Critica Sociale - anno XL - n. 23 - 1 dicembre 1948

·, CRITICA SOCIALE 541 zionisti o se ne discosterà per qualche aspetto in senso neo-' regolarnentarista. L'indirizzo che si afferma nel mondo sta superando le posizioni polemiche dell'abolizionismo e del regolamentarismo. Ma, indipendenten:iente da ·questo problema che spetta a– gi~ specialisti e ai competenti dr risolvere nel nuovo spirito affermatosi anche nell' ambito della Società Italiana di Dermatologia e Sifilografia, vogliamo rilevare che ci pare insufficiente quanto è detto nel 1 la ·legge riguardo agli ambulatori celtici lart. 22). Assai opportuna la immis– sione di personale sanitario femminile per la visita alle don.– ne, ma noi non possiamo fare a meno di chiederci: sono sufficienti questi ambulat_ori? E soprattutto: la loro attrez– zatura e i metodi di cura rispondono alla necessità di sod– disfare adeguatamente le esigenze del malato che chiede di essere guarito? Anche questo è un problema su cui richia– miamo 1'attenzione dei legislatori affinchè mediante la legge o con disposizioni esecutive alle autorità sanitarie si cerchi di attuare dei metodi di cura standardizzati, semplici, rapidi in modo che la guarigione non sia esclusivamente subordi– nata alla costanza eroica del paziente. Conclusicmi. ' . ' L'abolizione delle. case di tolleranza è assolutamente ne- cessaria perchè le case autorizzate sono sostituibili con altri migliori sistemi di profilassi antivenerea, e affinchè siano eliminate le opportunità del1o fruttamento della prostituzione altrui e della· tratta delle bianche, nonchè la causa princi– pale (il postribolo è fortissimo incentivo alla attività ses– suale anormale e viziosa) della degenerazione psicosessuale dei giovani, che è causa prima e inconfessata di molte disar– monie coniugali. C'è veramente da augurarsi che su questo punto si trovino unartimi deputati e senatori di ogni tenden– za, dimostrando di saper superare, in una questione che non è politica in senso stretto, la repulsione a votare assieme e... le eve0tuali «esitazioni» provenienti dal ministero delle fi– nanze, che si dice ricavi da! meretricio aut0rizzato, pure in clima democristiano, lauti proventi tributari. · Vogliamo ora riepilogare, per comodità del lettore, 1e idee che abbiamo esposte n_elcorso del presente scritto in funzio– _ne di due criteri fondamentali: sostituire il sistema delle case di tolleranza con 1>iùefficaci metodi di profilassi e di cura antivenerea; avviare in Italia i primi provvedimenti di un piano coor.dinato a lunga scadenza per la lotta contro le cause sociali della prostituzione. Lotta contro il pericolo venereo. Dai pareri espressi da e– sperti dermosifilografi ci '!)are che tale lotta debba essere svolta secondo le seguen1;i line~ 'essenziali: lo Stato assi– curi a tutti, uomini e donne (prostitute e non prostitute),. un trattmmeneodella malattia a tipo sociale, standardizzato, ra'!)ido, discreto, gratuito o l}OCO costoso; diffusione gratuita o poco costosa di mezzi profilattici standardizzati di uso comune a chiunque ne faccia rièhiesta; obbligatorietà della cura pet gli uomini e le donne affetti da mali venerei (o almeno punibilità· degli inadempienti, secondo quanto pre– vede il progetto Marlin) ; mig_lioramento in senso umano del'\ controllo delle « peripatetiche» (personale femminile negli ambulatori celtici, tesserino con fotografia e numero senza generalità, ....), con la clausola che tale sistema debba esse– re riv.eduto ogni tre anni, rinnovato per altri tre con legge a1>posita, se necessario, o abrogato; istruzione sanitaria, del popolo lcon ogni moderno mezzo: cinemat9grafi, Jonferenze, radiodi.ffusioni, pubblicazioni ...) che lo renda edotto dei pe– ricoli venerei e crei nei cittadini una maggior coscienza igienica. Lotta contro le· cause sociali della prostituzione: Va im– postata facendo tesoro delle esperienze dei paesi che hanno fatto progressi su questa via, e dovrebbe comprendere, fra l'altro, i seguenti procedimenti : co~tituzione immediata della: polizia femminile (con gli scopi indicati nel progetto Mer– lin) ; istituzione immediata delle case di rieducazione median– te l'istruzione e il lavoro (previste dal progetto Merlin, ge– stite da personale