Critica Sociale - anno XL - n. 9 - 1 maggio 1948

Cri • t1ca· so eia] e ~ -\ ~- IUVZST A (J,UlND1ClN ALE DEL SOCI ALJSMO Poadate da FILIPPO TURATI In Italia: Anno L.1500 (Abbon. sostenitore L. 3000) Semestre L. 800 Trimestre L.42$ Estero • • 2500 • • • 4000 • • 1300 • • 700 DIREZIONE E AMMINISTR.: Milano, Piazza Dlaz, 5 • Tel. 16.220 • 16.319 c. C. post. per ebbonatl n. 3-8225 • Spedizione In abbonamento posto le: gruppo Il Anno Xl - N. 9 Un numero separato L. 70 Milano, 1 maggio 1948 SOMMARIO Politica ed attualità Primo maggio Dopo le elezioni (U. G. M.) Il P.S.L.l. ai lavoratori italipni :A.I lavoro, compagni/ (GIULIANO PISCHE } La libertà dopo il 18 aprile (Gurno CERONETTI) Spagna e piano Marshall (ROLANDO BALDUCCI) Problemi. aconomici e sociali Piccola proprietà e riforma agraria (GIULIO PIERANGELI) Albori di vita nuova nella prevenzione sanitaria (A. DELDUE} Storia, fi lo~ofia, varietà B' ineluttabile la guerra? (continuaz. e fine) (BENEDIKT KAUTSKY) Considerazioni sul regime democratico parlamentare (conti– nua) (LUIGI PRETI) Fatti e commenti della stampa italiana .ed estera (p. ga e g. p.) Ciò che si stampa, E. VIGORELLI, L'offensiva contro la miseria (G. P.) - Autobiografie di giovani del tempo fàscista, (G. P.) - MICHELE VAINA, 11 crollo di un regime nefasto (P. G.). • Primo maggio Il manifesto del P. S. L. I. ai lavoratori. LAVORATORI! Questo primo maggio si celebra pochi giorni do– po una grande prova elettorale, i cui risultati hanno permesso 'a qualcuno di affermare che la classe la– voratrice ne è uscita sconfitta, soltanto perchè scon– fitti sono stati alcuni partiti politici che da qual– che anno pretendono di monopolizzare la rappre– sentanza degli interessi di tutti i lavoratori. Noi rispondiamo a costoro che, se è vero che oggi notevolmente indebolita ·è la posizione dei lavora– tori, è tuttavia falso che essi siàno battuti." C'è un partilo socialista, il nostro, il quale si asso– cia alle manifestazioni organizzate in questo primo · maggio dalla Confederazione Generale del Lavoro, che non si è straniato dalla realtà .della vita del Paese e che si è posto sul terreno dal quale sarà ancora possibile rintuzzare l'offensiva delle classi privilegiate, difendere strenuamente ali interessi della classe lavoratrice, e creare le premesse di un domani più favorevole, che si realizzerà se voi la– voratori lo vorrete. COMPAGNI LAVORATORI! Guardare indietro e riflettere sugli errori com– chi voglia· trarre dall'esperien- iblio eca Gino Bianco za vissuta gli insegnamenti utili per la futum azio– ne vittoriosa. Ricostituiti, dopo il crollo del fascismo, i liberi 'sin– dacati sotto l'egida dei partili cosiddetti di massa, si delle vita a quell'unità sindacale che tante speran– ze suscitò in voi e che sembrò una delle più ardile conquiste. Ma purtroppo non dovevano tardare le delusioni. L'azione del partito comunista, che, nel– l'assenza di un'azione vigile e operante del partilo socialista, si accaparrava il possesso dei posti più importanti di comando dei sindacali, spezzava sin dall'inizio il patto e snalumva lo spirito che solo avrebbe potuto garantire la vitalità dell'unità sinda– cale, cioè la reale, effettiva indipendenza del sin– dacalo da ogni partito politico, un ordinamento sin– dacale interno schiettamente democratico e una azione sindacale costruttiva. Il sindacato veniva così ad identificarsi con il partilo comiznista, di cui subiva atteggiamenti e pa– role d'ordine contrastanti con l'interesse quotidiano dei lavoratori, che su ben altra base e col! ben al– tra azione dovevano essere difesi. Questa azione demagogica e fuori dalla realtà, contro la quale noi invano sempre protestammo, ol– tre a creare seri pericoli per la stessa unità sinda– cale ha determinato un effettivo. e preoccupante in– debolimento del prestigio della Confederazione Ge– nerale Italiana del Lavoro e della azione sindacale, e un notevole arretramento della classe lavoratrice di fronte alla classe padronale. LAVORATORI! Noi vi invitiamo a riflettere seriamente che non potrà mai essere - strumento efficace di difesa dei vostri interessi un sindacalo assérvito alla politica di un partito. I sindacati debbono fare bénsi la loro politica, cioè la politica del lavoro, e possono volta a volta trovare alleati e sostenitori anche nei parti– ti politici; ma la rinuncia alla indipendenza sinda– cale può portare molto lontano dal terreno sul qua– le gli interessi dei lavoratori possono essere effica– cemente tutelati. Lo dimostra l'atteggiamento dei dirigenti comunisti e fusionisti del(a C.GJ.L., i quali hanno imposto ai sindacati italiani la politica ostile all'E.R.P. E' fuori di ogni dubbio invece che l'interesse dei lavoratori esige di accettare quel piano, pur sotto– ponendolo a un efficace controllo della collettività, · controllo a cui debbono poter partecipare gli stessi lavoratori organizzati. Mercè questo controllo · gli aiuti americani non andranno a fortificare e a con– solidare le posizioni economiche dei ceti privile– giati e parassitari, ma saranno utiliz:ati nell'inte-

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=