Critica Sociale - anno XXXIX - n. 5 - 1 marzo 1947

~88:___ __:___ __:_-'-~---=C-=-R~IT_I_C_A_SO_C_I_A_L_E_ 1 __ ________ ___ _ _ correnza straniera. La ,lungw. -disoccupazione dei minatori in– glesi non è certamente u.na pagina gloriosa ~el_la storia eco– noo:ùca inglese. Queste le ragioni per le quah 11 governo .la– hur sta fissò co:nr. primo puuto nel suo progrnmm~ la nazio– nalizzazione delle rniniere. Ma, disgraziatamente 11 trapasso delle miniere allo Stato si protr~sse fi.no al genn'aio di que– st'anno, senza colpa del governo britannico! Per quanto concerne i-1 secondo punto risulta da quanto detto ,chè l'aumento ~ 4 della. quantltà d1 merce disponibile '1!e– d.1ante ~~mento della prod.,zione ii.on era, durante il primo me'zz'anno della sua carica, in dominio del governo laburista. Le r:.serve potevan..o essere aumentate ·dunqu'e solo .mediante rispar.ll }i. Ma ~uesti rispau-ni erano poss:bili ·solo_ mediante li mantenimento delle limitazioni del periodo bell1c9 >. Quel che ·appare da queste righe, ed anche da altri articoli seri (per esemp.o quello di E:ni.lio Cec<.hi sul Col'r.e!·~ ~~~lla Sera, che pure non è certo fllolabu,lsta) è questo: che se una colpa per questa crisi c'~, essa non deve essere i;nputata alla • nazionalizzaz:one; cosa che gli Inglesi sono •stati J. primi a cap·re, cosl cr,ne hanno capito che essi possono rii":nediare 5enza bisogno degli• aii1tl che l'America aveva offerti (come crive Volksrecht del 15 febbraio). Anche di questo impegno occor11e dar atto al Governo laburista, che, evidentemente, ,sa di poterlo p:iantenere, IL TRATTATO DI PACE. Tra i cà'.Ilmenti al nostro ed agli altri trattati. di pace, fl più interessahte, per la decisione che mostra nel criticarlo, decisione anche maggiormente aVvaloruta dalla personalità del_ l'autore, è quel!o di. James Byrnes, il cui art:colo è riprodotto dal Corriere d'Informazione del 13/14 febbraio, ed è commen– tato; tra. gl'.L altri, dal Journal dei Genéve del . 21 febbraio. Dopo aver aspramente Criticato 11 modo e lo spirito in. cui i trattati furono redatti; Byrnes sèri1ve per I quanto riguarda l'Italia: « Assistiamo allo spettacolo di un'Italia, affranta e dibattentesi ·fra mille ·difficoltà, che pone una firma abbru– nando le band~ere. Tutti riconoscono che essa fu vittima di una. fazione, che il -suo popolo è ,proteso :in uno sforzo s~ vrur.nano per non pfeci'pitare nell'abisso; ma intanto essa per– de territoFi vitali e nessuno se ne prèoccupa. Siamo certi che l'Italia saprà <1uperare l'attuate momento e riprendere presto Il posto che le compete fra le grandi Nazibni. Per questo è necessario che gli Italiani si uniscano concÒrdi nel lavorO e nella ricostruzione e diano a·ncora un'ennesk:na prova delle loro capacità. , Auguriamoci sincer·amente che ·!'esperienza .receqte guidi co– loro ,che dovranno preparare i nuovi tratt8ti senz: 8 ammentare le possibilità di discordie e i pericoli che già -1ncombo1.10 ml– naccjosamente sull'orizzonte. Riteniamo. sia nècessario perve- . nlre ad una revisione dei trattati prjma che questi divengano inesorabilmente la causa di nuovi mali per i,l mondo». Cotr.i:nentando queste aìfer.mazioni, Grègoire Gafenco, nel Jour– Ìtal de Genève ·citato scrive: « L'ingiustizia che colpisce i vinti · mantiene un. disordine generale che può ...essere f.unesto ai ;vincitorj. Poichè.... la politi-ca di divisione, anche se , è con– sacrata dai, trattati, noll! guadagna nè iD. virtù, nè in utilità; issa mantiene dietro una \inea di demarca.zione arbitraria ed instabile at:nbiziqni e rivalità che, infallibilmente, conducono alla guerra. Non' basta te.Ìnere le conseguenze dei trattati r,L.... pudiati da Byrne's, bisogna anche avere il coraggio di risa– lire fino·. alla causa del male~ Non vi è pace senza ordi,ne; e non vi è ordine possibile se non ci si decide a metter fine alle azioni, unilaterali, alle ~fere d'influenza» · · 1 Rilevando le reazioni dei grupi,i politici Ùaiiani, Spektator in Libera Stampa del 17 !febbraio, osserva: « non 'solo i cat– tolici italiani (il· cui atteggiasnento Spe,ktator pone in relazio– ne anche col viaggio dt De Gasperi negli Stati, Uniti) ed alla loro testa De Gasperi, hanno protestato fontro il trattato cii pace e le sue penose conseguenze. Anche L socialisti •si unirono a queste proteste. 