Critica Sociale - anno XLII - n. 20 - 16 ottobre 1950

296 ha fatto in proposito il compagno Léon Boutbien, dopo un viaggio ed un sog– giorno in Indocina, dove ha potuto ren– dersi direttamente conto dei fatti. Léon 'Boutbien, pur rilevando gli errori del governo francese, ha dichiarato di rico– noscere che i negoziati con il capo dei ribelli comunisti Ho-Chi-Minh è impos– sibile e che la Francia si trova di fron– te, non a dei patrioti indocinesi che pensino all'indipendenza del paese, ma ad agenti di Stalin che lavorano per conto di Mosca. La Francia è cli fronte a un dilemma: evac'uare l'Indocina con le conseguenze che ciò comporta, e cioè rafforzamento deUo stalinismo nel sud– est asiatico, minaccia sull'India e rovina della cultura francese; oppure riorga– nizzare una difi,sa efficace che ristabill– sc3cnon lo status quo con i suoi metodi colonialisti, ma la sicurezza e la pace, creando il clima in cui può espandersi 'la democrazia indocinese. Boutbien ha constatato che la Francia, pur conti– nuando la sua operazione di polizia, ma,ntiene gli impegni e ,che il passaggio cli sovranità ed il cambio dei poteri si effettueranno normalmente e che i fun– zionari francesi sono a mano a mano rimpatriati. Qùestn atteggiamento può dissipare l'atmosfera di diffidenza che 'esiste ancora troppo spesso presso la Cl O' CHE . Strade più · ampie alla statistica economica ·L'analisi economica e la politica eco– nomica si affinano: questo processo esi– ·ge 'però la disponibilità di osservazioni sempre più vaste, continue, esatte e tempestive, e quindi di strumenti adat– ti. Ecco la ragione del rapido compli– carsi dell'importànza della metodologia . statistica applicata alle cose 'economi– cfie, cùi assistiamo da qualche decen– nio, specialmente nei paesi anglosasso– ni. Tra noi, àll'infuori di pochi sfudio– si, il pubblico non presta grande at– tenzione a questi progressi; diremmo anzi che gli stessi uomini di governo e i legislatori non sono generalmente mol– .to ansiosi di seguire tempestiv~mente le rapide conquiste della statistica eco– nomica, tacciando con alquanta legge– rezza di « teorici » quelli che la vor– rebbero messa in onore, almeno quan– to basti per non legiferare a caso. Ecco perchè mi pare per tutti meri– tevole di lettura il recente corso di •Sta– tistica economica » (1) in cui il prof. Lasorsa, tenendo conto delle più recen- CRITICA SOCIALE popo1a·zione che non si fida dei francesi. La popolazione è stanca della guerra ed è pronta ad unirsi a chi recherà la pa– ce e la sicurezza. Parallelamente ai mezzi militari, il comunismo nel Viet Nam può essere vinto da riforme economiche e sociali. Poichè la situazione generale degli ope– rai e dei contadini è poco brillante e la legislazione del lavoro inesistente. Bout– bien fa poi aspre critiche a Bao Dai e conclude che la Francia deve accele– rare la costituzione degli organismi che consacreranno l'indipendenza del Viet ~am e dare alle forze dell'Unione fran– cese il materiale necessario per stabilire zone di sicurezza limitando cosi le per• dite in vite umane e ridando ai Vietna– mesi il gusto del lavoro e della libertà. Difendendo il Viet Nam e creando una Indocina indipendente nel quadro della Unione francese, la Francia resta fedele agli ideali democratici. Essa serve anche l'indipendenza reale di questi popoli, che rischierebbero in sua assenza di ca– dere sotto il giogo dello stalinismo. La presa di posizione di Boutbien non mancherà di influenzare l'atteggiamen– to della S.F.1.O. su quelle che ve~gono considerate per la Francia necessità im- pellenti. ' p. ga S1 ti evoluzioni in questo campo, offre ai lettori italiani, e non soltanto ai suoi studenti, una chiara esposizione del nuovi indirizzi di una metodologia trop– po spesso ignorata. Il corso del Lasorsa si aggiunge a quelli, notissimi, del Mor– tara, del Glni, del Vinci, del Lenti, dello J annaccone e di altri nostri insigni stu– diosi, profittando dei recenti progressi raggiunti in questo campo in altri Pae– si. L'analisi' economica condotta in ter– mini macroscopici, la politica economi– ca condotta. con criteri di più ampio intervento e a più largo raggio, devono - contare su un crescente contributo del– lo statistico, su un cbordinamento si– stematico delle differenti rilevazioni ed elaborazioni. Si punta verso l'obiettivo d'una « contabilità sociale »; i bilanci economici nazionali non sono più, Una astratta elucubrazione di fal}tasiosi teo– rici; la statistica economica si lancia ver– so osservatori vasti quanto il globo da noi abitato, completa il quadro di feno– meni di cui non avevamo che una vi– sione parziale, tenta di osservare pic– coli cosmi « per campione», si provve– de di strumenti telescopici e barometri– ci, accanto al microscopio e al termo– metro. Va dato merito al Lasorsa di aver tenuto conto - accanto al consue– to schema· classico dei corsi di statistica economica - di questi sviluppi, e di aver offerto con chiarezza alla larga schiera di profani Il « punto » sui pro– gressi deUa statistica nel vasto campo dei fenomeni economici. r. t. (1) G. LAS0RSA- « Statistica economi– ca » · Padova, Cedam, 1950 - L. 3000. DAvm J. DALLIN: l sovieti e l'Estremo Oriente, Rizzali edltore, pagg. 406 - L. 850. Questo libro, uscito nel momento ~n cui l'aggressione in Corea rendeva par– ticolarmente di attualità la situazione in Elstremo Oriente è si utile a spiegare • come si è giunti alla aggressione in Corea», ma ha indubbiamente un va– lore più storiografico che strettamente politico, sebbene la storia di un simile periodo ,in quanto non sia solo espo– sizione documentarla, implichi necessa– riamente una tesi politica. Ma certo l'interesse del libro non è legato •alle tesi che in esso affiorano. Il periodo analizzato va dal 1931, an– no d'inizio del-la politica di espansione giapponese, fino al 1948, quando; già la politica sovietica in Asia si era deli– neata, .preannunciando in parte le con– seguenze che avrebbe -avuto: 1a •con– quista 'della Cina da parte ·di Mao Tse. tung, e finalmente la guerra di Corea, che nell'esposiz-ione fatta ·dall'autore tro– ' vano· la loro logica premessa, sebbene sul problema maggiore, quello dell'at– teggiamento attuale e soprattutto fu– turo di ·Mao nei confronti di ·Mosca, non sia possibile per ora a nessuno dire una parola sicura. · · Certo il volume offre una documen– tazione organica che mancava finora su questo 1:rgomento, specialmente in Ita– lia, e la particolare esperienza dell'au– tore ne fa un'opera di utile consulta– zione, oltre che di lettura interessante, per tutti coloro che desiderino seguire g;li avvenimenti asiatici. P. G. Autorizzazione Tribunale llllano ·8/10/1948'n. 646 del Registro Tl,pografia Pi-nelli - Milano - Via Farnel!I. 8 La macchina per .'scrivere da ufficio, di concezione Inedita e di- esecuzlon.e rlgorÒslsslma, studiata per tutte le lingue. e per tutti gll alfabeti del mondo "Il piùcompiuto strumento della, scrittura meccanica" Biblioteca Gino Bianco

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