1> TIPU'r,[flt:irw ,, r:hP ha Of/tWra di frr,nlP (1,sP il prr,IJlPTn(J ddl11 mi– nia, 11h11hfJ idP,e r,onform .i al t1u, r:om1f!Pnto, poidu l'rJli (Jiudir.a lo patrifJ bPn rlh·Pr sornr·11- tP da mr.,Ui 11Uri P r,n lui if r:oml,iamPTd(J dt (J01;PTW'J fo lo .stPSJ!.lj 1>{fettr, dPf 1·0.m.l,iamn1tf, ,1,,, padro11P, di fabbri1;a. -t 1;h1?1alf' lri fotta fLTttimilitarù.ta .·otfo r1(JT11 [(;rma, r,(Jnlm (Ili eccidi a1urn~r:hi , qur1r,ri11 .tt appro1:a la (Jtvrra pn ll'1 di{ P8fl dPlta pQlrir1.? Poit'hè 1i capiJ.r,p rhf' qnr:/u~ quP- ta P 111w gu, r ra romP tutt" l" attr", " Pf.JTlft ron t è tutte lP fri1ti 1;on1eyue11:.P. \'oi t'Pdiamo ChP [TfJ la (JrarujP mauri rlPi la,·oratori r:'P rrt,()lta iy111Jrrm:.a e 11-0i vnliQTfl(J rh~ disgra:.iatamenfr soV.J lo fam" obf1li(Ja que– at'indi1:idui a pPnsar" un po' più ai propri intereui a ril.1ellar1i al oio(Jo boryhete Pd io oso credere ch..Pun go1,·prnr.,più rPazionr1rio noti !o ffor:hnebb'e le idee di ribellione, an::i il (IO rernr., più rea:.iow.1.rio sara, ,, 1,iù i laVfJTlllfJri t sentirannfJ la necessita della forr.1 indip1>nde1i– ::a. \'oi prolP.tari non conouiamo nulla dP(Jli in– trighi diplomatit-i P, se scoppiasse la (JUPrra noi non sapremo chi veramente è proroca– torf', poiche gli euellenti diplomatiri e aover– nanti stipulan-0 contratti chP non sono pub– bliri " r:he o noi non e conreuo di conoscerP chP. flttrrtvPrso la stampa boryhPSP. Così noi dfJ1.'rPM.mo far lrt (JUl~rrn, per (JUestioni che non r,~nf.Jsciauu,, dvvrnnmo sca(Jliar ri contro un flltro popofo perch~ sirlm.o soltant fJ colp n,oU di Pss1•r1, w,ti piuttosto in uno stafo che iri ·un altm. \'l)n snnpre uno rw:.ione 11i1>nr• ohf1fiyata allo di{l'sa della pr1trio romP il /JPl(Jio, ,, nr.Ji ve– r/if1mo il popolo tedP.~co, o olmn10 la mar1(1ior wirt, ,. i- siruro " r:rm1·inlo di IJott nsi pPr la di – {1•.M rlt>llrl patria, P lotto pnrhf' i• com•i11to di P.<;11•rr• fJ.(J(Jrtdilo datlP. altrr nozioni. rPdfJnr., ruU'Inohittr,rra uno naziow· rJi,, vuo– {I, sr1/fr)r).1rli P nella /11,.<;.<;ia un lf'rri bilr· nP– rnVr, do r1•.,;pin(Jnr, 7wr la lut,,fa d,r,llrt u11ilà 111,ziM1afP. P r-MÌ anrh'tui ro m/Jollono pn la d1fnr1 rtPllo pafriQ snizo orroronsi rhr (JUf'– .~to frosP non P r/I1• m1'f1frorr turfupiwllnrrt. Tu rlir:i rhP ru:.r:Pttrur, qu,1~sl1• afTnmazioni i• l'fJln liror aN111a al rrwlino flNJli in lt>n,rnti.~ l i ,, lr,.rr.iart' rrPllPTr rh,1• fLr.,i .,im1UJ rtPi S0(/1/fllor i f'/11, nfJ11 mair)nirmw; TfL(J fo rrnfo ifl1:r!N rh1• il 1·f1ll'T (.JfftfltP/tPrp fr1 rt1fr,.w rlf•fffl palrir, si(Jui{t– t'lti l'SIPre i11 P"Tf Pltr1 r:rmtrrulAi::if)Ttf' f'Qf/(• jr}('(• J/IJf'inli stP S1;11rn ff1 mia i1,on1u.ita ma IP 1fornandP che [fii nPl lluJ r1Jmm1·nfo io nrm lP f'(jm puwlo , tu ,uiri: u ()ra rr.,; rfJTrP..lP. rom l.JflllPrn il mili – tflTiJ.(flh p11trir, pPr r1.rroatir-r1• pula r a!o q11PI frJ t1•11.trmirr.,? E t:he sp1,rPrPmrJ da talP m,ilitari,mo?" ."-:r.v.,a r:fJmpqrJna !1Uf'W, mo,, r hi li dic P t'hr, 11(ii 1JO(JliarM .,pr•rarr• q11n.lf' osa tlr1.l m,ili l o riH11fJ tPUfonir:fJ? .\'rJi 11011~pPrirrnu1 nùnte P SP anf'he do1Jessi uu, !fJlJfJfJrtarlo noi verlrP1WJ in PS,TO nient'altro rhP 11ft n1>rrtirq da abbatter,• 1JOichè prrndr• rPl1bP il pr,.tlrJ dPl mililf1,Tismo italko. I due vopoli delle nf1:.ioni vintP P vìnf'i trit:i 11aran11.1J pronti o .!lrinynsì lo manr,, poirhJ> PS."ti ,annr., rhP SP !i sono scannali r1,vicenda nor, P pPr 1;(.JlfJ1tlàpropria P si 1.mirflrmo pn fotlart> rrmtrfJ i7 fJ01'"rTVJ d1P sorci il romu nP 11emico. l o sono un opera io e forse non vedo più in lo della punta del mio na so, J)l'Tciò rispon– di anc he a me ri(Juardo il vr oblem.a mal com– preso che P la difesa. de lla patria. PIETRO G. ('a,·o rum.par, rw Do la precedenza. alla tua lettera per quante altte attendano il loro tu rn o da tempo, per– chè la questione che tu tratti ha larga eco nei dibattito de l partito. Si, ho avuto qualche parola tL.'