Critica Sociale - anno XXXIX - n. 23 - 1 dicembre 1947

Critièa Socìal e RIVIST~ Q.1J1NDICINA'LE DEL SOCIALISMO P.oudata da FILIPPO TURATI ~n Italia:. Anno l. 1500 (Abbon. soste~itore L.3000) Semestre L. 800, Tri~estre L.425 stero • • 2500 • • - • 4000 • • 1300 • • 700 DIREZIONE E AMMINISTR.: Milano, Piazza Diaz, 5. Tel. 16.220. 16.319 - c. C. pesi. per abbonati n. _3·8225 • Speollzlene In abbenamento postale: gruppo 11 Anno XXXIX• N. 23 l!ln nu_mero s~parato L. 70 Mil!lnO, 1 dic~mbre -1947 SOMMARIO Politica ed attualità' ll clima del'la Ccmferenza ·di Londra (U. G. M,)- ,4Ìwersa (~ICA So~ALE) · De.i. constgl~stione e di altre cose (OBSERVil!R) Ci,i,sf e nuouo go-~erno in Francba (Pmoo G~)– Due fronti (ALADINO) /Uiifo e ì sette saut (CAIU,Q SAllTF.SCHil) Probh,mi economici e sociali Soc!alrismo e celì medi (fine) (GIULIANO PISCHEL) lntztatiua prtuata o piwn,iftca:<vone? (-continua) (CORRADO BAR- BAGALLO) 'I> Storia, filosofia, varietà Dall'uto,p<a socialista ali'impero totalitll!l'to (continua) (RA- PHAEL R. A.llRAMOVITCH) , L'ebraismo: probl""1la sociale ed et-emento ctui:e (LEO;NA:IU>O CoEN) E' posslbine una nostra potttca este,ra? (continua) (GUIDO (CERONE'fl'I) Fatti e commeaùi deli,q, Slampa tta.itana ed estera (p. ga. " g. p.) Cib che si stampa: GAETANO SALVEMINI, La rivoluzione flran,. - cese. (g. p.) - , FILIPPO BUONARROTI, - CongllUra per l'ugua. gllanza o di Babeuf (FEDERICO BARRESI) -_ ALBERTO CA– BACCIOLO, Teres•o Oliue~d (U. A. GRnÌÀLDI), Il clima della Confere_nza di Londra Le scambievoli accuse lanciatesi nelle ultime setti– mane tra Russia e Stati Uniti, e non per mezzo degli organi della stampa, ma per la bocca dei più diretti responsabili della politica estera dei due paesi, non sono state certo un promettente prodromo della Con• ferenza che si .è aperta a Londra il 25 novembre. Vero è che su alcune questioni preliminari si è rag– giunto un accordo più rapido del previsto; ma lo sforzo di concede.re da una parte e dall'altra quan– to era possibile, senza pregiudizio delle future ri– soluzioni, deriva probabilmente dal proposito e dal– l'interesse di riservare per le questioni sostanziali tutta la capacità di assalto e di difesa. Anche il preannuncio di un possibile prossimo incontro tra Stalin e Truman non basta a dissipare la nebbia di malumori e di sospetti e a far sperare in una lieta ed efficiente conclusione della conferenza di Londra. Il problema che si deve discutere è il problema centrale fondamentale della pace europea. Se esso non vi~n risolto convenientemente,,, anche le altre soluzioni raggiunte non stanno in piedi, non dànno B1blicrtecaGino Bianco nessuna garanzia di stabilità; se esso iNvece viene pr?vvidenzialmente risolto con un adeguato ricono– sc1mento di tutti i legittimi interessi allora vera– ment_e si può aver speranza che l'Eur~pa e il mon– do nescano ~ gqdere alc11ni anni di tranquillità o– perosa è a nsorgere. - Il programma di ·quei popoli eh.e non ha1mo am– bizioni di grandezza, ma desiderano solo di pot-er l~vo,rare e vivere in pace, è clie la Germania possa nprendere la sua attività produttiva•, ma in forme e c,on gar?-~z(e le quali esclu.dano ogni pericolo che quell:1;att1v1ta sua e la /orza ~conomica e po,lj.J:ica che con essa la Germama potra_ recuperare nMi le servano per minacciare la pace e compiere aggres– sioni ai danni degli altri paesi, particolarmente dei vicini. Russia_ e Francia sono i due paesi che in pas– sato potevano nutrire ·sospetti più gravi. La Russia è_pn immenso t~rritorio eh.~ produce ogni sorta df r_1cchez_ze naturali, dai cereali al ca_rbone e al petro– ho, -e in passato si offriva come ricco mercato di -rifornimento di rmaterie prime e mercato di consu~ ,mo di notevoli quantità di manufatti prodotti dal– l'industria straniera, specialmente germanica, oltre– chè come un ampio sbocco all'esuberanza della po– polazione tedesca. Oggi però .essa ha creato e va svi– luppando sempre più un gigantesco apparato indu-,– striale, con. cui tende a trasformare entro i suoi con– fini la massima parte delle materie prime, di cui il crescente sviluppo dell'industria mineraria t~nde ad aumentare continuamente la produzione; J per questa via cerca di raggiungere una compiuta indi- :pendenza economica (autarchia) e certamente im– portei;à in misura sempre più ristretta i _prodotti d_ell'industria straniera, se, anche destini alla pro– duzione bellica una parte notevole del suo· apparato industriale. · In altro momento questa condizione avrebbe più attivamente eh.e mai stimolato la Germania ad inva– dere il territorio russo per impadronirsi delle sue ricchezze e delle sue vaste regioni, pronte ad acco– gliere numerose schiere di nuovi abitatori; ma, a parte lo stato in cui è ridotta ora la Germania, oggi la Russia ha un apparato militare che ha dimostra– to tale capacità difensiva e offensiva da scoraggia– re qualsiasi proposito di aggressione da parte di al– tre potenze, tanto più che l'aggressore dovrebbe giun– gere vittorioso; e con forze quasi intatte, firi nel cuore della Siberia, per èolpire in maniera mortale la capacità di resistenza della Russia. Per questa, quindi, una Germania risorta no·n·i:ap– presenterebbe più un effettivo imminente periw– lo; e si capisce che essa non tema di restituire alla Germania l'unità politica e la propugni anzi con– tro la tesi di una costituzione decentrata e fede- I

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