La Difesa delle Lavoratrici - anno II - n. 18 - 2 novembre 1

li u Ah! no t'inganni. T'inganni perchè tu, come la maggior parte della gente, credi che la poesia stia na8COsta in luoghi inaces– sibili, mentre vi è una luce di poesia in tutte le C05B che ci circondano, in tutte le vicende della nostra esistenoo. quotidiana. Basta saperla vedere. Quanto ai bambini, essi sono come gl'in– namorati, vedi. Di' a un innamorato che v'è nel mondo qualcuna, o qualcosa, più bella della sua donna. Egli non t.i crederà. E così per i bambini: la bellezza, la poesia, la bontà si riassumono e si sintetizzano nella madre. In una ca.sa di mia conoscenza due bam– bini ne aspettano un t€rzo. Appena la ma– dre ebbe la dolcis ·ma rivelazion€ ne fece par!ecipi i suoi .figlioli perch~ godessero pur essi della gioia comune. Oh! se tu sentissi le C05B profondamente buone che i fanciulli dicono alla madre! Non diresti più: addio P<>eSia! LUISA DR.,G Hl MARTEGANI. Pert~è rnm~alliamo il Prn!B Alle donne La legge di Cristo. - Cristo ha detto che bi– sogna proteggere i deboli e i miseri. La legge della chiesa. - La legge de11a chie– sa invece consOOa i deboli e i miseri 001 pro– mettere le consolazioni del cielo, ma protegge i pm-enti, si allea coi capitalisti, difende l'ini– quo prhileg,:io della. proprietà prh-ata e tutte le ingiustizie borghesi. .~ncora. - Cristo ha detto che i primi in ter– ra sarSJ1no gli ultimi nel mondo di là.. La chiesa invece dimostra che chi ha mag– gior mezzi per pagare più profumatamente mes....,;-,e, tridui, espiazioni, si salverà più presto: ragione per cui il ricco è primo in terra e sarà primo in cielo purchè paghi. .~ncora. - Cristo ha detto: amate U prossi– mo come voi ste~i. La chiesa invece benedice lo sfruttamento, il parassiti.:::.mo che permettono di vivere ingiu– stamente della fatica e del sudore altrui, per– ché anche Leone XIII e Pio X hanno scritto che la proprietà è sacra. Ancora. - Crist.0 ha detto: siamo tutti fra– tem. La chiesa perm_ette in,·ece che ci siano il padrone e U servo, che l'uno comandi, l'altro ubbi-disca. l'uno goda, l'altro soffra, l'uno mangi le. !at,iche dell'altro perchè a.ifche Leo– ne XTil e Pio X hanno scritto che devono es– seni padroni e lai:oratori. Ancora. - Cristo ha detto: amatevi come fratelli, figli tutti dello stesso padre. La chiesa invece benedice ed esalt,a i fucili, i cannoni, le corazzate e ]e guerre, strumenti " mezzi d'o– dio, di barbarie, di distruzione e di morte. Perche com.battiamo il prete? Xon perchè si pre---ume min:stro di dio, ma perchè di fatto è ministro degli sfruttatori, poichè, fino a quan– do dO\Tanno esservi padroni e lavoratori vi sa– ranno sfruttatori e sfruttati. Combatt-iamo i1 prete perahè egli è nemico del la,orat.ore e come tale vuole mantenuto l'o– dierno, iniquo .si.sterna capitalistico. Lo com– battiamo percbè vuole conservate le attu aJi disuguaglianze sociali. r rn...,...hattfr,,...,,oerchP vuole mantenute le plebi nello stato di c;,n~gez,ione ai ricchi e ai D')TPnti · Lo eombattiamo, noi soci.a.listi, perchè non o.. emr,era a,i precetU di Cristo. Lo oombat · amo perchè col miraggio dena t.eatitudine celeste di~frae le masse dalle vie sicurP delle rivendicaz.ioni cui hanno diritto di aspirare in terra, e quando fa una lega, la fa r:omro le altre leghe, col solo scopo di dividere le forze dei lavoratori ;in modo che i padroni, uniti sempre, siano essi cattolici, ebrei, lute– ;,:1.