ìpra per la compagna che contraddiceva la nostra Borna – ghi. Mtt t11i1111que rileggn. quellrt lettera. capirà a chr si rifl>rini la inia cl'itjc~. lmm;::ginare di riceve.re gli inva..\.;orj come fratelli i! rosa rlie cozza con la realtà dei fatti. I. istiutn s.tc·s so <"i cond:ucc alla rib el– lione. I I dJ,; 0 ~:0;~11\;~,;~e;~e~i:~~1\\,~:~ 1 ~1~~~rt~tti 0 1 1 ~ 1 \;! 1 ideologie più o rne110 holse, ciù che ci muove, ma J;1 natut,tl(' rea1.ionp alla \ iolenza. a.Ila 1,reJJOtn1za, alla. sopraffazione. Se f' vero die il pr1~t1:-.to della difesa della ,,a.tria ~ comodo m<•1.z<J ai governanti per in– g:uinare i governati. corn'i• a\'ve11uto cl(ii tede– stl1i. cii, non sig-nifka dic, per f•\·itare l'ingan .. rio si d!!bba subir<! 1111 'iuvasioue, la quale non semfJl'C 1111. intenti civilizza.tori. .. :\01. c1bbiamo for5r giustificati g-Ji an.ilJi ribelli? :\oi HOn facciamo nn::L prcdi<-r,zione del do– \Ne di difendere la. Patria, sia essa quella hùrghese col p maju~coJo o semplicemente l'in– tegrità del trrr-itnrio. ;\iè noi siamo nel ca.so, nf' lo riteniamo compilo J1ostro. Ma <ruando nel mentre ci andiamo affati– rando per frrnare i bol lori dC'.i nostri inter– \'e.ntisti rhr ~ùno pur :-ocialisti dotati di un cerveJ!o p, di un animo ed hanno dilitto a.I no– nostro giudizio srrPno {!;,pmprechi! non compja– no alti di iridisriplina. o d'ind~gnità verso jJ partito) e sPntfa.mo d ·altr:t. parlo altri compa– gni q!>in~f'-re le loro arrennazioni fino a ritene- gan.izzazione economic a da parte delle argen– tiere che g'ià si presentaro no alla Came ra del Lavoro chie<lendo la costituzio ne dell a l~a– Vi sono pure deUc magliaie c~e haru10 b1so-– gno dell a loro lega . La magg1or p arte delle donne è JJCJ·ò costituita da cont adine che so– no adi bite soltanto ai lavori di monda. Da Re g gio Emili a. 11 Grup] JO Femmini le Socia~sta inizi~ il H– u. s. i l cor::;o cli lezioni che s1 susseg mranno ogni 15 gior ni, nell'intento di for1n_ar~ nelle donne la v(!ra, sa lda, coscienz a. soc1al-1sta. Parlò il moestro Taceani sul tema: u I do– veri dell e donne socia list e u, e ne.Ila parola ampia, facile, convincente, susci.tò vivo entu– siasmo trn le con1pagne presenti. . . . A Villa Prn.to, per iniziativa dei_ ~oc1alist1: è stato costitu ito un Circolo femm1mle, ed e stato inaugurat o con un pubblico comizio te– nuto il 6 andante. Disse poche, ma sentit e parole, la seg ret a~ ria del Gruppo Femminil e Reggiano, Pasquah lt alina, ed un'a ltra compagna rivolse loro un breve cliscor:-.o, ri::erbandosi d'int rattenerle in un' adunanza privata per far loro compren<l,e– re il per chè occona che la donna del proleta~ dato partec ipi con fede al grande, esteso, consape\·ole affc.m rnrsi del sociaLismo, in on• ta a tutt e le divergen ze d'idee, a tutte le de– fezioni e le delusioni. Appunto di questa necess ità di rfl:ccog,Jier– si, d'in tensi f"icare l'azione conco rd e, d1 sfatare l'ide a che oggi il partito sia meno fo_rte che nel passalo, ha d.iscorso con fervida eloquen– za, vibr ante di sp irito _battagliero, ,il compa– gno M. Bona,ccioli. Egli rivolse i suoi caldi acce nti alle compagne e ai compag ni che li ~colsero con \'h'i an pla.usi, da ultimo ebbe