Critica Sociale - anno XLI - n. 5 - 1 marzo 1949

Criti ca Sociale llIVlST ..4 (JJJINDICIN ALE DEL SOCI ALJSMO l'Ollelala de l!IUPPO TUR.ATJ In ltelle: Anno L. 1500 (Abbon. sostenitore L. 300·0) Semestre L. 800 Trimestre L. 425 Est~ro • • 2500 4000 • 1300 • 700 DIREZIO ...E E AMMINISTR.: MIiano, Piazza Dlaz, 5 • Tel. • 16.319 C, C. post. per abbonati n. 3-8225 • Spedlslona In abbonamento postale, gruppo Anno Xli - N. 5 Un num•ro separato L. 70 - Milano, 1 Marzo 1949 SOMMARIO Politica ed attualità Ancora sul Patto Atlantici) (U. ·G. M.) Struttura e funzioni della Democra%ia . Cristiana (GIULIANO PISCHEL) l' sindacati nelle « democrazie pÒpolar_i » (OTl'o MoNs) Pannicelli caldi (ARTURO DETASSIS) ; Problemi economici e sociali_ rfn "dib:J.ttito sul.ia disoccupazione (GINO LuzzATTO) L'a$semblea del!le Provincie d'Italia (P,IETRO GILARDONI) J,eggi ladre (FRANCESCO SAJ A) Storia, filosofia, varietà I Laborismo e bolscevismo .(FAUSTO PAGl!.IARI) Tre barbe a Londra {ALESSANDRO SCHIAVI) Le ragioni economiche del 1848 itabiano (LA CRITICA SocJ.ALB e FELICE ~NZI) ' - ·Fatti e commenti' della stampa· (p. ga.). Ciò che si s.t~mpa: A. Rossi, Physiologie du, paliti com.mun'i– . sie· français, (g. p.) - , M. V ,\'INA, Il .cr-ollo · [li un ~egime nefasto (P. G.). Agli abbonati agli· amiei I ·tempi sono certamente duri. Duri speci.~nte per Iia vita della cultura, del pensiero, pill' lo stu– dio e per gli studiosi, mentre la stanchezza, lo scet– ticismo e lo sterile pessimismo distolgono tante energ* da.lle att.d.,vità--utili .e diSÙl. teressa.te. 'Anche per là nostra rivista;, ·1à, sola in Italia e 11Jla delle poche nel mondo che, fedele a.lla nobile ed alta tradizione impersonata per noi nella "fi– gura di Filippo Tlll"ati, esprime oggi la voce del .socialismo democratico al - di sopra delle tendenze contingenti, è dura la vita. Il socialismo ha attra– versato in- questi anni crisi e traw.gli, ha subito oolpi e rieeV'llto fierite, ma. è pur vivo. non solo nel– la fede e nei cuori di chi ma.i lo ha. abbandonato, ma nella esigienza delle cose e degli uomini. Far. sentire ci.è, e al tempo stesso preparare at– traverso lo studio le proposte concrete è com– pito e.nohe della nostra. Rivista. Ma per · poterlo assolvere, SOlllo necessari la sòlidarietà, l'aiuto di chi oompi:end1i tutt.o questo. Abbonarsie proçura.re n uovi abbona.ti è il modo migliore di appogpir.e la nostra fatica. . iblioteca Gino Bianco Ancora sul Patto Atlantico Il r-atto atlantico non ha avuto anco!'a - un11. formulazione concreta .e non si sa pertanto qual~ fisionomia potrà avere e quali c'lausole conte)lf\: re, e quali impegni. potrà quindi impoi;re. e quaJj garanzie dare aHe potenze che vi a,deriranno. Sembra tuttavia, da ripetute dichiarazioni di A-: cheson, che esso stia per discendere nella .sfera della realtà concreta-e che la Norvegia, il cui Mi– nistro degli Esteri. ha a;vuto lunghi colloqui -co1 rappresentante del Dipartimento, di Stato, sia pronta ad a<ilerire, mentre la Svezia intenda ri 0 solutamente di res.tarne fuori; il che farà proba– bilmente naufragare in modo definitivo quella in– tesa scll-ndina-va della quale si era parlato., Qu.anto all'Italia, le notizie continuano ad avere carattere vago. E' probabile che. anch'essa possa · essere invitata ad aderire; è quasi certo che, se anche non ha fatto domanda formale, ha fatto tut– tavia intendere, per mezzo di suoi rappresentanti. autorizzati, i[ suo desiderio di esser chiamata a farne parte. Ma finchè non c'è nulla di definiti– vo, può essere opportuno tornare a parlare del– l'argomento, per dimostrare quali sono le ragioni che c'inducono a restare fermi nelle idee espresse nei recenti fascicoli della « Critica Sociale » e in un articolo pubblicato col titolo « Patto europeo e patto atlantico·» nei-numero del 10 febbraio de «L'Umanità». Mi offre l'occasione a ribadire, e in parte chiarire meglio, le mie idee qualcl).e articolo pubblicato, a confutazione di esse da Gino_Nav;1 ne « La Giustizia » del 18 febbraio e da Umberto Segre ne « La Gazzetta del Popolo » dello stesso giorno. Il Nava discute il miff pensiero con un'aria di benevoilo. compatimento, ma non mi pare· che ad– duca nessun serio argomento contro di. esso, an– che pe:rchè non si è evidentemente curato di com– prenderlo in modo preciso. Quando infatti, contro la mia affermazione che la nostra adesione al patto atlantico « non avrebbe altro. effetto che di accre– scere per l'Italia il pericolo dell'aggressione orien– tale », egli mi chiede,se io ho veramente tale fidu– cia nella sensibilità morale e negli scrupoli giuri– diéi di Stalin da ritenere che questi non ooerebbe · aggredire l'Italia senza un « pretesto formale», ~ gli sfonda ·e-videntemente una porta aperta. Infatti,

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