[Ji o cahdnisti, possano sempre vincerla. Ecco o buone donne alcune ragioni per le qua...'i noi ~iamo COStretti a combattere il prete. S~OFO~"TE EN'.mATA. Compagne, abbonatevi alla DIFESADELLELAVORATRICI e procurate abbonamenti. LA DIFESA DELLE LAVO)l.ATP..!CI Corrispo:r1..cl.e:r1..ze Da COMO. NeHa saJa grande del Broletto Margherita Gra.ssini Sarfatii parlò davanti a un pubblico numerosis~imo. Anche le doime erano acco!'se a sentire la paTola deUa compagna nostra. El– la fece una rievocazione e un confronto teli– cissimo. Parlò delle nuove classi che alJ'epoca dei comuni &i affacciavano aJla storin, insor– gendo per la rivendicazione di diritti nuovi. E confrontò la 1otta lontana e gloriosa dei comun.i a quella che combatte oggi il prole• tariato, aiutato e sonetto dalle donne che via, via il socialismo conquista al suo ideale di giustizia. ?\la,'S'herit.a Sa.rfatLi J)Joseguì la sua p1opa– ganda. a Oleggio, Mezzomenfo, Colazzo e 1n altri paesi. Da BUSTO ARSIZIO. A.rgia Bianchi parlò in 3 paesi del collegio: a Rescaldina, a Rescalda, a Gerenzru10. A Ge– renzano qualohe settiimana fa Bruno Forti• chi.ari non polè parlare impedito da ragaz– zacci, afaz-ati dal p·rete. La compagna nostra riuscì a pm ·la.re hisie– me con BernasoorU. Un gruppo (lj Jayo.ratori impedì che la teppa facesse di nuovo del bac– ca.no . E la fermezza della nostra compagna e del Bernasconi nel voler farsi ascoltare ad ogni costo ebbe vittoria dell'iriciviltà e dell'o– dio settario dei cattoli.rci della Vandea Lom• barda. Anche in questi paesi Ja luce penetre. rà presto se i oompagn.i e le comJpagne nostre vi faranno un assiduo e tenace lavoro di pro– paganda. Da SORESINA. (Ritardata). Le filatrici di Soresina tengono, continua. mente, delle assemblee in cui constatano con entusiasmo il continuo aumento delle socie. Nelle riunioni del Consiglio Direttivo della lega filatrici, tenuta la sera di martedì, 7 cor• rente, si discusse del licenziamento d'un'ope• raia avvenuto nello stabiHmento Rizzini. I rappresentanti della Camera del Lavoro si re· carono dal direttore per comporre la vertenza. Egli, dopo una breve esitazione. revocò il :i.i• cenziamenfo con molta soddisfazione da ambo le parti. Da TORINO. II mo,imento femmjniJe si accentua sempre più. Infatti i gruppi femminili, olt.re a uLa Rj. scossa)} e uLa Difesa)) aumentarono di due ab– bast:mza numerosi: ((L'Avanti)) e PuAugusto Bebeb,. Fu convocwto il 1° Congresso il 12 del co1-r. mese. Riuscì ,·era.mente imponente ed assunse carattere puramente socialista, da1;1does~mpio di vera solidarietà tra le proletarie social!ste ~~- . Le compagne rappresentanti dei var.i rrupp1 erano circa una quarantina. lmposs1b·]e de– scrivere l'entusi-a-smo destato neUa simpatica riunione. Alle ore 16 illiziò la riunione il compagn~ :\larchetti che portò l'augurio de! compa!?:Jli del ciocolo ul Maggion e l'incora~gia.mento a pro.see-uire sempre più volonterose nella lotta così felicemente intrapresa. E si passò a discutere l'ordine de! giorno: 1. '\"omina deJla presidenza,_ 2. ?\"omina della segretaria generale. 3. Aprovazione di uno statuto unico (E. Pe• rone). 4. Preparazione per un convegno (Rei. Emma Barberis _ 5. Diffusione Difesa di avoratrici (i\Iarianna Parsio'. 6. Proposte va1ie ed eventuali. . .·\ssume la presidenza la. compagna, Od.ili~ Bioletto, segretaria Telatrice generale ~ nomi– nala la compagna Bianca Corbella. Si passò quindi all'approva1;ione di uno _statuto. uni~o-. Questo i111po1iante comma sub1 una v1vac1ss1- ma discussione. _ Dietro proposta della compagna Ranotti s1 aggiunge al JI 0 ari. iJ comma: Obbligo alle so· cie i~ritte da 3 mesi di associarsi alla feder[l. zione del paTtit.