Critica Sociale - anno XLI - n. 20 - 16 ottobre 1949

418 CRITICA SÒCIALE ri) nel recente Consiglio Nazionale di quel parti– to, nel quale ~a polemica :ili è svolta in certi mo– qienti in forma veramente aspra, secondo le noti– zie che• sono trapelate attraverso la cortina di silenzio che si è cercato di stendere attorno. E anche su altro punto pare che il dissidio sila stato aspro, per quellò cioè che riguarda l'azione sin– _dacale del partito, per la quale gli organizzatori vorre·bbero poter ricorrere ad un sistema· di pro– paganda e di proselitismo in concorrenza con quel– lo che segue la vecchia Confederazione-del Lavo– ro, sperando di 'p0ter fare assegnamento sopra un'azione del Governo ·,disposta ad accogliere nel massimo grado le domande che essi intendessero assumere come piattaforma di azione sindacale nel-l'interesse delle classi lavoratrici; mentre qual– cuno degli uomini del Governò ritiene c he so lo con l'azione di polizia si possa affrontare l' az.io: cieagi– tatoria della Confederazione Generale del Lavoro, alla quale sarebbe pericoloso e difficile far con– correnza sul terreno sindacale. I >:{; ,«: * Anche fuori d'Jtalia sono numerosi e visibili i segni di questa irrequietezza. In Inghilterra lo scacco che il Governo laburista ha dovut'O•subire dalla predominanza economico-finanziaria dell'A– merica nella questione dei rapporti fra '-il dollaro e la sterlina,, ha determinato una forte ripercus– sione all'interno. I conservatori sono naturalmen– te stati pro,nti, sotto la g:Nida· di Churchill, a cer– car di traine profitto per la loro fortuna eletto– rale-. Nell'interno del Partito laburista la scissione già esistente è diventata più profonda, tanto da indurre i dirigenti del partito alla decisione di rimandare la convo•ciazfone·dei comizi elettorali ad un momento in cui il tur:bamento determinato dal– -la SV1alutazione della steTlina e tutti gli effetti che , ne sono scaturiti siano andati gradualmente at- ' tenuandosi. E chi sa qua;Fè l'influsso che gli av– venimenti inglesi ,esercitano sulla vita di tutta l'Eurqp~; nonostante il parziale isolamento in éui, per evidenti mgi,oni, l'Inghilterra' co,iltinua a ri– manere, può immaginare quali effetti possano de– riv,are, in un'ampia sfera, da questo stato di irre– quietezza e di crisi in cui attualmente si trova (e può rimanere a lungo) la politica inglese. Ci basti qui un !breve accenno ,alla situazione del. Be,lgio, dove ie forze che il movimento socialista ha nel paese e l'autorità del suo « leader » Spa11,k sembrayano assi.curare ad ess·o, un lungo predo– minio nel Governo. La causa apparente. della sua esclusione dal Governo è stata l'a questione dina– stica, come è noto; ma è evidente che il,nche qui si tratta dell'agitarsi di forze. che penetrano e in~ .cidono più profondamente nella vita ide-1 paese, di uno sforzo, cioè di riorganizzazione delle schiere conserv.atrici, le quali, esautorate, all'indomani della liberazione, dal contegno che una parte di esse aveva tenuto nel periodo dell'occup1;1,zi:one te– desca, vanno oggi rip.rendendo gradualmente ter– reno e voglion_o ricuperare tutto quel-lo che ave– vano precedentemente dovuto cedere. Anche- ih Germania e in Austria le recenti ele– zioni hanno avuto un esito fortemente si,gnifica– tivo. In. entrambi i paesi il partito soci,alista· de– mocratico sembrava il p-iù indicato ad interpreta– re i bisogni e le aspiraziqni di quelle popolazioni. In Austria poi c'era il ricordo dell'opera saggia che al Governo e nelle amministrazioni dei Co- BibliotecaGino Bianco munì, specialmente di Vienna, avevano compiu– to •i socialisti prima che l'Austria cadesse sotto il dominio delle fori>;e hitleriane, mentre il partito cattolico aveva dimostrato debolezza e mancanza d'intuito, e aveva aperto la strada all'invasione nazista:. Eppure anche in Austria, come in Ger– mania, ha vinto, quel partito che con la nomencla– tura nostrana possiamo· chiamare « Democrazia Cristi:ana », la quale, anche in quei paesi sembra aver assunto il ruolo di zona ne1la quale si rifu– giano tutte le anime paurose, in cerca di assicu– r11,zionicontro .il pericolo. di immaginari salti nel buio. Ora è la volta anche della Franci~., nena quale si vanno preparando avvenimenti che non ci è possibile prevedere interamente nel momento in cui scriviamo'. Pareva in un primo momento che la posizione assunta da:l Ministro del Lavoro,, il nostro compagno Maver. nei giorni in cui il Mi– nistro Moch si trovava in Italia, e che portò alla crisi del Gabinetto, dovesse avere un eff~ttQ analogo a quello, che si era avuto poche settima– ne prima in Belgio, cioè l'esclusione dei socialisti . dal Governo. E a- molti dei nostri compagni fran– cesi sembrava queata la miglior soluzione, neUa presentsi situazione politica del loro paese. Pare– va che anche Leon Blum, in un primo momento, inclinasse verso questa opinione, :dalla quale si è poi ùettamente distacciato. Sull'animo suo, e di molti altri· compagni nostri ragionevolmente, in– combe sempre lo spettro di De Gaulle, alla GUi alleanza si teme che i partiti di governo silano co– stretti a ri•correre contro l'opposizione comunista, nel caso che venga loro a mancare l'appoggio. dei soci,alisti. Anche il Presidente della Republhlica. si è evidentemente preoccupato di questa possi~ bilità e ha conferito a Moch l'incarfoo di costitNire il nuov;o governò. Questo, se vorrà, come ha, di– chiarato, combattere l'adeguamento immediato dei salari al ,deprez21amento della moneta per evi– tare l'immancabile aumento dei prezzi, se vorrà mantenere la maro.iera fo,rte nella lotta contro i comunisti, quale il Moch ha già seguita dal suo posto di Ministro dell'Interno, dovrà necessaria– mente ricorrere ad un'audace legislazione sociale per venire incontro ai bisogni e alle richieste del– la e-lasse lavo:r,atrice; e dovrà attuare su larga sca– fa quella ])olitica dirigista senza cui non gli sa– rebbe possibile dominare i fenomeni della vita economica. Naturalmente, COI\, ciò egli inasprirà sempre più la resistenza delle classi capitalisti– che che anche in Francia hanno rio1.1ganizzato le loro forze e tendono a ricuperare il terrene con la maggiore rapidità possibile. L'atteggiamimto subito assunto. da Reynaud è significativo. Che cosa scaturirà ,da questo incontro di forze 1 Non è facile prevedere. Noi incliniamo a credere che il tentativo di Moch non possa avere un lungo, suc– cesso. Naturalmente• una nuova crisi accentuereb– be anche i~' Francia lo sta..t0 di disorientamento e, di irrequietezza. Si aggraverebbe per quel paese e, di riflesso, anche per altri paesi europe'i, quella situazione per cui legittimamente ci domandia- mo : dove va l'Europa? U. G. M. Nell'articolo « Momento difficile», pubblicato nel · fascicolo del 1° settembre, ci dichiaravamo dolenti · che i diversi partiti ·socialisti europei non avessero pensato a mettersi d'acco·rdo per segnare l'indiriz-

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