Critica Sociale - anno XXXIX - n. 23 - 1 dicembre 1947

450 CRITICA SOCIALE ------------- rativa che in forme parzialmente diverse propu- ' F . E' '1 gnano Stati Uniti, Ingh.lterra, 'rancia. quest u ~ tima che naturalmente sente magg10re spavento d1 un rifiorire della potenza econom:ca e pol(tica dell~ Germania, la quale, in ragione stessa degli _ostacoli, forse insormontabili, che troverebbe ad Onente, se volesse cioè aggredire la Russia, ~arebbe !ratta a cercare invece accordi con la Russia e a nvolgere le congiunte loro forze di ag~ressione verso _Occ!– dente e ad invadere di primo impeto la Francia. fi– no all'Atlantico, per impedire che essa divenga quar– tiere delle milizie anglo-americane e trampolino di slancio per loro verso l'Oriente. Questa è la forma in cui la questione ?ella Ger– mania si presentii ora alla Conferenza d1 Londra, dove evidentemente le potenze occidentali persiste– ranno nel sostenere una organizzazione decentrata della Germania per poter mantenere sotto la loro vigilanza le regioni occidentali e meridionali di essa e impedire che anche in queste si compia la peF1e– trazione russa e si estenda quell'opera di bo,lsceviz– zazione, già in atto nelle reg:oni orientali, per mez– zo della quale, esse pensano, la Russia potrebbe, con l'aiuto delle potenze satelliti, della Polonia e del!~. Jugoslavia in ispecie, minacciare la sicurezza di tut~ ta l'Europa. La stampa anglo-americana denuncia anzi a tal proposito il fatto· che la Russia avrebbe trattenuto nelle sue mani due milioni di soldati te– deschi e prelevato, portandoli in Russia, numerosi ufficiali tedeschi che gli anglo-americani avevano liberati e lasciati uscire dalla loro zona di occupa– zione; e veggon~ in questi fatti il proposito russo di creare un esercito tedesco bolscevizzato, analo– gamente a quanto si dÌce abbia fatto in Corea, do 0 ve avrebbe già organizzato un esercito di cento– mila uomini che. pottebbe, nell'eventualtià di una guerra, servire ad invadere la Cina. con l'aiuto del– le forze comuniste cinesi, ~ a creare anche sul Pa– cifico una salda posizione contro i possibili nemici di domani. . · Dal canto suq la ·stampa sovietica accusa .Fran– cia, Inghilterra, America di volern lo smembramen– to della Germania, non solo per gli interessi politici dei rispettivi paesi, ma anche per inleressi economi– ci di loro gruppi capitalistici: ·accusa che (a parte il fatto che non è stata sin qui precisata e docu– mentata) non ·si intende con quale autorità possa essere mossa dalla Russia, che vuole bensì l'unità politica, non però l'unità economica deHa Germa– nia, per non dover 'rinunciare ai privilegi che si è già costituiti nella sua zona d'occupazione. Anche per la pace con la Germania quindi, come per quella còn l'Italia, le condizioni saranno redatte non secondo norme di diritto e di gi_ustizia-interna– zionale, non con la preoccupazione di creare uno stato di cose che assi.curi nel miglior modo la pace, , e di inserire la capacità lavorativa del popolo tede– s·co in un quadro a,rmonico della vita e delle. attia vità dei. popoli, ma come un compromesso tra gli opposti in'teressi e à~pirazioni dégli Stati egemoni– ci, senza nessun rispetto degli altrui diritti e delle -legittime esigenze di una umanità stanca di mas– sacri. Per l'Italia questo compromesso, bene o ma– le, è stato raggiunto. Potrà essere raggiunto anche nei riguardi della 'Germania?