<1. Lo statuto fu approvato all"u– nanimità. La compagna Giannetti propose di diffondere lo statub tra le socie, affinchè !;ia hcn cornpre– ::.o. La compagna Barberis propose la prepai·azio• ne d'un convegno con l'jntervento d'un·oratrice ufficiale di :\iilano di cui s'avrel>be grande bi– sogno. La compagna Vad.isson disse chè sarebbe dovere ed interesse d'ogni gruppo F. S. di _e– leggere ne-I propr:o seno la sua pu1· modesta oratr ce. La beJla proposta fu accettata e se ne chi.arfrono pure i vantaggi. Si fissò "il convegno per il 16 nOYembre pro• babilmente aH'Ass. Gen. degli operai. Paisio, ,relatrice ciel 5° irnportaa1te comma che accese energiche d.iscu·ssiorui per Io scopo di efficace propaganda fra le donne che assume la dìffu. sione del g ;orna.le I( La Difesa d. Lavcratrici Il parlò molto in fm·ore del giornale stesso ani• mando le compagne a, diffonderlo ovunque. Bio1e~to approva e continua dimo~trando an– che com.e sia buon organo per aiutare a fo1~– marci una vrn:a. coscienza socialista e come sia quasi l'unica difesa de11e proletal'ie. Si chiuse la djscussione a cui presero parte molt.e compagne inviando unanime un voto di plau– $0 a!le collaJ)oratrici instancabili delfa u D. d. L n augurando al giornale u11a sempre maggior diffusione. La Barbeiis propose ancora di dare I'appog• gio ai compagni che combattono -per la lotta elettorale, maJ1d.ru1do anche quaJch.e donna a porta;re l'ades:one dei gruppi femminiJi. (;AP: provalo). Si deljberò di diffondere opuseob di propaganda f,ra le donna per Ja campagn~ e-let... toral.e e di acqu!,stare un buon numero <h opu– scoli: u Donne proletarie a voi!,,_ Si deliberò di mandare regolarmente alla (( Difesa 11 dt:tlle lavoratrici notizfo. del lavoro di propaga.nd3. delle donne_ sooial!sf~ e di-_in: caricare la s. G. di comumcare a1 g1orn::i.h d1 l)ropaganda sociatJsta gJi avvenimenti, po1:– ta,re l'adesione, l'augurio delle donne soc'al1- ste. Il congreS""sovols.o così ~ rapid_a fine . La. comp. PaJ'isio ri.11graz1ò sentitamente le intervenute a nome del Gruppo Femm. Soc. u Augusto BebeJ ,1. 11 Gruppo fe_mm. u J_l cen– tro ,1 mandò solamente un adesione scntt~ e noi l'invitiamo fraternamente alla prossima. riunione, desiderando l'intervento pe1-sonale delle care compagne nostre. La Segretaria Relatrice Genera.le. Le compa!rne <lei Gruppo socia)is~ i(La Ri– scossaJJ pren°dono parte attiva a_1 m~V1men_todel lIJ collegio di Torino, con la d1ffus-10ned1 OPU· scb>li1 e di fervorini, e la Perone_ po~ !a su_a pa,rol.a e Ja sua adesione in ~uas1 tutti 1 corm– zi indetti nel .suddetto collegio. IJ Gruppo socialista ((Augusto Be~e~,,_forma– to da appena poche setti.mane, ha m~z1ato un attivo movimento d.i pTopaganda p~r 11_II Col~ legio Torinese, con una grande d1ffus1one di opuscoli e giornali. . Il ci1rcolo socia.lista uSempre A van hl) _o:'e ha sede il gruppo femminile {1.~'\·_anti!n ha nf!utat-0 l'intervento delle donne, nfiuto che noi non comprendiamo. Però ~se esp.lic?no lt_L loro _at. tivi1à con d.iffusione d1 opuscob e d1 man1fe- st\~\:;.ruppo femm.ini!e {(Lq Difesa}) aJ quale io apaprteng-o, rrende parte atth·?mente al m?– vimento elettorale del III collegio. Io e la ima compagna Dassetto ::i.ppar~eniamo al !'