11 nuovo pr~sidente della Camera ItalJana, il vecchio comunista Terracini, sq.ccessore di Sa,ragat nella sua carica, protestò uffi~ial.mente contro U trattato di pace. Togliatti si. è ;astenµto da ogni dichiarazione ufficiale p.ofohè, in fine dei. conti, egli rappresenta, ill •Italia, la politica del1la· Unione Sovietica». I . CRISI ALIMENTARE- IN ROMA/:<IA. E' Stata diffusa dalle agenzi~ la notizia della• grave çr 1 s 1 ,_Jimentare i,n Ro:nania. La crisi sarebbe d6vuta alla prolun– gata ticcità che ha afflitto il paese. Questa siccità è certa– mente la causa il;nmediata, ma non basta da sola a spiegare come un paese, che è -s·s:npre stato uno 'dei ·maggiori espor– tatori di grano d'Europa, si trovi ad un ,t,ratto in una tale . penuria. ' • L~ ragio.nL di questa crisi saranno quindi da cercarsi nella diminuita ·produzione dovuta alla guerra, ma anche, e forse • Biblioteca Gino Biar.1~0 soprattutto, nella assurdità di molte clausole anmistlziall, ri– badite nei trattati di pace., per i quali si pone - come scrive, il Jounw.l de Gèmève - a tutti gli uocrlini 1tesponsabili, il pro_ blema del loro ca.mbim;ncnto per « tentare di arrestare il mon- • do ·nella sua corsa verso nuovi abissi». Problema che cè posto anche da catastrofi già· avvenute, come quella della Ru– mania, dove, in ·seguito alle riparazioni in .natura prelevate dall'occupante - e che ,sommano a miliardi• di dollari - è bastata una siccità prolungata per far precipitare i,n un'in- 3icibile miserJa uno del più ricchi paesi agricoli del mondo. p. (la. Ciò che si stàmpa TOURING éLUB ITALIANO: Venezia e la sua laguna - Mi– lano, 1947. E' questo il tredicesimo volume della· raccolta; <t Attraverso l'Italia (illustramone delle Regioni Italiane)», Il quale, co– stituisce la più ricca e attraente pubblicazion del Touring Club Italiano. In 238 pagine sono raccolte 479 r.nagnifiche il– lustrazioni, alle quali si aggiungono anche alcune pagine fuori testo,1 che si possono con,,siderar.e cou1e Veri capol.av_ori. Tutto quel che c'è di beHo .a Venezia e, nelle cittadine e isole d<>lla lagun3. in fatto di paesaggio, di architettura, di scu~tur:a e ,bassorilievo, di mosaico, di plttura, di arredamento dei· pa– lazzi, di maioliche; · di f cristallerie, di lavovi di oreficeria, tutto è ra ..colto 1n suggestive rappresentaz,ioni in questo vo– llt.'ne, che ogni aanante di arte dovrebbe avere nella sua bi– blioteca. Salutia,no questa· pubbUcaz;'.one come un proonettente se– gno di rinascita del nostro Paese, perchè veramente quando si iriésce a far rivivere le t??igl!iori tradizloni di attività, in qualsiasi ca::npo, ~i dà prova che ci sono forze che seria– mente lavorano ad un'opera di ricostruzione Anche in altro senso questa pubblicé.zione ci suscita l'idea della rin&scita, perchè costitu'sce un ·allettanle invito ai turisti che si pre– parano a riprendere le vi.site del nostvo · Paese col propo– .sito di ammirare tutto quello che. di be!ilo vi ha raccolto il talento art) stico 'della nostra sti,pe nei ·secoli passati. E tutti sanno che, pr:irna anche che possa esser ripresà ·1a piena attività nostra né!. cor.npo pròduttivo agricolo e industrialt, e qila,.ndÒ alcuni dei nostri p 1 rodotti, specJ8.lmente i tes-sili, non troveranno più·. quella facilità e larghezza di esporta– zione che ora, vien loro dal fatto. che certi. paesi hanno bi– sogno di sopperire alla mancanza di ogni riserva di quei l)rodotti per , le distruzioni prodotte dalla guerra, _ed altri non sono· .ancora riusciti a sostituire pienamente· la produ– zione bellica, no.1 dovro:no far assegnamento sul provento del turismo straniero per. diminuire il deficit della nostra bi– lancia commerciale. Anche per il contributo che possono dare · a tale scopo, pubblicazioni come questa su « Venezia e la sua Laguna» sono un vero titolo d~ bene.nierenza verSo la na– z: one. La C. S. Pubblicazioni ricevute in' dono ANTONIO S1LvER1: La Scuola ltal(ana f1·a due guerre e due rivoluzion_i - Aquila, Francesco Cellamare Tipografo Edi– to,e; pp. 208, L. 250. (In una pl'ima• parte tratta la storia delle vicende della scuola italiana nèl periodo fascista, nella secohda parte tratta i problc•:ni" della Sliuola 1m.aterna, della scuola elementare rdella scuola popolare, della scuola dej. lavoro, della prep~;.azione dei maestri). EUGENIO VARGA: Due sistemi (Economia socialista ed econo– mia cap/talista). - Milano, Fasani Ed.; pp. 332,' L. 300. (Libr.o di grand~ · interesse, del quale ci ·proPonirumo ,di par- .lare prossitnamente). · E' . f!,sc,itaanche a MilQno: L'UMANITA' DfrettQ,e: UGO GUIDO MONDOLF0 Redattore respons.: ANTONIO GREPPI Autorizz.: Allled Publications B. C. N, 288 _ 10-8-19~5 Tipografia P!nell! ~ Mihmo - Via 'Farnetl 8

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