La Differenza della Razza - anno I - n.3 - 5settembre 1938

Negro nilotico. una tipica forma di 6. Molto interessante è notare come la forma del naso e la forma dei capelli si accompagnano: difatti quanto più in una razza africana i I naso si presenta largo tanto più i capelli si presentano lanosi, mentre al contrario da noi il naso, che è sempre piuttosto ~lretto, si accompagna con dei capelli ondulati. Molto caratteristica è anche nella noslTa razza la forma di quella parte della faccia che corrisponde alle mascelle: il pa· lato, in genere, misurato dai denti molari d, una parte a quelli dell'altra si presenta uel nostro tipo ideale piuttosto stretto. Così anche la forma della .mandibola è molto differente fra noi e le altre razze: caralteristico è lo sviluppo del mento, che nelle razze primitive è piuttosto ridotto, mentre da noi è ben marcato. Conseguenza del profilo differente nelle varie razze è la differente posizione dei denti incisivi che presso la nostra razza sono posti perfettamente di,rilli. Passando alle altre parti del corpo, da noi, si osservano ben marcate le curve della colonna vertebrale. Per quello che riguarda la forma del tronco, il torace dell'italiano come del resto quello degli altri europei, si presenta rispetto a quello <leinegri più ]argo e meno profondo. Il rapporto dei segmenti degli arti agli arti interi, e quello degli arti alla lunghezza del corpo si avvicina, per gli individui che presentano spiccati carotieri della razza italiana, ai canoni classici. Il bacino negli italiani rispetto alle Tazze dell'Africa si presenta m genere più basso e più largo, naturalmente con 111111 notevole differenza sessuale. Passando adesso a quei caratteri esterBiblotecaGino Bianco Donna di razza pigmea. ni che più facilmente sono alla portata della osservazione comune, la nostra razza presenta colore della pelle molto chiaro rispetto a tulle le altre ;azze extra-europee; questo colore arriva da noi nei tipi più caralleristici fino al bianco-roseo. Il colore roseo dllila pelle è dato dalla grande scarsezza di pigmento per cui appare il colore del sangue che circola. Passando alla colorazione dei capelli tutte le razze extra-europee presentano i capelli neri molto scuri, compresi gli ebrei. Nella nostra razza invece i tipi più caratteristicj presentano i capelli molto chiari, biondi. Questo colore biondo dei capelli che si osserva Ira noi non deve essere però confuso con il colore biondo quale si può osservare presso altre popolazioni d'Europa, quali per esempio gli Slavi. Di notevole importanza per lo studio delle razze umane è la pigmentazione dell'iride che dà il colore particolare agli occhi. L'iride umana è costituita da diversi strati. Se manca il pigmento completamente nello strato anteriore dell'iride, l'occhio appare coloralo in celeste, se invece è molto ricco di pigmento l'occh.io appare quasi nero e infine se il pigmento è scarso, ma esiste, l'occhio può assumere varie gradazioni di grigio o di verde. Il colore chiaro degli occhi si presenta unicamente presso le nostre razze d'Europa. Gli italiani da noi fotografati presentano lutti gli occhi molto chiari e i,n questa maniera si pTesentano ancor pjù spiccatamente contrastan11 con gli individui di altra razza. A questo punto bisogna far notare che il colore biondo dei capelli e il colore azzurro de: gli occhi si comportano nell'eredità come caratteri recessivi, come caratteri cioè, che possono essere facilmente nascosti da Piantoni J tonia. da B ada. di a1 20. cattoli Alta m. I. occhi ~ gi; cape; biondi. Pieri Pie da Pisa. anni 18. e tolica. ~ m. 1.63; chi grigi: pelli bion SchilanoB bara, da T pani, di a, 17, cattoli, Alta m. 1. occhi casta capelli e stani.

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