Critica Sociale - anno XLI - n. 2 - 16 gennaio 1949

CRGCICASOCIALE ____________________ _::_...::_ 26 • pediscono che all'azione di questo sia <lata ,guella chiara direttiva di cui esso ha !perentoria necessità. I problemi particolai:i che dovranno essere dibat– tuti nell'ambito della disò/ssione generale sull'indi– ;izzo del par,tito sono essenzialmente quattro: 1") uni– ficazione socialista; 2°) permanenza al governo; 3°) azione' sindacale; 4°) politica estera'. E' proba– bile che qualche ordine del giorno voglia anche ,.pre– mettere alla indicazione delle soluzioni proposte per 1 ciascuno di questi problemi una approvazione o di, sapprovazione all'opera della Direzione del partito. 1 Noi apertamente dichiariamo che saremmo molto lie– ti se ,èla tutti -si volesse -rinunoiare a un sìffatto 1pro- 1 posito. Se •si 1JUÒ riconoscere éhe da ·parte della •Ji)i– rezione, e particolarmente della Segreteria, si è com– piuto uno sforzo lodevole per irrobustire il partito e dare la massima efficiemza alla sua azione; se si può constatare con piacere che nel periodo della lotta elettorale il partito ha dato -prova di vitalità e di vi– gore, _,<wnseguendo-risulta-ti,di cui possiamo -certa- ,mente rallegrarci; non si può tuttavia non ricono– scere che siamo ben lontani dall'aver conseguito con l'opera nostra le mete a cui aspiravamo e a cui mol– ti di noi speravano di giungere. D'altra parte sareb– be ingiusto non valutare tutte le diHicolfà che han• no impedito il conseguimento di queste mete; tanto meno poi il partito avrebbe il diritto di imputare ':i.IlaDirezione, e particolàrm("nte alla Segreteria, il mancato raggiungimento, quando è stato proprio es– so che, dopo lo sforzo del periodo elettorale, è ca– duto in uno stato di inerzia, comune del resto a tutti gli altri partiti, fatta eccezione del comunista e, per certi aspetti, del M.S.I., e che ha reso in questo mo– do impossibile che -dalle stesse iniziative della Dire– ·zione e della Segreteria si potessero trarre quei r:– sultati che altrimenti sarebbero forse stati possibili. D'altra parte non •è un consuntivo che il Congresso deve approvare, ma il pr.ogramma della sua futura azione. ·J problemi che dovrà discutl'r'e: ~) l'unità socialista; Sui quattro problemi sopra indicati noi abbiamo .già ripetutamente e largamente discorso sulle nostre :colonne; ma ci sembr,a utile una ricapitoLaiione per– chè -sia più chi arn. alla mente di tutti la situazione mentre sta per aprir.si il congresso. Jn materia. di unificazione tutti s;aranno concordi nel dichiarare di averla sempre voluta e di volerla. E' qutJstione tut– tana di i,nt,msit~ e di m'Qdo. Noi speriamo che Ron €i sia @rmai più nessuno eh.e nell'intimo del proprio pensiero sottintenda che l'unico, modo di compiere l'unificazione è l'ingresso nel nostro partito di tutti coloro che aspirano ad un movimento s@cialista au– tonomo, animato da spirito democratico, e che in es- .so solo sperano per trarre il nostro Paese dalla situa-. fione diffic1le in cui continua a dibattersi, n0nostan– te gli ·evidenti· segni di -ripresa, e che con esso solo _pensano che l'Italia p0ssa dare un utile contributo :alla ascensione verso un• grado superiore di giusti– zia e di ci,vil,tà.Non neghiamo che un siffatto m@do di unificazione possa apparire ed: essere il più logi– co, ma non possiamo pretendere che tutti gli altri siano del nostro stesso _parere e sappiano 'Ìpogliarsi :di, pregiudizi penetrati nell'animo loro fin dal primo momento della nostra secessione dal P, S. I. U. .P. 1 Quan'do questi altri saranno con noi nelle file di uno ·stesso partito _potranno ,Più faé.ilmente apprezzare l'opera èhe poi ·abbiamo compiuto allora· ed in segui– "t'o'; per li momento 'dòobiamo tener ·contò di>f loro