Critica Sociale - anno XLII - n. 3 - 1-16 febbraio 1950

36 CRITICA SOCIALE occidentaJl di occupazione. Li•bere elezioni per H :Primo Par– lamento della Repubblica federale tedesca hanno avuto luogo. Quarantaclnque milioni di tedeschi ha,nno infine trova1o una rappresoentanza comune della loro volontà politica. Di,sgrazia– tamente questi sono i soli elementi posi-!Lv,i, del bilancio 1949. Poichè i • primi passi » della IRepubblica federa.le tedesca non sono molto Jncoraggirunti per quanto concetine l'evo,luzione de– mocratica e sociale del nostro paese. H governo di Adena·ue.r, appoggiandosi sulla maggioranza di· un voto, cerca di appro– fittare delle difficoltà che es-istono in occasione del1 '•l!llsta.Ila, zione di un, regime democratiico e del si-sterna ,parlamenta.re per trasformarsJ Jm, un governo a.utori-ta:ri-o. E' risulitato che i pa,rtiti di destra ·che, dappl'ima, rimasero nell'a,s·pettativa, _ sostengono o,ra H governo mentre i•I partito socia,ldemocratico ha protestato conltro il governo davanti alla Corte federale di costituzionalità per Ja violaz.i,one della Costituzione provvi– soria di Bonn. Non si possono comprendere le discussl·onl 1>arlamenta.-i che .se si c01noscono gli sfo.rzi fatti attualmente i,n Germania in vista della « restaurazione » politica ed economica delle· vecchie classi possldenlti, restaurazione che, comi,nciata bru– ta,lmcnte e senza scrupoli dopo la riforma monetaria, sorpa,ssa in ampiezza tutte le dure eS<perienze che noi abbiamo, fatto a•l tempo clel1a Repubblica di Weimar. La Saziale Marktwirt– chaft preconizzata da Adenauer e E·rhard (che è una po!Hica liberista a Unte sociali) eomincia a dare i suoi frutti, ma per colo,ro che possedevano già! A fianco di tutto ciò troviamo dei sa.Jarii poco elevati, disoccupati, in numero cres•cente e un esercito di, rifugiati. Queste son,o dure critiche i.ndirizzate ad un governo che si dice cristiano. Ma esse sono giusti<tlca!le. E' <in,negablle che tutti coloro che pos,sedevano mezzi di produzione s,i rallegrano– di una situao:iooe abbastam:a iprosperosa. Per contro .J.a.spe– ranza dei lavoratori e dei rifugi,ati in un miglioramento della l'oro sltuazl'one materi,aJe riposa unicamente su prolll6';se del governo. E noi rima.rremo aUe promesse se H governo, l'iill– tenzione del quale è di l'li<durre la im1>oste, le ,·iduce effetti– vamente. Polchè .-!durre le imposte significa d1n1JJDclwre fred– damen.te ad ogni progre.ss -0 sociale. Ln Repubblica foderale tedesca non è Uillo Stato so,vrano. Il no-s4ro paese è occupato, e, es,sendo sottoposti alla nostra Coll·tituzione provvis·oria, noi sì,amo retti. daUo statuto d•i oc– cupao:ione che, per le questioni impomanti, come per esempio la politica estera, costitui,;cè la sola ,legge valida in Germania. In una &imi,le situazione, la forza di un go,ver,no tedeseo, ri– siede ,nel fatto di conoscere le (Proprie possibilità d'azione e di non agire là do·ve il « no » degU a,Iti commlssa,ri lo ri– conduce nei limiti delle s'\le competenze. Ma il CanceUiere vuole, conoscendo la situazione 'J)Olitica attuale in Europa e nel mondo, l'indusione della Repubblica federale tedesca nel– la comunità dei popoJ.i, dell'Europa occidentale. Ed' è com– prensibile, ,perchè in una Germani,a unita e demooratica H cJerica'1ismo poJ.i,tico non avTà più •la .forza che ha . ora. Si pwrla degli S<taH Uniti d'Europa, ma s1 vuol· creare i:n rea.Jtà u1> blocco clericale e co.m,ervatore che &i estenda da•! Reno• ali Pireinci. Ecco ciò che può chiaril'ci perchè Adenauer ·ha firma-· to cosi .facilmente, senza consu:Hare prima Il Pa,rlamento, gli· accordi di Petersberg, accordi che