Critica Sociale - anno XXXIX - n. 24 - 16 dicembre 1947

CRITICA SOCIALE 477 Motivo di carattere internazionale: il Partito Labu– rista inglese, a differ·enza degli altri ,partiti socialisti democratici continentali, h<!, come _Partito di Governo, una responsabilità· che gli deriva dalla tutela degli interessi strettamente inglesi. Il Partito Laburisti! deve così risolvere problemi di carattere statale, tra cui, in primissima linea, i rapporti con gli stati orientali. ·Non è azzardato quindi affermare che il Partito Laburista è interessato ai problemi internazionali forsé più dal punto di vi– sta inglese che dal punto della solidarietà socialista. come deve essere - (e come fu a esempio superp Internazionale) in funzione di organismo superpartitico con uno statuto suo proprio, con una disciplina libe– .ramente accettata dai « soci»,· con un indirizzo politico chiaro e ben preciso, è evidente che non può oggi risorgere. Motivo di carattere interno:. se è vero che i socia– listi inglesi - salvo le eccezioni tipo Zilliacus - si dichiarano apertamente ostili al bolscevismo, è al– trettanto vero che essi, a differenza dei partiti socia– listi belga, austriaco e francese, ad esempio, non de– vono lottare « per la vita e per la morte» (come ebbe a scrivere recentemente Abramovitch il noto socia– lista rivoluzionario rùsso emigrato in America) con- tro il P. C. ·- In Inghilterra, infatti, la totalitìi ·della classe lavo– ratrice è stretta attorno ai laburisti. Il P. C. è ur1a entità trascurabile, non ha alcuna influenza sui la– voratori e per di più, è in .netto regresso, come lo hanno dimostrato le ultime .elezioni amministrative. ·I laburistì, a differenza dunque degti altri socia– listi democratici non hanno fatto l'esperienza del co~ munismo sulla loro 1 peUe. Lo stesso gravissimo avvenimento del Cominform, non ha soverchiamente scosso i laburisti. Essi hanno reagito all'interno del Partito ina, sul piapo della po– litica estera, preferiscono fare delle concessioni ad avversari ancora lontani. E' il « Foreing Ofiìçe » che ha la heglio sul « partito », è sempre esso che riprende la tattica di Monaco con– sistente nel cedere 'all'avversario che avanza, l'offa generosa di un paese dietro l'altro (attualmente Ro– mania, Bulgaria, poi sarà il turno di tutti' gli altri Stati del Centro Europa). Quando essi avranno aperto_ gli occhi sull'avvètsario, potrebbe darsi che fosse troppo tardi. · I laburisti cercano di giustificarsi dicendo: bisogna a:iutare il più possibile i partiti socialisti orientali nel– la loro lotta ·coi comunisti, e non comprometterli con una politica.anti-bolscevica7.l cui contraccolpo sarebbe fatale per i ·partiti socialisti della zona ·orientale. Sarebbe però fare· un torto alla sensibilità e all'in– telligenza dei laburisti pensare che essi credano ve– ramente alla bontà di questa politica. Essi sanno be– nissimo che i partiti socialisti orientali non hanno ~iù alcuna « chance » di vivere se non al completo servizio dei P. C. locali, - questo fino quando la Russia lo riterrà opportuno -, dopo di. che· essi sa– ranno fatalmente liquidati con un'azione·« spontanea » o «'forzata». Affe1,mare dunque - come fanno gli inglesi, o come fa Basso senza credervi - che rinviare la costituzione dell'Internazionale Socialista ·significa creare le· con– dizioni per ·una migliore . comprensione dei due tipf di socialismo. - occidentale e orientale - è, più che un errore una spudorata menzogna. Vi sono i fatti che parlano: nello spazio di tempo intercorso tra le due conferenze di Zurigo e Anversa, un partito, quello romeno, è scomparso, quello bulgaro è in via di l!– quidazione, mentre i partiti polacco e ungherese vi– vono una vita grama e malsicura.. · Ritardare la ricostituzione dell'Internazionale si– gnifica invece permettere alla Russia di dis_t~ggere cl:>nipletamente il socialismo nella . zona sotto 11- suo controllo diretto e indiretto. · In queste condizioni, i partiti soc'ialisti orien_taH, salvo l'eccezione cecoslovacca ·(e questo vale anche per il partito fusionista· nostrano), non possono essere dei compagni di viaggio dei socialisti occidenta_li. L~ loro preoccupazione è _solo quella di svuotare di ogm potere l'attuale ufficio di collegamento, e di sabotare con ·tutte le loro forze 1'1Iiternazionale Socialista. ·La ricòsiituzione dell'lntel.'Iiaz~onale dipende e con– tinuerà a dipendere dunque sin che nell'attuale