Bibli9tecàGino Bianco stato tl'animo e trovare li modo per ,'l!ui possa pru rapidamente compiersi l'unificazione, ila quale 1-qp– presenta ora la suprema macessità del movimento <So– cialista, per le ragioni sulle quali abbiamo ripetuta– mente insistito e riteniamo superfluo insistere ulte– .riormente. Noi dobbiamo volere che tutte le coscien– 't.e socialiste trovino il loro orientamento verso un solo organismo politico .e non siano tenute incerte sul– l'adesione all'uno o all'altro 'fra più organismi, 'la cui attività appaia loro, sébbene in forme diverse, ani– mala dal pensiero socialista. La volontà di unifica– ,zione deve esser quindi @spressa dal congresso in forma perentoria, oome èlì un compito da assolver– si dmtro il più breve --spazio di tempo. b) la partecipazione al Governo; Più lungo e più ampfo sarà il dibattito intorno al problema_ della partecipazione al governo, che appa– re complicato ,ancthe dai ,nuo,vi orientamenti ,ehe son vttnuti manifostandosi in queste ,ultirne -settimane in seno alta Democrazia Cristiana. Si fa sempre più netta l'impressione rhe, •mentFe sembrava •logico e naturale che la "Sinistra ,tlernocrati-ca cFi·stiana èloves– se particolarmente desiderare •la nostra ·collal;.,orazio– ne al governo e cere sse di trarre da essa' una accet– tazione sempre più la_rga, da parte del proprio par– tito, dei punti sostanziali del suo_programma d'azio– ne, ·è invece proprio essa che dimostra tla· qualèhe tempo una certa insofferenza èli averci soci né! Go– verno. Questo può -derivare tlal fatto che riel pas- . saggio dai principi generali alle fÒrmulazioni con– crete, il nostro programma di riforme appaia incom– patibile con le direttive éhe alla loro azione· inten– èlono tiare i riformatori, anche più audaci, della :De– mocrazia Cristiana. Se anche e.ssi tendono, come ndi, ad eliminare alcune delle più stridenti ingiustizie del– l'ordinamento sociale, a soccorrere alcune delle for– me più gravi di miseria, è implicito in loro l'intento di consolidare la struttura generale dell'ordinamento so_ciale esistente, e ·spesso anzi r:JèiJ proposito, eli– mmando certi effetti dolorosi dello sviluppo capita– listico, di ricondurre •la -società verso forme so-rp.as- , sat,e, quasi patriarcali, ·di convivenza sociale, neJ.le qual-i le differenze, e i wntrasti fra le varie classi s.ociali apparivano meno .aspre. Noi naturalmente noh abbiamo nessun.a fiducia e nessun desiderio di ri– torno a queste forme sorpassate, peréhè non le rite– niamo possilfli e perthè non ri-con'osciamo ai:! esse nessuna capacità di risolvere quello che generica– mente chiamiarnb il problema sociale. Ci sono forze evoluti<veche spingono inesorabilmente la società ver– so forme nuoye e ·che offrono ,veramente la p0ssi-. bilità, se bene usate, d'instaurare nella vita sociale forme. di convivenza e di giustizia che, dai tempi mitici di Saturno, la società non ha mai goduto . ·Ma, anche prescindendo da questo aspetto gene– rale dèl -problema, certo è che la democrazia cristia,– na che, per la•situaiione particolare in,cui si-è svol– ta la· lotta elettora1e politica, non è un partito, ma un conglomerato di partiti, è talmente .intralciata nelle sue, possibilità di azione che non può corrispondere alle esigenze sempre più imperiose che si vanno ma– rlif estando nèlla ·vitv.i dèl -Paese. 'I disegni. di legge portati ,davanti al ,Parla-mento non appaionò ispirati rla uma conconle, ,1rnitaTia,vision-e--e. ntl,le <<liseussioni a cui iiOno soggitti -per o. wera d egli stessi memb,i della .IIU\ggioranza finiscono p.er essere d~formatì .e falsati nel loro spirito informatore e, per l'affanno– sa ricerca di eliminare o correggere le· parti che ·pos-

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