impongo,Iio estese obbliga– z.j,oni e di lunga po,clata per H popo.Jo tedesco. Questa politica av.rà inevitabilmen1:e l'effetto di creare una « cOSltellazione » di St•ati il cui scopo sarà di dife,ndere, sotto la condotta di elemen1i conservatori, capitalisti e clericali, la libertà .e la indipendenza degli Stati deH'Europa occide,nta•le, Germania compresa, co.DJtro la mi,naocia di un Tegime dittatoriale. I diiciotto mi.Uoni . d•i 1 tedeschi che vivono i.n zona sovietica non fanno ancora pa,rte dello .Stato tedesco dell'Ovest. Ma ciò !IJJOI> è dovuto alla .Joro volontà ma a quella delle autorità di occupazio,ne e del partito quis'ling delJ.a zona russa, ti' S.E.D. (Sozi,a.Jistlche Eirnheits,partei Deutschlands.): partito sociaUsta unificato creato dalla fusione dei pa,rtiti comunista e socia•l– democrati•co e che noin ,esiste che nella zona sovietica. La liquidazione della dlttatura del,l'Est è ;prima di tutto un problema politico-mo.raie. No.n sono •la armi che decideranno per ,prime la fine di un eventuale cO!llflitto; la fotta avrà luogo soprattutto nel campo politico sociale. Se i duec~to m!.lioni di uomini viventi tra •l'Elba e ,J'.Qce.a,no Atlantico, tra ,1e ,coste di No.rvegia e la .punta meridionale deH'Ita ,J.ia sa,nno, con la loro esperienza gio"111a-!iera, ciò che significano la libertà per,sonale e la s,icurezza sociale, i tentativi russi di guadagna,re .l'Europa aU 'imperia-lismo sovietico grazie aJl socialismo made in URSS saralllilO destinati a fallire. Le possibili1à di successo déll'Unione sovietica tn Cina non appa.-vero evidenti che in occasione del fallimento nazionale cimese nel campo della · politica in1erna e soci,a,le. Non c'è nessu,na ragiooe di cons•iderare i<l' 1950 con calma e fidurua. La nostra s.ituazlone è [Paradossale;' mentre le con– dfaionl di vi.la tendono verso la no.r.maHtà nella Germania Bibl~otecaGino Bianco occidentale, 1· grandi problemi ci appaiono In tutta la loro comples,si1à ed evidenza. E' come trovarsi i'lll una notte di luna nuova. Siamo contenti che dopo .Ja nostra luillga ma.-cla at– traverso •l'oscurità l'alba si avvicini; e più •la luce del giorno diventa brillante, più vediamo il .problemi che dobbiamo ri– solvere prima che ,torni la notte. E siccome i giorni in inverno sono cor:tl, dobbiamo agire rapidamente. Qua,ndo n,oj socialdemocratici fottiamo coo ostinazione e p'tlssione per trasformare la struttu.-a deJ.la Germania, quando ci op,poniamo che l'Europa venga co ,stn11.ta su CO!ncezionl er– ronee della so,vranità e deUa sicureo:za, noi reclamiamo della libertà e del socialismo democratico, senza fa,re dlstl,nzioni tra, .i suoi seguaci, di qualunque nazionaHtà s,i·an·o. Noi formiamo un 'J )arti.to democratico. Fjnora non si . è trovato un mezzo migliore di· formazione della volontà poli– tica dl un popolo. Sappiamo, con ,1a storia del nostro partito, questo partito che esiste da ottant'anni, che questa via è la più difficHe. Ma sappiamo pure che se noi cess,iamo di cre– dere ncll 'uomo dls,truggiamo aioi stessi. Ignoriamo ciò che si esjgerà da noi, nel 1950, ma se per gli avvenimenti naziO!lla!i, ed i,nternazi-O'llali sa.-emo chiamati a lotta·re noi .Jo,tteremo, apertam=te, senza nasconderci, •otto H se~o della pace, della Ubertà e del diritto ». -PERCHE' LA"CRITICA,, NON MUOI ÌUporto L. 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BISCOTTI– AMARETTI • TORRONE - CIOCCOLATO. CARAMELLE - FONDENTI. PRALINES - CONFETTI - CONFETTURE - MARMELLATE. MOSfARDé _ MARRONI- CANDITI - FRUTTA CANDITA - GELATINE DI FR'JffA • GELATI - SPUMANTI E LIQUORI _ SCIROPPI - SEMILAVORATI.

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