Critica Sociale - anno XL - n. 2 - 16 gennaio 1948

, Critica Sòciale B:IVJS7' A (J]JltND1€'-l'N A!LE DEL SOCIA.'IJ,JIS1MO 2oadata da PII;JPPO TURATI In Italia: Anno L.1500 (Abbon. sostenitore L.3000) Semestre L. 800 Trimestre L. 425 Estero • • 2500 • • • 4000 • • 1300 • • 700 DIREZIONE E AMMINISTR.: Milano, Piazza Diaz, 5 ■ Tel. 16.220. 16.319 C. C. post. par abbonati n. 3-8225 • Spedizione In abbonamento postala: gruppo Il Un numero separato L. 70 Milano, 16 gennaio 1948 SOMMARIO Politica ed attualità Costellazioni nuove (U. G. M.) In vista del Congresso del P.S.L.I. (LA CRITICA SoCIAUE) Per l'organizzazione del Congresso (PIETRO BEGHI) Noi e i democristiani (LUIGI PRETI) Il compilo del Congresso (LA C. S. e Lucio LIBEH 1 nN1) La « terza forza » non e la « terza via» 1 (MASSIMO PuNzo e LA CRtT.ICA SocIAL~): - Propongo un piano Saragal (LA C. S. e Ar.oo VALCAHENGHI) Il Congresso comunista (G. P.) Organizzare la Democrazia (UGOBERTO ALFASSIO GnntAJ.DI) Problemi economici e sociali Il lodo De Gasperi sulla mezzadria (continuaz. e fine) (AL– DO PAGANI}. Per una politica estera italiana (LE_?NARDO GATTO_ Ro1~sAnn) Storia, filosofia, varietà Confusione ideolo(Jica e disorientamenlo morale (continua) (J. J. SCHflEIDER). Fatti , e commenti della stampa italiana ed estera (p. ga, g. p. e slicus). Ciò che si stampa: MAENCHEN e NICOLAJEVSKI: Karl Marx (g. p.) - MAflX: Ideologia tedesca (ALFREDO POGGI) - FRANCESCO MAGRI: Controllo operaio e Consigli di azien– da (FAUSTO PAGLIARI). Costellazioni nùove L'avvenimento più not.evole della vita politica italiana in questi giorni è lo sforzo di alcuni grup– pi di cercare orientamenti nuovi e creare nuove coalizioni di forze. Il tentativo che ha suscitato maggior interesse è quello promosso dall'on. Nit– ti d'accordo con l'on. Giannini e con altri qua– h~nquisti rimastigli fedeli, per la costituzione di un gruppo che vorrebbe essere di centro-sinistra, ma che sostanzialmente rappresenterebbe una for– za di risoluta e assoluta conservazione sul terre– no politico e, più ancora, sul terreno economico sociale. I promotori di questo raggruppamento contavano di poter attrarre a sè anche l'on. Bo– nomi ,il quale ha peraltro dichiarato che egli non si sente di dare 'la sua adesione, ritenendo, a quan– to appare dalle sue parole, che occorra ~ener~ f'Onto aelle necessità di rinnovamento più di quanto la coalizione promossa dall'on. Nitti no·,. paia disposta a fare. . (;ontemporaneamente il gruppo di qualunqm: sti che si è distaccato dall'on. Giannini e che si arroga la genuina rappresentanza del pensiero col BibliotecaGino Bianco quale il partito si e originariamente costituito, sul suo organo, che è il « Mattino di Roma» in– sistentemente proclama la necessità di for~are un raggruppamento di destra, il quale non cer– c°flidi dissimulare nè di attenuare il suo program– ma di conservazione. Dichiariamo subito che noi ·sar\'mmo lieti della costituzione di questo grup– po, non solo perchè esso raccoglierebbe vad grup– petti oscillanti a cui darebbe finalmentf' una fi– sionomia precisa, diminuendo in pari tempo il danno di un enorme frazionamento nella vita parlamentare e in tutta 'la vita politica, ma servi– r_ebbe in pari tempo a creare una situazione più nitida in tutto l'agone politico e potrebbe avere una benefica ripercussione anche ·per una più netta delineazione delle altre correnti politiche. La differenza fra le due coalizioni qui sopra accennate è notevole, se anche non c'è fra esse una grande diversità di programmi e di indiriz– zo. L'importanza sta nel fatto che la prima di esse - Yorrebbe collocarsi a sinistra della Demo– crazia Cristiana, sottraendo pertanto a questa u– na parte degli appoggi che essa trova ora ne'lle forze politiche di centro-sinistra e contribuendo in questo modo a determinare uno spostamento a destra dell'azione politica della Democrazia ---Cri– stiana, la quale cercherebbe da quella parte un compenso alla eventuale perdita che potesse su– bire nell'opposto schieramento delle forze po"li– tiche. Invece l'aggruppamento proposto da co– loro che fanno capo a « Il Mattino di Roma», se riuscisse a costituirsi,. cercherebbe di attrarre a sè una parte almeno di quf'lle forze che or::i ap– poggiano la Democrazia Cristiap.a e potrebbe for– se determinare in questa uno spostamento in sen– so opposto a quello sopra indicato. Diciamo « for– se», perchè in realtà riteniamo probabile che la Democrazia Cristiana farebbe. tutti gli sforzi per non perdere l'appoggio, deUe forze di destra che ora la seguono e la sorreggono. Non bisogna poi dimenticare che quel partito è oggi strettamente legato alla politica vaticana, la; quale, se anche ha accettato il sovvertimento delle istituzioni mo– narchiche e non farà nulla per indebolire la i.'e– pubblica, farà tuttavia quanto è possibile perchè questa compia un'opera di conservazione in tutti i campi. rinunziando agli sviluppi di quei princi– pi che sono stati annunciati in termini -vaghi in alcuni articoli della Costituzione e impedenc1o il prevalere di quelle fòr~e che mirano a u_na so– stanziale modificazione di rapporti nella vita po– litica e sociale.

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