=-?t1o-co– mitato elettora 1 e. e diffondiamo opuscoli e ma• nifestini. Io stessa hf"l poriata la mia adesione ed il min modesto incf.tament,0 in alcuni comi– zi pubblici ienuli nella nostra regione dei bor– ghi S- Paolo e Cenisio. Tutte poi ci s;a.ino mes~ se a disposizione del comitato centrale e dei sotto-com:tati, per il giorno delle elezioni, per il serdzio attivo di distribuziolli schede ecc. Come ,·edeLe partecipiamo tutte, a second::i. de-1• le nostre fo.1-te e con YOJon1à, al movimento elettora'.e torinese. ODILLA B!OLETTO. Da 1/ICl!:NZA, La rarisc;,ima compag1rn Te1·esina Mercmi comp,·è in que~te settimane d.i fervore eletto– raJe ne!la provincia di Vicenza un lai:oro prn– ficuo e inten"o, snecia !mente ne! nng~'.ori cPn– tri dove la grande industria tes~:Je della lm1a e del rotone <JCcupa e ~flutta migliaia di don– ne. Ella fa un !.. !\"oro ine~tim, b:le di: dirozza– mento fra queste Illasse laYoratri.ci. Se questo la,·oro sarà atiivato e proseguito anche da al• tre compag11e certo l'orga11izzaz' me in que– sti paesi si m·via ,erso u110 svilnppo impor– tantissimo. VOCI DALLE OFFIOIN.E E DAI i,gnano 24 ottobre 1913. 01ri1&ima J!agda, r:.:r_ml") una li?llrirl? appf"Ji, trJnata ddla fua ru. brira e mi parP 1 (jyni t:l")lta che la lt(J(JO, d'im– parare qualrht t:f)SfJ. FrJnP tJra ti r:hir,drJ una t:l")ta che ti farti di!lpwren r, che lt farà pPn,.. n.rP ,;h'io non 1onrJ una vera rncialista. J1a fPn/i, non farPbbertJ benP i 1or:1alisti a non ac– f'rirtini tantr., ,:r.,nirrJ la rl!li9i1Jr11>? la ltJrr, pro• pagnrula iru:ontuub,JP più il favore dl'l popo– li';, dPllP drmn.P pPci.almefl/1!, che 1i ,enton() ur111tP 11/!l lf'Jrf'J ,,Pntimento. Jf P lo unto dirP tan/r, ,·r1Jte: i 10,;iJ1,listi di,;onf'J delle ca.te 1JPTP e buonP, ma noi non l, auolliamrJ perr:hè ci 1·ogliOnfJ fogline la fede. T1iipfiTltlPndOrni mi farai uu rPro pir1t:PTP r,r1si mi saprò rPgolorl! il") rhrP fac1:ndo quella por:a r,ropagan.dr.L d1P l,a mia scarsa cr,lturo mi concede di far~. Un saluto r1ff Plluruo f1 rtconoscentP t!Plla tua R S. !\-1fr1 ara oompagna, :\Ia~da fa jn questi giorni una febbrile pro- 11aganda fJer la lotta elettorale. !\on saprei qua-..j dCJ\·emandarle 1a tua lettera. Ti rispon– do fo invece sua. Ceno nè a me, nè a Magda la tua lettera non farebbe dispiaet-re, perchè è sempre ene esprimere un du!Jbio e cercare di riS-Olverlo. Senti, cara compagna, jrJ ho uno vecchia rnadre rf>"ligiosissima; le parlo SE>rupi-e di socialismo e sono riuscita, se non a convin– cerla cùmpJetamente, ia. ;farglielo amare. :E non l'ho mai urtata nel suo fcntimento reli– gir,so_ Per<:hè doVTei farlo? Alla sna età è im– po.-;sibil,r 1ifar~i un'anima e una coscienza e mutare idealità nella vita. Io Ji1'-petto le sue idef>. E r,oi r1·edi, il senti.mento religioso s.com – pnr-e naturalrnente dall'animo di chi n<rn ne ';f--nte-più il bhH>gno, perchè la vita abbia uno ,:;,r,rJr,-r,. ".'\f':ssuna pr<,pag:wda anticlerkalf• rie– 'ìdrò. a sradicarlo rlaJl'anirno delle p(•rsone iti cui la reJigj<me ,~ veramente l,ic;,ogno ,, f Pde, convinzior1e ,J ~pirito Rettado. Come ti s1de– glii che io, r·rr:sciuta h1 un amlJient.e reU· gi<r.;O, ad 11na <.:e1i.a,età, risvegliat<m1i,i lo flpirito 1·riti<:o, leggendo, O!"-Servando, pe11.