felici e~pressioni ner convincere le donne del dovere che hanno cli non ostacolare il socia– lismo, ma di P~scre in questa torbid a or a df minaccie le ver e compagne del proletar iato, il quale può "enire costretto ad abban don are il caro.no e l'officina, oYe ora getta la sua for– za, per entrare in un a lot.ta cruenta 00\·e lo a.spettano i più grav i 11c-riro li sen za che a lui sia dato il confo rt o di riv endicare col propri o– sacrificio un d'iritt.o :-uo. Crw com pagna. Da Castelfiorentino . . Anche qui per l'att ività del Circolo sociali– sta femminile e special mente del suo segre– ta rio ·Ricciotti Bondi si nota un buon ris,.,e– glio femminil e. :\lolte donn e chiedono di co– stituire un gruppo femminile. Sper iamo di po– ter pre sto dire che esso sia un fatlo com– piuto. Frattanto abbia.mo aume nt ato il numero deJ.le cop-ie della Difesa delle lav or atrici -ehe viene letta con vivo interesse. È fortemente sentito il bisogno di una con– fere nza di propaga nda femmin ile. Continua la propag·a nd a indefessa cont.ro la gue na d,a. µarte deJJe nostre co1np agne. La comp agn<:t BalabaJ1off sta corn1piendo ruu giro in Tosca na e sarà Domenica per una grande ma11ifest.azione a Torino. .La compagna Zn.netta ha com,piuto w1 gi,ro dt propaganda nei circoli rionali di Milano; e parlò pure a Miagenta. La compagna :\'larghe1·ita SaJ1'atti parlò in di\ ·ersi circoli di ?-.li,lano. Le donne a.ccpno no semp re numerose e so– no sempre più persuase della necessità di stri11gersi jnto1 no alla bandiera del partito. AVVERTENZA. Facciamo ancora viva raccomanda– zione ai collaboratori di inviare i loro manoscritti per la domenica precedente all'uscita del giornale. CAMPI re che il socia lismo si opponga a.Ila difesa dal– l'esncito invasore, in \'Cl"ità ci sentiamo il do– ver~ q1 ovvia.re a tutte le e.~agera.zioni. S1,. e \·er? che per i lavol'atori la patria è matngna, e \ ero che es~1.. Jj caccia all'este ro in cerca di pane 1 ma è anche vero Che dall'e– ste ro essi sono 1·ica.cciati qui quando quei go– ,·erni lo vogliono. Ed è pur vero elle una conq uista militare è una \·iolazione del diritto di tut ti, borghe si e proletar;i. .\h tu cle.-•,id-erinn go\·erno più reazio 11a1io per('hè provoehi meglio la ribeUione! Ma la ribe\lione .non nwl dii' ~emp re rivoluzione, nè Jet nvoluz.1one nostra ! Vorrei :-.piega1·e qul come le forma zioni delle naz.io1.1alHù :-0110. sU~te uUJj a.llo svi luppo del soc1al1smo, \"Ol'l' CJ ~piegare come non è metodo soeialistic:o il neg-are ogni v.:dore ai fatt i sto– ric1. Ma. questa rubrica vogl iamo rise rb arl a a tose sernplici. Ci ba...... terà ricordare ch e con – tro l'~l(JUri•,r,;.~imir si sono pronunciati i uosÌri niaggiori uomini, )Jrimo fra tutti l'o n. Treve s nel suo ultimo d isror~ a.Ila Ca.mera. \d og-ni modo ripeto: 11oi non siamo davan– ti a. tal,• pPrìC'olo. Siamo piuttosto sulla stra– ~la dpJl'iJ1terve11~ :~rmato per all.ri scopi che in apparenza g-1u.;;t.1 vanno a finir e poi nella famosa granrlezza de.Ha Pntria borghese. Il_1~oslro <lo\'ere sta t.utto qui: Vigliare pcrrhò non ci si inganni. Dire a.I gove1.-no Pd ai nostri avevrsari che siamo pronti per qualunque azio ne che ci sarà ordi– n!lt~ d_aln.artito _e persuadere cli essere con no i d~sr1p.lmat1, q~1e1comP:a~i che disse ntono og– !~Jf1.~:t. esser(' rnt ervent1st1 o !-,;emnlicemente per .Ln discu~~iono è sempre utile, ma per amore d1 accadern1a_ non dobbiamo perde re di v,ista lo scopo prer1fò:O. LUCIA. RIGAMONTI GIUSEPPE, ge,- u,_ TI,,. Hdltrla doAI& Soclelà • AVANTI I •

RkJQdWJsaXNoZXIy