Critica Sociale - anno XXXIX - n. 14 - 16 luglio 1947

264 CRITICA; SOCIALE diali ,non possono. permettere il mantenimento di altro siste– ma che sottragga al . loro campo di lspansione qna grande· ·parte della sup~rtic:e del globo». Dei due "opposti b'.occbl vengono ana:izzati il potenziale economico e produt:.ivo, il potenziale umano, i metodi di espansione, le direttive di mar– cia-. Ad essi si può contrapporrei soltanto un terzo blocco eu– ,ropeo, di cui v,iene vagliata reaUsti,camente la ,possibilità di esistenza, affermando che ~ soltanto l'Europa, a condizione che essa sia federata su una base socialista, può &vo'gere que– Sto ruolo mediatore di fronte alla polarizzazione agli estr.fu.i e cercBre di condurre i due avversari ve.,rso una. -nuova for– ma di civiltà umana »: Di essa vengono pro-spdtau' qui i pro– grammi, i mezzi cd i fini (% la democrazia politica deve di– ventare una ve·rn democrazia socia e: tutte le forze della pr.o– duzione e del consumo devorio esser; dire:te e controllate dalla base, cosl come i piani e le loro attuaz]oni »), rilevando che da un lata le realizzazioni socialiste distingueranno l'Europa dal capitalismo am,ricano, dall'a:tro l'esercizio de:Je libertà fond8menta~i distinguerà l'Europ·a dal totalitaris!Ilo sovietico. Riaffermando che da!la ·federazione europea dipendono in mi. sura essenz'.aie l'opera e }'avv.nire· 5.!el socia:ismo, lo studio ana:izza, le deficenze che banno s~no·ra impedi!o ai vaTi partiti socialisti di assumersi concretan1ente il compito de!la · for– mazionJ degÌi Stati Uniti Socialisti d'Europa « egualmente Ion~ tani dalla democrazia .Jib:rale come dalla pseudo-democrazia sla!iòiana ». p. g111. e g. p,. Ciò che si sta~pa ARTHUR KoESTLl!a, Ladri nella notte.. Mondadori Ed. _ pp, 427 L. 450. Come già in altre sue opere, in qµes!a che è- per vari Jati la Sua pi-tr matura, il Ko2stler traduce in romanzo una delle_.... più attuali situaz~oni po.litic·o-sociali: Questa v_olta è il problema pa:estinese, con le sue riper– cussoioni nella po:it:ca inter~aziona'.e, con le su.e ,conseguenze e cau~e umane e psicologich~: lotta tra Arabi ed Eb1tei, at– teggiamento inglese, terrorismo ebraiço ecc~ Questi ele!D..,enti .confluiscono nella narrazione dove si fondono intorno ad un nucleo principale: .18. vita dÌ una c0lonia colL.ttiva ebraica, con quel t~nto di socialismo pionieristico e patriarcale ,che in essa è possibi\e, e con il fermento di idee, di contrasti, di sofferenzJ di uomini, . .Ja cui vita è stata una continua fuga dalle persecuzioni, la ,cui anima è carica di « cose da dimen~ ticare » per rinascere a nuova vita. I:.a tesi dee a urgente ne– c:ssità de-l'i:nmigrazione in Palesfi.na trova cosi, in questa analisi lucida e spietata ed in gran parte obiettiva, UD ef– ficace appoggio, In questo sfondo di vita si innesta la vi– cenda del protagonista (se cosi si può chiamarlo) giovane intellettuale, il quale viene condolto, attraverso le nuove ama– rezze, l'ostilità araba, l'equivocà politica inglese di prima della guerra, ad unirsi ,ai ·terroristi ebraici, spinto anche - çd è qu~sta una giustificazione morale e, più propriamente, ro– mantica - dall'uccisione, da parte degli Arabi, di una gi0- vane donna .che egli amava. Va notato che Koestler imposta Il racconto rappresentando sitnazioni e fatti nell'interpretazione che ne dànno ,i perso. naggi, più_ che nel •racconto diretto. Per qu~sto, forse, i suoi personaggi sono ragionati più che s:ntiti! Tueavia il ragio– namento non è mai (e qui va posto il problema critico sul– l'autore) solo arida riflessione, ma si mischia di passione, ·che rimane bensl pa~sione dell'autore per il suo à.rgomcnto e Don si .estrinseca ed oggettiva ,co!Ilp:utamente nel personag– gio (che pertanto ne ricava uila certa discontinuità), ma non è per questo meno ·viva, E soprattutto è pronta ad atteggiarsi e ad e~primersi in un linguaggio solitamente scarni.to , ma a volte sfaviJ!ante di immagini, che è il pregio .maggiore di questo singolarissimo s.crittor,e. Un ,cenno merita la traduzione di Giorgio Monicelli, · che ha ,saputo