<•a11- <fo ho fJe-rduta. La fede'! Vuol <lire che la vita mi ha. d\elattJ bellezze, forze e w,pi ali in– fuori de!J'idealith udig:osa che io, per ta,·o· rare, fOrnf,if're i· mio ,fove1·e, ;im:1.i-c 11011 ho b1~<J11no dell.a. ,,rome;;sa d'un premio oltr!" la \"ita, che ho irupara.t.o a cùfl~irlcrare Lu morte com~ un feuùrneno uaturale, rion come una. cosa spm·ent.o~a e terribile, ctie iJ male nou lo fa.ccio, 1,er il mio bisogno intimo <11 sentirmi Luona, non r,er il f.errr.,re dell'inferno. Vuol ùfre c-he 1agicma11do io ho vi,to 11e1Ja religio• o Bianco ne credenze, riti, superstizioni a cui il m.io spirito critico si 1i•bella,·a. Ma certo molti hanno bisog110 \.lella fede ancora e cercando rii togliergliela noi urtia– rno c<rntrr1 il loro sentimento intimo, contro credenze e hil\0!(11i sentiti fin d,illa più tenera inf:111zia,contro alJUudin! rnenta]j atav:che che solo il tempo, la coltura, la ccncezione di\'er– c:;t della vita potranno mutare. E nella 1,ropagandn .i .'!ociaJisti snrà bene e-Ile tenga110 cnkolo specialrne11te nei piccoli paesi. dove 110n è finora. sentita e{l osco 1 tata eh~ la YC)('edPl prete, cli qnc•.. to stnto d'animo drlla popolazione. Parlando di socinlif'-mo ~i J>Os~onndire tan– te N1se helle e J 1 rofo11darnent.e urtrnne e capite <· Hntite unche clnl Jiiù igHùrante! Quando iJ !-OCiali~mo avrà creato nel popolo il bisogno ri.1tivoe fervente c1i migli<Jrare le sue condizio– ni di vita, un sen~ più elevato dr>lla gi,ustizia ~ del diritto, e avrà fatto della lotta per la conquista delle finalità. FociaEste nno ~<-0110 r,iù sicuro e più umano di quello cui tell'le la reli~icme, <Juesta c:comparirà naturnlmente ~1a vedi. cara compagna, i preti non si spa– rnnta.no tanto per la lotta anticlericale, quan• to i,er il pericolo ehe intuiscono in quPsta nuo– ,·a idealità che c:i afferma. uell'unirno dei ~– <:iì.dbti. E li co111battono, asprame11te, in un miJdO JJale~e ù :-;u}><l{11',, r:·reando attorno a loro Da NAPOLI. Il 21 settembre u. s. la nostra instancabine Ortensia De r\leo ha parlato a Gragnano, neIJ.a locale Camera del Lavoro, spiegando_ rn si~i– ficat.o altamente civile ed umano che 11 Partito ha dato alla presente lotta, ed ha destato un vero entusiasmo tra quei lavoratori, fra ~ qua– li, anche. altre volte, essa ha trovato accoglien– ze indimenticabili. 116 ed "id 9 cori-. è stata a Castellamm::tre di Stabia a parlare agli operai del cantie1-e, inneggiando al socialismo. li 12 detto mese sì è recala a Castelforte (Caserta), dove non è la p1ima volta che la De Meo è a.e• colta con vera. commozione da tutto l'elemento fem 1 nif!!ile, che in questi paesi non diserta nes. sun comizio. _ . Nello st,esso giorno 12 la SeZione d1 C~– stellammare di Stabia ha lenuto ua1 co~i:11- zio uel piccolo ,iJ.Jaggio di Scarnano e J)_er 1 in: ten·ento di tutte le donne delle fabb_riche. dt conserve di pom.idoro, le co!npag~e Bianchi ~ Giann.etJi. hanno avuto occas10ne d1 fare un po di propagaJJda spicciola a queste sfruttate, pal'– Lando loro specialmente della Hbella guerrau. L'entusiasmo d,i queste ragaz2e, che lavora– no da 10 a 12 Olle al giorno pe,1 la misera paga di 50 a ì5 cen1.esimi è stato veramente grande ed abbiamo dovuto promettere che non ap,pena la De :\Teo sarà libera dail suo giro di propa– ganda nella provincia di Caserta, si tenterà di organizzarle. Dalla BASILICATA. (Rapolla, 16 ottobre 1913).-. li lavoro di. or– ganfazR.zione, aJ quale pruiecipa en.tu_s1astica~ mente anche la nostra (cLega Femmrn1le". qm nel nostro paese continua con crescenti risul– tati pe.r opera di questa FederazJone Circonda• l'iale Socialista. La nostra Lega, che è la sola es:stente nella nostra provincia, :istituita dalla profes~ressa Attilia :.