Critica Sociale - anno XLI - n. 9 - 1 maggio 1949

210 CRITICA SOCIALE la natura. Che determinati individui, -per le loro capacità, create e alimentate assai spesso anche da fortunate circo– stanze d'ambiente, siano aestinati alla aristocrazia senza blasoni ma sostanziale de'1 comando, ciò non deve compor– tare, tuttaivia, un riconoscimento economico a loro favore, che faccia sorgere o mantenga posizioni di privilegio. Libertà e giustizia inconci,fiabili. Secondo l'Avarna, inconciliabi.Ji sarebbero in definitiva i principi di libertà e giustizia. L'Autore non considera che la regola di una necessaria fissazione di limiti, che va.le per la libertà (e che egli ammette) vale anche e tanto a maggior motivo per la giustizia. Quest'u 1 ltima, infatti, rivendi1:ando le ragioni deJla collettività e ponendole come prevalent( di fronte agli impulsi potenzialmente e praticamente senza li– miti del singolo, non fa violenza alla libertà o a se e.tessa o ai diritti deH'individuo, perchè la sua è anzitutto azione riparatrice o reintegrativa e tale in concreto da stabilire un equilibrio. Ove in natura le posizioni di partenza fossero uguali per tutti, allora sì che una qualche V'iolazione potrebbe anche riscontrarsi ne1 princi,pio di ,prevalenza deJJa collettiività, ma siamo in situazione opposta e l'idea di giustizia non può procedere astrattamente obliando, come fanno i bravi J.ibe– r.uli, gli elementi disparati e troppo disugua.Ji della realtà. Se il socialismo è classista non cessa per questo di ispi– •rarsi a giustizia, poichè .mira a far sì che una classe, quella proletaria, ingiustamente tenuta soggetta, venga ad inserir5i nel quadro dei diritti, delle faco1tà e dei heni tuttora riser– v;;ti a gruppi di minoranze. Per ottenere ciò, occorre in un primo tempo che questa stessa classe proletaria - numèri– camente la più g-rande polla e riser,va di energie, immune dalla raffinata e pur bassa decadenza della borghesia e di quanti senza dividerne gli interessi si uniformano àd essa per malposta ridicola emulazione - occorre prima che que– sta classe prevalga contro le terribili resistenze dei nuclei avversari e solo allora si potrà instaurare un regime vera– mente socialista di liberi ed ugual.i, che presuppone e .com– porta J'abcilizione delle das·si. E' inutile che i liberali si commuovano sulla dura sorte dei pochi individui isolati che col prevalere di una cìasse (ora diseredata) non iPOtranno svolgere appieno il loro spi– rito particolare. La quantità sacrosantamente si vendica dei soprusi e delle nequizie della qualità - quest'ultima, per co– moda presunzione, accentrata a parte in alcuni ceti privi,le– giati - e crea e alimenta in se stessa, la spregiata quantità, un suo vivaio qualitativo. Così s'af,fermò la borghesia nefia Rivoluzior{e francese e. così, contro di essa, calpestatrice del suo s'tesso sfavillante vessillo (libertà, uguaglianza, frater– nità) e degenerata o comunque immiserita e incapace, s'af– ferma oggi, sempre più, la massa dei lavoratori. Se il socia 1 lismo può temere di fallire, quando i suoi soste– nitori trionfano, non deriva dunque da leggi di ferro della vita umana organizzata a società, che irresistibilmente gli si oppongono. Esigenza di istituti po~ititvi. Non ,possiamo qui trattenerci sul fenomeno del laburismo inglese che non è lecito, però, mediante due brevi parole, bollare, come fa l'Avarna, con l'etichetta del fallimento e che invece sembra a noi procedere in modo promettente. Consideriamo piuttosto che se il socialismo non è mai riu– scito a trova·re piena attuazione pratica ciò, a nostro pare– ·re, deriva anzitutto daUa ragione che -fino al r8oo esso fo un'aspirazione vaga, aleggiante su un piano isolato di sin– gole idealità. Poi, con l'affermarsi a dottrina, esso rimase ancora ,Jegato da una parte a schemi economico-sociali a– stratti, dall'altra a impulsi spirituali, entrambi utili e nece5- sari ma non sufficienti perchè privi di una indispensabile maturazione e trasposizione nella realtà di istituti positivi. E malgrado la vasta letteratura socialista, io oso pensare che tale problema non si trovi ancora avviato a completa so– luzione. · E' significativo che la