donne chiesa mondo - n. 72 - ottobre 2018

DONNE CHIESA MONDO 2 DONNE CHIESA MONDO 3 I NTERVISTA A SUOR V ÉRONIQUE M ARGRON Una santa ira Elaborazione grafica di una celebre fotografia di Aleksandr Rodčenko «Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme» scrive pa- pa Francesco nella sua Lettera al popolo di Dio , citando Paolo. Noi l’abbiamo interpretato come una richiesta rivolta anche alle donne di far sentire la loro voce, la loro riflessione, per farsi carico, insieme agli uomini e al clero, della crisi profonda che la Chiesa sta vivendo, per sentirsi finalmente parte attiva e propositiva del popolo di Dio. In questo numero quindi abbiamo voluto dare voce alla riflessione critica dal punto di vista femminile, sia ad opera di donne che di uo- mini impegnati nella vita ecclesiale. I problemi affrontati sono quelli attuali: il silenzio anche da parte delle donne davanti a situazioni di prevaricazione e di violenza, in nome di un ingiustificabile clericali- smo (Margron), la critica a un femminismo cattolico che pensa di ot- tenere una partecipazione femminile attiva e riconosciuta nella vita della Chiesa grazie a un riconoscimento dall’alto, come risultato di una cooptazione che rivela ancora dipendenza dal potere clericale, e quindi difficoltà ad assumersi una responsabilità diretta (Scaraffia). A questo si aggiunge una forte critica dell’inveterata abitudine del clero a non cercare interlocutori femminili, e a pensare che le donne non abbiano niente di interessante da dire (Malone). Viene poi un esame dei grandi temi da risolvere: da un lato, il celi- bato ecclesiastico, accusato di essere diventato solo una ipocrita con- dizione di potere, al quale occorre ridare valore spirituale (Vesco), dall’altro il lavoro intellettuale necessario a pensare una Chiesa a due voci, maschile e femminile insieme, con lo stesso diritto di pensiero e di parola (Pelletier). Una serie di testi ricchi di pensiero e di proposte, sui quali vor- remmo avviare ulteriori riflessioni critiche, affinché questo sia solo un primo passo per un rinnovamento della vita ecclesiale, al quale final- mente le donne possano contribuire sul serio. ( lucetta scaraffia ) L’ EDITORIALE DONNE CHIESA MONDO Mensiledell’OsservatoreRomano direttoda L UCETTA S CARAFFIA In redazione G IULIA G ALEOTTI S ILVINA P ÉREZ Comitatodi redazione C ATHERINE A UBIN M ARIELLA B ALDUZZI E LENA B UIA R UTT A NNA F OA M ARIE -L UCILE K UBACKI R ITA M BOSHU K ONGO S AMUELA P AGANI M ARGHERITA P ELAJA N ICLA S PEZZATI Progettografico P IERO D I D OMENICANTONIO www.osservatoreromano.va dcm@ossrom.va perabbonamenti: donnechiesamondo@ossrom.va di M ARIE -L UCILE K UBACKI T eologa morale, presidente della Conferenza delle religiose e dei reli- giosi in Francia (Corref) e priora provinciale di Francia delle suore di Carità domenicane della Presentazione della Santa Vergine, suor Vé- ronique Margron assiste da tempo vittime di abusi sessuali. Nella crisi degli abusi sessuali, l’omertà costituisce uno degli aspetti più importanti del problema. Quali sono per lei i fattori che la determinano? Sono molteplici e differiscono a seconda delle regioni del mondo. La Chiesa è troppo spesso pensata come una famiglia, il che nelle questioni riguardanti gli abusi sessuali ha conseguenze disastrose. Di fatto, il più delle volte, purtroppo, neppure nelle famiglie, si parla di questi crimini. Per le vittime di abusi commessi da un fratello, un pa- dre o una madre, trovare le parole, parlarne, è un po’ come scalare l’Everest camminando all’indietro e con i sandali! L’immagine della famiglia può essere bella per esprimere la reciprocità e l’attenzione per ognuno, ma si ritorce contro le vittime quando famiglia significa riflesso gregario od omertà… Non si dice forse «i panni sporchi si la-

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