Critica Sociale - anno XL - n. 4 - 16 febbraio 1948

Critica / Sociale B:TVlSTA (J__UlNDlcrN A!LE DEL SOCI A'ÀIS'MO P.madatada ll'ILIPPO TURATJ In Italia: Anno L.1500 (Abbon. sostenitore L.3000) Semestre L 800 Trimèstre L. 425 Estero · • • 2500 • • • 4000 • • 1300 • • 700 DIREZ19NE E AMMINISTR.: Milano, Piazza D(az, 5 ■ Tel. 16,220. 16.319 C. C. post. per abbonati n. 3-8225 • Spedizione In abbonamento postale: gruppo Il Anno XL - N. 4 Un numero sep~rato L. 70 Milano, 16 febb~aio 1948 SOMMARIO Politica ed attualità Al ritorno da Napoli (U. G. M.) La Mozione unificata. Unita socialista (GIULIANO PtSCliBL) In memoria del Manifesto del comunisti In mentoria del Manifesto dei Comunisti - Lineamenti di un'e– tica marxista (MAXIMILIEN RuBEL) Dopo cento anni: 1848-1948 '(F. A. RIDLBY) Problemi economici e sociali Politica economica del P.S.L.I. (continua) (DAVIDE C1TTONR) Il nostro programma di azione (continua) (LA CRITICA SOCIALE E L'ISTITUTO STUDI DEL P.S.L.I.) L'insegnamento religioso nelle scuole medie (G1osUE' ~ALIANDI) Sui metodi della poli%ia _(MASSIMO PuNzo) Storia, filosofia, varietà Fatti e comm~nti della stampa italiana ed estera (p. ga. e g. p.) Ciò che si stampa: SAIN'rE BBUVB, Proudhon (G. P.). Al ritorno da~apoli Nei fascicoli scorsi non nascondemmo che al prj– mo ·congresso nazionale del nostro Partito ci av– viavamo non senza qualche ansia. Questa nasceva non tanto da alcune voci dissidenti che si erano le– vate nelle assemblee provinciali da parte di ::i,lcuni-, che spiritualmente non erano mai riusciti ad inqua– drarsi nelle direttive del nostro Partito, quanto dal timore che la difficoltà del1a situazione togliesse a molti la possibilità di un sicuro orientamento, dal– la preoccupazione che, nell'impossibilità di aggan– ciare a qualche punto fisso la loro argomentazione, molti degli oratori annaspassero al Congresso in vuote logomachie, facendoci perdere troppo tempa e rendendoci impossibile di giungere a qualche con– creta conclus"ione. Non vogliamo dire che il Con– gresso sia stato in tutto perfetto e conforme ai no– stri desideri; ma è stato certo superiore alle nostre aspettative, serio, animato da una viva passione e da un senso acuto di responsabilità, conclusivo. Fatta eccezione di quei quattro o cinque giornali che obbediscono al compito di svalutare tutto ciò che noi facciamo, di falsare il significato di ogni nostro atto e parola, di diffamarci, tutti gli altri ibliotecaGino Bianco hanno mostrato di. riconoscere la serietà e concre– tezza dei nostri lavori, nei quali ha palpitato vera– mente l'anima del genuino,~consapevole ideale so- cialista. ' A differenza di quel che era avvenuto a Roma nel Convegno dello scorso settembre, che pure of– frì aspetti veramente notevoli, qui si palesò un de– siderio di arrivare -a conclusioni chiare e concre– te. Gli oratori che si erano iscritti in gran numero sin dalla prima giornata seppero imporsi il sacri– ficio di rinunciare alla parola dopo che i presenta– tori delle mozioni ebbero esposto il loro pensiero e-_ chiarito i rapporti fra le diverse correnti. Resta– rono iscritti soltanto coloro che avevano veramen– te qualcosa da dire, alcuni dei quali dettero un uti– lissimo apporto alla discussione· e al chiarimento delle idee. Anche questa volta il costume democratico, che il nostro Partito ha avuto il merito di alimentare sin dalla prima sua costituzione e che dovrà cer– care di render sempre più efficiente. si è manife– stato in modo evidente, specialmente nell'aperta di– sapprovazione alla proposta ,di alleanze elettorali con altri Partiti prospettata dal compagno Saragat, che pur gode meritatamente di tanto devoto af– fetto da parte di tutti i compagni per la sua altez– za intellettuale e morale e per l'opera sempre inde– fessamente data alla causa del socialismo. Anche questa volta quasi tutto il tempo delle se– dute diurne è stato dedicato a discutere e fissare k generali direttive dell'azione politica del partito. Nelle sedute notturne, una; delle quali si protrasse fin oltre le cinque del mattino, si è fatta un'ampia e minuta discussione intorno al progetto di sta– tuto, che è sta.to finalmente approvato e che spe· riamo dia segno, nell'applicazione che se ne farà, di corrispondere alle esigenze della vita e dello svi– lu,ppo del nostro Partito. Il problema sindacale fu proposto con molta chiarezza di idee dal compa– gno Canini, ma non potè avere lo sviluppo che sa– rebbe stato desiderabile. Sul programma del par– tito, che era stato prepara-to dall'Istituto Studi. non fu possibile neppure iniziare la discussione, che sarà rimandata alle Sezioni; e poichè non sa– rebbe stato ammissibile che il partito si avviasse alla lotta elettorale senza aver formulato, almeno in forma sommaria, il programma per la cui attua– zione intende operare e combattere, è stato vera– mente provvidenziale che in una delle mozioni pre– sentate al Congresso intorno alle direttive politiche

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