femminile laico, nelle quali le 1>rostitu– te possono affluire liberamente quando lo vogliono per es– servi curate, e apprendervi un mestiere (ivi esercitandolo ed essendo poi avviate, appena possibile, ad occupazioni in– dipendenti con l'assistenza assidua e discrèta di assistenti ibliotecaGirioBianco sociali particolarmente idonee a tale umano compito), in modo da essere aiutate a ricostruire la loro personalità de– formata dall'esperienza del meretricio; speciali disposizioni alla autorità di pubblica sicurezza affinchè funzionari e agenti- assimilino lo spirito della nuova legge e collaborino efficacemente per la lotta contro gli sfruttatori di donne e per 1 1 annientamento dei tentativi di organizzare postriboli clandestini; fotta contro ogni forma di pornografia e rie– ducazione sessuale della gioventù che miri soprattutto a ·s·ra– dicare l'abitudine dei maschi alla irresponsabilità e alle sfre– natezze sessuali•, a favorire lo sviluppo psicosessualé della ·donna (difficoltoso di per se stesso e per i tradizionali r,re- giudizi e inibizioni), ad eliminare (negli uomini e nelle don– ne) la convenzione mercan_tilistica della donna come oggetto di compra-vendita, a diffondere il senso della eguale re- . s1>onsabilità di entrambi i sessi di ,fronte alla morale; ri– form;a della legislazione concernente i rapporti fra uomo e donna secondo >I principio della eguale responsabilità e della parità dei diritti dei due sessi; facilitazioni previdenziali agli uomini e alle domre che intendono sposarsi, allo scopo di favorire largamente il matrimonio in giovane età che non sarà nocivo se i- giovani di entramti i sessi avranno avuto un'adeguata educazione sessuale;: assistènza alle donne sole, vedove e abbandonate dal marito, nonchè alle giovani che vengono in città dalla campagna per ricerca di lavoro,. me– diante centri di assistenza, di collocamento, di alloggio. Gran parte di un piano siffatto può essere messa in at– tuazione già fin d'ora, mentre alcune sue provvidenze spe– ciali richiedono il miglioraménto delle condizioni economiche e politiche, e la realizzazione completa delle sue mete non potrà aver luogo che nel seno di una società socialista, la quale, superando le contraddizioni proprie del capitalismo che non riesce neppure a dare occupazione a tutta la ma– nodopera maschile, garantisca a tutti i cittadini il diritto di vivere del proprio _laroro, che, in tali condizioni, sarà an– che il loro primo dovere. Le donne allora avranno non sol– tanto il diritto ma .anche il dovere del lavoro nei limiti della · l'oro attività domestica; esse non saranno p!ll poste nell'alternativa di sposarsi o ·di prostituirsi (o di pro– stituirsi sposandosi) -per conseguire una certa sicurezza so– ciale, ma potranno divenirè realmente elementi attivi della società umana e tutte coloro che lo vorranno potranno sce– gliere liberamente il matrimonio e la casa come missione princi'!)ale della loro vita. La prostituzione non potrà essere considerata che come un fenomeno di patologia sociàle. Qualsiasi_ riforma intrapresa oggi con saggezza è una breccia aperta verso l'ele.vazione sociale, e noi riteniamo che una ponderata riforma in ~enso abolizionista possa dischiu– dere la pesante porta del progresso anche nel campo dei rapporti tra uomo e donna, allo scol}Odi avviarli verso for– me superiori di estetica e di moralità. LucrANo SAFnRro IL PROGRAMMA QEL PARTITO · La nostra Casa editrice, d'accordo con la Dire– zione del Partìto. e con l'Istituto Studi Socialisti ha provveduto .alla pubblicazione in opuscolo del testo completo del Programma d'azione del P. S: L. I., già apparso nei numeri 4 e 5 di « Critica So– eiale ». L'opuscolo·cons ta di 56 pagine ed è edito fuori serie nella nostra colla.n a al prezzo e,ccezionale di 25 lire. Richiamiamo l'attenzione di tutti i compagni e simpatizzanti sulla. opportunità, anzi sulla. neces– sità, di consultare questo documento, frutto dello studio dei nostri compagni più preparati nei vari campi della._ vita politica, economica.e sociale e ap– provato ufficialmente dal nostro recente Congr~ so, e di diffonderne la conoscenza Per prenotazioni e acquisti rivolgersi in Piazza Diaz 5.

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