· E· se non fosse possi– bile, quali prospettive di pericoli potrebbero affac– ciarsi? Quanto tempo potrebbe ancora passare sen~ za che un nuovo coqflitto sLabbatta sul momdo? U. G. M. BibliotecaGino Bianco Anversa . Me111lra mfi(IJmO in, macchina, si apre ad A,nve1•,sa il nuovo Convegno de,i Partiti So,cialisM e'uropei, ~I quaRe do.vJ'à occuparsi anché deUa situazione socia– nista in Itcn.'ia. Certo, non poss,iamo aspettarci che ,,i,eo,nòscan,o Ja legittimità de'lla nosfra e:.siisteinza · e il genuino ca:rattert: so.cialJsta dèl nostro, part,·,to (e di esso solo in Italia) il P. S. polacco e que,l,l'o degbi a·:tri Paesf orientala infeudabi a Mosca, la cui azione si svo•lge sotto il seg,no de// documen/.o di B-ialyslock. FO"rse potrà 1•enders,i conto che noi soli rappresen– tiamo effelf;ivamente il socia.\ismo ne.f n,ostl'O Paese que,l parl,to so,cialtista d,emocralico ch,e in Cecoslo– vacchia ha recenteme,n1e ,z•ivendicato la propria au• lonomia e slÌ propo·ne di resistere ad o,qni estraneo .tental'ivo di snatwra,re la· sua fisionom1'a. e funzione. Ma soprattuNo vorrremmo sperare che nO'n ripete$– se1ro l'e1·rore e il. tmdimento di Zurigo quei pa,•tiM .~ocia'ln-stidell'Europa o.ccidenfafe, che fù si lascia,. rono guid,are da un deteriore spinit'o dip,/omatico e cre,d'eftero di avvrincere più slrettame.nte· a~ ceppo co• mun~ dell'ideaUtà e deJl'azio,nie socii'alisfta z".J P. S. /., col darg,M la soddisfa:l!ii:me di infdgg,er l'ostra,ciismo a noi e di delerrare ad esso solo la rap:presentanza del socialismo democraiico in Itaiia. Con quale ,risu,llato, essi p@ssonio vedene. o•rlll,non spio perchè -il P.S..I. appare sempre più strettamente 1J1.incofotoalle ldire,tfive poNtiche comuniste an,che riel/la propaganda diretta a s,ol'ed-itare r'op-era dei so• cialisti in Pmncza ,e• dei l,a:borristin lnghi'lterlI'a e ad impedire che· s<,l' sappia e s,i valuti serenamente que,Ilo che fanno i compagni oos,tr,i nei Paes,i scandinavi, ma anche perchè al P.S.I. la delib'erazio.nle' di Zurigo ~ha dato nuovo in'cUam:ento a cqca;r d!l'screditare e a .colpi'l'e con le più spre·gevoU calunniie il nostro par– Uto che rappresenta runica speranza dli pensiero e di ~zione sociarista 1ln questo n,ostro, Paese, dàlla sua posizione geografica • des.ti.na- toad esseire l'avamposto per la ,difesa detta genuina t-radizione del pensiero sociarista co,n/1rola contraf{azfo.n,e bo,lsidevica. E mentre speniamo che fodegne p11eoccupazio111i di bassa d,ip~omazia ·non, abb-iano ~ ispirare !'@pera del Convegno di Anv•e·rsa nei -nostri r-'guardi, .con tutto l'animo au,qwriamo che voeri convinte e appassfonate s.f levino in. esso per reC'lamare la pronta ,nicosUtu– 'Zlione·delira lnterna:donrtle Sooialvs,ta. LA CRITICA SOCIALE éol titolo LA NOSTRA VIA abbiamo pubblicato .il testo del discorso del com– pagno SARAGAT che raccolse l'unanime adesione al nostro convegno dello scorso settembre e portò alla fusione delle due mozioni presentate. Il di– scorso ha quindi importanza capitale come enun– ciazione del pensiero e· direttiva dell'azione del nostro partito. Nessun compagno deve quindi e1> serne privo. Prezzo L. 50; sconto del 15% a chi ne chieda al– m~no 5 copie.

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