ufficio dt collegamento saranno pr'i!.sènti i· P._S. orientali e occidentali (cioè il soçialismo libero. e 9uello feudato · ai comùbismo), dagli sviluppi · della situa~i~ne mon: diale e per nulla dalla· ·volont;ì. ,e ..fe~e socialista degli afftliati. Una Internazionale soCJahsta concepita - ibliotecaG1 · o ~1anco Un organismo di questo tipo sarebbe un « calderone confusionista», che riprodurrebbe, sulla scala inter-. nazionale, gli inconvenie:nti' che si sono ripetuti (vedi vecchio P.S.I.U.P.) e si ripetono in quei partiti' in cui L'agricoltura, se aiutata da una produzione itn.erna e da n9n vi è identità ideologica e possibilità di una univoca azione politica. Ora, se come è facilmente prevedibile, non sarà possibile un accostamento fra i socialisti democratici e i fusionisti, l'Internazionalé socialista rimarrà un sogno. Il giorno e non pensiamo sia molto lontano - che i paesi orientali saranno completamente control– lati dalla Russia e per conseguenza i partiti socialisti di quei paesi liquidati (purtroppo!) il problema pre- senterà minor difficoltà. · Ma allora l'Internazionale nascerà come organismo e solò_come organismo dei partiti socialisti occidentali. I P. S. di questi paesi cesseranno di essere - a~che per gli inglesi - un ponte impossibile fra Occidente e 'Oriente, ma uniti, lotteranno per la costruzione di una società socialista, contro il capitalismo americano e contro il bolscevismo russo. Solo allora Finternazio– nale, fi:talmente pberata da ogni equivoco, potrà sor- gere, vivere e agire. GrovANNJPrn1 La lotta per la Germania Sia che la conferenza di Londra dei quattro Grandi ar– rirvi ad un esito positi,vo, e cioè ad un avvio al trattato di pace con la Germania. ed· alla ricostruzione della sua unbtà politica ed economica, sia che si conchiuda con un « niente ' di fatto» (possibilità alla quale -i-1mondo si ~ già assuefatto ·dopo Mòsça), è evidente che queste· ,settimane sono « cari– che di destino» per quella nazione, per l'Europa; per il mondo. A Londra la partit';i. è grossa. Le ragioni per cui la pace tedesca appare una neces-sità mondiale sono fami. liar~ a tutti; ma, se non vr si giunge, vorrà dire la guerra?. No, ma la guerra fredda sì, senza perciò che s1 rompano le relazioni tra gli, alleati e· non senza nuoviì tentativi di arrivare ·alla pace. Le o.ondizioni aJtuali della Gmnania. Il quadro non sarebbe allegro. La Germania resterebbe dunque divisa, come oggi, -in due parti·: all'est, economia totalmente nella mano fer,rea di un governo poli,tico che è un trust economico-finanziario al tempo stesso, governo ed eçonomia dominate alla loro volta completamente dalla volontà e dai bisogni della Russia, con tutte 1 e conse– guenze faci.lmente immaginabili derivanti da un regime di pohzia, senza garanzie demoératiche e cioè con un imma,~ cabile eternarnarsi di campi di concentramento, di rapi– menti di a,vversari politici e di• scompa-nsa di questi (dichi,a.. razion~ di Schumaçher a Stoccolma,, 7 Novembre 1947), col contorno di processi e -persecuzioni che d son noti dalla cronaca recente dei paesi balcanid e centro-europei. Dal– l'altra, ammesso che gh alleati ocçidental,i si accordino fra loro, una federazione di Stati o «paesi», una nuova capi– tale, una economia prudentemente «diretta.», con tendenza verso la libera economia di mercato, sul qual cammino spingono, e più spingeranno, gli Stati. Uni-t~ che avranno la maggior voce in capitolo ed ai quali- sarà storicamente necessario si accodino Inghil terrà e_Françia. Un modesto benessere, ·modesto pe•rchè il patrimonio nazionale tede– sco s, è ridotto al 5d%, e libertà politiche gara,n6te. Se riusciranno gli alleati a metter insieme una tal co– struzione politico-economica, il tempo lavorerà per loro e per· la ri,unione del due monconi in cui rester-ebbè diviso il paese. Ma tale opera, se non è imp~ssibile, nqn è facile. C'è una mentalità da cambiare. Lasciamo andare la teoria della .vendetta patrocinata da Morgemhau a Potsdam e speriamo non abbia valore a,nche se i Francesi téndan<;>_ a mantenerla, ma a vedere quanto hanno tardato a capue che o si lasciavano i. Tedeschi produrr.e ed esportare per pagarsi· gli alimenti 'èd il resto, o 'bisogna,va mantener!:, vien fatto di dubitarne. Co:mull'(jue,da: pochi mesi si è an– nunciato i:he si è cambiato strada e vediamo le difficbltà effettive.

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