\1a"terassi, deUa di cui opora 1n pro delle nostre donne tutti cons-er,;ano grato ri• corda, non ha mai mancato, come non manca, tuttora, di tenere aJta la bandiera delle 1i..,.·e.n• dicazion.i femminiili. L'opera nostra di p1,opaganda. fra le donne, pur tt.;s.endo assai; difficile per la infi~tà_ ~i o– stacolii che ad essa oppongono i pregrncl.iz1 se– colari, è confortata. dal crescente sviluppo del– la nost-ra organizzazione. Se non può, come vorrebbe! _es~li~are. tutto il suo compito, per le moJteptiCl d1fflcolt~ che ad resa si oppongono, pure sa rendersi, nel momento politico presente, assai utile col par– tecipare attivamente e col massimo fervore_ a11~ bella lotta elettorale che in questo co1leg10 d1 \la'fi il partito socialista ha intrapresa su; nome di Francesco Ciccotti, per gli interessi della classe lavoratrice e la morafuzaz.ione de]. la nostra Italia meridionale. Ed a questa nostra aspra lotta elettorale ncn è mancata la propaganda dirett~ e di riflO.;so della compagna professoressa Attilia Materassi che oltre ai comizi ed alle conferenz.e t-.enute qua e a lllelfi, ha parlato anche in ailtri pae-s:i del nostro collegio come Bar:iJe e Rionero, espo– nendosi, con aJtri Yalor03i compagni di \1elfi, a seri pericoli, specialmente in auest"u'timo paese - patria del deputato uscente Long~ - che è stata nel pa~ato una rocca forte me– spugnabile, combat.tendo inci,ilmente e con Yiolenza per solo campanilismo. Da BERNA. La confereQza internazionale d~cise di l ro– porre ai governi d"aJlt.rodurre, mediante trat: ta1i internazionali, in tutti i paesi, i seguenti pro\"vedimenU intesi alla difesa dei lav0ra• tori: 1. La ziornat.a. minima di dieci ore per Je donne, ~enza distinzione di età. 2- La giornata mass.ima di dieci 01e ;,er i giovani sot:o j sedici anni. 3. Il dh-ieto del lavoro notturno per i r.1gaz. zi sotto i quaitordic! anni. Da MONACO. La compagna Regina Ten1zz~, ospite per aJ– cuni giorni delJa città d.i i\lonaco, si è messa a disposizione del nostro segretariato per una C-()nferenza sul tema: (1 La necessità. dell'istru– zione per l'operaio n. La ccnferenza, tenuta alla Carnera del La– ,·oro, ebbe esito soddi<;.facemissimo. La compagna Teruzzi unisce, a una profon– da coltura, una facilità di pa1·01e e una chia– rezza d'esposizione non comune e conosce bene la vita e i bisogni dell'operaio ch'ella av,icina nella sua as--,idua ed intelligente vita di pro– paganda. CAMPI pregiudizi e preconcetti, aizzando contro di loro tutta l'ignoranza, la superstizione, l'at.-. taccamento al pnsc: ,a.to , la pigrizia intellettua– le, l'incapacità al rag-ionamento critico delle masse incolte e assen·ite. Ed ecco, cara compagna, perchè i sociR.Jisti che sono di-spooti a rispettare nella folla .il ~entiment.o ,·erament.e religioso. de,·ono com• battere ll prete, per legitt.ima difesa, per pa. rare i loro colpi. Tu nella tua opera di propa.ganda difendi !-empl'e il socialismo daUe accuse dei preti e dei tleric.aJi., e :-;e ti trovi di fronte a povere dOnlle che perdendo il sentimento rebgfoso Jler<lerehbero una ragione di vita fa capire loro la bellezza del socialismo in quanto con– duce all'abolizione <lella schiavitù ecoHomica, la~ciandole libe-re <li segufre la loro fede reli– giùsa. La. generazione futura, educata da noi, sarà ~neno schiava del pregiudizio, saprà tro– vare rn questa vita la bontà, la fede e la bel– lezza. Tua compagna M. B. IUGA:SIO!>sTI GIUSEPPE, gerente. Tip. Editrice della Società u AVANTI ! >, Milano Via S. Damiano 16

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