Critica Sociale - anno XLII - n. 17 - 1 settembre 1950

244 CRffICA SOCIALE ----------------------- che il testo dello schema non sia quel– lo autentico o ~Imeno che . non sia completo, ma si può anche a ragione pensare che qualche cosa di vero in esso sia. Certo una mossa di questo genere da parte russa era da aspettarsi, fin da prima che svolgesse la parata a Berlino dei giovani comunisti tede– schi, E non sarebbe male che gli occidentali, la cui politica in Germa– nia non ha brillato per troppa chia– roveggenza, pensassero al modo di non fare una brutta figura. la nuova situazione belga L'azione svolta dai socialisti nel Bel– gio, di cui abbiamo tante volte avuto occasione di occuparci, è stata dunque coronata dal successo. Le critiche che in nome della democrazia sono state aù essa rivolte anche sulla stampa ita– liana, seppure apparentemente giuste, prescindevano però dall'esame della reale situazione in quel paese, e non hanno senso. La riconferma di Spaak, che fu la guida dell'azione socialista belga, a presidente dell'Assemblea di Strasburgo, riconferma che ha avuto soprattutto l'appoggio di Churchill, non certo sospetto di concessioni alle idee socialiste o rivoluzionarie, è una ec 4 cellente risposta a tali critiche. La si– tuazione non è ancora chiarita del tut– to e l'assassinio del leader comunista .Tulien Lahaut è un fatto gravissimo. Ma è certo ormai che il peggio è stato evitato e che la decisione socialista ha consentito al maggior problema del paese una soluzione che permetterà di evitargli sciagure ora forse non più fa– cilmente pensabili. p. ga. ClO' CHE Sl STAMPA GIUSEPPINO TREVES: Il Commonwealth britannico. Milano, edizioni di « Co– munità », 1950, pagg. 270, L. 800. Unitamente all'U.R.S.S. ed agli Stati Uniti, il Commonwealth britannico è una delle tre grandi associazioni di Stati della nostra epoca. Ma ha una struttura costituzionale ed un sistema funziom\le assai più complessi di quel- . li degli altri due. Nata non da una precostituita concezione logica e giuri– dica, ma dall'empirismo dei rapporti concreti e delle necessità concrete, aper– ta, senza schemi precoficetti, ad una evoluzione politica e costituzionale che è continuamente in atto, questa asso– ciazione presenta, specie per noi conti– nentali, più · di un punto interrogativo. Quale sia in verità il vincolo che, sot– to il presidio di una sempre più ac– centuata autonomia di ciascuno dei partecipanti, li colleghi. poi in una uni– tà, dove poi è attribuito ad ogni sin– ·golo di interpretare la propria posizio• ne rispetto al tutto; in qual modo i singoli Domini riconoscano come ·capo un re, il quale è tuttavia il re di un altro Stato, mentre sono, di fatto, Sta– ti sovrani essi stessi~ sino a raggiun– gere (come per i due Stati indiani) la forma repubblicana; per quale intrin– seca compenetrazione del costume e del– la prassi democratica questo comples– so, per quanto non legato da obbliga– zioni formali, e spesso anzi travaglia– to dagli impulsi alla indipendenza più Biblioteca Gino Bianco completa, abbia saputo comportarsi in 1naniera così unitaria e attuare una prassi di cooperazione collettiva: ecco alcuni difficili problemi da intendersi. Consoliamoci nel constatare che lo stes– so Lord Cancelliere riconosceva, dalla tribuna parlamentare, che « la conce– zione del Commonwealth manca di un fondamento logico ed è assai difficile da esporre e da spiegare. Anzi lo stes– so S. Atanasio avrebbe trovato che il soggetto richiedeva tutta la sua abili– tà dialettica ». Proprio attenendosi alla regola dei costituzionalisti inglesi che in questo argomento è meglio descrivere che de– finire, l' A., un giovane docente di di– ritto pubblico, s'addentra nell'analisi dei complessi rapporti, di diritto e di fatto, di impegni e di prassi, che ten– gono in vita il Commonwealth. E dà un quadro che, diversamente, non sa– rebbe per noi decifrabile co facilità. Ma quadro che è pur sempre di es– senziale importanza non solo per il con– creto èomportamento della politica este– ra inglese, ma per tutti i rapporti in– ternazionali, come gli eventi attuali confermano. G. P. AUTU TOHIN 3 mostre inun'unica manifestazi X. Mostralntèrnaziona le della Meccanica Siderurgia e metaliurgia - Meccanica generale - Meccanica di pre– cisjone - Macchine utensili e utensileria - Macchine grafiche - Elettrotecnica, radio e televisione - Apparecchi e impianti domestici - Macchine e attrezzature per ufficio - Tecnologia della meccanica e invenzioni. (Uffici della Mostra: Torino-Esposizioni, Corso Massimo d'Azeglio telefoni 60977 - 60978) Il. Mostra fnternazionale Scambi Occidente Il. Esposiz. lntern. della Tecnica Cinematografi Materie plastiche - Gomma - Collanti e Vernici - Meccanica agraria, enologica, casearia, olearia - Vini; liquori e bevande - Imballaggi - Giocattoli - Libri - Orologeria - Profumi - Cinematografia. -(Uffici del Comitato ordinatore « M.I.S.O. », Via Petrarca 37 - Torino telefoni 682.990 - 683.030) 'G~ vi atte~e ! 'Gu.t.i,,, V.6U..s' oJ. te,sd ! 30 Settembre 'Gu.t.i,,, & . ~ihg, "°"' 'Guein uwauet euet.. I 9 Ottobre 1950 PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI AL VALENTINO Autorizzazione Tribunale Uliano 8/10/1948 n. 646 del Registro Tipografia J->inelt~ - llilano - Via Farnetl. 8

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