Chiesa Cattolica aggiorna nei se– coli la propria dottrina, in un poderoso sforzo di aggancia– mento alla muteivolezza dei tempi, e trascorre ad esempio dalla giustificazione del tiranno medioevale (come punizione BibliotecaGinoBianco · inviata da Dio) alfa esaltazione del princ1p10 della li,bertà (come formativo della più responsabi,Je personalità umana), dal tribunale dell'inquisizione che derideva i.f moto deJ.la ter– ra, all'attuale accettazione e alla conseguente spiegazione teologica della disgregazione nucleare. Questo sistema, incoerente su un piano cli fede trascen– denta,Je, possiede invece, sul ruJ.lo cangiante del.Ja realtà, una sua relativa. saggezza, un apprezzabile impulso a non estra– niars: da quanto di nuovo si aHerma e si annuncia: un si– stema da tenere ben presente dal socialismo, i cui istituti pra– tici doivrebbero adeguatamente evolversi. E' su un terreno pratico che ;bisogna incamminarsi con studi positivi e serii, accantonando in un dovizioso museo (magari aperto nei giorni festivi) tutte le disquisizioni a• stratte, sentimentali e umanistico-letterarie, nonchè le siu– malure idealisfr:o--psichiche, sempre viziate d'oratoria se 110n di n.torica. In questi tempi in cui qualcuno afferma che vere ,ono soltanto -le idee dei naufraghi,. le idee di tutto deluse ed in– certe - ., ciò sempra crudelmente esatto nei momenti di stanchezza e sconforto - noi crediamo invece che il so– cialismo autonomo e democratico rappresenti, in campo po– litico-sociale, l'unica vera idea che, se alimentata da uno spirito pratico e sostenuta da uomini dì capacità, energia e disinteresse, non perirà quando i_ suoi _sostenitori potranno trionfa.re decisivamente. GIACINTO DE SIMONE Confuslone ideologica e disorientamento morale Sintomatico paradosso dell'attuale congiuntura mondiale. Il più gra1J1deparadosso della profonda cr.isi che t-rava– glia ora al anonrlo ci .sembra sia il fatto che, mentre l'edi– fa:azione di una mig,liore forma di convivenza umana - basata suJl'economia pianificata, tendente verso la giusti– zia eguçtlitaria nei rapponti sociali. e la cooperazione fede– radista neJ.Je relazioni internazionali - è diventata oramai una 1.mpr.orogabile necessità, il socialismo - cioè l'ooica forza· capace di assolvere questo compito - si t·rova, m– vece, impossibilitato ad accingersi a tale opera in modo efficace. •Ciò accade, anzitutto, peochè il sooiaili'smo è co– stretto a dedicaire una parte sempre maggiore dema sua e– nergia a,lla lotta contro l'insidioso movimento comunista– bol\5Cevico,come contro il nemico della libertà, 'deHa demo– crazia e del socia.Jis,mo; più, perfido e più pericoloso in quanto, usci,to dalle viscere stesse del socialismo e camuf– fato con la maschera del più genuÌJl1oma,rxisrno, esso è riu– scito a stornare dalla ,via maestra del1a costruzione collet– tivista una cospicua parte delle forze intellettuali e delle masse Javornbrici. -Gli eventi che si svolgono ·sotto i nostri occhi. non la– sciano alcun dubbio che proprio questo duplice fenomeno costituisce i:1 tratto pecul,iare de11a congiuntura generale del– l'attual-e momento storico, tanto sul piano europeo, sul qua– le tutti e due g,Ji elementi del comp1esso fenomeno si ma– nifestano con eguale evidenza, quanto su-I piano mondiale, sul quale la presenza di teiascuno di questi elementi è a1-' trettanto innegabile, benchè sia meno aplpariscente, e lo stes– so ra,p'porto tra di e5$i ivi si attui in diverso e vario mo– do, conformemente aille specifiche condizioni di ogni paese extra-eur.opeo. Prendiamo, per esempio, gli Stati Uni-ti d'America. E' assai diffuso ancora il vezzo di definire gli Sta,ti Uniti un paese di capbmlismo integ,ra,!e, assoluto, ref.rattario a ogl[J,iminima tendenza verw la democrazia economica e so– ciale. E, invece , le elezioni del 2 novembre dovrebbero an– cor.a una vdl.ta attiraire l'attenzione sul fatto che anche il capitalismo americano non è più tale quale è staito una volta, per esemi,io, ancora pr.ima del r932, ma è decisa– mente entrato, daJl'epoca del New-Dea!, nel processo di profonda .trasformazione, muovendosi netla medesima dke-

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