rendere nel modo migliore la scrittura lucida e nervosa del suo autore. PIERO GALLARDO EBNiESTO O.RREI, La questione ebraica ~ 1!..e Edizioni del La .. voro, Roma; pp. 252, L, 350. Sullo stesso argo!Ilento de.lJa precedente, è questa .un'opera del tutto divers•a. Là .era ii' romanzo della sofferenza ebraica Sentita, non ,senza ·un vivp senso di autocritica,. direttamente; Bjblioteca Gino Bianco qui_ è una trattazìpne scientifica, stor!co-glui-ldica, del proble.. ma: Libro co:to, questo, duhque, e sereno, ma pe11vaso di alta idealità, di aspirazione alla giustizia tra i popoli · e, . sopra:tutto, a'.la giustizia per gli oppressi. Id .alltà che, nel 1942, quaµdo li l'.bro . fu pubblicato In prima edizione a Roma (questa seconda edizione è notevo'.mente ampliata) fu anche atto di coraggio. La storia delle persecuzioni contro gli Ebr:i, dalia con• quista romana ·a1 tempi recenti, e purtroppo non ancora fl, nite, trova in questo !libro un'analisi chiara e do,cumen!ata che ne mostra l'irrazìoIJ,a!ità e conduce naturalm:nte l'autore a spiegare le fond&te ragioni per cui giust:zla vuole che gli Ebrei abbiano un loro Stato. In verità, come- scrive l'autore, ~ la condotta di• rrpulsa, di iso~amen!o, di restrizioni· P, di costrizioni· contro gli Ebrei riesce in realtà ad alimentare la questione ebraica e· nella specie a determinare n:I gruppi ebrei atteggiamenti o abitudini di contrasto sociale: donde deve r'.tenersi che è l'an!lsemltismo quello che di per sè co– stituisce una larga co:tura di semitismo nella sua accezione di particolarismo soc:a!e: .. ». Contro questi Jnali non v'è, c01ne è stato ed è In tutti i paesi civili e veramente democra!ìcl, che l'annullamento di ogni dist:nzione. Ma perchè questo abbia un fon-da:nento- ed una garanzia giuridica, ,lo Stato ebraico è necessario. Questa tesi può ben essere so'.toscritta da quanti ha_nno. f,ede nella libertà e vogliono che·. essa sia gai-antlta. • Unico appunto cbe si può muovere al libro è queli<> di · non tenere in conto sufficiente il lato economico, non meno fondamentale - nella storia delle persecuzioni, fino alle re– .centl - delle prevenzioni razziali o rel:giose (1), e per Il quale la soluzione sionist,i ,si presenta bensl nec(ssaria, ma non •sufficiente a risolvere iJ doloroso problema.: P. G. (1) Si veda ·a quest 0 proposito il libro di Abram Léon, Sur une conc'eption materialiste de la question- juiv.e, ·Ed. Plon– niers, Parigi. Pubblicazioni ricevute in dono Jo~EPH E .. DAVIES: Missione u Mosca. MIiano, Mondadori; pp. 650, L. 350~ JoHN MAYNARD: Russia in evoluzione.:. Milano, Mondadori; pp. 335, L, 4_50. Co1ùuoo BARBAGABLO: La Russia ·comunistai! Napoli, Mario Fio– rentino; pp. 324, L, 4-oQ. J. D. L1'l"TLEPAGE e DEM•A.RBE BBss: Alla ricer.ca dell'oro sov.iL tico. Milano, -Garzanti; pp, 263, L. 250. GIORGIO ZUNINI: An.lmali e ttwno visti da uno psicologo. Ml– l~no, Vita e Pensiero; pp. 290, L. 300, ANTONIO LUCARELLI: Carlo Cafiero (saggio di una storia do– cumentata del Soeialismo)! Trani, Vecchi e C. Editori; pp. 215, L, 200 .. LUIGI DAL PA.NE : In memoria di Carlo Cafiero: Ravenna, S.T.E-R., pp. 24, s,i.d.p, GIACINTO Cl\EMONESI: Voci e moniti della vecchia Italia. Cre– mona, « Cremona Nuova», pp. 248, L, 200. Gorno QUAZZA: Origini e saspet'.i drt!fa crisi co~temporanea. Torino, Orma, Ji'P• 142, L, 15.0. A. BALLOTI'A: L'esercizio spirituale. Piacen~a, pp. 58, I A. Del Maino, CESARE DA:MI: Economia collettivista· ed economia tndivtduai. lis~a. T.orino, Einaudi; pp. 418, s.i.d:P: ANNIBALE PASTORE: La filosofia di Lenin. Milano, Ed. Gio- • vanni Bolla; pp. 236, L. 300. - · ALESSANDROLEVI : Ricordi qei fratelli Rosselli. Firenze; La · Nuova Italia <lditrice; pp, 219, L, 500. WILLIAM BEVERIDGE: Du travail pour tous dans une .societé libre (Full emp!oyment in a Free Society), Paris, Ed. Domat Montchreslien_; pp. 460, fr. 400, Direttore: UGO GUIDO MONDOLFO Redattore respons. : ANTONIO GREPPI Autorizz.: Allied Publications B. C, N. 288 .. 10.3-1945 Tipografia Pinelll _ Milano _ Via Farneti 8

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